L`ospedale Padre Pio è salvo Le antenne di Radio Vaticana

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L`ospedale Padre Pio è salvo Le antenne di Radio Vaticana
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Giugno 2012
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Anguillara
Bracciano
17
Convegno de L’agone
sulle politiche sociali
e l’assistenza sanitaria
21
Le “Palafitte Sabatine”:
conferenza sui villaggi
dell’età del bronzo
Fine
delle trasmissioni
Editoriale
Politica
Le antenne di Radio Vaticana
L’emittente pontificia abbandona le
trasmissioni in onde corte e in onde
medie per affidare le sue comunicazioni al web e alle radio locali. Dal primo luglio il “taglio” riguarderà circa
la metà delle trasmissioni irradiate
dalla stazione di Santa Maria di Galeria, dove verrà avviato uno studio per
la ristrutturazione del Centro vaticano con l’obiettivo di sviluppare nuove
tecnologie di telecomunicazione.
Ma la diminuzione delle trasmissioni vuol dire soprattutto la riduzione
dell’inquinamento elettromagnetico
pagg. 6-7
generato dagli enormi tralicci di Radio Vaticana e considerato responsabile dell’alto tasso di malattie tumorali fra i residenti delle aree limitrofe.
Dopo mille annunci e promesse della
Santa Sede e delle istituzioni italiane, i residenti dei comuni locali si
aspettano finalmente un intervento
decisivo che possa contribuire al miglioramento della qualità della vita.
Un risultato importante, così come
la recente sentenza del Consiglio
di Stato che “salva” l’ospedale di
Bracciano.
L’ospedale Padre Pio è salvo
pagg. 2-13
• Arpa Lazio: proteste per carenza fondi
• Regione: acceso al credito per imprese
• Martignano: migliorati i collegamenti
2
Primo Piano
Giugno 2012
Bracciano. Storia di delibere, sentenze e manifestazioni sull’ospedale Padre Pio
Il Consiglio di Stato salva il nosocomio
dal piano di riconversione della Regione
D
al Tar al
mio. Aleggia
Consiil fantasma di
glio di
una soluzione
Stato, passando
intermedia, un
per le piazze, i
adattamento
disegni regioal modello di
nali, le polititipo C, con il
che distrettuamantenimento
li, e le istanze
di un pronto
stratificate di
soccorso h 24,
un
territorio
con 15 posti
conteso. Apletto tecnici
peso agli anele specialisti
li discontinui
di guardia. E
della giustizia
il simultaneo
e
strattonato
annullamento
da
interessi
dei reparti e
disconnessi
delle funziodal diritto alla
ni specifiche
Manifestazione
contro
la
chiusura
del
Padre
Pio
salute.
Con
dell’ospedale,
(foto di Perstefano Durantini)
decreto monounico rifericratico del 15
mento per gli
febbraio 2012
oltre 200mila
(San Filippo e Sant’Andrea di
il Consiglio di
abitanti
del
Stato accoglieva il ricorso dei Roma, rispettivamente a circa comprensorio, rinforzati dai
comuni di Bracciano, Anguil- 35 e 38 km, e il San Paolo di numerosi turisti occasionali
lara Sabazia, Ladispoli, Tre- Civitavecchia, a circa 45 km), e stagionali. Alternativa provignano Romano, Cerveteri, non raggiungibili nei 45 minuti posta dallo stesso decreto 80,
Manziana e Canale Monterano detti golden hour, limite entro come rimarcato dalla sentenza
alla sentenza del 20/12/11 del cui agire con efficacia per le dal Consiglio di Stato. Che ha
Tar del Lazio che abbracciava gravi patologie traumatiche e avvalorato l’ardua lotta dei cole ragioni regionali. Il 9 marzo cardiovascolari; l’insufficienza muni appellanti, iniziata a setil Consiglio di Stato conferma- dell’eliambulanza; la violazione tembre 2010, con l’emanazione
va la sospensiva e congelava di quanto previsto nell’allegato del decreto marchiato Polveriil decreto. Ultimo atto la sen- A dell’impugnato decreto 80, ni. Il 10 febbraio 2011 il primo
tenza di merito del 30 maggio secondo cui, in caso di “situa- step dell’iter giuridico, il Tar
scorso. Il Consiglio di Stato ha zioni territoriali disagiate”, che accoglie il ricorso dei comuni
definitivamente arginato il rag- comportino tempi di percorren- locali contro l’80. Il 21 aprile
gio d’azione del decreto n. 80 za mediamente superiori ai 45 la prima sentenza sospensiva
emanato dalla governatrice Re- minuti, sarebbe stato attivato un del Tar, viste le “incongruennata Polverini, Commissario ad modulo di emergenza di tipo C ze sulle distanze dei nosocomi
acta latore del piano di riordino anziché di tipo B; i recenti in- di riferimento” e la mancata
(e centralizzazione) della sanità vestimenti regionali pari a 5 mi- abilitazione dell’elisoccorso al
laziale che ha tenuto in ostaggio lioni di euro per aumentare, rin- volo notturno. Il 9 novembre la
l’ospedale “Padre Pio” di Brac- novare e mettere a norma tutti i prima seduta a cui presenziano
ciano. Attraverso la sentenza reparti e gli impianti del noso- anche gli avvocati della Regiosuddetta il decreto 80, che per comio (finanziamenti pubblici ne. Quindi la decisione rimessa
il “Padre Pio” prevedeva la tra- di cui si tiene invece conto, nel nelle mani di un collegio di tre
sformazione in struttura distret- testo del decreto, come ostaco- giudici. Il 20 dicembre l’inattetuale di II livello, tipo B (con li alla riconversione stessa); la so ribaltone. Nella sentenza di
punto di primo intervento PPI popolosità del bacino di utenza, merito il Tar rigetta il ricorso dei
a sostituire il pronto soccorso non correttamente quantificato comuni. Pesa lo squilibrio nella
h24, l’eliminazione dei reparti dalla Regione.
documentazione fornita. La Redi degenza e un solo medico Il Comitato per la Difesa del- gione abbatte infatti il contesto
non specialista di guardia), si la Salute Pubblica ha espresso probatorio dei comuni presenrende inapplicabile sul “Padre soddisfazione per la sentenza, tando certificazioni elaborate
ma riconosce, nella persona dall’ISED S.p.a. – società che
Pio”.
Il Consiglio di Stato ha sigillato del suo (rinnovato) coordina- gestisce i Sistemi Informativi di
la vicenda, e ha focalizzato le tore e portavoce, il dottor Filip- ARES 118 –, da cui ricava che
contraddizioni del decreto com- po di Lorenzo, che si tratta di il tempo di percorrenza dai comissariale accogliendo le moti- una battaglia e non dell’intera muni limitrofi sia in media al di
vazioni dei comuni: alta densità guerra. La Regione può infatti sotto della golden hour. Oggi,
del traffico nonché elevata peri- ancora tirare le redini e decide- nuovo colpo di scena, il favore
colosità e frequenza di inciden- re se e in quale misura (eccetto del Consiglio di Stato. Cinque
ti sulle strade di collegamento con il modulo di emergenza di mesi dopo la vittoria sospirata.
Sarah Panatta
con gli ospedali di riferimento tipo B) intervenire sul nosoco-
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3
Primo Piano
Giugno 2012
Bracciano. Costruiti reparti fantasma che poi vengono chiusi o ridimensionati Il parere degli operatori
Fondi stanziati per ampliare le strutture Attesa e speranza
ma resta cronica la riduzione delle risorse del personale medico
O
spedale a due facce. Entra sterilizzatrice, nell’ambito del quale medico sanitario. Potrebbe subire
linfa, esce organico. Costru- il “Padre Pio” dovrebbe diventare un riconversione nel modulo di tipo C,
iti reparti fantasma, chiusi polo di sterilizzazione produttivo nel con la chiusura dei reparti. Eventuareparti in “carne ed ossa”. Cinque distretto, che possa confezionare an- lità che vanificherebbe l’impegno
milioni gli euro destinati dalla Re- che per vendere ad aziende private finanziario profuso dalla stessa Regione Lazio per ampliare e rendere convenzionate. Infine l’informatiz- gione. Evanescenza che comincia a
all’avanguardia il nosocomio brac- zazione di radiologia e la creazione materializzarsi. A causa delle politicianese prima dell’entrata in vigore di un piano destinato alle riunio- che collaterali della Regione e delle
del decreto n. 80 (settembre 2010). ni con i vertici aziendali della Asl limitazioni imposte dalla Asl. Grave
Due milioni solo per le due nuove RmF. Ultimo tassello di una lunga la mancanza di braccia e l’impossale operatorie, inaugurate nel mar- paradossale storia di finanziamen- sibilità di stabilire turni (una sola
zo 2010, e per i quattro nuovi posti ti e di parallelo depauperamento. cardiologa, cinque ormai i radiologi,
in terapia intensiva. Inoltre i nuovi L’ospedale “Padre Pio” è al bivio. nessuna assunzione tra gli infermiegrandi locali del pronto soccorso, Potrebbe restare integro, nonostan- ri). Chiusi da tempo ginecologia e
con nuove stanze visita e una stanza te il dissanguamento del personale ostetricia. A rischio chiusura chirurper i pazienti ingia. In fase di restrifettivi. La messa
zione ortopedia,
a norma e l’amfagocitata dalla
La vicenda Ortopedia
modernamento
strategia centradi tutti i reparti
lizzatrice della Asl
e degli impianti.
RmF, aspramente
Sedici posti letto inutilizzati: un solo ortopedico. Ortopedia, ex
L’adattamento
criticata ad alcufiore all’occhiello, ora reparto vampirizzato dalla Asl RmF. Vista
delle stanze di
ni dipendenti del
la carenza di organico al “San Paolo” di Civitavecchia, la Asl ha
degenza alle ul“Padre Pio”, come
deciso di attingere al personale del nosocomio braccianese, in
time normative,
dal neo coordinacrisi (anche) sotto tale aspetto, in quanto unica unità ortopedica
con la limitatore del Comitato.
del distretto oltre alla struttura di Civitavecchia. Volumizzati i
zione a quattro
Finanziato e decatempi di attesa al pronto soccorso, dirottati al “San Paolo” i
posti letto per
pitato. Un nosocopazienti chirurgici, a Bracciano i post operatori (per ora tuttavia
camera, e dei
mio mostro di un
mai arrivati). Circolo vizioso mal visto dagli operatori e dal Cobagni ai nuovi
Frankenstein a più
mitato del “Padre Pio”, che considerano squilibrata la gestione
parametri. Già
teste che confonde
delle risorse da parte della Asl. Che contribuisce a desertificare
stanziato anche
e sgretola l’identii servizi del “Padre Pio”.
il budget per il
tà di un territorio.
S. P.
Sarah Panatta
progetto di una
Dai residenti il desiderio e l’aspettativa di vedere il nosocomio migliorato e riorganizzato
I cittadini: «Un ospedale indispensabile»
S
e c’è una cosa su cui tutti gli
utenti dell’ospedale concordano, è la sua indispensabilità
per il territorio. Nessuno degli intervistati, infatti, si risparmia un riferimento, seppur minimo, al fatto che
la chiusura del “Padre Pio” l’avrebbe
lasciato in seria difficoltà. I più vanno
oltre, indicando come finte alternative quelle di Civitavecchia o dei più
vicini ospedali romani, soprattutto
per le emergenze: «Una settimana fa
un’amica mia è andata al S. Camillo,
che aveva ben 400 persone da servire»
riferisce una signora. «Roma è lontana
e non c’è posto – le fa eco una seconda – senza quest’ospedale un’amica
di mia figlia non si sarebbe salvata da
un incidente stradale». La notizia della sentenza del Consiglio di Stato ha
quindi suscitato un grande sospiro di
sollievo, accompagnato dal desiderio
e dall’aspettativa di vedere la struttura
migliorata e riorganizzata, con il ripristino non solo del reparto di ortopedia,
ma anche di ostetricia e maternità. «Ci
aspettiamo che tutto torni meglio di
prima. È sempre stato un ambiente accogliente e va ripristinato». «Favorire
Civitavecchia affossando Bracciano
è una scelta che non si comprende»
dichiara un altro, toccando un punto
cruciale della questione: il “cannibalismo” che l’ospedale di Civitavecchia
ha attuato in maniera sempre maggiore nei confronti del “Padre Pio”
da quando in Regione si è iniziato a
parlare di “riordino ospedaliero”, e
concretizzatosi nel trasferimento di
molti professionisti nel nosocomio
della città marittima. Un processo che
alcuni eventi lasciano credere che non
ci sia la volontà di invertire. In una
denuncia ai sindaci del comprensorio,
infatti, la signora Paola Caccia, di Trevignano, ha riportato che il 13 giugno
scorso la madre, bisognosa di cure urgenti a causa di una frattura esposta, è
stata portata dall’ambulanza del 118 al
S. Andrea, riuscendo ad essere operata
dopo ben 6 ore e rimanendo in attesa
di un posto letto per oltre 15. Non è affatto chiaro perché, 13 giorni dopo la
sentenza del Consiglio di Stato, il 118,
avrebbe motivato una simile scelta asserendo che “l’ospedale di Bracciano
è chiuso”, ma la domanda che sembra
giusto porsi è: «Si sta davvero perseguendo il principio di tutela della salute dei cittadini?». L’impressione,
purtroppo, è che si stia giocando con
la vita delle persone.
Maurizio Archilei
A
ttesa e speranza. Questi i
due stati d’animo dei professionisti dell’ospedale
di Bracciano.
L’attesa è per la prossima mossa
che farà la Regione Lazio: se il
Consiglio di Stato (CdS) ha, infatti, accolto il ricorso contro la
conversione della struttura stabilita dal famigerato “decreto 80”, è
pur vero che l’ospedale potrebbe
essere comunque toccato da modifiche di altro tipo. La speranza,
invece, è che la battaglia politica
in atto per il futuro del “Padre
Pio”, le cui dinamiche risultano
abbastanza oscure, abbia alla fine
un esito positivo per il mantenimento dell’ospedale. Tra i medici
vi è, infatti, la consapevolezza
che saranno i rappresentati politici a giocare la partita. Le ultime impressioni sono positive:
il 18 giugno, infatti, durante una
Conferenza dei sindaci tenutasi a
Civitavecchia, è stata esplicitata
una buona convergenza tra i primi cittadini (soprattutto quelli del
comprensorio lacustre) riguardo
alla necessità di mantenere aperto
e funzionante l’ospedale. La strada cui sindaci e direzione generale della Asl RmF puntano è quindi quella del potenziamento sia
del “Padre Pio” sia dell’ospedale
di Civitavecchia. Esito per niente
scontato, dato che il piano aziendale approntato all’indomani
dell’inserimento del nosocomio
braccianese nel piano di riordino
ospedaliero prevedeva in sostanza il trasferimento dei posti letto
a Civitavecchia. In attesa che il
confronto politico dia un esito la
situazione resta molto difficile.
Trovare la quadratura del cerchio
non sarà quindi facile, ma mai
come in questo caso il tempo è tiranno: «Il danno subito è enorme
– ci dice un medico – ma lavorandoci da subito è recuperabile in 2
anni». Attendere ancora, invece,
può significare la chiusura di
fatto: il reparto di Ortopedia è al
collasso, con 170 persone in lista
d’attesa per essere operate, medici di tutti i reparti sotto organico,
attività operatoria e ambulatoriale
all’osso, intere aree della struttura
in stato di semiabbandono, Ostetricia e Maternità chiuse da anni.
Ora, però, è il momento di invertire rotta, e per questa inversione i
medici aspettano un colpo di reni
da parte della politica.
M. A.
4
Primo Piano
Giugno 2012
Il consigliere provinciale Emiliano Minnucci: «Necessaria tutela dell’unico presidio ospedaliero sabatino»
Paolo Bianchini: «Dalla Regione scelte assurde e superficiali
Ora assicurare al Padre Pio i fondi per funzionare appieno»
I
l Consiglio di Stato ha accolto il
ricorso presentato per annullare la
sentenza del Tar n. 127/2011 (e di
conseguenza il decreto 80 del piano
regionale di riordino ospedaliero del
Lazio) che prevedeva la riconversione del “Padre Pio” di Bracciano in
un ospedale distrettuale di II livello
di tipo B. Abbiamo raccolto alcune
dichiarazioni in merito a questa “vittoria”.
