numero 01 del 7 marzo

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numero 01 del 7 marzo
il magazine - idea giovane
Registrazione del Tribunale di Foggia n. 5/P/2009 del 17 febbraio 2009
Editore: Nuova Comunicazione arl - Direttore responsabile: Gianvito Casarella (3388394306)
Redazione ed amministrazione: - Via Corsica n. 28 - 71042 Cerignola (Fg) - www.cerignola.it - Responsabile internet: Vincenzo Vasciaveo (3397748324)
Chiuso in redazione: Martedì 3 marzo 2009 - ore 19,30 - Stampa: Tipografia Ciemme - Cerignola (Fg)
ANNO 0 - NUMERO 1 - Sabato 7 marzo 2009 - www.cerignola.it - Copia omaggio
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SOMMARIO
Editoriale
La ricerca continua
L
'idea è piaciuta. Ne siamo lieti. Un magazine, espressione di un'idea giovane, è
stato gradito ai lettori. Non volevamo
piacere a tutti: abbiamo posizioni precise e definite, per fortuna. Ora c'è entusiasmo. Continuiamo la ricerca. Rifiuti, sicurezza, sanità, sviluppo: questo sta a cuore alla gente. Non le chiacchiere. Cerignola è stanca. È stanca di farsi prendere in giro da redivivi giullari della politica, che
un giorno fanno la guerra e poi chiedono tregua
in punto di morte. Quelli che solo additare sanno, e che mai nessuna proposta hanno proferito,
sia in maggioranza che in minoranza. Fare opposizione va bene, ma oggi il ceto moderato sa che
al governo può andarci. Ed allora, inutile continuare con le acrobazie circensi per un sensazionalismo fine a se stesso. Andava bene negli Anni 80. Non ora. Noi, e non tanti altri, l'abbiamo capito. E di conseguenza operiamo: per essere credibili dobbiamo sì saper denunciare, ma anche immaginare nuovi scenari. E invece attorno
si fa la gara a volersi candidare a sindaco nel
2010. Alcuni si autocandidano: se già partono
soli, come sperano di arrivare sino in fondo? Bontà loro, non succederà e quindi non ce ne occupiamo. Ma avessimo sentito, fra tanti contendenti,
esporre un’idea chiara, nuova e futuribile. Niente. Ecco perché la gente non li ascolta. Parliamo
di programmi, allora. Noi al sindaco ci pensiamo. Lo immaginiamo onesto, serio, corretto, politico, popolare e soprattutto capace. E fra quanti si propongono più o meno velatamente, con tutta sincerità, fatichiamo a trovare queste qualità.
Basta scherzare, la ricerca continua.
Gianvito Casarella
Cerignola.it
il magazine - idea giovane
Reg. del Trib. Foggia n. 5/P/2009 del 17 febbraio 2009
Editore: Nuova Comunicazione Arl
Direttore responsabile: Gianvito Casarella
Responsabile internet: Vincenzo Vasciaveo
E-mail: [email protected]
In redazione:
Ignazio Abatino
Michele Biancardi
Onofrio Bombino
Piefrancesco Castellano
Nicola Desantis
Ivano Dileo
Nico Gallicchio
Rosanna Gallo
primo piano
IN CORSO...
pagina
DI SFACELO.
4
PIENO DEGRADO
IN PIENO CENTRO,
A NORD E A SUD
primo piano
OPERAZIONE
pagina
SINDACO 2010:
5
TANTI AMBISCONO
TROPPI E I SOLITI.
POCHI I CAPACI
politica
VALENTINO
pagina
ORA AMMETTA
7
LA DISFATTA.
SANTA BARBARA,
PASTICCI E BUGIE
politica
COSTRUIRE,
pagina
SALE IL PREZZO
8
DEI DIRITTI
DI SEGRETERIA,
SENZA VANTAGGI
politica
CASARELLA:
Pasquale Giannatempo
Antonella Grieco
Mario Liscio
Francesco Merafina
Giovanna Pignatelli
Danilo Ruocco
Sara Tufariello
Paolo Vitullo
Fotografia: Photoshop di Mimmo Dipasquale
pagina
«SEMAFORI
9
SPENTI,
TRAFFICO
IN TILT»
sviluppo
IL NUOVO
pagina
‘LEADER’
10
DEL PROGRAMMA
FINANZIAMENTI.
GAL E RURALITÀ
sviluppo
IN CRISI L’OLIO
pagina
CALA PURE
11
IL GRANO.
UE, ARRIVA
L’ETICHETTA
cultura
ITC, FORMAZIONE
pagina
ANTI-PRECARIATO.
13
‘PAOLILLO’, IL POF
DI UNA SCUOLA
INNOVATIVA
legalmente
ZENO: «SERVONO
pagina
PIÙ CANCELLIERI
15
E MAGISTRATI».
E CRESCONO
I REATI DI DROGA
facebook
TRA POLITICI
pagina
PER «AMICI»
17
E AMICIZIE
PER LA POLITICA.
LA CLASSIFICA
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PRIMO PIANO
Tratto abbandonato della via principale. Commercianti e residenti si lamentano, non si può più aspettare
Marciapiedi ormai
dissestati, illuminazioni
vecchie ed insufficienti,
nessun arredo.
Dopo il Convento
è pieno degrado
vincenzo vasciaveo
«M
eno male che ci son le stelle ad illuminare…». Esordisce
ironizzando così, Michele Cappiello, titolare di una profumeria, nel manifestare la voce unanime di disappunto
dei commercianti per l'ingiustificato disinteresse dell'amministrazione
comunale per la necessaria riqualificazione de «l'ultimo» lembo di
Corso Moro. Dal convento all'Agip, per intenderci. «Obsoleta illuminazione ad alto consumo - commenta l'esercente - e pavimentazione d'asfalto con enormi voragini».
Una situazione, questa, che aggrava la condizione delle attività commerciali presenti nella zona, già penalizzate dalla viabilità a senso unico
che non permette l'ingresso da Corso Scuola agraria.
Dal Convento dei Cappuccini in su, il corso principale diventa un altra
cosa rispetto a quanto si vede prima: niente illuminazione, marciapiedi
rotti, buche, nessuna panchina, né suppellettili di alcun tipo. Insomma,
la desolazione completa in pieno corso. Col peggior biglietto da visita,
dunque, si presenta Cerignola, «buia e desolata», a coloro che percorrono, a piedi, il corso principale dal versante meridionale. «Una illuminazione precaria è sinonimo di carente sicurezza, fondamentale per noi
commercianti e freno inibitore per i nostri clienti», spiega Ottavio
Dantone, titolare di un negozio di abbigliamento. Si associano alla protesta, con uguale intensità, i residenti, di cui si fa portavoce Nicola
Musci: «Nulla è cambiato da oltre trent'anni e troppe son state le promesse non mantenute dalle amministrazioni passate - termina - ricordate Piazza Mercadante e Viale Roosvelt»?
Evidente il paragone: ieri zona depressa e demotivante per il "passeggio", oggi indubbio salotto di Cerignola. Legittimo riconoscimento di
lungimiranza va dato all'amministrazione di Antonio Giannatempo,
dimenticato protagonista della ristrutturazione, avendo destinato,
coraggiosamente, il mercato cittadino in zona Fornaci, nonostante la
vigorosa contestazione degli ambulanti. Lodevole l'intervento di riqualificazione della "rossa" viale di Levante, della giunta di Matteo
Valentino. Mentre si emana il bando di idee per dare un nuovo "look"
a piazza Duomo e si vocifera (ma sono solo ingannevoli voci) di Piazza
Castello, non si fa alcuna menzione al completamento di Corso Moro.
Un altro corso. Un'altra realtà.
