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FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 16 MARZO 2012 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data il Resto dci Carlino Pagina Semplificazioni, pressing degli editori ~ «Più flessiblità nella rete delle edicole» I!!JROMA «LA FIEG, consapevole dell'importanza per tutta la filiera della edi toria di una efficace distribuzione dei prodotti editoriali, ritiene che siano necessari interventi di razionalizzazione nella gestione della rete e dei punti vendita. Fra gli interventi per modernizzare e valo rizzare la filiera distributiva la Fieg, che sta già làvorando all'infor matizzazione della rete, valuta come opportunità positiva la possibi lità di maggiori flessibilità per le singole edicole per la vendita di . giornali e riviste». LaFederazione itàliana editori giornàli (nellalo to, il presidente Giulio Anselmi) interviene così in merito al decreto sulle semplificazioni. Il governo nei giorni scorsi è stato battuto alla Camera su un odg dei deputati Pdl Mazzuca e Marinello sulla vendi ta dei giornali al di fuori delle edicole. Il governo era contrario. 1 5 NAR. Z012 25 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI .Data Pagina I MEDIA -$- I---D-I-EN-RI~CA-R-OD~D-OL-O-~-'_·_---=_· Stampa, rassegne all'australiana Countdown per il via al nuovo sistema di gestione delle rassegne stampa. Un business che in tutta Europa, con la sola eccezione dell'Italia, frutta una percentuale del 10 12% agli editori e ha un potenziale di profirrabilità correlata molto articolato. Da tempo, (dalla gestione del dipartimento editoria affidata a Paolo Bonaiuti prima, poi a Carlo Malinconico e ora a Paolo Peluffo (foto), la Fieg tratta con le società che realizzano le rassegne per definire un quadro d'insieme che tuteli il diritto d'autore. È uno dei temi più cari al dg Fabrizio Carotti che, raccolte tutte le deleghe degli editori, sta discutendo ora con le controparti, le società di rassegne stampa, compresa l'associazione che ne ha riunite alcune per mr fronte comune in questa battaglia. E la primavera dovrebbe portare novità decisive. Da quanto è in grado di anticipate il Mondo, il modello di riferimento della Fieg è quello australiano. In parte mutuato da quello britannico della Newspaper licensing agency (Nla) che in 13 anni ha distribuito oltre lOO milioni di sterline di royalties ai titolari di diritti (i giornali). Lagenzia, fa capo agli otto gtuppi editoriali della Gran Bretagna. Meno complesso del cugino d'Oltremanica, il sistema australiano distingue essenzialmente tra le varie tipologie di acquirenti, la quantità di articoli e il numero di soggetti che ne fruiranno. Così si potrà arrivare a riconoscere anche la gratuità o una percentuale minima per enti senza scopo di lucro come biblioteche o Pa, mentre si applicheranno valori diversi per le società. Il decollo del sistema sarà progressivo: si partirebbe dal 6% per arrivare, in un triennio, ai valori europei. /. Z 3 MAR. Z01Z nFl-rna I TI FE D E R A Z I O N E I T A L I A N A EDITORI GIORNALI &Re~~ (J)mm . Data 1 6 !1AR. 2012 Pagina 1 .. L'INCHIESTADIlL,ILMA~1\1EDEL~()LEOGGImEDICOLA . '. .... . ' . "........ '. . \~~ella s$1ap~siOnepèr1a carta stamP~ta ·dl CIì.J;Jstlan Rocca . . . ., . ."~giorno ìgiornali dicariaragsiun '. . :gono du~ miliardi e30omilioni di per~ son~~ ll1e.Iltreil,numero depe.~ol1I1essiclrii· diìnternet sifer;ma a unmiliardo esioo. Ay~te çapito bene: nel mondo sUéggono ;,~~~iùJpomali i:art~cei di quanti sianpgli .. O· ;~:'1I!1nfitotalideIlarete.Siambpartitidaque-, ::~to. sorprendente dato per costiuire lapri-; . -'.',' -. - > - "_o, ma.copertina del nuovo li, pmensile del Sole 24 Ore. giocando con la.fam;osafrase 'di Mark Tw:a}ll per smentire la notizia, (greatly exaggerated». del suo decesso. . Continua" pagimd2 c . «Lanotiziadellamìam()r- . la più prestigiosa·associa- di approfondimento, disva~ te è fortemente èsàgerata», zione di design. editoriale' go edi divertimento; ma rispose il giornalista e ro~ dermondo. L'unico giorna-conl'iunbizione di diventa manziere americano a chi le italiano ìnJizza,assieme re il inagazìne delle idee, lo aveva datoprematura~ a s.ei grandi rivistelnterna- del dibattito, culturale, del mente per morto. Con la zionali come Time; New confronto tra opinioni. Con nuova coverstorydiJI;,ab York Magazin~,B1oom- un· occhio di riguardo agli biamo fatto urlare la stessa berg Businessweek,GQ stili e alle tendenze, allamo~ cosa ai giornali: ciSiamoan America, LofusePort L'u· da" arra società e al costume; cora, anzi forsed stiamo maggio, aNew York, sapre": ·grazieanchealIa nuova se adattando meglio di altri al mo se' il lavoro del nostro zioneEccetera(coselegge~ l~nuova realtà post crisi. art director Francesco Fran- reeyaganti). ' Nèssuno . ovviamente nega chi e dellasuper squadra di Grandi fIrme internazio ledifficoltà'della'stampa, . grafici, illustratori efofogra- nali e giovani scrittori italia ma.: l'",pitaffio è prematuro; fI· che confezionalL avrà' ni hanno deciso di' darci comé' dimostrano le storie vintoilpremìo dirivistap1ù Una mano, già da questo mi- , raccontate in questo nume- b~lladell'anno o·almeno mero: grandi inviati del' ro e i buoni risultati dichi Uno degli altri tre in cuisia Washington Post come Ja hal'accortezzae là-Iungimì- mo fInalisti. Comunque va s()n Horowitze saggisti di raJiza di ritagliarsi una nic- da, la strada da percorrereè talento come EaulBerman; . chia, dipuntare sull'autore-questa: IL sarà sempre il ma romanzieri come France volezza, di offrire un valore g'azine graficamente,info~ sco Pacifico è giocolieri del aggiunto e di scommettere graficamente,fotografica le parole comepasqualepa mente piùinnovativo, origi nella. Assieme, naturalmen sulla quàlità. ·llmensiledelSolecomer-nale e modernoincirèolà te, ài<migliori illustratori e ma questa tesi: IL, irifatti,èiione. ai nuovi talenti della foto stato apperiaselezionato cO:-' LasfId.a ora è proporre ai grafia., . . . me fìnalista nella categoria lettoriealladàssè dirigen~ Maquestononèchel'ini "MagazineoftheYear",rivi~ te itallaria contenuti all'al zio. stadeU'annò,alIa47esima tezza di questaf0rinidabile .Buona lettura e l:Ìuondi 'elliìone'dellaDesfgn Com--corueiioue ci.!;' n;:it:uralnie'iF vertimenfo:c petition diSpd, la Societyof te,del Sole24 Orè. L' obietti~ Chiistian Rocca . PublicatibnDesigrierche è, voèimarìvistadiat.tualità'e RIPRODUZiONE ruSERVATA ,"'. (I . - - - - - -------- FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data - - MAR. 2012 Pagina Marzo 2012 IL QUOTIDIANO più letto al mon do è il giapponese Yomiuri Shim bun con 14.532_694 copie, lo segue l'Asahl Shimbun con 2.601.375 copie diffuse. , [ ; LA CRISI ha causato in 5 anni cali d'investimenti pubblicitari del 23 per cento, ma nell'ultimo anno il calo è stato solo del 3 per cento. IN ISLANDA IL 96 PER CENTO delNEL MONDO CI SONO 14.853 testate giornalistiche. Nel 2010 sono crela popolazione legge tutti i giorni un quotidiano. Seguono giapposciute di 200 unità. In calo i giornanesi (92 per cento), norvegesi, li free presso svedesi, svizzeri e finlandeSi.. • 'n. t. IZla~~~~1~~~~~S~~Ji~~~~~f~~~ la dif fusione delle copie è aumentata del7 per cento tra il 2009 e il 2010, e del 16 per cento negli ultimi cin que anni. In America Latina più 2 per cento l'anno scorso e più L'INDUSTRIA INDIANA dei quoti diani cartacei è cresciuta di due terzi solo negli ultimi sei anni. Da oggi al 2014 si prevede che ci sarà un ulteriore boom dell8 per cento. di "quotidia no", inteso come pubblicaZione giornaliera del resoconto degli avvenimenti politici e di attuali tà, risale al S9 a.C. quando Giulio Cesare istituì gli Acta Diurna po- ha supe rato il milione e mezzo di copie settimanali per la prima volta nella sua storia. «Ci abbiamo messo 160 anni per raggiunge re il milione di copie diffuse. ma soltanto sette per arrivare a un milione e mezzo. E adesso ci aspettiamo di arrivare a due mi lioni di copie entro cinque anni». Nel 2006 una copenina dell'Eco nomist aveva chiesto chi avesse ucciso i giornali. Quattro anni dopo, lo stesso settimanale del la City ha raccontato «lo strano caso della sopravvivenza dell'in chiostro». I giornali sono soprav vissuti al cataclisma della crisi finanziaria diventando più snel li. più concentrati sulle proprie caratteristiche e soprattutto più IL PRIMO ESEMPIO mor't IL PIÙ ANTICO giornale? C'è una disputa ancora aperta tra lo sve dese Post-ach Inrikes Tidningar del 1645 e il tedesco Elnkammende Zeitung. fondato a Lipsia nel 16S0. TRA G-Ll ACCESSORI Proposti nel- le ultime collezioni moda (tra cui tanti porta iPad) ne spicca uno in controtendenza: disegnato da Raf Simons per Jil Sander. è studio del Financial Times svela che i manager internazionali continuano a preferire la carta. i quotidiani vendo no in media 461 mila copie cia scuno. l giornali austriaci ne ven dono 162 mila al giorno. In India invece si vendono più quoti diani rispetto agli Stati Uniti d'America e alla Germania. IN GIAPPONE e a NELL'AREA ASIA-PACIFICO LA CARTA BATTE INTERNET an che nell'era web. I giornali starn pati sono letti ogni giorno da 2,3 miliardi di persone. Un numero superiore del 20 per cento, secon do i dati della World Association LE BICICLETTE Cigno del Gruppo Bernardi offrono un elegante ac cessorio recuperato tra i brevetti originali degli anni 50: si tratta del porta-giornale in acciaio da mon- • la NEL 20U L'ECONOMIST L'autoironia di MarI< Twain per smentire chi dice che i giornali sono finiti, Nessuno nega le difficoltà della stampa, ma le storI"e che racconti"amo " In questo numero d' Imostrano h l' ' ffi C e epIta o deIla carta . e' quantomen'o prematuro ment PER NON SEPARARSI mai dal pro prio quotidiano preferito, WooI rich Woolen Mills e il suo designer Mark McNairy ripropongono per il prossimo inverno la giacca-ca PUBBLICITÀ IN PRIMA PAGINA del New Yark Times: il 5 gennaio 2009, per la prima volta nella sua storia, il quotidiano americano ha venduto uno spazio nellafront page. Si trattava di una striscìa a colori di 6 cm della rete tv CBS. é:sa ~~\~:~erat'a -----' IL -II muchile I def Sole 24 ORE rt.39 dellSI03/2012 MooslI* PI Silea. In A.P D.L353/?O03 CONV. L46/2004 Al'tJ. C.1, DCa MILANO Vertel'd115/Oa in abbinamento obblig4torio COlI Il Sete 24 or;E Il t 2,00 Oa saba.tCi 11103 6010 IL ~ Il Ma$chlle del Sole 24 ORE a C 0,50 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data IIll..4 Lo strano caso della rinascita dell'inchiostro. Ecco come i giornali, grazie a sl1ecializzazione e qualità, si sono adattati bene alla nuova realtà Di Christian Rocca Fotografie di Samantha Contis Nel 2006 il titolo di una famosa copertina dell'Economist, com posta genialmente con i ritagli dei quotidiani al modo di una let tera anonima, chiedeva ìVho Xil Led the Newspaper?, chi ha ucciso i giornali? Facebook, YouTube e Twitter erano appena nati e non era ancora immaginabile che in così poco tempo sarebbero di ventati i principali veicoli di in formazione per centinaia di mi lioni di persone. Eppure, anche senza i social network, nel 2006 il _comples so mediatico-industriale occi dentale» sembrava giunto alla fine dei suoi giorni: la diffusione gratuita delle notizie su Internet aveva fatto saltare il modello di business tradizionale, le reda zioni avevano cominciato a di mezzarsi, la diffusione a calare. La fine del mondo dell'informa zione sembrava vicina e, soprat tutto, certa. Un libro di Vittorio Sabadin del 2007 annunciava che l'ultima copia del New York