«La difesa del Padre Pio non è stato
un caso di “egoismo territoriale” ma
di indispensabile tutela dell’unico
presidio ospedaliero per un bacino
di utenza vasto, in un’area che negli
ultimi anni ha conosciuto un incremento della popolazione residente
del 32%», ha commentato Emiliano
Minnucci, capogruppo del Pd della
Provincia di Roma. Minnucci ha sottolineato l’importanza dell’ospedale
ricordando che il pronto soccorso di
Bracciano conta 20mila accessi annuali. In caso di una sua chiusura, i
cittadini si sarebbero dovuti rivolgere
ad altre strutture quali il San Filippo,
a circa 35 km, il Sant’Andrea a circa
38 km e il S. Paolo
«La decisione condi Civitavecchia a
ferma l’assurdità e
circa 45 km. «Sal’illegittimità della
rebbe stato – prechiusura dell’Ospecisa il consigliere
dale Padre Pio. Ora
- un pericoloso
si dovrà proseguire
ritorno al passato,
l’impegno, affinché
al pendolarismo
la struttura sia mesdella sanità, in un
sa in condizione di
quadrante dove
garantire un servizio
il numero di poefficiente e di qualisti letto al pronto
tà. La Regione Lazio
soccorso è già di
dovrà ripensare le
0,3 per 1000 abiscelte fatte con troptanti a fronte di
pa fretta e altrettanta
L’ospedale di Bracciano
un fabbisogno di
superficialità», ribat3,3/1000 (l’indice
te Paolo Bianchini,
di occupazione dei
consigliere della Proposti letto è vicino al 100%)». Poi c’è vincia di Roma (Pd). «Con la sentenla questione “sprechi”. «Nel Padre za del Consiglio di Stato viene conPio, negli ultimi tre anni, sono state fermata la fondatezza della battaglia
realizzate sale operatorie, il Pronto condotta in questi mesi. È una vittoria
Soccorso, posti di Terapia intensiva dei cittadini, che vedono riconosciuto
per un costo di circa 5 milioni di euro il loro diritto alla salute, e una scone inaugurati nel 2010. Smantellare fitta per il piano sanitario del Comreparti appena costruiti – chiude Min- missario ad Acta che non tiene conto
nucci - sarebbe stato dunque il vero delle reali esigenze dei territori, in
spreco di denaro pubblico».
particolare di quelli della Provincia»,
replica Bruno Astorre, vicepresidente
del Consiglio regionale del Lazio.
Molto più preoccupata e meno ottimista la posizione di Elena Carone Fabiani, consigliere Comunale del Movimento Bracciano Bene Comune:
«Leggendo soprattutto la terza sentenza del Tar, fatta in prima istanza,
c’è un riferimento al rischio alto che,
come suggerito dai Comuni attraverso l’avvocato che ha seguito la causa,
il “Padre Pio” possa diventare ospedale distrettuale di tipo C, ovvero un
punto di primo intervento h24, senza i
4 reparti standard previsti: ortopedia,
ginecologia, chirurgia, medicina, per
cui rimarrebbero circa 10 posti letto,
senza pronto soccorso. Pertanto non
è vero che saremmo fuori dal decreto
80. Così si rischia che la Regione Lazio decida di riconvertire il nosocomio in ospedale distrettuale di tipo C.
Per il momento non ci è dato sapere
che decisioni intenda prendere la Regione. È un ospedale preziosissimo
che prima aveva 130 posti letto, da
rafforzare e non da penalizzare».
Barbara Conti
Bracciano. «Abbiamo vinto una battaglia, ora sostenere un’altra sfida per rilanciare il nosocomio»
Filippo Di Lorenzo è stato eletto nuovo coordinatore
del Comitato locale per la Difesa della Salute Pubblica
«A
desso inizia la vera
fase di battaglia politica. Abbiamo chiesto un impegno fattivo ai sindaci
del territorio perché quella quota
parte di vittoria rappresentata dalla sentenza del Consiglio di Stato
del 30 maggio si trasformi in una
vittoria definitiva. Che per noi non
è la conversione in un ospedale di
tipo C, ma il mantenimento della struttura nella sua integrità».
Queste le prime dichiarazioni del
dottor Filippo Di Lorenzo, eletto
neo-coordinatore del Comitato
per la Difesa della Salute Pubblica. «La missione, mantenendo un
comitato che sia forza “apartitica”
e risorsa collettiva, spiega Di Lorenzo, è conservare il nosocomio
«quanto meno nella situazione di
settembre 2010 (data di emanazione del decreto 80, ndr) e da lì
ripartire per riqualificarlo. Spingendo per una politica che identifichi i reali bisogni del territorio,
per sanare l’ospedale nella sua
Una delle manifestazioni organizzate
dal Comitato per la difesa della salute
complessità e nella sua qualità».
«Percepisco il senso di vittoria.
La sentenza ci ha fatto uscire dal
decreto 80 - puntualizza Di Lorenzo - è un passo importante che
abbiamo fatto. Ora però dobbiamo
compattare le file, occorre unità
d’intenti. Perché bisogna vedere
che cosa ci sarà concesso, e dob-
biamo far capire alle persone che
abbiamo vinto una battaglia ma
non la guerra, c’è ancora una spada di Damocle che aleggia: la minaccia che il “Padre Pio” diventi
struttura di modello C. Quindi
serve l’unione dei sindaci ma anche di tutte le forze politiche». La
“paura”, che non significa sfidu-
cia, specifica Di Lorenzo, arriva
anche dai «piccoli tagli quotidiani
che ci stanno portando al collasso. Non possiamo nascondere che
un pericolo ci sia. E non proviene
solo dalla Regione, ma anche dei
vertici aziendali della Asl RmF,
che ci stanno sminuzzando in
pezzi sempre più piccoli». Di Lorenzo apre le porte del comitato,
appellandosi anche ai medici di
base, e raccoglie il testimone dal
dottor Fernando Romeo, che pur
restando all’interno del comitato
(in quanto “membro indispensabile che ha fornito la rotta morale” secondo Di Lorenzo), dopo
la sentenza del 30 maggio ha lasciato la carica di coordinatore
per motivi personali. «Ho deciso
in totale autonomia. Ho percepito
uno sfaldamento della solidarietà
iniziale e una difficoltà nel lavorare per l’unità d’intenti. Dobbiamo ripartire dall’inizio, per un
ospedale salvo e sano».
Sarah Panatta
5
Primo Piano
Giugno 2012
Bracciano. Salvatore Squarcione, Direttore generale dell’azienda sanitaria locale RmF
Assenza di servizi e interventi
S
S
Disabilità adulti:
Asl, aperta inchiesta interna per accertare
le responsabilità sugli episodi di assenteismo mozioni e convegni
triscia il vizio. L’enmi risultano segnalazioni del
nesimo servizio sui
tipo di quelle da lei indicate».
piccoli
quotidiani
La direzione effettua dei
scandali all’italiana girato
controlli periodici sulle attida Valerio Staffelli, inviato
vità del personale?
della trasmissione televi«Circa la rilevazione autosiva “Striscia la notizia”,
matica delle presenze, questa
ha aperto questa volta a
è monitorata in automatico
Bracciano la propria brecquotidianamente sia in loco
cia sensazionalistica. Al
che centralmente. Mancate
centro scotta il tema astimbrature in entrata o in uscisenteismo. Nel video (nel
ta del personale devono essere
quale non appaiono orari)
giustificate dall’interessato e
girato da Staffelli presso la
convalidate dal dirigente della
sede della direzione della
struttura cui appartengono. La
Asl RmF3 della cittadina
mancata timbratura ripetuta
Intervista Squarcione Asl
lacuale, sono stati ripresi
più volte, quasi in modo abialcuni dipendenti mentre
tudinario, genera l’attivazione
sembrano timbrare fuori
di un procedimento discipliorario il cartellino, assennare a carico del dipendente
assemblato su diverse giornate e non
tandosi anche più volte dal posto di su un giorno solo, non appare veri- da parte del suo dirigente. I dirigenti
lavoro, singolarmente o in gruppi, per tiero circa “l’assenteismo” di alcune sono stati sollecitati, e più volte, dalla
effettuare servizi vari e compere, al di persone, non è verificabile l’esatta direzione a verificare, anche estemlà delle mansioni occupazionali. Oltre dimensione del fenomeno perché poraneamente, la effettiva presenza
la confezione della notizia, emerge l’emittente televisiva, contrariamen- del personale da loro dipendente sul
una mancanza di controllo all’interno te a quanto dichiarato pubblicamente luogo di lavoro. Controlli a campione
della Asl, sulla quale la Direzione ge- dal suo inviato, ha rifiutato formal- da parte del direttore dell’Ufficio del
nerale di Civitavecchia ha aperto una mente di fornire le riprese integrali e Personale vengono effettuati in modo
procedura di verifica interna, come ci in chiaro. Tra l’altro, mi piacerebbe non programmato, sia sul personale
ha spiegato il Direttore generale, Sal- sapere, ove previsto dai loro contratti, del comparto che sulla dirigenza, ed
vatore Squarcione.
come fanno i componenti della troupe in tutti i Distretti di tutta l’Azienda
Successivamente al servizio del che ha svolto il servizio in questione che, come dovrebbe essere ben noto,
programma “Striscia la Notizia” a timbrare mentre sorbiscono un caffè è molto ampia e con più sedi su ciariguardo fenomeni di assenteismo durante i loro spostamenti: forse han- scun Distretto».
presso la sede Asl di Bracciano, no un sistema di timbratura portatile Se doveste rintracciare e conferavete avviato un’indagine? Qual- o a distanza che io non conosco e che mare effettive irregolarità nel comche primo riscontro?
mi piacerebbe acquistare per l’Azien- portamento di alcuni dipendenti
«Ovviamente sì. E l’attivazione delle da se me ne indicassero la modalità per quali vie e con quali misure
procedure disciplinari non riguarda di acquisto; oppure hanno al seguito agirete?
solo coloro che sono stati coinvolti un thermos (ovviamente preparato a «Come già detto, sono state espledal servizio di “Striscia la notizia”, casa e fuori orario di lavoro); oppure tate le prime forme di indagine
interna e da queste è discesa l’atma anche coloro che, dovendo con- semplicemente non bevono caffè».
trollare, sembrerebbe che, almeno in Avevate già avuto segnalazioni su tivazione degli Uffici di Disciplina
quell’occasione, non hanno control- possibili episodi di assenteismo o previsti dai Contratti della Dirigenlato.
scorretta condotta da parte dei di- za Sanitaria, della Dirigenza Amministrativa e del Comparto. Se, a
Abbiamo visionato il servizio andato pendenti della Asl di Bracciano?
in onda, abbiamo avviato una indagi- «Relativamente all’assenteismo, non conclusione di questo iter, venissero
dimostrati
ne interna, abbiamo
comportamenti
attivato le procepunibili
non
dure disciplinari
Provincia. Rifinanziate agevolazioni Metrebus
solo discipliche sono in corso
narmente, cioè
e circa le quali,
per via amminiovviamente, nulSono ripartite lunedì 25 giugno le agevolazioni della Provincia di Roma
strativa, ma che
la è possibile dire
per l’acquisto con lo sconto degli abbonamenti annuali “ordinari” Mecostituiscono
sino a che non si
trebus Lazio. Il beneficio per i pendolari verrà applicato sugli abbonaanche momenti
saranno concluse
menti annuali integrati a zone e sarà in misura pari al 30% della tariffa
penalmente rientro i tempi prepiena. Al sistema di agevolazione tariffaria stabilito dalla Provincia di
levanti, allora
visti dal Contratto
Roma possono accedere, purché non beneficino di analoghe iniziative,
verrebbe inforCollettivo Nazioi residenti nei Comuni della Provincia ad esclusione del Comune di
mata la compenale di Lavoro delRoma con reddito personale imponibile ai fini Irpef, riferito all’anno
tente Autorità
le varie categorie
precedente alla richiesta, non superiore a 22.000 euro. Per facilitare
Giudiziaria per
cui appartengono i
l’adesione all’iniziativa, la Provincia di Roma ha mantenuto l’utilizzo di
gli accertamenti
singoli dipendenti
una apposita piattaforma informatica sul sito internet www.provincia.
e le decisioni di
coinvolti.
roma.it, accedendo alla quale sarà possibile acquisire tutte le informasua competenIl servizio televisizioni e predisporre le istanze per l’acquisto dei relativi abbonamenti a
za».
vo non è giudicaprezzo agevolato.
Sarah Panatta
bile poiché appare
i (ri)apre anche nelle aule
politiche
l’arroventato,
quanto svicolato dibattito
sulla disabilità. Due i passi avanzati dai vertici locali del Partito
democratico, mentre a Formello
si preparava un convegno dedicato. Una mozione presentata
dal Consiglio Provinciale (per
intervenire presso la direzione
della Asl RmF e costruire un servizio diretto alla disabilità in età
adulta) che si affianca nei contenuti e negli intenti all’interrogazione urgente del 31 maggio
scorso del Gruppo Pd al Consiglio Regionale, sottoscritta dal
consigliere Tonino D’Annibale.
Con richiesta di intervento rivolta alla presidente della Giunta
Renata Polverini e all’assessore
Aldo Forte. D’Annibale denuncia per i quattro distretti della
Asl la “radicale” assenza di servizi e interventi socio-sanitari
per i disabili adulti. Rimarcando
come la Asl si sarebbe “scostata”
dall’indirizzo contenuto nell’Atto Aziendale 2008, non attivando il promesso Servizio Disabili
Adulti. Reclama poi la necessità
di monitoraggio, di progetti riabilitativi “appropriati e continuativi”, di favorire fattivamente
l’inclusione sociale e la “promozione umana” dei cittadini disabili. Se il Consiglio Provinciale
e il Gruppo Pd in Regione sostengono la petizione di “Vitalba Onlus” per la creazione di un
servizio ramificato urgente, la
querelle assume contorni frastagliati e suggerisce altre implicazioni. Mentre alcune associazioni territoriali, come la “Nuova
H Parlante” nel comprensorio
sabatino, sono in disaccordo con
i toni di D’Annibale, affiorano
dubbi e domande. Dove il territorio esige servizi attualmente
considerati fantasma, può una
mutata sinergia tra comuni, Asl,
Regione ridisegnare il sostegno
sociale e sanitario alla disabilità?
Occorre una valutazione coordinata ad una riconfigurazione delle competenze e della gestione
delle risorse, previa misurazione
capillare delle carenze e peculiarità di ciascun distretto. Ora
un tavolo di lavoro tra Distretti,
Provincia di Roma e “Vitalba
Onlus” di cui si farà carico il
Comune di Formello, capofila
del Distretto Rm F4, per avviare
il servizio Disabili Adulti.
S. P.
6
Politica
Giugno 2012
Dal primo luglio stop alle onde corte e alle onde medie per raggiungere i paesi dell’Europa e dell’America
Radio Vaticana: fine delle trasmissioni da S. Maria di Galeria
L’emittente pontificia punta sulla comunicazione via internet
L’
affaire “Radio Vaticana” torna prepotentemente sulla scena mediatica, dopo gli ultimi
eventi. Lo scorso 11 giugno il Comitato “Bambini senza Onde”, a seguito di
una conferenza stampa organizzata per
mettere al corrente i media nazionali e
locali sulla propria attività nell’ultimo
periodo, ha rivelato nuovi casi di malattie tra Cesano e Anguillara. Il giorno
seguente, una nota di Padre Lombardi,
Direttore Generale di Radio Vaticana,
affermava quanto segue: “Radio Vaticana ritiene che sia giunto il tempo
in cui sia possibile ridurre l’impegno
delle trasmissioni con le tecnologie
tradizionali delle Onde Corte e delle
Onde Medie, trasferendo così risorse in nuove direzioni. Dal prossimo
primo luglio verranno terminate dal
Centro Trasmittente di Santa Maria di
Galeria tutte le trasmissioni in Onde
Medie e quelle in Onde Corte verso
la maggior parte dell’Europa e delle
Americhe, che sono appunto le regioni
del mondo in cui la copertura da parte
delle ritrasmissioni radio e l’accesso
tramite Internet sono ormai le vie di
gran lunga preponderanti per fruire dei
servizi della Radio Vaticana. Nel corso
dei prossimi anni si prevedono ulteriori riduzioni delle trasmissioni in Onde
Corte, tenendo però sempre presente
più parti, a
il dovere di
partire dal
servire con
Codacons:
particolare
“Le onde
attenzione
andavano
quelle aree
tagliate già
e popolamolti anni
zioni più
fa, prima
povere o in
che i resituazioni
sidenti di
di difficoltà
S.
