L`ospedale Padre Pio è salvo Le antenne di Radio Vaticana
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L`ospedale Padre Pio è salvo Le antenne di Radio Vaticana
www.coopcasaservice.com LIBRI E MUSICA DI AUTORI LOCALI con L’agone potete richiedere in allegato il libro di Vespina Fortuna “Il Principe di Udjania” al costo di 9,90 euro IL GIORNALE DEL LAGO Per informazioni G.Furgiuele 339.7904098 N° 307 - Anno XVIII LA TUA CASA IN COOPERATIVA MENSILE GRATUITO Giugno 2012 Associazione e redazione -Tel/Fax 06.99900275 - email [email protected] - via di Ponte Valle Trave, 8 - 00061 Anguillara Sabazia (Roma) Anguillara Bracciano 17 Convegno de L’agone sulle politiche sociali e l’assistenza sanitaria 21 Le “Palafitte Sabatine”: conferenza sui villaggi dell’età del bronzo Fine delle trasmissioni Editoriale Politica Le antenne di Radio Vaticana L’emittente pontificia abbandona le trasmissioni in onde corte e in onde medie per affidare le sue comunicazioni al web e alle radio locali. Dal primo luglio il “taglio” riguarderà circa la metà delle trasmissioni irradiate dalla stazione di Santa Maria di Galeria, dove verrà avviato uno studio per la ristrutturazione del Centro vaticano con l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie di telecomunicazione. Ma la diminuzione delle trasmissioni vuol dire soprattutto la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico pagg. 6-7 generato dagli enormi tralicci di Radio Vaticana e considerato responsabile dell’alto tasso di malattie tumorali fra i residenti delle aree limitrofe. Dopo mille annunci e promesse della Santa Sede e delle istituzioni italiane, i residenti dei comuni locali si aspettano finalmente un intervento decisivo che possa contribuire al miglioramento della qualità della vita. Un risultato importante, così come la recente sentenza del Consiglio di Stato che “salva” l’ospedale di Bracciano. L’ospedale Padre Pio è salvo pagg. 2-13 • Arpa Lazio: proteste per carenza fondi • Regione: acceso al credito per imprese • Martignano: migliorati i collegamenti 2 Primo Piano Giugno 2012 Bracciano. Storia di delibere, sentenze e manifestazioni sull’ospedale Padre Pio Il Consiglio di Stato salva il nosocomio dal piano di riconversione della Regione D al Tar al mio. Aleggia Consiil fantasma di glio di una soluzione Stato, passando intermedia, un per le piazze, i adattamento disegni regioal modello di nali, le polititipo C, con il che distrettuamantenimento li, e le istanze di un pronto stratificate di soccorso h 24, un territorio con 15 posti conteso. Apletto tecnici peso agli anele specialisti li discontinui di guardia. E della giustizia il simultaneo e strattonato annullamento da interessi dei reparti e disconnessi delle funziodal diritto alla ni specifiche Manifestazione contro la chiusura del Padre Pio salute. Con dell’ospedale, (foto di Perstefano Durantini) decreto monounico rifericratico del 15 mento per gli febbraio 2012 oltre 200mila (San Filippo e Sant’Andrea di il Consiglio di abitanti del Stato accoglieva il ricorso dei Roma, rispettivamente a circa comprensorio, rinforzati dai comuni di Bracciano, Anguil- 35 e 38 km, e il San Paolo di numerosi turisti occasionali lara Sabazia, Ladispoli, Tre- Civitavecchia, a circa 45 km), e stagionali. Alternativa provignano Romano, Cerveteri, non raggiungibili nei 45 minuti posta dallo stesso decreto 80, Manziana e Canale Monterano detti golden hour, limite entro come rimarcato dalla sentenza alla sentenza del 20/12/11 del cui agire con efficacia per le dal Consiglio di Stato. Che ha Tar del Lazio che abbracciava gravi patologie traumatiche e avvalorato l’ardua lotta dei cole ragioni regionali. Il 9 marzo cardiovascolari; l’insufficienza muni appellanti, iniziata a setil Consiglio di Stato conferma- dell’eliambulanza; la violazione tembre 2010, con l’emanazione va la sospensiva e congelava di quanto previsto nell’allegato del decreto marchiato Polveriil decreto. Ultimo atto la sen- A dell’impugnato decreto 80, ni. Il 10 febbraio 2011 il primo tenza di merito del 30 maggio secondo cui, in caso di “situa- step dell’iter giuridico, il Tar scorso. Il Consiglio di Stato ha zioni territoriali disagiate”, che accoglie il ricorso dei comuni definitivamente arginato il rag- comportino tempi di percorren- locali contro l’80. Il 21 aprile gio d’azione del decreto n. 80 za mediamente superiori ai 45 la prima sentenza sospensiva emanato dalla governatrice Re- minuti, sarebbe stato attivato un del Tar, viste le “incongruennata Polverini, Commissario ad modulo di emergenza di tipo C ze sulle distanze dei nosocomi acta latore del piano di riordino anziché di tipo B; i recenti in- di riferimento” e la mancata (e centralizzazione) della sanità vestimenti regionali pari a 5 mi- abilitazione dell’elisoccorso al laziale che ha tenuto in ostaggio lioni di euro per aumentare, rin- volo notturno. Il 9 novembre la l’ospedale “Padre Pio” di Brac- novare e mettere a norma tutti i prima seduta a cui presenziano ciano. Attraverso la sentenza reparti e gli impianti del noso- anche gli avvocati della Regiosuddetta il decreto 80, che per comio (finanziamenti pubblici ne. Quindi la decisione rimessa il “Padre Pio” prevedeva la tra- di cui si tiene invece conto, nel nelle mani di un collegio di tre sformazione in struttura distret- testo del decreto, come ostaco- giudici. Il 20 dicembre l’inattetuale di II livello, tipo B (con li alla riconversione stessa); la so ribaltone. Nella sentenza di punto di primo intervento PPI popolosità del bacino di utenza, merito il Tar rigetta il ricorso dei a sostituire il pronto soccorso non correttamente quantificato comuni. Pesa lo squilibrio nella h24, l’eliminazione dei reparti dalla Regione. documentazione fornita. La Redi degenza e un solo medico Il Comitato per la Difesa del- gione abbatte infatti il contesto non specialista di guardia), si la Salute Pubblica ha espresso probatorio dei comuni presenrende inapplicabile sul “Padre soddisfazione per la sentenza, tando certificazioni elaborate ma riconosce, nella persona dall’ISED S.p.a. – società che Pio”. Il Consiglio di Stato ha sigillato del suo (rinnovato) coordina- gestisce i Sistemi Informativi di la vicenda, e ha focalizzato le tore e portavoce, il dottor Filip- ARES 118 –, da cui ricava che contraddizioni del decreto com- po di Lorenzo, che si tratta di il tempo di percorrenza dai comissariale accogliendo le moti- una battaglia e non dell’intera muni limitrofi sia in media al di vazioni dei comuni: alta densità guerra. La Regione può infatti sotto della golden hour. Oggi, del traffico nonché elevata peri- ancora tirare le redini e decide- nuovo colpo di scena, il favore colosità e frequenza di inciden- re se e in quale misura (eccetto del Consiglio di Stato. Cinque ti sulle strade di collegamento con il modulo di emergenza di mesi dopo la vittoria sospirata. Sarah Panatta con gli ospedali di riferimento tipo B) intervenire sul nosoco- Tel. e fax 06 99900275 Sito: www.lagone.it E-mail: [email protected] Consiglio di Amministrazione: G. Furgiuele (Presidente) A. Griffini (Vicepresidente) M. Fortuna (Segretaria) F. Borfecchia (Tesoriere) G. Girardi, M. Sala, S. Scaglione, B.Titocci. Direttore responsabile Luca Cesari Coordinatore di redazione Andrea Corleto Collaborazione editoriale: M. Archilei, M. Benigni, A. Bonanni, D. Calvaresi, D. Coltrinari, S. Combusti, B. Conti, P. Durantini, A. Lamberti, A. Lombardi, M. Mansi, D. Nissim, F. Paolocci, F. Paris, M. Petrungaro, F. Quarantini, I. Ravarino, C. Reale, V. Riccioni, S. Spanò, C. Tiana Progetto grafico Alice Mauro Chiaia Progetto Grafico della testata Mario Iacovitti Impaginazione Maria Vittoria Cricenti Editore: A. C. L’Agone Nuovo, Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 243 dell’8/6/’94 Sede legale: Via Anguillarese, 45 Anguillara Sabazia Sede operativa e redazione: Via Ponte Valle Trave, 8 Anguillara Sabazia Tel. 06 99900275 Stampa: Tipografia Tipo-Offset Anguillara Via dei Vignali, 3 Anguillara Sabazia 3 Primo Piano Giugno 2012 Bracciano. Costruiti reparti fantasma che poi vengono chiusi o ridimensionati Il parere degli operatori Fondi stanziati per ampliare le strutture Attesa e speranza ma resta cronica la riduzione delle risorse del personale medico O spedale a due facce. Entra sterilizzatrice, nell’ambito del quale medico sanitario. Potrebbe subire linfa, esce organico. Costru- il “Padre Pio” dovrebbe diventare un riconversione nel modulo di tipo C, iti reparti fantasma, chiusi polo di sterilizzazione produttivo nel con la chiusura dei reparti. Eventuareparti in “carne ed ossa”. Cinque distretto, che possa confezionare an- lità che vanificherebbe l’impegno milioni gli euro destinati dalla Re- che per vendere ad aziende private finanziario profuso dalla stessa Regione Lazio per ampliare e rendere convenzionate. Infine l’informatiz- gione. Evanescenza che comincia a all’avanguardia il nosocomio brac- zazione di radiologia e la creazione materializzarsi. A causa delle politicianese prima dell’entrata in vigore di un piano destinato alle riunio- che collaterali della Regione e delle del decreto n. 80 (settembre 2010). ni con i vertici aziendali della Asl limitazioni imposte dalla Asl. Grave Due milioni solo per le due nuove RmF. Ultimo tassello di una lunga la mancanza di braccia e l’impossale operatorie, inaugurate nel mar- paradossale storia di finanziamen- sibilità di stabilire turni (una sola zo 2010, e per i quattro nuovi posti ti e di parallelo depauperamento. cardiologa, cinque ormai i radiologi, in terapia intensiva. Inoltre i nuovi L’ospedale “Padre Pio” è al bivio. nessuna assunzione tra gli infermiegrandi locali del pronto soccorso, Potrebbe restare integro, nonostan- ri). Chiusi da tempo ginecologia e con nuove stanze visita e una stanza te il dissanguamento del personale ostetricia. A rischio chiusura chirurper i pazienti ingia. In fase di restrifettivi. La messa zione ortopedia, a norma e l’amfagocitata dalla La vicenda Ortopedia modernamento strategia centradi tutti i reparti lizzatrice della Asl e degli impianti. RmF, aspramente Sedici posti letto inutilizzati: un solo ortopedico. Ortopedia, ex L’adattamento criticata ad alcufiore all’occhiello, ora reparto vampirizzato dalla Asl RmF. Vista delle stanze di ni dipendenti del la carenza di organico al “San Paolo” di Civitavecchia, la Asl ha degenza alle ul“Padre Pio”, come deciso di attingere al personale del nosocomio braccianese, in time normative, dal neo coordinacrisi (anche) sotto tale aspetto, in quanto unica unità ortopedica con la limitatore del Comitato. del distretto oltre alla struttura di Civitavecchia. Volumizzati i zione a quattro Finanziato e decatempi di attesa al pronto soccorso, dirottati al “San Paolo” i posti letto per pitato. Un nosocopazienti chirurgici, a Bracciano i post operatori (per ora tuttavia camera, e dei mio mostro di un mai arrivati). Circolo vizioso mal visto dagli operatori e dal Cobagni ai nuovi Frankenstein a più mitato del “Padre Pio”, che considerano squilibrata la gestione parametri. Già teste che confonde delle risorse da parte della Asl. Che contribuisce a desertificare stanziato anche e sgretola l’identii servizi del “Padre Pio”. il budget per il tà di un territorio. S. P. Sarah Panatta progetto di una Dai residenti il desiderio e l’aspettativa di vedere il nosocomio migliorato e riorganizzato I cittadini: «Un ospedale indispensabile» S e c’è una cosa su cui tutti gli utenti dell’ospedale concordano, è la sua indispensabilità per il territorio. Nessuno degli intervistati, infatti, si risparmia un riferimento, seppur minimo, al fatto che la chiusura del “Padre Pio” l’avrebbe lasciato in seria difficoltà. I più vanno oltre, indicando come finte alternative quelle di Civitavecchia o dei più vicini ospedali romani, soprattutto per le emergenze: «Una settimana fa un’amica mia è andata al S. Camillo, che aveva ben 400 persone da servire» riferisce una signora. «Roma è lontana e non c’è posto – le fa eco una seconda – senza quest’ospedale un’amica di mia figlia non si sarebbe salvata da un incidente stradale». La notizia della sentenza del Consiglio di Stato ha quindi suscitato un grande sospiro di sollievo, accompagnato dal desiderio e dall’aspettativa di vedere la struttura migliorata e riorganizzata, con il ripristino non solo del reparto di ortopedia, ma anche di ostetricia e maternità. «Ci aspettiamo che tutto torni meglio di prima. È sempre stato un ambiente accogliente e va ripristinato». «Favorire Civitavecchia affossando Bracciano è una scelta che non si comprende» dichiara un altro, toccando un punto cruciale della questione: il “cannibalismo” che l’ospedale di Civitavecchia ha attuato in maniera sempre maggiore nei confronti del “Padre Pio” da quando in Regione si è iniziato a parlare di “riordino ospedaliero”, e concretizzatosi nel trasferimento di molti professionisti nel nosocomio della città marittima. Un processo che alcuni eventi lasciano credere che non ci sia la volontà di invertire. In una denuncia ai sindaci del comprensorio, infatti, la signora Paola Caccia, di Trevignano, ha riportato che il 13 giugno scorso la madre, bisognosa di cure urgenti a causa di una frattura esposta, è stata portata dall’ambulanza del 118 al S. Andrea, riuscendo ad essere operata dopo ben 6 ore e rimanendo in attesa di un posto letto per oltre 15. Non è affatto chiaro perché, 13 giorni dopo la sentenza del Consiglio di Stato, il 118, avrebbe motivato una simile scelta asserendo che “l’ospedale di Bracciano è chiuso”, ma la domanda che sembra giusto porsi è: «Si sta davvero perseguendo il principio di tutela della salute dei cittadini?». L’impressione, purtroppo, è che si stia giocando con la vita delle persone. Maurizio Archilei A ttesa e speranza. Questi i due stati d’animo dei professionisti dell’ospedale di Bracciano. L’attesa è per la prossima mossa che farà la Regione Lazio: se il Consiglio di Stato (CdS) ha, infatti, accolto il ricorso contro la conversione della struttura stabilita dal famigerato “decreto 80”, è pur vero che l’ospedale potrebbe essere comunque toccato da modifiche di altro tipo. La speranza, invece, è che la battaglia politica in atto per il futuro del “Padre Pio”, le cui dinamiche risultano abbastanza oscure, abbia alla fine un esito positivo per il mantenimento dell’ospedale. Tra i medici vi è, infatti, la consapevolezza che saranno i rappresentati politici a giocare la partita. Le ultime impressioni sono positive: il 18 giugno, infatti, durante una Conferenza dei sindaci tenutasi a Civitavecchia, è stata esplicitata una buona convergenza tra i primi cittadini (soprattutto quelli del comprensorio lacustre) riguardo alla necessità di mantenere aperto e funzionante l’ospedale. La strada cui sindaci e direzione generale della Asl RmF puntano è quindi quella del potenziamento sia del “Padre Pio” sia dell’ospedale di Civitavecchia. Esito per niente scontato, dato che il piano aziendale approntato all’indomani dell’inserimento