numero 01 del 7 marzo
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il magazine - idea giovane Registrazione del Tribunale di Foggia n. 5/P/2009 del 17 febbraio 2009 Editore: Nuova Comunicazione arl - Direttore responsabile: Gianvito Casarella (3388394306) Redazione ed amministrazione: - Via Corsica n. 28 - 71042 Cerignola (Fg) - www.cerignola.it - Responsabile internet: Vincenzo Vasciaveo (3397748324) Chiuso in redazione: Martedì 3 marzo 2009 - ore 19,30 - Stampa: Tipografia Ciemme - Cerignola (Fg) ANNO 0 - NUMERO 1 - Sabato 7 marzo 2009 - www.cerignola.it - Copia omaggio pagina 2 PUBBLICITÀ pagina 3 SOMMARIO Editoriale La ricerca continua L 'idea è piaciuta. Ne siamo lieti. Un magazine, espressione di un'idea giovane, è stato gradito ai lettori. Non volevamo piacere a tutti: abbiamo posizioni precise e definite, per fortuna. Ora c'è entusiasmo. Continuiamo la ricerca. Rifiuti, sicurezza, sanità, sviluppo: questo sta a cuore alla gente. Non le chiacchiere. Cerignola è stanca. È stanca di farsi prendere in giro da redivivi giullari della politica, che un giorno fanno la guerra e poi chiedono tregua in punto di morte. Quelli che solo additare sanno, e che mai nessuna proposta hanno proferito, sia in maggioranza che in minoranza. Fare opposizione va bene, ma oggi il ceto moderato sa che al governo può andarci. Ed allora, inutile continuare con le acrobazie circensi per un sensazionalismo fine a se stesso. Andava bene negli Anni 80. Non ora. Noi, e non tanti altri, l'abbiamo capito. E di conseguenza operiamo: per essere credibili dobbiamo sì saper denunciare, ma anche immaginare nuovi scenari. E invece attorno si fa la gara a volersi candidare a sindaco nel 2010. Alcuni si autocandidano: se già partono soli, come sperano di arrivare sino in fondo? Bontà loro, non succederà e quindi non ce ne occupiamo. Ma avessimo sentito, fra tanti contendenti, esporre un’idea chiara, nuova e futuribile. Niente. Ecco perché la gente non li ascolta. Parliamo di programmi, allora. Noi al sindaco ci pensiamo. Lo immaginiamo onesto, serio, corretto, politico, popolare e soprattutto capace. E fra quanti si propongono più o meno velatamente, con tutta sincerità, fatichiamo a trovare queste qualità. Basta scherzare, la ricerca continua. Gianvito Casarella Cerignola.it il magazine - idea giovane Reg. del Trib. Foggia n. 5/P/2009 del 17 febbraio 2009 Editore: Nuova Comunicazione Arl Direttore responsabile: Gianvito Casarella Responsabile internet: Vincenzo Vasciaveo E-mail: [email protected] In redazione: Ignazio Abatino Michele Biancardi Onofrio Bombino Piefrancesco Castellano Nicola Desantis Ivano Dileo Nico Gallicchio Rosanna Gallo primo piano IN CORSO... pagina DI SFACELO. 4 PIENO DEGRADO IN PIENO CENTRO, A NORD E A SUD primo piano OPERAZIONE pagina SINDACO 2010: 5 TANTI AMBISCONO TROPPI E I SOLITI. POCHI I CAPACI politica VALENTINO pagina ORA AMMETTA 7 LA DISFATTA. SANTA BARBARA, PASTICCI E BUGIE politica COSTRUIRE, pagina SALE IL PREZZO 8 DEI DIRITTI DI SEGRETERIA, SENZA VANTAGGI politica CASARELLA: Pasquale Giannatempo Antonella Grieco Mario Liscio Francesco Merafina Giovanna Pignatelli Danilo Ruocco Sara Tufariello Paolo Vitullo Fotografia: Photoshop di Mimmo Dipasquale pagina «SEMAFORI 9 SPENTI, TRAFFICO IN TILT» sviluppo IL NUOVO pagina ‘LEADER’ 10 DEL PROGRAMMA FINANZIAMENTI. GAL E RURALITÀ sviluppo IN CRISI L’OLIO pagina CALA PURE 11 IL GRANO. UE, ARRIVA L’ETICHETTA cultura ITC, FORMAZIONE pagina ANTI-PRECARIATO. 13 ‘PAOLILLO’, IL POF DI UNA SCUOLA INNOVATIVA legalmente ZENO: «SERVONO pagina PIÙ CANCELLIERI 15 E MAGISTRATI». E CRESCONO I REATI DI DROGA facebook TRA POLITICI pagina PER «AMICI» 17 E AMICIZIE PER LA POLITICA. LA CLASSIFICA pagina 4 PRIMO PIANO Tratto abbandonato della via principale. Commercianti e residenti si lamentano, non si può più aspettare Marciapiedi ormai dissestati, illuminazioni vecchie ed insufficienti, nessun arredo. Dopo il Convento è pieno degrado vincenzo vasciaveo «M eno male che ci son le stelle ad illuminare…». Esordisce ironizzando così, Michele Cappiello, titolare di una profumeria, nel manifestare la voce unanime di disappunto dei commercianti per l'ingiustificato disinteresse dell'amministrazione comunale per la necessaria riqualificazione de «l'ultimo» lembo di Corso Moro. Dal convento all'Agip, per intenderci. «Obsoleta illuminazione ad alto consumo - commenta l'esercente - e pavimentazione d'asfalto con enormi voragini». Una situazione, questa, che aggrava la condizione delle attività commerciali presenti nella zona, già penalizzate dalla viabilità a senso unico che non permette l'ingresso da Corso Scuola agraria. Dal Convento dei Cappuccini in su, il corso principale diventa un altra cosa rispetto a quanto si vede prima: niente illuminazione, marciapiedi rotti, buche, nessuna panchina, né suppellettili di alcun tipo. Insomma, la desolazione completa in pieno corso. Col peggior biglietto da visita, dunque, si presenta Cerignola, «buia e desolata», a coloro che percorrono, a piedi, il corso principale dal versante meridionale. «Una illuminazione precaria è sinonimo di carente sicurezza, fondamentale per noi commercianti e freno inibitore per i nostri clienti», spiega Ottavio Dantone, titolare di un negozio di abbigliamento. Si associano alla protesta, con uguale intensità, i residenti, di cui si fa portavoce Nicola Musci: «Nulla è cambiato da oltre trent'anni e troppe son state le promesse non mantenute dalle amministrazioni passate - termina - ricordate Piazza Mercadante e Viale Roosvelt»? Evidente il paragone: ieri zona depressa e demotivante per il "passeggio", oggi indubbio salotto di Cerignola. Legittimo riconoscimento di lungimiranza va dato all'amministrazione di Antonio Giannatempo, dimenticato protagonista della ristrutturazione, avendo destinato, coraggiosamente, il mercato cittadino in zona Fornaci, nonostante la vigorosa contestazione degli ambulanti. Lodevole l'intervento di riqualificazione della "rossa" viale di Levante, della giunta di Matteo Valentino. Mentre si emana il bando di idee per dare un nuovo "look" a piazza Duomo e si vocifera (ma sono solo ingannevoli voci) di Piazza Castello, non si fa alcuna menzione al completamento di Corso Moro. Un altro corso. Un'altra realtà. Castello, i lampioni fanno buio C orso Gramsci è buio. A nulla servono i nuovissimi lampioni fatti istallare dall'amministrazione comunale alla fine del 2008. Ora che i vecchi pali sono stati tolti, la sera pare di camminare in un viale del cimitero cittadino. Si stava meglio prima. Forse perché quei lampioni, "avanzi" della riqualificazione del Borgo Antico (3 milioni di euro di fondi Cipe della vecchia amministrazione) non sono adatti ad una strada così larga. Dopo 60 anni sono stati tolti gli antiestetici "pali da autostrada" tanto cari alle vecchie amministrazioni di sinistra. Ma se quelli peccavano in bellezza, questi nuovi peccano in funzionalità. Si è voluto certamente fare il tentativo di uniformare l'illuminazione di Corso Gramsci con quella che esiste in Corso Garibaldi e Corso Roma, ma con scarsi risultati, anche per l'assenza di plafoniere, che invece costituiscono elemento di