Castello, i lampioni fanno buio
C
orso Gramsci è buio. A
nulla servono i nuovissimi
lampioni fatti istallare dall'amministrazione comunale alla
fine del 2008. Ora che i vecchi
pali sono stati tolti, la sera pare
di camminare in un viale del
cimitero cittadino. Si stava meglio prima. Forse perché
quei lampioni, "avanzi" della riqualificazione del Borgo
Antico (3 milioni di euro di fondi Cipe della vecchia
amministrazione) non sono adatti ad una strada così
larga. Dopo 60 anni sono stati tolti gli antiestetici "pali
da autostrada" tanto cari alle vecchie amministrazioni
di sinistra. Ma se quelli peccavano in bellezza, questi
nuovi peccano in funzionalità.
Si è voluto certamente fare il tentativo di uniformare l'illuminazione di Corso Gramsci con quella che esiste in
Corso Garibaldi e Corso Roma, ma con scarsi risultati,
anche per l'assenza di plafoniere, che invece costituiscono elemento di diffusione della luce negli altri due casi.
Gianvito Casarella
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PRIMO PIANO
La corsa a Palazzo di Città è partita. In ambo gli schieramenti fioccano deprimenti autocandidature
Operazione
Sindaco 2010:
In tanti ambiscono
Troppi e i soliti...
Pochi sono capaci
nicola desantis
A
circa un anno dalle prossime elezioni
comunali, noi cittadini di questa sventurata città e pseudo-elettori di future incertezze, abbiamo in cuor nostro due certezze di assoluto valore: la prima è quella che
ci vedrà di qui a poco ad indicare la nostra preferenza per qualcuno che neanche ci conosce,
la seconda è quella di non avere la più pallida
idea di chi votare a governare la nostra comunità, che ormai già proviene da un lustro di
quattro anni di assoluto negativismo e di assoluto disfattismo politico.
Non neghiamo almeno al nostro "io" che
viviamo in un deprimente stato di assuefazione allo sfascio politico ed istituzionale.
È sotto gli occhi di tutti, o quanto meno lo si
spera, che la città versa in condizioni pietose e
retrograde che hanno dello scandaloso e che
denotano fin da ora cosa ci aspetta: altri lunghi anzi lunghissimi anni di repentina e pesante salita. Come un ciclista che scala una vetta
senza mai raggiungerla.
Ma si possono chiamare i cittadini all'appello
delle elezioni solo per riporre e riproporre nei
posti di potere alcuni vecchi tromboni locali e
non, che nulla hanno fatto nella loro vita professionale politica per meritare le attenzione di
una comunità che persevera nel creder che
votando qualcosa potrà cambiare? Con questa
gente e queste regole, politiche, morali e personali, mai nulla cambierà.
Non sono state e non saranno votazioni libe-
Mercanti e furfanti
restino a casa.
Così come le scimmiette
scappate dai circhi.
Qui ci vuole gente
davvero in gamba.
Gente nuova. Ora basta
re e democratiche ma solo un gran circo dove
le scimmiette di turno faranno i salti più
rocamboleschi e dove quella che fa ridere di
più verrà piazzata.
Di scimmiette sui palchi a dire nulla ne abbiamo piene le scatole. Vogliamo gente serie e
preparata, leale e corretta, sincera e concreta,
non i faccendieri voltagabbana che di tanto in
tanto si ricordano di candidarsi solo per curare gli affari loro. Per trovare il posticino al
nipotino beota di turno, all'amico dell'amico,
al fratello del topolino della fogna più vicina.
Non ne possiamo più. Sono sempre gli stessi
sempre ormai da 50 anni.
Per questo è verosimile che il partito dei non
votanti sarà assai numeroso lo dovrà essere
per dire a chi ci governa o meglio comanda
andatevene via per sempre non fatevi vedere
siamo ormai saturi delle vostre faccette…
neanche nere, ma antipatiche, arroganti,
boriose e soprattutto incapaci di cogliere le
vere esigenze della Città che prova a crescere
e cambia.
Sono da anni le segreterie di partito o gli stessi potenti politici locali ad indicare volta per
volta i futuri candidati, a dire questo sì questo
no, svuotando gli stessi candidati della loro
dignità di uomini, poiché precettati ed elencati nelle ormai "depression list" .
Allora perché non cercare di essere sinceri e
leali con se stessi, prima di tutto con se stessi,
auto-eliminandosi dai giochi e dalla scena
politica locale, perché non cercare e trovare
nuovi volti, nuove facce, nuove menti, capaci
di pensare con il loro cervello, e non di ricorre sempre di più ai vecchi tromboni, i quali
hanno anche la lodevole colpa di aver già
indegnamente rappresentato la nostra cittadina ai livelli più effimeri della politica nazionale e locale. Ci vuole gente in gamba, gente che
abbia idee e che abbia volontà di lavorare, ma
di lavorare per il bene comune. Basta con questo stuolo di camerieri incapaci, affamati di
potere, con sete di manovrare le leve degli
imbrogli. Di questi volta faccia siamo esausti.
Fatevi da parte e non uccidete questa splendida città che ha dato i natali a gente che se
dovesse essere tra noi ora avrebbe di che dire
e di che dolersi. Sennò rimarremo come gli
ubriachi che usano i lampioni per sorreggersi,
non per illuminarsi, inoltrandoci e smarrendoci nel bosco dei lupi (che perdono il pelo
ma non il vizio).
Impettiamoci e gridiamo ad altissima voce il
nostro sdegno. Facciamolo per tutti quelli che
ci hanno preceduti in questa vita, che non
sapevano e non pensavano che saremo stati in
grado di arrivare a tanta dissoluzione.
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POLITICA
La quinta giunta ha sin qui prodotto incarichi legali, dichiarazioni ovvie e tanti, tanti ritardi sui progetti
Valentino ammetta la disfatta
e consegni la città ai cittadini
paolo vitullo
L
a quinta crisi amministrativa si è
conclusa (?) con la presentazione
della nuova giunta nella seduta del
Consiglio Comunale del 22 gennaio e l'esposizione da parte del Sindaco di un programma di fine legislatura battezzato
"Consegnare alla città il proprio futuro"
che, dalle colonne di questo mensile, ci
riproponiamo di monitorare nel suo stato
di attuazione. Già dai banchi del
Consiglio avevamo fatto notare quanto, a
livello di contenuti, queste linee programmatiche somigliassero al programma elettorale presentato per sostenere la candidatura del Sindaco Valentino, sintomo
evidente che in un arco temporale di
quattro anni, tutti i buoni propositi e le
promesse fatte sono rimaste tali. In questi
quaranta giorni successivi di attività
amministrativa, la nuova giunta ha prodotto atti deliberativi la cui rispondenza a
quegli obiettivi programmatici valutiamo
di seguito.
I capisaldi del programma di fine legislatura possono essere così riassunti: vendita
di alcuni immobili di proprità dell'ente;
scelte sul futuro di Asia e Ofanto
Sviluppo; ampliamento del cimitero; posa
della prima pietra della chiesa nel rione
Santa Barbara; varianti al Piano
Regolatore Generale; avvio del Piano per
l'Edilizia Economica e Popolare in via
Padula; approvazione del Piano
Regolatore degli Impianti Eolici; programmazione del nuovo triennio del
Piano Sociale di Zona; adozione immediata del Piano Commercio.
I presupposti per poter portare a compimento un tale elenco di obiettivi programmatici in così poco tempo sono
necessariamente quelli di un'amministrazione snella, decisionista, convinta e supportata da una maggioranza coesa; carat-
teristiche queste ben
diverse da quelle proprie di una compagine
che dal 2005 ha saputo
soltanto
sostituire
assessori per risolvere
crisi amministrative e
malcontenti ora di questo ora di quel consigliere, perdendo progressivamente pezzi di una maggioranza
che resta sempre più appesa ad un sottilissimo filo.