del nosocomio braccianese nel piano di riordino ospedaliero prevedeva in sostanza il trasferimento dei posti letto a Civitavecchia. In attesa che il confronto politico dia un esito la situazione resta molto difficile. Trovare la quadratura del cerchio non sarà quindi facile, ma mai come in questo caso il tempo è tiranno: «Il danno subito è enorme – ci dice un medico – ma lavorandoci da subito è recuperabile in 2 anni». Attendere ancora, invece, può significare la chiusura di fatto: il reparto di Ortopedia è al collasso, con 170 persone in lista d’attesa per essere operate, medici di tutti i reparti sotto organico, attività operatoria e ambulatoriale all’osso, intere aree della struttura in stato di semiabbandono, Ostetricia e Maternità chiuse da anni. Ora, però, è il momento di invertire rotta, e per questa inversione i medici aspettano un colpo di reni da parte della politica. M. A. 4 Primo Piano Giugno 2012 Il consigliere provinciale Emiliano Minnucci: «Necessaria tutela dell’unico presidio ospedaliero sabatino» Paolo Bianchini: «Dalla Regione scelte assurde e superficiali Ora assicurare al Padre Pio i fondi per funzionare appieno» I l Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato per annullare la sentenza del Tar n. 127/2011 (e di conseguenza il decreto 80 del piano regionale di riordino ospedaliero del Lazio) che prevedeva la riconversione del “Padre Pio” di Bracciano in un ospedale distrettuale di II livello di tipo B. Abbiamo raccolto alcune dichiarazioni in merito a questa “vittoria”. «La difesa del Padre Pio non è stato un caso di “egoismo territoriale” ma di indispensabile tutela dell’unico presidio ospedaliero per un bacino di utenza vasto, in un’area che negli ultimi anni ha conosciuto un incremento della popolazione residente del 32%», ha commentato Emiliano Minnucci, capogruppo del Pd della Provincia di Roma. Minnucci ha sottolineato l’importanza dell’ospedale ricordando che il pronto soccorso di Bracciano conta 20mila accessi annuali. In caso di una sua chiusura, i cittadini si sarebbero dovuti rivolgere ad altre strutture quali il San Filippo, a circa 35 km, il Sant’Andrea a circa 38 km e il S. Paolo «La decisione condi Civitavecchia a ferma l’assurdità e circa 45 km. «Sal’illegittimità della rebbe stato – prechiusura dell’Ospecisa il consigliere dale Padre Pio. Ora - un pericoloso si dovrà proseguire ritorno al passato, l’impegno, affinché al pendolarismo la struttura sia mesdella sanità, in un sa in condizione di quadrante dove garantire un servizio il numero di poefficiente e di qualisti letto al pronto tà. La Regione Lazio soccorso è già di dovrà ripensare le 0,3 per 1000 abiscelte fatte con troptanti a fronte di pa fretta e altrettanta L’ospedale di Bracciano un fabbisogno di superficialità», ribat3,3/1000 (l’indice te Paolo Bianchini, di occupazione dei consigliere della Proposti letto è vicino al 100%)». Poi c’è vincia di Roma (Pd). «Con la sentenla questione “sprechi”. «Nel Padre za del Consiglio di Stato viene conPio, negli ultimi tre anni, sono state fermata la fondatezza della battaglia realizzate sale operatorie, il Pronto condotta in questi mesi. È una vittoria Soccorso, posti di Terapia intensiva dei cittadini, che vedono riconosciuto per un costo di circa 5 milioni di euro il loro diritto alla salute, e una scone inaugurati nel 2010. Smantellare fitta per il piano sanitario del Comreparti appena costruiti – chiude Min- missario ad Acta che non tiene conto nucci - sarebbe stato dunque il vero delle reali esigenze dei territori, in spreco di denaro pubblico». particolare di quelli della Provincia», replica Bruno Astorre, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. Molto più preoccupata e meno ottimista la posizione di Elena Carone Fabiani, consigliere Comunale del Movimento Bracciano Bene Comune: «Leggendo soprattutto la terza sentenza del Tar, fatta in prima istanza, c’è un riferimento al rischio alto che, come suggerito dai Comuni attraverso l’avvocato che ha seguito la causa, il “Padre Pio” possa diventare ospedale distrettuale di tipo C, ovvero un punto di primo intervento h24, senza i 4 reparti standard previsti: ortopedia, ginecologia, chirurgia, medicina, per cui rimarrebbero circa 10 posti letto, senza pronto soccorso. Pertanto non è vero che saremmo fuori dal decreto 80. Così si rischia che la Regione Lazio decida di riconvertire il nosocomio in ospedale distrettuale di tipo C. Per il momento non ci è dato sapere che decisioni intenda prendere la Regione. È un ospedale preziosissimo che prima aveva 130 posti letto, da rafforzare e non da penalizzare». Barbara Conti Bracciano. «Abbiamo vinto una battaglia, ora sostenere un’altra sfida per rilanciare il nosocomio» Filippo Di Lorenzo è stato eletto nuovo coordinatore del Comitato locale per la Difesa della Salute Pubblica «A desso inizia la vera fase di battaglia politica. Abbiamo chiesto un impegno fattivo ai sindaci del territorio perché quella quota parte di vittoria rappresentata dalla sentenza del Consiglio di Stato del 30 maggio si trasformi in una vittoria definitiva. Che per noi non è la conversione in un ospedale di tipo C, ma il mantenimento della struttura nella sua integrità». Queste le prime dichiarazioni del dottor Filippo Di Lorenzo, eletto neo-coordinatore del Comitato per la Difesa della Salute Pubblica. «La missione, mantenendo un comitato che sia forza “apartitica” e risorsa collettiva, spiega Di Lorenzo, è conservare il nosocomio «quanto meno nella situazione di settembre 2010 (data di emanazione del decreto 80, ndr) e da lì ripartire per riqualificarlo. Spingendo per una politica che identifichi i reali bisogni del territorio, per sanare l’ospedale nella sua Una delle manifestazioni organizzate dal Comitato per la difesa della salute complessità e nella sua qualità». «Percepisco il senso di vittoria. La sentenza ci ha fatto uscire dal decreto 80 - puntualizza Di Lorenzo - è un passo importante che abbiamo fatto. Ora però dobbiamo compattare le file, occorre unità d’intenti. Perché bisogna vedere che cosa ci sarà concesso, e dob- biamo far capire alle persone che abbiamo vinto una battaglia ma non la guerra, c’è ancora una spada di Damocle che aleggia: la minaccia che il “Padre Pio” diventi struttura di modello C. Quindi serve l’unione dei sindaci ma anche di tutte le forze politiche». La “paura”, che non significa sfidu- cia, specifica Di Lorenzo, arriva anche dai «piccoli tagli quotidiani che ci stanno portando al collasso. Non possiamo nascondere che un pericolo ci sia. E non proviene solo dalla Regione, ma anche dei vertici aziendali della Asl RmF, che ci stanno sminuzzando in pezzi sempre più piccoli». Di Lorenzo apre le porte del comitato, appellandosi anche ai medici di base, e raccoglie il testimone dal dottor Fernando Romeo, che pur restando all’interno del comitato (in quanto “membro indispensabile che ha fornito la rotta morale” secondo Di Lorenzo), dopo la sentenza del 30 maggio ha lasciato la carica di coordinatore per motivi personali. «Ho deciso in totale autonomia. Ho percepito uno sfaldamento della solidarietà iniziale e una difficoltà nel lavorare per l’unità d’intenti. Dobbiamo ripartire dall’inizio, per un ospedale salvo e sano». Sarah Panatta 5 Primo Piano Giugno 2012 Bracciano. Salvatore Squarcione, Direttore generale dell’azienda sanitaria locale RmF Assenza di servizi e interventi S S Disabilità adulti: Asl, aperta inchiesta interna per accertare le responsabilità sugli episodi di assenteismo mozioni e convegni triscia il vizio. L’enmi risultano segnalazioni del nesimo servizio sui tipo di quelle da lei indicate». piccoli quotidiani La direzione effettua dei scandali all’italiana girato controlli periodici sulle attida Valerio Staffelli, inviato vità del personale? della trasmissione televi«Circa la rilevazione autosiva “Striscia la notizia”, matica delle presenze, questa ha aperto questa volta a è monitorata in automatico Bracciano la propria brecquotidianamente sia in loco cia sensazionalistica. Al che centralmente. Mancate centro scotta il tema astimbrature in entrata o in uscisenteismo. Nel video (nel ta del personale devono essere quale non appaiono orari) giustificate dall’interessato e girato da Staffelli presso la convalidate dal dirigente della sede della direzione della struttura cui appartengono. La Asl RmF3 della cittadina mancata timbratura ripetuta Intervista Squarcione Asl lacuale, sono stati ripresi più volte, quasi in modo abialcuni dipendenti mentre tudinario, genera l’attivazione sembrano timbrare fuori di un procedimento discipliorario il cartellino, assennare a carico del dipendente assemblato su diverse giornate e non tandosi anche più volte dal posto di su un giorno solo, non appare veri- da parte del suo dirigente. I dirigenti lavoro, singolarmente o in gruppi, per tiero circa “l’assenteismo” di alcune sono stati sollecitati, e più volte, dalla effettuare servizi vari e compere, al di persone, non è verificabile l’esatta direzione a verificare, anche estemlà delle mansioni occupazionali. Oltre dimensione del fenomeno perché poraneamente, la effettiva presenza la confezione della notizia, emerge l’emittente televisiva, contrariamen- del personale da loro dipendente sul una mancanza di controllo all’interno te a quanto dichiarato pubblicamente luogo di lavoro. Controlli a campione della Asl, sulla quale la Direzione ge- dal suo inviato, ha rifiutato formal- da parte del direttore dell’Ufficio del nerale di Civitavecchia ha aperto una mente di fornire le riprese integrali e Personale vengono effettuati in modo procedura di verifica interna, come ci in chiaro. Tra l’altro, mi piacerebbe non programmato, sia sul personale ha spiegato il Direttore generale, Sal- sapere, ove previsto dai loro contratti, del comparto che sulla dirigenza, ed vatore Squarcione. come fanno i componenti della troupe in tutti i Distretti di tutta l’Azienda Successivamente al servizio del che ha svolto il servizio in questione che, come dovrebbe essere ben noto, programma “Striscia la Notizia” a timbrare mentre sorbiscono un caffè è molto ampia e con più sedi su ciariguardo fenomeni di assenteismo durante i loro spostamenti: forse han- scun Distretto». presso la sede Asl di Bracciano, no un sistema di timbratura portatile Se doveste rintracciare e conferavete avviato un’indagine? Qual- o a distanza che io non conosco e che mare effettive irregolarità nel comche primo riscontro? mi piacerebbe acquistare per l’Azien- portamento di alcuni dipendenti «Ovviamente sì. E l’attivazione delle da se me ne indicassero la modalità per quali vie e con quali misure procedure disciplinari non riguarda di acquisto; oppure hanno al seguito agirete? solo coloro che sono stati coinvolti un thermos (ovviamente preparato a «Come già detto, sono state espledal servizio di “Striscia la notizia”, casa e fuori orario di lavoro); oppure tate le prime forme di indagine interna e da queste è discesa l’atma anche coloro che, dovendo con- semplicemente non bevono caffè». trollare, sembrerebbe che, almeno in Avevate già avuto segnalazioni su tivazione degli Uffici di Disciplina quell’occasione, non hanno control- possibili episodi di assenteismo o previsti dai Contratti della Dirigenlato. scorretta condotta da parte dei di- za Sanitaria, della Dirigenza Amministrativa e del Comparto. Se, a Abbiamo visionato il servizio andato pendenti della Asl di Bracciano? in onda, abbiamo avviato una indagi- «Relativamente all’assenteismo, non conclusione di questo iter, venissero dimostrati ne interna, abbiamo comportamenti attivato le procepunibili non dure disciplinari Provincia. Rifinanziate agevolazioni Metrebus solo discipliche sono in corso narmente, cioè e circa le quali, per via amminiovviamente, nulSono ripartite lunedì 25 giugno le agevolazioni della Provincia di Roma strativa, ma che la è possibile dire per l’acquisto con lo sconto degli abbonamenti annuali “ordinari” Mecostituiscono sino a che non si trebus Lazio. Il beneficio per i pendolari verrà applicato sugli abbonaanche momenti saranno concluse menti annuali integrati a zone e sarà in misura pari al 30% della tariffa penalmente rientro i tempi prepiena. Al sistema di agevolazione tariffaria stabilito dalla Provincia di levanti, allora visti dal Contratto Roma possono accedere, purché non beneficino di analoghe iniziative, verrebbe inforCollettivo Nazioi residenti nei Comuni della Provincia ad esclusione del Comune di mata la compenale di Lavoro delRoma con reddito personale imponibile ai fini Irpef, riferito all’anno tente Autorità le varie categorie precedente alla richiesta, non superiore a 22.000 euro. Per facilitare Giudiziaria per cui appartengono i l’adesione all’iniziativa, la Provincia di Roma ha mantenuto l’utilizzo di gli accertamenti singoli dipendenti una apposita piattaforma informatica sul sito internet www.provincia. e le decisioni di coinvolti. roma.it, accedendo alla quale sarà possibile acquisire tutte le informasua competenIl servizio televisizioni e predisporre le istanze per l’acquisto dei relativi abbonamenti a za». vo non è giudicaprezzo agevolato. Sarah Panatta bile poiché appare i (ri)apre anche nelle aule politiche l’arroventato, quanto svicolato dibattito sulla disabilità. Due i passi avanzati dai vertici locali del Partito democratico, mentre a Formello si preparava un convegno dedicato. Una mozione presentata dal Consiglio Provinciale (per intervenire presso la direzione della Asl RmF e costruire un servizio diretto alla disabilità in età adulta) che si affianca nei contenuti e negli intenti all’interrogazione urgente del 31 maggio scorso del Gruppo Pd al Consiglio Regionale, sottoscritta dal consigliere Tonino D’Annibale. Con richiesta di intervento rivolta alla presidente della Giunta Renata Polverini e all’assessore Aldo Forte. D’Annibale denuncia per i quattro distretti della Asl la “radicale” assenza di servizi e interventi socio-sanitari per i disabili adulti. Rimarcando come la Asl si sarebbe “scostata” dall’indirizzo contenuto nell’Atto Aziendale 2008, non attivando il promesso Servizio Disabili Adulti. Reclama poi la necessità di monitoraggio, di progetti riabilitativi “appropriati e continuativi”, di favorire fattivamente l’inclusione sociale e la “promozione umana” dei cittadini disabili. Se il Consiglio Provinciale e il Gruppo Pd in Regione sostengono la petizione di “Vitalba Onlus” per la creazione di un servizio ramificato urgente, la querelle assume contorni frastagliati e suggerisce altre implicazioni. Mentre alcune associazioni territoriali, come la “Nuova H Parlante” nel comprensorio sabatino, sono in disaccordo con i toni di D’Annibale, affiorano dubbi e domande. Dove il territorio esige servizi attualmente considerati fantasma, può una mutata sinergia tra comuni, Asl, Regione ridisegnare il sostegno sociale e sanitario alla disabilità? Occorre una valutazione coordinata ad una riconfigurazione delle competenze e della gestione delle risorse, previa misurazione