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PERRICONE
Numero iscrizione registro nazionale delle varietà di vite – Codice: 185
Sinonimi: Pignatello, Pignateddu, Niuru, Nieddara, Pirricuni, Tuccarinu di Catania,
Guarnaccia nera, Quarnaccia.
Importanza e diffusione: vitigno in fase di espansione colturale, è attualmente coltivato in poche
centinaia di ettari concentrati soprattutto nelle province di Caltanissetta, Palermo, Agrigento
e Trapani. Entra a far parte di alcune delle principali D.O. siciliane (Contea Di Sclafani, Delia
Nivolelli, Eloro, Marsala: per il tipo Rubino, Alcamo, Sicilia)
DESCRIZIONE DELLA VARIETA’
Grappolo: da medio a lungo, da compatto a molto compatto, con peduncolo da corto a medio, di
forma cilindrico-conico, con presenza di 1-2 piccole ali
Acino: di medie dimensioni, di forma quasi sferica, di colore rosso scuro-violetto, la polpa non
presenta nessun sapore particolare ed è di consistenza leggermente soda, lo sviluppo dei vinaccioli è
completo.
I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di
Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale
dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
Profilo Polifenolico:
Nel vitigno Perricone, la malvidina-3-glucoside è l’antociano principale. Esso è seguito dalla
peonidina-3-glucoside e dalla petunidina-3-glucoside, mentre i 3-glucosidi della cianidina e della
delfinidina non raggiungono ciascuno 5% del totale. Il rapporto acetati/p-cumarati è sensibilmente
minore di 1.
Profilo Antocianico delle bucce
Delfinidina
Cianidina
Peonidina
Petunidina
Malvidina
p-Cumarati
Acetati
Profilo Acidi idrossicinnamici delle bucce
Trans Caffeil Tartarico
Cis p-cumaril tartarico
Trans-p-cumaril tartarico
Feruril Tartarico
Profilo dei Flavonoli delle bucce
Miricetina glicoside
Quercetina glucuronide
Quercetina glucoside
Campferolo glicoside
%
4,3
6,58
23,57
7,16
49,13
7,5
1,68
%
60,9
8,4
29
1,7
%
22,2
21,1
44,4
12,3
Fenologia: questo vitigno presenta un’epoca media di germogliamento, mentre l’epoca di raccolta
risulta tardiva determinando in questo modo un ciclo vegeto-produttivo lungo.
Mese
MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE
Decade 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3°
Fenologia
G
F
I
V
I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di
Marsala del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Assessorato Regionale
dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
Produttività: vitigno che si caratterizza per un grappolo dal peso medio elevato e per un acino che
può essere da grande a molto grande, la fertilità dei germogli è bassa e quella dei germogli del tratto
basale è anche inferiore. La produttività è medio-bassa e costante negli anni.
Biotipo
Parametri produttivi
A
Peso grappolo (g)
Peso acino (g)
Fertilità del germoglio
Fertilità del germoglio - tratto basale
B
media
±S
media
±S
233
3,23
0,55
0,38
60,52
0,45
0,04
0,12
224
2,32
0,76
0,51
80,62
0,10
0,13
0,13
Cinetiche di maturazione:
Acidità titolabile
Zuccheri
22
g/L
°Brix
20
18
16
14
A
12
B
15,00
13,00
11,00
9,00
A
7,00
5,00
3,00
10
B
214 221 228 235 241 248 255
214
221
228
235
241
248
255
Giorni dal 1° gennaio
Giorni dal 1° gennaio
L’inizio della maturazione, che può essere considerata medio-tardiva, avviene nella prima decade di
agosto, e senza mai essere particolarmente intensa, decorre in modo regolare fino al momento della
raccolta che avviene dopo la metà di settembre, quando raggiunge tenori zuccherini nella media. Le
variazioni delle concentrazioni zuccherine, nel corso degli anni, sono sufficientemente contenute
evidenziando una certa stabilità di questo vitigno nei confronti della maturazione glucidica. La
cinetica relativa all’acidità titolabile mostra, al contrario di quanto registrato per gli zuccheri, una
rapida riduzione del valore di acidità nelle prima fase della maturazione, per poi rallentare e infine
diventare sostanzialmente costante con l’avvicinarsi della raccolta. Le variazioni registrate negli
anni di indagine mostrano una sostanziale omogeneità del dato, evidenziando un’elevata stabilità
del vitigno rispetto alla maturazione acidica delle uve.
I dati tecnici della presente scheda sono stati gentilmente concessi dall’U.O.S. di
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Caratteri distintivi dei biotipi A e B di Perricone
Biotipo
A
B
Caratteri ampelografici
Acino di grandi dimensioni e di Acino
di
grandezza più
elvato peso medio (g 3,23)
contenuta e peso medio
inferiore (g 2,32).
Caratteristiche enologiche
gradazione zuccherina dei mosti gradazione zuccherina ridotta
superiore alla media
rispetto al biotipo A
I Cloni: Il clone ufficialmente riconosciuto e iscritto al registro nazionale delle varietà è di
seguito riportato:
Codice
001
Clone
I – Regione Sicilia 7
Gazzetta Ufficiale
G.U. 127 del 4 -6 - 2014
La descrizione del clone Regione Sicilia 7 non è ancora disponibile sul sito del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali.
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