Maria
(in particoLe antenne di Radio Vaticana
di Galeria
lare in Afripresso Cesano
si ammaca, nel Melassero
e
dio Oriente
o in Asia), che non hanno altre vie morissero di leucemie e tumori”. Dal
alternative per ricevere capillarmente Coordinamento del Comitato dei cittadini di Roma Nord: “Non è possila voce del Papa e della Chiesa”.
In un articolo pubblicato sul Corrie- bile accettare le tardive intenzioni e
re.it, sempre lo scorso 12 giugno, si le motivazioni dell’emittente della
leggeva poi: “La decisione non è stata Santa Sede per la cancellazione delpresa per il problema dell’elettrosmog le trasmissioni in onde medie su gran
perché già dal 31 agosto 2001 con parte dell’Europa e in onde corte verla firma del protocollo d’intesa con so gran parte delle Americhe”. Anche
l’Italia si rispettano le norme più re- in una nota di Cesare Caiazza, segrestrittive”. Padre Lombardi ha inoltre tario generale della Cgil Roma Norddichiarato che Radio Vaticana ha sem- Civitavecchia, ed Eugenio Stanziale,
pre affrontato con responsabilità la segretario della Cgil di Roma e del
questione e che già da tempo risponde Lazio, si prende una posizione netta:
a chi propone una delocalizzazione “Prendiamo atto della decisione, anpermanente delle antenne, con un pas- nunciata dal direttore di Radio Vaticasaggio dalle emissioni via etere alle na, di spegnere - dal 1° luglio prossinuove tecnologie. Queste dichiarazio- mo - le trasmissioni in onde medie e
ni hanno suscitato delle repliche da corte dal centro trasmittente di S. Ma-
ria di Galeria. Riteniamo però che le
istituzioni, i comitati che si battono da
anni contro l’inquinamento elettromagnetico che interessa una vasta area,
le forze sociali e politiche, i cittadini
della zona, debbano verificare se questo provvedimento, oltre a essere concretamente attuato, sia sufficiente per
rimuovere quei fattori di rischio per la
salute denunciati da molti anni”. Nel
frattempo l’amministrazione di Anguillara Sabazia ha incontrato nelle
scorse settimane il comitato Bambini
senza Onde: «Abbiamo previsto un
incontro pubblico con la cittadinanza
da organizzare dopo l’estate - spiega
Enrico Stronati, assessore all’Ambiente - oltre a concordare con il delegato alla Salute, Roberto Finocchiaro,
un incontro con i medici di base che
operano sul territorio del Comune per
richiedere il loro aiuto nella redazione
di un’indagine statistica sulla diffusione di alcune forme tumorali. Questo
consentirebbe di raccogliere una base
di dati utile a sostenere l’incidenza
sulla salute delle onde elettromagnetiche». Si pensa poi, sempre da quanto
riferito dall’assessore all’Ambiente, di creare una sezione sul sito del
Comune dove mostrare informazioni
relative all’elettrosmog.
Daniele Coltrinari
Cesano. Intervista a Daniele Torquati, consigliere del Municipio XX e capogruppo del Partito Democratico
«I rischi sono dovuti alla costanza e al tempo di esposizione»
C
onsigliere Torquati, perché
il Municipio XX e il Comune di Roma non hanno
ancora preso una posizione rispetto alla raccolta firme del comitato
Bambini senza Onde?
«I Comuni della provincia, Campagnano prima, Formello e Anguillara
poi, hanno risposto alla raccolta firme
del comitato Bambini Senza Onde,
mentre il Comune di Roma e i Municipi no. Per onestà intellettuale bisogna dire che il XX Municipio, sollecitato dall’opposizione, ha incontrato
i comitati in Commissione Urbanistica, non vi è stato però nessun seguito
dopo la raccolta di firme inviata in un
secondo momento dai comitati stessi
e, soprattutto, da quel primo incontro non è scaturito nulla. Per quanto
riguarda il Comune di Roma, l’atteggiamento dimostrato con il problema
in questione non è altro che la linea
ormai utilizzata dall’amministrazione comunale, sembra ci si impegni
di più a far divertire i cittadini con
feste e festicciole e ci si occupi poco
dei reali problemi. L’attenzione per
i cittadini romani deve essere una
prerogativa del sindaco capitolino
e delle amministrazioni in generale, non di un’emittente radiofonica
per giunta di uno Stato estero. Dopo
oltre dieci anni dall’inizio di questa
battaglia, continuo a sostenere che le
misurazioni non sono più sufficienti.
Ormai appare chiaro che quello che
crea disturbi non è tanto l’intensità
del segnale, che comunque rimane un
problema, ma è la costanza e il tempo
di esposizione prolungata all’impatto
elettromagnetico, quindi credo che
sia opportuno da parte delle amministrazioni pubbliche aiutare i comitati
a perseguire la strada della verità e
farsi garanti di una battaglia che non
è contro “qualcuno” o “qualcosa”,
ma in favore della sicurezza sanitaria
degli abitanti di Roma nord. Infine,
auspico che la Provincia di Roma,
nonostante non abbia una competenza stretta in materia, attraverso i
propri Comuni (Formello, Anguillara e Campagnano), risponda al più
presto. È molto importante invece il
contributo della Regione Lazio, altra
grande assente, la quale viste le grandi responsabilità in materia sanitaria
ha il dovere di prendere parte alla
partita che da anni i cittadini stanno
giocando».
Alcune associazioni ritengono il
provvedimento “tardivo oltre che
un’ammissione di colpa da parte
dell’emittente”. Lei cosa pensa in
merito?
«Credo invece sia un successo che è
stato ottenuto solo attraverso l’operato dei cittadini e dei comitati che
negli anni hanno condotto una battaglia in favore della salute dei propri
concittadini, tale risultato deve essere
verificato e controllato dai comitati
stessi anche attraverso un ulteriore
sforzo di sollecitazione nei confronti
delle istituzioni. Le onde fanno male
e i disturbi anche quotidiani erano,
e sono, evidenti, non credo che tutto questo possa passare in secondo
piano. Radio Vaticana ha il diritto di
trasmettere ma anche, e soprattutto,
i cittadini hanno il diritto di vivere
in un luogo sicuro e senza un clima
d’incertezza, per questo sarebbe interessante vedere una linea ancora più
di apertura da parte di Radio Vaticana:
sarebbe un vero risultato e un ulteriore atto di coraggio quello di promuovere un incontro con i comitati che
vada nella direzione di un maggiore
confronto e di trasparenza anche per
quanto riguarda il recente cambio
di tecnologie annunciato. È ovvio a
tutti che il risultato finale deve essere
il totale cambio della tecnologia e la
conseguente dismissione complessiva di un impianto che realisticamente
potrebbe essere sostituito dalle nuove
tecniche di comunicazione».
D. C.
7
Politica
Giugno 2012
Fabio Rollo, comitato Bambini senza Onde: «Resta ancora molto critico il livello di elettrosmog»
«Avviato un piccolo passo verso la soluzione del problema:
ora intraprendere un percorso di informazione ai cittadini»
F
abio Rollo, membro del comitato Bambini senza Onde, risponde alle nostre domande, dopo la
nota di Padre Lombardi, portavoce e
direttore dell’emittente radiofonica
Radio Vaticana, e l’incontro tra l’Amministrazione comunale di Anguillara
e il comitato.
Cosa ne pensate della nota di Padre Lombardi e cosa rispondete in
merito?
«In merito alla nota di Padre Lombardi, abbiamo immediatamente
sottolineato che il termine di tutte le
trasmissioni in Onde Medie e quelle
in Onde Corte verso la maggior parte
dell’Europa e delle Americhe a partire dal primo luglio, rappresenta solo
un piccolo passo alla soluzione del
problema. Attendiamo con cautela il
reale avvio di questa nuova programmazione tecnica in modo da poterne
studiare a fondo lo stato di pericolosità pur certi che le trasmissioni rimanenti dirette in Africa, Medio Oriente
e Asia mantengano critico il livello di
inquinamento elettromagnetico e le
conseguenze sulla salute dei 170mila cittadini che abitano in un raggio
di 12 km dall’impianto. O si cambia
tecnologia andando sul satellite e sul
web, oppure, se la Radio Vaticana
intende mantenere le modalità di trasmissione del segnale con il sistema
tradizionale, deve trasferirsi in luo-
go isolato in modo
da non nuocere alla
salute di nessuno.
Solo lo scorso lunedì 18 giugno abbiamo protocollato una
decine di cartelle
cliniche di persone
con linfomi, mielomi e leucemie di cui
un paio infantili».
Quali
iniziative
l’Amministrazione comunale di
Anguillara intende intraprendere
dopo
l’incontro
con Bambini senza
Onde?
«L’incontro con il sindaco Francesco
Pizzorno e l’assessore all’Ambiente,
Enrico Stronati, è stato positivo. Gli
amministratori si sono dimostrati
molto attenti alla questione elettrosmog e hanno avallato le nostre richieste di intraprendere un percorso
di informazione dei cittadini sul territorio del Comune di Anguillara. Questo porterà all’organizzazione, nel
mese di settembre, di un convegnoassemblea che tratti gli aspetti della
vicenda Radio Vaticana, sulla falsa
riga dell’incontro pubblico avvenuto
presso il Comune di Campagnano
lo scorso marzo. Inoltre sia il sinda-
co che l’assessore
si sono mostrati disponibili a creare un
coordinamento tra i
Comuni interessati a
nord di Roma. Questo “tavolo di lavoro” ha come obiettivo di comprendere la
situazione sanitaria
dei territori di Campagnano, Anguillara
e Formello, attraverso la collaborazione
dei medici di base
che dovranno comunicare i numeri,
speriamo non preoccupanti, dei cittadini colpiti dalle
malattie prima citate. Il Comitato ritiene che la giovane Amministrazione di Anguillara abbia la necessità di
fare propri i dati e le conclusioni che
la perizia dell’Istituto Tumori di Milano ha condotto su richiesta del GIP
Zaira Secchi. Tale perizia, studiando
a fondo la condizione epidemiologica dell’area intorno all’impianto di
Radio Vaticana, ha inserito anche il
territorio del Comune di Anguillara
tra quelli fortemente colpiti dall’inquinamento elettromagnetico. Non
è solo un problema che riguarda la
comunità di Cesano, ma è una battaglia alla salute che riguarda tutto
il Municipio Roma XIX e XX e i
comuni di Formello, Campagnano e
Anguillara. Una battaglia che il sindaco, quale garante della salute dei
cittadini, deve fare propria».
Come può il semplice cittadino
contribuire alla battaglia intrapresa dal comitato 14 anni fa?
«Ribadiamo con fermezza che il diritto alla salute sul nostro territorio
verrà restaurato solo con il coraggio dei malati e dei propri familiari pronti a denunciare le malattie
subite portando le proprie cartelle
cliniche ai Pubblici Ministeri. La
raccolta delle cartelle cliniche e la
loro consegna nelle mani del PM
Pesci, al quale è affidata la decisione
di aprire o no il processo che vede
i responsabili di Radio Vaticana
indagati per “omicidio colposo e
lesioni gravi”, rappresenta per noi
un passo fondamentale per vincere
questa battaglia. Dobbiamo metterci in testa che, nel silenzio diffuso
delle amministrazioni pubbliche,
spetta al semplice cittadino fare rete
e supportarsi. Ci rendiamo conto che
non sia facile trovare coraggio per
contattarci e consegnare i dati della
propria malattia, ma rappresenta una
presa di coscienza forte e un senso
di responsabilità che porterà dritto
alla soluzione del problema».
Daniele Coltrinari
8
Giugno 2012
9
Politica
Giugno 2012
Venti lavoratori precari sono stati licenziati, mentre altri cento resteranno a casa alla fine dell’anno
I lavoratori dell’Arpa Lazio sono in stato di agitazione
Insufficienti risorse economiche stanziate dalla Regione
I
lavoratori dell’Arpa Lazio (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sono in stato di agitazione dai primi di giugno e denunciano
l’insufficienza delle risorse economiche stanziate dalla Regione Lazio e
la conseguente carenza di organico. A
fronte di un organico approvato dalla
Regione di circa 750 unità, l’Agenzia
dispone oggi di circa 400 lavoratori,
un quarto dei quali impiegati a tempo determinato. Inoltre, 20 lavoratori
precari sono stati d’improvviso licenziati e circa altri 100 resteranno a casa
alla fine dell’anno. Nel corso di un incontro con la rappresentanza sindacale unitaria e le sigle sindacali, i vertici
aziendali di Arpa Lazio hanno assicurato che moltiplicheranno il proprio
impegno per trovare con la Regione
Lazio tutte le strade percorribili per
garantire sia i lavoratori sia l’efficacia
operativa dell’Agenzia
La preoccupazione principale è proprio il decremento progressivo delle
capacità operative, ovvero lo svolgi-
mento degli ordinari compiti istituzionali come il monitoraggio della qualità dell’aria (centraline), i controlli
sulla balneabilità delle acque marine
e lacustri, i controlli sulle discariche,
i controlli sugli agenti fisici (campi
elettromagnetici, radiazioni ionizzanti, rumore, vibrazioni ecc.), le attività
di laboratorio a supporto delle Aziende Sanitarie Locali sui campioni di
Referendum contro i rifiuti
Un Referendum per abrogare quella parte del piano rifiuti regionale, anche detto “scenario di controllo”, in base al quale è possibile, di
fronte all’emergenza, ricorrere ad un sistema di gestione dei rifiuti che
di fatto nega il piano stesso, prevedendo la deroga di gran parte dei
vincoli ambientali e delle normative europee. Questo quanto è stato
proposto dal Comitato Rifiuti Zero del Lazio a metà giugno in una
conferenza stampa.
«La gestione dei rifiuti – sostiene il Comitato – non può essere limitata
al ricorso a nuove discariche ed inceneritori, ma deve essere improntata alla realizzazione di un percorso virtuoso ed in linea con ciò che l’
Europa ci richiede».
Entro l’anno il referendum potrà essere presentato in Regione. Molti
comuni si sono già impegnati in questo percorso iniziando dai quelli di
Riano e Ceveteri. Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, durante la
conferenza stampa del 18, ha dichiarato che già al prossimo Consiglio
comunale verrà presentata la delibera referendaria.
acqua destinata al consumo umano
e sugli alimenti. Controlli “grandi” e
“piccoli”, tutti strettamente collegati
alla nostra salute, dal collocamento
della nuova discarica di Roma, al livello di arsenico nell’acqua di Trevignano.
In realtà, in paese nessuno ammette un
nesso diretto tra le difficoltà dell’Arpa
e la mancata comunicazione ufficiale
delle analisi dell’acqua della rete idrica dopo la messa in opera del nuovo
impianto di dearsenificazione. Sta di
fatto, però, che ufficiosamente l’acqua
è perfettamente potabile da oltre un
mese ma, in Comune, sono pervenuti
solo i risultati delle analisi effettuate
direttamente dall’Acea mentre deve ancora arrivare la comunicazione ufficiale
dalla Asl che, a sua volta, aspetta la comunicazione ufficiale dell’Arpa. Entro
fine giugno dovrebbero essere effettuate anche le analisi dell’acqua della fontane leggera. Speriamo che i risultati
siano resi pubblici quanto prima.