MAR. 2012 Pagina Times sarebbe stata stampata nel 2043. C'era però qualcosa che non tornava in quell'analisi apocalit tica: a fronte dei licenziamenti, della riduzione degli investimen ti pubblicitari e del crollo delle vendite, il risultato netto era co munque di una maggiore circo lazione di informazione rispetto a prima. Maggiore, non inferiore. Il segnale era chiaro: non stavano morendo i giornali, stava finendo un certe modo di fare i giornali. A voler rubare le parole di Mark Twain, utilizzate per smenti re la falsa notizia della sua mor te, si può dire che la notizia della Stato e no. In America il glorioso Washington Post ha chiuso'le se di di corrispondenza nazionali e internazionali. Molti giornali or mai ragionano strategicamente secondo il principio del ..digitai first», prima si pensa al digita le, poi alle costose edizioni car tacee. Altri hanno abbandonato del tutto la stampa, SÌ sono tra sformati in siti internet o hanno ridotto la periodicità per conte nere i costi. Un sito vagamente macabro tiene la contabilità dei giornali americani che hanno fermato le rotative (Newspaper Death Watch). Un blog (Newspa perlayoffs.com) pubblica la map- morte dei giornali di carta è for temente esagerata. Nessuno può negare che l'in dustria dei media, in particola re dei media cartacei, è in crisi. Ogni giorno chiudono o minac ciano di chiudere testate stori che. Le cronache raccontano di esuberi di personale, di prepen sionamenti, di tagli e ridimensio namenti molto dolorosi. In Ita lia ha appena chiuso City, il free press della Rcs, ci sono problemi gravi al Manifesto e in molti altri quotidiani sovvenzionati dallo pa città per città dei posti di lavo ro giornalistici perduti negli Stati Uniti (sono stati quasi 22mila dal 1.009 a oggi). L'Annenberg Scho 01 dell'Università della Southern California ha pubblicato uno stu dio secondo Il quale tra cinque anni sopravviveranno su carta soltanto quattro giornali nazio nali: WallStreetJoumal, USA To day, New York Times. Washing ton Posto Oggi le testate di carta sono circa 10400. In Gran Bretagna gli scan dali delle segreterie telefoniche SEGUE nErw F E D E R A Z I O N E I T A LI A N A E D I T O R I G I O R N A L I llSoIe(f\il(Dm. .'m ~~ WJJtl l, ascoltate illegalmente da giorna listi troppo disinvolti hanno ulte riormente colpito la stampa, con conseguenze giudiziarie, arresti e la chiusura di un popolarissimo settimanale tabloid. Ci sono però forti segnali in controtendenza. Non solo le pic cole, grandi e meravigliose storie che dal Sudafrica alla Libia a Mi lano raccontiamo in questo nu mero di IL. Dalla Gran Bretagna, per esempio, arriva la notizia che Rupert Murdoch ha lanciato un nuovo settimanale popolare, l'edizione domenicale del Suno Murdoch fa parte di un gruppo di multimilionari globali che conti nua a investire sulla carta, nono stante tutti dicano che la carta sia morta. Li abbiamo definiti «The Believers»., quelli che ci credono ancora. Cisono anche in Italia, i belie vers: Diego Della Valle e Giusep Data II~SEGUE pe Rotelli ci credono così tanto da essere pronti a investire an cora altri soldi per aumentare il peso dentro il Corriere della,~~ l'a cartaceo. In Inghilterra c e Il successo dell'Economist, ormai giunto a un milione e mezzo di lettori. «Abbiamo impiegato 160 anni per raggiungere il milione di copie - ha detto il Ceo dell' Econo mist Andrew Rashbass ma so lo sette armi per arrivare a un mi lione e mezzo», In Gran Bretagna c'è anche il caso dello Spectator, storica rivista conservatrice. ~l suo direttore, Fraser Nelson,. .dI ce che grazie a Twitter e agli al tri social network lo Spectato~ h~ raggiunto nuove generaziont di lettori. Il risultato è la più grande crescita di copie cartacee vendu te degli ultimi decenni. In Fran~ cia c'è !'imprevisto successo di Libération. L'informazione su carta va fortissimo in un'econo mia In crescita come il Brasile e in un Paese popolòso e con molte lingue come l'India. In entrambi i Paesi i dati di diffusione e di rac colta pubblicitaria sono incredi bilmente positivi. La crescita in Brasile è a doppia cifra. In India, dove si vendono più giornali che negli Stati Uniti, da qui al 2014 è previsto un ulteriore aumento delle vendite del 18 per cento. Secondo la World Association of Newspapers and News Publi shers, nel 2010 la diffusione dei giornali di carta nell'area Asia e Pacifico è aumentata del 7 per cento rispetto al 2009 e del 16 per cento negli ultimi cinque anni. In America Latina le vendite so no cresciute del 2 per cento nel 2010 e del 4,5 per cento negli ul timi cinque anni. Il rallentamen to europeo e nordamericano c'è, ma non ha fermato l'aumento del numero delle testate pubbli - - MAR_ Pagina cate nel mondo: nel 2010 erano 14.853, duecento in più rispet to all'armo precedente. Poi forse c'è il dato più clamoroso: si par la tanto di Internet, ma ogni gior no i giornali di carta raggiungono due miliardi e trecento milioni di persone, ovvero il venti per cento in più rispetto al numero degli utenti totali della Rete (1,9 miliardi). La crescita del web resta impe riosa. Internet più la crisi finan ziaria hanno assestato un doppio colpo devastante ai giornali, ma il business dei media di carta si è adattato alla nuova realtà meglio di altri settori industriali. I media di carta hanno sfruttato tutte le piattaforme tecnologiche dispo nibili e hanno trovato nuove for me di ricavi (il New York Times ha 424mila lettori digitali paganti). I giornali sembrano aver trovato una via per uscire dalla crisi, li Z012 54 mitando i costi e concentrandosi sulle cose che sanno fare meglio. Lo stesso Eco/lomist, che nel 2006 dava i giornali per morti, ora si interroga «sullo strano caso della sopravvivenza dell'inchio stro». La crisi finanziaria e la circolazione gratuita delle infor mazioni su Internet hanno ribal tato il paradigma originario della stampa, che era quello di raccon tare il mondo al più alto numero di persone di un luogo specifico. Non è più così, con l'eccezione delle eccellenze dell'informazio ne globale che continuano a svol gere questo compito per tutti. Oggi la strada per la rinasci ta dei giornali è crearsi una nic chia, puntare sui tratti distintivi, differenziarsi dai concorrenti, scommettere sulla qualità. Im maginare riviste belle da vedere, da toccare, da possedere. Più va lore aggiunto, meno contenitori di notizie. Questo è lo slogan, che peraltro spiega le difficoltà mag giori che incontra la free presso La stampa di inizio ventune simo secolo è più specializzata, di maggiore qualità, meno com pleta rispetto ai vecchi giornali omnibus. La sopravvivenza del la carta non è garantita in eterno, gli ostacoli sono evidenti e le co ·se cambiano, ma se i giornali sa pranno mettersi in discussione, continueranno a puntare sull'in novazione e a mantenere il dina mismo mostrato in questa fase critica, forse quando arriveranno tempi migliori saranno anche in grado di tornare agli antichi fasti. A favore dei giornali c'è an che una ragione sentimentale, come dice la signora Shaw-Lan Wang, proprietaria della casa di moda Lanvin e magnate dei me dia di Taiwan: la carta tocca il cuore, Internet no. _ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data Pagina '. . - MAR, 2012 62 , - _ ...: ...1; i-mnrpnrHtnri che credono nella cartastamnata Nel mondo sono ancora tanti gli imprenditori che credono nella carta stampata , e sono disposti a investire sul suo futuro: a partire dal tycoon australiano Murdoch che, dopo i guai di News ofthe World, ha appena lanciato il Sun on Sunday Testi di Francesco Costa Ritratti di Danilo Agutoli ALEXANDER PUGACHEV SHOBHANA BHARTIA JOHNW. MIRE BLOOMBERG RUPERT MURDOCH Russia, 27 anni India, 55 anni Stati Uniti, 53 anni Stati Uniti, 70 anni Australia, 81 anni Venti sette anni, figlio di un ex oligarca e imprenditore russo vicino a Vladimir Putin, nel 2010 ha comprato France Soir, storico quotidiano nazionale francese, per 50 milioni di euro. Il giornale aveva subito vari passaggi di proprietà, era indebitato e in grave difficoltà. Pugachev lo ha ridisegnato, ha raddoppiato il numero dei redattori, ha dimezzato il prezzo, ha aumentato le copie diffuse, per un periodo sembrava che ce la potesse fare. Invece non ha funzionato. Alla fine del 2011 ha deciso di mantenere solo la versione online e l'ultima copia cartacea del giornale è uscita il 13 dicembre. Due terzi déi giornalisti sono stati licenziati. In India il mercato dei giornali sta esplodendo, se ne vendono più che negli Stati Uniti e un quotidiano su cinque al mondo è stampato qui. Una dei protagonisti del settore è Shobhana Bhartia, 55 anni, figlia di una famiglia ' facoltosa, iiTlprehditricé e manager, deputata del partito del Congresso e presenza fissa nelle classifiche delle donne più potenti del mondo. Dirige HT Media, la società editoriale che ha trasformato e rilanciato l' Hindustan Times, storico quotidiano nazionale in inglese, e nel 2007 ha lancìato Mint, che anche grazie a un accordo esclusivo con il Wa/l Street Journa/ in pochi anni è diventato il secondo quotidiano finanziario indiano. ROGERSJR ' È il capo di Ariel Investments, grosso fondo comune di investimenti americano. Nel 2009 ha raddoppiato la sua quota in Gannett, società editoriale che pubblica 90 quotidiani - tra questi USA Today, il secondo quotidianoamericano per diffusione e quasi 1000 settimanali, nonostante fosse in crisi e nonostante un anno prima un'altra grossa società editoriale in cui Ariel aveva investito, Tribune Co., avesse portato j libri in tribunale. Rogers disse che la crisi dei giornali risentiva soprattutto della congiuntura economica: passerà. «In 26 anni non avevo mai avuto l'opportunità di investire a un costo così basso in società in grado di generare utili veri», Ha fondato un colosso mediatico che fornisce ogni giorno informazioni economico-finanziarie a milioni di persone: lui dal 2001 s~ ne occupa meno è attualmente impegnato a fare il sindaco di New York - ma nel 2009 il suo gruppO industriale hà acquistato Businessweek, settimanale economicofinanziario dai passato prestigioso e dai presente travagliatissimo. Oggi il magazine si éhiama B/oomberg Businessweek è stato rimesso in piedi grazie a un acclamato restyling, a una migliore organizzazione delle risorse e a contenuti con uno sguardo più internazionale. Nel 2011 la raccolta pubblicitaria il salita del 65,3 per cento rispetto ai 2010. Fondatore di News Corporation, la seconda società editoriale più grande al mondo, ai giornali che possiede è legata forse la sopravvivenza stessa della sua azienda, almeno per come la conosciamo, L'anno scorso i -c6mp6rtiùi1entiscorretti e illegali di alcuni giornaiisti e manager lo hanno costretto a chiudere il News ofthe Wor/d, tabloid britannico con quasi 170 anni di storia Le inchieste sono ancora in corso e riguardano anche il Sun, ma Murdoch ora ha deciso di difendersi attaccando: il 26 febbraio è uscito il primo numero del Sun on Sunday, nuova edizione domenicale del tabloid. «II miglior modo per rispondere alle critiche è fare un giornale vincente». SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data SEGU agina - MAR. 2012 63 Il banchiere russo Lebedev ha resuscitato l'Evçning Standard e l'Independent, dopo averli acquistati per una sterlina l'uno. Mentre sull'esplosivo mercato indiano è una donna a guidare la riscossa della testatastorica Hindustan Times ALEXANDER LEBEDEV JARED I{USHNER CARLOS SLlM WARREN BUFFETT GINA RINEHART Russia, 52 anni Stati Uniti, 31 anni Messico, 