Dall'analisi degli atti deliberativi di questa
nuova giunta emergono, oltre ad un certo
numero di incarichi legali (quelli non
mancano mai), ed un aumento indiscriminato dei diritti di segreteria per la richiesta
di certificati presso l'Ufficio Tecnico, solo
una delibera di indirizzi per la realizzazione del progetto di ampliamento del cimitero, progetto già approvato dalla precedente amministrazione nel lontano 2005.
«È intento di questa Amministrazione
comunale procedere
con la massima urgenza alla realizzazione
dell'opera, attesa la sua
valenza sotto il profilo
sociale e viste le numerose richieste
di
tombe di famiglia giacenti presso gli uffici», così recita il testo
del provvedimento proposto dal vice
Sindaco Saccinto. Occorreva aspettare
che Saccinto diventasse vice Sindaco per
contare le richieste di tombe e rendersi
conto che da oltre 4 anni vi era un progetto di ampliamento del cimitero pronto
per essere portato avanti? Sulla procedura, poi, individuata per la realizzazione
dell'opera avremo modo e tempo di soffermarci e di fare le opportune considerazioni ove dovessimo riscontrare nel prossimo futuro, come non crediamo, ma
comunque ci auguriamo, che alla delibera
di indirizzo segua una concreta attività.
Santa Barbara: pasticci e bugie
M
entre il sindaco Matteo Valentino
esponeva le linee guida per l’ultimo scorcio di consiliatura, sostenendo
fra l’altro l’imminente posa della prima
pietra per la nuova chiesa di Santa
Barbara, in Regione preparavano l’atto
con cui veniva vanificato tutto il lavoro
svolto nell’ultimo anno. Come già avevamo avvertito da queste colonne, la
chiesa è sempre più una chimera.
La Regione ha ritenuto la variante al
Prg per la costruzione della nuova chiesa all’ex Macello, di fatto, superata.
Occorre dunque riadottare il Piano di
lottizzazione.
Da un anno l’opposizione di centrodestra aveva messo in guardia Valentino
ed i suoi, su questo argomento. Non c’hanno creduto. E questi sono i risultati.
Altro che proclami trionfalistici, come si sono affrettati a fare a sinistra. La gente
del rione Santa Barbara dovrà attendere ancora un anno. Salvo altri pasticci.
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POLITICA
Decisione discutibile della giunta Valentino. Gli introiti serviranno solo alla gestione dei vari uffici
Costruire, diritti di segreteria
alle stelle ma senza vantaggi
paolo vitullo
L
a nuova Giunta, con l'eccezione
dell'assessore Gerardo Valentino,
strategicamente assente, ha con
provvedimento n.62 del 19 febbraio
provveduto a rideterminare in aumento i
diritti di segreteria relativi alle varie attività dell'area Tecnica. «Le limitate risorse
economiche - si legge nel testo del deliberato - obbligano quest'amministrazione
all'adeguamento dei diritti da porre a carico dell'utenza» (i cittadini di Cerignola).
Oltre, quindi, ai già sostanziosi importi
relativi agli oneri concessori dovuti da chi
richiede un Permesso di Costruire, che
appaiono ancor più sostanziosi se paragonati ai servizi offerti dall'ente in termini di
opere di urbanizzazione, d'ora in avanti
ogni attività afferente l'ufficio tecnico sarà
gravata da un ulteriore balzello.
Gli introiti di questa nuova tassa, inoltre,
non avranno una destinazione finalizzata
al miglioramento o alla manutenzione
delle urbanizzazioni (strade, marciapiedi,
impianti a rete), ma serviranno solo per la
gestione dei vari uffici. In dettaglio per
una denuncia di inizio attività (uno dei
provvedimenti edilizi più semplici dal
L
'amministrazione comunale ha
fatto da sé nel decidere di affidare
il servizio di rilevamento della velocità a
mezzo Autovelox fisso sulla SS16,
all'Aci con la ormai nota convenzione
approvata con delibera di Consiglio
comunale n. 12/07 del 7 maggio 2007.
Ha fatto da sé, appunto, nello stabilire
che uomini e mezzi propri del "gestore" monopolista (Ac Foggia, non Aci
come volevano farci credere) provvedessero alla organizzazione e gestione
dell'apparecchio, persino nella fase di
accertamento delle violazioni al C.d.S.
punto di vista di istruttoria da parte degli
uffici) occorrerà versare fino a E. 103,30;
per ogni permesso di costruire e/o
varianti in corso d'opera occorrerà versare da un minimo di E. 51,60 ad un massimo di E. 516,46; per ogni altra autorizzazione di qualsiasi tipo E. 51,60 oltre alle
consuete marche da bollo da applicare su
ogni singolo provvedimento. Vale la pena
di considerare che mediamente per un
singolo intervento edilizio vengono rilasciati tra permesso di costruire, varianti e
successive denunce di inizio attività dai
tre ai quattro provvedimenti che saranno
soggetti all'applicazione di questi nuovi
tributi. Non sono fatti salvi da questa
nuova tassa i certificati di destinazione
urbanistica (se ne rilasciano circa 500
all'anno) per i quali si pagheranno diritti
da E. 30,00 ad E. 51,65.
Ma la ciliegina sulla torta di questo provvedimento è la previsione di un versamento di E. 516,00 da effettuare ai fini
della presentazione di piani attuativi,
prima ancora della proposta di adozione
da parte del consiglio Comunale.
Considerando che quest'amministrazione
in quattro anni di governo, nonostante
oltre venti richieste giacenti presso gli
uffici, non ha provveduto all'adozione di
Autovelox fai da te
Da qui, contravvenzioni illegittime perché la gestione di tali apparecchi è consentita dalla legge soltanto alle forze
dell’ordine (Polizia stradale, Polizia di
Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza,
Polizia municipale). Da qui, verbali
nulli perché mancanti di elementi fondamentali (come la data della infrazione rilevata dall'apparecchio). Non il
2,5% dei ricorsi totali sono stati accolti
dal Giudice di Pace (come strumentalmente riferisce il sindaco). Sono com-
alcun piano attuativo, si comprende bene
come questa nuova imposizione sia un
"versamento a fondo perduto".
Questo atto deliberativo testimonia in
maniera inequivocabile la scarsissima
considerazione di questa amministrazione
per un settore, quello edile, già in crisi da
parecchio tempo e che la politica di questo governo locale ha certamente contribuito ad aggravare. Invece di dare risposte
alle legittime richieste dei cittadini la
nuova giunta delibera un aumento delle
tasse da corrispondere in taluni casi contestualmente alla presentazione dell'istanza pena l'improcedibilità dell'istruttoria,
dimostrandosi sempre più lontana dalle
reali esigenze della collettività.
plessivamente 3.756 le contravvenzioni
contestate formalmente con ricorso al
Prefetto (2.861) e al Giudice di Pace
(895). I ricorsi accolti sono 95, pari al
2,5% del totale. Ma, caro sindaco, sono
il 100% di quelli fin qui analizzati, che
in effetti sono il 2,5% del totale.
Per gli altri è solo questione di tempo.
Non di «vizi di forma» trattasi, ma di
«vizi di …sostanza, e che sostanza»!
Ora l’apparecchio non funziona più. Al
sindaco non resta che dire: «Valentino,
autovelox fai da te? Ahi, ahi, ahi»!
p.v.