diffusione della luce negli altri due casi. Gianvito Casarella pagina 5 PRIMO PIANO La corsa a Palazzo di Città è partita. In ambo gli schieramenti fioccano deprimenti autocandidature Operazione Sindaco 2010: In tanti ambiscono Troppi e i soliti... Pochi sono capaci nicola desantis A circa un anno dalle prossime elezioni comunali, noi cittadini di questa sventurata città e pseudo-elettori di future incertezze, abbiamo in cuor nostro due certezze di assoluto valore: la prima è quella che ci vedrà di qui a poco ad indicare la nostra preferenza per qualcuno che neanche ci conosce, la seconda è quella di non avere la più pallida idea di chi votare a governare la nostra comunità, che ormai già proviene da un lustro di quattro anni di assoluto negativismo e di assoluto disfattismo politico. Non neghiamo almeno al nostro "io" che viviamo in un deprimente stato di assuefazione allo sfascio politico ed istituzionale. È sotto gli occhi di tutti, o quanto meno lo si spera, che la città versa in condizioni pietose e retrograde che hanno dello scandaloso e che denotano fin da ora cosa ci aspetta: altri lunghi anzi lunghissimi anni di repentina e pesante salita. Come un ciclista che scala una vetta senza mai raggiungerla. Ma si possono chiamare i cittadini all'appello delle elezioni solo per riporre e riproporre nei posti di potere alcuni vecchi tromboni locali e non, che nulla hanno fatto nella loro vita professionale politica per meritare le attenzione di una comunità che persevera nel creder che votando qualcosa potrà cambiare? Con questa gente e queste regole, politiche, morali e personali, mai nulla cambierà. Non sono state e non saranno votazioni libe- Mercanti e furfanti restino a casa. Così come le scimmiette scappate dai circhi. Qui ci vuole gente davvero in gamba. Gente nuova. Ora basta re e democratiche ma solo un gran circo dove le scimmiette di turno faranno i salti più rocamboleschi e dove quella che fa ridere di più verrà piazzata. Di scimmiette sui palchi a dire nulla ne abbiamo piene le scatole. Vogliamo gente serie e preparata, leale e corretta, sincera e concreta, non i faccendieri voltagabbana che di tanto in tanto si ricordano di candidarsi solo per curare gli affari loro. Per trovare il posticino al nipotino beota di turno, all'amico dell'amico, al fratello del topolino della fogna più vicina. Non ne possiamo più. Sono sempre gli stessi sempre ormai da 50 anni. Per questo è verosimile che il partito dei non votanti sarà assai numeroso lo dovrà essere per dire a chi ci governa o meglio comanda andatevene via per sempre non fatevi vedere siamo ormai saturi delle vostre faccette… neanche nere, ma antipatiche, arroganti, boriose e soprattutto incapaci di cogliere le vere esigenze della Città che prova a crescere e cambia. Sono da anni le segreterie di partito o gli stessi potenti politici locali ad indicare volta per volta i futuri candidati, a dire questo sì questo no, svuotando gli stessi candidati della loro dignità di uomini, poiché precettati ed elencati nelle ormai "depression list" . Allora perché non cercare di essere sinceri e leali con se stessi, prima di tutto con se stessi, auto-eliminandosi dai giochi e dalla scena politica locale, perché non cercare e trovare nuovi volti, nuove facce, nuove menti, capaci di pensare con il loro cervello, e non di ricorre sempre di più ai vecchi tromboni, i quali hanno anche la lodevole colpa di aver già indegnamente rappresentato la nostra cittadina ai livelli più effimeri della politica nazionale e locale. Ci vuole gente in gamba, gente che abbia idee e che abbia volontà di lavorare, ma di lavorare per il bene comune. Basta con questo stuolo di camerieri incapaci, affamati di potere, con sete di manovrare le leve degli imbrogli. Di questi volta faccia siamo esausti. Fatevi da parte e non uccidete questa splendida città che ha dato i natali a gente che se dovesse essere tra noi ora avrebbe di che dire e di che dolersi. Sennò rimarremo come gli ubriachi che usano i lampioni per sorreggersi, non per illuminarsi, inoltrandoci e smarrendoci nel bosco dei lupi (che perdono il pelo ma non il vizio). Impettiamoci e gridiamo ad altissima voce il nostro sdegno. Facciamolo per tutti quelli che ci hanno preceduti in questa vita, che non sapevano e non pensavano che saremo stati in grado di arrivare a tanta dissoluzione. pagina 6 PUBBLICITÀ pagina 7 POLITICA La quinta giunta ha sin qui prodotto incarichi legali, dichiarazioni ovvie e tanti, tanti ritardi sui progetti Valentino ammetta la disfatta e consegni la città ai cittadini paolo vitullo L a quinta crisi amministrativa si è conclusa (?) con la presentazione della nuova giunta nella seduta del Consiglio Comunale del 22 gennaio e l'esposizione da parte del Sindaco di un programma di fine legislatura battezzato "Consegnare alla città il proprio futuro" che, dalle colonne di questo mensile, ci riproponiamo di monitorare nel suo stato di attuazione. Già dai banchi del Consiglio avevamo fatto notare quanto, a livello di contenuti, queste linee programmatiche somigliassero al programma elettorale presentato per sostenere la candidatura del Sindaco Valentino, sintomo evidente che in un arco temporale di quattro anni, tutti i buoni propositi e le promesse fatte sono rimaste tali. In questi quaranta giorni successivi di attività amministrativa, la nuova giunta ha prodotto atti deliberativi la cui rispondenza a quegli obiettivi programmatici valutiamo di seguito. I capisaldi del programma di fine legislatura possono essere così riassunti: vendita di alcuni immobili di proprità dell'ente; scelte sul futuro di Asia e Ofanto Sviluppo; ampliamento del cimitero; posa della prima pietra della chiesa nel rione Santa Barbara; varianti al Piano Regolatore Generale; avvio del Piano per l'Edilizia Economica e Popolare in via Padula; approvazione del Piano Regolatore degli Impianti Eolici; programmazione del nuovo triennio del Piano Sociale di Zona; adozione immediata del Piano Commercio. I presupposti per poter portare a compimento un tale elenco di obiettivi programmatici in così poco tempo sono necessariamente quelli di un'amministrazione snella, decisionista, convinta e supportata da una maggioranza coesa; carat- teristiche queste ben diverse da quelle proprie di una compagine che dal 2005 ha saputo soltanto sostituire assessori per risolvere crisi amministrative e malcontenti ora di questo ora di quel consigliere, perdendo progressivamente pezzi di una maggioranza che resta sempre più appesa ad un sottilissimo filo. Dall'analisi degli atti deliberativi di questa nuova giunta emergono, oltre ad un certo numero di incarichi legali (quelli non mancano mai), ed un aumento indiscriminato dei diritti di segreteria per la richiesta di certificati presso l'Ufficio Tecnico, solo una delibera di indirizzi per la realizzazione del progetto di ampliamento del cimitero, progetto già approvato dalla precedente amministrazione nel lontano 2005. «È intento di questa Amministrazione comunale procedere con la massima urgenza alla realizzazione dell'opera, attesa la sua valenza sotto il profilo sociale e viste le numerose richieste di tombe di famiglia giacenti