62 anni Stati Uniti, 81 anni Austrà/ia; 58 anni Imprenditore méssicano, Uomo d'affari americano, imprenditore, filantropo, ha una lunga storia di investimenti nell'editoria. Ha cominciato a investire nel Washington Post nel 1973 con la sua holding, oggi ne è il maggiore azionista ed è stato per quasi quarant'anni nel suo consiglio di amministrazione, uscendone solo lo Scorso gennaio. A dicembre ha comprato un quotidiano locale, Uomo d'affari e banchiere russo, ha fatto i soldi investendo accortamente nell'industria aeronautica, è grande amico di Gorbaciov e grande avversario di Putin. Nel 2009 ha comprato il quotidiano britannico Evening Standard per la cifra simbofìca di una sterlina, accollandosi i debiti, e lo ha rilanelato trasformandolo in un free presso Un anno dopo ha compl'ato un altl'o giornale britannico sull'orlo del fallimento, l' Independent, sempre per una sterlina, affidandone la gestione al figlio trentenne Evgeny. Il giornale è stato ridisegnato e nel 2011 è stato l'unico quotidiano nazionale britannico a vedere crescere la propria diffusione. È americano, è figlio di un grosso imprenditore del settore immobiliare ed è sposato con una delle figlie di Donald Trump. Ha 31 anni, ne aveva 25 quando ha comprato il New York Observer per appena dieci milioni di dollari: il settimanale americano era messo molto male, perdeva da due a cinque milioni di dollari l'anno e Kushner ha dovuto più volte intervenire personalmente per ripianare i debiti. Nel frattempo però ha assunto bravi giornalisti, ha fatto rinnovare il giornale e ampliare le sue attività online, Nel 2011, per la prima volta nella sua storia, la società che pubblìca l' Observer ha chiuso l'anno facendo utili. E promette di allargarsi ancora. è diventato l'uomo più-ricco-del-mondo grazie alle comp~ie telefoniche e qualche anno fa ha iniziatoa investire briciole - per lui - nei giornali. Nel 2008 ha acquisito il 6,4 per cento della società che pubblica il New York Times (ma a.nche l' International Herald Tribune e il Boston Globe), arrivandolo scorso ottobre a.II'B,l per cento. Nel 2009 Slim ha anche prestato 250 milioni di dollari al New York Times, che attraversava H suo momento pi(l .. complicato: gli sora stati restituiti tutti _l1col14 per cento di interessi - due ànni e prima della inizialmente grazie al finanziario l' Omaha World-Herald, pel' 200 milioni di dollari. Buffett è di Omaha «l'oracolo di Omaha», lo c1liamano male ragioni affettive non c'entrano, dice: i giornali Possano avere «un futuro dignitoso» e «ci sono ancora una serie di Cose che possono fare meglio di qualsiasi altro mezzo di informazione". Suo padre nel 1952 ha scoperto il più grande giacimento di minerali ferrosi al mondo. Lei ha ereditato la guida del gruppo industriale di famiglia e una barca di soldi che ne hanno fatto la persona più ricca in Australia. A febbraio ha investito 192 milioni di dollari in Fairfax Media, la società che pubblica il Sydney Morning Herald, il più antico giornale australiano, e Financial Review, il principale quotidiano finanziario del Paese continente. Spiccioli, per lei, e infatti molti pensano che la scelta abbia più a che fare con la promozione delle sue idee politiche - parecchio di destra - che con un vero progetto imprenditoriale. FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI TI SoIe~(l (])rnrn LA MATTINA PRESTO BEN SMITH, Testo di Jason Horowitz Fotografie di Guy Calaf per IL pioniere del giornalismo politico oniine, p rende un autobus dalla sua casa vittorianain pienaBrook Iyn, pass a sotto al Battery Tunnel e supera City Hall, dove una vol ta faceva il corrispondente, sem pre attac cato alla cornetta tra pi le di quotidiani. L'autobus ferma al Flatlr on, a Manhattan, poco più a sud della sede del New York Times e di altri mostri sacri della carta sta moata. Smith entra in un edificio a nònimo e prende l'ascen sore fino a1l'undicesimo piano: le porte si a prono negli ariosi uffici di BuzzFeed, l'ultima iniziativa MR. Z01Z Data Pagina Strane e auricolari che colano giù dalle orecchie. A un computer, una donna armata di Photoshop attacca teste su corpi femmini li. I vannO a rifornir si cucina, provvista di patatine, caramelle, barrette di muesli e un frigo con bibite gas sate e trendissime birre Brook lyn Righteous AIe e Bengali Ti ger. Sorseggiano da tazze di caffè decorate con cerchi gialli con su scritto WTF (sigla nata su inter net e che sta per What thefuck?, di intuibile traduzione). Smith ha 35 anni. Con la sua faccia rubizza e il suo look antichic, è una sorta • 65 Ma nell'era di Twitter per fi no i blog sembrano lenti (<<vec chi e scricchiolanti», li definis ce Smith) ed ecco perché lui si tro va qui. Seduto tra una fila di scriv a nie bianche e una finestra a t ut ta altezza con vista sull'Empi re State Building, Smith spera di essere l'uomo che guiderà la pros sima grande rivoluzione deli'i n formazione. A gennaio, quand o è diventato direttore di BuzzFeed, il suo trasferimento ha suscit a to un ·certo scalpore nei corrid oi del potere di Washington e ne gli ambienti dell'informazione di New York. Praticamente nessu no one giornalistica candidata a rivolu zionare !'informazione politica. In quella specie di 10ft, bian co e luccicante come un Appie Store, giovani donne agghindate con grossi occhiali, fuseaux, gon ne e stivali si aggirano fra scriva nie presidiate da giovani uomi ni con barbe dalle acconciature di mosca b~anca tra i giovani di tendenza che girano per l'ufficio. Smith, che ha tre figli, si è fatto le oSSa nei giornali tradizionali e si è guadagnato la reputazione rivolu zionando il mondo dei blog poli tici e contribuendo, en passant, a fondare testate ormai famose co me politico.com. sapeva che cosa fosse BuzzFeed e quei pochi che lo sapevano lo associavano ad articoli memo rabilì come "Uccellino imbocca cane con noodles», «Le sei loca tion perfette per un rifugio da su percriminale» e «Venti gatti colti sul fatto». Molti di questi articoli sono marchiati con bollini gial- Dopo aver cambiato il giornalismo di Washington, l'ex blog star di Politico prova con BuzzFeed (e i soliti scoop) a reinventare ancora una volta il mondo delle news: «Scriviamo le notizie che la gente vuole condividere» SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data .~ - MR. Z01Z Pagina --SEGUE li con su scritto «L01», «Cute», «Trashy», «Fail», «WTF», «OMG» e via chattando. Smith insiste che lui e iI nuovo bollino bianco rosso-blu «Election 2012», che campeggia in cima alla home page, non sono fuori posto qui a BuzzFeed. «BuzzFeed è nato come un esperimento di ciò che la gen tevuolecondividere», dice Smith. «All'inizio c'erano foto divertenti di animali, notizie sulle celebrità e storie edificanti. Ma ora offria mo alla gente notizie sempre più serie, analisi e fotogiornalismo, per aiutarli a capire il mondo at traverso i loro amici e i loro feed Facebook•. Il quotidiano del mattino è quasi un pezzo da museo, ma an che le homepage dei mezzi di in formazione tradizionali che cer cano di attirare traffico verso le loro pagine stanno diventando una cosa del passato. BuzzFeed fa un balzo in avanti a livello con cettuale, parte dalla consapevo lezza che sta sorgendo una nuova era in cui gli utenti del web con dividono e ricevono articoli e no tizie attraverso Facebook, Twitter e altri socia! network. I:informa zione, come qualsiasi altra cosa di questi tempi, è sociale e Buz zFeed è il sito che finora è andato più vicino a scoprire il segreto di ciò che la gente vuole condivide re. «Nel futuro tutta !'informazio ne sarà personalizzata e tagliata su misura del cliente», dice Peter Kaplan, ex direttore di Smith al New York Observer e ora diretto re editoriale della Fairchild Me dia. BuzzFeed inizialmente aveva chiesto a lui di dirigere la nuova redazione, ma Kaplan era troppo attaccato alla carta stampata e ha suggerito Smith, un giornalista che gli era sembrato ipercompeti tivo, uno di quelli «che non si spe REGNO DI BENJAMIN Benjamin Eli Smith (meglio conosciuto come Ben Smith, classe 1977) nella redazione di BuzzFeed a New York della quale è stato nominato da poco direttore. BuzzFeedè l'ultima invenz.ione giornalistica americana gne mai», uno che all'Obsel1'er si . destinata, secondo gli esperti comport<;lva come un «boss di quartiere». Secondo Kaplan, con il mondo dell'informazione. del settore, a rivoluzionare Smith nelle vesti di giocatore-al lenatore, BuzzFeed diventerà il nuovo Huffington Post (1) e «ri voluzionerà il mondo dell'infor- ' mazione». All'inizio Smith aveva rifiutato l'offerta, ma poi Kaplan e la moglie dello stesso Smith, Lie na zagare, anche lei una blogger di successo, gli hanno detto che era un pazzo. Ora Smith è ultra convinto del progetto e condivide la visione di BuzzFeed sul modo in cui infururo i lettori'riceveran no le notizie. «Questa è la realtà, non è chiacchiericcio futuristi co», spiega Smith, che ha un mo do di parlare molto diretto. «Mi sono reso conto che stavo scri vendo per lettori informati che ricevono le notizie da Twitter». (Per trasparenza: ho lavorato con Smith al New York Observer e lo considero un amico.) Quelli che contestano siti co me BuzzFeed fanno notare che ricevere le notizie da Twìtter e da Facebook può essere molto effi ciente, veloce e appagante, maha un limite: è un metodo particolar mente efficace per non ricevere le notizie che stanno fuori dal radar degli amici. Le possibilità di ve- SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI !Data IIlL4 Pagina 1. The Huffington Post (noto anche come Hu}fPo) è stato fondato nel :W05 da Arianna Huffington, Kenneth Lerer e Jonah Peretti. In breve è diventato uno dei siti più seguiti del mondo, numero uno della classifica Technorati. SEGUE nire a conoscenza di novità po co sexy (ad esempio gli sviluppi politiciin Uganda) sono alquan to limitate se non sono riportate sulle pagine dei giornali di carta o non campeggiano in bell'eviden za su una homepage. BuzzFeed creerà un pubblico più compia· ciuto, dicono i detrattori, ma non necessariamente più istruito. Ma Smith è venuto qui proprio per al zare il livello culturale del sito, non per abbassarlo. Ha la reputa zione di uno che riesce a indiriz zare i lettori del blog e di Twitter al migliori articoli disponibili in Rete. Per quanto riguarda la sua sezione, BuzzFeed sta tornando ai principi basilari del giornalismo. La redazione politica di Buzz Feed è composta da sei giovani e brillanti reporter. Tutti guardano a Smith come a un mentore, ma qualcuno si lamenta delle sue te lefonate alle 5 del mattino. In uf ficio sono tutti seduti lungo una fila di scrivanie, a battere sui tasti dei Macbook in una stanza ecce zionalmente silenziosa, ancora sprovvista di linee fisse. Quasi fonata di una fonte va a parlare in fondo al corridoio. Quando torna alla scrivania, Smith distoglie lo sguardo dal la cascata di tweet sul suo com puter e incoraggia una giovane giornalista, Rosie Gray, a essere più aggressiva quando segue gli appuntamenti elettorali di Rick Santorum, il candidato alie pri marie repubblicane. «Sì. così si incazzano e mi buttano fuori dal pullman», replica leL In un altro momento della giornata, Smith passa una preziosa raccolta di vecchi materiali su Newt Gin grich al suo ricercatore, Andrew Kaczynski, uno studente del col lege che è diventato una piccola celebrità per aver scovato video dimenticati in cui i politici dice vano cose sconvenienti. «Perché non fal i so miglio ri documenti della campagna di Newt Gingrich del 