All. C del. CC 13-2016 - Comune di Golfo Aranci
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All. C del. CC 13-2016 - Comune di Golfo Aranci
COMUNE DI GOLFO ARANCI PROVINCIA DI OLBIA – TEMPIO ALLEGATO “C” ALLA DELIBERAZIONE C.C. N. 13 DEL 10.03.2016 PRESIDENTE: Quindi apriamo il Consiglio Comunale. Primo punto all’ordine del giorno è: “Piano Urbanistico Comunale in adeguamento al PPR ed al PAI, integrato con il piano di utilizzo dei litorali. Recepimento degli atti deliberativi, intervenuti dopo l’adozione definitiva di cui alla delibera Consiglio Comunale numero 63/2013. Recepimento della determinazione 33.18/DG del 23/12/2015 ed approvazione degli elaborati integrativi modificativi e/o giustificativi ad essa conseguenti”. Do’ la parola al sindaco per un’introduzione all’argomento. SINDACO FASOLINO: Si, grazie. Buongiorno a tutti. Volevo prima fare un annuncio per qualcosa che faremo nei prossimi giorni anche se è oggi, praticamente. Volevo avvertire anche la minoranza e il consiglio, che avremo un assessore in più, avremo un assessore esterno, ed è un assessore donna. Ed è presente, è Ofelia Canu. Quindi vorrei informare e avvertire il Consiglio di questa novità che avremo; che si occuperà di Pubblica Istruzione e della….., quindi delle frazioni di Rudalza, Marinella...anche se ancora mi diceva la dottoressa che non sono catalogate come frazioni, quindi dovremmo capire qual’è l’iter per catalogarle come frazioni, ma bensì sono ancora località. Per quanto riguarda il PUC, l’iter del PUC è stato come consuetudine in Sardegna lunghissimo, e abbiamo fatto i diversi passaggi che dovevamo fare fino ad oggi, abbiamo adottato diverse volte, abbiamo apportato già alcune modifiche. Siamo andati al CTRU il 21 di Dicembre e il CTRU ha chiesto praticamente le giustificazioni, ha sospeso la procedura chiedendo delle giustificazioni su alcune delle scelte, ribadendo una cosa però molto importante: che la parte che considera il PUC, un buon PUC è soprattutto per quanto riguarda la parte urbana del paese. A breve dovrebbe esserci un altro CTRU, dovrebbe essere a fine Marzo, dove potrebbe essere inserita la valutazione del Comune di Golfo Aranci. Quindi è importante portare le risposte a questa richiesta di giustificazioni fatta dalla Regione, in maniera tale che possa essere valutato come merita il PUC di Golfo Aranci. Come dicevo prima all’opposizione, magari nel momento in cui dovremo approvare definitivamente il PUC sarebbe opportuno, visto che l’opposizione che c’è in Consiglio non era la stessa che c’era quando abbiamo adottato il PUC, fare un incontro magari con l’ingegnere Cassitta e tutto il Consiglio, compresa l’opposizione, per chiarirci bene che tipo di PUC stiamo andando ad approvare, in maniera tale che anche l’opposizione ha più chiaro il PUC di Golfo Aranci, perché comunque è corretto che sia così. Io darei la parola all’ingegner Cassitta per cominciare a parlare di punti...per chiarire i punti che la Regione ha sollevato. Grazie. INGEGNERE CASSITTA: Si. Allora, sono Giampiero Cassitta, redattore del piano, e coordinatore anche del gruppo del Lavoro del geologo, agronomo e storico che hanno partecipato alla redazione dello strumento urbanistico in adeguamento al PPR e al PAI. Questo piano ha subito tutta una serie di step e di approvazioni. Ha passato la valutazione di incidenza ambientale; col servizio di valutazione di impatti della Regione; ha passato la valutazione ambientale strategica che ha coinvolto tutti gli assessorati, l’ARPAS, e coordinato il tutto dalla Provincia; ha passato dall’agenzia del distretto idrografico lo studio della compatibilità idrogeologica delle scelte con le prescrizioni del piano dell’assetto idrogeologico. Quindi è stata fatta una pianificazione tenendo conto anche