Il Nuovo Cimento 150, 100, 50 anni fa
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Il Nuovo Cimento 150, 100, 50 anni fa
il nostro mondo L’archivio storico de Il Nuovo Cimento è disponibile per i Soci all’url: http://members.sif.it IL NUOVO CIMENTO 150, 100, 50 ANNI FA Antefatti. [vedi: N. Robotti “I fisici e il Risorgimento” XCVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Fisica. L’Aquila, 2011. http://www. sif.it/attivita/congresso/ xcvii/conferenza . 1839-1847. Riunioni annuali degli Scienziati Italiani in sede circolante nei diversi Stati 1841. Progetto di un “nuovo corso di studi di Fisica” affiancato da un testo comune, condivisibile da tutti i fisici italiani 1843-1847. Si pubblica “Il Cimento”. 1845 Definizione di un sistema di unità di pesi e misure uniforme per tutti gli Stati Italiani 28 Luglio 1861. Legge n. 132 “Sui pesi e sulle misure”: “I pesi e le misure legali nel Regno d’Italia sono unicamente quelli del sistema metrico decimale, le cui unità sono le seguenti: […]” 150 ANNI FA Il Regno d’Italia ha un anno. Il Nuovo Cimento (successore de “Il Cimento”) da sette anni raccoglie le pubblicazioni di ricercatori da tutta l’Italia. La Società Italiana di Fisica non è ancora nata. R. Felici aveva pubblicato le sue ricerche sull’induzione elttromagnetica su Il Nuovo Cimento tra il 1855 e il 1859 Da “Esperienze sulla velocità della elettricità e sulla durata della scintilla” di R. Felici; Il Nuovo Cimento 15 (1862) 339. “Adattai ad un movimento di orologeria, destinato ad imprimere un moto rotatorio ad una piccola massa, un disco di vetro di 0m,055 di diametro, e di 0m,002 di grossezza stato ricoperto in una sua faccia da uno strato di argento, con un processo simile a quello di Foucault, e poi diviso in 360˚ con una punta d’acciaio che tolse lo strato opaco di argento lungo il tratto che essa incideva. Cosi avevo un disco opaco il quale osservato per trasparenza mi presentava in giro 360 tratti lucidi, o, per meglio dire, trasparenti. Nella cassettina di legno rettangolare che conteneva il movimento, adattai pure un microscopio, che mi serviva per osservare la graduazione trasparente del disco. Avevo due sostegni isolanti, ognuno dei quali mi serviva per sostenere due sottili tubi orizzontali, e paralleli fra di loro, di vetro verniciato. In ognuno di questi tubi passava una sottile asta di ottone o di rame, che aveva le sue due estremità libere, ossia scoperte e fuori del suo tubo da ciascun lato. In questo sostegno i due tubi erano alla distanza media di 0m,015, e due delle estremità delle loro asticine metalliche, fra le quali estremità scoccar dovea la scintilla, erano a delle distanze variabili, da zero a quattro o cinque centimetri, a seconda delle esperienze”. 100 ANNI FA La Società Italiana di Fisica ha quindici anni. Domenico Pacini pubblica un articolo che darà il via allo studio dei raggi cosmici [vedi anche A. De Angelis et al., Domenico Pacini, un pioniere dimenticato dello studio dei raggi cosmici, Il Nuovo Saggiatore 24, 3-4 (2008) p. 70]. Da “La radiazione penetrante alla superficie e in seno alle acque” di D. Pacini; Il Nuovo Cimento 26 (1912) 96. “Le osservazioni eseguite sul mare nel 1910 mi conducevano a concludere che una parte non trascurabile della radiazione penetrante che si riscontra nell’aria, avesse origine indipendente dall’azione diretta delle sostanze attive contenute negli strati superiori della crosta terrestre. Riferirò ora sopra ulteriori esperienze che confermano quella conclusione. […] L’apparecchio fu disposto a bordo della medesima lancia che fu ancorata a oltre 300 metri dalla costa, sopra 8 m. di fondo e dal 24 al 31 giugno si fecero delle osservazioni coll’apparecchio alla superficie, e coll’apparecchio immerso nelle acque, a 3 m. di profondità. […] Recentemente sono state fatte delle ricerche in pallone libero sulla radiazione penetrante nell’alta atmosfera. Anche queste osservazioni […] avrebbero tuttavia mostrato che laddove… non è più sensibile l’azione delle sostanze attive del terreno, si riscontrano ancora alti valori per la radiazione penetrante. Risultato questo che ha condotto il Gockel e 1’Hess a ripetere quanto lo scrivente ebbe a concludere dalle prime osservazioni eseguite sul mare e quanto appare confermino le esperienze di cui è oggetto questa nota: cioè che esista nell’atmosfera una sensibile causa ionizzante, con radiazioni penetranti, indipendente dall’azione diretta delle sostanze radioattive del terreno. 50 ANNI FA La fisica italiana è matura. Il Nuovo Cimento è una delle principali riviste di fisica mondiali. L’INFN ha dieci anni. La visione di Bruno Touschek di annichilire elettroni e positroni circolanti in verso contrario in una ciambella nel medesimo campo magnetico, creando energia in uno stato quantico puro, è divenuta realtà nei Laboratori Nazionali di Frascati [c.f.r. E. Iarocci, AdA: il successo di un’idea, Il Nuovo Saggiatore 27, 1-2, p. 17] . Da “Progress report on AdA Frascati storage ring” di C. Bernardini, U. Bizzarri, G. F. Corazza, G. Ghigo, R. Querzoli and B. Touschek; Il Nuovo Cimento 23 (1962) 202. “In the present note we want to report on the progress made on the Frascati colliding beam experiment, which has been described earlier in this journal (1). The magnet was assembled and mounted at a distance of about 15 metres from the target of the synchrotron by the end of February 1961. The arrangement is shown in Fig. 1. The magnet is supported on a tripod, which can move on rails in a direction perpendicular to the beam of the synchrotron. In this way either of the two targets placed in the doughnut of AdA, outside of its equilibrium orbit, can be exposed to the beam, thus enabling one to charge with either positrons or electrons […] […] It was also possible to photograph the light emitted by a few stored electrons. Such a photograph is shown in Fig. 3. […]”. a cura di Alessandro Bettini 82 < il nuovo saggiatore