1983?», chiede Srnlth a Kaczynski, che tiene la testa girata di lato, verso lo scher mo. TI mattino seguente;BuzzFe· ed pubblica un pezzo intitolato: «Esclusivo: i 30 documenti più In nessun giornalistaparlaaltelefo teressanti dagli archivi di Newt». no, e quando Smith riceve la tele Sono le stesse discussioni che si potrebbero ascoltare in qualsia si redazione, ma certi frammenti di conversazione sono difficili da immaginare in un altro contesto: una redattrice va a una riunio ne <<nella sala conferenza LOL", un redattore osserva che «Dogs agalnst Romney ormai è oVun que» e un altro interrompe una conversazione per chiarire: "A proposito, non ritwittarlo. È off the record». Nell'universo di Twitter e nella gaiassia di BuzzFeed tutto è lecito, tutti partono alla pari. È la quali tà della notizia, non il brand del la testata, a decidere che cosa vie ne letto e che cosa no. In questo mondo meraviglioso, la cosa più pregiata resta il buon vecchio scoop, come quello realizzato da smlth in Iowa suU'endorsement di John McCain all'ex rivale Mitt Rornney. il web ha bisogno di qualcosa di cui parlare e va ghiotto di se greti svelati, intuizioni originali e osservazioni brillanti. La capaci tà di fare scoop, di fornire notizie attendibili o anche di indirizzare i lettori su informazioni rivelatri ci o umoristiche fa di Smith una fonte fidata nelpÙ:cOlo, ma p~ tente, universo dell'informazio~- . ne. Persone carne Smith diven tano potenti arbiter di quello di cui la gente parla e sono loro, alla fine, a decidere chi viene eletto, «Ben porta scoop, e gli scoop so no merce condivisibile»,dice Jon Steinberg, presidente di BuzzFe ed ed ex dirigente di Google che se ne sta seduto nel suo ufficio dalle pareti di vetro calzando un palo di Adidas nere. «Noi ci limitiamo a scrivere notizie che la gente ha voglia di condividere. È il contra rio di quello che ci avevano in segnato i nostri predecessori sul mondo dell'informazione •. L'im mediato predecessore di BuzzFe ed è l'Huffington Post, che fece il suo ingresso in scena durante la precedente tornata elettorale. li fondatore di BuzzFeed, Jonah Peretti, ha avuto un ruolo chia ve nella strategia dell' Huffington Post, quella soprannominata mullet, dal nome del taglio di ca pelli corto davanti e lungo dietro: tutte le notizie serie sul davanti e tutte le notizie leggere, con ton nellate di slìde show sui gatti, sul retro. Peretti era maestro nell'at tirare lettori verso l'Huffington Past, ma quando l'anno scorso Aol ha comprato il sito si è con vertito in fervente sostenitore del modello social. Arianna Huftìngton, la fon· datrice dell'Huffington Post, è convinta che ci sia spazio a suf ficienza per entrambi i model li. «L'Huffington Post intrattiene da tempo rapporti con BuzzFe ed e siamo felicissimi di vedere che si sta espandendo», dice. «Da quanto abbiamo lanciato la no stra testata dico sempre che è fi nita l'epoca dei giochi a somma zero, in cui se qualcuno guada gna qualcun altro deve perdere. Espandere la penetrazione del le notizie va a vantaggio di tutti. Ben è un grande acquisto». FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data MAR. 2017 Pagina Un acquisto anche redditizio. Poco.ciopo il suo arrivo, Buz.zFeed ha aÌinunciato investimenti ad dizionali per 15.5 milioni di dol lari. Presto gli sarà affidata una redazione sempre più grande, con giornalisti che scriveranno di tecnologia, tematiche femmi nili. Sport e animali. (Nessuno è disposto a rinunciare al traffico internet generato dai gatti.) Pre sto potrà anche ricominciare a firmare i suoi pezzi: quelli di Po litico, irritati per la sua partenza, non gli hanno permesso di firma re articoli fino all'estate. (A feb braio il Washington Post titolava: «Liberate Ben Smith!».) Nato e cresciuto nell'Upper west side di Manhattan, Smith ha frequentato scuole private prima di andare a Yale a studia re linguistica (2). Nell'estate del 1998 ha fatto uno stage estivo al Jewish Forward, dove ha svilup pato una passione per la politica ebraica. Dopo il college è entrato alI'Indianapolis Star, dove si oc cupava di cronaca nera: fra i cri minali di cui ha scritto c'era un suo quasi omonimo, Benjamin Smith. (<<Mia madre mi diceva di non uscire di casa», racconta.) La redazione dell'Indianapolis Star aveva solo un computer con ac cesso internet. Smith vide una pubblicità del Baltic Times e an dò in Lettonia a scrivere dei pro cessi al criminali di guerra nazisti e a collaborare con il Wall Street Journal Europe. A una conferen za della Banca Mondiale incon- ' trò sua moglie. Nei gionii suc cessivi all'n settembre, Smith frequentava un internet cafè di Kiev, assieme a un gruppo di uf ficiali dell'esercito pakistano (<<Ripensandoci, un'occasione giornalistica sprecata», dice), per consultare ossessivamente Drud geReport, il blogdiAndrewSulli van e TalkingPoint Memo. In quell'occasione capì che vo leva far parte di quel mondo. In America l'interesse per l'Europa scemò rapidamente e Smith tor nò a Newyorkper cercare un po stoln un giornale. Lo trovò alNew Il padre di Ben, Robelt Sherloclc Smith, è giudice della Colte d'Appello di New Yorlc. All'università era direttore della rivista della Columbia Law SchooI, da lui il figlio avrebbe ereditato la passione per il giomaIismo. York Sun, un nuovo quotidiano di orientamento conservatore foca lizzato sulla politica cittadina. A Smith fu assegnata la corrispon denza da City Hall e si insedlò nello scantinato del municipio portandosi dietro il primogenito, che teneva in una fascia. Si fece subito notare e nel 2003 fu assun to dal New York Observer: trat tandosi di un settimanale, Smith non riusciva a utilizzare tutti gli scoop e le notizie succose che sì ritrovava per le mani. «Avevo tut te queste informazioni che non potevo usare», dice. Ma si rese conto che poteva sfruttare quel materiale per attirare l'interesse di un intero universo di dipen denti e funzionari comunali che oziavano annoiati di fronte ai loro monitor. Kaplan dice che snùth voleva dominare City Hall non solo come reporter, ma anche~O- me un "piccolo imprenditore». Il risultato fu Politicker, il primo blog di succose notiziole politi che newyorchesL Smith parla di quei giorni, lon tani appena un decennio, come se parlasse di un altro secolo. «Ero l'unico che metteva notizie oniine», dice, quasi malinconico. «Potevo scovare una notizia alle 11, andare a pranzo, scriverla alle due e arrivare comunque perpri mo». Le cose sono diventate mol to più veloci nel momento in cui Smith è entrato a Politico. Il suo blog è diventato fondamentale per una testata nazionale che si faceva vanto di essere più velo ce e più prolifica dei tradizionali colossi dell'informazione. Smith ha contribuito spesso a orienta re il dibattito sulla CasaBianca e sulla politica nazionale dalla sua caSa nel modesto quartiere di Ditmas Park. a Brook1yn. A fine giornata, Smith si congeda dalla squadra di reporter. Scende nel la stazione di Union Square per prendere la metro che lo riporterà verso Brooklyn e a una cena in un ristorante panasiatico, quando qualcuno lo chiama ad alta vo ce: "Ben!». «Salve, consigliere», risponde Smith. È il consigliere comunale Vincent Gentile, che sta scendendo le scale della sta zione.•Ti ho visto in televisione, non sapevo che ti fossi trasferito», gli dice Gentile, e i due si metto no a parlare di minuzie (Smith è diventato famoso proprio grazie alla sua capacità di interessarsi ai dettagli). Quando il treno arri va in stazione e Smith entra nel vagone, Gentile gli spiega perché non sapeva del suo cambio dì ca sacca: «È difficile stare dietro a una saetta come te» .• FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data _- Pagina MAR. Zl11Z 73 , Testo di Carlo Piano Fotografie di Fabrizio Annibali SONO IN TRE, COME I COWBOY DI Sergio Leone: il buono, il brut to e il cattivo. Il primo si chiama Sun Tao e di mestiere, secondo il suo biglietto da visita con fo to annessa, fa il "massaggiatore degli occhi". Ma noi lo abbiamo incontrato mentre sulle sue Nike scalcagnate macinava chilometri nella chinatown milanese: te- Sapessi com'è strano fare un giornale cinese a Milano e, soprattutto, venderlo per strada. Una giornata con "il buono, il brutto e il cattivo" di Europe Chinese News: un successo editoriale grazie agli articoli su come sopravvivere alla nostra burocrazia neva un mazzo di giornali cinesi sottobraccio e altrettanti stipati nello zalnetto viola e, presumi bilmente, taraccato delle Winx. Deve averlo preso in prestito dal la figlia. Dai modi cortesi ed edu cati, parla poco e non insiste mai per vendere. Anzi se qualcuno rifiuta, lui ringrazia e gira i tac chi. Spiega così la sua filosofia commerciale: «Se io gentile, tu compri». Il secondo di nome fa Wang Yan Lie e non si può dire sia un bell'uomo, ma non tutti hanno la fortuna di nascere col fascino di Jackie Chan. Lui ha una tec nica completamente diversa per smerciare il suo fascio di Europe Chinese News: si siede tranquilla mente in via Paolo Sarpi in cima a un paracarro, come faceva Pao lo Conte aspettando che uscisse Bartali da dietro quella curva, e offre a tutti i cinesi che passano una copia. Il suo segreto? "Sba gliato correre. Meglio attendere lungo riva del fiume, prima o poi pesci passano e tu prendÌ». Ignoriamo se sia un antico pro verbio mandarino, macome stra tegia di marketing funziona: in tre d'ore ha piazzat-o 60 copie a 1 euro e 50 l'una. Se abbiamo capi to bene guadagnano una percen tuale sul venduto. Però l'unico che davvero può fregiarsi del ti tolo di strillone è Sun Dong, con il sorriso sempre stampato sulla faccia è lui l'uomo dei record. Il cattivo, quello che riesce a esau rire una pila da cento giornali in meno di due ore. Un'ora e 57 minuti abbiamo certificato, cro nometra alla mano. Si infila nei ristoranti gridando a squarciago la "Ouzhou qiaobao», parole che suonano come un sibilo e che so no il nome cinese di Europe Chi nese News. La più importante te stata in ideogrammi scritta e stampata in Italia (1) e che oggi va a ruba perché l'articolo d'aper tura insegna ai" cinesi come com pilare il Censirnento che bisogna SEGUE GflW TI FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Sole~(! mIllIE tassativamente consegnare in Comune entro fine febbraio. Chi non lo fa rischia di avere guai per il rinnovo della residenza e una multa salata. Già, perché il prin cipale motivo di successo di que sta pubblicazione (8mila copie a numero e anche un po' di più, distribuita nelle maggiori città del Centro-Nord) è proprio la no stra labirintica e machiavellica burocrazia. Nemica giurata an che degli stranieri. I cinesi non sanno che fare e la redazione di Ouzhou qìaobao consiglia come cavarsela con lva, acconti Irpef, uffici comunali, permessi di sog giorno, tasse, commi, cavilli e reddi tometri vari. Intanto al ristorante di via Ro smini, per poter mangiare in pace ìlloro piatto di manzo con bam bù e funghi, in molti finiscono per comprare il giornale. Sun Dong infila i soldi nel borsello e sorride. Il suo stratagemma è lo stesso che usano i bambini quan do vogliono qualcosa, ti ronzano intorno e ti tormentano finché non sei costretto a cedere. È so lo questione di tempo, il logorio psicologico non fallisce mai. Sun conosce perfettamente l'orologio che regola la vita della comunità qui a Chinatown. Alle 15.30 sa che un gruppo di lavora tori esce dal laboratorio di pellet teria di via Bramante: lui si tro va lì e piazza sei giornali. Poi si sposta al negozio di tofu dove le massaie vanno a fare la spesa, e