presso gli uffici», così recita il testo del provvedimento proposto dal vice Sindaco Saccinto. Occorreva aspettare che Saccinto diventasse vice Sindaco per contare le richieste di tombe e rendersi conto che da oltre 4 anni vi era un progetto di ampliamento del cimitero pronto per essere portato avanti? Sulla procedura, poi, individuata per la realizzazione dell'opera avremo modo e tempo di soffermarci e di fare le opportune considerazioni ove dovessimo riscontrare nel prossimo futuro, come non crediamo, ma comunque ci auguriamo, che alla delibera di indirizzo segua una concreta attività. Santa Barbara: pasticci e bugie M entre il sindaco Matteo Valentino esponeva le linee guida per l’ultimo scorcio di consiliatura, sostenendo fra l’altro l’imminente posa della prima pietra per la nuova chiesa di Santa Barbara, in Regione preparavano l’atto con cui veniva vanificato tutto il lavoro svolto nell’ultimo anno. Come già avevamo avvertito da queste colonne, la chiesa è sempre più una chimera. La Regione ha ritenuto la variante al Prg per la costruzione della nuova chiesa all’ex Macello, di fatto, superata. Occorre dunque riadottare il Piano di lottizzazione. Da un anno l’opposizione di centrodestra aveva messo in guardia Valentino ed i suoi, su questo argomento. Non c’hanno creduto. E questi sono i risultati. Altro che proclami trionfalistici, come si sono affrettati a fare a sinistra. La gente del rione Santa Barbara dovrà attendere ancora un anno. Salvo altri pasticci. pagina 8 POLITICA Decisione discutibile della giunta Valentino. Gli introiti serviranno solo alla gestione dei vari uffici Costruire, diritti di segreteria alle stelle ma senza vantaggi paolo vitullo L a nuova Giunta, con l'eccezione dell'assessore Gerardo Valentino, strategicamente assente, ha con provvedimento n.62 del 19 febbraio provveduto a rideterminare in aumento i diritti di segreteria relativi alle varie attività dell'area Tecnica. «Le limitate risorse economiche - si legge nel testo del deliberato - obbligano quest'amministrazione all'adeguamento dei diritti da porre a carico dell'utenza» (i cittadini di Cerignola). Oltre, quindi, ai già sostanziosi importi relativi agli oneri concessori dovuti da chi richiede un Permesso di Costruire, che appaiono ancor più sostanziosi se paragonati ai servizi offerti dall'ente in termini di opere di urbanizzazione, d'ora in avanti ogni attività afferente l'ufficio tecnico sarà gravata da un ulteriore balzello. Gli introiti di questa nuova tassa, inoltre, non avranno una destinazione finalizzata al miglioramento o alla manutenzione delle urbanizzazioni (strade, marciapiedi, impianti a rete), ma serviranno solo per la gestione dei vari uffici. In dettaglio per una denuncia di inizio attività (uno dei provvedimenti edilizi più semplici dal L 'amministrazione comunale ha fatto da sé nel decidere di affidare il servizio di rilevamento della velocità a mezzo Autovelox fisso sulla SS16, all'Aci con la ormai nota convenzione approvata con delibera di Consiglio comunale n. 12/07 del 7 maggio 2007. Ha fatto da sé, appunto, nello stabilire che uomini e mezzi propri del "gestore" monopolista (Ac Foggia, non Aci come volevano farci credere) provvedessero alla organizzazione e gestione dell'apparecchio, persino nella fase di accertamento delle violazioni al C.d.S. punto di vista di istruttoria da parte degli uffici) occorrerà versare fino a E. 103,30; per ogni permesso di costruire e/o varianti in corso d'opera occorrerà versare da un minimo di E. 51,60 ad un massimo di E. 516,46; per ogni altra autorizzazione di qualsiasi tipo E. 51,60 oltre alle consuete marche da bollo da applicare su ogni singolo provvedimento. Vale la pena di considerare che mediamente per un singolo intervento edilizio vengono rilasciati tra permesso di costruire, varianti e successive denunce di inizio attività dai tre ai quattro provvedimenti che saranno soggetti all'applicazione di questi nuovi tributi. Non sono fatti salvi da questa nuova tassa i certificati di destinazione urbanistica (se ne rilasciano circa 500 all'anno) per i quali si pagheranno diritti da E. 30,00 ad E. 51,65. Ma la ciliegina sulla torta di questo provvedimento è la previsione di un versamento di E. 516,00 da effettuare ai fini della presentazione di piani attuativi, prima ancora della proposta di adozione da parte del consiglio Comunale. Considerando che quest'amministrazione in quattro anni di governo, nonostante oltre venti richieste giacenti presso gli uffici, non ha provveduto all'adozione di Autovelox fai da te Da qui, contravvenzioni illegittime perché la gestione di tali apparecchi è consentita dalla legge soltanto alle forze dell’ordine (Polizia stradale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia municipale). Da qui, verbali nulli perché mancanti di elementi fondamentali (come la data della infrazione rilevata dall'apparecchio). Non il 2,5% dei ricorsi totali sono stati accolti dal Giudice di Pace (come strumentalmente riferisce il sindaco). Sono com- alcun piano attuativo, si comprende bene come questa nuova imposizione sia un "versamento a fondo perduto". Questo atto deliberativo testimonia in maniera inequivocabile la scarsissima considerazione di questa amministrazione per un settore, quello edile, già in crisi da parecchio tempo e che la politica di questo governo locale ha certamente contribuito ad aggravare. Invece di dare risposte alle legittime richieste dei cittadini la nuova giunta delibera un aumento delle tasse da corrispondere in taluni casi contestualmente alla presentazione dell'istanza pena l'improcedibilità dell'istruttoria, dimostrandosi sempre più lontana dalle reali esigenze della collettività. plessivamente 3.756 le contravvenzioni contestate formalmente con ricorso al Prefetto (2.861) e al Giudice di Pace (895). I ricorsi accolti sono 95, pari al 2,5% del totale. Ma, caro sindaco, sono il 100% di quelli fin qui analizzati, che in effetti sono il 2,5% del totale. Per gli altri è solo questione di tempo. Non di «vizi di forma» trattasi, ma di «vizi di …sostanza, e che sostanza»! Ora l’apparecchio non funziona più. Al sindaco non resta che dire: «Valentino, autovelox fai da te? Ahi, ahi, ahi»! p.v. pagina 9 POLITICA Interrogazione al sindaco da parte del consigliere comunale. Sotto esame, Via Milano e Via Manfredonia Casarella (An): «Semafori spenti, traffico in tilt» S emafori spenti in tutta Cerignola e il traffico aumenta e va in tilt. Il problema di viabilità diventa interrogazione consiliare, presentata oggi dal consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Gianvito Casarella, che pone all’attenzione del sindaco Matteo Valentino le simboliche situazioni degli incroci di Via Manfredonia e Via Milano. Nel testo si chiede di conoscere «ragioni del disservizio e tempi di ripristino del funzionamento degli impianti semaforici nei punti nevralgici della città». «Non avremmo voluto ricordare a Matteo Valentino che, fra le sue prime enunciazioni da sindaco, si vantò di aver riacceso i semafori cittadini con una telefonata – esordisce il giovane presidente della Commissione Sicurezza e viabilità - . In questi anni, più volte