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 Associazione Nazionale Professionale Assistenti di Volo
PROBLEMATICHE
ARTEFATTE
vs.
PROBLEMATICHE
REALI
(e urgenti!)
Quello che più fa specie e che non sfugge all’attento lettore è il fatto che ci troviamo di fronte al
consueto fenomeno pre-estivo, ovvero il proliferarsi di problemi - non problemi che tengono
impegnata la compagine sindacale in maniera trasversale: tali problematiche tendono ad occupare
tutto il tempo disponibile senza che effettivamente si discerna fra l’imprescindibile, l’utile, il
meno utile, il politico ed il superfluo.
Risultato: ci si trova in autunno, a valle di un’estate a gestire la routine (per il quarto anno consecutivo
dell’era CAI!) a fare i conti con il risultato economico più o meno atteso che carica ingiustamente di
responsabilità l’incolpevole Personale (che professionalmente lavora tanto e spesso).
Fra le tematiche “che tengono piazza” citiamo, a solo titolo esemplificativo la lettera del FOPH di
Smart Carrier che (definiremo “altamente inopportuna” per non alimentare improduttivi alterchi) che
comunicava variazioni in materia di composizione del “CREW BAR”; a nostra immediata verifica
circa l’istituzione di un’impossibilità del CREW a dissetarsi adeguatamente e secondo quanto
previsto dalle normative in materia, ricevevamo concrete rassicurazioni circa la possibilità per
l’equipaggio di poter essere utilizzate le forniture previste per i passeggeri, senza alcun addebito,
qualora la scorta a loro dedicata risultasse insufficiente.
ANPAV Associazione Nazionale Professionale Assistenti di Volo Via della Magliana 872 B - 00148 ROMA
tel. 0651962807 fax 0651962094 mail [email protected] web www.anpav.com
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Merito poi, la problematica Base VCE raggiungevamo il colmo: è stato riservato un diverso
trattamento in favore del PNC, rispetto al PNT, turnato temporaneamente su Roma.
La discutibile quanto impercorribile soluzione prevede per il PNT il must go di posizionamento
mentre per il PNC lo stesso non sarebbe previsto: senza chiacchiere e senza prolungare la fumosa
discussione sulla problematica “riconversione Base” che ci ha occupato, strategicamente, oltre 5
mesi: abbiamo già manifestato, prima e dopo, la nostra all’Azienda. In assenza del riscontro
auspicato (no alle discriminazioni) ricorreremo a tutte le azioni a tutela dei lavoratori interessati, senza
ulteriori panegirici.
Saltando a piè pari i rumors che, attraversando una generica critica sul sistema IPI (che il mondo si
schieri: IPI si o IPI no?) commentano l’ultima “pillola” del Pierino di turno che sostiene: “…dopo 3
conseguimenti consecutivi del premio IPI, si partecipa alle selezioni per AVR di Seconda…”,
affrontiamo, risottolineandoli, i temi di primo piano:
Assunzioni CIGS
Trasferimenti
Crisi del Settore
Operazione Wind Jet
Posti di Riposo A330
Impiego e Parcheggi Basi Periferiche
e poi…: programmazione Visite IML, RT - durata per i colleghi “Fuori Sede”, impropria
trasformazione istituto RISERVA.
In merito al primo tema, l’incontro originariamente previsto per lo scorso 15 giugno è stato più
volte spostato in avanti: è previsto, ad oggi, per il prossimo 9 luglio.
Sul tema, ribadiamo la nostra posizione, chiara, mai corretta in corsa (preannunciando o auspicando,
mestamente, un penalizzante quanto scontato piano B…): le 97 assunzioni vanno effettuate, in Alitalia
CAI. Nessuna variabile giustifica un’operazione differente.
Funzionale al processo di assunzione è sicuramente la richiesta dell’Associazione di “aprire” a
forme diverse di Part Time: gli attuali modelli sono troppo rigidi e in alcuni casi non vanno
incontro né alle esigenze del lavoratore che a quelle dell’Azienda.
La possibilità di poter fruire, ad esempio, di un part time pari ad uno/due mesi complessivi,
suddiviso in 4/8 settimane nel periodo dicembre – febbraio (una settimana/ due settimane al mese)
gioverebbe alle parti di interesse (dipendente, Azienda, Dipendente ancora in CIGS).
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Un processo che potrebbe essere gestito anche a sostegno della risoluzione di una problematica
che ha raggiunto, oramai, dell’inverosimile: le localizzazioni temporanee biennali.