qui rifila altre venti. copie. Quan do il cattivo fiuta la preda non la molla finché non riesce a metter gli in mano Ouzl1ou qiaobao, ne va del suo onore di strillone, oltre che del suo conto corrente alla Bank ofChina di viale Montello. Dice di saper riconoscere dalla faccia chi comprerà e coi no, che ha una specie di innato quinto senso. Come avesse studiato la fisiognomica di Lombroso, il che è improbabile ma non possiamo escluderlo. Infatti è all'apparen za jn~nie01hil" che ignori inte re frotte orientali per punta re laggiù in fondo, davanti alla vetrina dell'aggiustatutto, dove fuIna un ragazzo con una cresta che sembra uscita dal film Da/ la Cina con furore. Eppure anche il duro di Canton capitola e tira fuori un euro e mezzo. Sun ci accompagna nella re dazione di Europe Chinese News, al primo piano di un vecchio palazzo di ringhiera. In questo - - NAR. Z012 Data .IL appartamento di due stanze in penombra, che se non fosse per una decina di computer sparsi sui tavoli sembrerebbe una del le tante sartorie del quartiere, viene sfornato il giornale che dal 2004 esce due volte la settimana, il lunedì e il mercoledi. Perché la scelta di questi giorni non sia mo riusciti a capirlo. All'entra ta ci accoglie un grande tazebao che orgogliosamente raccoglie gii articoli pubblicati nèi gior ni della rivolta di Chinatown. Ricordate? Era l'aprile del 2007 quando una semplice multa per divieto di scarico scatenò il fi nimondo con centinaia di cine si scesi in piazza, scontri con le forze dell'ordine e scene da guer riglia urbana (2). In questi rita gli è spiegato tutto quanto, certo dal loro punto di vista. C'è anche un editoriale di allora che ci sia mo fatti tradurre da una barista: «Che cosa possiamo fare? Possia mo solo resistere, fare una ma nifestazione di protesta! Occor re far capir loro che i cinesi sono uomini, che contano, che anche loro costituiscono parte dell'opi nione pubblica e che sono i voti del futuro!». Quei tumulti di pri mavera per loro sono stati come SE G U E Pagina le Cinque giornate di Milano, o qualcosa di simile. Comunque fatti su cui si fonda l'identità di un popolo. In redazione lavorano sei gior nalisti, compreso il direttore Jiang Ming che in questo perio do si trova in patrìa. Poi c'è una rete di corrispondenti dalle più importanti città italiane e altri cronisti che mandano i loro pez zi di politica, sport ed economia interna direttamente da Pechino e Shanghai. Non troviamo nes suno che parli decentemente ita liano e anche Sun, che almeno qualcosa capiva, è corso via a da re la caccia a nuovi lettori che ab biano un euro e mezzo in tasca. Davanti ai loro monitor in ideo grammi preparano il nuovo nu mero che, veniamo a sapere in anteprima, dedicherà un artico lo al naufragio della Costa Con cordia e al comandante Schet tino. Perché delle 28 pagine che compongono l'Ouzhou qiaobao una è sempre riservata alle no tizie dall'Italia. Con articoli di servizio, dicevamo, dal 15 febbra io non si potranno più utilizza re i sacchi neri per raccogliere i rifiuti, pena una multa. Le mul te sembrano essere l'ossessione dei cinesi; non che abbiano tutti i torti. Poi c'è un commento che invita cinesi e italiani ad anda re d'accordo e integrarsi, quin di un pezzo di taglio sui fimerali del commerciante cinese ucciso a Torpignattara assieme alla fi glia di sei mesi che stringeva in braccio. In basso una foto di Ma rio Monti dall'aria severa: si racconta che ha proibito agli am ministratori pubblici di accettare regali del valore superiore a 150 euro (3). La prima pagina invece è qua si totalmente tappezzata di pub blicità a colori: agenzi e di viaggio di Milano e Padova, sale con slot machine e donne in abiti succin ti a Cuneo, uno specialista per la ricerca dell'anima gemella offre i suoi servigi a Firenze. Due pagi nate interne parlano dei proget ti dell'associazione buddista di Prato che cerca nuovi prose liti. «Lo scopo del nostro giorna le - dice Zhou Xiao Yan (nome in codice per gli italiani: Ange la), presidente della casa editrice 74 che cura anche il sito www.ozhrb. com è quello di aiutare i nostri concittadini a vivere meglio in Italia e nel contempo a informar li di cosa accade nella nostra lon tana patria. Lo distribuiamo per posta e poi abbiamo gli strilloni che ogni giorno battono la zona di Sarpi e le vie vicino al Conso lato cinese». Vorremmo sapere di più ma Angela, foulard di Hermès al col lo e piglio da imprenditrice di razza, è impegnata nell'acqui sto di una partita di bottiglie di Sassicaia e Brunello per un ma trimonio. L'iPhone bianco vibra senza sosta. Dovete sapere che oltre al giomale pbssiede anche un albergo, una enoteca e un ri storante. Si incavola con l'assi stente perché ìl prezzo del vino proposto dal grossista è troppo alto per i suoi gusti. "Noi voglia mo fare da guida ai cinesi come una bussola, scriva que,sto che è importante ci congeda - e mi raccomando di non sbagiiare il mio nome Zhou Xiao Yan. Le informazioni devono essere cor rette». Etciù: nel momento di sa lutarla ci scappa uno starnuto. Deve essere stato quel lungo gi ro al gelo per seguire le gesta di Suno Allora Angela spiega che "i cinesi non si ammalano mai» perché al contrario degli italia ni lavorano sempre e non hanno tempo da perdere in influenze. I suoi strilloni, il buono, il brutto e il cattivo, non hanno mai saltato un giorno, anche con la febbre. La ringraziamo, però ci saremmo accontentati di un semplice "sa lute". _ SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data IPagina SEGUE 1. Le testate "extracomunitarie" che si stampano in Italia usano almeno 15 lingue diverse. Secondo i dati dell'Osservatorio media etnici della lsi Etnocommunication, la tiratura complessiva è di 2Somila copie. 2. Il più antico insediamento cinese in Italia risale al 1920, a MHano, proprio nel quartiere Canonica Sarpi. La seconda comunità cinese per importanza è quella di Prato, dove infatti Europe Cl7inese News ha una redazione. PICCOLE RIVISTE CRESCONO The Milan Review e Studio, il loro segreto per sconfiggere la crisi si chiama originalità di Guido De Franceschi Tra i canti delle prefiche che in tonanO il requiem per i periodici di carta, in Italia un anno fa so no nate The. Milan Reviewe Stu dio. E non sono morte in culla. Le due riviste condividono obiettivo (pubblicare ciò che chi le ha crea te vorrebbe leggere), convinzione (un periodico confezionato senza svogliatezza ha un mercato), in clinazione per il bell'oggetto (con soddisfazione di occhio e polpa strello) e modelli anglosassoni a cui ispirarsi a mano molto libe ra (McSweeney's di Dave Eggers per The Milan Re vie w e Monocle di Tyler BrQlé per Studio). La rivi sta letteraria The Milan Re view, che è anche casa editrice, esce due volte all'anno, in inglese, in mille copie. Non ha redazione fisi ca, uffici, magazzino. Ogni nume ro è curatissimo e "monografico", con testi di scrittori e portfolio di artisti. La scelta anglofona si de ve all'italo-britannico Tim Small, direttore di Vice Italia che ha creato The Milan Review con Ric cardo Trotta. In vendita in 15 li brerie in giro per il mondo, online e soprattutto nel tour di presen tazione di ogni numero - a Mila no come a Seattle o a New York - la rivista cambia a tutte le usci te formato, impianto e impagina z·,one. Nel numero 2 ci sono short stories, il 3 sarà a fumetti, il 4 ospiterà in esclusiva un roman zo breve di Clancy Martin, autore che in Italia pubblica da Adelphi. Studio, bimestrale di "attualità culturale", diffonde 35mila copie, ha una decina di persone nella re dazione milanese e molti collabo ratori. I fondatori Federico Sari ca e Alessandro De Felice hanno messo in copertina il motto "II lettore medio non esiste", pensa no che, più di ogni teorizzazione. valga la genuina ricetta del "mi si nota di più se scrivo bene di cose interessanti" e pubblicano arti Coli ampi, incuranti dei luoghi co mUni sul lettore frettoloso. - - MAR. ZOll 76 F E D E R AZ I O N E I T A L I A N A E D I T O R I G I O R N A L I Data Pagina ~J~:~~~~@~!,P~~~!~ijgl~@~~i .:Ai~dis()ci diRè§~Meòi~grolÌpspno~sòlo dues~t1;JIIl1ine ,,' ;I1e(s~idgJlere::ilj).odQ':~lla2 g9veti:ilitit;~e:'Periicollocare<le ~dine '""à1Ì~iriiem6deicoJiSilìbd'aiìuniriisir3zi()lie ' .lÌl1to Ìllcapqlinea. Lasèa~ ', «"''''',K, ",<' " . ".:"J~l.: •• ' ' ', .. " ... /',< ',;de$ide12 aprile; tentritle per preSe~tarf:lèijste,d~i candidati mVlsta . ,Gell~assis~ de127;:aprile,c~in,cide conIàriUIliòAy,Gèkpatto disin,dacat~ ,', 'cIlegovemaconil63%Jàcasa éditrice.:Un\reitiçè dal quÌllè uscÌl'anno" :.Jn* '.. ". ""'IIé'&ijJ:nuoWij>ossi9ili vertici ayendali; IInaparti.ta " :è o.6':sotto ';àJìi ìmperiodò mcli alcuni çleipròtagQ mndati. Mediobanca, primo socio con . a fusione UnipoJ-Fonsai (5,3%, altro çòstringeanchelt,!Gènerali (3;7%) a,"" 11'ltflO,3%tsi sta concentrando sul futuro' jljfu~@:e:~~~"" ", : '/"""çanaauyslèr:ìntesa Sanpaolò(4;90/0) è: ::·sutf:O~:~~:. 9PòJ'arriYQ ciel!;uiovo consiglìt;-e delega-, , .': ":M. l1ry.M<rrcoTronçhettiPioveraeDlegoDella,,, n~cìi)Ijtl~ist3Ìlnò~~)(lendo lè performance·di Pirelli ': " "etad's;~àiepérciò:eVidentè chenon siafacile trovare ,::".:ql1~!Ch~~~òllt!=!!!ti,~N.tti,ruj.cb:eçh!'sta fuori dalpattb come s,,:G. ". .,':R6teI1i,(y;3,%);'ogii fOèalli;zatosrill'affaré SanR,affat,!Ie, i "~Benettòn (5,1 %),llnpegnaticoil l'opasu1r.àzièncla d:abbiglil:pnento, e i ~Toti(5%) alle presecon ledifficpltà Gell'immob,iliare. n primo •tema che i grandis6cl devono affrolltaieè@ello della govemance; 22 ~c()llsig1.ierisono.troppìanche dopo l'iilcorporazio,nedi ìma dozzfuadi , controllàtç nellacapogruppq. n.desiderata dimòIti pattistiè discendere . . . a 18"20consiglìeri, garantendo spàzio a tutti: Inoltre, perdare unforte .•'~se~eatp1ercatoliltitolo langrièaO,07eUrQ) yanno ridisegnati i ver:: .' ticr.Allche perché il2011, come decretf:rltil.'çda di oggi, si è chiuso con pcavliilchlo, unebitda iilleggçracrescità euniiidebitamentodi9~8 ,milioÌlÌ:,Ma soPrattutto ilmanagèmentdopo IAesidirillessioìJi è stato ,,'bbblìg~~Q ~a svalutare,seppure disolì 300ll1ilioni;la spagnola pnidad.. ", EditòJiaLOpèrazionecht,!còm9in,~atacon I~possibilevendifadella :fràncéseflamlmtrionper ora congelaTeventuàlità di unancapitaliZ- , i iaziQne$olllUIiqueda studiare, llmercatosiattendela svolta, Qssiail . ,4oppioricambiodip~esidente (P,iergaetano Marchetti) eamministra~ toté(lelegato(Alltonello Pert::icone); L' altémativadeV:iiltèryerito più lìghtchepreveda l'uséità.ct.ell'uno Odell'altro provocherebbescossoni ' l1'~iCl.~licati yquilibri delpatto: Cosìpenriì Perricone che sta trattando •pèro,ttenerela pollroJia .di presidentt,! c'è "ull Ferruccio de Bortolì, ~dire.tt0redei ,Corriereltella San, al qualep0treb~ essere proposta •la C:arica cbln,e s()luiionebypartisarieçoine degnocoronaménto' ·,di~unabrillailtecat.rièra alveftièe(lelCòrsera,periI.ruolo.•di,ad "cirçplaA9'iA()im9iGiorgìoyalèrlb(e:x::dg,~lla . Qti6tll:Ìiani'éad ' "del'l.t< ~ttività it<,iliàJ:le di Rcs); dato ìn~pole'pòsiti()ll;GianniVallardi;l. t iiÌi?-FSole ~40I;è; Mongadori 01tieaJ1aste~sa.Ri~:zolie E1audio' , .,' p:~~ç~ritQ (già.c~tisiglièiè,diR,cs Ìl1~qlÌQtklPjrelli):, ," ';,/",'" :'., ;,,",~', 'é'\.,,'~' ':; ,'<,',' ,; :.;"'", ' '~~~:~" :;',~( ~','-,',,'~.~' ;,~"", ,~,,- "; ~...