Alessandra Lombardi
Filiberto Zaratti, consigliere regionale di Sel con Vendola: «La vicenda dei rifiuti ancora in stallo»
«La crisi dell’Arpa dimostra lo scarso interesse della Giunta
nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e della salute»
«L
a vicenda dell’Arpa Lazio
è grave. È il simbolo della
scarsissima attenzione che
il centrodestra, che governa la Regione, riserva alla tutela dell’ambiente.
Lo stato di crisi in cui versano le sedi
regionali dell’Agenzia per la protezione ambiente può infatti compromettere
il lavoro di controllo e analisi a tutela
della salute di tanti cittadini laziali. Ad
oggi la mancanza di fondi non permette
il rinnovo dei contratti al personale precario ed è per questo che è stato proclamato uno stato di agitazione». Questo
il commento di Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra ecologia libertà con
Vendola alla Regione Lazio.
L’Arpa Lazio (Agenzia Regionale per
l’Ambiente), infatti, si occupa del monitoraggio della qualità dell’aria, dei
controlli della balneabilità del mare e
dei laghi, delle discariche, della qualità
delle acque potabili. Abbiamo affrontato con lui il problema dei rifiuti, anche
a seguito dell’agitazione intorno alla
questione della discarica di Malagrotta.
Diventa quanto mai importante occuparsi di questi temi significativi. «La
vicenda dei rifiuti nel Lazio – dichia-
ra Zaratti - è in
basi sulla sosteniuna fase di stallo
bilità ambientale
preoccupante.
e sulle prescriC’è una litigiozioni dell’Unione
sità tra i memEuropea. Il Lazio
bri del governo
continua a pere i commissari
correre la strada
straordinari (pridell’inciviltà e del
ma Pecoraro poi
degrado».
Sottile) che riCosa si dovrebbe
schia di portare
fare?
la nostra Regio«Occorrono serie
ne nell’emerpolitiche per la
genza».
raccolta differenConsigliere, da
ziata, per la riduFiliberto Zaratti
dove nascono
zione a monte dei
le polemiche
rifiuti. Sono, poi,
intorno a Malanecessari i piccoli
grotta?
impianti di com«La continua rincorsa per scegliere il postaggio in grado di trattare la frazionuovo sito che dovrebbe sostituire la ne umida e servono scelte coraggiose
discarica, ha finora prodotto soltanto come ad esempio il commissariamento
proteste tra le comunità locali, basti di quei Comuni che non eseguono la
pensare ai cittadini di Corcolle, di Pian raccolta differenziata o la fanno ma in
dell’Olmo e ai tanti residenti di Valle modo approssimativo».
Galeria. Questo circolo vizioso non si Quali sono le responsabilità della
arresterà mai se la maggioranza di cen- Regione?
trodestra che governa il Lazio continua «Ho sempre sostenuto che il piano
a pensare a un ciclo dei rifiuti che non si regionale dei rifiuti fosse fortemente
inadeguato e che non risolvesse le procedure di infrazione comunitarie aperte
dalla Ue. Infatti Bruxelles ha poi fatto
sapere che il sistema di pretrattamento
dei rifiuti previsto dal piano non è adeguato. In questo modo i rifiuti continueranno ad arrivare nelle discariche tal
quali. La discarica di Malagrotta, la più
grande d’Europa, è l’esempio di quel
che non va fatto in un moderno ciclo
dei rifiuti».
Le conseguenze più preoccupanti?
«Nella discarica della Valle Galeria
arrivano ogni giorno 4mila tonnellate
di spazzatura romana e una gran parte
finisce interrata senza che prima i rifiuti
vengano trattati. Un dato su tutti dà il
senso di quanto è accaduto a Malagrotta: in questo sito, dal 1985 ad oggi, sono
stati stipati 150milioni di tonnellate di
immondizia. Il rischio concreto è che
anche altre discariche laziali possano finire nel mirino della Ue: penso al sito di
Borgo Sabotino (Latina), dell’Inviolata
a Guidonia e della discarica di Roncigliano ad Albano. Tutte emergenze che
rischiano di inquinare il sottosuolo e le
risorse idriche dei territori».
Barbara Conti
10
Giugno 2012
11
Politica
Giugno 2012
Massimiliano Valeriani, consigliere comunale e presidente della Commissione Controllo e Trasparenza
«La gestione fallimentare del sindaco Alemanno produce
ogni giorno disagi e disservizi ai danni di cittadini e turisti»
I
n vista delle prossime elezioni per
il Comune di Roma, intervistiamo
il consigliere comunale del Pd,
Massimiliano Valeriani, presidente
della Commissione Consigliare Speciale di Controllo, Garanzia e Trasparenza, in merito ai temi caldi dell’attuale amministrazione capitolina:
Acea e trasporti pubblici.
Cosa ne pensa della privatizzazione
dell’Acea?
«Roma Capitale non può privarsi di
una delle poche voci di entrata del suo
complicato Bilancio. Il Partito Democratico, i consiglieri Pd dell’Assemblea Capitolina, insieme a sindacati e
lavoratori stanno lottando perché venga ritirata la delibera n.32 ed evitata la
vendita dell’Acea. Cedere asset strategici con l’attuale situazione economica non produrrebbe i benefici previsti,
anzi. Aggiungiamo che privatizzare
aziende che erogano servizi primari
e fondamentali, definibili a redditività garantita nel tempo, come Acea, è
sempre sbagliato: dal punto di vista
economico finanziario e da quello della qualità dei servizi stessi. La volontà
di svendere a saldi la prima azienda
pubblica romana, portata avanti a tutti
i costi da Alemanno, ha procurato a
Roma e ai romani un’ennesima pesante figuraccia. A questo punto visto che
il Governo Monti, dando ragione al
Pd, ha dato un’interpretazione autenti-
ca e inappellagnano sovrane
bile del suo denel trasporto
creto che non
pubblico delobbliga alla
la
Capitale
vendita, abbianell’era Alemo consigliato
manno e concaldamente al
tinua a creare
sindaco di tordisagi per i
nare indietro
passeggeri e
su questa deincertezza nei
cisione. Tante
lavoratori.
sono state le
Gli esempi
iniziative consono sotto gli
tro la svendita
occhi di tutti:
di Acea. Sciol’ultimo flop
peri, manifesolo in ordistazioni e uno
ne di tempo è
Speakers Corla metro B1.
ner sul modello
Oltre alla caMassimiliano Valeriani
anglosassone,
renza di matedove interveniriale rotabile,
re sulla vendita
senza il quale
di Acea e sul
non è possibitema dell’acqua pubblica. È la “Dieci le garantire la piena funzionalità delore per l’acqua pubblica e il futuro di la metro, i disagi attuali sono dovuti
Roma”, iniziativa organizzata presso anche ai nuovi sistemi di regolazione
largo Argentina, da coordinamenti e del traffico e ad una cattiva organizreti di associazioni come “La città di zazione del servizio. Se da una parte
tutti” e “Noi di Roma”».
assistiamo a ritardi, guasti e disserviCosa è stato fatto per la mobilità zi quotidiani su bus, metro e ferrovie
sul territorio del Comune di Roma concesse, dall’altra parte le incertezze
e cosa andrebbe fatto per una mag- e la confusione sulla gestione della fugiore efficienza dei trasporti pub- tura metro C, che il sindaco vorrebbe
blici?
ancora affidare ad operatori privati –
«L’incapacità e l’approssimazione re- come viene dichiarato nella relazione
tecnica sul Bilancio – e sul piano di
valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’azienda di trasporto,
mettono a repentaglio i capisaldi del
Piano industriale dell’Atac. Alemanno ha accettato passivamente il taglio
di circa 117 milioni di euro imposto
dalla Polverini e dalla stessa maggioranza che governa anche il Campidoglio, mentre non si è fatto scrupoli ad
aumentare il costo di biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico».
Infine, un bilancio personale sui
quattro anni di amministrazione
Alemanno.
«Roma ha inanellato in questi anni
duri colpi alla sua immagine, nazionale e internazionale, non più traino
e volano dell’economia, ma città
perdente per colpa di un sindaco che
insegue utopie, miraggi e quando fa i
conti con la realtà è del tutto impreparato. La Formula Uno, i mondiali
di nuoto, il sogno olimpico, le emergenze delle alluvioni e delle nevicate,
la gestione disastrosa della macchina
amministrativa, e così come pure ogni
singolo giorno diventa un’odissea per
romani e turisti nel traffico. Un sindaco che nella proposta internazionale
e culturale ha riportato Roma dietro
tutte le capitali occidentali, annullando lo straordinario lavoro fatto dalle
Amministrazioni Rutelli e Veltroni».
Francesca Quarantini
Bracciano. Attività e servizi
di Pierstefano Durantini
Democrazia partecipata?
C
ittadini in rivolta contro l’Amministrazione
comunale a Canale Monterano. Gli abitanti
della località Montevirginio pare non gradiscano affatto i recenti lavori in corso a piazza S.
Egidio, che mirano alla creazione di un marciapiede,
assicurando così maggiore sicurezza per i pedoni e
che sposteranno di circa un metro la sede stradale
verso la piazza attigua.
Particolarmente contestato è l’abbattimento di 7 alberi, che saranno sostituiti da essenze autoctone e il
fatto che i residenti non siano stati consultati in questa decisione che, a loro dire, altererà l’immagine e la
natura della piazza, una sorta di borgo di ottima fattura. Certamente le intenzioni dell’Amministrazione
comunale sono le migliori, ma forse sarebbe il caso
di ripassare il concetto di democrazia partecipata e
la profonda differenza che esiste tra governare e comandare.
Turismo, nuovo
portale internet
P
resentato nella sala lettura
dell’Archivio storico comunale il nuovo portale www.
lagobraccianoturismo.it sul turismo
realizzato dalla Cooperativa “Fuori
c’entro” - attraverso la sua agenzia
incoming “Tutti in viaggio” - che gestisce il PIT (Punto di Informazioni
Turistiche) di Bracciano.
Lo strumento sarà on line nei prossimi giorni e oltre a essere un’ottima
vetrina per il marketing territoriale
del Prodotto Lago, metterà a disposizione degli operatori e dei turisti
una serie di servizi che vanno dalle
prenotazioni on line alla creazione di
pacchetti ad hoc.
Il sindaco Giuliano Sala conferma
la volontà della amministrazione comunale di promuovere un turismo di
qualità. «Saranno anni decisivi e anche questa volta, come sempre d’altronde, faremo la nostra parte».
12
Giugno 2012
Regione. Due audizioni con i presidenti di Unionfidi Lazio e di Banca Impresa Lazio
«Una
L
«A
misura condivisile»
In Commissione Commercio e Artigianato Sicurezza cantieri:
esame dell’accesso al credito per le imprese incontro con Cna
a commissione
Pmi, commercio
e artigianato del
Consiglio regionale del
Lazio, presieduta da
Francesco Saponaro (Lista Polverini), ha effettuato due audizioni con
i presidenti di Unionfidi
Lazio e di Banca Impresa Lazio, per esaminare
la questione dell’accesso al credito da parte
delle piccole e medie
imprese del Lazio.
Sul tema, infatti, dalla
commissione è emersa
l’unanime convinzione
che allo stato attuale c’è sovrapposizione nelle competenze delle varie
agenzie regionali che se ne occupano.
Più in generale, il consigliere Francesco Artenisio Carducci ha annunciato
che l’Udc ha pronta una proposta di
riordino della società Sviluppo Lazio,
anche attraverso l’analisi di realtà
simili in altre regioni. «Ci sono dei
duplicati nel sistema delle società in
house ed è urgente procedere a riordinare il sistema», ha sintetizzato il
capogruppo dell’Udc. Conclusione
condivisa anche da Saponaro, dalla
vicepresidente Gina Cetrone (Pdl) e
da Mario Mei (Api), il quale, oltre a
una razionalizzazione del sistema, ha
auspicato un intervento più deciso nei
confronti delle banche: «Dobbiamo
costringerle ad abbassare i tassi di interesse, attraverso protocolli d’intesa
con Bil e Unionfidi», ha detto Mei,
che ha anche proposto di creare un
‘Comitato d’emergenza per il credito’.
Il presidente di Unionfidi Lazio S.p.a.,
Il Consiglio regionale del Lazio
Fabio Forte, in carica da poco più di
4 mesi, ha ricordato la mission della
società regionale di garanzia fidi, la
cui compagine azionaria è composta
dall’87,5% di Sviluppo Lazio (Regione) e dal 12,5% della Camera di
Commercio di Roma. «Noi ci occupiamo in via diretta – ha detto Forte
– di agevolare l’accesso al credito
alle Pmi del Lazio, attraverso specifici Fondi pubblici di garanzia e, in via
indiretta, di sostenere e rafforzare i
processi economici regionali e locali.
In quest’ottica – ha proseguito Forte
– rientrano anche gli interventi per il
superamento delle situazioni temporanee di criticità, come in questo momento, attraverso anticipazioni sulle
Casse integrazioni guadagni ordinarie
e straordinarie, o il sostegno alle politiche abitative e della casa, o anche
contributi per combattere e prevenire
l’usura. Le Pmi del Lazio – ha precisato Forte – beneficiano delle garanzie
prestate e più in generale delle nostre
attività a titolo completamente gratuito». Forte, nel corso del suo lungo
intervento, ha poi sottolineato alcune criticità
del sistema, in primis il
problema legato al rinnovo delle convenzioni,
che sono lo strumento
con cui Unionfidi si
rapporta alla Regione.
In sostanza, secondo
Forte, le procedure
vanno snellite perché il
fattore tempo è determinante per l’accesso
al credito di un’azienda.
Infine, Forte ha fatto un
rapido cenno anche ai
ritardi con cui il sistema
bancario sta trasferendo
al tessuto economico gli aiuti ricevuti
dalla Banca centrale europea a tasso
agevolato.
La presidente di Banca Impresa Lazio (Bil), Donatella Visconti, alla sua
terza audizione in commissione Pmi,
ha riportato alcuni dati relativi all’attività dell’istituto, il cui assetto societario vede la Regione presente con il
40% attraverso Sviluppo Lazio, mentre il restante 60% e suddiviso tra 4
isituti bancari (18% ciascuno per Bnl
e Unicredit; 12% ciascuno per Intesa
San Paolo e Bcc). «Ad oggi abbiamo
10 programmi attivati – ha detto Visconti – per un totale di 557 milioni di
euro di credito garantito, con 21 banche convenzionate, che coinvolgono
1347 imprese e 34 mila lavoratori».
Per quanto riguarda interventi straordinari in questo particolare momento,
il presidente di Bil ha ricordato il cosiddetto ‘Piano neve’, che fa parte del
programma della Regione Lazio a sostegno delle imprese danneggiate dal
maltempo del febbraio scorso.
Su www.lagone.it puoi trovare notizie sull’attività
del Consiglio e della Giunta Regionale del Lazio
SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO
bbiamo presentato
la nostra proposta
di legge regionale
sulla sicurezza nei cantieri edili ai rappresentanti della Cna,
un’organizzazione che sul nostro
territorio raggruppa oltre 4 mila
microimprese. Durante questo
incontro è emersa la necessità di
attivare un gruppo di lavoro per
semplificare le procedure amministrative in materia di sicurezza
e formulare un modello di gestione unitario per le pmi del settore edilizio». È quanto dichiara
Luigi Abate (Lista Polverini),
presidente della commissione
speciale Sicurezza e prevenzione
degli infortuni sui luoghi di lavoro, a conclusione dell’audizione
odierna con i rappresentanti della
Cna costruzioni sulle “Disposizioni integrative per favorire una
maggior tutela della sicurezza e
salute dei lavoratori nei cantieri
edili fissi e mobili e di ingegneria
civile”.