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POLITICA
Interrogazione al sindaco da parte del consigliere comunale. Sotto esame, Via Milano e Via Manfredonia
Casarella (An): «Semafori
spenti, traffico in tilt»
S
emafori spenti in tutta Cerignola e il
traffico aumenta e va in tilt. Il problema di viabilità diventa interrogazione consiliare, presentata oggi dal consigliere comunale di Alleanza Nazionale,
Gianvito Casarella, che pone all’attenzione del sindaco Matteo Valentino le simboliche situazioni degli incroci di Via
Manfredonia e Via Milano. Nel testo si
chiede di conoscere «ragioni del disservizio e tempi di ripristino del funzionamento degli impianti semaforici nei punti
nevralgici della città».
«Non avremmo voluto ricordare a Matteo
Valentino che, fra le sue prime enunciazioni da sindaco, si vantò di aver riacceso
i semafori cittadini con una telefonata –
esordisce il giovane presidente della
Commissione Sicurezza e viabilità - . In
questi anni, più volte abbiamo avuto
ragione di credere che gli si fosse rotto il
telefono, se solo qualche mese dopo,
ancora nel 2005, i semafori dei punti
nevralgici per la viabilità cittadina hanno
fatalmente smesso di funzionare.
In particolare si sottopongono all’attenzione del sindaco, che da quasi 2 anni ha
anche la delega inerente sicurezza e viabilità, che esistono zone congestionate
soprattutto a determinate ore del giorno,
a causa del flusso di autovetture e dell’adiacenza di edifici assai frequentati. E si
tratta spesso di punti poco battuti dalle
unità di Polizia municipale. «Questo è il
caso di Via Manfredonia – spiega
Casarella - , dove all’incrocio con Via
Santissima Maria Ausiliatrice, in prossimi-
Cani improvvisamente randagi
«D
a diverse settimane le strade di
Cerignola si sono riempite di
cani». Esordiscono così i consiglieri
comunali di Alleanza Nazionale,
Onofrio Bombino e Gianvito Casarella,
che hanno presentato un'interrogazione consiliare al sindaco Matteo
Valentino ed all'assessore all'Ambiente,
Antonello Summa. «Zona Industriale,
Via Nizza, le adiacenze dell'ospedale
‘Tatarella’, la Stazione di Cerignola
campagna sono piene di branchi di
cani randagi improvvisamente comparsi - fanno presente i due giovani consiglieri - . Si tratta di luoghi piuttosto frequentati per ragioni diverse da bambini, studenti, anziani e cittadini in genere, per nulla tranquillizzati dalla presenza di animali che sono costretti a patire
la fame. E per questo possono diventa-
re imprevedibili, a scapito dei cittadini».
La presenza del migliore amico dell'uomo non può che far piacere alla cittadinanza, fin quando però il fenomeno
non eccede nella forma e nella misura.
Bombino e Casarella chiedono pertanto all'amministrazione «se si sia posta il
problema dell'improvvisa e sospetta
comparsa di interi e diversi branchi di
30-40 esemplari ciascuno, che si aggirano per la strade cittadine più o meno
centrali e se sia stata appurata la provenienza».
Nell'interrogazione, si chiede anche
conto «numeri alla mano» degli interventi di sterilizzazione delle femmine,
in collaborazione con l'Azienda sanitaria e «dell'attività del canile municipale».
tà della strada che porta alla Zona industriale ed al casello autostradale di
Cerignola est, si può trascorrere anche
una decina di minuti alle ore di punta,
senza passare. E in altri orari, a causa dell’assenza di una rotatoria, di una canalizzazione del traffico e del funzionamento
dell’impianto semaforico, è comunque
pericoloso percorrere l’incrocio».
Altro caso è certamente l’incrocio fra Via
Milano e Via Gentile, dove pur insistono
4 apparecchi semaforici, tutti spenti alle
ore di punta.: «Lì , in prossimità della
zona delle scuole di ogni ordine e grado,
la situazione si fa difficile sul piano della
viabilità, specie all’orario di ingresso degli
istituti di istruzione ed all’ora di uscita,
prima di pranzo. Variabili negative assai
frequenti sono rappresentate dalla pioggia
(in una zona depressa, soggetta ad allagamento degli incroci) e la giornata del mercato settimanale che aumenta l’utenza e la
congestione del traffico».
Quante promesse
Non saranno le troppe promesse
fatte e non mantenute? Le case
popolari previste nel Contratto di
quartiere a San Samuele non sono
state ancora consegnate ai legittimi
assegnatari. Perchè? Cosa è stato
promesso agli altri?
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SVILUPPO
Viaggio all’interno della programmazione comunitaria 2007-2013, alla ricerca di occasioni di crescita
Il nuovo ‘Leader’
dei finanziamenti
sostegno finanziario.
L'attivazione del partenariato locale ha
prodotto numerosi effetti positivi nel
periodo 2000-2006 avendo supportato
azioni ed obiettivi difficilmente raggiungibili attraverso i piani della programmazione tradizionale (come i Por.).
Le attività dei Gal hanno permesso la realizzazione di strategie comuni con altri
vocazione agricola, è ancora una volta Paesi comunitari e l'emersione di nuove
ivano dileo protagonista e beneficiario di queste ini- forme di mercato. Gli effetti del partenaziative. Obiettivo principale del nuovo riato pubblico-privato sono stati positivaLeader della Regione Puglia sarà quello di mente percepiti anche dai pugliesi, grazie
er la nuova fase di programmaziopromuovere strategie di sviluppo rurale all'effetto della loro robusta pubblicità
ne sono rafforzati gli obiettivi di
mediante specifici strumenti (Gruppi di che ha permesso una diffusa informaziocompetitività, crescita ed occupaAzione Locale, Piani di sviluppo Locale, ne sulla qualità dei prodotti locali, potenzione per tutti i membri dell'Unione
etc.) analoghi a quelli definiti nella fase di ziando l'immagine del territorio.
Europea. Pertanto, anche la Politica
precedente programmazione, nonché Attualmente, grazie al sostegno fornito
Agricola Comunitaria rinnovata suggerinuovi e più cospicui finanziamenti, sem- dall'esperienza del Programma Leader nel
sce nuove strategie e maggiore flessibilità
plificazioni procedurali e di accesso al 1994-1999 prima e del Leader Plus nel
negli interventi, nonché la necessità di
supportare struttu2000-2006 poi, il terralmente nel tempo i
ritorio rurale regioTra Gal e Piano di sviluppo rurale
piani ed i programmi
nale si è trasformato,
ad essa collegati. In
si è arricchito e ha
al 2007, il Leader rappresenta l'Asse IV del Piano di sviluppo rurale
questo settennio, c'è
fornito reali possibidella Regione Puglia; è stata prevista una dotazione finanziaria comstata l'introduzione plessiva di circa 280 milioni di euro. Il contributo finanziario per ogni Gal è lità per la crescita
di un nuovo fondo di circa 15 milioni di euro. I fondi previsti andrebbero a sostenere le diverse degli investimenti e
(Feasr) a supporto attività stabilite dai diversi gruppi di azione locale presenti sul territorio, in
per la formazione di
degli obiettivi deli- misura nettamente maggiore rispetto al periodo precedente. Questo per raf- nuove figure profesneati e che sostitui- forzare concretamente il sistema produttivo del territorio regionale e per
sionali.
sce le due sezioni fornire maggiori possibilità di accesso alle forme di finanziamento che lo
Si tratta di un'occacaratteristiche del stesso prevede. La diffusione di queste informazioni è veicolo per rendere
sione da non perdevecchio Feoga. In partecipi i cittadini delle svariate iniziative ed azioni per lo sviluppo rurale e re, in un momento
quest'ottica, anche le della seria e concreta possibilità di cui essi possano beneficiare usufruendo
storico in cui stabilispecifiche misure a di finanziamenti per l'avvio o il consolidamento di iniziative di impresa. La
tà, ricchezza e svisostegno dello svi- possibilità di poter accedere alle agevolazioni finanziarie e alle misure a
luppo
trovano
luppo rurale eviden- sostegno della creazione di impresa è sconosciuta a molti. I beneficiari
imponenti ostacoli
ziano alcune diffe- saranno aziende dell'agriturismo, che operano nel settore del turismo ruranella crisi internaziorenze rispetto al pas- le, aziende artigiane, aziende che promuovono prodotti agro-alimentari
nale del sistema ecosato. Il nostro terri- tipici, servizi turistici, giovani e donne che vogliono creare impresa.
nomico a tutti i liveltorio, ad elevata
i.d. li.