~<AiuJre(jMonttinan:;" ~,·.,c ..v ,, :;,-,-~,>/"" . , ~ ~',>~"-~. ;:~:":~ . "': ,,"":;;~';; 1 6 MAR. ZIJ1Z FEDERAZIONE lTALIANA EDITORI GIORNALI Data Pagina Comunicato del Cdr n lJ ene che il direttore Emanuele Macaluso abbia iniziato a rompere il suo granitico silenzio di settimane sullo sta to di salute del giornale. Spiace però constatare che la risposta del direttore alle preoccupazioni espresse in più oc casioni dal comitato di redazione, da tutta la redazione, da Stampa Romana e dalla Federazione nazionale della stampa italiana - oltre alla straordinaria e toccante solidarietà bipar tisan espressa da tutto il mondo politico e istituzionale - sia del tutto insufficiente rispetto alle questioni drammatiche e ur genti che abbiamo posto nella conferenza stampa di oggi. Il direttore non risponde alla richiesta di aprire un tavolo di confronto con noi, con la redazione, e con il sindacato per cer care possibili soluzioni, confermando quella scarsa attitudi ne al confronto che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle in questi mesi. E purtroppo rivelando anche un atteggiamento an tisindacale che lascia sconcertati alla luce della sua storia. È francamente inaccettabile che ci venga offerta una coo perativa piena di debiti amo' di sfregio, e che il comandante annunci soltanto di voler lasciare la nave che affonda. E che Macaluso taccia sull' origine di questi debiti e sul rapporto con la precedente società, l'editore Angelucci. Constatiamo che in vece di fare un'operazione verità, l'ex dirigente del Pci pre ferisca attaccare il Cdr. La nostra proposta, annunciata in conferenza stampa, resta comunque immutata: riapriamo il tavolo, aspettiamo le cifre del finanziamento pubblico da Palazzo Chigi, e proviamo a salvare il giornale. Ove la volontà di Macaluso e della coope rativa fosse davvero, come risulta dalle convocazioni confer mate de li ' assemblea dei soci per oggi, quella di liquidare il giornale allora rispondiamo alla provocazione "fate voi se sie te più bravi": «Compagno Macaluso, prima tira fuori i conti veri» . COMITATO DI REDAZIONE DEL RIFORMISTA Il comunicato del cdr conferma l'incapacità di voler pren dere atto di una situazione la cui drammaticità è stata sempre sottolineata al cdI: ali 'assemblea dei soci, nelle riunioni con giornalisti e poligraficì. Quanto ai "conti veri sono sempre stati esposti ali 'interno del giornale. È infine noto a tutti che nella riunione della cooperativa di oggi non verranno assun te decisioni definitive. H 1 tJ MAR.Z01Z FEDERAZIONE ITALfANA EDITORI GIORNALI Data r-_ _-----.!1~tl}.R .. 2ù·ll I Pagina 1 Alcune verità sul nostro giornale Y DI EMANUELE MACALUSO PRIMA PAGINA i dispiace .m.olto scrivere sulla si proposito della pubblicità debbo dire che il movimento tuazIOne In cui oggi versa il no cooperativo, che ne distribuisce a destra e a manca, non stro giornale, ma sono costretto ha mai accolto le nostre modestissime richieste. E anche afarlo, anche perché il Comitato di reda il movimento sindacale non è stato certo generoso. zlO~e ha indetto, col sindacato dei giorna Tuttavia, non sottovaluto le ragioni politico-editoriali che hstz, u~a :~~fe~enza stampa, e alcuni quo non hanno consentito a un quotidiano impegnato sul fronte del tidiani, gla len, diffondevano notizie ine riformismo socialista ed europeista di espandersi come pen. satte, a volte non rispondenti al vero. savamo. Anche altri quotidiani, diversi da noi, ma che fanno rl Su queste colonne abbiamo costante ferimento al riformismo militante, non godono buona salute. mente Informato i nostri lettori sulle serie Aggiungo che un quotidiano come il Manifesto, ~he ha una sto difJico~ta in cui si trovava il nostro picco ria ragguardevole nella sinistra radicale, ma Impegnata so lo foglIO a causa della riduzione del con prattutto sul terreno sociale e sul gara?tismo giudiziano" co trlbz:to pubblico (di cui usufndscono gior nosce oggi una crisi che ne mette In dlscusswne anche l eSI nah ~he sonofogli clandestini legati a no stenza. Il problema che pongo ha, a mio avviso, un eccezwna tabllz .a faccendieri), perché la pubblicità le rilievo e attiene anche agli orientamenti delle masse popo che Cl ,era stata promessa non è arrivata lari e soprattutto dei giovani in questi anni difficili. . perche con i vecchi editori che ci hann~ Infine, ho letto sull'Unità che uno dei due membri del ~o ceduto la testata c 'è un contenzioso su cui mirato di redazione, Alessandro De Angelis, ha detto che I re d~clderanno i giudici dato che a loro ci dattori, come i loro colleghi di Liberazione, «con lo spirito di siamo rivolti con un atto gz'udizia . quei braccianti meridionali che una volta difendeva Macaluso, r' d no. . zu i una volta ho detto - e i redattopotremmo dare vita a un OccupY Riformista». r: lo ~anno bene - che la nostra coopera Non c'è problema, anche perché non c'è pericolo che De An tIva e subentr~ta alla vecchia proprietà, gelis possa fare la fine del mio co~pagno d 'armi Pla~ido ,RiZ ne~ momento In cui il giornale doveva zotto. E non c'è problema, perche la nostra cooperativa e au chiudere, e i tentativi fatti per vendere la tentica e aperta. All 'assemblea dei redattori ho detto che nel testata ad altri editori erano falliti. Nel consiglio della cooperativa, dove sono tre i redattori, ne posso ~ontratt.o abbiamo scritto che il nostro ten no entrare altri: sostituendo anche il presidente Cervetti e no atlvo di salvataggio (di questo si trattava) minando un altro direttore per continuare a gestire e fare usci doveva essere verificato dopo un anno per re il giornale . ~aplre se potevamo, o no, andare avanti. Le certezze sulla possibilità di continuare non vanno affer .d oggz le condiZIOni, per i motivi che ho mate solo in una conferenza stampa, ma, nel concreto: gestendo r;assunto, non ci sono. E non è bastato il giornale e quindi trovando i mezzi per pagare quotidianamente l accordo per il "contratto di solidarietà" tipografia, carta, stipendi ecc. che c.erto in parte penalizzava i redattorI': Noi, Cervetti e io, (che non abbiamo emolumenti di sorta, al ma lz garantiva anche. Tuttavia, alcuni tro che Marchionne!) daremo tutto l'aiuto possibile a una nuo n:ancatl affidamenti sulla pubblicità e il va gestione. Quindi se De Angelis e altri redattori pensano che nspetto del contratto da parte della vec è possibile andare avanti, non occorre occupare i locali dove già C~1a p,:oprietà, hanno fatto precipitare la sono. Basta assumere la guida della cooperativa e del giorna SituaZIOne. le. Tutto qui. SEGUE A PAGINA 2 EMANUELE MACALUSO M A F E D E R A Z IO N E I T AL I A N A E D l T O R I G lO R N A L] Data 1 6 MAR. ZOlZ Pagina lU Chiude il Riformista, Macaluso: vittime di tagli e giornali finti Il Riformista chiude. Nell'edizio ne oggi in edicola, il direttore ., Emanuele Macaluso annuncia la messa in liquidazione della testa ta. Solidarietà da tutti i partiti e dal comitato di redazione de l'Unità. ANDREA CARUGATI ROMA ---~~'------- «Non ci sono le condizioni per anda re avanti". Con un editoriale in edi cola oggi, il direttore Emanuele Ma caluso mette la parola fine alla sto~ ria decennale del quotidiano llRifor mista. Sarà l'assemblea dei soci del la cooperativa (di cui fanno parte, oltre a Macaluso, anche Gianni Cer vetti e il condirettore Màrcello Del Bosco), a votare oggi la liquidazio ne della società. Una decisione choc per i 15 gior nalisti (tra assunti e precari) e per i .dieci poligrafici, che ieri hanno in detto una affollata conferenza stam pa alla sede dell'Associazione stam-. pa romana, cui hanno partecipato vari parlamentari di molte forze po litiche, da Enrico Letta del Pd a Gior gio Stracquadanio del Pdl, per chie dere all'editore di fermare la proce dura di liquidazione e di aprire un tavolo con il sindacato per trovare una soluzione alternativa. Una ri chiesta a cui si è associato anche il presidente della federazione nazio nale della Stampa Franco Siddi, che ha ricordato come il governo abbia . appena sbloccato 120 milioni di fon di per l'editoria, mentre Maca1uso punta il dito proprio contro il taglio dei fondi pubblici "di cui usufruiscb no fogli clandestini legati a notabili o faccendieri». La settimana prossi ma, inoltre, il sbttosegretario all'Edi t011a Paolo Peluffo farà il punto alla Camera sugli stati di crisi del settore e sui nuovi criteri per il riparto dei fondi pubblici. Una situazione in movimento, in somma, che, agli occhi del comitato di redazione del Riformista, rende «sconcertante» la scelta di mettere in liquidazione la testata, annuncia taper oggi Un atto di «arroganza padronale degno di Marchionne», attacca Alessandro De Angelis, por tavoce del Cdr; Tra le ragioni della chiusura, anche un buco di 800rniIa euro tra la pubblicità preventivata e realmente incassata. Un "gap" che, secondo Macaluso, i precedenti edi tori Angelucci si sarebbero impegna ti, con una scrittura privata, a copri re, ma la vicenda è finita in tribuna le. Il Cdr chiede a Macaluso una ,<operazione verità sui conti". Il di rettore risponde invitando i giorna listi ad assumere in prima persona la guida della cooperativa e del giornale. "È inaccettabile che ci venga of ferta una cooperativa piena di de biti a mo' di sfregio», replicano i giornalisti. "Un comportamento anti-sindacale che non fa onor~ al la storia di Mqcal uso. Constatiamo che invece di fare un'operazione verità sull'origine dei debiti, l'ex di rigente del Pci preferisce attaccare il cdr», insistono i giornalisti. Che ricordano come a dicembre sia sta to firmato un contratto di solidarie tà, con untaglio alle retribuzioni, che avrebbe dovuto consentire di andare avanti per un anno. «Da di cembre a oggi cosa è cambiato nei conti?", domanda De Angèlis. "Si muova la politica», è il grido dei giornalisti. La risposta è biparti san: da Veltroni a La Russa, Di Pie tro, Frattini, Roberto Rao dell'Udc, Granata e Perina di Fli, Anna Maria Bernini. Solidarietà anche,dai colleghi diLiberaziQne e del Manifesto, e dal comitatodi re dazione de l'Unità .•:. I PI F E D E R A Z I O N E l T A L ti A N A E ti ,1-tO R IG JO R fil A II EUROPA Data Pagina STEFANO MENICHINI SEGUE DALLA PRIMA Il problema, mserito nei sacri fici imposti a ogni settore, non è quindi se sostenere, ma come sostenere.-Con quante risorse, con quanta maggioretrasparen za, con quale politica génerale di sviluppo e riconversione. Il governo sta affrontando questi nodi. Imprese e sindaca to li conoscono bene. Lurgenza è enorme: i casi Liberazione, Riformista, manifeste, Padania sono la punta dell'iceberg della crisi delle testate più grandi. Presto racconteremo come questa vicenda globale si tradu ca nella piccola specifica di Europa. Noi poi dobbiamo affrontarla con la difficoltà ulte riore nata dal caso Lusi, che toccaJimmagine della comuni tà politica che promosse rim presa e mtacca le sue basi ma teriali.Abbiamo già detto che le cose dO'v'Tanno cambiare radi calmente: per rispetto dellopi cione pubblica - visto che le risorse vengono principalmen te da lì - e per rispetto verso noi stessi e verso il nostro lavoro. Per oggi rimane Jurgenza della solidarietà ai colleghi in difficoltà impellente. Le dimensioni planetarie della. crisi non assolvono dagli specifici errori di gestione, però avvertono che nessuno si salva da solo. I piccoli soffrono di più, ma neanche nell editoria vale fillusione too big to fail. 1 G1'1AR. 2012 . 