capillare delle carenze e peculiarità di ciascun distretto. Ora un tavolo di lavoro tra Distretti, Provincia di Roma e “Vitalba Onlus” di cui si farà carico il Comune di Formello, capofila del Distretto Rm F4, per avviare il servizio Disabili Adulti. S. P. 6 Politica Giugno 2012 Dal primo luglio stop alle onde corte e alle onde medie per raggiungere i paesi dell’Europa e dell’America Radio Vaticana: fine delle trasmissioni da S. Maria di Galeria L’emittente pontificia punta sulla comunicazione via internet L’ affaire “Radio Vaticana” torna prepotentemente sulla scena mediatica, dopo gli ultimi eventi. Lo scorso 11 giugno il Comitato “Bambini senza Onde”, a seguito di una conferenza stampa organizzata per mettere al corrente i media nazionali e locali sulla propria attività nell’ultimo periodo, ha rivelato nuovi casi di malattie tra Cesano e Anguillara. Il giorno seguente, una nota di Padre Lombardi, Direttore Generale di Radio Vaticana, affermava quanto segue: “Radio Vaticana ritiene che sia giunto il tempo in cui sia possibile ridurre l’impegno delle trasmissioni con le tecnologie tradizionali delle Onde Corte e delle Onde Medie, trasferendo così risorse in nuove direzioni. Dal prossimo primo luglio verranno terminate dal Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria tutte le trasmissioni in Onde Medie e quelle in Onde Corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe, che sono appunto le regioni del mondo in cui la copertura da parte delle ritrasmissioni radio e l’accesso tramite Internet sono ormai le vie di gran lunga preponderanti per fruire dei servizi della Radio Vaticana. Nel corso dei prossimi anni si prevedono ulteriori riduzioni delle trasmissioni in Onde Corte, tenendo però sempre presente più parti, a il dovere di partire dal servire con Codacons: particolare “Le onde attenzione andavano quelle aree tagliate già e popolamolti anni zioni più fa, prima povere o in che i resituazioni sidenti di di difficoltà S. Maria (in particoLe antenne di Radio Vaticana di Galeria lare in Afripresso Cesano si ammaca, nel Melassero e dio Oriente o in Asia), che non hanno altre vie morissero di leucemie e tumori”. Dal alternative per ricevere capillarmente Coordinamento del Comitato dei cittadini di Roma Nord: “Non è possila voce del Papa e della Chiesa”. In un articolo pubblicato sul Corrie- bile accettare le tardive intenzioni e re.it, sempre lo scorso 12 giugno, si le motivazioni dell’emittente della leggeva poi: “La decisione non è stata Santa Sede per la cancellazione delpresa per il problema dell’elettrosmog le trasmissioni in onde medie su gran perché già dal 31 agosto 2001 con parte dell’Europa e in onde corte verla firma del protocollo d’intesa con so gran parte delle Americhe”. Anche l’Italia si rispettano le norme più re- in una nota di Cesare Caiazza, segrestrittive”. Padre Lombardi ha inoltre tario generale della Cgil Roma Norddichiarato che Radio Vaticana ha sem- Civitavecchia, ed Eugenio Stanziale, pre affrontato con responsabilità la segretario della Cgil di Roma e del questione e che già da tempo risponde Lazio, si prende una posizione netta: a chi propone una delocalizzazione “Prendiamo atto della decisione, anpermanente delle antenne, con un pas- nunciata dal direttore di Radio Vaticasaggio dalle emissioni via etere alle na, di spegnere - dal 1° luglio prossinuove tecnologie. Queste dichiarazio- mo - le trasmissioni in onde medie e ni hanno suscitato delle repliche da corte dal centro trasmittente di S. Ma- ria di Galeria. Riteniamo però che le istituzioni, i comitati che si battono da anni contro l’inquinamento elettromagnetico che interessa una vasta area, le forze sociali e politiche, i cittadini della zona, debbano verificare se questo provvedimento, oltre a essere concretamente attuato, sia sufficiente per rimuovere quei fattori di rischio per la salute denunciati da molti anni”. Nel frattempo l’amministrazione di Anguillara Sabazia ha incontrato nelle scorse settimane il comitato Bambini senza Onde: «Abbiamo previsto un incontro pubblico con la cittadinanza da organizzare dopo l’estate - spiega Enrico Stronati, assessore all’Ambiente - oltre a concordare con il delegato alla Salute, Roberto Finocchiaro, un incontro con i medici di base che operano sul territorio del Comune per richiedere il loro aiuto nella redazione di un’indagine statistica sulla diffusione di alcune forme tumorali. Questo consentirebbe di raccogliere una base di dati utile a sostenere l’incidenza sulla salute delle onde elettromagnetiche». Si pensa poi, sempre da quanto riferito dall’assessore all’Ambiente, di creare una sezione sul sito del Comune dove mostrare informazioni relative all’elettrosmog. Daniele Coltrinari Cesano. Intervista a Daniele Torquati, consigliere del Municipio XX e capogruppo del Partito Democratico «I rischi sono dovuti alla costanza e al tempo di esposizione» C onsigliere Torquati, perché il Municipio XX e il Comune di Roma non hanno ancora preso una posizione rispetto alla raccolta firme del comitato Bambini senza Onde? «I Comuni della provincia, Campagnano prima, Formello e Anguillara poi, hanno risposto alla raccolta firme del comitato Bambini Senza Onde, mentre il Comune di Roma e i Municipi no. Per onestà intellettuale bisogna dire che il XX Municipio, sollecitato dall’opposizione, ha incontrato i comitati in Commissione Urbanistica, non vi è stato però nessun seguito dopo la raccolta di firme inviata in un secondo momento dai comitati stessi e, soprattutto, da quel primo incontro non è scaturito nulla. Per quanto riguarda il Comune di Roma, l’atteggiamento dimostrato con il problema in questione non è altro che la linea ormai utilizzata dall’amministrazione comunale, sembra ci si impegni di più a far divertire i cittadini con feste e festicciole e ci si occupi poco dei reali problemi. L’attenzione per i cittadini romani deve essere una prerogativa del sindaco capitolino e delle amministrazioni in generale, non di un’emittente radiofonica per giunta di uno Stato estero. Dopo oltre dieci anni dall’inizio di questa battaglia, continuo a sostenere che le misurazioni non sono più sufficienti. Ormai appare chiaro che quello che crea disturbi non è tanto l’intensità del segnale, che comunque rimane un problema, ma è la costanza e il tempo di esposizione prolungata all’impatto elettromagnetico, quindi credo che sia opportuno da parte delle amministrazioni pubbliche aiutare i comitati a perseguire la strada della verità e farsi garanti di una battaglia che non è contro “qualcuno” o “qualcosa”, ma in favore della sicurezza sanitaria degli abitanti di Roma nord. Infine, auspico che la Provincia di Roma, nonostante non abbia una competenza stretta in materia, attraverso i propri Comuni (Formello, Anguillara e Campagnano), risponda al più presto. È molto importante invece il contributo della Regione Lazio, altra grande assente, la quale viste le grandi responsabilità in materia sanitaria ha il dovere di prendere parte alla partita che da anni i cittadini stanno giocando». Alcune associazioni ritengono il provvedimento “tardivo oltre che un’ammissione di colpa da parte dell’emittente”. Lei cosa pensa in merito? «Credo invece sia un successo che è stato ottenuto solo attraverso l’operato dei cittadini e dei comitati che negli anni hanno condotto una battaglia in favore della salute dei propri concittadini, tale risultato deve essere verificato e controllato dai comitati stessi anche attraverso un ulteriore sforzo di sollecitazione nei confronti delle istituzioni. Le onde fanno male e i disturbi anche quotidiani erano, e sono, evidenti, non credo che tutto questo possa passare in secondo piano. Radio Vaticana ha il diritto di trasmettere ma anche, e soprattutto, i cittadini hanno il diritto di vivere in un luogo sicuro e senza un clima d’incertezza, per questo sarebbe interessante vedere una linea ancora più di apertura da parte di Radio Vaticana: sarebbe un vero risultato e un ulteriore atto di coraggio quello di promuovere un incontro con i comitati che vada nella direzione di un maggiore confronto e di trasparenza anche per quanto riguarda il recente cambio di tecnologie annunciato. È ovvio a tutti che il risultato finale deve essere il totale cambio della tecnologia e la conseguente dismissione complessiva di un impianto che realisticamente potrebbe essere sostituito dalle nuove tecniche di comunicazione». D. C. 7 Politica Giugno 2012 Fabio Rollo, comitato Bambini senza Onde: «Resta ancora molto critico il livello di elettrosmog» «Avviato un piccolo passo verso la soluzione del problema: ora intraprendere un percorso di informazione ai cittadini» F abio Rollo, membro del comitato Bambini senza Onde, risponde alle nostre domande, dopo la nota di Padre Lombardi, portavoce e direttore dell’emittente radiofonica Radio Vaticana, e l’incontro tra l’Amministrazione comunale di Anguillara e il comitato. Cosa ne pensate della nota di Padre Lombardi e cosa rispondete in merito? «In merito alla nota di Padre Lombardi, abbiamo immediatamente sottolineato che il termine di tutte le trasmissioni in Onde Medie e quelle in Onde Corte verso la maggior parte dell’Europa e delle Americhe a partire dal primo luglio, rappresenta solo un piccolo passo alla soluzione del problema. Attendiamo con cautela il reale avvio di questa nuova programmazione tecnica in modo da poterne studiare a fondo lo stato di pericolosità pur certi che le trasmissioni rimanenti dirette in Africa, Medio Oriente e Asia mantengano critico il livello di inquinamento elettromagnetico e le conseguenze sulla salute dei 170mila cittadini che abitano in un raggio di 12 km dall’impianto. O si cambia tecnologia andando sul satellite e sul web, oppure, se la Radio Vaticana intende mantenere le modalità di trasmissione del segnale con il sistema tradizionale, deve trasferirsi in luo- go isolato in modo da non nuocere alla salute di nessuno. Solo lo scorso lunedì 18 giugno abbiamo protocollato una decine di cartelle cliniche di persone con linfomi, mielomi e leucemie di cui un paio infantili». Quali iniziative l’Amministrazione comunale di Anguillara intende intraprendere dopo l’incontro con Bambini senza Onde? «L’incontro con il sindaco Francesco Pizzorno e l’assessore all’Ambiente, Enrico Stronati, è stato positivo. Gli amministratori si sono dimostrati molto attenti alla questione elettrosmog e hanno avallato le nostre richieste di intraprendere un percorso di informazione dei cittadini sul territorio del Comune di Anguillara. Questo porterà all’organizzazione, nel mese di settembre, di un convegnoassemblea che tratti gli aspetti della vicenda Radio Vaticana, sulla falsa riga dell’incontro pubblico avvenuto presso il Comune di Campagnano lo scorso marzo. Inoltre sia il sinda- co che l’assessore si sono mostrati disponibili a creare un coordinamento tra i Comuni interessati a nord di Roma. Questo “tavolo di lavoro” ha come obiettivo di comprendere la situazione sanitaria dei territori di Campagnano, Anguillara e Formello, attraverso la collaborazione dei medici di base che dovranno comunicare i numeri, speriamo non preoccupanti, dei cittadini colpiti dalle malattie prima citate. Il Comitato ritiene che la giovane Amministrazione di Anguillara abbia la necessità di fare propri i dati e le conclusioni che la perizia dell’Istituto Tumori di Milano ha condotto su richiesta del GIP Zaira Secchi. Tale perizia, studiando a fondo la condizione epidemiologica dell’area intorno all’impianto di Radio Vaticana, ha inserito anche il territorio del Comune di Anguillara tra quelli fortemente colpiti dall’inquinamento elettromagnetico. Non è solo un problema che riguarda la comunità di Cesano, ma è una battaglia alla salute che riguarda tutto il Municipio Roma XIX e XX e i comuni di Formello, Campagnano e Anguillara. Una battaglia che il sindaco, quale garante della salute dei cittadini, deve fare propria». Come può il semplice cittadino contribuire alla battaglia intrapresa dal comitato 14 anni fa? «Ribadiamo con fermezza che il diritto alla salute sul nostro territorio verrà restaurato solo con il coraggio dei malati e dei propri familiari pronti a denunciare le malattie subite portando le proprie cartelle cliniche ai Pubblici Ministeri. La raccolta delle cartelle cliniche e la loro consegna nelle mani del PM Pesci, al quale è affidata la decisione di aprire o no il processo che vede i responsabili di Radio Vaticana indagati per “omicidio colposo e lesioni gravi”, rappresenta per noi un passo fondamentale per vincere questa battaglia. Dobbiamo metterci in testa che, nel silenzio diffuso delle amministrazioni pubbliche, spetta al semplice cittadino fare rete e supportarsi. Ci rendiamo conto che non sia facile trovare coraggio per contattarci e consegnare i dati della propria malattia, ma rappresenta una presa di coscienza forte e un senso di responsabilità che porterà dritto alla soluzione del problema». Daniele Coltrinari 8 Giugno 2012 9 Politica Giugno 2012 Venti lavoratori precari sono stati licenziati, mentre altri cento resteranno a casa alla fine dell’anno I lavoratori dell’Arpa Lazio sono in stato di agitazione Insufficienti risorse economiche stanziate dalla Regione I lavoratori dell’Arpa Lazio (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sono in stato di agitazione dai primi di giugno e denunciano l’insufficienza delle risorse economiche stanziate dalla Regione Lazio e la conseguente carenza di organico. A fronte di un organico approvato dalla Regione di circa 750 unità, l’Agenzia dispone oggi di circa 400 lavoratori, un quarto dei quali impiegati a tempo determinato. Inoltre, 20 lavoratori precari sono stati d’improvviso licenziati e circa altri 100 resteranno a casa alla fine dell’anno. Nel corso di un incontro con la rappresentanza sindacale unitaria e le sigle sindacali, i vertici aziendali di Arpa Lazio hanno assicurato che moltiplicheranno il proprio impegno per trovare con la Regione Lazio tutte le strade percorribili per garantire sia i lavoratori sia l’efficacia operativa dell’Agenzia La preoccupazione principale è proprio il decremento progressivo delle capacità operative, ovvero lo svolgi- mento degli ordinari compiti istituzionali come il monitoraggio della qualità dell’aria (centraline), i controlli sulla balneabilità delle acque marine e lacustri, i controlli sulle discariche, i controlli sugli agenti fisici (campi elettromagnetici, radiazioni ionizzanti, rumore, vibrazioni ecc.), le attività di laboratorio a supporto delle Aziende Sanitarie Locali sui campioni di Referendum contro i rifiuti Un Referendum per abrogare quella parte del piano rifiuti regionale, anche detto “scenario di controllo”, in base al quale è possibile, di fronte all’emergenza, ricorrere ad un sistema di gestione dei rifiuti che di fatto nega il piano stesso, prevedendo la deroga di gran parte dei vincoli ambientali e delle normative europee. Questo quanto è stato proposto dal Comitato Rifiuti Zero del Lazio a metà giugno in una conferenza stampa. «La gestione dei rifiuti – sostiene il Comitato – non può essere limitata al ricorso a nuove discariche ed inceneritori, ma deve essere improntata alla realizzazione di un percorso virtuoso ed in linea con ciò che l’ Europa ci richiede». Entro l’anno il referendum potrà essere presentato in Regione. Molti comuni si sono già impegnati in questo percorso iniziando dai quelli di Riano e Ceveteri. Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, durante la conferenza stampa del 18, ha dichiarato che già al prossimo Consiglio comunale verrà presentata la delibera referendaria. acqua destinata al consumo umano e sugli alimenti. Controlli “grandi” e “piccoli”, tutti strettamente collegati alla nostra salute, dal collocamento della nuova discarica di Roma, al livello di arsenico nell’acqua di Trevignano. In realtà, in paese nessuno ammette un nesso diretto tra le difficoltà dell’Arpa e la mancata comunicazione ufficiale delle analisi dell’acqua della rete idrica dopo la messa in opera del nuovo impianto di dearsenificazione. Sta di fatto, però, che ufficiosamente l’acqua è perfettamente potabile da oltre un mese ma, in Comune, sono pervenuti solo i risultati delle analisi effettuate direttamente dall’Acea mentre deve ancora arrivare la comunicazione ufficiale dalla Asl che, a sua volta, aspetta la comunicazione ufficiale dell’Arpa. Entro fine giugno dovrebbero essere effettuate anche le analisi dell’acqua della fontane leggera. Speriamo che i risultati siano resi pubblici quanto prima. Alessandra Lombardi Filiberto Zaratti, consigliere regionale di Sel con Vendola: «La vicenda dei rifiuti ancora in stallo» «La crisi dell’Arpa dimostra lo scarso interesse della Giunta nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e della salute» «L a vicenda dell’Arpa Lazio è grave. È il simbolo della scarsissima attenzione che il centrodestra, che governa la Regione, riserva alla tutela dell’ambiente. Lo stato di crisi in cui versano le sedi regionali dell’Agenzia per la protezione ambiente può infatti compromettere il lavoro di controllo e analisi a tutela della salute di tanti cittadini laziali. Ad oggi la mancanza di fondi non permette il rinnovo dei contratti al personale precario ed è per questo che è stato proclamato uno stato di agitazione». Questo il commento di Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra ecologia libertà con Vendola alla Regione Lazio. L’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per l’Ambiente), infatti, si occupa del monitoraggio della qualità dell’aria, dei controlli della balneabilità del mare e dei laghi, delle discariche, della qualità delle acque potabili. Abbiamo affrontato con lui il problema dei rifiuti, anche a seguito dell’agitazione intorno alla questione della discarica di Malagrotta. Diventa quanto mai importante occuparsi di questi temi significativi. «La vicenda dei rifiuti nel Lazio – dichia- ra Zaratti - è in basi sulla sosteniuna fase di stallo bilità ambientale preoccupante. e sulle prescriC’è una litigiozioni dell’Unione sità tra i memEuropea. Il Lazio bri del governo continua a pere i commissari correre la strada straordinari (pridell’inciviltà e del ma Pecoraro poi degrado». Sottile) che riCosa si dovrebbe schia di portare fare? la nostra Regio«Occorrono serie ne nell’emerpolitiche per la genza». raccolta differenConsigliere, da ziata, per la riduFiliberto Zaratti dove nascono zione a monte dei le polemiche rifiuti. Sono, poi, intorno a Malanecessari i piccoli grotta? impianti di com«La continua rincorsa per scegliere il postaggio in grado di trattare la frazionuovo sito che dovrebbe sostituire la ne umida e servono scelte coraggiose discarica, ha finora prodotto soltanto come ad esempio il commissariamento proteste tra le comunità locali, basti di quei Comuni che non eseguono la pensare ai cittadini di Corcolle, di Pian raccolta differenziata o la fanno ma in dell’Olmo e ai tanti residenti di Valle modo approssimativo». Galeria. Questo circolo vizioso non si Quali sono le responsabilità della arresterà mai se la maggioranza di cen- Regione? trodestra che governa il Lazio continua «Ho sempre sostenuto che il piano a pensare a un ciclo dei rifiuti che non si regionale dei rifiuti fosse fortemente inadeguato e che non risolvesse le procedure di infrazione comunitarie aperte dalla Ue. Infatti Bruxelles ha poi fatto sapere che il sistema di pretrattamento dei rifiuti previsto dal piano non è adeguato. In questo modo i rifiuti continueranno ad arrivare nelle discariche tal quali. La discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, è l’esempio di quel che non va fatto in un moderno ciclo dei rifiuti». Le conseguenze più preoccupanti? «Nella discarica della Valle Galeria arrivano ogni giorno 4mila tonnellate di spazzatura romana e una gran parte finisce interrata senza che prima i rifiuti vengano trattati. Un dato su tutti dà il senso di quanto è accaduto a Malagrotta: in questo sito, dal 1985 ad oggi, sono stati stipati 150milioni di tonnellate di immondizia. Il rischio concreto è che anche altre discariche laziali possano finire nel mirino della Ue: penso al sito di Borgo Sabotino (Latina), dell’Inviolata a Guidonia e della discarica di Roncigliano ad Albano. Tutte emergenze che rischiano di inquinare il sottosuolo e le risorse idriche dei territori». Barbara Conti 10 Giugno 2012 11 Politica Giugno 2012 Massimiliano Valeriani, consigliere comunale e presidente della Commissione Controllo e Trasparenza «La gestione fallimentare del sindaco Alemanno produce ogni giorno disagi e disservizi ai danni di cittadini e turisti» I n vista delle prossime elezioni per il Comune di Roma, intervistiamo il consigliere comunale del Pd, Massimiliano Valeriani, presidente della Commissione Consigliare Speciale di Controllo, Garanzia e Trasparenza, in merito ai temi caldi dell’attuale amministrazione capitolina: Acea e trasporti pubblici. Cosa ne pensa della privatizzazione dell’Acea? «Roma Capitale non può privarsi di una delle poche voci di entrata del suo complicato Bilancio. Il Partito Democratico, i consiglieri Pd dell’Assemblea Capitolina, insieme a sindacati e lavoratori stanno lottando perché venga ritirata la delibera n.32 ed evitata la vendita dell’Acea. Cedere asset strategici con l’attuale situazione economica non produrrebbe i benefici previsti, anzi. Aggiungiamo che privatizzare aziende che erogano servizi primari e fondamentali, definibili a redditività garantita nel tempo, come Acea, è sempre sbagliato: dal punto di vista economico finanziario e da quello della qualità dei servizi stessi. La volontà di svendere a saldi la prima azienda pubblica romana, portata avanti a tutti i costi da Alemanno, ha procurato a Roma e ai romani un’ennesima pesante figuraccia. A questo punto visto che il Governo Monti, dando ragione al Pd, ha dato un’interpretazione autenti- ca e inappellagnano sovrane bile del suo denel trasporto creto che non pubblico delobbliga alla la Capitale vendita, abbianell’era Alemo consigliato manno e concaldamente al tinua a creare sindaco di tordisagi per i nare indietro passeggeri e su questa deincertezza nei cisione. Tante lavoratori. sono state le Gli esempi iniziative consono sotto gli tro la svendita occhi di tutti: di Acea. Sciol’ultimo flop peri, manifesolo in ordistazioni e uno ne di tempo è Speakers Corla metro B1. ner sul modello Oltre alla caMassimiliano Valeriani anglosassone, renza di matedove interveniriale rotabile, re sulla vendita senza il quale di Acea e sul non è possibitema dell’acqua pubblica. È la “Dieci le garantire la piena funzionalità delore per l’acqua pubblica e il futuro di la metro, i disagi attuali sono dovuti Roma”, iniziativa organizzata presso anche ai nuovi sistemi di regolazione largo Argentina, da coordinamenti e del traffico e ad una cattiva organizreti di associazioni come “La città di zazione del servizio. Se da una parte tutti” e “Noi di Roma”». assistiamo a ritardi, guasti e disserviCosa è stato fatto per la mobilità zi quotidiani su bus, metro e ferrovie sul territorio del Comune di Roma concesse, dall’altra parte le incertezze e cosa andrebbe fatto per una mag- e la confusione sulla gestione della fugiore efficienza dei trasporti pub- tura metro C, che il sindaco vorrebbe blici? ancora affidare ad operatori privati – «L’incapacità e l’approssimazione re- come viene dichiarato nella relazione tecnica sul Bilancio – e sul piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’azienda di trasporto, mettono a repentaglio i capisaldi del Piano industriale dell’Atac. Alemanno ha accettato passivamente il taglio di circa 117 milioni di euro imposto dalla Polverini e dalla stessa maggioranza che governa anche il Campidoglio, mentre non si è fatto scrupoli ad aumentare il costo di biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico». Infine, un bilancio personale sui quattro anni di amministrazione Alemanno. «Roma ha inanellato in questi anni duri colpi alla sua immagine, nazionale e internazionale, non più traino e volano dell’economia, ma città perdente per colpa di un sindaco che insegue utopie, miraggi e quando fa i conti con la realtà è del tutto impreparato. La Formula Uno, i mondiali di nuoto, il sogno olimpico, le emergenze delle alluvioni e delle nevicate, la gestione disastrosa della macchina amministrativa, e così come pure ogni singolo giorno diventa un’odissea per romani e turisti nel traffico. Un sindaco che nella proposta internazionale e culturale ha riportato Roma dietro tutte le capitali occidentali, annullando lo straordinario lavoro fatto dalle Amministrazioni Rutelli e Veltroni». Francesca Quarantini Bracciano. Attività e servizi di Pierstefano Durantini Democrazia partecipata? C ittadini in rivolta contro l’Amministrazione comunale a Canale Monterano. Gli abitanti della località Montevirginio pare non gradiscano affatto i recenti lavori in corso a piazza S. Egidio, che mirano alla creazione di un marciapiede, assicurando così maggiore sicurezza per i pedoni e che sposteranno di circa un metro la sede stradale verso la piazza attigua. Particolarmente contestato è l’abbattimento di 7 alberi, che saranno sostituiti da essenze autoctone e il fatto che i residenti non siano stati consultati in questa decisione che, a loro dire, altererà l’immagine e la natura della piazza, una sorta di borgo di ottima fattura. Certamente le intenzioni dell’Amministrazione comunale sono le migliori, ma forse sarebbe il caso di ripassare il concetto di democrazia partecipata e la profonda differenza che esiste tra governare e comandare. Turismo, nuovo portale internet P resentato nella sala lettura dell’Archivio storico comunale il nuovo portale www. lagobraccianoturismo.it sul turismo realizzato dalla Cooperativa “Fuori c’entro” - attraverso la sua agenzia incoming “Tutti in viaggio” - che gestisce il PIT (Punto di Informazioni Turistiche) di Bracciano. Lo strumento sarà on line nei prossimi giorni e oltre a essere un’ottima vetrina per il marketing territoriale del Prodotto Lago, metterà a disposizione degli operatori e dei turisti una serie di servizi che vanno dalle prenotazioni on line alla creazione di pacchetti ad hoc. Il sindaco Giuliano Sala conferma la volontà della amministrazione comunale di promuovere un turismo di qualità. «Saranno anni decisivi e anche questa volta, come sempre d’altronde, faremo la nostra parte». 12 Giugno 2012 Regione. Due audizioni con i presidenti di Unionfidi Lazio e di Banca Impresa Lazio «Una L «A misura condivisile» In Commissione Commercio e Artigianato Sicurezza cantieri: esame dell’accesso al credito per le imprese incontro con Cna a commissione Pmi, commercio e artigianato del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), ha effettuato due audizioni con i presidenti di Unionfidi Lazio e di Banca Impresa Lazio, per esaminare la questione dell’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese del Lazio. Sul tema, infatti, dalla commissione è emersa l’unanime convinzione che allo stato attuale c’è sovrapposizione nelle competenze delle varie agenzie regionali che se ne occupano. Più in generale, il consigliere Francesco Artenisio Carducci ha annunciato che l’Udc ha pronta una proposta di riordino della società Sviluppo Lazio, anche attraverso l’analisi di realtà simili in altre regioni. «Ci sono dei duplicati nel sistema delle società in house ed è urgente procedere a riordinare il sistema», ha sintetizzato il capogruppo dell’Udc. Conclusione condivisa anche da Saponaro, dalla vicepresidente Gina Cetrone (Pdl) e da Mario Mei (Api), il quale, oltre a una razionalizzazione del sistema, ha auspicato un intervento più deciso nei confronti delle banche: «Dobbiamo costringerle ad abbassare i tassi di interesse, attraverso protocolli d’intesa con Bil e Unionfidi», ha detto Mei, che ha anche proposto di creare un ‘Comitato d’emergenza per il credito’. Il presidente di Unionfidi Lazio S.p.a., Il Consiglio regionale del Lazio Fabio Forte, in carica da poco più di 4 mesi, ha ricordato la mission della società regionale di garanzia fidi, la cui compagine azionaria è composta dall’87,5% di Sviluppo Lazio (Regione) e dal 12,5% della Camera di Commercio di Roma. «Noi ci occupiamo in via diretta – ha detto Forte – di agevolare l’accesso al credito alle Pmi del Lazio, attraverso specifici Fondi pubblici di garanzia e, in via indiretta, di sostenere e rafforzare i processi economici regionali e locali. In quest’ottica – ha proseguito Forte – rientrano anche gli interventi per il superamento delle situazioni temporanee di criticità, come in questo momento, attraverso anticipazioni sulle Casse integrazioni guadagni ordinarie e straordinarie, o il sostegno alle politiche abitative e della casa, o anche contributi per combattere e prevenire l’usura. Le Pmi del Lazio – ha precisato Forte – beneficiano delle garanzie prestate e più in generale delle nostre attività a titolo completamente gratuito». Forte, nel corso del suo lungo intervento, ha poi sottolineato alcune criticità del sistema, in primis il problema legato al rinnovo delle convenzioni, che sono lo strumento con cui Unionfidi si rapporta alla Regione. In sostanza, secondo Forte, le procedure vanno snellite perché il fattore tempo è determinante per l’accesso al credito di un’azienda. Infine, Forte ha fatto un rapido cenno anche ai ritardi con cui il sistema bancario sta trasferendo al tessuto economico gli aiuti ricevuti dalla Banca centrale europea a tasso agevolato. La presidente di Banca Impresa Lazio (Bil), Donatella Visconti, alla sua terza audizione in commissione Pmi, ha riportato alcuni dati relativi all’attività dell’istituto, il cui assetto societario vede la Regione presente con il 40% attraverso Sviluppo Lazio, mentre il restante 60% e suddiviso tra 4 isituti bancari (18% ciascuno per Bnl e Unicredit; 12% ciascuno per Intesa San Paolo e Bcc). «Ad oggi abbiamo 10 programmi attivati – ha detto Visconti – per un totale di 