abbiamo avuto ragione di credere che gli si fosse rotto il telefono, se solo qualche mese dopo, ancora nel 2005, i semafori dei punti nevralgici per la viabilità cittadina hanno fatalmente smesso di funzionare. In particolare si sottopongono all’attenzione del sindaco, che da quasi 2 anni ha anche la delega inerente sicurezza e viabilità, che esistono zone congestionate soprattutto a determinate ore del giorno, a causa del flusso di autovetture e dell’adiacenza di edifici assai frequentati. E si tratta spesso di punti poco battuti dalle unità di Polizia municipale. «Questo è il caso di Via Manfredonia – spiega Casarella - , dove all’incrocio con Via Santissima Maria Ausiliatrice, in prossimi- Cani improvvisamente randagi «D a diverse settimane le strade di Cerignola si sono riempite di cani». Esordiscono così i consiglieri comunali di Alleanza Nazionale, Onofrio Bombino e Gianvito Casarella, che hanno presentato un'interrogazione consiliare al sindaco Matteo Valentino ed all'assessore all'Ambiente, Antonello Summa. «Zona Industriale, Via Nizza, le adiacenze dell'ospedale ‘Tatarella’, la Stazione di Cerignola campagna sono piene di branchi di cani randagi improvvisamente comparsi - fanno presente i due giovani consiglieri - . Si tratta di luoghi piuttosto frequentati per ragioni diverse da bambini, studenti, anziani e cittadini in genere, per nulla tranquillizzati dalla presenza di animali che sono costretti a patire la fame. E per questo possono diventa- re imprevedibili, a scapito dei cittadini». La presenza del migliore amico dell'uomo non può che far piacere alla cittadinanza, fin quando però il fenomeno non eccede nella forma e nella misura. Bombino e Casarella chiedono pertanto all'amministrazione «se si sia posta il problema dell'improvvisa e sospetta comparsa di interi e diversi branchi di 30-40 esemplari ciascuno, che si aggirano per la strade cittadine più o meno centrali e se sia stata appurata la provenienza». Nell'interrogazione, si chiede anche conto «numeri alla mano» degli interventi di sterilizzazione delle femmine, in collaborazione con l'Azienda sanitaria e «dell'attività del canile municipale». tà della strada che porta alla Zona industriale ed al casello autostradale di Cerignola est, si può trascorrere anche una decina di minuti alle ore di punta, senza passare. E in altri orari, a causa dell’assenza di una rotatoria, di una canalizzazione del traffico e del funzionamento dell’impianto semaforico, è comunque pericoloso percorrere l’incrocio». Altro caso è certamente l’incrocio fra Via Milano e Via Gentile, dove pur insistono 4 apparecchi semaforici, tutti spenti alle ore di punta.: «Lì , in prossimità della zona delle scuole di ogni ordine e grado, la situazione si fa difficile sul piano della viabilità, specie all’orario di ingresso degli istituti di istruzione ed all’ora di uscita, prima di pranzo. Variabili negative assai frequenti sono rappresentate dalla pioggia (in una zona depressa, soggetta ad allagamento degli incroci) e la giornata del mercato settimanale che aumenta l’utenza e la congestione del traffico». Quante promesse Non saranno le troppe promesse fatte e non mantenute? Le case popolari previste nel Contratto di quartiere a San Samuele non sono state ancora consegnate ai legittimi assegnatari. Perchè? Cosa è stato promesso agli altri? pagina 10 SVILUPPO Viaggio all’interno della programmazione comunitaria 2007-2013, alla ricerca di occasioni di crescita Il nuovo ‘Leader’ dei finanziamenti sostegno finanziario. L'attivazione del partenariato locale ha prodotto numerosi effetti positivi nel periodo 2000-2006 avendo supportato azioni ed obiettivi difficilmente raggiungibili attraverso i piani della programmazione tradizionale (come i Por.). Le attività dei Gal hanno permesso la realizzazione di strategie comuni con altri vocazione agricola, è ancora una volta Paesi comunitari e l'emersione di nuove ivano dileo protagonista e beneficiario di queste ini- forme di mercato. Gli effetti del partenaziative. Obiettivo principale del nuovo riato pubblico-privato sono stati positivaLeader della Regione Puglia sarà quello di mente percepiti anche dai pugliesi, grazie er la nuova fase di programmaziopromuovere strategie di sviluppo rurale all'effetto della loro robusta pubblicità ne sono rafforzati gli obiettivi di mediante specifici strumenti (Gruppi di che ha permesso una diffusa informaziocompetitività, crescita ed occupaAzione Locale, Piani di sviluppo Locale, ne sulla qualità dei prodotti locali, potenzione per tutti i membri dell'Unione etc.) analoghi a quelli definiti nella fase di ziando l'immagine del territorio. Europea. Pertanto, anche la Politica precedente programmazione, nonché Attualmente, grazie al sostegno fornito Agricola Comunitaria rinnovata suggerinuovi e più cospicui finanziamenti, sem- dall'esperienza del Programma Leader nel sce nuove strategie e maggiore flessibilità plificazioni procedurali e di accesso al 1994-1999 prima e del Leader Plus nel negli interventi, nonché la necessità di supportare struttu2000-2006 poi, il terralmente nel tempo i ritorio rurale regioTra Gal e Piano di sviluppo rurale piani ed i programmi nale si è trasformato, ad essa collegati. In si è arricchito e ha al 2007, il Leader rappresenta l'Asse IV del Piano di sviluppo rurale questo settennio, c'è fornito reali possibidella Regione Puglia; è stata prevista una dotazione finanziaria comstata l'introduzione plessiva di circa 280 milioni di euro. Il contributo finanziario per ogni Gal è lità per la crescita di un nuovo fondo di circa 15 milioni di euro. I fondi previsti andrebbero a sostenere le diverse degli investimenti e (Feasr) a supporto attività stabilite dai diversi gruppi di azione locale presenti sul territorio, in per la formazione di degli obiettivi deli- misura nettamente maggiore rispetto al periodo precedente. Questo per raf- nuove figure profesneati e che sostitui- forzare concretamente il sistema produttivo del territorio regionale e per sionali. sce le due sezioni fornire maggiori possibilità di accesso alle forme di finanziamento che lo Si tratta di un'occacaratteristiche del stesso prevede. La diffusione di queste informazioni è veicolo per rendere sione da non perdevecchio Feoga. In partecipi i cittadini delle svariate iniziative ed azioni per lo sviluppo rurale e re, in un momento quest'ottica, anche le della seria e concreta possibilità di cui essi possano beneficiare usufruendo storico in cui stabilispecifiche misure a di finanziamenti per l'avvio o il consolidamento di iniziative di impresa. La tà, ricchezza e svisostegno dello svi- possibilità di poter accedere alle agevolazioni finanziarie e alle misure a luppo trovano luppo rurale eviden- sostegno della creazione di impresa è sconosciuta a molti. I beneficiari imponenti ostacoli ziano alcune diffe- saranno aziende dell'agriturismo, che operano nel settore del turismo ruranella crisi internaziorenze rispetto al pas- le, aziende artigiane, aziende che promuovono prodotti agro-alimentari nale del sistema ecosato. Il nostro terri- tipici, servizi turistici, giovani e donne che vogliono creare impresa. nomico a tutti i