La Confederazione nazionale
dell’artigianato e della piccola e
media impresa è l’associazione
di rappresentanza delle imprese
artigiane, degli imprenditori e
delle piccole e medie imprese e
del commercio. Al suo interno,
Cna Costruzioni è l’unione di
mestiere che tutela e rappresenta
i costruttori edili, le imprese di
restauro, di decorazione, di pavimentazione, ponteggi, marmisti,
etc. Sono stati ascoltati Alessandro Maruffi, presidente della
Cna Costruzioni Roma che raggruppa 2.150 imprese di Roma
e provincia, accompagnato dal
responsabile della struttura Paolo
Marongiu, e Giorgio Bollini di
Cna Lazio.
«Il provvedimento è assolutamente condivisibile – ha dichiarato
Maruffi in audizione – purché si
tratti di promuovere la sicurezza
reale e non di ulteriori passaggi
burocratici». Bollini, dal canto
suo, ha sottolineato l’esigenza
di semplificare le procedure alle
piccole imprese edili del territorio che contano mediamente 3/5
dipendenti, attraverso un unico
sistema di gestione della sicurezza per tutte le aziende e la realizzazione di corsi di formazione
non troppo onerosi.
Come Ance Lazio, anche Cna
costruzioni presenterà le proprie
proposte emendative al provvedimento all’esame della commissione presieduta da Abate.
13
Politica
Giugno 2012
Anguillara. Allo studio ulteriori servizi per accrescere l’offerta turistica e culturale Cesano. L’antico itinerario
Martignano, superate le difficoltà iniziali Via Fancigena:
Migliora la nuova gestione dell’area verde rischio degrado
D
opo i dibattiti, le
polemiche, i timori e le perplessità
il progetto “Naturalmente
Martignano” è già al suo primo mese di vita. Finanziato
con un fondo europeo di
1.870.000 euro l’intervento
prevede una totale riqualificazione dell’area del lago di
Martignano per mezzo della
realizzazione di varie azioni
successive. In primo luogo la
creazione di sentieri naturalistico-didattici e itinerari di
visita, per cui i lavori dovrebbero iniziare a breve dal momento che è già
stato pubblicato il Bando di affidamento dell’opera. Successivamente
la trasformazione dell’ex-mattatoio
comunale di Anguillara nella “Porta
del Parco”, punto di accoglienza e
informazione completo di Ecomuseo
e punto ristoro. Visto nel suo complesso l’intervento si pone l’alto scopo di conciliare tutela ambientale e
promozione turistica, e non ci sono
dubbi che questo costituirà una nota
di merito per il nostro territorio. Purtroppo, come non manca di afferma-
La spiaggia di Martignano
re l’assessore alle Attività Produttive
e allo Sviluppo Matteo Flenghi, per
poter dare avvio al progetto è stato
necessario iniziare dalle limitazioni,
ma presto riusciremo a godere della
vera portata della pianificazione in
atto.
I gestori di bar e stabilimenti lungo la
spiaggia sembrano già aver recepito
le potenzialità del cambiamento, e
stanno instaurando un proficuo dialogo con il Comune e il Parco non solo
per cercare di migliorare insieme il
servizio ma anche per ampliare l’offerta ai visitatori e quindi la ricettività. Nel frattempo anche la gestione
del parcheggio e del servizio
navetta ha superato la fase di
rodaggio. Dopo i disagi del
primo week-end, durante il
quale i visitatori sono stati
costretti a lunghe e polverose attese causate essenzialmente dal prolungamento
della tratta percorsa dai bus
fino alla spiaggia, ora limitando la corsa dall’attuale
punto di sosta delle auto fino
all’area dell’ex-parcheggio
i tempi di risalita e discesa
sono risultati ottimali. Piena
soddisfazione è espressa anche dal
Commissario Straordinario del Parco
Stefano Stefanelli, che ha avuto la
gratificazione di raccogliere l’approvazione generale, e una prova ne sono
i 1100 biglietti venduti nel corso del
secondo fine settimana di giugno. Per
una reale valutazione si dovrà attendere ancora, siamo appena agli inizi
di una stagione che stenta a partire a
causa delle instabilità sia climatiche
che economiche, ma indubbiamente
per ora la risposta dell’utenza non
può essere che giudicata positiva.
Michela Mansi
L’assessore comunale Matteo Flenghi: «Presto ci saranno sei minibus per i collegamenti»
Critiche per i tempi di attesa delle navette
Pagina facebook per gli “indignati del lago”
N
on sembrano ricevere molti
consensi le prime misure del
progetto di riqualificazione
del lago di Martignano. L’utenza turistica, in gran parte proveniente da
Roma, non ha ben gradito lo spostamento del parcheggio e l’istituzione
delle navette nonché le relative tariffe. Il malcontento inizia ad essere
diffuso e si concentra prevalentemente sul servizio navetta che non
riuscirebbe a smaltire velocemente
l’elevata affluenza che si concentra
nelle ore di punta. Lamentele anche
per l’attesa eccessiva sotto il sole e
senza coperture e per le tariffe ritenute eccessive rispetto al servizio offerto. C’è anche chi poi ha sollevato il
problema sicurezza. Sembrerebbe infatti che durante il trasporto nelle ore
di maggior afflusso le navette ospitino a bordo dalle 20 alle 25 persone
mentre la loro capacità effettiva è di
15-16 passeggeri. Il tutto documenta-
to con foto e video in alcuni post su
facebook, dove è addirittura sorta una
pagina il cui nome non lascia dubbi
rispetto alle intenzioni dei fondatori
“Indignati del lago”.
A questi si accodano anche quanti,
ignari della novità Ztl e telecamere, hanno raggiunto il lago lasciando l’auto nel vecchio parcheggio di
Monte Chiodo ormai dismesso, rimediando una bella multa di 70 euro.
Si trovano dunque a dover affrontare
diverse criticità gli amministratori del
Comune di Anguillara forse ben oltre
le aspettative. «Qualche problema in
effetti c’è stato ma ci siamo subito
attivati per risolverlo» dichiara l’assessore allo Sviluppo Matteo Flenghi.
All’indomani dei primi disagi in effetti è stato aumentato il numero di
navette che attualmente sono quattro
oltre al veicolo per il trasporto dei
disabili e a breve se ne dovrebbero
aggiungere altre due. Installati dei ga-
zebo per proteggere dal sole i passeggeri in attesa delle navette. «Attualmente mi risulta che il tempo di attesa
nei momenti di maggiore affluenza
non supera il 15 minuti» ha precisato
Flenghi. Anche in merito alle tariffe
pare si stia muovendo qualcosa: la
cooperativa che gestisce parcheggio
e trasporto sta valutando di introdurre degli abbonamenti periodici. Nel
frattempo anche l’Ente Parco cerca di
accelerare i tempi per la realizzazione
di altre opere previste dal programma
di riqualificazione dell’area. Recentemente è stato pubblicato il bando
relativo al progetto “Itinerari tra le
acque: dalla Mola Vecchia a Martignano”, che prevede la realizzazione
di sentieristica e aree attrezzate, il diradamento e la disinfestazione di una
pineta e altre infrastrutture per una
spesa totale soggetta a ribasso d’asta
per circa 480 mila euro.
Marco Benigni
L
a Via Francigena costituisce un importante aspetto
del patrimonio culturale
delle zone a nord di Roma. Col
suo tracciato si sviluppa per oltre 1600 km, gli ultimi dei quali
ricadono nel XX Municipio, in
particolare a Cesano e nel limitrofo Comune di Formello. Si
tratta di un tragitto antichissimo, percorso per la prima volta
dal vescovo Sigerico nel 990 in
occasione del viaggio che da
Canterbury lo portò a Roma,
dove si recò per ritirare il Pallio
(un paramento liturgico) dalle mani di Papa Giovanni XV.
Durante quel viaggio Sigerico
tenne un diario molto accurato
nel quale segnò (descrivendole
fin nei minimi particolari) le 79
tappe del percorso. Ed è proprio seguendo quelle tappe che
moltissimi pellegrini ancora ai
nostri giorni ripetono lo stesso
percorso per rievocare il clima spirituale e avventuristico
dell’antica impresa. Eppure un
tratto importante della Via Francigena, che è stata recentemente
oggetto di un’attenta e costosa
opera di recupero, promozione
e valorizzazione, oggi è sede di
una vera e propria discarica a
cielo aperto. Accade a Cesano,
a pochi passi dall’antico Borgo,
sulla strada che prende il nome
di Via della Fontana Morta.
Qui, all’altezza di un vecchio
fontanile, le strade sono coperte
di immondizia: copertoni, pezzi
di plastica, vetri, giornali, rottami di ogni genere. Il tutto all’interno di quello che è stato proclamato “Itinerario Culturale
del Consiglio d’Europa” e che
costituisce il richiamo turistico
più importante della zona. Non
è raro infatti imbattersi in turisti
provenienti da mezza Europa
che a Cesano rimangono colpiti
dalla trascuratezza del luogo e
dal fatto che un itinerario ovunque oggetto di grande attenzione qui non solo non viene preservato ma è addirittura vittima
di una deturpazione che non si
ferma di fronte a nulla. Eppure
sono passati solo pochi mesi da
quando nell’ottobre scorso una
delegazione di europarlamentari si è raccolta a Formello promettendo un maggior impegno
nella promozione e nella salvaguardia della Via Francigena.
Adriano Bonanni
14
Giugno 2012
15
Oriolo – 450 anni
Oriolo. Progettazione, coinvolgimento delle istituzioni e partecipazione dei cittadini Saranno ospiti tre paesi fondatori
Gli eventi per i 450 anni della fondazione “Festa dello Sport”
Il presidente Corradi: «Ottimo risultato» celebra anniversario
A
rrivati al giro di boa dei festeggiamenti per i 450 anni
della nascita di Oriolo, proviamo a tracciare un bilancio della
manifestazione con il presidente
del Comitato, Lorenzo Corradi.
Allora presidente, come sono
andati questi primi sei mesi di
celebrazioni?
«Posso dire che tutto è andato per
il meglio e che, sostanzialmente,
il programma è stato rispettato.
Anzi, c’è stato spazio per inserire
anche nuove e interessanti iniziative, come la mostra sul 25 aprile
organizzata dall’Archivio Flamigni
e quella sulla storia delle telecomunicazioni a palazzo Altieri».
Cosa ha determinato il buon
esito di questo primo semestre?
«Almeno tre elementi sono stati
decisivi: la progettazione, il coinvolgimento delle istituzioni e degli
Enti Locali, la partecipazione popolare».
Si spieghi meglio.
«Aver iniziato quasi due anni fa
a progettare questo evento ha
permesso di esaminare i diversi
modi di realizzarlo e di scegliere
Lorenzo Corradi
poi quello più idoneo, adattandolo
comunque alle varie contingenze
e agli imprevisti che man mano si
sono presentati.
Per quanto riguarda il coinvolgimento delle istituzioni, è sufficiente ricordare il supporto fornito da
palazzo Altieri e dalla sua direttrice, dalla parrocchia di S. Giorgio
martire, dal comitato S. Antonio
da Padova, dalla Pro-Loco e
dall’amministrazione comunale.
Il terzo elemento, infine, è stata
la massiccia partecipazione del-
la popolazione oriolese, tramite
l’azione delle numerose associazioni che insistono sul territorio e
attraverso il prezioso contributo
dei singoli cittadini, tutti naturalmente volontari».
Qualche rammarico?
«Beh, il mio cruccio più grande è
che non sempre abbiamo avuto
il pubblico che ci saremmo potuti
aspettare. Forse con più risorse
da spendere in pubblicità e in
promozione, i numeri sarebbero
stati migliori».
Cosa prevede adesso il programma dei 450 anni di Oriolo?
«Dopo Orvieto e Ficulle, ospiti
della “Festa della Cultura Contadina” (30 giugno – 1° luglio),
gli appuntamenti della festa proseguono con il restauro della
“Fontana Vecchia” (fine luglio),
a cura dell’associazione dei
cacciatori, e con il gemellaggio
tra la banda musicale “G. Puccini” di Oriolo e quelle dei paesi d’origine di Fabro, Piegaro e
Castel Viscardo (prima settimana di agosto)».
Dario Calvaresi
Gastronomia tipica e artigianato in compagnia di musica dal vivo e poesia popolare
Al via la “Festa della Cultura Contadina”
con la partecipazione di Orvieto e Ficulle
“U
n fine settimana a passeggio per le vie del
Borgo e nella Faggeta
di Oriolo Romano, alla scoperta
della gastronomia tipica e in compagnia di musica dal vivo, poesia
popolare, artigianato e tante altre
iniziative ancora”. Così recita il
manifesto pubblicitario della “Festa
della Cultura Contadina” che, pur
celebrando soltanto la sua terza
edizione, sa sempre richiamare un
pubblico assolutamente entusiasta
e partecipe, che non disdegna affatto le stuzzicanti proposte messe
in cartellone.
E saranno momenti davvero intensi, con l’attesa apertura di sabato 30
giugno (dove sono previsti escursioni e laboratori, mostre ed esposizioni, menu e piatti caratteristici,
intrattenimenti musicali e balletti)
ma, soprattutto, con l’atto conclusivo di domenica 1° luglio, quando
Via Borgo Garibaldi
saranno graditi ospiti di Oriolo e dei
festeggiamenti per i 450 anni della
sua fondazione le cittadine umbre
di Orvieto e Ficulle.
Alle ore 11.30, dopo la costruzione
di un’antica carbonaia (ore 10), l’intera comunità oriolese si radunerà
in piazza per porgere il saluto di
benvenuto ai due paesi fondatori e,
a mezzogiorno in punto, prenderà il
via il “Corteo storico del popolo” di
Orvieto, per un accattivante spettacolo che culminerà nell’esibizione
di balestrieri, sbandieratori e tamburini.
Nel tardo pomeriggio (ore 17.30),
sarà la volta del gruppo teatrale
di Ficulle “Sega la vecchia”, che
proporrà un soggetto sulla vita
contadina dei primi anni del 1900,
per un lavoro del tutto in linea con
i suggerimenti e i temi messi in primo piano dalla “Festa della Cultura
Contadina” di Oriolo.
Il programma della manifestazione
proseguirà con la preparazione e
la degustazione di prodotti caseari
(ore 18.30), con la cena presso le
varie cantine allestite in via Borgo
Garibaldi (ore 19.30) e con la musica live di Lestofunky e Adriano
Bono (ore 20.30).
D.C.
SPAZIO REDAZIONALE A PAGAMENTO SOSTENUTO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE ORIOLO ROMANO
A
nche lo sport, o per meglio
dire la “Festa dello Sport”
di Oriolo (6, 7 e 8 luglio),
celebrerà il 450° anniversario del
paese. A caratterizzare in positivo la 17esima edizione di questa
importante kermesse, organizzata
dall’amministrazione comunale e
dalla Consulta dello Sport, la presenza di Parrano, Castel Giorgio
e Castel Viscardo. E, dunque, accanto ai classici appuntamenti della manifestazione, con esibizioni e
tornei curati dalle numerose associazione sportive locali, anche
i confronti diretti con tre dei paesi
fondatori invitati alla festa. In particolare, nel pomeriggio di sabato
7 luglio, il programma sarà così
articolato: camminata sportiva e
nordic walking, con la partecipazione di Castel Viscardo e Oriolo
(ore 18); incontro di calcio a 5 maschile tra Accordia e Castel Giorgio (ore 18.15); partita di calcio tra
la Rappresentativa Oriolese, composta da giocatori di Accordia, FC
Oriolo 1983 e Oriolo Calcio 2011,
e la squadra di Parrano (ore 19);
incontro di pallavolo femminile tra
la Polisportiva Oriolo – sezione
Pallavolo e il Castel Giorgio (ore
19.30).
«Questi eventi – rimarca l’assessore allo Sport, Francesca Giustini
– sono stati fortemente voluti dal
Comune di Oriolo Romano e dalla
Consulta Sportiva per fare in modo
che, in questo periodo storico così
critico, anche lo sport, molto attivo
nel nostro paese, partecipasse ad
una sorta di gemellaggio e di condivisione per gli “anni che furono”
grazie a una giornata davvero speciale che, naturalmente, troverà la
sua conclusione con un abbraccio
e una bella stretta di mano sui vari
campi di gioco e un “terzo tempo”,
tutti insieme, davanti a una tavola
imbandita».