dello sviluppo costiero, della massima capacità capacità insediativa, del futuro sviluppo di Golfo Aranci, eccetera eccetera. La Regione in pratica cosa ci chiede? Ci chiede di giustificare o di chiarire alcune scelte che sono alla base della pianificazione. Ci chiede di prendere atto dei vincoli del PAI, che sono stati inseriti nella cartografia. Ci chiede di approfondire i criteri che hanno portato al ridimensionamento per quanto riguarda la popolazione che sarò insediabile a Golfo Aranci nei prossimi 10 anni, cioè al 2026. Ci chiede di giustificare per esempio perché a Rudalza noi stiamo posizionando delle zone di espansione urbana. Ci chiede di introdurre nelle norme tutto il sistema normativo di leggi che è subentrato dalla data dell’adozione a oggi. A tutto questo è stato dato ovviamente una risposta e sono state apportati tutti quei correttivi alle norme e alle cartografie funzionali a chiarire quanto la Regione ha chiesto. C’è un elaborato di sintesi, che è una scheda che addirittura è stata preparata su un modello predisposto dalla Regione, dove c’è nella prima colonna “la Regione chiede chiarimento”, nella seconda colonna si giustifica, nella terza colonna si dice “è inserito” in quale articolo della norma, nella quarta colonna “è in questa carta”, proprio per chiarire alla Regione tutto il processo che è stato fatto. È stata data particolare importanza per esempio a Rudalza, perché la Regione dice “ma come mai voi volete fare delle zone d’espansione a Rudalza, ma Rudalza non è centro abitato, ne può esserlo, è un centro minore. Facciamo un discorso di case sparse, facciamo un discorso di centri rurali e via dicendo”. Noi abbiamo motivatamente e storicamente dimostrato che effettivamente se vogliamo essere in linea coi presupposti, l’unico centro solitamente esistente come agglomerato nel territorio è Rudalza, già da prima dell’800. Golfo Aranci è nato con la ferrovia, Rudalza è censito addirittura dal Medioevo. Abbiamo giustificato perché è necessario che venga identificato un ambito urbano dove possa crescere ordinatamente una comunità. Loro eccepiscono che Olbia non l’ha fatto, ma Olbia il suo territorio l’ha pregiudicato, è tutto nelle note che noi stiamo traslatando, che loro però in linea di principio abbiamo concordato e hanno recepito, questo tipo di discorso. Abbiamo soltanto rincarato un po’ i volumi, perché indubbiamente potevano essere troppo elevati, e gli abbiamo ricondotti a una ipotesi più credibile, incrementabili in funzione delle esigenze che si ricreeranno a Rudalza. Questo è stato in pratica il nocciolo fondamentale. Ci è stata fatta una osservazione per quanto riguarda, per esempio, la zona, nel giustificare il perché c’è la previsione della sistemazione di Sos Aranzos. Certo, è stato fatto, non solo, è stata fatta una discesa di scala, sono state identificate anche le aree che hanno minore impatto ambientale, dove ubicare le volumetrie. Addirittura questo è stato fatto per tutte le zone pianificate. Non solo sono state individuate le macchie, ma si è detto anche dove devono edificare, per tener conto di quelle che possono essere le prescrizioni o gli interventi col PAI. Tenete presente, lo ripeto, che qualunque piano attuativo intervenga nel territorio, deve fare un approfondimento di quelle che sono le norme del PAI, cioè deve fare lo studio di compatibilità idrogeologica del piano di lottizzazzione, di che si sta parlando. Cioè lo studio del PAI e del Comune non è assorbente dei piani attuativi. Ogni piano dovrà essere sottoposto alla stessa procedura, “ope legis”. Articolo 8, comma 2 delle norme di attuazione del PPR. Il resto, diciamo che è un po’ ciarpame, perché è subentrata la 8 dell’ Aprile del 2015. Bene, abbiamo dovuto correggere norme tecniche di attuazione per quanto riguarda gli interventi in zona agricola con i presupposti della 8. È subentrata la modifica, la 380 sui concetti di eccetera eccetera, cosa si intende per manutenzione ordinaria, straordinaria ecetera eccetera, abbiamo dovuto integrare la parte regolamentare per quanto riguarda questo. C’è stato detto “perchè non fate un approfondimento per quanto riguarda, per esempio, le tipologie, la gestione del verde, dell’arredo urbano?”