liveltorio, ad elevata i.d. li. P D pagina 11 SVILUPPO La recessione globale mette in ginocchio la nostra economia, basata principalmente su olive e cerali Olio extra-vergine in crisi Cala di prezzo pure il grano michele biancardi I n una situazione di recessione globale, l'agricoltura, in particolar modo, fa i conti con la crisi. E la situazione di territori come il nostro non può che dolersi di quanto sta accadendo, a scapito della principale attività economica della nostra gente. Prezzi in picchiata, difficoltà nell'accesso al credito, annullamento degli sgravi contributivi, sono i principali motivi di questa recessione che attanaglia il settore. Il calo dei prezzi ha portato il listino dei prodotti agricoli a registrare un 15% in meno rispetto ad un anno fa. Basti pensare che solo olio extra-vergine di oliva ha subito una variazione percentuale negativa di circa il 25%, mentre il grano duro di circa il 40% venendo ad incidere e a limare gli utili delle aziende agricole nazionali e principalmente di Capitanata essendo le coltivazioni principali. Le imprese agricole devono inoltre far fronte, a rischiare da parte delle banche giustificate visto l'andamento globale, di rientro immediato degli affidamenti, a differenza di una maggiore flessibilità di cui si godeva precedentemente. Una situazione che sicuramente non giova all'economia di Capitanata dove solo il settore olivicolo assorbe circa 1 milione di giornate lavorative. Insomma, un settore che ha un peso occupazionale importante per il nostro territorio. A questo stato di fatto, il colpo di grazia sta per darlo il Governo centrale, che, con molta probabilità, cancellerà le agevolazioni contributive dal 1° aprile causando un aumento di costi sia per le piccole imprese che per le grandi. Queste, in parole semplici, vedranno aumentare i contributi previdenziali per i propri operai del 60-70%. Una scelta drastica in un momento drammatico. Certo questo non è un aiuto per uscire dalla crisi. Etichetta d’origine, finalmente è arrivata L 'obbligo di indicare in etichetta l'origine dell'olio extravergine di oliva è previsto anche da un regolamento comunitario. Dal 1° luglio 2009 entrerà in vigore fortemente voluto dall'allora ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro ed ottenuto dall'attuale responsabile del dicastero, Luca Zaia, con l'obbiettivo di dettare regole chiare all'industria ed aumentare le informazioni al consumatore. Un notevole passo in avanti nella difesa della qualità e della trasparenza. Sarà obbligatorio indicare la provenienza delle olive ed il luogo di molitura (olio prodotto in Italia da olive coltivate in Italia), al fine di valorizzare le produzioni di qualità ed il nostro prodotto italiano, sicuramente, ne potrà ottenere benefici. Importante è che, oltre all'attenzione del regolamento, vengano effettuati i dovuti controlli, altrimenti la battaglia condotta fino a questo punto non avrebbe senso. m.b. pagina 12 SVILUPPO E CULTURA Coltura di tradizione secolare, base dell’economia locale. Diverse le testimonianze storiche nella nostra città Cerignola e il grano: binomio di lunga durata giuseppe perta* I l grano, l'ulivo e la vite costituiscono - secondo la definizione dello storico francese Fernand Braudel - la triade agricola del Mediterraneo. Pasta fresca, olive e vino erano ieri, come sono oggi, alimenti caratterizzanti della dieta e della gastronomia cerignolana. L'oro giallo, in particolare, è elemento di forte identità culturale per una terra a vocazione agricola come il Tavoliere. L'immagine del grano rimanda al lavoro e alla fatica quotidiana, come anche alla pace, alla solidarietà, allo stare insieme. La rivalorizzazione del Piano delle Fosse granarie di San Domenico dovrebbe partire dalla comprensione delle dinamiche storiche che legano un fatto, un bene culturale, un argomento, a un territorio. Proprio perché le Fosse sono documento, oltre che monumento, la questione preliminare dovrebbe essere: perché un Piano delle Fosse a Cerignola? La sua importanza storico-artistica è legata ad un fattore estetico o, più propriamente, di testimonianza? Già Strabone, geografo antico del I secolo a.C., ricorda come il grano del Tavoliere fosse esportato da Siponto verso i più importanti empori dell'epoca, mentre Varrone si domanda: "quale grano è migliore di quello pugliese?". Nei periodi di raccolto abbondante la Capitanata, assieme alla Sicilia, all'Egitto, alle pianure dell'Ucraina, diventava uno dei grandi granai del mondo euromediterraneo. Non poche volte le campagne pugliesi hanno salvato le città del Regno dalle carestie. Eppure, nella dialettica tra la fame e l'abbondanza che caratterizza la nostra civiltà preindustriale, Cerignola non conosce mai la ricchezza a tavola. La carne era una rarità, il formaggio un'eccezione. Per secoli, quasi fino ai giorni nostri, i conta- dini mangeranno pane e companatico. Ed è un sistema alimentare a forte caratterizzazione vegetale: pane, farinate e fave assieme alle verdure, soprattutto cicorie e altre foglie miste. Ancora oggi, fave e cicorie è piatto tipico della tradizione cerignolana. Ma se un uomo dell'Antichità tornasse oggi, rimarrebbe stupito dai banchetti: il pomodoro, condimento base della nostra cucina, nel Medioevo non c'era. Sarà importato dal Perù dopo la "scoperta" delle Americhe; e lo stesso vale per i fagioli e le patate; così il peperoncino, che viene dalla Guyana, mentre la melanzana è indiana e il riso un dono degli Arabi. E che dire dei fichi d'India! A ben vedere, sono proprio la pasta e il pane - che comunque aveva un colore più scuro rispetto a quello attuale, perché mescolato ad altri cereali poveri - gli alimenti cardine della nostra alimentazione. Era d'uso accompagnare le verdure a dei pezzetti di lagane, che davano corpo alla minestra. La pasta fresca ha tradizioni antichissime. La semola di grano duro, con la quale essa veniva comunemente preparata nel Mezzogiorno, era difficilmente reperibile nei mercati del Nord. Ancora oggi, risalendo la Penisola, la pasta si caratterizza via via per la presenza di grano tenero, che nell'Emilia viene impastata con l'uovo. L'onda lunga della storia testimonia, come nell'alimentazione, di un nesso inscindibile tra Cerignola e il grano. Non solo il Piano delle Fosse. Prendiamo il caso di Torre Alemanna, insediamento fortificato dei Cavalieri Teutonici. Aldilà delle recenti invenzioni romanzesche che legano gli ordini religioso-militari a questo o quel mistero medievale, si tratta sostanzialmente di una masseria. Torre Alemanna era un'azienda finalizzata alla valorizzazione del territorio attraverso l'agricoltura e l'allevamento. Essa doveva produrre derrate alimentari da mettere sul mercato per ottenere quelle rendite finanziarie necessarie alla realizzazione delle finalità dell'Ordine. Cerignola, con il territorio circostante, si poneva già dal XIII secolo come città agricola (agrotown). Non è un caso che proprio a quel periodo risalga il primo riferimento documentario relativo alla presenza di fosse granarie nel territorio di Cerignola. Nel 1224 un tale Pietro, "civis Cidoniole" (Cerignola), dona proprio all'Ordine Teutonico una