P
D
pagina 11
SVILUPPO
La recessione globale mette in ginocchio la nostra economia, basata principalmente su olive e cerali
Olio extra-vergine in crisi
Cala di prezzo pure il grano
michele biancardi
I
n una situazione di recessione globale, l'agricoltura, in particolar modo, fa
i conti con la crisi. E la situazione di
territori come il nostro non può che
dolersi di quanto sta accadendo, a scapito
della principale attività economica della
nostra gente.
Prezzi in picchiata, difficoltà nell'accesso
al credito, annullamento degli sgravi contributivi, sono i principali motivi di questa
recessione che attanaglia il settore.
Il calo dei prezzi ha portato il listino dei
prodotti agricoli a registrare un 15% in
meno rispetto ad un anno fa. Basti pensare che solo olio extra-vergine di oliva ha
subito una variazione percentuale negativa di circa il 25%, mentre il grano duro di
circa il 40% venendo ad incidere e a limare gli utili delle aziende agricole nazionali
e principalmente di Capitanata essendo le
coltivazioni principali. Le imprese agricole devono inoltre far fronte, a rischiare da
parte delle banche giustificate visto l'andamento globale, di rientro immediato
degli affidamenti, a differenza di una
maggiore flessibilità di cui si godeva precedentemente. Una situazione che sicuramente non giova all'economia di
Capitanata dove solo il settore olivicolo
assorbe circa 1 milione di giornate lavorative.
Insomma, un settore che ha un peso
occupazionale importante per il nostro
territorio.
A questo stato di fatto, il colpo di grazia
sta per darlo il Governo centrale, che, con
molta probabilità, cancellerà le agevolazioni contributive dal 1° aprile causando
un aumento di costi sia per le piccole
imprese che per le grandi. Queste, in
parole semplici, vedranno aumentare i
contributi previdenziali per i propri operai del 60-70%. Una scelta drastica in un
momento drammatico. Certo questo non
è un aiuto per uscire dalla crisi.
Etichetta d’origine, finalmente è arrivata
L
'obbligo di indicare in etichetta l'origine dell'olio
extravergine di oliva è previsto anche da un regolamento comunitario. Dal 1° luglio 2009 entrerà in vigore
fortemente voluto dall'allora ministro dell'Agricoltura,
Paolo De Castro ed ottenuto dall'attuale responsabile
del dicastero, Luca Zaia, con l'obbiettivo di dettare
regole chiare all'industria ed aumentare le informazioni
al consumatore. Un notevole passo in avanti nella difesa
della qualità e della trasparenza. Sarà obbligatorio indicare la provenienza
delle olive ed il luogo di molitura (olio prodotto in Italia da olive coltivate in
Italia), al fine di valorizzare le produzioni di qualità ed il nostro prodotto
italiano, sicuramente, ne potrà ottenere benefici. Importante è che, oltre
all'attenzione del regolamento, vengano effettuati i dovuti controlli, altrimenti la battaglia condotta fino a questo punto non avrebbe senso.
m.b.
pagina 12
SVILUPPO E CULTURA
Coltura di tradizione secolare, base dell’economia locale. Diverse le testimonianze storiche nella nostra città
Cerignola e il grano:
binomio di lunga durata
giuseppe perta*
I
l grano, l'ulivo e la vite costituiscono
- secondo la definizione dello storico
francese Fernand Braudel - la triade
agricola del Mediterraneo. Pasta fresca,
olive e vino erano ieri, come sono oggi,
alimenti caratterizzanti della dieta e della
gastronomia cerignolana.
L'oro giallo, in particolare, è elemento di
forte identità culturale per una terra a
vocazione agricola come il Tavoliere.
L'immagine del grano rimanda al lavoro e
alla fatica quotidiana, come anche alla
pace, alla solidarietà, allo stare insieme.
La rivalorizzazione del Piano delle Fosse
granarie di San Domenico dovrebbe partire dalla comprensione delle dinamiche
storiche che legano un fatto, un bene culturale, un argomento, a un territorio.
Proprio perché le Fosse sono documento,
oltre che monumento, la questione preliminare dovrebbe essere: perché un Piano
delle Fosse a Cerignola? La sua importanza storico-artistica è legata ad un fattore
estetico o, più propriamente, di testimonianza?
Già Strabone, geografo antico del I secolo a.C., ricorda come il grano del
Tavoliere fosse esportato da Siponto
verso i più importanti empori dell'epoca,
mentre Varrone si domanda: "quale grano
è migliore di quello pugliese?". Nei periodi di raccolto abbondante la Capitanata,
assieme alla Sicilia, all'Egitto, alle pianure
dell'Ucraina, diventava uno dei grandi
granai del mondo euromediterraneo. Non
poche volte le campagne pugliesi hanno
salvato le città del Regno dalle carestie.
Eppure, nella dialettica tra la fame e l'abbondanza che caratterizza la nostra civiltà
preindustriale, Cerignola non conosce
mai la ricchezza a tavola. La carne era una
rarità, il formaggio un'eccezione. Per
secoli, quasi fino ai giorni nostri, i conta-
dini mangeranno pane e companatico. Ed
è un sistema alimentare a forte caratterizzazione vegetale: pane, farinate e fave
assieme alle verdure, soprattutto cicorie e
altre foglie miste. Ancora oggi, fave e
cicorie è piatto tipico della tradizione cerignolana.
Ma se un uomo dell'Antichità tornasse
oggi, rimarrebbe stupito dai banchetti: il
pomodoro, condimento base della nostra
cucina, nel Medioevo non c'era. Sarà
importato dal Perù dopo la "scoperta"
delle Americhe; e lo stesso vale per i
fagioli e le patate; così il peperoncino, che
viene dalla Guyana, mentre la melanzana
è indiana e il riso un dono degli Arabi. E
che dire dei fichi d'India!
A ben vedere, sono proprio la pasta e il
pane - che comunque aveva un colore più
scuro rispetto a quello attuale, perché
mescolato ad altri cereali poveri - gli alimenti cardine della nostra alimentazione.
Era d'uso accompagnare le verdure a dei
pezzetti di lagane, che davano corpo alla
minestra. La pasta fresca ha tradizioni
antichissime. La semola di grano duro,
con la quale essa veniva comunemente
preparata nel Mezzogiorno, era difficilmente reperibile nei mercati del Nord.
Ancora oggi, risalendo la Penisola, la
pasta si caratterizza via via per la presenza di grano tenero, che nell'Emilia viene
impastata con l'uovo.
L'onda lunga della storia testimonia,
come nell'alimentazione, di un nesso
inscindibile tra Cerignola e il grano. Non
solo il Piano delle Fosse. Prendiamo il
caso di Torre Alemanna, insediamento
fortificato dei Cavalieri Teutonici. Aldilà
delle recenti invenzioni romanzesche che
legano gli ordini religioso-militari a questo o quel mistero medievale, si tratta
sostanzialmente di una masseria. Torre
Alemanna era un'azienda finalizzata alla
valorizzazione del territorio attraverso l'agricoltura e l'allevamento. Essa doveva
produrre derrate alimentari da mettere sul
mercato per ottenere quelle rendite finanziarie necessarie alla realizzazione delle
finalità dell'Ordine. Cerignola, con il territorio circostante, si poneva già dal XIII
secolo come città agricola (agrotown).