557 milioni di euro di credito garantito, con 21 banche convenzionate, che coinvolgono 1347 imprese e 34 mila lavoratori». Per quanto riguarda interventi straordinari in questo particolare momento, il presidente di Bil ha ricordato il cosiddetto ‘Piano neve’, che fa parte del programma della Regione Lazio a sostegno delle imprese danneggiate dal maltempo del febbraio scorso. Su www.lagone.it puoi trovare notizie sull’attività del Consiglio e della Giunta Regionale del Lazio SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO bbiamo presentato la nostra proposta di legge regionale sulla sicurezza nei cantieri edili ai rappresentanti della Cna, un’organizzazione che sul nostro territorio raggruppa oltre 4 mila microimprese. Durante questo incontro è emersa la necessità di attivare un gruppo di lavoro per semplificare le procedure amministrative in materia di sicurezza e formulare un modello di gestione unitario per le pmi del settore edilizio». È quanto dichiara Luigi Abate (Lista Polverini), presidente della commissione speciale Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, a conclusione dell’audizione odierna con i rappresentanti della Cna costruzioni sulle “Disposizioni integrative per favorire una maggior tutela della sicurezza e salute dei lavoratori nei cantieri edili fissi e mobili e di ingegneria civile”. La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa è l’associazione di rappresentanza delle imprese artigiane, degli imprenditori e delle piccole e medie imprese e del commercio. Al suo interno, Cna Costruzioni è l’unione di mestiere che tutela e rappresenta i costruttori edili, le imprese di restauro, di decorazione, di pavimentazione, ponteggi, marmisti, etc. Sono stati ascoltati Alessandro Maruffi, presidente della Cna Costruzioni Roma che raggruppa 2.150 imprese di Roma e provincia, accompagnato dal responsabile della struttura Paolo Marongiu, e Giorgio Bollini di Cna Lazio. «Il provvedimento è assolutamente condivisibile – ha dichiarato Maruffi in audizione – purché si tratti di promuovere la sicurezza reale e non di ulteriori passaggi burocratici». Bollini, dal canto suo, ha sottolineato l’esigenza di semplificare le procedure alle piccole imprese edili del territorio che contano mediamente 3/5 dipendenti, attraverso un unico sistema di gestione della sicurezza per tutte le aziende e la realizzazione di corsi di formazione non troppo onerosi. Come Ance Lazio, anche Cna costruzioni presenterà le proprie proposte emendative al provvedimento all’esame della commissione presieduta da Abate. 13 Politica Giugno 2012 Anguillara. Allo studio ulteriori servizi per accrescere l’offerta turistica e culturale Cesano. L’antico itinerario Martignano, superate le difficoltà iniziali Via Fancigena: Migliora la nuova gestione dell’area verde rischio degrado D opo i dibattiti, le polemiche, i timori e le perplessità il progetto “Naturalmente Martignano” è già al suo primo mese di vita. Finanziato con un fondo europeo di 1.870.000 euro l’intervento prevede una totale riqualificazione dell’area del lago di Martignano per mezzo della realizzazione di varie azioni successive. In primo luogo la creazione di sentieri naturalistico-didattici e itinerari di visita, per cui i lavori dovrebbero iniziare a breve dal momento che è già stato pubblicato il Bando di affidamento dell’opera. Successivamente la trasformazione dell’ex-mattatoio comunale di Anguillara nella “Porta del Parco”, punto di accoglienza e informazione completo di Ecomuseo e punto ristoro. Visto nel suo complesso l’intervento si pone l’alto scopo di conciliare tutela ambientale e promozione turistica, e non ci sono dubbi che questo costituirà una nota di merito per il nostro territorio. Purtroppo, come non manca di afferma- La spiaggia di Martignano re l’assessore alle Attività Produttive e allo Sviluppo Matteo Flenghi, per poter dare avvio al progetto è stato necessario iniziare dalle limitazioni, ma presto riusciremo a godere della vera portata della pianificazione in atto. I gestori di bar e stabilimenti lungo la spiaggia sembrano già aver recepito le potenzialità del cambiamento, e stanno instaurando un proficuo dialogo con il Comune e il Parco non solo per cercare di migliorare insieme il servizio ma anche per ampliare l’offerta ai visitatori e quindi la ricettività. Nel frattempo anche la gestione del parcheggio e del servizio navetta ha superato la fase di rodaggio. Dopo i disagi del primo week-end, durante il quale i visitatori sono stati costretti a lunghe e polverose attese causate essenzialmente dal prolungamento della tratta percorsa dai bus fino alla spiaggia, ora limitando la corsa dall’attuale punto di sosta delle auto fino all’area dell’ex-parcheggio i tempi di risalita e discesa sono risultati ottimali. Piena soddisfazione è espressa anche dal Commissario Straordinario del Parco Stefano Stefanelli, che ha avuto la gratificazione di raccogliere l’approvazione generale, e una prova ne sono i 1100 biglietti venduti nel corso del secondo fine settimana di giugno. Per una reale valutazione si dovrà attendere ancora, siamo appena agli inizi di una stagione che stenta a partire a causa delle instabilità sia climatiche che economiche, ma indubbiamente per ora la risposta dell’utenza non può essere che giudicata positiva. Michela Mansi L’assessore comunale Matteo Flenghi: «Presto ci saranno sei minibus per i collegamenti» Critiche per i tempi di attesa delle navette Pagina facebook per gli “indignati del lago” N on sembrano ricevere molti consensi le prime misure del progetto di riqualificazione del lago di Martignano. L’utenza turistica, in gran parte proveniente da Roma, non ha ben gradito lo spostamento del parcheggio e l’istituzione delle navette nonché le relative tariffe. Il malcontento inizia ad essere diffuso e si concentra prevalentemente sul servizio navetta che non riuscirebbe a smaltire velocemente l’elevata affluenza che si concentra nelle ore di punta. Lamentele anche per l’attesa eccessiva sotto il sole e senza coperture e per le tariffe ritenute eccessive rispetto al servizio offerto. C’è anche chi poi ha sollevato il problema sicurezza. Sembrerebbe infatti che durante il trasporto nelle ore di maggior afflusso le navette ospitino a bordo dalle 20 alle 25 persone mentre la loro capacità effettiva è di 15-16 passeggeri. Il tutto documenta- to con foto e video in alcuni post su facebook, dove è addirittura sorta una pagina il cui nome non lascia dubbi rispetto alle intenzioni dei fondatori “Indignati del lago”. A questi si accodano anche quanti, ignari della novità Ztl e telecamere, hanno raggiunto il lago lasciando l’auto nel vecchio parcheggio di Monte Chiodo ormai dismesso, rimediando una bella multa di 70 euro. Si trovano dunque a dover affrontare diverse criticità gli amministratori del Comune di Anguillara forse ben oltre le aspettative. «Qualche problema in effetti c’è stato ma ci siamo subito attivati per risolverlo» dichiara l’assessore allo Sviluppo Matteo Flenghi. All’indomani dei primi disagi in effetti è stato aumentato il numero di navette che attualmente sono quattro oltre al veicolo per il trasporto dei disabili e a breve se ne dovrebbero aggiungere altre due. Installati dei ga- zebo per proteggere dal sole i passeggeri in attesa delle navette. «Attualmente mi risulta che il tempo di attesa nei momenti di maggiore affluenza non supera il 15 minuti» ha precisato Flenghi. Anche in merito alle tariffe pare si stia muovendo qualcosa: la cooperativa che gestisce parcheggio e trasporto sta valutando di introdurre degli abbonamenti periodici. Nel frattempo anche l’Ente Parco cerca di accelerare i tempi per la realizzazione di altre opere previste dal programma di riqualificazione dell’area. Recentemente è stato pubblicato il bando relativo al progetto “Itinerari tra le acque: dalla Mola Vecchia a Martignano”, che prevede la realizzazione di sentieristica e aree attrezzate, il diradamento e la disinfestazione di una pineta e altre infrastrutture per una spesa totale soggetta a ribasso d’asta per circa 480 mila euro. Marco Benigni L a Via Francigena costituisce un importante aspetto del patrimonio culturale delle zone a nord di Roma. Col suo tracciato si sviluppa per oltre 1600 km, gli ultimi dei quali ricadono nel XX Municipio, in particolare a Cesano e nel limitrofo Comune di Formello. Si tratta di un tragitto antichissimo, percorso per la prima volta dal vescovo Sigerico nel 990 in occasione del viaggio che da Canterbury lo portò a Roma, dove si recò per ritirare il Pallio (un paramento liturgico) dalle mani di Papa Giovanni XV. Durante quel viaggio Sigerico tenne un diario molto accurato nel quale segnò (descrivendole fin nei minimi particolari) le 79 tappe del percorso. Ed è proprio seguendo quelle tappe che moltissimi pellegrini ancora ai nostri giorni ripetono lo stesso percorso per rievocare il clima spirituale e avventuristico dell’antica impresa. Eppure un tratto importante della Via Francigena, che è stata recentemente oggetto di un’attenta e costosa opera di recupero, promozione e valorizzazione, oggi è sede di una vera e propria discarica a cielo aperto. Accade a Cesano, a pochi passi dall’antico Borgo, sulla strada che prende il nome di Via della Fontana Morta. Qui, all’altezza di un vecchio fontanile, le strade sono coperte di immondizia: copertoni, pezzi di plastica, vetri, giornali, rottami di ogni genere. Il tutto all’interno di quello che è stato proclamato “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” e che costituisce il richiamo turistico più importante della zona. Non è raro infatti imbattersi in turisti provenienti da mezza Europa che a Cesano rimangono colpiti dalla trascuratezza del luogo e dal fatto che un itinerario ovunque oggetto di grande attenzione qui non solo non viene preservato ma è addirittura vittima di una deturpazione che non si ferma di fronte a nulla. Eppure sono passati solo pochi mesi da quando nell’ottobre scorso una delegazione di europarlamentari si è raccolta a Formello promettendo un maggior impegno nella promozione e nella salvaguardia della Via Francigena. Adriano Bonanni 14 Giugno 2012 15 Oriolo – 450 anni Oriolo. Progettazione, coinvolgimento delle istituzioni e partecipazione dei cittadini Saranno ospiti tre paesi fondatori Gli eventi per i 450 anni della fondazione “Festa dello Sport” Il presidente Corradi: «Ottimo risultato» celebra anniversario A rrivati al giro di boa dei festeggiamenti per i 450 anni della nascita di Oriolo, proviamo a tracciare un bilancio della manifestazione con il presidente del Comitato, Lorenzo Corradi. Allora presidente, come sono andati questi primi sei mesi di celebrazioni? «Posso dire che tutto è andato per il meglio e che, sostanzialmente, il programma è stato rispettato. Anzi, c’è stato spazio per inserire anche nuove e interessanti iniziative, come la mostra sul 25 aprile organizzata dall’Archivio Flamigni e quella sulla storia delle telecomunicazioni a palazzo Altieri». Cosa ha determinato il buon esito di questo primo semestre? «Almeno tre elementi sono stati decisivi: la progettazione, il coinvolgimento delle istituzioni e degli Enti Locali, la partecipazione popolare». Si spieghi meglio. «Aver iniziato quasi due anni fa a progettare questo evento ha permesso di esaminare i diversi modi di realizzarlo e di scegliere Lorenzo Corradi poi quello più idoneo, adattandolo comunque alle varie contingenze e agli imprevisti che man mano si sono presentati. Per quanto riguarda il coinvolgimento delle istituzioni, è sufficiente ricordare il supporto fornito da palazzo Altieri e dalla sua direttrice, dalla parrocchia di S. Giorgio martire, dal comitato S. Antonio da Padova, dalla Pro-Loco e dall’amministrazione comunale. Il terzo elemento, infine, è stata la massiccia partecipazione del- la popolazione oriolese, tramite l’azione delle numerose associazioni che insistono sul territorio e attraverso il prezioso contributo dei singoli cittadini, tutti naturalmente volontari». Qualche rammarico? «Beh, il mio cruccio più grande è che non sempre abbiamo avuto il pubblico che ci saremmo potuti aspettare. Forse con più risorse da spendere in pubblicità e in promozione, i numeri sarebbero stati migliori». Cosa prevede adesso il programma dei 450 anni di Oriolo? «Dopo Orvieto e Ficulle, ospiti della “Festa della Cultura Contadina” (30 giugno – 1° luglio), gli appuntamenti della festa proseguono con il restauro della “Fontana Vecchia” (fine luglio), a cura dell’associazione dei cacciatori, e con il gemellaggio tra la banda musicale “G. Puccini” di Oriolo e quelle dei paesi d’origine di Fabro, Piegaro e Castel Viscardo (prima settimana di agosto)». Dario Calvaresi Gastronomia tipica e artigianato in compagnia di musica dal vivo e poesia popolare Al via la “Festa della Cultura Contadina” con la partecipazione di Orvieto e Ficulle “U n fine settimana a passeggio per le vie del Borgo e nella Faggeta di Oriolo Romano, alla scoperta della gastronomia tipica e in compagnia di musica dal vivo, poesia popolare, artigianato e tante altre iniziative ancora”. Così recita il manifesto pubblicitario della “Festa della Cultura Contadina” che, pur celebrando soltanto la sua terza edizione, sa sempre richiamare un pubblico assolutamente entusiasta e partecipe, che non disdegna affatto le stuzzicanti proposte messe in cartellone. E saranno momenti davvero intensi, con l’attesa apertura di sabato 30 giugno (dove sono previsti escursioni e laboratori, mostre ed esposizioni, menu e piatti caratteristici, intrattenimenti musicali e balletti) ma, soprattutto, con l’atto conclusivo di domenica 1° luglio, quando Via Borgo Garibaldi saranno graditi ospiti di Oriolo e dei festeggiamenti per i 450 anni della sua fondazione le cittadine umbre di Orvieto e Ficulle. Alle ore 11.30, dopo la costruzione di un’antica carbonaia (ore 10), l’intera comunità oriolese si radunerà in piazza per porgere il saluto di benvenuto ai due paesi fondatori e, a mezzogiorno in punto, prenderà il via il “Corteo storico del popolo” di Orvieto, per un accattivante spettacolo che culminerà nell’esibizione di balestrieri, sbandieratori e tamburini. Nel tardo pomeriggio (ore 17.30), sarà la volta del gruppo teatrale di Ficulle “Sega la vecchia”, che proporrà un soggetto sulla vita contadina dei primi anni del 1900, per un lavoro del tutto in linea con i suggerimenti e i temi messi in primo piano dalla “Festa della Cultura Contadina” di Oriolo. Il programma della manifestazione proseguirà con la preparazione e la degustazione di prodotti caseari (ore 18.30), con la cena presso le varie cantine allestite in via Borgo Garibaldi (ore 19.30) e con la musica live di Lestofunky e Adriano Bono (ore 20.30). D.C. SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO SOSTENUTO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ORIOLO ROMANO A nche lo sport, o per meglio dire la “Festa dello Sport” di Oriolo (6, 7 e 8 luglio), celebrerà il 450° anniversario del