casa con due fosse. Del 1573 è la prima testimonianza delle Fosse "sopra lo Piano di Santo Rocco", non più dunque piccole proprietà private sparse ma il complesso paesaggistico-monumentale che solo Cerignola conserva ancora oggi integralmente. Il Piano delle Fosse, come Torre Alemanna, le dimore storiche dei CirilloFarrusi e dei Pavoncelli, grandi proprietari terrieri del Sette-Ottocento, sono testimoni di una tradizione antica che persiste. Cerignola e il grano, sin dal Medioevo un nesso strettissimo. Ma anche nell'Età contemporanea, tra passato e rivoluzione borghese, fino alle lotte sindacali di Di Vittorio e alle moderne aziende alimentari, Cerignola si erge a "punta di lancia" della ricca agricoltura di Capitanata. * Ricercatore Università di Lecce pagina 13 CULTURA Claudio Gentili all’Istituto ‘Alighieri’ con i rappresentanti di Camera di Commercio e Confcommercio «La formazione è l’anti-precariato» pierfrancesco castellano L a competitività del sistema Italia passa necessariamente ed imprescindibilmente, attraverso una formazione tecnica di base. È questo, il leit motiv del convegno presso l'istituto tecnico commerciale ‘Dante Alighieri’, giovedì 19 febbraio scorso, per presentare l'ultima fatica letteraria di Claudio Gentili, responsabile nazionale del settore Education di Confindustria. Tema del dibattito, ‘La nuova identità dell'istruzione tecnica e suggerimenti a famiglie e studenti per l'orientamento’. Presenti, oltre alla dirigente scolastica Giuliana Colucci, il presidente della Camera di Commercio di Foggia, Eliseo Zanasi, ed il neo presidente di Confcommercio di Capitanata, Gerardo Biancofiore. Gli obiettivi dell'istituto commerciale cerignolano, nell'esposizione della dirigente: «Attraverso la formazione tecnica si punta a formare uomini specializzati, per esaltare le tipicità del territorio,vera sfida del futuro se si vuole cavalcare il cambiamento invece di subirlo». «La possibilità crescente di effettuare scambi di formazione-lavoro con le aziende che formano il tessuto produttivo - per Colucci - è fulcro dell'attività formativa, sempre nell'ottica del miglioramento della formazione dei giovani, venendo incontro alle richieste di manodopera delle aziende». Intervento, quella della dirigente, in sintonia con quanto poi espresso sia da Biancofiore che Zanasi. In particolare, quest'ultimo sottolinea all'indomani della visita del Presidente nazionale degli industriali italiani Emma Marcegaglia come, «in un momento di crisi globale nella provincia di Foggia, oltre cento nuovi insediamenti industriali stiano per nascere». Serve dunque che i giovani «ricevano una formazione tecnica adeguata affinché questi imprenditori possano crescere e far sviluppare tutto il territorio». Non manca tuttavia una stoccata alla politica da parte del presidente della Camera di Commercio di Foggia quando rimarca il mancato funzionamento dell'Interporto di Cerignola che devia i traffici merci per l'est europeo verso Padova. Conclusioni, da programma, affidate all’ospite d’onore, Gentili, con una relazione sulla formazione scolastica italiana, rimarcando le negligenze della classe politica per le troppe e mai realizzate riforme scolastiche che hanno reso «precaria la formazione di intere generazioni». Tendenza, questa, «negativa» che per anni «ha privilegiato i licei scientifici a danno degli istituti tecnici». Questa situazione, per Gentili avrebbe prodotto «uno ‘job mismatch’», letteralmente uno scontro tra le reali richieste di lavoro e la formazione reale inadeguata che ha reso l'Italia leader in questa poco edificante classifica a livello europeo. Infine Gentili si congeda dalla platea cerignolana con un monito su cui riflettere, che sintetizza il senso stesso della manifestazione: «Una adeguata formazione tecnica è la vera cura anti precariato». Una ricetta assolutamente attuale. ‘Paolillo’, ecco il Pof di una scuola innovativa U n modo diverso di intendere la scuola, lo spazio scolastico e l'apprendimento. Con l'originalità che da anni lo contraddistingue nel panorama locale, Gioacchino Albanese, dirigente della scuola media statale ‘Antonio Paolillo’, ha presentato il 26 febbraio il Piano dell'offerta formativa della sua scuola. In un auditorium gremito, col pubblico piacevolmente impressionato sin dal saluto in 5 lingue, Nino Albanese ha sfatato il tabù che vuole la ‘Paolillo’ terra di frontiera in negativo della giovane cerignolanità, presentando invece una comunità non solo integrata nel tessuto connettivo della città, ma addirittura avanguardista per tanti versi. Musica ed attività fisica, non più cenerentole del trivio e del quadrivio, ma momenti di aggregazione ed condivisione degli spazi. Occasioni di crescita umana, prima ancora che di apprendimento. «Non è essenziale che ognuno sia un professionista - ha puntualizzato il dirigente Albanese - ma l'importante è che ciascuno suoni la musica che ha dentro, colga le note del proprio animo». A coordinare il fiore all'occhiello della ‘Paolillo’ delle 7 note, il docente e maestro di musica Savino Romagnuolo. Esperimento quest'anno, anche riguardante la scherma. Di concerto col Circolo dauno di Luigi Inneo, la ‘Paolillo’ si trasforma in laboratorio e palestra per giovani talenti in erba, una sorta di sezione staccata dell'associazione schermistica foggiana. Durante la presentazione del Pof, dimostrazioni musicali e sportive, prima del buffet allestito dal Caffè Plaza. gvc pagina 14 CULTURA Da gennaio è in libreria «La diplomazia italiana e i Paesi Arabi dell'Oriente mediterraneo» di Pizzigalli Origini dei rapporti internazionali clio pedone U n faro che orienterà i lettori nell'indomabile tempesta della politica estera dell'Oriente, chiarendo dubbi e svelando misteri di quella che fu la prima strategia adottata dalla Farnesina all'indomani della firma del Trattato di Pace Parigi. "La diplomazia italiana e i Paesi Arabi dell'Oriente mediterraneo" (FrancoAngeli Editore 2009) è l’ultima fatica del docente universitario (a Bari e Napoli) Matteo Pizzigallo, in un momento in cui parlare di relazioni mediterranee rappresenta una sfida ardua e quantomai attuale. È il 1946 e in un quadro di fedeltà alle politiche occidentali, cementate dagli aiuti finanziari statunitensi, il governo di Roma cercava di allargare i suoi spazi di manovra, abbandonando qualsiasi istinto coloniale e inaugurando con i Paesi Arabi un'amicizia sincera e scevra da bieche strumentalizzazioni. I protagonisti indiscussi di questo libro sono i diplomatici, pedine dello scacchiere internazionale troppo spesso sottovalutati e relegati nell'oblio del dimenticatoio. Poco presenti nelle cronache politiche dell'epoca e raramente citati nei libri di storia, i funzionari della Farnesina sono stati i principali artefici delle relazioni internazionali, hanno saputo riannodare pazientemente i fili, talvolta lacerati, dei tanti rapporti, non soltanto politici, che la guerra aveva sommerso, rovinato e, in alcuni casi, addirittura reciso. Ma l'alfiere di questa complessa scacchiera politica è stato un uomo destinato a riempire le pagine dei libri di storia per il lungo corso della 1ª Repubblica, protagonista di