Non è un caso che proprio a quel periodo
risalga il primo riferimento documentario
relativo alla presenza di fosse granarie nel
territorio di Cerignola. Nel 1224 un tale
Pietro, "civis Cidoniole" (Cerignola),
dona proprio all'Ordine Teutonico una
casa con due fosse. Del 1573 è la prima
testimonianza delle Fosse "sopra lo Piano
di Santo Rocco", non più dunque piccole
proprietà private sparse ma il complesso
paesaggistico-monumentale che solo
Cerignola conserva ancora oggi integralmente.
Il Piano delle Fosse, come Torre
Alemanna, le dimore storiche dei CirilloFarrusi e dei Pavoncelli, grandi proprietari terrieri del Sette-Ottocento, sono testimoni di una tradizione antica che persiste.
Cerignola e il grano, sin dal Medioevo un
nesso strettissimo. Ma anche nell'Età contemporanea, tra passato e rivoluzione
borghese, fino alle lotte sindacali di Di
Vittorio e alle moderne aziende alimentari, Cerignola si erge a "punta di lancia"
della ricca agricoltura di Capitanata.
* Ricercatore Università di Lecce
pagina 13
CULTURA
Claudio Gentili all’Istituto ‘Alighieri’ con i rappresentanti di Camera di Commercio e Confcommercio
«La formazione
è l’anti-precariato»
pierfrancesco castellano
L
a competitività del sistema Italia
passa necessariamente ed imprescindibilmente, attraverso una formazione tecnica di base. È questo, il leit
motiv del convegno presso l'istituto tecnico commerciale ‘Dante Alighieri’, giovedì
19 febbraio scorso, per presentare l'ultima
fatica letteraria di Claudio Gentili, responsabile nazionale del settore Education di
Confindustria.
Tema del dibattito, ‘La nuova identità dell'istruzione tecnica e suggerimenti a famiglie e studenti per l'orientamento’.
Presenti, oltre alla dirigente scolastica
Giuliana Colucci, il presidente della
Camera di Commercio di Foggia, Eliseo
Zanasi, ed il neo presidente di
Confcommercio di Capitanata, Gerardo
Biancofiore.
Gli obiettivi dell'istituto commerciale
cerignolano, nell'esposizione della dirigente: «Attraverso la formazione tecnica
si punta a formare uomini specializzati,
per esaltare le tipicità del territorio,vera
sfida del futuro se si vuole cavalcare il
cambiamento invece di subirlo».
«La possibilità crescente di effettuare
scambi di formazione-lavoro con le
aziende che formano il tessuto produttivo
- per Colucci - è fulcro dell'attività formativa, sempre nell'ottica del miglioramento
della formazione dei giovani, venendo
incontro alle richieste di manodopera
delle aziende».
Intervento, quella della dirigente, in sintonia con quanto poi espresso sia da
Biancofiore che Zanasi. In particolare,
quest'ultimo sottolinea all'indomani della
visita del Presidente nazionale degli industriali italiani Emma Marcegaglia come,
«in un momento di crisi globale nella provincia di Foggia, oltre cento nuovi insediamenti industriali stiano per nascere».
Serve dunque che i giovani «ricevano una
formazione tecnica adeguata affinché
questi imprenditori possano crescere e far
sviluppare tutto il territorio».
Non manca tuttavia una stoccata alla politica da parte del presidente della Camera
di Commercio di Foggia quando rimarca
il mancato funzionamento dell'Interporto
di Cerignola che devia i traffici merci per
l'est europeo verso Padova.
Conclusioni, da programma, affidate
all’ospite d’onore, Gentili, con una relazione sulla formazione scolastica italiana,
rimarcando le negligenze della classe politica per le troppe e mai realizzate riforme
scolastiche che hanno reso «precaria la
formazione di intere generazioni».
Tendenza, questa, «negativa» che per anni
«ha privilegiato i licei scientifici a danno
degli istituti tecnici». Questa situazione,
per Gentili avrebbe prodotto «uno ‘job
mismatch’», letteralmente uno scontro tra
le reali richieste di lavoro e la formazione
reale inadeguata che ha reso l'Italia leader
in questa poco edificante classifica a livello europeo.
Infine Gentili si congeda dalla platea cerignolana con un monito su cui riflettere,
che sintetizza il senso stesso della manifestazione: «Una adeguata formazione tecnica è la vera cura anti precariato».
Una ricetta assolutamente attuale.
‘Paolillo’, ecco il Pof di una scuola innovativa
U
n modo diverso di intendere la
scuola, lo spazio scolastico e l'apprendimento. Con l'originalità che da
anni lo contraddistingue nel panorama
locale, Gioacchino Albanese, dirigente
della scuola media statale ‘Antonio
Paolillo’, ha presentato il 26 febbraio il
Piano dell'offerta formativa della sua
scuola.
In un auditorium gremito, col pubblico piacevolmente impressionato sin dal
saluto in 5 lingue, Nino Albanese ha sfatato il tabù che vuole la ‘Paolillo’ terra di
frontiera in negativo della giovane cerignolanità, presentando invece una comunità non solo integrata nel tessuto connettivo della città, ma addirittura avanguardista per tanti versi.
Musica ed attività fisica, non più cenerentole del trivio e del quadrivio, ma
momenti di aggregazione ed condivisione degli spazi. Occasioni di crescita
umana, prima ancora che di apprendimento. «Non è essenziale che ognuno sia
un professionista - ha puntualizzato il dirigente Albanese - ma l'importante è
che ciascuno suoni la musica che ha dentro, colga le note del proprio animo». A
coordinare il fiore all'occhiello della ‘Paolillo’ delle 7 note, il docente e maestro
di musica Savino Romagnuolo. Esperimento quest'anno, anche riguardante la
scherma. Di concerto col Circolo dauno di Luigi Inneo, la ‘Paolillo’ si trasforma
in laboratorio e palestra per giovani talenti in erba, una sorta di sezione staccata
dell'associazione schermistica foggiana. Durante la presentazione del Pof,
dimostrazioni musicali e sportive, prima del buffet allestito dal Caffè Plaza.
gvc
pagina 14
CULTURA
Da gennaio è in libreria «La diplomazia italiana e i Paesi Arabi dell'Oriente mediterraneo» di Pizzigalli
Origini dei rapporti
internazionali
clio pedone
U
n faro che orienterà i lettori nell'indomabile tempesta della politica estera dell'Oriente, chiarendo dubbi e svelando misteri di quella che
fu la prima strategia adottata dalla
Farnesina all'indomani della firma del
Trattato di Pace Parigi. "La diplomazia
italiana e i Paesi Arabi dell'Oriente mediterraneo" (FrancoAngeli Editore 2009) è
l’ultima fatica del docente universitario (a Bari e Napoli) Matteo
Pizzigallo, in un momento in
cui parlare di relazioni mediterranee rappresenta una sfida
ardua e quantomai attuale.
È il 1946 e in un quadro di
fedeltà alle politiche occidentali,
cementate dagli aiuti finanziari statunitensi, il governo di Roma cercava di
allargare i suoi spazi di manovra, abbandonando qualsiasi istinto coloniale e inaugurando con i Paesi Arabi un'amicizia sincera e scevra da bieche strumentalizzazioni. I protagonisti indiscussi di questo
libro sono i diplomatici, pedine dello
scacchiere internazionale troppo spesso
sottovalutati e relegati nell'oblio del
dimenticatoio. Poco presenti nelle cronache politiche dell'epoca e raramente citati
nei libri di storia, i funzionari della
Farnesina sono stati i principali artefici
delle relazioni internazionali, hanno saputo riannodare pazientemente i fili, talvolta
lacerati, dei tanti rapporti, non soltanto
politici, che la guerra aveva sommerso,
rovinato e, in alcuni casi, addirittura reciso. Ma l'alfiere di questa complessa scacchiera politica è stato un uomo destinato
a riempire le pagine dei libri di storia per
il lungo corso della 1ª Repubblica, protagonista di archivi e dossier, enigmatico e
controverso, la "mente" della politica
estera della Dc. Amato e odiato, denigra-
to e apprezzato, doroteo
e "pontiero", storico e
partigiano, Paolo Emilio
Taviani,
giovanissimo
sottosegretario agli esteri
nel 2º governo De
Gasperi, è stato l'artefice
della cosiddetta "diplomazia dell'amicizia".