paese. A caratterizzare in positivo la 17esima edizione di questa importante kermesse, organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Consulta dello Sport, la presenza di Parrano, Castel Giorgio e Castel Viscardo. E, dunque, accanto ai classici appuntamenti della manifestazione, con esibizioni e tornei curati dalle numerose associazione sportive locali, anche i confronti diretti con tre dei paesi fondatori invitati alla festa. In particolare, nel pomeriggio di sabato 7 luglio, il programma sarà così articolato: camminata sportiva e nordic walking, con la partecipazione di Castel Viscardo e Oriolo (ore 18); incontro di calcio a 5 maschile tra Accordia e Castel Giorgio (ore 18.15); partita di calcio tra la Rappresentativa Oriolese, composta da giocatori di Accordia, FC Oriolo 1983 e Oriolo Calcio 2011, e la squadra di Parrano (ore 19); incontro di pallavolo femminile tra la Polisportiva Oriolo – sezione Pallavolo e il Castel Giorgio (ore 19.30). «Questi eventi – rimarca l’assessore allo Sport, Francesca Giustini – sono stati fortemente voluti dal Comune di Oriolo Romano e dalla Consulta Sportiva per fare in modo che, in questo periodo storico così critico, anche lo sport, molto attivo nel nostro paese, partecipasse ad una sorta di gemellaggio e di condivisione per gli “anni che furono” grazie a una giornata davvero speciale che, naturalmente, troverà la sua conclusione con un abbraccio e una bella stretta di mano sui vari campi di gioco e un “terzo tempo”, tutti insieme, davanti a una tavola imbandita». Altri intensi momenti, comunque, arricchiranno questa tre-giorni dedicata allo sport oriolese. Su tutti, l’inedita “Sagra dell’acquacotta KM zero” (per tutta la durata della festa alle ore 19). E poi concerti e serate danzanti, la V e ultima prova del campionato provinciale XC di mountain bike (l’8 luglio alle ore 9) e le attese premiazioni, che andranno a gratificare l’atleta e la società dell’anno, la carriera sportiva e quanti si sono adoperati per diffondere i sani valori dello sport (l’8 luglio alle ore 20). D.C. 16 Giugno 2012 17 Iniziative Associazione Giugno 2012 Anguillara. Una giornata di dibattito e partecipazione promossa dall’associazione “L’agone nuovo” Politiche sociali e assistenza nel comprensorio sabatino Realtà e speranze di pazienti e operatori nell’era dei tagli P olitiche sociali. Sillabe da un vocabolario disusato. Obliterato dagli anni 2000, claustrofobica serra per un’umanità iper-comunicante ma straniera a se stessa. Persa la nozione di solidarietà. Occorre comunione di idee al di là del commercio d’intenti svendibili. Per scortare l’individuo e insieme la comunità, violata nell’identità e nella fiducia. Dobbiamo tonare a conoscere e praticare le politiche sociali. L’osservazione, l’interazione concreta con le infinite incognite della routine. Dalla disoccupazione alle difficoltà dell’infanzia e dell’adolescenza. Dalle dipendenze all’alienazione. Dagli spazi di libero incontro agli “sbarchi” di un’immigrazione che diventa cifra del mondo nuovo. Dall’impoverimento materiale alle disabilità, mentali e fisiche. Dai segnali di una gioventù sempre più paranoica e insicura, alle ferite della vecchiaia abbandonata. L’associazio- ne culturale “L’agone nuovo”, da anni impegnata, nel comprensorio sabatino e non solo, con dedizione e ricercata lungimiranza, ad aggredire l’indifferenza, a favore di una comunicazione fertile e super partes, ha dato vita ad un’intensa giornata-dibattito. Tema scottante, “Le politiche Sociali del comprensorio Sabatino: i giovani, gli anziani, i disabili e gli immigrati, una parte importante della nostra Società è in grave affanno”. Alla manifestazione – svoltasi presso i locali dell’ex consorzio agrario di Anguillara Sabazia il 16 giugno scorso –, aperta a tutti, hanno partecipato amministratori di Bracciano, Anguillara, Trevignano, membri del consiglio provinciale, associazioni e cooperative del lago, cittadini, esperti del settore socio-sanitario, specialisti e curiosi. Obiettivo parlare dei progetti e delle volontà per accogliere, esaminare e lenire le affezioni e i bisogni che pressano la socie- tà. Il rapporto tra comuni, Provincia, Regione, Asl. L’autorità, le competenze, i tagli e la ripartizione delle risorse. La razionalizzazione vera o presunta. I programmi (in)attuati e auspicabili. Organizzato dai componenti storici dell’associazione, Salvatore Scaglione e Giovanni Furgiuele, in collaborazione con la redazione de L’agone e con il supporto scientifico della sociologa Sabrina Livan e della psicologa Aurora Capogna, l’evento vuole essere la prima tappa di una lunga serie di incontri. Per trovare risposte “insieme” e mettere in circolo una sana rinnovata responsabilità sociale. Presentando il convegno Giovanni Furgiuele, presidente dell’associazione “L’agone nuovo”, ha messo in risalto la forte opera di stimolo che L’agone ha radicato nel territorio sabatino. Dal 2009 poi, con i seminari itineranti nelle scuole di ogni grado, L’agone ha posto in “prima pagina” la dimensione giovanile, per sensibilizzare con strumenti multi direzionali sul disagio dei giovani, sui loro rapporti con la famiglia e con la scuola, sul loro malessere nella società coeva. Illuminante momento di incontro, il convegno è stato introdotto da Salvatore Scaglione e dal sindaco di Anguillara Francesco Pizzorno, che ha accennato all’inadeguatezza dei fondi per il sociale ma anche ai tentativi virtuosi del comune sabatino, salutando la giornata con favore. Nonostante fossero assenti per altri impegni Salvatore Squarcione, direttore generale Asl Rmf, Claudio Cecchini, assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia alla Provincia di Roma, e Alberto Filisio, consigliere alla Provincia di Roma, l’evento ha voluto segnare l’inizio di una rivoluzione culturale concepibile. Gli atti del convegno saranno pubblicati sul prossimo numero de L’agone, con un inserto dedicato. La scrittrice: «La descrizione meticolosa dei personaggi e delle situazioni aiutano l’immaginazione» Con la rivista L’agone il libro “Il Principe di Udjania” I l libro allegato a L’agone di giugno è stato scelto soprattutto pensando ai ragazzi, per stimolarli alla lettura con un romanzo fantastico adatto alle vacanze estive, quando si desidera soltanto abbandonarsi ad una meritata tranquillità e sognare ad occhi aperti. “Il Principe di Udjania” aiuta molto quest’attività di relax per la scrittura piana dove la descrizione meticolosa dei personaggi e delle situazioni aiutano l’immaginazione a vedere oltre le parole scritte. L’autrice è anche attenta alla forma ed usa un italiano corretto nella sintassi ed accurato nella scelta delle parole, fino quasi alla pignoleria. Sms e twitter fanno parte del nostro quotidiano, ma ai più giovani va ricordato che l’italiano non è una lingua morta e non deve essere utilizzato soltanto per i temi in classe! Anche per questo motivo il romanzo è stato “adottato” da diverse scuole e “L’agone nuovo” ha deciso di distribuirlo con il giornale. La nostra associazione nel corso dell’anno ha organizzato numerose iniziative per i giovani: dagli incontri sul “turismo sostenibile” ai seminari su “energia e comunicazione” fino al corso sulla “scrittura creativa” in collaborazione con Fefè Editore. Infatti è nostra convinzione che i giovani devono essere aiutati, stimolati e guidati nella loro sete di conoscenza. “Il Principe di Udjania”, come le altre opere distribuite nei mesi scorsi, sarà in vendita a 9,90 euro con un risparmio di oltre 6,00 € rispetto al costo di copertina. Vespina Fortuna, l’autrice del libro «Ringrazio infinitamente L’agone per avermi dato l’opportunità di divulgare ‘Il Principe di Udjania’ proprio nel mese di giugno, con l’arrivo dell’estate, quando ci piace leggere sdraiati sulla riva del lago, sotto l’ombra di un albero e magari con un refolo di vento che ci giri le pagine, evitandoci anche quel piccolo sforzo di inumidirci il dito e sfogliarlo. Un po’ come accade nella terra di Bellozio, il luogo dal quale fugge il piccolo Sette, protagonista di questa mia opera prima. Vi chiederete: “E perché fuggire da un posto tanto comodo, dove nulla accade?”. Perché moriremmo di noia! Partendo da un mago vecchio e stanco, da un bimbo che vive nell’inedia, da un regno sereno senza guerre né problemi, saremo trascinati in un turbinio di eventi che si accavalleranno e rincorreranno fino alle ultime pagine. Mi piace pensare che in ognuno di noi ci sia voglia di fare, di rimboccarsi le maniche e agire e con questa storia in cui si arriva addirittura a costruire una città perfetta su una palude melmosa e malsana, ho voluto provare a inviarvi il mio messaggio e trasmettervi la mia stessa voglia di cambiamento e di rinnovamento. La collocazione è casuale, ovunque ci sarebbe da rimettere a posto le cose, di aggiustare e rifare, magari come in questa fiaba, con l’aiuto di un mago che possa darci una mano. Un mago che, forse, è proprio dentro di noi, basta avere un po’ di tempo per cercarlo e lasciarsi guidare con fiducia». 18 Giugno 2012 ex Centro Hobby - Offerta travi lamellari certificati 580,00 m3 + IVA - Offerta Guaina Ardesia € 35,00 a rotolo ( 10 mq.) - Offerta Box legno Giulia 210 x 180 € 480,00 + iva ( escluso montaggio e trasporto) 19 Territorio Giugno 2012 Project financing per realizzare una copertura adatta all’utilizzo dell’intero impianto La gestione delle emergenze Anguillara, l’odissea della piscina comunale Protezione Civile: tra risorse pubbliche, collaudi e assegnazione la storia e le attività I l centro sportivo di Anguillara è tanto ricco quanto maltrattato. Incuria e pressappochismo sono i tratti distintivi del modo in cui è stato fino ad oggi gestito, pensato e organizzato. È forse l’emblema dello spreco di risorse e potenzialità del nostro paese: laddove altre realtà avrebbero tirato fuori un fiore all’occhiello del loro territorio, ad Anguillara non si riesce nemmeno a mettere in regola le strutture, se non dopo anni. In questo contesto è inserita la Piscina Comunale che comunale, fino ad inizio giugno, nemmeno lo era veramente. Nonostante questo nel 2009 e 2010 è stata utilizzata (solo d’estate, a causa della mancanza della copertura per i mesi freddi) attraverso l’affidamento per bando pubblico. Ma come può il Comune affidare ad un privato la gestione di un bene che non gli appartiene? Semplice, non può. Tanto che il Comune sarebbe stato addirittura diffidato dal farlo dal Commissario per i Mondiali di Nuoto, ci riferisce il vicesindaco Silvio Bianchini. «Non mi risultano diffide simili – ribatte Stefano Paolessi, oggi consigliere di opposizione, allora prima vicesindaco e poi sindaco f.f. – La Struttura Commissariale propose il passaggio di proprietà già all’indomani dell’inaugurazione, ma fu rifiutato perché mancavano i pagamenti dei SAL (Stato Avanzamento Lavori, ndr), il collaudo amministrativo e alcune opere previste dal capitolato di cui speriamo il Comune oggi abbia verificato la realizzazione. Mi sarei comunque assunto la responsabilità di fare una forzatura, essendo in possesso comunque del certificato di staticità, per non lasciare la struttura all’abbandono privando di un servizio la cittadinanza». Rivendica, Paolessi, di esser riuscito ad accatastare (primo passo per ottenerne l’agibilità) le altre strutture presenti in quello che forse è il più mal gestito complesso sportivo del Lazio, dove tuttora mancano le convenzioni con le società sportive che ne fanno uso. Nella parziale legalità in cui si svolge l’attività sportiva dei nostri concittadini, il caso della piscina è emblematico per un altro motivo: è incompleta. La copertura che ne permetterebbe l’utilizzo in inverno, infatti, è finanziata dalla Provincia per un milione di euro, a condizione che il Comune metta ulteriori 200.000 euro. «Un risultato ottenuto grazie all’impe- gno di Paolo Bianchini» riconosce Paolessi, ma che rischia di sfumare se non si riuscirà a trovare il modo di reperire quei soldi entro agosto-settembre. «Stiamo studiando, con tutta la Giunta, un sistema per risolvere il problema attraverso il Project financing – dichiara Silvio Bianchini – per realizzare una copertura adatta all’utilizzo dell’intera struttura, spalti compresi». Un compito difficile e una soluzione già ipotizzata dalla passata Giunta, che porterà, probabilmente per molti anni, all’affidamento della piscina ai privati che vi investiranno, seppure l’intenzione degli amministratori è di mantenere prezzi calmierati per particolari tipi di utenti. E per l’estate che è appena iniziata? La piscina deve subire lavori per 13mila euro (dopo averne subiti altri un paio di mesi fa per circa 7-8mila), che non graveranno sulle casse comunali ma di cui è ancora incerta la fine. Terminati questi e ottenuto il collaudo tecnico amministrativo potrebbe riaprire fino a metà ottobre, se si troverà qualcuno disposto a partecipare al bando che, riferisce il vicesindaco, è già pronto per essere pubblicato. Maurizio Archilei Osteria Nuova: cinque generazioni di donne Con la nascita di Maddalena, avvenuta il 9 maggio scorso, Osteria Nuova ha festeggiato cinque generazioni di “ragazze” nella stessa famiglia. Ad attendere la piccola, infatti, c’erano la mamma Ramona (25 anni), la nonna Giulia (49 anni), la bisnonna Silvia (69 anni) e la trisavola Piera di 91 anni. Auguri! D omenica 27 maggio, presso i locali di Ciak 2000 a Tor di Quinto, ha avuto luogo una manifestazione interamente dedicata alla Protezione Civile. Un’intera giornata durante la quale si è ripercorsa la storia di un Dipartimento nato nei primi anni Ottanta ed entrato a far parte della vita di ognuno. Dietro ogni calamità, disastro naturale o doloso, dietro tutti gli eventi di grandi dimensioni ci sono loro: i volontari della Protezione Civile che prestano 24 ore su 24 la loro opera di aiuto, intervento diretto, supporto. Spesso anche anticipando quello delle squadre “ufficiali”. Perché la Protezione Civile è questo: un’ombra che affianca carabinieri, polizia, vigili del fuoco nella loro quotidiana opera di assistenza. Nel terremoto de l’Aquila e in quello recente dell’Emilia. Nella nevicata che lo scorso inverno ha paralizzato Roma e nell’ultimo grande Giubileo. Ma come è strutturata la Protezione Civile e chi ne fa parte? A queste e altre domande hanno risposto durante l’incontro proprio i volontari delle diverse associazioni che la compongono, come Giovanni Tiberi dell’Ares Antemnae. Il suo compito è quello di intervenire al fianco dei Vigili del fuoco nell’estinzione degli incendi, fornendo sia uomini che mezzi. Suo era il mezzo antincendio utilizzato nel corso di una simulazione, in quanto la novità che ha reso memorabile la giornata è stata proprio l’organizzazione di una serie di simulazioni che ha visto, caso eccezionale, la partecipazione diretta del pubblico. Tra le altre c’è stata la simulazione di pronto intervento di alcuni volontari che, con tanto di manichino, hanno mostrato ai presenti come agire in caso di svenimento