Non ci siamo mai accontentati delle sterili rassicurazioni chi, sindacalmente, dice di detenere i
numeri della problematica (in parole povere: il maggior numero di iscritti nella medesima condizione):
affrontare il problema, ora, potrebbe evitare la qualunque con il ricorso del singolo ad iniziative di
risoluzione individuale. Memori dell’esperienza “contenzioso”, chiediamo l’apertura, immediata, di
un tavolo “trasferimenti”.
Se le operazioni succitate possono generare un’ottimizzazione funzionale per affrontare quello che
sta diventando il cronico calo di attività autunnale (trattavamo la problematica con significativo anticipo nel
comunicato “UNO PIU’ UNO = CRISI?) , non bisogna però essere superficiali nell’affrontare le
problematiche definite “satellite”.
E’ di pochi giorni fa la sottoscrizione dell’Accordo Sindacale fra alcune Organizzazioni Sindacali e
la rappresentanza della Società Wind Jet che getta le basi, salvo cause di forza maggiore,
all’acquisizione della prima citata società da parte di ALITALIA CAI.
Nel risottolineare la nostra sul tema, ovvero la necessità di una discussione preventiva e a tutto
tondo, con tutti gli attori presenti (ci riferiamo alle altre Associazioni sindacali e l’acquirente), non
possiamo che non confermare le preoccupazioni espresse.
L’accordo recepisce la costituzione di una nuova Wind Jet che assorbe 180 Assistenti di Volo:
• rispetto a quanti aeromobili?
• il numero di aeromobili che la società etnea attualmente vola transiteranno tutti in Alitalia,
o come pere, solo una parte?
• la razionalizzazione, quasi certa, di parte delle rotte, sarà sufficiente a giustificare
l’assorbimento di 180 risorse?
La buona fede imporrebbe che queste domande se le siano poste… : rimane il fatto che le poche
righe stipulate non lasciano dedurre alcunché.
Continuando, non ci sfugge che:
la soluzione individuata per il posto di riposo A 330 è da considerarsi assolutamente temporanea:
SIAMO TUTTI D’ACCORDO?
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Un ciclico cinico interesse per il mondo delle “Basi Periferiche” emerge stagionalmente senza poi
entrare nel merito delle problematiche che caratterizzano quelle realtà.
L’evidente minor attività delle basi CTA e TRN, è, di fatto, da anni sotto gli occhi di tutti e i
tentativi a risoluzione di uno svantaggio che è anche e soprattutto economico sono stati maldestri
ed estemporanei; un esempio su tutti: localizzazioni temporanee, per molti ma non per tutti.
A ciò, come se il danno economico non bastasse, si somma la problematica “Parcheggi Basi
Periferiche”, ovvero l’obbligo al pagamento che taluni colleghi.
Problema che è ben lontano dall’essere risolto.
Il tema, puntualmente inserito nelle discussioni complessive che hanno portato a vari Accordi, è
stato puntualmente “stralciato” (l’ultima volta a Gennaio).
Continueremo a ripetere che va necessariamente dato seguito a quanto definito nel Verbale di
Riunione del 25 novembre 2010 (2 anni orsono).
Ribadiamo che bisogna individuare, abbandonando posizioni “ideologiche” (che hanno solo
determinato la non trattazione della tematica), una soluzione a partire dalla logica che almeno un
parcheggio debba essere a carico aziendale (permettendo la scelta: contribuirebbe ad alleviare la cattiva sorte
di coloro che, al rientro dalla CIGS, sono stati assunti su altra base), ipotizzando, magari, un contributo
solidale per far fronte al costo, già sostenuto, dei parcheggi sulle Basi Periferiche.
Ad evitare di creare “precedenti”, riteniamo che la logica del contributo su proposta potrebbe
essere introdotta relativamente ad una finestra temporale (luglio – dicembre 2012) rinviando la
risoluzione “a sistema” della problematica al rinnovo del nostro CCL, già scaduto.
VEDIAMO CHI CI STA!
Una panoramica complessiva, sicuramente non esaustiva di ciò che attraversiamo è sicuramente
interessante per raggiungere un maggior grado di consapevolezze e aver maggiori strumenti per
mettere le cose in fila: in presenza di una sistematica tendenza a eludere l’urgente, creando
incidenti di percorso “ad hoc”, è bene avere occhi aperti, critici comunque anche verso le
tematiche “minori” che hanno analogo diritto di cittadinanza.
Roma, 28 giugno 2012
RSA ANPAV
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