Il libro è suddiviso in tre parti: nella prima
Pizzigallo ricostruisce con una minuziosità di particolari e uno spiccato senso analitico i passaggi che hanno caratterizzato le relazioni tra Roma e Il
Cairo. Nella seconda parte l'attenzione si sposta in Siria,
essenziale crocevia finanziario
e di transito per il Levante. Tra
Damasco e Parigi interviene
ancora Roma, con un soft pressing sui diplomatici d'oltralpe, nel
tentativo di aprire uno spiraglio nelle relazioni italo-siriane. Nella parte conclusiva
l'autore ha analizzato la situazione dell'antica porta d'Oriente: il Libano. Il primo
protagonista delle relazioni con Beirut,
Adolfo Alessandrini, artefice della firma
sul trattato di amicizia e commercio, ha
consentito all'Italia di giocare un ruolo
importante nella calda stagione mediterranea.
Le brillanti strategie di Taviani, puntualmente comunicate ai suoi collaboratori e
talvolta minate da episodi di corruzione e
malaffare, hanno dato vita al modello di
diplomazia della collaborazione, consentendo all'Italia insperati spazi di manovra
e sempre maggiori opportunità d'intervento nello scacchiere mediterraneo. Ben
lontana dall'attuale diplomazia dell'amicizia, suggellata da cene e vacanze tra Capi
di Stato, quella del secondo dopoguerra,
condotta da un'Italia spaventata e in balia
dallo scenario internazionale, rappresenta
un'eredità che, oggi più che mai, è d'obbligo tramandare.
LA POESIA
Un uomo generoso
pasquale giannatempo
Il suo sorriso ammaliante,
il suo sguardo accattivante,
la sua suadente parola
riaccendevano speranze ed attese
di una vita migliore
e tanta dolcezza, un modo diverso
di concepire la realtà circostante
che spesso turba e tormenta.
La sua visione politica
sempre limpida, priva
di condizionamenti egoistici,
mirava continuamente
al benessere sociale
all’elevamento economico, civile
delle masse meridionali
ch'egli rappresentava
in ogni parte della Penisola,
compenetrandosi nelle loro miserie
nelle enormi difficoltà
che esse avvertivano,
per cui lottava.
La dedizione incondizionata,
elargita nel servire il ‘Paese’,
insita nel suo cuor generoso,
il forte sentimento d’italianità,
l’amor patrio, della sua terra
la sua città al di sopra di tutto,
cara e celata, come in uno scrigno,
nel suo animo ricco
di sentimenti nobili,
fa di questo diletto nostro figlio
un uomo grande, amato,
ammirato a furor di popolo,
sempre e ovunque.
pagina 15
LEGALMENTE
Intervista esclusiva al Capo dell’Ufficio del contenzioso penale, che traccia un bilancio della situazione
Zeno: «Serve aumentare
cancellieri e magistrati»
Ogni anno 500 nuovi processi si aggiungono
ai 900 pendenti. Crescono i reati legati
all’uso e spaccio di droga, specie cocaina
mario liscio
D
opo aver esaminato per sommi
capi la preoccupante situazione
dei procedimenti civili del
Tribunale di Cerignola, volgiamo lo
sguardo verso la situazione del contenzioso penale, raccogliendo il
punto di vista del Capo del
relativo Ufficio, il giudice
Domenico Zeno.
Da quanto tempo
riveste la funzione di
Capo dell'Ufficio?
«Dal giugno del 1999.
L’incarico, di durata
decennale, scadrà a giugno
prossimo, salvo proroghe».
Quale è la situazione della
giustizia penale a Cerignola?
«La particolarità di Cerignola è rappresentata dall'elevato numero di processi
rispetto agli altri Uffici del Tribunale di
Foggia, Trinitapoli, Manfredonia e
Foggia. Ogni anno, infatti, c'è un afflusso
di circa 500 nuovi processi».
Dia una valutazione complessiva...
«Tutto sommato, in termini di produttività, il bilancio è positivo, in quanto, seppure con grande impegno, i processi decisi
superano di qualche decina le nuove pendenze. E, tuttavia, lo sforzo profuso non
è sufficiente a smaltire in maniera significativa l'arretrato, rappresentato da oltre
900 processi pendenti».
Quali sono i reati più frequenti?
«Ricettazione e tutti quei reati connessi
all'uso e allo spaccio di stupefacenti, in
particolare, cocaina».
Qual è il profilo di questi imputati?
«Si tratta spesso di soggetti tra i 25 ed i 26
anni, trovati in possesso di quantità tali da
non potersi considerare meri consumatori. Sempre più frequentemente, si tratta di
soggetti che di quelle sostanze fanno un
doppio uso: consumo personale e spaccio. Ed è in aumento il numero degli
imputati incensurati».
L'opinione pubblica percepisce un uso strumentale delle norme che prevedono particolari benefici in favore di quei tossicodipendenti che decidano di sottoporsi a programmi terapeutici di
recupero e che accettino i
ricoveri in comunità...
«Non ho dati per confermare o
meno questo convincimento».
Come sono distribuiti sul territorio i
reati di competenza dell'ufficio?
«La distribuzione sul territorio è, più o
meno, proporzionata alla popolazione:
nell'ordine, Cerignola, Orta Nova e gli
altri comuni dei Cinque Reali Siti. Solo
Ordona si distingue per il basso tasso di
criminalità».
Suggerisca qualche miglioramento...
«Occorrerebbe ridisegnare le piante organiche su tutto il Distretto della Corte di
Appello di Bari, potenziando il numero di
cancellieri e magistrati per renderlo adeguato alla popolazione ed alla densità criminale».
Per finire, formuli un giudizio
sull'Avvocatura di Cerignola.
«Senza dubbio, positivo».
(www.prospettiveforensi.it)
Disguidi alle poste?
Come e perchè
presentare reclamo
D
isguidi o disservizi all'ufficio postale? Il cittadinoutente può (e dovrebbe) presentare reclamo, rivendicando i propri
diritti legittimi e sollecitando
miglioramenti.
Il reclamo si può presentare attraverso il sito posteitaliane.it, nel quale
è prevista una apposita scheda da
compilare; ma anche per posta,
inviando direttamente un reclamo
specifico all'ufficio interessato, o
denunciando il disservizio.
Inoltre, una novità introdotta a
tutela del cittadino, utente-consumatore dei prodotti postali; è
stata varata dal legislatore europeo, che con direttiva (numero
67/1997), successivamente introdotta in Italia, ha voluto aprire lo
spiraglio di una vera e propria
tutela del consumatore, esperibile
attraverso una specifica procedura conciliativa, che prevede,
anche, l'eventuale richiesta di
risarcimento dei danni, causati
dai disservizi postali per prodotti
difettosi, che la posta dovrà liquidare se risulterà omissiva, e che
può consistere in una somma
massima di euro 500,00.
La commissione, incaricata appositamente, studierà il ricorso e la
sua proponibilità-procedibilità, e
se questo dovesse essere accettato, la stessa potrà condannare
l'ufficio postale, che ha causato il
disservizio, al ristoro dei danni a
favore dell'utente danneggiato.