1 PI F E D E R AZ! O N E 'T A LI A Ni A E D'1'tO R IG JO R N A L f Data EUROPA t1AR. Z012 Pagina CONTROMANO Il riformista che chiude il Riformista orri è giusto che sia, i colleghi del Riformista non si arrendono, E vanno avanti nella loro bat taglia di trasparenza, per difendere una voce ,che ha alimentato per dieci anni la pluralità nel panorama delle idee della sinistra italiana, Si può chiudere un giornale edito da una cooperativa, senza che i soci siano informati, carte alla mano, dei veri motivi che portano a questa decisione? Si possono interrompe re le pubblicazioni pochi giorni dopo la notizia del rilinanziamento del fondo pèr reditoria? I:impres sione è che qualcuno abbia rinunciato in partenza a combattere una battaglia giusta, senza preoccuparsi del fatto che le conseguenze di questa scelta rica dranno sulle spalle di giornalisti, bravi e giovani, che perderanno il loro lavoro. E di lettori, collabora tori, partitipolitici, che perderanno uno spazio di C informazione e riflessione. È per questo che ieri il comitato di redazione del Riformista ha convocato uriaffollata conferenza stampa, in cui ha chiesto all'amministratore Gianni Cervetti e al direttore Emanuele Macaluso di non mollare così facilmente. Di fare un passo indietro rispetto a quello che Alessandro De Angelis, membro del cdr, definisce un «blitz padronale» che si addirebbe più a Marchionne che a «chi è andato a Botteghe Oscure come premio per le sue lotte sindacali iI). Sicilia». La redazione chiede di annullare, !assemblea d~i soci prevista per oggi, che dovrebbe " dare il via alla liquidazione, e aprire un tavolo con il sindacato per trovare una soluzione. Una richiesta all~ quale Macaluso non dà seguito. In un editoriale (sul giornale di oggi, ma anticipato ieri) il -. direttore spiega semplicemente ' che non ci sono i soldi per andare avanti, attribuendone la responsabilità ai precedenti proprietari (Angelucci), che non avrebbero rispettat,o gli accordi. La conclusione: se vogliono, i redatton assumano la guida della cooperativa e del giornale. Un disimpegno che per il cdr è uno «sfregio» e non risponde a nessuna delle richieste <<rivelando anche un atteggiamento antisindacale>:. Il caso del Riformista è 'solo Yultimodi una serie . che rende sempre più evidente come il nodo della ' . crisi di diversi piccoli giornali non sia più eludibile. Martedì il sottosegretario èondelega all'editoria Peluffo sarà in audizione alla commissione cultura ~ella camera. Lì dovrà spiegare come il governo mtende ~ontare, immediatamente, le crisi già in atto e quali sono i piani per le altre testate, Europa fr~ queste, che chiedono ormai da tempo , chiarezza sull'attribuzione dei finanziamenti pubblici, per progettare il proprio futuro con la necessaria serenità e a partire da criteri certi. Il princi:rio,è quello ricordato ieri dal presidente della Fnsi, Franco Siddi: «Senza l'occupazione reale dei giornalisti non cè una qualità che merita di essere finanziata». ,F (r:J.c.) 3 FEDERAZIONE ITA.LIANA EDITORI GIORNALI Data • Pagina 1, IL· MISTERO DElLETIORI .SCOMPARSI LA FABBRICA DEI LIBRI· Maria Serena kshop marginalìzzano sempre più i marchi meno potenti e, in genere, promuovono solo i best-seller; para dosso, Gianluca Foglia, Felrrinelli, si ~~I V accoda e sostiene che i «suoi" libri so a matematica è un'opinio no penalizzati nelle stesse librerie La ne? Nel caso dell'editoria, Feltrinelli. Massimo Turchetta (Rcs) sÌ. Per l'Aie nel 2011 in.Ita concorda con Cavallero e Ferri: quel lia si sono persi 723.000 po' di tempo libero che i lettori hanno lettori forti. Ma in un di battito a «Lìbricome» cinque editori ora lo dividono tra libri e Rete. Stefa no Mauri (Gems) spariglia: la crisi . hanno letto la cifra ciascuno a pro nel resto del mondo è cominciata nel prio modo. Ritky Cavallero, Monda 2009,da noi nel 2011, semmai da dori Libri, la dà per assodata e si chie chiedersi, dice, «è come mai sia arri de: ma dove sono finiti? Non è che i vata così tardi». Comurique, commen lettori èsercitano la vista altrove, in ta, a perdere sono i piani bassi Rete? dell'editoria, Hibri cheap e di genere Raffaello Avanzini, Newton Comp ros~ e gialli. Mentre una saggistic~ . ton, il marchio che C0n uno slalom raffinata come quella di BollatiBorin tra prezzi sempre più bassi ha'vinto la ghieri, svela, non ha mai fatturato guerra per la top ten nella seconda tanto bene. Ma sopra.ttutto, avVerte metà dell'anno, professa ottimismo: lui ~he in Aie ha incarichi dirigenti, se i beni durevoli hanno perso il 70/~ capIta che si sparino cifre a casaccio. con la crisi, il libro ancora si attesta al Quei 723.000 desparecido.sporrebbe 4,3%, dice. Sandro Ferri e/o mar r? ~ssere una bufala. Aspettare perve chio medio indipendente,'pens'a che i nficare. Noi aggiungiamo una do lettori in libreria vadano in confusio manda: non è che i lettori forti leggo ne: ~o, perché la guerra dei prezzi n? a.ncora, ma libri presi in:prestito in baSSI fa anteporre il fattore quantità bIblioteca oppure comprati di secon al fattore qualità, due, perché i boo da mano?-:· . . Palien spalierì@tin.it 1 6 MAR. ZD1Z 45 jf[[l8 F E D E R A Z I O N E I T A LI A N A EDITORI GIORNALI 111.1 .' ~ Data Pagina SEMPRE CONNESSI l:::::::::::::::::::::::::::::; PRIvACY, .UNA CHIMERA. NEIJ EAPP 4 di Raffaele .......................... Rovati _-... ........- ...."'.. _........... oggie, AppIe, Facebook, Twitter. sembI'.il no lontani i tempi in era Mìcrosoft nel G mirino delle authority di mezzo mondo. Oggi cui tutti i protagonisti. della rivoluzione digitale in mobilità condividono parte delle responsabili tà. E insieme vengono passati al setaccio dai regolatori di meZzo mondo. Ma una parte della ;:," :lk!!~=::~~n~~~~~ no a pochi anni fa e che oggi latecnologia offre, =~r~er:n~:l:~~ • Lasciando perdere le derive estreme, come fur ti d'identità e frodi informatiche in~nere, la rèaltà di oggi è fatta di milioni, miliardi di perso ne che consegnano volontariamente le chiavi i: .delloro cuore, del loro celVello, delle loro visce il ' re. al mercato. Che fa sempre il suo mestiere: cercare di vendere qualcosa. Nella puntata di :l SouthPàrk dedicata a,SteveJobs e al fenomeno 1 iPad, i dissacratori Trey Parker e Matt Stone ripetèvanoanosfiniIDento un tormentone: Ky ! le(unodei personaggi della serie di c;artoni ani :matiJcontinuavaimperterrito, nonostante sica i ri di Applé lo avessero rapito e sottoposto a se ".,: VizieiSpira~ aHuman Centipede, film olandese del filone jJomògore, a firmare i contratti d'uso senzaleggl!rli Nessuno vuole sorbirsi le deci i . ne, ayoltecentinaia di pagine, deicontratti che i.a ogniaggiomamento di software bisogna ap p~.Ma in questo modo si a.écettano le re gole' delle' corporation, per inciso scritte da stuolidi.avv'ocati·strapagati. Sarà forse sem· pre la tecnologia arisolvere lè mcongruenze di questi anni, ma non si p1lÒpretenderè diessere lasciati ili pace da piazzisti d'ogni sorta, se' si pubblica su Facebook ogni singolo istante deli le propria vita. Mostrandolo a centinaiadi «a.mi. ; .' ci. che spesso non abbiamo mai vistòin faccia. :'."1 ::.:,, .. : 1 6 t'lAR. ZQ,2 8 FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data Pagina 1,Mediaset, c'è la Francia .1>. ne/futuro di EiTowers . • Grazie all'int~gràzionedelle torri di trasmissione dl Elettronica In ... dustriale in Dmt,' Mediaset ha creato il principale 'polo itàl.iano delle infrastiUtture per tv.e tlc grazie a una rete di 3.200 torri, L'aggregazione si è defInita da pochi mesi ma già nel futUro 'della società quotata a piazzaAffàri, e controllata al 65% dal gruppo che fa riferimento a Silvio Berhìsconi, si prospetta un' espansione all' estero. Magari passando da. una fusione con un altro operatore del settore. L'eventualità, non ancora sul tavolo del management di EiTowers (che oggi approverà i conti del 20 Il e poi incontrerà la comUnità finanzÌaria) , viene ritenuta come pos sibile dagli analisti. A partire da Mediobanca, ché ha avviato la copertura et sulla società con una raccomandazione «outperform»'e un targ price di 29,50 euro a fronte di un prezzo di borsa . di 19,55 euro. Un'allèanza internazionale, . . El TOWERS' secondo gli analisti di Piazzerta Cuccia, con- . . ·quotazioili in euro ,sentirebbe un notevole balzo dimensionale a ,.:~ ..., ..... ,...: . . .. Bi Towers, che nel frattempo può rafforzare la posizione sul mercato italiano grazie al la gara (oggi congelata) per l'assegnazion~ dei sei multiplex per il digitale terrestre te levisivo e all' evoluzione -tecnologica nelle telecomunicazioni con t'avvento delle reti di quarta generazione. il mercato di sbocco .j5 . ,-r naturale per la società che fa riferimento a rn~r'12 Mediaset sarebbe la Spagna, dove il gruppo tv diColognoMonzese è leader con la controllata Mediaset Espana. Ma visto il difficile momento dell'economia iberiG:ae del settore media, que . sto mercato potrebbe non garantire le giuste opportunità. Uno possibile partner potrebbe essere invece la francese Tdi.Group (in mano ai fondi . Tpg con il 42%, con,:\xa al 18% e Charterhouse al 14%, mentre la Caisse des Dépòts ha il 24%) che gestisce in nièzZa Europà oltre Il mila torri. Se fosse questa la strada da percorrere per un possibile merger, ~ediaset, vista la differenza di stazza tra Tdied Bi Towers, dovrebbe essere disposta . a diluirsi ininaniera. signiflciltiva. (riproduzione riserVata) . , . .. Andrea Montanari 'J":"" 1 6 MAR. ZÒll 22 FEDERAZIONE iTALIANA EDiTORl GIORNALI Data 1 6 t1AR. ZO 12 17 Pagina Cannett si riorganizza per sfruttare le sinergie. Come a El Paìs si pensa prima iri digitale Usa Today vara la redazione unica Una struttura per distribuire notizie su web, tv e carta del gruppo , _ _ .DI ALEssIO QDINI randimallovTe amag gio in Gannett, l'editore statunitense di Usa Th day, ohe "'mettenda a punto ,,'!'he desk", una redazione digitalizzata a livello nazionale che fornirà buona parte delle notizie alle testate del gruppo, onlinee cartacee, incluso il pro prio quotidiano di punta. Una de cisione simile a quella già presa dal quotidiano spagnolo El Paìs e le cui conseguenze potrebbero riguardare sia la produzione e la gestione delle news sia la fine delle collaborazioni con molte agenzie stampa che forniscono contenuti. La notizia è apparsa sul Gannett Blog, che si autode finisce «un giornale indipendente _ su Gannett Co. e la transiZione digitale dell'industria delle noti Zie». Gli autori hanno pubblicatò· una nota di Susan Weiss execu ~ve. editor di Usa Today,'rivoIta ID dipendenti,in cui si annuncia no le novità a1l'orizzonte per un gruppo che conta su «oltre 5 rìiila giornalisti» e trova: la sua forza nel radicamento sul territorio statunitense e nella fama,delle G "~ t~~tate edìtoriah~er ril~-, strare e utilizzare proficìia mente il giornalismo di questo networkJ" sostiene Weiss «stia mo creando un team nazionale» dedicato alla lavorazioneilellè notizie «digitàl first»;- preparate .dunque per i mezZi digitali e suc-' " cessivamente rimodellate'pèr la . pubblicaZioné cartacea. ' «'nie desk» avrà come primo ,. - ~~l~ .~ -, ~----~-- _ C _ _ ... _ , , · compito quello di .un notiziarioquotidia no multimediale che apparirà su ogni sito web aziendale negli Usa e sulle tV del gruppo guidato da Marjorie Magner per aunien " ,t are la copertura locale. A rea-' " liziailo, giornalisti ?i Usa Thday :produrr~ ,_o. "",,- '-:-.~. ___ .