Il Puc torna in aula e lo scontro si fa duro

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Il Puc torna in aula e lo scontro si fa duro
La Nuova Sardegna dell’8 settembre 2011
Il Puc torna in aula e lo scontro si fa duro
La minoranza annuncia che non voterà. Cuccu: abbiamo evitato il degrado ambientale
Serena Lullia
PALAU. La riadozione del puc dà nuovo sprint al dibattito politico in catalessi da mesi. Il piano urbanistico
ritorna in aula nella stessa forma di dicembre, ma con un taglio del 50 per cento dei volumi in zona F. L’esame
del puc segna anche l’apertura della campagna elettorale per le comunali. Anche se in anticipo di 9 mesi. Dallo
scontro sulla pianificazione emergono due filosofie di sviluppo opposte.
La delibera . Il puc, già adottato a dicembre, ritorna in aula per la seconda volta. La delibera di ieri annulla
quella di dicembre che non prevedeva il taglio dei volumi delle zone turistiche. «Il metodo che abbiamo scelto è
stato un taglio generalizzato - spiega l’assessore all’Urbanistica Sebastiano Pirredda -. 20% di volumi
residenziali; 10% alberghieri; 80% destinati a servizi. Questi tagli imposti dalla Regione ci hanno riportato in
aula per la seconda adozione. Non è certo un cavillo. Ed è anche l’occasione per approvare il rapporto
ambientale».
Lo spietato giudizio dell’ opposizione. «Già nella seduta di consiglio del 22 dicembre avevamo sottolineato che
alla delibera sul puc mancava la fondamentale valutazione strategica ambientale - dice il capogruppo Sandro
Colombo -. Allora sostenemmo che il puc fosse illegittimo. La maggioranza disse che la Vas non era necessaria
per l’adozione del puc. Dopo 8 mesi ci troviamo però ad annullare quella delibera e a riapprovarne un’altra. La
verità è che dopo 14 anni questa maggioranza non ha ancora approvato il puc. Forse volutamente lo ha tenuto
in itinere per tirarlo fuori a ridosso delle elezioni. Come sempre, noi non siamo stati coinvolti. Per questo non
parteciperemo alla votazione di un puc che arriva in aula blindato. Speriamo che il ciclo di questa
amministrazione sia finalmente finito».
La difesa della maggioranza. Pacato, tagliente ma con modi gentili il sindaco Piero Cuccu risponde all’attacco
dell’opposizione. «L’accusa di aver tenuto nel cassetto il puc per usarlo a scopi elettorali è davvero squallida e
la rinvio al mittente con sdegno - dice Cuccu -. Chi ascolta l’analisi fatta dalla minoranza oggi pensa che siamo
una squadra di banditi, che siamo perfino responsabili della partenza degli americani. Credo invece che alle
opposizioni sfugga una cosa importante. Il gruppo “Viva Palau viva” in questi 14 anni ha fatto delle scelte che
sono forse anche più importanti del puc. Abbiamo invertito la tendenza che vedeva Palau precipitare verso il
degrado urbanistico e ambientale. Cito solo alcuni esempi. La ristrutturazione di Montiggia che in tanti volevano
demolire, la riperimetrazione delle lottizzazioni, il piano particolareggiato del centro storico. Come è cambiata
Palau è sotto gli occhi di tutti».
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L'Unione Sarda del 9 settembre 2011
Gallura (Pagina 41 - Edizione CA)
PALAU. Giunta sotto attacco
Volumetrie ridotte, l'opposizione denuncia: «decisioni
solitarie»
Adesso la Giunta Cuccu mette le carte in tavola e soprattutto tira i fuori i numeri dei tagli di volumetria. La
cura dimagrante del Puc che mercoledì sera ha scatenato la bagarre in consiglio comunale. È stato
l'assessore Sebastiano Pirredda a illustrare le sforbiciate sui metri cubi per la zona F, turistica. Circa 54mila
metri cubi sono stati cancellati dal vecchio piano. Il contenuto della proposta passata mercoledì ai voti riduce
del 20 per cento la volumetria destinata all'edilizia residenziale, del 10 per cento sarà decurtata quella
precedentemente prevista per l'ampliamento e la costruzione di alberghi, mentre per i servizi sarà mantenuto
solo il 20 per cento delle cubature iniziali. I tagli hanno provocato la durissima reazione della minoranza, ma
la Giunta non cambia idea.
«Con 15 anni di lavoro - spiega il capogruppo di minoranza, Sandro Colombo - aiutata da tecnici esperti, la
maggioranza ha avuto tutto il tempo di pianificare l'utilizzo del nostro territorio, ma non ha mai pensato di
coinvolgere
la
minoranza
consiliare.
Ci
troviamo
di
fronte
ad
un
piano
blindato».
Soltanto la maggioranza ha votato la riadozione del piano urbanistico con tutti gli atti collegati: piano di
assetto idrogeologico e la Valutazione ambientale. Sebastiano Pirredda è forte delle scelte del suo gruppo e
delle conferme della Provincia: «Procedura corretta - dice l'assessore all'urbanistica - andiamo avanti».
Ma il Puc secondo Francesco Manna: «È un piano calato dall'alto, vecchio, che non pensa all'economia e
allo sviluppo turistico di Palau». Pirredda controbatte: «Trenta anni fa la parola turismo significava costruire,
ma oggi Palau non può morire proseguendo su questa strada. Io e il mio gruppo ci siamo ispirati
all'autenticità dei nostri paesaggi, alla loro tutela e valorizzazione. Chi pensa di costruire all'infinito forse è
mosso da interessi privati e non pubblici».
L'assessore all'urbanistica passa all'attacco: «Non ho mai ricevuto dalla minoranza proposte costruttive che
mi abbiano fatto pensare ad una soluzione migliore per il paese». Ora ci sarà una nuova pubblicazione per
trenta
giorni,
periodo
in
cui
chiunque
abbia
interesse
potrà
formulare
nuove
osservazioni.
Isabella Chiodino
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