Vito Domenico Giannatempo
pagina 16
IN BREVE
Leo, bere sicuri
I
l 7 marzo il Leo Club Cerignola
in collaborazione con il pub
Safarà (Piazza Matteotti) svolgerà
una delle tappe della campagna di
prevenzione e sensibilizzazione in
materia di sicurezza stradale promossa dalla Fondazione Michele Di
Salvia, col patrocinio del Ministero
dei Trasporti e dell'Assessorato alle
Politiche Sociali della Provincia. La
promozione della guida sicura
"Guida la vita" sarà effettuata attraverso la distribuzione gratuita di etilometri per il controllo preventivo
del tasso alcol emico con il controllo
della Polizia Stradale.
pagina 17
FACEBOOK
Dopo Obama negli States, anche da noi si sperimentano campagne elettorali sui nuovi social network
Tra politici per «amici»
e amicizie per la politica
sara tufariello
I
n principio fu addirittura Barak
Obama a sperimentare l´efficacia
mediatica di Facebook in politica,
facendone un vero cavallo di battaglia per
la sua lunga corsa verso la Casa Bianca,
negli Stati Uniti.
Schiacciante e acclamato il consenso dei
"supporters", che si identificavano negli
stessi elettori. Ed anche parte di quei
repubblicani che guardandolo, hanno
ceduto al carisma del presidente di colore.
Un nuovo strumento quindi per far politica, fresca, accattivante, "in minigonna".
A patto che a far da base vi sia un buon
progetto politico una proposta innovativa, un modello da proporre e da veicolare
con facilità e rapidità raggiungendo tutte
le fasce presenti sul social network.
Anche la Capitanata e Cerignola, non
sfuggono ad un fenomeno che è stato
tempestivamente accolto da parte di coloro che si muovono da anni nel complesso
mondo della politica. E che persino utilizzano ghost writers per tenere viva la piazza. Basti pensare al movimento che c'è
attorno alla imminente elezione del sindaco di Foggia o in vista delle prossime scadenze elettorali. Chi meglio, chi peggio,
poco importa: Facebook accoglie tutti,
senza distinzione di meriti o demeriti. I
personaggi della politica cerignolana
hanno mostrato curiosità ed entusiasmo.
Note, personali, date di nascita, foto,
commenti, nascita, in forma più o meno
elegante, di gruppi tematici e strutture
organizzative da catena di Sant'Antonio
che in qualche modo determinano una
sorta di subliminale reclutamento e dettano l'agenda di appuntamenti. Una comunicazione, con spruzzatine di gossip, celata, sottile. Ed è proprio questo il rischio
maggiore della piazza di Facebook.
Inutile negarlo: una richiesta di amicizia,
per chi c'è, è sempre piacevole. Ma così
come sul versante politico che su quello
personale, occorre molta cautela.
Non mancano, "in chiaro" le pagine dedicati ai partiti, con una dichiaratamente ed
esclusivamente istituzionale: informazioni, eventi, incontri, rassegna stampa, contatti. Finché si tratta di discutere, di far
girare le idee, di provocare degli spunti di
discussione, nulla questio.
I problemi sorgono quando ci sono i furbetti del quartierino che ne inventano di
tutti i colori pur di arruolare virtualmente
chi condivide un'idea in qualche modo
vicina ai propri obiettivi, attraverso adesioni tematiche, pescando in quell'area
neutra che spesso decide le sorti di una
competizione politica. In questo caso
Facebook diventa uno strumento che
rende tutti più vulnerabili.
Se per esempio si appoggia la causa di
Beppino Englaro si è di sinistra e se si è
favorevoli alle ronde si è di destra?
Facebook, come area vasta di discussione
può servire a ciascuno di noi a formarsi
un'idea sociale, culturale e perché no,
anche politica. Ferma restando l'esigenza
di mantenere saldo il contatto con la propria capacità di analizzare la cose, di mettere nel mixer del proprio cervello le singole "parti", le opinioni consolidate e gli
input che ci arrivano dal di fuori. E questo affinché Facebook non sia solo un
imbuto attraverso il quale travasare quel
che conviene a qualcuno.
A Cerignola, il centrodestra tira di più
V
ediamo invece numericamente chi
nella politica cerignolana ha attecchito su Facebook. In cima alla graduatoria, l'europarlamentare e consigliere comunale di Alleanza
Nazionale, Salvatore Tatarella, con
2168 "amicizie". Segue il consigliere di
An, Gianvito Casarella con 2.070 amici
che è stato uno degli iscritti della
prima ora al social network. A seguire,
l'assessore regionale alla Solidarietà,
Elena Gentile, che a pochi giorni dalla
sua comparsa sulla "piattaforma
sociale" ha raggiunto i 385 fans.
L'assessore all'urbanistica e segretario
del Pd Antonello Summa conta 284
amici; seguono Onofrio Bombino
(215), consigliere di An, l'assessore alle
Politiche sociali Rino Pezzano (Pd)
con 198. Sono 128 per il segretario di
Sinistra Democratica, Matteo
Zingarelli; 90 al sindaco Matteo
Valentino; 49 al consigliere del Pd,
Matteo Marino. Paolo Vitullo, consigliere di Forza Italia, neo-iscritto, fin
qui ha 33 amici. Nella stragrande
maggioranza dei casi gli amici dei
politici sono loro amici personali,che si
ritrovano anche nella piazza virtuale
Per molti il
problema è esserci o non esserci, ed in
qualche caso non esserci è una scelta
ragionata e convinta. Anche perché per
esistere e per valere servono tutta una
serie di fattori. Ed in questo Facebook
è uno strumento assolutamente minore.
s.t.
pagina 18
MOVIDA
Riuscita festa il 20 febbraio allo Sporting Club. Dj Distefano e Orbita
E Faceparty fu:
sano divertimento
gianna pignatelli
F
acebook è sempre più il re dei
social network anche a Cerignola;
Finalmente venerdì 20 febbraio
2009, 250 ragazzi hanno preso parte al
primo "face party" che si è svolto nella
cornice della struttura dello Sporting club.
Continuo arrivare e venire gente, in prevalenza iscritti al social network. Non
solo fans della moda del momento, però:
alla festa si sono aggiunti anche tanti giovani che nemmeno navigano on line.
Semplicemente sono venuti lì per una
serata diversa e perché incuriositi da questo evento. Alla fine, anche loro hanno
potuto constatare l'efficacia di questo
strumento per conoscere gente nuova,
ritrovare vecchi compagni di scuola, ex
fiamme o semplici conoscenti.
Free-drink al bancone del bar, offerto da
"Cerignola.it". Buffet allestito dal servizio
di ristorazione del circolo di Via
Tiroasegno. E poi tanta, tanta musica. Da
ascoltare e da ballare. Live music con gli
Orbita, prima che il dj Armando
Distefano scatenasse la disco dance.
Clima goliardico e di festa che non si è
arrestato neppure a tarda notte, quando
una torta di compleanno è finita allegramente sulla faccia del festeggiato. Fuori
programma che non ha fatto che accre-
scere l'entusiasmo, all'insegna dello stare
insieme, divertendosi, in maniera sana,
come il "popolo della piazza", prestato
allo Sporting nell'occasione, dimostra di
volere e saper fare. Semplicità e voglia di
non tradire la notte. Questi gli ingredienti
che hanno determinato la riuscita dell'evento e la gioia degli organizzatori (Nico
Gallicchio e Pierfrancesco Castellano),
per una festa organizzata in pochissimo
tempo, con un pierraggio effettuato su
Facebook. Insomma, gli ingredienti principali c'erano tutti, a dimostrare che ci si
può divertire in compagnia di amici senza
strafare…
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pagina 20
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