~_~_ combinazione con le firme di rerà per offr:iTe «i migliòri e più elle redazioni locali di rilevanti programmi on demand ett, dunque sfruttando le ein diretta». La responsabile editoriale detta anche i tempi: a ergie interne. ' al digitale alla carta: «'!'he maggio vedrà la luce la,squadra desk» lavoreràanch~ con Design "che si occuperà di produrre le Sttidios per produrie invece no pagi.i,le per ùiqotidiani cartacei. tizie,di carattere nazionale per Fissato in giugno, invece,illan . i quotidiani del gruppo, così' da' .cio del notiziario quotidiano, che permettere ai giornalisti di con arriverà siti delle testate del centrarsi maggiormente sulle no gruppo in autunno, a cominciare tizie locali. La nuova redaZione da quello di Usa Today. dìiitale consentirà di coprire più' Dopo El paìs (edito dal grup- . agevolmente gli eventi nazionali, po Frisa) in Spagna e con altre inmododafornireatuttelepiat: modalità La Tribune in Frane taforme di Gannett storie, foto, eia, un altro grande tnarchiodel video e contenuti in generale giornalismo mondiale sceglie di sotto un'unica regia. rivoluzionare il modo di fare in Nel messaggio, l'executive édi formazìone sfruttando le sinergie tor di Usa Today aggiunge che il redazìonali e le possibilità offerte direttore della struttura dev'es-dalla rivoluzione digitale, antepo sere ancora individuato e lapoc . " nerido lafruizioneonline a quella sizÌone sarà aperta in settimana cartacea. il prezzo da pagare, in sù careerbuilder.com, sito dian~ molti casi è una riduzione delle nunci di lavoro statunitense. il p'ersone che lavorano le notizie, direttore riportera all'organo di come' hapaventato sul blogde governo interno composto fra gli dicato a Gannett Jim HopkinB, altri dalla stessa Weiss. . exredattòrè di Usa Today. Secan . Quanto alla produzione di do il giornalista, diversi posti di audiovisivi, ,<The desk» potrà lavoro nell'ambito delle ageIlzie contare sul centro di produzione stampa a livello locale potr~bbevidéodi Wxia, tv locale diAtlanta tovenireelimiriati.· ' contr?llata da Gannett, chetavO-:' '. ~Riprodll2ÌDne riservata--ll ---- FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI omy Data Pagina Z 1 MAR. ZOlZ 68 DOSSIER 1 - - - - - - - - - - - - - - .Sconti di Gulliver STOCKB2C Liquida i magazzini offrendo ai clienti prodotti di livello aprezzi competitivi. Niente commissioni per l'ingresso nella catena. Possibile vendere anche gli arredi del negozio tockB2C nasce dall'espe 2005, primo anno di attività, rienza nel campo del fran chiudemmo con un fatturato chising maturata COn «Gulliver di 3 milioni». Quella rivendita Librerie». La catena fondata era ancora in gestione diretta. da Massimo Caimi 14 anni Ma cominciava a delinearsi la fa, è stata poi ceduta alla strada per il successivo svilup Mondadori (società editrice po. «Decisi di alimentarlo» di questo giornale) che ha pro ricorda Caimì.d risultati mi seguito con successo l'attività. glioravano in continuazione "Già all'interno delle librerie» fino ad avere la fila di clienti spiega Caimi «avevo dedicato ancora prima dell'apertura». uno spazio ai libri ritirati in Una assoluta rarità. Da qui stock. Dopo la cessione per l'idea di replicare una cate il patto di non concorrenza na di franchising. Nel 2008 ho dovuto rifocalizzare l'atti la partecipazione alla prima vità». Non più libri ma altro: fiera Milano. Presenza discreta cartoleria, giocattoli, articoli ma buoni risultati. regalo, elettrodomestici. In Per il 2012 il fatturato pre somma tutto quello che era visto del solo franchising è possibile recuperare a buon di 9 milioni cui aggiungere prezzo. Fino ad acquisire un quelli dei negozi di proprietà. grande lotto di rimanenze «Complessivamente dovremmo in un magazzino del gruppo chiudere l'anno con 55 punti Metro. «Da qui» racconta il vendita» secondo la previsione fondatore di StockB2C «l'idea di Massimo Caimi. di aprire un primo punto ven Qual è il segreto del suc dita di circa 500 mq a Rimini». cesso? Innanzitutto trovare Un successo incredibile. «Nel merci di qualità a prezzi di S MASSIMO CAlMI ha costruito una rete di 55 negozi nei quali si vende di tutto a eccezione degli alimentari. Il più recente punto vendita (nella fotosotto) è stato inaugurato il3 marzo. a Torricella Verzate in provincia di Pavia. l:affiliato Stock.B2C è sicura stock. In questo senso l'espe rienza maturata dal fondatore mente una persona che guarda gioca un ruolo strategico. Ma al concreto cioè all'utile finale. non basta. Per generare nuovi Stesso obiettivo ha l'azienda. Il fornitori StockB2C si avvale margine può sfiorare il 300.% di hostess che visitano tutte le nonostante applichi sconti dal fiere nazionali e oggi anche le prezzo al pubblico originale al più significative d'Europa. Si proprio cliente finale del 70% presentano in ogni stand, senza circa. Vuoi dire che un oggetto eccezioni, spiegando la meto di valore 100 viene venduto a 30. l:affiliazione StockB2C non dologia d'acquisto e i vantaggi per i fornitori. Per esempio il prevede costi né commissioni pagamento contanti e il ritiro d'ingresso. Solo la fornitura del senza oneri. «Oltre alla certez la merce. Anche l'arredamento za» precisa Cairni «che le merci del locale è costituito da mobili verranno vendute unicamente in stock a loro volta in vendita. l:impianto iniziale costa cir nel nostro network». Altra fonte di informazione è l'affiliato che ca 100-150 euro al mq. La resa segnala eventuali opportunità annua a mq può arrivare anche a 5 mila euro. @ della propria zona. / FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data 1 5 MAR. 2012 4 Pagina , , ' ' RAPPORTO DI .KFINANCE E AMBROSETTI SUI BILANCI'DEL SETTORE MANIFATTPRIEROINITALIA': , " In calo le imprese a rischio d~fall!~ Mar ini eprofitti inripresa grazie anche alla discesa dei tassi. ,Migliore: l~ solìditàfinaYl;zfar.iaJncJnostfnte, l' au~ento dello stock di debitoper la ricostituzione delle scorte. Ma SI ,.Iduce la capaclta dI ~[e.are va Ore nuiti grazie al' calo dei tassi di . crescita .d.ell 'indebit~e~t? (Ivf interessi che si è avuto neI2~: O, crollato a 26,6): NeI2009.il par in coincidenza c?n la polItIca ziale re<;upe~o e stato,;~egIsn:ato , monetaria espanSIva della B.ce: per landuzlOne del! mdebl~aa1:ed~jtivìt~,e.~li, utili d~lc La discesa degli oneri fl?anzlm. mento più m<1!~a~a d~lla flesslo- , le aZlende ItalIane sono m è ancora più significa~lva se SI ne delle: reddlt~vI,tà! m~ntr~ ;ne! ripresa. Le imprese hanno considera çhe l' indebitament~ 2010si.e tornatI.aI l:velli Ullillffil potuto beneficiare di mino è aumentato dal 9 al 15.%. del del Jlynodo, po~che, ~?n:~ det rioneri finanziari nel 2010 gra ricavi tornando agli steSSI hvelto, iJtecupero di reddltlv!ta non zie al calo dei tassi e l'impatto li del 2008. «L'indebitamento è hac'òmpensato l'assorbImento è stato positivo sui profitti. Così aUmentato per effetto della rico, di .valore connesso all' aumento le aziende hanno migliorato la stituzione del capitale circolart-, dell'indebitamento. solidità finanziaria: è diminuito te che si era fortemente ridotto La buona notizia tuttavia è che il numero di imprese a nschio n~l 2009», spiega il rapporto. nel 2010 è cala~o il num~to del-' di' insolvenza. Ma, nello stesso «Lo scenario sul credito allora ,le i.mp~ese)talianè 90l1s~derate anno si è ridotta la capacità delle era diverso da quello attu~e: ora a nschlO, In b~se al rat~~g ai: aziende di créare valore: questo le banche sono più selet.tlv.~ nel tribuiti da K Fmance, ut1hz.zat~ perché l'incremento di reddi credito e lo fanno a costI plU al... dalle banche per le valutazIOlll tività non è comùnque bastato ti», precisa G.~ass<?.. ;' r, a compensare l'aumento, dello sul credito. In una scala dal a 7 La crescità de1 debIti ha superato , stock del debito, dovuto princi (definita in base a numerosi fa~~ quel1a della redrutivi,tà; colpen, palmente alla ricostituzione del do cosÌ la capacità di cteaziOne tori tra cui indebitamento, patn le scorte, in seguito alla crisi del monio, investimenti, redditività 2009 che aveva svuotato i ma di ~alore dell'industrill maIiì e anni di vita delle aziende), le gazzini delle aziende. È quanto fatturiera italiana., K Finance e imprese con rating 1.02 (quel emerge nel Rapporto sull'Indu Ambrosetti hanno misurato il le cioè a maggior rischio) sono stria Italiana 2012 elaborato da teorico valore finanziario delÌe ' scese dal 27 al 23%. Le aziende K Finance in collaborazione con aziende, oVVero la capacità di con i rating migliori (6 o 7) sono The European House Ambroset , generare una redditività adegua ,invece salite dal 7 al 9%. ti. Riguardo all'andamento delle ta rispetto ai capitali impiegati, La media dell; industria italia imprese nel20l1 (il:>ilanci Sono attraverso un Indice di Valore na è di un rating attorno al 3. ancora in via di approvazione), il Finanziario (nel dettaglio, l'Ivf Ma lo scenario cambia molto presidente di KFinanceGiusep è stato calcolato come multi i l seconda dei settori e delle pe Grasso anticipa: «Le azien plo di sei volte r ebitda meno i dimensio'ni delle aziende. In dec·onexpoit per oltre il 40% debiti, il tutto in rapporto ai ri tèrmini di solidità fin'anzia di fatturato hanno realizzato in cavi). Ebbene, l'indice è calato riae capacità di creazione di molti casi risultati da record. Si da 29,9 a 26,7, ai minimi da sei. , valore, i settori migliori sono sono aggravate invece le difficol anni (si veda grafico in pagina). utility, elettronica, meccanica tà per chi opera esclusivamente L'andamento dell'indice, spiega , e chimica; mentre i peggiori si in Italia, vista la bassa domanda il rapporto, e utile anche per in confermano, (come nel 2009) inferna. Tuttavia negli ultimi te~retare l'evoluzione qell' in legno"e carta, ceramiche e ma~ due trimestri' dèl 20 ì l, proprio'" dustria italiana negij ultimi anni. teriali da costruzione emobiIi. mentre il pil'italiano tornava a Il momento di maggiore capa I settori che sono peggiorati scendere, c~è stata una flessio cÌtàdi creare valore è stato rag fiHìgg.iÒr.tp.ente nel 2010, no· ne delleinsolvenze: questoeun giiuitòne12006 (Ivfpariacirca nosHilltB i1getIf!tale recupero, segnale positivo per la crescita 33), cori una redditivitàelevata sono stati quèl1f;ì del1'ediHzla! nei pro ssimi trimestri» .. (7,4%) liHmindebitamento- con~ tenuto (l1.8%);N~120b7, anno dell'industria estrattiva: e della Laredditività opèrativ3 delle', di massì!lUl.ef$pansìon~ deIcida 'fàÌJbricazione di veicoli. aziende è risalita ne1201 O al èconomico, la'tedditivitii. ~slllHa 'Alcuni settori sòno dQD.que me 6,7 dal 6,5% deU;anno prece ancora,lnàil cte&ìtoJma.nziàriO è diamente. più solidi di altri. Lo dente. Il mol siè ,così avvici- , aumentato più velocemente,co- ' stesso si può dire considerando nato ai livelli del 2008 (7%). me conseguenza della bolla del le dimt<nsioni aziendali: quanto I:utile netto medio è inveceri-. credito,e~ll.:euforia raggiunta più aumentano, tantopiù;q~~~~;" salito allo 0,8% dei ricàvi (dallo ;"ale' ' l),afase espansiva: . la solidità. «La ragione Princi:-. 0,6%), soprattUtto grazie al calo .<cosìJTòIIÙl1Ciato a calare "pale risiede nel fatto che illive1-«' .dell'inci~ltiégu·oneri:fin~- . a éirca31J N~12008'è inizjata la lo diindebitamento e quello·di<: .ziari (scesrdall' l allo 0,8% sui crisi é.si è assistito a unaflessio- "-c ricavi):qu.esti ultimi sonodimi~ , ne della redditività c,àll'ulteriore .' FRANCi:~C~ NIN,FOLE , .... 't""". ' L DI c " - - '-• .;;J::',,,_,," -< ___ ,~, ~~ __ _ SEGUE FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data Pagina SEGUE incidenza degli· oneri finanzian . calano all'aumentare della: di mensione dei ricavi. Il calo ha . un'accelerazionesopn( la so" 'gliadei 50 milioni di fatturato, anche perché le banche non si possono esporre a un rischio di credito troppo elevato in valore assoluto»; osserva Grasso. La dimensione invece non appare tra i principali elementi in gra do di infhùmzare la redditivHà. (riproduzion\! ris\?rvata) 10% S% -10% .-15% ·20% I 6% 4% 2% o 40% 30% 20% o ,112010 . 1 5 11AR. zdrz Il