o malore. Ma la più apprezzata è stata quella riguardante il ritrovamento di persone scomparse. A fare la dimostrazione infatti è stata nientemeno che Giorgina, una cagnolina di razza Staffordshire Bull Terrier, che subito dopo il terremoto de l’Aquila ha prestato la sua opera di soccorso presso la casa dello studente appena rasa al suolo, contribuendo a salvare molti ragazzi rimasti imprigionati sotto le macerie. Adriano Bonanni 20 Giugno 2012 Conad Oriolo s.r.l. di Moriconi Alessandro Via della Stazione, snc - Tel. 06 99837199 21 Territorio Bracciano. Manifestazione organizzata nella chiesa di Santa Maria del Riposo Conferenza sulle “Palafitte Sabatine” S i è svolta a Bracciano domenica 10 giugno la conferenza “Palafitte Sabatine”, tenuta presso la Chiesa di Santa Maria del Riposo dal professor Marco Pacciarelli e dall’archeologa Nicoletta Insolvibile. La conferenza si è aperta con una presentazione di Pacciarelli, che ha illustrato la ripresa delle indagini sui villaggi che si svilupparono presso le sponde dei laghi sabatini durante la protostoria, ovvero nell’età del bronzo (2200900 a.C.) e nella prima età del ferro (900-725 a.C.). Nella prima parte della conferenza è stata evidenziata l’importanza dei villaggi protostorici di palafitte in Europa e soprattutto nell’area Alpina, dove furono scoperte le tracce del primo villaggio di palafitte che, come molti altri venuti in luce, era situato sott’acqua a diversi metri di profondità. «Nel 2009 – ha confessato Pacciarelli - nell’ambito del mio insegnamento presso l’Univer- sità di Napoli Federico II ho assegnato una tesi alla mia allieva Nicoletta Insolvibile, esperta in attività subacquee, sui villaggi di palafitte dell’età del bronzo del lago di Bracciano». Grazie alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, del funzionario responsabile del lago Patrizia Petitti e della ex Soprintendente A.M. Moretti, l’Insolvibile ha effettuato ricognizioni subacquee nel lago con la collaborazione della Hydra Ricerche di Andrea Balestri. Le ricerche hanno permesso di ottenere nuovi dati sulla topografia del villaggio e di effettuare un rilievo di una singolare struttura, un grande tumulo in pietrame di forma allungata, la cui funzione è tuttora sconosciuta. «Presso questa struttura – ha proseguito Pacciarelli - Nicoletta ha rinvenuto una grande quantità di manufatti, ceramiche, che ha studiato deducendone una attribuzione, databile al XIV secolo a.C.». Bibliotecando Nella seconda parte della conferenza si è illustrato il progetto di ricognizioni “terrestri” che, ai fini della tesi magistrale, la stessa Insolvibile ha avviato con l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale (funzionario Ida Caruso) nell’area circostante il lago di Martignano. Proprio al centro di questa zona dell’area sabatina era presente un insediamento, quello di Monte Sant’Angelo, dove in passato Pacciarelli stesso ha condotto alcune ricognizioni. «Le prime ricerche di Nicoletta – continua Pacciarelli - hanno già restituito interessanti risultati, ma altre ricognizioni, che si svilupperanno nell’ambito di una continuità di collaborazione con il nuovo Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale Alfonsina Russo, devono ancora essere condotte nei prossimi mesi, da cui si attendono ulteriori importanti novità». Claudia Reale a cura di Dannix Spunti e suggerimenti di letture in giro per le biblioteche del comprensorio “Le luci di Settembre” di Carlos Ruiz Zafon Editore Neri Pozza Lo trovi in tutte le biblioteche del territorio Siamo nell’estate del 1937. Dopo la perdita del marito, Simone Sauvelle scopre di non potersi più permettere un appartamento a Parigi e uno stile di vita agiato come prima. Trova un buon lavoro come segretaria-governante in una villa – chiamata Cravenmoore - sulla costa della Bretannia, alle dipendenze del suo eccentrico ed affascinante proprietario, benestante e geniale inventore e costruttore di congegni meccanici e giocattoli semoventi. I suoi figli Irene e Dorian potranno vivere in un ambiente sano, lontano dalle complicazioni e contraddizioni della capitale; lei stessa potrà ritrovare serenità e sentirsi utile e attiva. Ma quella casa deliziosa in mezzo Dopo “L’ombra del vento”, caso ad un bosco, dal quale si perce- letterario del 2004 e “Il gioco pisce in sottofondo il respiro del dell’angelo” del 2008, Zafon ha mare, nasconde un triste e oscuro scritto altri libri che non hanno segreto che metterà in pericolo la raggiunto il successo ed il livelvita di Simone e dei suoi figli. lo di aspettative suscitate al suo esordio. “Le luci di Settembre” è alquanto deludente sia come trama che come soluzioni letterarie per sostenere l’interazione tra i personaggi. Ma si sente che il suo autore possiede talento ed immaginazione. Forse è per questo motivo che la mancata messa a punto di un testo autosufficiente ed autonomo, come i migliori libri di genere hanno dimostrato di poter essere, lascia il lettore con una sorta di cattivo sapore in bocca. Già si sta affacciando nelle librerie un altro libro di Zafon, quello che lui stesso ha dichiarato concludere la trilogia del Cimitero dei Libri Dimenticati. Credo che a questo punto, si potrà capire se il successo editoriale che ha finora sorriso a questo autore sia meritato o l’esigenza di scrivere tanto e in fretta gli abbia fatto abbassare il livello di qualità che senza dubbio è in grado di produrre. Giugno 2012 IN SEDE LEGALE degli avvocati Federica Giachetti e Fabiana Nicolo’ Via A.G. Bragaglia, 8/G tel. 06.3088.9625 fax 06.3032.8993 Atti vandalici e danno Gentile Avvocato, l’altro giorno quando sono andata a riprendere la macchina nel parcheggio ho trovato un graffio sulla fiancata. Siccome prima di lasciare la macchina avevo avuto un diverbio con una persona ho il sospetto che si sia trattato di un dispetto. Come bisogna comportarsi in casi come questo? Confido in un vostro consiglio. Lettera firmata Gentile lettore, innanzitutto iniziamo col dire che qualora il parcheggio in cui lei ha lasciato la macchina era custodito, perché a pagamento, dovrà rivolgere una richiesta di risarcimento alla società che gestisce il parcheggio, rilevando che l’auto è stata lasciata integra e che al ritiro ha trovato il danno. In questa ipotesi, di parcheggio custodito, la società di gestione risponde per i danni causati alle cose che ha in custodia. Qualora il parcheggio fosse stato, invece, libero e senza custodia, dovrà in primis accertarsi se nelle garanzie accessorie della sua assicurazione è prevista la copertura per atti vandalici, se sì dovrà recarsi dai carabinieri e presentare denuncia-querela contro ignoti per l’accaduto, producendo anche documentazione fotografica e con la copia della denuncia inoltrare alla sua assicurazione richiesta di risarcimento per atti vandalici. Potrà comunque inoltrare la richiesta per atti vandalici anche nel caso in cui il fatto sia stato consumato in parcheggio “custodito”. Qualora la sua polizza non preveda tale copertura potrà solo sporgere denuncia contro ignoti per i fatti accaduti. Potete inviare le vostre lettere all’indirizzo email: redazione@ lagone.it Su www.lagone.it il giornale in formato pdf Ogni giorno informazioni, curiosità ed eventi del comprensorio 22 Giugno 2012 Un concorso di fama internazionale organizzato dall’Associazione “Arte & Cultura in Laguna” L’artista Pasquale Bravaccino parteciperà alla III edizione del concorso di pittura 2012 a Cavallino Treporti di Venezia A nche quest’anno Pasquale Bravaccino, artista autodidatta, napoletano d’origine, anguillarino d’adozione, che nel tempo ha saputo farsi conoscere anche all’estero, parteciperà alla terza edizione del concorso di pittura 2012 a Cavallino Treporti (Venezia), indetto dall’Associazione “Arte & Cultura in Laguna”. L’iscrizione al concorso è aperta dal primo giugno al 3 agosto 2012. Il 10 agosto, poi, sarà inaugurata la mostra, con l’esposizione delle opere dei pittori partecipanti, allestita presso la Scuola Manin di Cà Savio. La premiazione, invece, avverrà il 26 agosto, presso il Teatro Comunale di Cà Savio. Ad ogni partecipante verrà inviata a casa una tela 50x70, timbrata sul retro, su cui dovrà realizzare l’opera. Il tema è libero ed i 4 vincitori saranno selezionati da una giuria composta da Silvio Fuso, Direttore della Galleria Internazionale d’Arte Moderna Cà Pesaro, Nicole Voicu, critico d’Arte, Andrea Vizzini e Paolo Spezzani. «Il numero di partecipanti è aumentato in questi tre anni e i rapporti col Comune di Un quadro di Bravaccino Cavallino Treporti sono ottimi. È un concorso di fama internazionale, che vanta molti sponsor importanti» commenta Giorgio Baldissera, vicepresidente dell’Associazione “Arte & Cultura in Laguna”. «Le opere di Bravaccino - aggiunge sono sempre particolari e attuali ogni anno». Il pittore lo scorso anno partecipò con un’opera intitolata “La libertà”. Vi erano raffigurate due figure maschili, con l’immagine di una donna-diavolo rappresentata su un angolo del quadro. L’artista ci spiega come questa scena sim- boleggi la libertà: le due impronte di uomini (due amici, due persone sole), che camminano liberi fino all’arrivo di una donna, la cui intromissione rompe il rapporto di amicizia, toglie loro la libertà perché porta l’impegno della famiglia, del matrimonio. «Si tratta di un’esperienza personale, autobiografica – afferma Bravaccino – perché con le mie opere racconto sempre la mia vita». «Ero una persona libera, ho viaggiato molto. Poi - prosegue - mi sono sposato, ho avuto tre figli (Paola, Costantino, Salvatore) e ho deciso di limitare la mia libertà per dedicare più tempo alla mia famiglia, perché gli affetti sono ciò che conta più di tutto». Quest’anno, Bravaccino parteciperà al concorso con un’opera sicuramente dipinta con la tecnica di olio su tela. Non ci ha voluto fare altre anticipazioni in merito, tuttavia, ci ha rivelato in anteprima, sebbene non abbia già scelto il tema a cui ispirarsi, che si incentrerà su un paesaggio: uno scorcio di Anguillara, di Martignano, o forse un tributo a Venezia. a cura di Barbara Conti spazio redazionale a pagamento Le proposte formative promosse dall’Istituto Tecnico Aeronautico Salvo D’Acquisto di Bracciano A UN FUTURO LAVORATIVO COME ASSISTENTE O CONTROLLORE DI VOLO, RAMPISTA, ADDETTO AL CHECK-IN E MECCANICO MANUTENTORE partire dalla fine di marzo l’Istituto Tecnico Aeronautico Salvo D’Acquisto di Bracciano organizza delle attività di volo presso l’Aviosuperficie di Santa Severa NordMonti della Tolfa. Le missioni di volo, a cui partecipano gratuitamente tutti gli iscritti all’Istituto dal primo al quinto anno, sono effettuate con un velivolo bi-posto ultraleggero Firefox di proprietà dell’Istituto, con un pilota di quest’ultimo che vi siede sempre a bordo. L’aeromobile, che decolla dall’Aviosuperfice di Santa Severa, compie dei voli di 30 minuti e attera alcune volte all’aeroporto di partenza e, in altre occasioni, presso le superfici di Anguillara, Vejano o Sutri. Gli studenti hanno la possibilità di ottenere il brevetto da pilota di ultraleggero già all’età di 16 anni, attraverso un corso di volo a prezzi convenzionati con la Scuola di Volo VDS-367 VM sulla “Monti della Tolfa”. Oltre che per la carriera di pilota l’Istituto fornisce ai propri studenti delle conoscenze per avere un futuro lavorativo come assistente di volo, rampista, addetto al check- in, controllore di volo e meccanico manutentore. Per quel che concerne la carriera da controllore di volo, ad spazio redazionale a pagamento esempio, il “Salvo D’Acquisto”, che è collegato alla Accademia dei Controllori di volo di Forlì, dà ai propri studenti la possibilità di fare degli stage presso questa struttura, con l’opportunità di entrare a farne parte una volta ottenuta la licenza. Per la figura lavorativa di meccanico- manutentore, il cui diploma si ottiene dopo due anni di corso e con l’apprendistato presso una compagnia aerea, l’Istituto dà l’opportunità ai propri iscritti di fare esperienza in una di queste ultime. Per quanto riguarda infine la carriera nel settore militare, specialmente nell’aeronautica, agli studenti dell’Istituto vengono riconosciuti dei punti di partenza in sede di concorso. a cura di Francesco Saverio Spanò 23 Enogastronomia SAPERI & Sapori Giugno 2012 IdiLAlessandra RICETTARI O Lombardi di Daniele Coltrinari Rigatoni pescespada Canale Monterano, torna la Sagra der Cignale e melanzane La V edizione del tradizionale appuntamento culinario sarà in programma dal 6 all’8 luglio T orna la sagra nata nel 2008, un appuntamento culinario dove sono cucinati esclusivamente piatti a base di carne di cinghiale, ma per chi invece non mangia questo tipo di carne viene allestito un PubBirreria, dove poter trovare altri squisiti piatti locali. La Sagra der Cignale è una vera e propria festa, caratterizzata anche dalla presenza di diversi espositori con banchi di ogni genere. Durante i tre giorni dell’evento, saranno presentati numerosi eventi tra i quali alcuni concerti musicali e degli spettacoli serali. All’interno di questo appuntamento enogastrono- mico, si svolgerà domenica mattina 8 luglio, la corsa ciclistica giunta alla seconda edizione, Nobilis Regio Carraiolae categoria Amatori - Memorial Ansuinelli Floriano - Trofeo Monarca Elia - Medaglia d’Oro Enrico Monarca “IL BOSS”. Per info: www.contradacarraiola.it L’Agenda Diversi gli appuntamenti enogastronomici e non solo durante il mese di luglio, noi vi consigliamo: FESTA DEGLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE Dall’11 al 15 luglio - Fiumicino (Roma) Lo spaghetto alle vongole a Fiumicino è con il lupino, prodotto locale. Oltre al piatto principale, durante la festa si potrà mangiare del buon pesce a prezzi popolari. Per maggiori informazioni: [email protected] PIZZA A FIAMMA DI VEJANO Dal 20 al 22 luglio - Vejano (Viterbo) Prodotto tipico di Vejano, la Pizza a Fiamma potrà essere assaggiato all’interno del borgo medievale, dove vi saranno mostre e spettacoli. Per maggiori informazioni: www.pizzaafiamma.it Oriolo. Un locale giovane dove gustare anche carne con vini bio e un’ampia scelta di birre Pizza a lunga maturazione da Jerry due U n esercizio tutto nuovo, aperto da due anni dal giovane Stefano Ovidi che, a soli ventitre anni, ha deciso per sé un futuro nella ristorazione iniziando dalla pizzeria. Ha seguito alcuni stages e corsi di formazione della Scuola Nazionale di Pizza organizzati dall’API (Associazione Pizzerie Italiane) e ha ristrutturato alcuni spazi costruiti da poco per aprire un locale con un arredamento moderno e personale giovanissimo. Un’ampia sala con una cinquantina di coperti con un soppalco per le emergenze dove prevalgono le tinte tenui e un “fuori” con una decina di tavoli per l’estate. Innovativa anche la filosofia culinaria per la pizza basata su un impasto a lunga maturazione di minimo 72 ore (tre giorni!). Pare che la pasta maturata, da non confondersi con quella lievitata, sia più facilmente digeribile di