Altri intensi momenti, comunque,
arricchiranno questa tre-giorni dedicata allo sport oriolese. Su tutti,
l’inedita “Sagra dell’acquacotta
KM zero” (per tutta la durata della
festa alle ore 19). E poi concerti
e serate danzanti, la V e ultima
prova del campionato provinciale
XC di mountain bike (l’8 luglio alle
ore 9) e le attese premiazioni, che
andranno a gratificare l’atleta e la
società dell’anno, la carriera sportiva e quanti si sono adoperati per
diffondere i sani valori dello sport
(l’8 luglio alle ore 20).
D.C.
16
Giugno 2012
17
Iniziative Associazione
Giugno 2012
Anguillara. Una giornata di dibattito e partecipazione promossa dall’associazione “L’agone nuovo”
Politiche sociali e assistenza nel comprensorio sabatino
Realtà e speranze di pazienti e operatori nell’era dei tagli
P
olitiche sociali. Sillabe da un
vocabolario disusato. Obliterato
dagli anni 2000, claustrofobica
serra per un’umanità iper-comunicante ma straniera a se stessa. Persa la
nozione di solidarietà. Occorre comunione di idee al di là del commercio
d’intenti svendibili. Per scortare l’individuo e insieme la comunità, violata nell’identità e nella fiducia. Dobbiamo tonare a conoscere e praticare
le politiche sociali. L’osservazione,
l’interazione concreta con le infinite
incognite della routine. Dalla disoccupazione alle difficoltà dell’infanzia
e dell’adolescenza. Dalle dipendenze
all’alienazione. Dagli spazi di libero
incontro agli “sbarchi” di un’immigrazione che diventa cifra del mondo
nuovo. Dall’impoverimento materiale
alle disabilità, mentali e fisiche. Dai
segnali di una gioventù sempre più
paranoica e insicura, alle ferite della
vecchiaia abbandonata. L’associazio-
ne culturale “L’agone nuovo”, da anni
impegnata, nel comprensorio sabatino
e non solo, con dedizione e ricercata
lungimiranza, ad aggredire l’indifferenza, a favore di una comunicazione
fertile e super partes, ha dato vita ad
un’intensa giornata-dibattito. Tema
scottante, “Le politiche Sociali del
comprensorio Sabatino: i giovani, gli
anziani, i disabili e gli immigrati, una
parte importante della nostra Società
è in grave affanno”. Alla manifestazione – svoltasi presso i locali dell’ex
consorzio agrario di Anguillara Sabazia il 16 giugno scorso –, aperta a
tutti, hanno partecipato amministratori di Bracciano, Anguillara, Trevignano, membri del consiglio provinciale,
associazioni e cooperative del lago,
cittadini, esperti del settore socio-sanitario, specialisti e curiosi. Obiettivo
parlare dei progetti e delle volontà per
accogliere, esaminare e lenire le affezioni e i bisogni che pressano la socie-
tà. Il rapporto tra comuni, Provincia,
Regione, Asl. L’autorità, le competenze, i tagli e la ripartizione delle risorse.
La razionalizzazione vera o presunta.
I programmi (in)attuati e auspicabili.
Organizzato dai componenti storici
dell’associazione, Salvatore Scaglione
e Giovanni Furgiuele, in collaborazione con la redazione de L’agone e con
il supporto scientifico della sociologa
Sabrina Livan e della psicologa Aurora Capogna, l’evento vuole essere la
prima tappa di una lunga serie di incontri. Per trovare risposte “insieme”
e mettere in circolo una sana rinnovata responsabilità sociale. Presentando il convegno Giovanni Furgiuele,
presidente dell’associazione “L’agone
nuovo”, ha messo in risalto la forte
opera di stimolo che L’agone ha radicato nel territorio sabatino. Dal 2009
poi, con i seminari itineranti nelle
scuole di ogni grado, L’agone ha posto in “prima pagina” la dimensione
giovanile, per sensibilizzare con strumenti multi direzionali sul disagio dei
giovani, sui loro rapporti con la famiglia e con la scuola, sul loro malessere
nella società coeva. Illuminante momento di incontro, il convegno è stato
introdotto da Salvatore Scaglione e
dal sindaco di Anguillara Francesco
Pizzorno, che ha accennato all’inadeguatezza dei fondi per il sociale ma
anche ai tentativi virtuosi del comune
sabatino, salutando la giornata con favore. Nonostante fossero assenti per
altri impegni Salvatore Squarcione,
direttore generale Asl Rmf, Claudio
Cecchini, assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia alla Provincia
di Roma, e Alberto Filisio, consigliere
alla Provincia di Roma, l’evento ha
voluto segnare l’inizio di una rivoluzione culturale concepibile. Gli atti
del convegno saranno pubblicati sul
prossimo numero de L’agone, con un
inserto dedicato.
La scrittrice: «La descrizione meticolosa dei personaggi e delle situazioni aiutano l’immaginazione»
Con la rivista L’agone il libro “Il Principe di Udjania”
I
l libro allegato a L’agone di
giugno è stato scelto soprattutto pensando ai ragazzi, per
stimolarli alla lettura con un romanzo fantastico adatto alle vacanze estive, quando si desidera
soltanto abbandonarsi ad una
meritata tranquillità e sognare
ad occhi aperti.
“Il Principe di Udjania” aiuta
molto quest’attività di relax per
la scrittura piana dove la descrizione meticolosa dei personaggi
e delle situazioni aiutano l’immaginazione a vedere oltre le
parole scritte.
L’autrice è anche attenta alla
forma ed usa
un italiano
corretto nella
sintassi
ed accurato
nella scelta
delle parole,
fino
quasi
alla pignoleria.
Sms e twitter
fanno parte
del
nostro
quotidiano,
ma ai più
giovani va
ricordato che
l’italiano non è
una lingua morta e non deve
essere utilizzato
soltanto per i
temi in classe!
Anche per questo motivo il
romanzo è stato
“adottato” da
diverse scuole
e “L’agone nuovo” ha deciso di
distribuirlo con
il giornale.
La nostra associazione nel
corso dell’anno ha organizzato
numerose iniziative per i giovani: dagli incontri sul “turismo sostenibile” ai seminari su
“energia e comunicazione” fino
al corso sulla “scrittura creativa”
in collaborazione con Fefè Editore.
Infatti è nostra convinzione che
i giovani devono essere aiutati,
stimolati e guidati nella loro sete
di conoscenza.
“Il Principe di Udjania”, come
le altre opere distribuite nei mesi
scorsi, sarà in vendita a 9,90 euro
con un risparmio di oltre 6,00 €
rispetto al costo di copertina.
Vespina Fortuna, l’autrice del libro
«Ringrazio infinitamente L’agone per avermi dato l’opportunità di divulgare ‘Il Principe di Udjania’ proprio nel mese di giugno, con l’arrivo dell’estate,
quando ci piace leggere sdraiati sulla riva del lago, sotto l’ombra di un albero e magari con un refolo di vento che ci giri le pagine, evitandoci anche
quel piccolo sforzo di inumidirci il dito e sfogliarlo. Un po’ come accade nella terra di Bellozio, il luogo dal quale fugge il piccolo Sette, protagonista
di questa mia opera prima. Vi chiederete: “E perché fuggire da un posto tanto comodo, dove nulla accade?”. Perché moriremmo di noia! Partendo da
un mago vecchio e stanco, da un bimbo che vive nell’inedia, da un regno sereno senza guerre né problemi, saremo trascinati in un turbinio di eventi
che si accavalleranno e rincorreranno fino alle ultime pagine. Mi piace pensare che in ognuno di noi ci sia voglia di fare, di rimboccarsi le maniche e
agire e con questa storia in cui si arriva addirittura a costruire una città perfetta su una palude melmosa e malsana, ho voluto provare a inviarvi il mio
messaggio e trasmettervi la mia stessa voglia di cambiamento e di rinnovamento. La collocazione è casuale, ovunque ci sarebbe da rimettere a posto
le cose, di aggiustare e rifare, magari come in questa fiaba, con l’aiuto di un mago che possa darci una mano. Un mago che, forse, è proprio dentro di
noi, basta avere un po’ di tempo per cercarlo e lasciarsi guidare con fiducia».
18
Giugno 2012
ex Centro Hobby
- Offerta travi lamellari certificati 580,00 m3 + IVA - Offerta Guaina Ardesia € 35,00 a rotolo ( 10 mq.)
- Offerta Box legno Giulia 210 x 180 € 480,00 + iva ( escluso montaggio e trasporto)
19
Territorio
Giugno 2012
Project financing per realizzare una copertura adatta all’utilizzo dell’intero impianto La gestione delle emergenze
Anguillara, l’odissea della piscina comunale Protezione Civile:
tra risorse pubbliche, collaudi e assegnazione la storia e le attività
I
l centro sportivo di Anguillara
è tanto ricco quanto maltrattato. Incuria e pressappochismo
sono i tratti distintivi del modo
in cui è stato fino ad oggi gestito, pensato e organizzato. È forse
l’emblema dello spreco di risorse
e potenzialità del nostro paese:
laddove altre realtà avrebbero
tirato fuori un fiore all’occhiello
del loro territorio, ad Anguillara
non si riesce nemmeno a mettere
in regola le strutture, se non dopo
anni. In questo contesto è inserita
la Piscina Comunale che comunale, fino ad inizio giugno, nemmeno lo era veramente. Nonostante
questo nel 2009 e 2010 è stata
utilizzata (solo d’estate, a causa
della mancanza della copertura
per i mesi freddi) attraverso l’affidamento per bando pubblico. Ma
come può il Comune affidare ad
un privato la gestione di un bene
che non gli appartiene? Semplice, non può. Tanto che il Comune
sarebbe stato addirittura diffidato
dal farlo dal Commissario per i
Mondiali di Nuoto, ci riferisce
il vicesindaco Silvio Bianchini.
«Non mi risultano diffide simili
– ribatte Stefano Paolessi, oggi
consigliere di opposizione, allora
prima vicesindaco e poi sindaco
f.f. – La Struttura Commissariale
propose il passaggio di proprietà
già all’indomani dell’inaugurazione, ma fu rifiutato perché
mancavano i pagamenti dei SAL
(Stato Avanzamento Lavori,
ndr), il collaudo amministrativo
e alcune opere previste dal capitolato di cui speriamo il Comune
oggi abbia verificato la realizzazione. Mi sarei comunque assunto la responsabilità di fare una
forzatura, essendo in possesso
comunque del certificato di staticità, per non lasciare la struttura
all’abbandono privando di un
servizio la cittadinanza». Rivendica, Paolessi, di esser riuscito ad
accatastare (primo passo per ottenerne l’agibilità) le altre strutture
presenti in quello che forse è il
più mal gestito complesso sportivo del Lazio, dove tuttora mancano le convenzioni con le società
sportive che ne fanno uso. Nella
parziale legalità in cui si svolge
l’attività sportiva dei nostri concittadini, il caso della piscina è
emblematico per un altro motivo: è incompleta. La copertura
che ne permetterebbe l’utilizzo
in inverno, infatti, è finanziata
dalla Provincia per un milione di
euro, a condizione che il Comune
metta ulteriori 200.000 euro. «Un
risultato ottenuto grazie all’impe-
gno di Paolo Bianchini» riconosce Paolessi, ma che rischia di
sfumare se non si riuscirà a trovare il modo di reperire quei soldi
entro agosto-settembre. «Stiamo
studiando, con tutta la Giunta, un
sistema per risolvere il problema
attraverso il Project financing –
dichiara Silvio Bianchini – per
realizzare una copertura adatta
all’utilizzo dell’intera struttura,
spalti compresi». Un compito
difficile e una soluzione già ipotizzata dalla passata Giunta, che
porterà, probabilmente per molti
anni, all’affidamento della piscina ai privati che vi investiranno,
seppure l’intenzione degli amministratori è di mantenere prezzi
calmierati per particolari tipi di
utenti. E per l’estate che è appena
iniziata? La piscina deve subire lavori per 13mila euro (dopo
averne subiti altri un paio di mesi
fa per circa 7-8mila), che non
graveranno sulle casse comunali ma di cui è ancora incerta la
fine. Terminati questi e ottenuto
il collaudo tecnico amministrativo potrebbe riaprire fino a metà
ottobre, se si troverà qualcuno
disposto a partecipare al bando
che, riferisce il vicesindaco, è già
pronto per essere pubblicato.
Maurizio Archilei
Osteria Nuova: cinque generazioni di donne
Con la nascita di
Maddalena, avvenuta il 9 maggio
scorso,
Osteria
Nuova ha festeggiato cinque generazioni di “ragazze” nella stessa
famiglia. Ad attendere la piccola,
infatti, c’erano la
mamma Ramona
(25 anni), la nonna
Giulia (49 anni),
la bisnonna Silvia
(69 anni) e la trisavola Piera di 91
anni. Auguri!
D
omenica 27 maggio, presso i locali di Ciak 2000 a
Tor di Quinto, ha avuto
luogo una manifestazione interamente dedicata alla Protezione
Civile. Un’intera giornata durante la quale si è ripercorsa la storia
di un Dipartimento nato nei primi anni Ottanta ed entrato a far
parte della vita di ognuno. Dietro
ogni calamità, disastro naturale
o doloso, dietro tutti gli eventi di grandi dimensioni ci sono
loro: i volontari della Protezione
Civile che prestano 24 ore su 24
la loro opera di aiuto, intervento
diretto, supporto. Spesso anche
anticipando quello delle squadre
“ufficiali”.
Perché la Protezione Civile è
questo: un’ombra che affianca
carabinieri, polizia, vigili del
fuoco nella loro quotidiana opera di assistenza. Nel terremoto
de l’Aquila e in quello recente
dell’Emilia. Nella nevicata che
lo scorso inverno ha paralizzato Roma e nell’ultimo grande
Giubileo. Ma come è strutturata
la Protezione Civile e chi ne fa
parte? A queste e altre domande
hanno risposto durante l’incontro
proprio i volontari delle diverse
associazioni che la compongono,
come Giovanni Tiberi dell’Ares
Antemnae. Il suo compito è quello di intervenire al fianco dei
Vigili del fuoco nell’estinzione
degli incendi, fornendo sia uomini che mezzi. Suo era il mezzo
antincendio utilizzato nel corso
di una simulazione, in quanto la
novità che ha reso memorabile
la giornata è stata proprio l’organizzazione di una serie di simulazioni che ha visto, caso eccezionale, la partecipazione diretta del
pubblico. Tra le altre c’è stata la
simulazione di pronto intervento
di alcuni volontari che, con tanto di manichino, hanno mostrato
ai presenti come agire in caso di
svenimento o malore. Ma la più
apprezzata è stata quella riguardante il ritrovamento di persone
scomparse. A fare la dimostrazione infatti è stata nientemeno che
Giorgina, una cagnolina di razza
Staffordshire Bull Terrier, che subito dopo il terremoto de l’Aquila
ha prestato la sua opera di soccorso presso la casa dello studente
appena rasa al suolo, contribuendo a salvare molti ragazzi rimasti
imprigionati sotto le macerie.
Adriano Bonanni
20
Giugno 2012
Conad Oriolo s.r.l. di Moriconi Alessandro
Via della Stazione, snc - Tel. 06 99837199
21
Territorio
Bracciano. Manifestazione organizzata nella chiesa di Santa Maria del Riposo
Conferenza sulle “Palafitte Sabatine”
S
i è svolta a Bracciano domenica 10 giugno la conferenza “Palafitte Sabatine”,
tenuta presso la Chiesa di Santa
Maria del Riposo dal professor
Marco Pacciarelli e dall’archeologa Nicoletta Insolvibile.
La conferenza si è aperta con una
presentazione di Pacciarelli, che
ha illustrato la ripresa delle indagini sui villaggi che si svilupparono presso le sponde dei laghi
sabatini durante la protostoria,
ovvero nell’età del bronzo (2200900 a.C.) e nella prima età del
ferro (900-725 a.C.).