. È stato fatto un regolamento per il verde e l’arredo urbano, e fa parte del regolamento edilizio, così pure per l’illuminazione. Cioè sono state fatte delle puntualizzazione che possono rendere il piano più coerente con quelle che sono le esigenze del tessuto sociale del territorio golfoarancino. Questo è il quanto. Possiamo scendere a vedere articolo per articolo, ma penso che sia ininfluente perché è semplicemente lezioso andare a discutere dell’articolo 101 che dice che i parcheggi devono essere in questo modo o in quest’altro. Questa fase consentirà al piano di andare nel Comitato Tecnico Regionale e Urbanistico, il quale comitato, presa visione di quanto è stato prodotto, potrà fare prescrizioni e poi piano dovrà venire qua in Consiglio per una fae estremamente importante che è quella dell’approvazione definitiva propedeutica alla pubblicazione sul BURAS per renderlo efficace. Cioè ratificare le scelte. Da qualunque parte esse vengano, che siano dal CTRU o dall’ulteriore ente che potrà in fase di CTRU fare delle prescrizioni. Grazie. PRESIDENTE: Chi vuole intervenire, abbiamo il tecnico, qua, che ha redatto il piano. Se ci sono domande, è la persona più qualificata per rispondere. CONSIGLIERE MUNTONI: Buongiorno a tutti. Noi abbiamo avuto le carte di questo adeguamento del PUC al PAI e al PPR solo ieri sera, quindi abbiamo avuto parecchie difficoltà a cercare di farci un’idea su quello che sono le variazioni rispetto al PUC, adottato nel 2013. Diciamo che l’ingegner Cassitta ci ha intanto iniziato a chiarire alcuni aspetti. Ovviamente questo comunque non ci da la possibilità di esprimerci con consapevolezza e con sicurezza su quello che dovremmo andare a votare. Qualcosa che abbiamo visto ieri sera ci ha fatto nascere dei dubbi che abbiamo iniziato prima dell’inizio del Consiglio a cercare di chiarire con l’ingegner Cassitta, adesso vorremmo magari che l’ingegnere ci desse qualche altro chiarimento. Innanzitutto appunto volevamo sapere sulle carte di rischio, ad esempio, idrogeologico, abbiamo notato che in alcune zone che noi sappiamo sono a rischio di allagamento, non sono riportate invece situazioni di rischio. E mi riferisco, per esempio, alla zona li dello Smeraldo, piuttosto che Via dei Caduti da qualche tempo, cioè da quando il muro di contenimento è stato abbattuto. Non so, la zona dell’asilo che è un’altra. Abbiamo già avuto qualche chiarimento da parte dell’ingegner Cassitta; vorremmo che questi chiarimenti venissero anche allargati al resto del Consiglio Comunale, e magari con qualche puntualizzazione in più, se possibile. INGEGNERE CASSITTA: Gianpiero Cassitta, redattore del piano, coordinatore del gruppo di lavoro del piano. Allora, lo studio della compatibilità idrogeologica ha interessato tutti i corsi d’acqua censiti nell’ambito del territorio così come visti con l’ADIS, con l’agenzia del distretto. Ci sono delle singolarità che oltretutto sono state anche oggetto di una comunicazione della Regione a tutti i comuni della Sardegna, non a Golfo Aranci, che riguarda il censimento e la valutazione del rischio, della pericolosità idraulica dei cosiddetti “canali tombati o attraversamenti”. Per esempio a Golfo Aranci ne abbiamo alcuni, e infatti il Comune dovrà, in risposta alla nota che è arrivata a giugno del 2015, procedere a questo. Avete verificato. Non