archivi e dossier, enigmatico e controverso, la "mente" della politica estera della Dc. Amato e odiato, denigra- to e apprezzato, doroteo e "pontiero", storico e partigiano, Paolo Emilio Taviani, giovanissimo sottosegretario agli esteri nel 2º governo De Gasperi, è stato l'artefice della cosiddetta "diplomazia dell'amicizia". Il libro è suddiviso in tre parti: nella prima Pizzigallo ricostruisce con una minuziosità di particolari e uno spiccato senso analitico i passaggi che hanno caratterizzato le relazioni tra Roma e Il Cairo. Nella seconda parte l'attenzione si sposta in Siria, essenziale crocevia finanziario e di transito per il Levante. Tra Damasco e Parigi interviene ancora Roma, con un soft pressing sui diplomatici d'oltralpe, nel tentativo di aprire uno spiraglio nelle relazioni italo-siriane. Nella parte conclusiva l'autore ha analizzato la situazione dell'antica porta d'Oriente: il Libano. Il primo protagonista delle relazioni con Beirut, Adolfo Alessandrini, artefice della firma sul trattato di amicizia e commercio, ha consentito all'Italia di giocare un ruolo importante nella calda stagione mediterranea. Le brillanti strategie di Taviani, puntualmente comunicate ai suoi collaboratori e talvolta minate da episodi di corruzione e malaffare, hanno dato vita al modello di diplomazia della collaborazione, consentendo all'Italia insperati spazi di manovra e sempre maggiori opportunità d'intervento nello scacchiere mediterraneo. Ben lontana dall'attuale diplomazia dell'amicizia, suggellata da cene e vacanze tra Capi di Stato, quella del secondo dopoguerra, condotta da un'Italia spaventata e in balia dallo scenario internazionale, rappresenta un'eredità che, oggi più che mai, è d'obbligo tramandare. LA POESIA Un uomo generoso pasquale giannatempo Il suo sorriso ammaliante, il suo sguardo accattivante, la sua suadente parola riaccendevano speranze ed attese di una vita migliore e tanta dolcezza, un modo diverso di concepire la realtà circostante che spesso turba e tormenta. La sua visione politica sempre limpida, priva di condizionamenti egoistici, mirava continuamente al benessere sociale all’elevamento economico, civile delle masse meridionali ch'egli rappresentava in ogni parte della Penisola, compenetrandosi nelle loro miserie nelle enormi difficoltà che esse avvertivano, per cui lottava. La dedizione incondizionata, elargita nel servire il ‘Paese’, insita nel suo cuor generoso, il forte sentimento d’italianità, l’amor patrio, della sua terra la sua città al di sopra di tutto, cara e celata, come in uno scrigno, nel suo animo ricco di sentimenti nobili, fa di questo diletto nostro figlio un uomo grande, amato, ammirato a furor di popolo, sempre e ovunque. pagina 15 LEGALMENTE Intervista esclusiva al Capo dell’Ufficio del contenzioso penale, che traccia un bilancio della situazione Zeno: «Serve aumentare cancellieri e magistrati» Ogni anno 500 nuovi processi si aggiungono ai 900 pendenti. Crescono i reati legati all’uso e spaccio di droga, specie cocaina mario liscio D opo aver esaminato per sommi capi la preoccupante situazione dei procedimenti civili del Tribunale di Cerignola, volgiamo lo sguardo verso la situazione del contenzioso penale, raccogliendo il punto di vista del Capo del relativo Ufficio, il giudice Domenico Zeno. Da quanto tempo riveste la funzione di Capo dell'Ufficio? «Dal giugno del 1999. L’incarico, di durata decennale, scadrà a giugno prossimo, salvo proroghe». Quale è la situazione della giustizia penale a Cerignola? «La particolarità di Cerignola è rappresentata dall'elevato numero di processi rispetto agli altri Uffici del Tribunale di Foggia, Trinitapoli, Manfredonia e Foggia. Ogni anno, infatti, c'è un afflusso di circa 500 nuovi processi». Dia una valutazione complessiva... «Tutto sommato, in termini di produttività, il bilancio è positivo, in quanto, seppure con grande impegno, i processi decisi superano di qualche decina le nuove pendenze. E, tuttavia, lo sforzo profuso non è sufficiente a smaltire in maniera significativa l'arretrato, rappresentato da oltre 900 processi pendenti». Quali sono i reati più frequenti? «Ricettazione e tutti quei reati connessi all'uso e allo spaccio di stupefacenti, in particolare, cocaina». Qual è il profilo di questi imputati? «Si tratta spesso di soggetti tra i 25 ed i 26 anni, trovati in possesso di quantità tali da non potersi considerare meri consumatori. Sempre più frequentemente, si tratta di soggetti che di quelle sostanze fanno un doppio uso: consumo personale e spaccio. Ed è in aumento il numero degli imputati incensurati». L'opinione pubblica percepisce un uso strumentale delle norme che prevedono particolari benefici in favore di quei tossicodipendenti che decidano di sottoporsi a programmi terapeutici di recupero e che accettino i ricoveri in comunità... «Non ho dati per confermare o meno questo convincimento». Come sono distribuiti sul territorio i reati di competenza dell'ufficio? «La distribuzione sul territorio è, più o meno, proporzionata alla popolazione: nell'ordine, Cerignola, Orta Nova e gli altri comuni dei Cinque Reali Siti. Solo Ordona si distingue per il basso tasso di criminalità». Suggerisca qualche miglioramento... «Occorrerebbe ridisegnare le piante organiche su tutto il Distretto della Corte di Appello di Bari, potenziando il numero di cancellieri e magistrati per renderlo adeguato alla popolazione ed alla densità criminale». Per finire, formuli un giudizio sull'Avvocatura di Cerignola. «Senza dubbio, positivo». (www.prospettiveforensi.it) Disguidi alle poste? Come e perchè presentare reclamo D isguidi o disservizi all'ufficio postale? Il cittadinoutente può (e dovrebbe) presentare reclamo, rivendicando i propri diritti legittimi e sollecitando miglioramenti. Il reclamo si può presentare attraverso il sito posteitaliane.it, nel quale è prevista una apposita scheda da compilare; ma anche per posta, inviando direttamente un reclamo specifico all'ufficio interessato, o denunciando il disservizio. Inoltre, una novità introdotta a tutela del cittadino, utente-consumatore dei prodotti postali; è stata varata dal legislatore europeo, che con direttiva (numero 67/1997), successivamente introdotta in Italia, ha voluto aprire lo spiraglio di una vera e propria tutela del consumatore, esperibile attraverso una specifica procedura conciliativa, che prevede, anche, l'eventuale richiesta di risarcimento dei danni, causati dai disservizi postali per prodotti difettosi, che la posta dovrà liquidare se risulterà omissiva, e che può consistere in una somma massima di euro 500,00. La commissione, incaricata appositamente, studierà il ricorso e la sua proponibilità-procedibilità, e se questo dovesse essere accettato, la stessa potrà condannare l'ufficio postale, che ha causato il disservizio, al ristoro dei danni a favore dell'utente danneggiato. Vito Domenico Giannatempo pagina 16 IN BREVE Leo, bere sicuri I l 7 marzo il Leo Club Cerignola in collaborazione con il pub Safarà (Piazza Matteotti) svolgerà una delle tappe della campagna di prevenzione e sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale promossa dalla Fondazione Michele