Nella prima parte della conferenza è stata evidenziata l’importanza dei villaggi protostorici di
palafitte in Europa e soprattutto
nell’area Alpina, dove furono
scoperte le tracce del primo villaggio di palafitte che, come molti altri venuti in luce, era situato
sott’acqua a diversi metri di profondità.
«Nel 2009 – ha confessato Pacciarelli - nell’ambito del mio
insegnamento presso l’Univer-
sità di Napoli Federico II ho assegnato una tesi alla mia allieva
Nicoletta Insolvibile, esperta in
attività subacquee, sui villaggi di
palafitte dell’età del bronzo del
lago di Bracciano».
Grazie alla collaborazione della
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale,
del funzionario responsabile del
lago Patrizia Petitti e della ex
Soprintendente A.M. Moretti,
l’Insolvibile ha effettuato ricognizioni subacquee nel lago con
la collaborazione della Hydra
Ricerche di Andrea Balestri. Le
ricerche hanno permesso di ottenere nuovi dati sulla topografia
del villaggio e di effettuare un
rilievo di una singolare struttura,
un grande tumulo in pietrame di
forma allungata, la cui funzione è
tuttora sconosciuta. «Presso questa struttura – ha proseguito Pacciarelli - Nicoletta ha rinvenuto
una grande quantità di manufatti,
ceramiche, che ha studiato deducendone una attribuzione, databile al XIV secolo a.C.».
Bibliotecando
Nella seconda parte della conferenza si è illustrato il progetto di
ricognizioni “terrestri” che, ai fini
della tesi magistrale, la stessa Insolvibile ha avviato con l’autorizzazione della Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell’Etruria
meridionale (funzionario Ida Caruso) nell’area circostante il lago
di Martignano. Proprio al centro
di questa zona dell’area sabatina
era presente un insediamento,
quello di Monte Sant’Angelo,
dove in passato Pacciarelli stesso
ha condotto alcune ricognizioni.
«Le prime ricerche di Nicoletta – continua Pacciarelli - hanno
già restituito interessanti risultati, ma altre ricognizioni, che
si svilupperanno nell’ambito di
una continuità di collaborazione
con il nuovo Soprintendente per
i Beni Archeologici dell’Etruria
meridionale Alfonsina Russo, devono ancora essere condotte nei
prossimi mesi, da cui si attendono
ulteriori importanti novità».
Claudia Reale
a cura di Dannix
Spunti e suggerimenti di letture in giro per le biblioteche del comprensorio
“Le luci di Settembre”
di Carlos Ruiz Zafon
Editore Neri Pozza
Lo trovi in tutte le biblioteche del territorio
Siamo nell’estate del 1937. Dopo
la perdita del marito, Simone Sauvelle scopre di non potersi più
permettere un appartamento a Parigi e uno stile di vita agiato come
prima. Trova un buon lavoro come
segretaria-governante in una villa
– chiamata Cravenmoore - sulla
costa della Bretannia, alle dipendenze del suo eccentrico ed affascinante proprietario, benestante
e geniale inventore e costruttore
di congegni meccanici e giocattoli semoventi. I suoi figli Irene
e Dorian potranno vivere in un
ambiente sano, lontano dalle complicazioni e contraddizioni della
capitale; lei stessa potrà ritrovare
serenità e sentirsi utile e attiva.
Ma quella casa deliziosa in mezzo Dopo “L’ombra del vento”, caso
ad un bosco, dal quale si perce- letterario del 2004 e “Il gioco
pisce in sottofondo il respiro del dell’angelo” del 2008, Zafon ha
mare, nasconde un triste e oscuro scritto altri libri che non hanno
segreto che metterà in pericolo la raggiunto il successo ed il livelvita di Simone e dei suoi figli.
lo di aspettative suscitate al suo
esordio. “Le luci di Settembre”
è alquanto deludente sia come
trama che come soluzioni letterarie per sostenere l’interazione
tra i personaggi. Ma si sente che
il suo autore possiede talento ed
immaginazione. Forse è per questo motivo che la mancata messa
a punto di un testo autosufficiente ed autonomo, come i migliori
libri di genere hanno dimostrato
di poter essere, lascia il lettore
con una sorta di cattivo sapore in
bocca. Già si sta affacciando nelle librerie un altro libro di Zafon,
quello che lui stesso ha dichiarato
concludere la trilogia del Cimitero
dei Libri Dimenticati. Credo che a
questo punto, si potrà capire se il
successo editoriale che ha finora
sorriso a questo autore sia meritato o l’esigenza di scrivere tanto e
in fretta gli abbia fatto abbassare il
livello di qualità che senza dubbio
è in grado di produrre.
Giugno 2012
IN SEDE LEGALE
degli avvocati Federica Giachetti
e Fabiana Nicolo’
Via A.G. Bragaglia, 8/G
tel. 06.3088.9625 fax 06.3032.8993
Atti vandalici e danno
Gentile Avvocato,
l’altro giorno quando sono andata a riprendere la macchina nel
parcheggio ho trovato un graffio
sulla fiancata. Siccome prima di
lasciare la macchina avevo avuto
un diverbio con una persona ho il
sospetto che si sia trattato di un
dispetto. Come bisogna comportarsi in casi come questo? Confido in un vostro consiglio.
Lettera firmata
Gentile lettore,
innanzitutto iniziamo col dire che
qualora il parcheggio in cui lei ha
lasciato la macchina era custodito, perché a pagamento, dovrà
rivolgere una richiesta di risarcimento alla società che gestisce il
parcheggio, rilevando che l’auto è
stata lasciata integra e che al ritiro ha trovato il danno. In questa
ipotesi, di parcheggio custodito,
la società di gestione risponde per
i danni causati alle cose che ha in
custodia.
Qualora il parcheggio fosse stato,
invece, libero e senza custodia,
dovrà in primis accertarsi se nelle
garanzie accessorie della sua assicurazione è prevista la copertura
per atti vandalici, se sì dovrà recarsi dai carabinieri e presentare
denuncia-querela contro ignoti
per l’accaduto, producendo anche
documentazione fotografica e con
la copia della denuncia inoltrare
alla sua assicurazione richiesta di
risarcimento per atti vandalici.
Potrà comunque inoltrare la richiesta per atti vandalici anche
nel caso in cui il fatto sia stato
consumato in parcheggio “custodito”.
Qualora la sua polizza non preveda tale copertura potrà solo sporgere denuncia contro ignoti per i
fatti accaduti.
Potete inviare le vostre lettere
all’indirizzo email: redazione@
lagone.it
Su www.lagone.it
il giornale
in formato pdf
Ogni giorno
informazioni,
curiosità ed eventi
del comprensorio
22
Giugno 2012
Un concorso di fama internazionale organizzato dall’Associazione “Arte & Cultura in Laguna”
L’artista Pasquale Bravaccino parteciperà alla III edizione
del concorso di pittura 2012 a Cavallino Treporti di Venezia
A
nche quest’anno Pasquale
Bravaccino, artista autodidatta, napoletano d’origine,
anguillarino d’adozione, che nel
tempo ha saputo farsi conoscere
anche all’estero, parteciperà alla
terza edizione del concorso di pittura 2012 a Cavallino Treporti (Venezia), indetto dall’Associazione
“Arte & Cultura in Laguna”.
L’iscrizione al concorso è aperta
dal primo giugno al 3 agosto 2012.
Il 10 agosto, poi, sarà inaugurata
la mostra, con l’esposizione delle
opere dei pittori partecipanti, allestita presso la Scuola Manin di
Cà Savio. La premiazione, invece, avverrà il 26 agosto, presso il
Teatro Comunale di Cà Savio. Ad
ogni partecipante verrà inviata a
casa una tela 50x70, timbrata sul
retro, su cui dovrà realizzare l’opera. Il tema è libero ed i 4 vincitori
saranno selezionati da una giuria
composta da Silvio Fuso, Direttore della Galleria Internazionale
d’Arte Moderna Cà Pesaro, Nicole
Voicu, critico d’Arte, Andrea Vizzini e Paolo Spezzani. «Il numero di
partecipanti è aumentato in questi
tre anni e i rapporti col Comune di
Un quadro di Bravaccino
Cavallino Treporti sono ottimi. È un
concorso di fama internazionale,
che vanta molti sponsor importanti» commenta Giorgio Baldissera,
vicepresidente dell’Associazione
“Arte & Cultura in Laguna”. «Le
opere di Bravaccino - aggiunge sono sempre particolari e attuali
ogni anno».
Il pittore lo scorso anno partecipò
con un’opera intitolata “La libertà”. Vi erano raffigurate due figure
maschili, con l’immagine di una
donna-diavolo rappresentata su
un angolo del quadro. L’artista ci
spiega come questa scena sim-
boleggi la libertà: le due impronte
di uomini (due amici, due persone
sole), che camminano liberi fino
all’arrivo di una donna, la cui intromissione rompe il rapporto di amicizia, toglie loro la libertà perché
porta l’impegno della famiglia, del
matrimonio. «Si tratta di un’esperienza personale, autobiografica –
afferma Bravaccino – perché con
le mie opere racconto sempre la
mia vita». «Ero una persona libera, ho viaggiato molto. Poi - prosegue - mi sono sposato, ho avuto
tre figli (Paola, Costantino, Salvatore) e ho deciso di limitare la mia
libertà per dedicare più tempo alla
mia famiglia, perché gli affetti sono
ciò che conta più di tutto».
Quest’anno, Bravaccino parteciperà al concorso con un’opera
sicuramente dipinta con la tecnica
di olio su tela. Non ci ha voluto fare
altre anticipazioni in merito, tuttavia, ci ha rivelato in anteprima,
sebbene non abbia già scelto il
tema a cui ispirarsi, che si incentrerà su un paesaggio: uno scorcio
di Anguillara, di Martignano, o forse un tributo a Venezia.
a cura di Barbara Conti
spazio redazionale a pagamento
Le proposte formative promosse dall’Istituto Tecnico Aeronautico Salvo D’Acquisto di Bracciano
A
UN FUTURO LAVORATIVO COME ASSISTENTE O CONTROLLORE DI VOLO,
RAMPISTA, ADDETTO AL CHECK-IN E MECCANICO MANUTENTORE
partire dalla fine di marzo l’Istituto Tecnico Aeronautico Salvo D’Acquisto
di Bracciano organizza delle
attività di volo presso l’Aviosuperficie di Santa Severa NordMonti della Tolfa.
Le missioni di volo, a cui partecipano gratuitamente tutti gli
iscritti all’Istituto dal primo al
quinto anno, sono effettuate
con un velivolo bi-posto ultraleggero Firefox di proprietà
dell’Istituto, con un pilota di
quest’ultimo che vi siede sempre a bordo.
L’aeromobile, che decolla
dall’Aviosuperfice di Santa Severa, compie dei voli di 30 minuti e attera alcune volte all’aeroporto di partenza e, in altre
occasioni, presso le superfici di
Anguillara, Vejano o Sutri.
Gli studenti hanno la possibilità
di ottenere il brevetto da pilota
di ultraleggero già all’età di 16
anni, attraverso un corso di
volo a prezzi convenzionati con
la Scuola di Volo VDS-367 VM
sulla “Monti della Tolfa”.
Oltre che per la carriera di pilota l’Istituto fornisce ai propri
studenti delle conoscenze per
avere un futuro lavorativo come
assistente di volo, rampista,
addetto al check- in, controllore
di volo e meccanico manutentore.
Per quel che concerne la carriera da controllore di volo, ad
spazio redazionale a pagamento
esempio, il “Salvo D’Acquisto”,
che è collegato alla Accademia
dei Controllori di volo di Forlì,
dà ai propri studenti la possibilità di fare degli stage presso
questa struttura, con l’opportunità di entrare a farne parte una
volta ottenuta la licenza.
Per la figura lavorativa di meccanico- manutentore, il cui diploma si ottiene dopo due anni
di corso e con l’apprendistato
presso una compagnia aerea,
l’Istituto dà l’opportunità ai propri iscritti di fare esperienza in
una di queste ultime.
Per quanto riguarda infine la
carriera nel settore militare,
specialmente nell’aeronautica,
agli studenti dell’Istituto vengono riconosciuti dei punti di partenza in sede di concorso.
a cura di
Francesco Saverio Spanò
23
Enogastronomia
SAPERI & Sapori
Giugno 2012
IdiLAlessandra
RICETTARI
O
Lombardi
di Daniele Coltrinari
Rigatoni pescespada
Canale Monterano, torna la Sagra der Cignale e melanzane
La V edizione del tradizionale appuntamento culinario sarà in programma dal 6 all’8 luglio
T
orna la sagra nata nel 2008, un
appuntamento culinario dove
sono cucinati esclusivamente
piatti a base di carne di cinghiale,
ma per chi invece non mangia questo
tipo di carne viene allestito un PubBirreria, dove poter trovare altri squisiti piatti locali. La Sagra der Cignale
è una vera e propria festa, caratterizzata anche dalla presenza di diversi
espositori con banchi di ogni genere. Durante i tre giorni dell’evento,
saranno presentati numerosi eventi
tra i quali alcuni concerti musicali e
degli spettacoli serali. All’interno di
questo appuntamento enogastrono-
mico, si svolgerà domenica mattina
8 luglio, la corsa ciclistica giunta
alla seconda edizione, Nobilis Regio
Carraiolae categoria Amatori - Memorial Ansuinelli Floriano - Trofeo
Monarca Elia - Medaglia d’Oro Enrico Monarca “IL BOSS”. Per info:
www.contradacarraiola.it
L’Agenda
Diversi gli appuntamenti enogastronomici e non solo durante il mese di luglio, noi vi consigliamo:
FESTA DEGLI SPAGHETTI ALLE VONGOLE
Dall’11 al 15 luglio - Fiumicino (Roma)
Lo spaghetto alle vongole a Fiumicino è con il lupino,
prodotto locale. Oltre al piatto principale, durante la festa si potrà mangiare del buon pesce a prezzi popolari.
Per maggiori informazioni: [email protected]
PIZZA A FIAMMA DI VEJANO
Dal 20 al 22 luglio - Vejano (Viterbo)
Prodotto tipico di Vejano, la Pizza a Fiamma potrà essere assaggiato all’interno del borgo medievale, dove vi
saranno mostre e spettacoli.
Per maggiori informazioni: www.pizzaafiamma.it
Oriolo. Un locale giovane dove gustare anche carne con vini bio e un’ampia scelta di birre
Pizza a lunga maturazione da Jerry due
U
n esercizio tutto nuovo,
aperto da due anni dal giovane Stefano Ovidi che, a
soli ventitre anni, ha deciso per sé
un futuro nella ristorazione iniziando dalla pizzeria.
Ha seguito alcuni stages e corsi di
formazione della Scuola Nazionale
di Pizza organizzati dall’API (Associazione Pizzerie Italiane) e ha
ristrutturato alcuni spazi costruiti
da poco per aprire un locale con un
arredamento moderno e personale
giovanissimo.
Un’ampia sala con una cinquantina
di coperti con un soppalco per le
emergenze dove prevalgono le tinte
tenui e un “fuori” con una decina di
tavoli per l’estate.
Innovativa anche la filosofia culinaria per la pizza basata su un impasto
a lunga maturazione di minimo 72
ore (tre giorni!).
Pare che la pasta maturata, da non
confondersi con quella lievitata, sia
più facilmente digeribile di altre per
equilibri fra enzimi e succhi gastrici…. e la teoria è confermata dalla
pratica visto che gli anziani ospiti
della dirimpettaia Casa del tempo
sono clienti abituali almeno una
volta alla settimana.
Questo impasto permette di cucinare nel forno rotante a legna le focacce, i calzoni e le pizze di tutti i tipi
e con tutte le possibili farciture che
l’estro dei pizzaioli suggerisce, con
l’unico limite di usare solo materie
prime fresche e olio extravergine di
oliva.
Dalla cucina escono anche tutti i
classici fritti: supplì, filetti di baccalà e fiori di zucca.