lo sapevo, io lo sto dicendo… Questo è il discorso...se ha verificato, va bene. Comunque tenete presente una cosa fondamentale: che in corrispondenza di un canale tombato c’è sempre un compluvio di monte che determina l’afflusso di queste acque e questo canale. Nel compluvio di monte, qualora venga attuato un piano di lottizzazione, questo piano di lottizzazione dovrà fare lo studio di compatibilità idrogeologica del proprio comparto, valutare l’entità della pericolosità che genera all’interno o al di fuori del comparto e operare le opportune mitigazioni del caso, per evitare il verificarsi di determinate problematiche. Questo è in sintesi il discorso. Come vi ho detto prima, ma l’ho ripetuto qua in Consiglio, il piano di compatibilità idrogeologica del PUC non è assorbente o comprensivo dei piani di dettaglio che dovranno fare i singoli strumenti attuativi urbanistici di qualunque zona del territorio comunale. Che seguono la stessa procedura del PAI, cioè vanno […] ex articolo 8 comma 2 delle norme…è scritto nelle norme, comunque. PRESIDENTE: C’è qualche altra richiesta di chiarimento? Sempre Muntoni. CONSIGLIERE MUNTONI: Intanto vorremmo chiedere appunto di avere copia magari delle norme attuative prima della pubblicazione, e appunto di alcune di questi articoli, di queste valutazioni che diceva l’ingegner Cassitta. Ci sarà utile nel momento in cui poi dovremo andare ad approvare il PUC, ferma restando la necessità di aver magari un incontro, sempre con l’ingegner Cassitta, per chiarire tanti altri dubbi che comunque abbiamo. Sapere anche quali sono precisamente ora i prossimi passaggi. Quindi dopo la votazione, qui, ritornerà al CTRU che prenderà atto di queste modifiche, o avrà la possibilità di fare ulteriori osservazioni? SINDACO FASOLINO: Giuseppe Fasolino. Allora, una volta fatto questo passaggio in Consiglio, che va a giustificare quelle che sono le scelte dell’Amministrazione, il CTRU decide se le valutazioni che il Comune di Golfo Aranci, il Consiglio Comunale, ha fatto, sono delle valutazioni congrue e quindi il PUC può essere considerato conforme al PPR, oppure se il PUC non è conforme al PPR, e potrebbe anche decidere di bocciare il PUC, e di rimandarlo per rivedere alcune cose. Il passaggio successivo, se invece il PUC è conforme al PPR – perché potrebbe anche essere conforme al PPR con alcune prescrizioni – quindi se è conforme al PPR con alcune prescrizioni allora dobbiamo tornare in Consiglio, modificare quelle prescrizioni che la Regione ci chiede e approvare definitivamente tutto nella stessa seduta, perché hanno già definito che il PUC è conforme al PPR. Una volta fatto questo passaggio si pubblica il PUC, e il PUC è definitivamente vigente. Questi sono i passaggi, e oltretutto mi sembra che siamo tra i primi comuni, se non il primo Comune in Gallura che potrebbe approvare il PUC entro marzo. PRESIDENTE: Ci sono altri interventi? SINDACO FASOLINO: Un altro chiarimento. Non ci sono...un’altra cosa che volevo chiarire è che - ah, Fasolino – che non ci sono modifiche al PUC adottato, quindi questo è il PUC che è stato adottato da principio, che era pubblicato nel sito però, nel sito era pubblicato il PUC. GEOM. PELLEGRINO: No, allora, il PUC, questo che si sta esaminando oggi, queste sono integrazioni a quello... Nel 2013, adottato definitivamente, mantiene...no quello non è pubblicato nel sito. Si la possibilità c’era, perché non c’era? C’era la possibilità di vederlo...