LA RISPOSTA DI MONSIGNOR DIEGO COLETTI AL SALUTO DEL
Transcript
LA RISPOSTA DI MONSIGNOR DIEGO COLETTI AL SALUTO DEL
LA RISPOSTA DI MONSIGNOR DIEGO COLETTI AL SALUTO DEL SINDACO DI COMO STEFANO BRUNI Nella Sua persona, caro Sindaco, vorrei salutare tutti coloro che sono chiamati a servire il bene pubblico attraverso l’impegno sociale, amministrativo e politico, attraverso quella che oggi si chiama la cittadinanza attiva. Conosco e apprezzo la fatica e l’impegno di tanti uomini e donne che esercitano la partecipazione alla vita del paese non solo nella forma diffusa e generale che deve essere presente in ogni membro della convivenza civile, ma sono chiamati a svolgere funzioni e responsabilità a volte molto pesanti, sacrificando spesso a questo servizio personali interessi, una maggiore tranquillità personale e a volte perfino buona parte degli spazi della propria vita familiare ed affettiva. Credo che sia giusto che almeno ogni tanto qualcuno si ricordi che persone di questo tipo meritano gratitudine e stima. Mi faccio volentieri portavoce di questa riconoscenza della gente, alla quale unisco la mia personale presunzione di stima e il mio cordiale desiderio di essere, per la mia parte, un cittadino attento e collaborante al bene comune. Molti di queste donne ed uomini, impegnate a vari livelli per il bene pubblico, lo fanno attingendo la forza e il senso del loro servizio alla ricchezza di ideali che deriva loro dall’essere cristiani, dall’avere incontrato cioè nell’orizzonte della loro fede cristiana – per usare le parole del Santo Padre Benedetto XVI nel Convegno ecclesiale di Verona – “il grande “sì” che in Gesù Cristo Dio ha detto all’uomo e alla sua vita, all’amore umano, alla nostra libertà, e alla nostra intelligenza”. Solo per difendere e promuovere questi “sì” la comunità cristiana si sente in dovere di alzare la voce con qualche “no” rivolto a ciò che le appare, ragionevolmente e a buon diritto, come contrario al bene comune, come frutto di una passiva condiscendenza a mode culturali e a pericolose derive antiumane. Così essa offre a tutti il contributo positivo della propria visione della verità e di un futuro possibile e migliore per i nostri figli. E lo fa senza imporre a nessuno atti di fede o scelte dogmatiche, ma mettendo a disposizione di ogni persona seria e saggia gli argomenti e le ragioni che sostengono il suo amore per l’uomo. In questa prospettiva e a questo scopo credo di poter confermare, di fronte a Lei, caro sindaco di Como, e di fronte a tutti i suoi colleghi delle altre amministrazioni comunali presenti nella vasta Diocesi, come anche a tutti coloro che a diverso titolo servono con dedizione e passione civile il bene comune di questa porzione di umanità, la disponibilità mia personale, e della comunità cristiana che il Santo Padre mi ha mandato a servire, a cercare ogni forma di collaborazione, di convergenza d’intenti e di cura per il futuro della nostra gente, in spirito di dialogo aperto e sincero, nel pieno rispetto delle diverse competenze, per il bene integrale dell’uomo e delle comunità in cui vive, senza confondere la Chiesa con la politica e senza abdicare alla missione affidata alla Chiesa e soprattutto ai laici cristiani. Grato per le Sue parole e per la Sua accoglienza, auguro a Lei, a tutta l’amministrazione comunale, a tutte le autorità presenti e alle istituzioni pubbliche del territorio della Diocesi un cammino solidale e fecondo di bene, mentre su tutti invoco la benedizione del Signore e a tutti garantisco una speciale intercessione nella mia preghiera.