altre per equilibri fra enzimi e succhi gastrici…. e la teoria è confermata dalla pratica visto che gli anziani ospiti della dirimpettaia Casa del tempo sono clienti abituali almeno una volta alla settimana. Questo impasto permette di cucinare nel forno rotante a legna le focacce, i calzoni e le pizze di tutti i tipi e con tutte le possibili farciture che l’estro dei pizzaioli suggerisce, con l’unico limite di usare solo materie prime fresche e olio extravergine di oliva. Dalla cucina escono anche tutti i classici fritti: supplì, filetti di baccalà e fiori di zucca. Per la bisteccheria, con tagli sia locali che di chianina, di maremmana e di danese, si usa una griglia su pietra lavica che permette di sgrassare bene la carne anche per cotture al sangue. Nei fine settimana si cucinano anche dei primi e il pesce su prenotazione. Una carta equilibrata di vini tutti bio e un’ampia scelta di birre nazionali, tedesche e belghe di abazia per una clientela prevalentemente di giovani e giovanissimi, che si trovano perfettamente a loro agio nella formula adottata dal locale. La mia serata in pizzeria: tre pezzi di fritti, una napoli, un calzone con salsiccia, due birre di abazia, acqua e caffé per un totale di ventinove euro. Personalmente non sono un conoscitore di pizze… ma la mia commensale che se ne intende garantisce che la pizza è molto buona nell’impasto, negli ingredienti e nella cottura: provare per credere! Pizzeria – Bisteccheria JERRY due Via delle Doganelle, 43/b 01010 Oriolo Romano (VT) 06 99837006 Aperto solo la sera Chiuso il martedì L’ orto di luglio è pervaso dal profumo dei pomodori specie quando, verso metà del mese, arrivano anche i San Marzano; quelli veri si riconoscono, oltre che dal profumo, anche dal fatto che tagliandoli si trovano tre logge, o cavità. Gli altri ne hanno due e sono degli ibridi, alcuni dei quali sono anche buoni. Alcune ricette prevedono i pomodori freschi pelati, il che sembra un procedimento complicato ma basta immergerli in acqua bollente per poco meno di un minuto e poi passarli in acqua fredda, senza però togliere il peduncolo per evitare che si imbevano di acqua. Nell’orto di luglio troviamo inoltre, asparagi, cicoria, cetrioli, cipolle, crescione, fagioli freschi, fagiolini, fiori di zucca, finocchi, insalatine da taglio, lattughe, lenticchie, melanzane, peperoni, patate, porro, rape, rucola, scarola, zucca, zucchine. Ecco una ricetta tipica della cucina siciliana, i rigatoni con pescespada e melanzane. Gli ingredienti per sei persone sono 400 g di pescespada fresco a fette, 1 kg di pomodori maturi, 2 melanzane, 2-3 spicchi di aglio, un ciuffo di mentuccia fresca, mezzo bicchiere di vino bianco secco, una manciata di mandorle tostate e tritate, 5/6 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Lavare le melanzane e tagliarle a cubetti senza sbucciarle; friggerle nell’olio e metterle a sgocciolare su carta assorbente. Rosolare l’aglio intero in una padella, toglierlo appena sarà imbiondito e unire il pescespada privato della pelle e tagliato a cubetti. Lasciarlo rosolare per 4-5 minuti, aggiungere il vino, farlo sfumare a fuoco vivace e aggiungere i pomodori pelati e tagliati a pezzettoni. Aggiustare di sale e pepe, ultimare la cottura e aggiungere le melanzane. Scolare i rigatoni al dente e mantecarli nel sugo e, prima di portare in tavola, aggiungere le foglie di menta e le mandorle. Aspettare che il liquido si sia ritirato, tagliare la lattuga in quattro nel senso della lunghezza e servire subito. 24 Giugno 2012 25 Sport Giugno 2012 Nel primo anno di attività agonistica anche l’ambita citazione nel “Master Top 2012” Calcio. Impresa fratelli De Felici Fantastico double per l’Oriolo Calcio 2011 Vittorie in Coppa Terza Categoria e Coppa Provincia Viterbo e in Campionato D opo il campionato, la coppa. E poi, per non farsi mancare proprio niente, anche l’ambita citazione nel “Master Top 2012”. E già, perché l’Oriolo Calcio 2011, al suo primo anno di attività agonistica, l’ha combinata davvero grossa, riuscendo a sbaragliare l’agguerrito lotto di avversari che man mano gli si sono presentati davanti, sia tra le mura amiche che in trasferta, e ad aggiudicarsi con pieno merito il campionato provinciale di Terza Categoria (girone A) e la Coppa Provincia di Viterbo. Nell’avvincente torneo appena andato in archivio, lasciato alle spalle il Cicram Ronciglione di una lunghezza (66 punti conquistati dagli oriolesi contro i 65 dei rivali), gli uomini di mister Baldassarre Berni hanno imposto un ritmo alquanto proibitivo per tutte le altre compagini che, loro malgrado, si sono dovu- Foto di gruppo con la coppa te arrendere alla netta superiorità dei biancazzurri. Con 20 successi (12 in casa e 8 fuori), 6 pareggi, 2 sole sconfitte (3-2 in trasferta con il Cicram Ronciglione, in un incontro per la verità non del tutto regolare, e 2-1 nel derby di ritorno contro l’Accordia), 99 gol realizzati (!) e 24 subiti, il calcio oriolese torna a vincere un campionato di Terza Categoria dopo ben 27 anni di astinenza. Percorso netto, invece, nella Cop- pa Provincia di Viterbo dove la squadra, superati in scioltezza i due gironi di qualificazione, ha ottenuto un’esaltante vittoria nella finalissima contro il Bomarzo, formazione regina del girone B, in un susseguirsi di forti e intense emozioni. 8-7 il risultato finale, in virtù del 2-2 dei tempi regolamentari (Persichini nel primo tempo e Farnetti ad una manciata di minuti dal termine, con l’Oriolo ridotto in nove unità, i marcatori) e dell’infinita sequenza di rigori (9 per parte), interrotta solamente dal tiro vincente del portiere Ernesti. Poi la festa. In campo, sugli spalti, nel cuore di tutti gli intrepidi protagonisti di questa straordinaria stagione. Ciliegina sulla torta, infine, il premio assegnato dalla giuria del “Master Top 2012” nella manifestazione andata in scena il 22 giugno scorso a Tarquinia. Dario Calvaresi Oriolo. Raccolta fondi per realizzare una casa di accoglienza a Rancagua in Cile La II edizione del “Marianna Memorial” S i è tenuta da venerdì 22 a domenica 24 giugno a Oriolo Romano la seconda edizione del “Marianna Memorial”, in ricordo della giovane compaesana precocemente scomparsa. Una tre giorni ricca di attività, soprattutto sportive, in cui sono state proposte pranzi e cene a prezzi modici, il cui ricavato sarà interamente devoluto a sostegno della realizzazione della casa di accoglienza “Marianna” in Rancagua del Cile (circa 210.000 abitanti). A spiegarci come è nata l’iniziativa è il padre della ragazza, Egidio Tenchini, che ci ha raccontato come tutto sia cominciato dalla collaborazione con le “Maestre Pie Venerini”, da sempre impegnate in diverse missioni, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo come Africa e America del Sud. Un giorno, parlando con la Madre Generale, quest’ultima gli comunicò che volevano costruire una casa di accoglienza in Cile, a Rancagua nei pressi di Santiago del Cile, dove si trovano cinque consorelle. Era già stato individuato un terreno da comperare. Tenchini avrebbe dovuto verificare l’edificabilità dello stesso. Nel 2010, così, il signor Egidio si è recato lì. Sarà lui, poi, a realizzare l’intero progetto, inviato successivamente ad un architetto del luogo, Mauricio Ramirez del Pino, che ha collaborato con lui traducendo il tutto nella lingua del posto e seguendo l’iter burocratico necessario per l’approvazione avvenuta nell’aprile del 2012. Il progetto prevede una casa di accoglienza per ragazze-madri, per i bambini, una scuola materna e laboratori per diverse attività. «Noi non chiediamo soldi, chiediamo una partecipazione all’evento, usufruendo del pranzo o della cena. Sono già molti che chiedono denaro, facendo raccolta fondi, soprattutto dopo l’enorme disagio che ha colpito i terremotati dell’Emilia Romagna. Se poi qualcuno vuole fare un’offerta extra ben venga; noi, però, abbiamo un tornaconto solo in base alla quantità di pasti conferiti». Questo il commento di Egidio sulla manifestazione di cui è stato promotore. Tutto è nato dalla collaborazione della famiglia di Marianna (lui, la moglie Roberta e l’altra figlia Giulia) con le “Maestre Pie Venerini”. Sottolinea Tenchini: «Tutte le attività sportive sono organizzate da noi, tutto nasce dalla collaborazione di un gruppo di amici: ognuno si occupa di un incontro, di un evento nello specifico. Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Oriolo Romano perché ci dà la possibilità di usufruire degli impianti sportivi dove, fra l’altro, abbiamo allestito una mostra fotografica con le immagini di Rancagua, per farla conoscere, illustrando anche il progetto stesso e i fatti accaduti». Barbara Conti F esta grande in casa De Felici, a Canale Monterano, con papà Nunzio e mamma Stella a celebrare le imprese sportive dei loro due figli. Già, perché i due ragazzotti, Michael con la corazzata Castrense, in Prima Categoria, e Kristian con l’Oriolo Calcio 2011, in Terza Categoria, hanno portato a termine un’impresa davvero fantastica, imponendosi con pieno merito nei rispettivi campionati e togliendosi lo sfizio di alzare in alto pure la coppa di categoria: Coppa Lazio per il primo, Coppa Provincia di Viterbo per il secondo. Michael, classe 1992, acquisto estivo di patron Camilli e piacevole nota positiva della Castrense di questa entusiasmante stagione, ha impressionato non poco il mister gialloblù Mauro Raspoli, la dirigenza, i compagni e gli addetti ai lavori, facendosi trovare sempre pronto in ogni circostanza e mantenendo uno standard di rendimento altissimo, nonostante la sua giovane età e la ribalta di un torneo alquanto difficile e imprevedibile. Kristian, classe 1985, punto di forza della formazione diretta da Baldassarre Berni sia in chiave difensiva che come centrocampista aggiunto, ha contribuito in maniera determinante all’exploit dei biancazzurri e alla conquista di un double assolutamente straordinario e legittimo. Impegno, forza fisica e continuità sono state le doti che hanno caratterizzato la sua annata, condita anche dal gol vincente nella stracittadina di andata contro l’Accordia Oriolo. «Beh, che due fratelli vincano campionato e coppa nella stessa stagione calcistica, e per giunta in due categorie diverse – sottolineano con soddisfazione Michael e Kristian – è senza dubbio un fatto singolare e curioso. Forse un piccolo record che ci fa enormemente piacere e che può servire da stimolo per il raggiungimento di ulteriori e futuri traguardi sportivi. Noi, da parte nostra, ce la metteremo tutta. Come sempre». D. C. 26 Giugno 2012 27 Cinema Giugno 2012 Antinori e Falco offrono un’interpretazione realistica e intensa, equilibrando le scene più eccessive “Io e te”: l’ultimo film del regista Bernardo Bertolucci Una fuga dal mondo che finisce in una cantina-bunker F in dalla prima inquadratura, nello studio di uno psicologo che gli chiede di dare una definizione di “niente”, il protagonista di Io e te, Lorenzo, colpisce lo spettatore per due motivi. Uno, gli occhi azzurri. Due, ha la faccia ricoperta di brufoli. Non uno ogni tanto, ma una moltitudine, com’è normale che sia per un adolescente di quattordici anni. Bertolucci torna alla regia a quasi dieci anni di distanza dall’ultimo film, The Dreamers, e lo fa scegliendo di adattare un libro di Niccolò Ammaniti, Io e Te. Per il suo nuovo film, presentato fuori concorso a Cannes, Bernardo Bertolucci ha scelto due protagonisti fuori dagli schemi ma dentro alla realtà. Sia Jacopo Olmo Antinori che Tea Falco sono due esordienti, ma hanno dei volti, e delle voci, che non si dimenticano. Lui interpreta Lorenzo, ragazzino introverso che sopravvive al mondo grazie alla mu- sica rock e ai Il film si apre succhi di frutcon una fuga dal ta, lei invece mondo che finiè Olivia, tossisce in una cancodipendente tina, un cunicolo con cappotto di arredato con i finta pelliccia gusti strampalati e occhiali da di una vecchia sole “per avecontessa senza re più carisma soldi. Lorenzo e sintomatico finge di andamistero”, per re in settimana dirla alla Batbianca con la Una scena del film di Bertolucci tiato. Lorenzo scuola, mene Olivia sono tre in realtà si fratellastri da rinchiude nella parte di padre, cantina del suo diversi d’aspetto ma simili per soli- palazzo, provvisto di coca cola, futudine. Lorenzo ha quattordici anni, metti e formicaio. Io e Te è ambiendifficoltà a relazionarsi con gli altri tato a Roma, ma lo spettatore quasi e uno sguardo straniante. Il mondo non se ne accorge, perché la maggior delle persone è un luogo opprimente, parte delle scene sono girate nella angoscioso, e Lorenzo preferisce os- cantina-bunker. L’isolamento feliservare il suo formicaio piuttosto che ce di Lorenzo finisce molto presto, parlare con i compagni di scuola. quando la sorellastra, Olivia, irrom- pe per riprendersi i suoi scatoloni. I due si rincontrano dopo molti anni, e scoprono di non sapere poi così tanto l’uno dell’altro. Così, mentre Olivia sceglie di rimanere nella cantina per disintossicarsi, Lorenzo è costretto a fare i conti con l’altro, con l’imprevisto e la convivenza forzata. La forza di Io e Te, sceneggiato da Bertolucci insieme a Niccolò Ammaniti, non sta tanto nell’intreccio, quanto nella bravura dei protagonisti, entrambi autori di un’interpretazione realistica e intensa. È la scelta azzeccata di Antinori e Falco ad equilibrare le scene più urlate ed eccessive, presenti soprattutto nella prima parte del film, dove si ha quasi l’impressione di ritrovarsi di fronte all’ennesima pellicola sui problemi giovanili. Non è così. Io e Te è un film che ha una forza propria, intensa, e meravigliosamente riconoscibile. Nelle sale italiane dal 19 ottobre. Susanna Combusti Le recensioni in un sms di Ilaria Ravarino in 160 caratteri tutto quel che c’è da sapere sui film IL DITTATORE di Larry Charles In sala dal 15 giugno MARLEY di Kevin McDonald In sala dal 26 giugno BIANCANEVE E IL CACCIATORE di Rupert Sanders In sala dall’11 luglio ON THE ROAD di Walter Salles In sala dal 5 ottobre IO E TE di Bernardo Bertolucci In sala dal 26 ottobre Satira irriverente della politica, piacerà anche a chi ha odiato Borat. Da vedere in lingua originale: in inglese, la battuta su Berlusconi non è censurata.. Tutto quel che avreste voluto sapere di Bob Marley e non avete mai avuto il coraggio di chiedere: tre ore ben spese, se credete nella musica e nell’amore universale. La Stewart più bella della Theron? Un assunto impossibile, anche se lo dice lo specchio magico. Il resto è fantasy senza gran fantasia, e bellissimi costumi. Cavalcata estetizzante nell’effimero Beat: un film che non serve a molto a parte esaltare il talento di Riley, i denti della Stewart e i pettorali di Hedlund. Ottimi interpreti e regia ferma, anche se i capolavori di Bertolucci sono altri: meglio il libro (di Ammaniti) che il film, ma almeno il Maestro è tornato al lavoro. 28 Giugno 2012 STABILIMEN TO E DEPOSITO Via della Muratella, 165 Ponte Galeria (Roma) Tel. 06/6500631 r.a. Fax 06/65000285