è stato pubblicato sul sito quello del 2011, che è il punto di partenza, certo. Il PUC del 2013 è quello in sostanza che ha recepito le fasi delle procedure ambientali. Ma sarebbe quello del 2011 che era pubblicato sul sito. SINDACO FASOLINO: No, mi sono spiegato male. L’ultima adozione che abbiamo fatto, l’abbiamo fatta perché abbiamo avuto anche il nullaosta dell’ADIS, cioè quella precedente a questa...scusa della VAS e VINCA. Cosa è successo? Poi successivamente invece hanno pubblicato la nuova ADIS. PELLEGRINO: Allora in sostanza è successo questo: pubblicazione nel 2011 del PUC adottato… SINDACO FASOLINO: Si no aspetta, quello che interessava a me chiarire era che il PUC che noi stiamo portando oggi, quindi le prescrizioni che la Regione ci ha chiesto sul PUC di oggi, è quello adottato nel 2011, ed è quello – io parlo per quanto riguarda le tavole – come impianto. Ed è quello che c’è sul sito. E quindi si poteva vedere sul sito del Comune, è pubblicato. Quindi, da questo punto di vista. Poi l’adozione che abbiamo fatto nel 2013, abbiamo soltanto recepito alcune cose che dovevamo recepire. Cosa è successo? L’ADIS ha apportato una modifica a maggio, se non sbaglio, per quanto riguarda… PELLEGRINO: La delibera del comitato è la numero 3 del 20 maggio 2015. SINDACO FASOLINO: Eh, quindi noi, siccome avevamo già adottato il PUC, siamo dovuto rivenire in Consiglio per riadottarlo con il nuovo piano idrogeologico, fatto dalla Regione, che è stato modificato in base all’alluvione del 18 novembre di Olbia, che però non comportava nessuna modifica per Golfo Aranci, però la prassi dice che lo devi riadottare nuovamente, nonostante non c’erano modifiche per Golfo Aranci. Questo per chiarire… CONSIGLIERE MUNTONI: Muntoni. Il problema non è la visibilità del PUC del 2013. L’ufficio tecnico ci ha fornito qualche giorno fa anche un DVD con il piano, e quindi...cioè, il problema non è relativo proprio al PUC in se. Il problema in questo caso è su queste modifiche, su questo adeguamento che il PUC 2013 sta passando rispetto al PPR e al PAI. Sono documentazioni appunto che io so che sono arrivate al Comune da poco, e delle quali noi abbiamo avuto visione solamente ieri sera. Ovviamente abbiamo delle difficoltà ad esprimere dei giudizi compiuti su queste modifiche. Qui si parla anche, appunto, di regolamenti… Insomma stiamo valutando un documento molto corposo, e anche se non va a modificare in maniera sostanziale quello che è il PUC del 2013, comunque senz’altro impatta in termini abbastanza evidenti si quello che è la pianificazione del territorio. Noi avremmo voluto avere più tempo. Era nostra idea chiedere un rinvio, anche, del Consiglio, oggi. Poi appunto abbiamo avuto la possibilità di confrontarci qualche minuto con l’ingegner Cassitta che ci ha spiegato chiaramente e sinteticamente quello che sono i passaggi e quello che sono, diciamo, più o meno le modifiche avvenute. Continuiamo ad avere ovviamente diversi dubbi e diverse incertezze sui contenuti di questo piano. Però le esprimeremo poi prima del voto anche quando si andrà ad adottare definitivamente. Intanto oggi, insomma, ci siamo chiariti un po’ di più le idee. Chiediamo ufficialmente di avere copia non dico delle carte, perché abbiamo visto che è senz’altro impossibile replicare tutto quello che sono i vari studi d’area, le discese...insomma, è senz’altro una documentazione complessa, ma almeno per quello che riguarda le relazioni, vorremmo avere un po’ di materiale su cui documentarci e approfondire un po’ tutti gli aspetti. Fermo restando che prendiamo per buona la disponibilità dell’ingegner Cassitta a riconfrontarsi con noi per delle delucidazioni che ovviamente de visu hanno un altro valore e ci danno la possibilità di approfondire maggiormente. PRESIDENTE: Se non ci sono altri interventi...però dovrei chiedere chiarimenti su come deve essere votato. Deve essere votato nel suo insieme, tutto quanto? Allora, si procede con la votazione per l’approvazione della proposta di delibera per alzata di mano. IL SEGRETARIO COMUNALE F.to (Dr.ssa Maria Giuseppa Bullitta)