Per la bisteccheria, con tagli sia locali che di chianina, di maremmana
e di danese, si usa una griglia su
pietra lavica che permette di sgrassare bene la carne anche per cotture
al sangue.
Nei fine settimana si cucinano anche dei primi e il pesce su prenotazione.
Una carta equilibrata di vini tutti
bio e un’ampia scelta di birre nazionali, tedesche e belghe di abazia per
una clientela prevalentemente di
giovani e giovanissimi, che si trovano perfettamente a loro agio nella
formula adottata dal locale.
La mia serata in pizzeria: tre pezzi di fritti, una napoli, un calzone
con salsiccia, due birre di abazia,
acqua e caffé per un totale di ventinove euro.
Personalmente non sono un conoscitore di pizze… ma la mia commensale che se ne intende garantisce che la pizza è molto buona
nell’impasto, negli ingredienti e
nella cottura: provare per credere!
Pizzeria – Bisteccheria JERRY due
Via delle Doganelle, 43/b
01010 Oriolo Romano (VT)
06 99837006
Aperto solo la sera
Chiuso il martedì
L’
orto di luglio è pervaso dal profumo
dei pomodori specie
quando, verso metà del mese,
arrivano anche i San Marzano;
quelli veri si riconoscono, oltre che dal profumo, anche dal
fatto che tagliandoli si trovano
tre logge, o cavità. Gli altri ne
hanno due e sono degli ibridi,
alcuni dei quali sono anche
buoni. Alcune ricette prevedono i pomodori freschi pelati, il
che sembra un procedimento
complicato ma basta immergerli in acqua bollente per
poco meno di un minuto e poi
passarli in acqua fredda, senza
però togliere il peduncolo per
evitare che si imbevano di acqua. Nell’orto di luglio troviamo inoltre, asparagi, cicoria,
cetrioli, cipolle, crescione, fagioli freschi, fagiolini, fiori di
zucca, finocchi, insalatine da
taglio, lattughe, lenticchie, melanzane, peperoni, patate, porro, rape, rucola, scarola, zucca,
zucchine.
Ecco una ricetta tipica della cucina siciliana, i rigatoni
con pescespada e melanzane.
Gli ingredienti per sei persone sono 400 g di pescespada
fresco a fette, 1 kg di pomodori maturi, 2 melanzane, 2-3
spicchi di aglio, un ciuffo di
mentuccia fresca, mezzo bicchiere di vino bianco secco,
una manciata di mandorle
tostate e tritate, 5/6 cucchiai
di olio extra vergine di oliva,
sale e pepe. Lavare le melanzane e tagliarle a cubetti senza
sbucciarle; friggerle nell’olio e
metterle a sgocciolare su carta
assorbente. Rosolare l’aglio
intero in una padella, toglierlo
appena sarà imbiondito e unire
il pescespada privato della pelle e tagliato a cubetti. Lasciarlo rosolare per 4-5 minuti, aggiungere il vino, farlo sfumare
a fuoco vivace e aggiungere
i pomodori pelati e tagliati a
pezzettoni. Aggiustare di sale e
pepe, ultimare la cottura e aggiungere le melanzane. Scolare
i rigatoni al dente e mantecarli
nel sugo e, prima di portare in
tavola, aggiungere le foglie di
menta e le mandorle.
Aspettare che il liquido si sia
ritirato, tagliare la lattuga in
quattro nel senso della lunghezza e servire subito.
24
Giugno 2012
25
Sport
Giugno 2012
Nel primo anno di attività agonistica anche l’ambita citazione nel “Master Top 2012” Calcio. Impresa fratelli De Felici
Fantastico double per l’Oriolo Calcio 2011 Vittorie in Coppa
Terza Categoria e Coppa Provincia Viterbo e in Campionato
D
opo il campionato,
la coppa. E poi, per
non farsi mancare
proprio niente, anche l’ambita citazione nel “Master
Top 2012”. E già, perché
l’Oriolo Calcio 2011, al
suo primo anno di attività
agonistica, l’ha combinata
davvero grossa, riuscendo
a sbaragliare l’agguerrito
lotto di avversari che man
mano gli si sono presentati
davanti, sia tra le mura amiche che in trasferta, e ad aggiudicarsi con pieno merito
il campionato provinciale di
Terza Categoria (girone A) e la Coppa Provincia di Viterbo.
Nell’avvincente torneo appena andato in archivio, lasciato alle spalle
il Cicram Ronciglione di una lunghezza (66 punti conquistati dagli
oriolesi contro i 65 dei rivali), gli
uomini di mister Baldassarre Berni
hanno imposto un ritmo alquanto
proibitivo per tutte le altre compagini che, loro malgrado, si sono dovu-
Foto di gruppo con la coppa
te arrendere alla netta superiorità dei
biancazzurri. Con 20 successi (12
in casa e 8 fuori), 6 pareggi, 2 sole
sconfitte (3-2 in trasferta con il Cicram Ronciglione, in un incontro per
la verità non del tutto regolare, e 2-1
nel derby di ritorno contro l’Accordia), 99 gol realizzati (!) e 24 subiti,
il calcio oriolese torna a vincere un
campionato di Terza Categoria dopo
ben 27 anni di astinenza.
Percorso netto, invece, nella Cop-
pa Provincia di Viterbo
dove la squadra, superati
in scioltezza i due gironi di
qualificazione, ha ottenuto
un’esaltante vittoria nella
finalissima contro il Bomarzo, formazione regina del girone B, in un susseguirsi di
forti e intense emozioni. 8-7
il risultato finale, in virtù del
2-2 dei tempi regolamentari
(Persichini nel primo tempo
e Farnetti ad una manciata
di minuti dal termine, con
l’Oriolo ridotto in nove unità, i marcatori) e dell’infinita sequenza di rigori (9 per
parte), interrotta solamente dal tiro
vincente del portiere Ernesti. Poi la
festa. In campo, sugli spalti, nel cuore di tutti gli intrepidi protagonisti di
questa straordinaria stagione.
Ciliegina sulla torta, infine, il premio assegnato dalla giuria del “Master Top 2012” nella manifestazione
andata in scena il 22 giugno scorso
a Tarquinia.
Dario Calvaresi
Oriolo. Raccolta fondi per realizzare una casa di accoglienza a Rancagua in Cile
La II edizione del “Marianna Memorial”
S
i è tenuta da venerdì 22
a domenica 24 giugno a
Oriolo Romano la seconda edizione del “Marianna Memorial”, in ricordo della giovane compaesana precocemente
scomparsa. Una tre giorni ricca
di attività, soprattutto sportive,
in cui sono state proposte pranzi e cene a prezzi modici, il cui
ricavato sarà interamente devoluto a sostegno della realizzazione della casa di accoglienza
“Marianna” in Rancagua del
Cile (circa 210.000 abitanti).
A spiegarci come è nata l’iniziativa è il padre della ragazza, Egidio Tenchini, che ci ha
raccontato come tutto sia cominciato dalla collaborazione
con le “Maestre Pie Venerini”,
da sempre impegnate in diverse missioni, soprattutto nei
Paesi in via di sviluppo come
Africa e America del Sud. Un
giorno, parlando con la Madre
Generale, quest’ultima gli comunicò che volevano costruire
una casa di accoglienza in Cile,
a Rancagua nei pressi di Santiago del Cile, dove si trovano
cinque consorelle. Era già stato
individuato un terreno da comperare. Tenchini avrebbe dovuto verificare l’edificabilità dello
stesso. Nel 2010, così, il signor
Egidio si è recato lì. Sarà lui,
poi, a realizzare l’intero progetto, inviato successivamente ad
un architetto del luogo, Mauricio Ramirez del Pino, che ha
collaborato con lui traducendo
il tutto nella lingua del posto
e seguendo l’iter burocratico
necessario per l’approvazione
avvenuta nell’aprile del 2012.
Il progetto prevede una casa di
accoglienza per ragazze-madri,
per i bambini, una scuola materna e laboratori per diverse
attività.
«Noi non chiediamo soldi,
chiediamo una partecipazione
all’evento, usufruendo del pranzo o della cena. Sono già molti
che chiedono denaro, facendo
raccolta fondi, soprattutto dopo
l’enorme disagio che ha colpito
i terremotati dell’Emilia Romagna. Se poi qualcuno vuole fare
un’offerta extra ben venga; noi,
però, abbiamo un tornaconto
solo in base alla quantità di pasti
conferiti». Questo il commento
di Egidio sulla manifestazione
di cui è stato promotore. Tutto
è nato dalla collaborazione della famiglia di Marianna (lui, la
moglie Roberta e l’altra figlia
Giulia) con le “Maestre Pie
Venerini”. Sottolinea Tenchini:
«Tutte le attività sportive sono
organizzate da noi, tutto nasce
dalla collaborazione di un gruppo di amici: ognuno si occupa
di un incontro, di un evento
nello specifico. Ringraziamo
l’Amministrazione comunale
di Oriolo Romano perché ci dà
la possibilità di usufruire degli
impianti sportivi dove, fra l’altro, abbiamo allestito una mostra fotografica con le immagini
di Rancagua, per farla conoscere, illustrando anche il progetto
stesso e i fatti accaduti».
Barbara Conti
F
esta grande in casa De Felici, a
Canale Monterano, con papà Nunzio e mamma Stella a celebrare le
imprese sportive dei loro due figli. Già,
perché i due ragazzotti, Michael con la
corazzata Castrense, in Prima Categoria,
e Kristian con l’Oriolo Calcio 2011, in
Terza Categoria, hanno portato a termine un’impresa davvero fantastica, imponendosi con pieno merito nei rispettivi
campionati e togliendosi lo sfizio di alzare in alto pure la coppa di categoria:
Coppa Lazio per il primo, Coppa Provincia di Viterbo per il secondo.
Michael, classe 1992, acquisto estivo di
patron Camilli e piacevole nota positiva
della Castrense di questa entusiasmante
stagione, ha impressionato non poco il
mister gialloblù Mauro Raspoli, la dirigenza, i compagni e gli addetti ai lavori,
facendosi trovare sempre pronto in ogni
circostanza e mantenendo uno standard
di rendimento altissimo, nonostante la
sua giovane età e la ribalta di un torneo
alquanto difficile e imprevedibile.
Kristian, classe 1985, punto di forza
della formazione diretta da Baldassarre
Berni sia in chiave difensiva che come
centrocampista aggiunto, ha contribuito
in maniera determinante all’exploit dei
biancazzurri e alla conquista di un double assolutamente straordinario e legittimo. Impegno, forza fisica e continuità
sono state le doti che hanno caratterizzato la sua annata, condita anche dal gol
vincente nella stracittadina di andata
contro l’Accordia Oriolo.
«Beh, che due fratelli vincano campionato e coppa nella stessa stagione
calcistica, e per giunta in due categorie
diverse – sottolineano con soddisfazione Michael e Kristian – è senza dubbio
un fatto singolare e curioso. Forse un
piccolo record che ci fa enormemente
piacere e che può servire da stimolo per
il raggiungimento di ulteriori e futuri
traguardi sportivi. Noi, da parte nostra,
ce la metteremo tutta. Come sempre».
D. C.
26
Giugno 2012
27
Cinema
Giugno 2012
Antinori e Falco offrono un’interpretazione realistica e intensa, equilibrando le scene più eccessive
“Io e te”: l’ultimo film del regista Bernardo Bertolucci
Una fuga dal mondo che finisce in una cantina-bunker
F
in dalla prima inquadratura,
nello studio di uno psicologo
che gli chiede di dare una definizione di “niente”, il protagonista
di Io e te, Lorenzo, colpisce lo spettatore per due motivi. Uno, gli occhi
azzurri. Due, ha la faccia ricoperta
di brufoli. Non uno ogni tanto, ma
una moltitudine, com’è normale che
sia per un adolescente di quattordici
anni.
Bertolucci torna alla regia a quasi dieci
anni di distanza dall’ultimo film, The
Dreamers, e lo fa scegliendo di adattare un libro di Niccolò Ammaniti, Io
e Te. Per il suo nuovo film, presentato
fuori concorso a Cannes, Bernardo
Bertolucci ha scelto due protagonisti fuori dagli schemi ma dentro alla
realtà. Sia Jacopo Olmo Antinori
che Tea Falco sono due esordienti,
ma hanno dei volti, e delle voci, che
non si dimenticano. Lui interpreta
Lorenzo, ragazzino introverso che
sopravvive al mondo grazie alla mu-
sica rock e ai
Il film si apre
succhi di frutcon una fuga dal
ta, lei invece
mondo che finiè Olivia, tossisce in una cancodipendente
tina, un cunicolo
con cappotto di
arredato con i
finta pelliccia
gusti strampalati
e occhiali da
di una vecchia
sole “per avecontessa senza
re più carisma
soldi. Lorenzo
e sintomatico
finge di andamistero”, per
re in settimana
dirla alla Batbianca con la
Una scena del film di Bertolucci
tiato. Lorenzo
scuola,
mene Olivia sono
tre in realtà si
fratellastri da
rinchiude nella
parte di padre,
cantina del suo
diversi d’aspetto ma simili per soli- palazzo, provvisto di coca cola, futudine. Lorenzo ha quattordici anni, metti e formicaio. Io e Te è ambiendifficoltà a relazionarsi con gli altri tato a Roma, ma lo spettatore quasi
e uno sguardo straniante. Il mondo non se ne accorge, perché la maggior
delle persone è un luogo opprimente, parte delle scene sono girate nella
angoscioso, e Lorenzo preferisce os- cantina-bunker. L’isolamento feliservare il suo formicaio piuttosto che ce di Lorenzo finisce molto presto,
parlare con i compagni di scuola.
quando la sorellastra, Olivia, irrom-
pe per riprendersi i suoi scatoloni. I
due si rincontrano dopo molti anni, e
scoprono di non sapere poi così tanto
l’uno dell’altro. Così, mentre Olivia
sceglie di rimanere nella cantina per
disintossicarsi, Lorenzo è costretto a
fare i conti con l’altro, con l’imprevisto e la convivenza forzata.
La forza di Io e Te, sceneggiato da
Bertolucci insieme a Niccolò Ammaniti, non sta tanto nell’intreccio,
quanto nella bravura dei protagonisti,
entrambi autori di un’interpretazione
realistica e intensa. È la scelta azzeccata di Antinori e Falco ad equilibrare le scene più urlate ed eccessive,
presenti soprattutto nella prima parte
del film, dove si ha quasi l’impressione di ritrovarsi di fronte all’ennesima
pellicola sui problemi giovanili. Non
è così. Io e Te è un film che ha una
forza propria, intensa, e meravigliosamente riconoscibile. Nelle sale italiane dal 19 ottobre.
Susanna Combusti
Le recensioni in un sms di Ilaria Ravarino
in 160 caratteri tutto quel che c’è da sapere sui film
IL DITTATORE
di Larry Charles
In sala dal 15 giugno
MARLEY
di Kevin McDonald
In sala dal 26 giugno
BIANCANEVE
E IL CACCIATORE
di Rupert Sanders
In sala dall’11 luglio
ON THE ROAD
di Walter Salles
In sala dal 5 ottobre
IO E TE
di Bernardo Bertolucci
In sala dal 26 ottobre
Satira irriverente della
politica, piacerà anche a
chi ha odiato Borat. Da vedere in lingua originale: in
inglese, la battuta su Berlusconi non è censurata..
Tutto quel che avreste voluto sapere di Bob Marley
e non avete mai avuto il
coraggio di chiedere: tre
ore ben spese, se credete
nella musica e nell’amore
universale.
La Stewart più bella
della Theron? Un assunto
impossibile, anche se lo
dice lo specchio magico.
Il resto è fantasy senza
gran fantasia, e bellissimi
costumi.
Cavalcata estetizzante
nell’effimero Beat: un film
che non serve a molto a
parte esaltare il talento di
Riley, i denti della Stewart
e i pettorali di Hedlund.
Ottimi interpreti e regia
ferma, anche se i capolavori di Bertolucci sono
altri: meglio il libro (di
Ammaniti) che il film,
ma almeno il Maestro è
tornato al lavoro.
28
Giugno 2012
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