Di Salvia, col patrocinio del Ministero dei Trasporti e dell'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia. La promozione della guida sicura "Guida la vita" sarà effettuata attraverso la distribuzione gratuita di etilometri per il controllo preventivo del tasso alcol emico con il controllo della Polizia Stradale. pagina 17 FACEBOOK Dopo Obama negli States, anche da noi si sperimentano campagne elettorali sui nuovi social network Tra politici per «amici» e amicizie per la politica sara tufariello I n principio fu addirittura Barak Obama a sperimentare l´efficacia mediatica di Facebook in politica, facendone un vero cavallo di battaglia per la sua lunga corsa verso la Casa Bianca, negli Stati Uniti. Schiacciante e acclamato il consenso dei "supporters", che si identificavano negli stessi elettori. Ed anche parte di quei repubblicani che guardandolo, hanno ceduto al carisma del presidente di colore. Un nuovo strumento quindi per far politica, fresca, accattivante, "in minigonna". A patto che a far da base vi sia un buon progetto politico una proposta innovativa, un modello da proporre e da veicolare con facilità e rapidità raggiungendo tutte le fasce presenti sul social network. Anche la Capitanata e Cerignola, non sfuggono ad un fenomeno che è stato tempestivamente accolto da parte di coloro che si muovono da anni nel complesso mondo della politica. E che persino utilizzano ghost writers per tenere viva la piazza. Basti pensare al movimento che c'è attorno alla imminente elezione del sindaco di Foggia o in vista delle prossime scadenze elettorali. Chi meglio, chi peggio, poco importa: Facebook accoglie tutti, senza distinzione di meriti o demeriti. I personaggi della politica cerignolana hanno mostrato curiosità ed entusiasmo. Note, personali, date di nascita, foto, commenti, nascita, in forma più o meno elegante, di gruppi tematici e strutture organizzative da catena di Sant'Antonio che in qualche modo determinano una sorta di subliminale reclutamento e dettano l'agenda di appuntamenti. Una comunicazione, con spruzzatine di gossip, celata, sottile. Ed è proprio questo il rischio maggiore della piazza di Facebook. Inutile negarlo: una richiesta di amicizia, per chi c'è, è sempre piacevole. Ma così come sul versante politico che su quello personale, occorre molta cautela. Non mancano, "in chiaro" le pagine dedicati ai partiti, con una dichiaratamente ed esclusivamente istituzionale: informazioni, eventi, incontri, rassegna stampa, contatti. Finché si tratta di discutere, di far girare le idee, di provocare degli spunti di discussione, nulla questio. I problemi sorgono quando ci sono i furbetti del quartierino che ne inventano di tutti i colori pur di arruolare virtualmente chi condivide un'idea in qualche modo vicina ai propri obiettivi, attraverso adesioni tematiche, pescando in quell'area neutra che spesso decide le sorti di una competizione politica. In questo caso Facebook diventa uno strumento che rende tutti più vulnerabili. Se per esempio si appoggia la causa di Beppino Englaro si è di sinistra e se si è favorevoli alle ronde si è di destra? Facebook, come area vasta di discussione può servire a ciascuno di noi a formarsi un'idea sociale, culturale e perché no, anche politica. Ferma restando l'esigenza di mantenere saldo il contatto con la propria capacità di analizzare la cose, di mettere nel mixer del proprio cervello le singole "parti", le opinioni consolidate e gli input che ci arrivano dal di fuori. E questo affinché Facebook non sia solo un imbuto attraverso il quale travasare quel che conviene a qualcuno. A Cerignola, il centrodestra tira di più V ediamo invece numericamente chi nella politica cerignolana ha attecchito su Facebook. In cima alla graduatoria, l'europarlamentare e consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Salvatore Tatarella, con 2168 "amicizie". Segue il consigliere di An, Gianvito Casarella con 2.070 amici che è stato uno degli iscritti della prima ora al social network. A seguire, l'assessore regionale alla Solidarietà, Elena Gentile, che a pochi giorni dalla sua comparsa sulla "piattaforma sociale" ha raggiunto i 385 fans. L'assessore all'urbanistica e segretario del Pd Antonello Summa conta 284 amici; seguono Onofrio Bombino (215), consigliere di An, l'assessore alle Politiche sociali Rino Pezzano (Pd) con 198. Sono 128 per il segretario di Sinistra Democratica, Matteo Zingarelli; 90 al sindaco Matteo Valentino; 49 al consigliere del Pd, Matteo Marino. Paolo Vitullo, consigliere di Forza Italia, neo-iscritto, fin qui ha 33 amici. Nella stragrande maggioranza dei casi gli amici dei politici sono loro amici personali,che si ritrovano anche nella piazza virtuale Per molti il problema è esserci o non esserci, ed in qualche caso non esserci è una scelta ragionata e convinta. Anche perché per esistere e per valere servono tutta una serie di fattori. Ed in questo Facebook è uno strumento assolutamente minore. s.t. pagina 18 MOVIDA Riuscita festa il 20 febbraio allo Sporting Club. Dj Distefano e Orbita E Faceparty fu: sano divertimento gianna pignatelli F acebook è sempre più il re dei social network anche a Cerignola; Finalmente venerdì 20 febbraio 2009, 250 ragazzi hanno preso parte al primo "face party" che si è svolto nella cornice della struttura dello Sporting club. Continuo arrivare e venire gente, in prevalenza iscritti al social network. Non solo fans della moda del momento, però: alla festa si sono aggiunti anche tanti giovani che nemmeno navigano on line. Semplicemente sono venuti lì per una serata diversa e perché incuriositi da questo evento. Alla fine, anche loro hanno potuto constatare l'efficacia di questo strumento per conoscere gente nuova, ritrovare vecchi compagni di scuola, ex fiamme o semplici conoscenti. Free-drink al bancone del bar, offerto da "Cerignola.it". Buffet allestito dal servizio di ristorazione del circolo di Via Tiroasegno. E poi tanta, tanta musica. Da ascoltare e da ballare. Live music con gli Orbita, prima che il dj Armando Distefano scatenasse la disco dance. Clima goliardico e di festa che non si è arrestato neppure a tarda notte, quando una torta di compleanno è finita allegramente sulla faccia del festeggiato. Fuori programma che non ha fatto che accre- scere l'entusiasmo, all'insegna dello stare insieme, divertendosi, in maniera sana, come il "popolo della piazza", prestato allo Sporting nell'occasione, dimostra di volere e saper fare. Semplicità e voglia di non tradire la notte. Questi gli ingredienti che hanno determinato la riuscita dell'evento e la gioia degli organizzatori (Nico Gallicchio e Pierfrancesco Castellano), per una festa organizzata in pochissimo tempo, con un pierraggio effettuato su Facebook. Insomma, gli ingredienti principali c'erano tutti, a dimostrare che ci si può divertire in compagnia di amici senza strafare… pagina 19 PUBBLICITÀ pagina 20 PUBBLICITÀ
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dei pagamenti, rimangono invariate e le risposte della dirigenza non sono mai convincenti, se non di aperta sfida nei confronti dei supporters.
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