Opel FlexTreme - Gmeuropearchive.info

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Estremamente flessibile – Breve storia della versatilità
Innovative soluzioni per carrozzeria, sedili e porte
Alla Opel la storia della flessibilità ebbe inizio con le station wagon quando, nel 1953, la
Casa di Rüsselsheim lanciò sul mercato la sua prima station wagon e coniò per esse il
termine CarAvan.
Da allora la creatività degli ingegneri e dei progettisti di GM/Opel è andata oltre e ha
affrontato i temi della flessibilità applicata alle persone ed alle cose a bordo delle
automobili. Sul prototipo Opel Junior del 1983 c’erano, ad esempio, strumenti che
potevano essere spostati come singoli elementi. L’autoradio con lettore di cassette e gli
altoparlanti potevano essere staccati ed attaccati ad un borsa. Le attuali Tigra TwinTop e
Astra TwinTop hanno un diverso genere di flessibilità: sono al tempo stesso coupé e
cabriolet. Entrambe hanno un tetto d’acciaio ripiegabile che, premendo un pulsante, può
sparire dentro al bagagliaio. Quello di Astra TwinTop è realizzato in tre pezzi in modo da
non occupare troppo spazio all’interno del bagagliaio.
Nel caso del prototipo Opel Twin del 1992 ad essere variabile era invece il sistema di
propulsione. Il veicolo disponeva di un’unità intercambiabile, comprendente motore,
trasmissione, assale posteriore ed accumulatore di energia. L’attuale piattaforma GM EFlex – che è alla base, ad esempio, del prototipo Opel Flextreme (2007) – utilizza un
concetto analogo, in quanto permette di abbinare differenti sistemi di propulsione ad una
stessa piattaforma di veicolo elettrico.
I sedili a configurazione flessibile di Zafira, Meriva e Signum
Due innovative monovolume come Zafira (1999) e Meriva (2003) sono state il simbolo
della massima flessibilità interna. Mentre chi possiede una monovolume di tipo
convenzionale deve sempre decidere prima di partire se ha bisogno di più spazio per le
persone o per le cose, il sistema Flex7 di Opel Zafira è in grado di risolvere questo
dilemma in qualsiasi momento: i sette sedili sono sempre presenti e disponili a bordo della
vettura.
Adam Opel GmbH
D-65423 Rüsselsheim
http://media.opel.com
General Motors Corporation
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Su Meriva le cose funzionano in un modo leggermente diverso. In questo caso il sistema
FlexSpace sfrutta in modo molto flessibile i sedili della seconda fila: si possono avere due
sedili separati con molto spazio per le gambe ed in corrispondenza delle spalle, tre comodi
posti oppure un ampio vano di carico. Lo stesso sistema è presente dal 2003 anche su
Signum, l’ammiraglia della Casa tedesca.
Pratiche soluzioni di trasporto su Corsa, Antara e Flextreme
FlexFix, il portaoggetti flessibile integrato nella parte posteriore della vettura (disponibile a
richiesta su Corsa ed Antara),porta la capacità di trasporto ad un livello superiore. Può
essere estratto come un cassetto dal paraurti posteriore ed ospitare due biciclette oppure
un grande contenitore ripiegabile che amplia la capacità di trasporto. La filosofia Opel si
applica anche a FlexFix – non servono attrezzi per utilizzarlo, niente deve essere montato
o smontato, Una particolarità del prototipo a propulsione elettrica Opel Flextreme (2007)
era invece un vano di carico, chiamato FlexLoad, ricavato sotto il piano di carico.
Soluzioni non convenzionali per l’apertura delle porte
sui veicoli sperimentali Insignia Concept, TRIXX e Meriva Concept
I progettisti GM/Opel sono sempre stati aperti a soluzioni pratiche ed insolite, anche per
quanto riguarda le porte: il veicolo sperimentale GT2 (1975) era dotato di porte scorrevoli,
mentre il prototipo Astra Coupé OPC X-Treme (2001) aveva porte con apertura ad ali di
gabbiano – una soluzione indubbiamente di grande effetto che comportava tuttavia un
meccanismo complesso, poco adatto alla produzione in serie. Porte con apertura a
pantografo si sono viste sui prototipi Insignia Concept (2003) e TRIXX (2004): questa
soluzione permette di aprire porte anche di grandi dimensioni in spazi ristretti come
parcheggi e garage, in quanto le porte scorrono parallelamente alle fiancate senza bisogno
di guide.
Studiando soluzioni in grado di facilitare l’accesso all’interno dell’abitacolo, i progettisti
Opel/GM sono arrivati a considerare anche le porte posteriori incernierate all’indietro. Il
sistema FlexDoors ha fatto la sua prima apparizione nel 2007 su Opel Flextreme – uno
studio che portava avanti la tradizione Opel nel campo della realizzazione di carrozzerie
pratiche e flessibili, quanto valide sotto l’aspetto estetico. Il prototipo Meriva Concept
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(2008) mostra come Opel abbia lavorato per realizzare porte posteriori incernierate
all’indietro in grado di aprirsi indipendentemente da quelle anteriori.