Henderson Global Dividend Index

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Henderson Global Dividend Index
HENDERSON GLOBAL
DIVIDEND INDEX
Edizione 11
Agosto 2016
#HGDI
#HGiPress
@HendersonPress
Contenuti
Sintesi
2-3
Le dinamiche mondiali divergono
4-5
Crescita sottostante e crescita complessiva* 6
Regioni e paesi
7-10
Industrie e settori
11
Principali distributori di dividendi
12
Conclusioni e prospettive
13
Metodologia
14
Glossario
14
Allegati15-19
FAQ
Domande frequenti
Nulla di quanto contenuto nel presente documento va inteso o
interpretato come una consulenza.
* Si rimanda al glossario dei servizi illustrati a pagina 14.
20
Introduzione
Henderson Global Investors è una società di gestione
che da più di 80 anni investe nei mercati azionari
globali per conto dei propri clienti in tutto il mondo.
Cos’è l’indice Henderson Global Dividend?
L’Henderson Global Dividend Index (HGDI) è uno studio a lungo termine sulle tendenze dei
dividendi globali. Misura i progressi delle società globali nella distribuzione agli investitori del
reddito derivante dal capitale investito e utilizza il 2009 come anno di base, con un valore pari a
100. L’indice è calcolato in dollari ed è analizzabile per regioni, industrie e settori. Consente ai
lettori una facile comparazione della performance in termini di dividendi tra paesi come gli Stati
Uniti, che rappresentano un’ampia percentuale dei dividendi globali, e paesi meno rilevanti
come i Paesi Bassi.
L’obiettivo del rapporto è di aiutare i lettori a valutare meglio gli investimenti orientati alla
generazione di reddito.
11
Sintesi – per regione
In breve
Europa (Regno Unito escluso)
• I dividendi globali sono saliti del 2,3% nel 2° trimestre attestandosi a
421,6 miliardi di dollari, mentre la crescita sottostante è stata a pari
all’1,2%.
• I dividendi in Europa hanno toccato quota 140,2 miliardi di dollari,
solo l’1,1% in più rispetto al 2° trimestre 2015. Tuttavia, la crescita
sottostante è piuttosto positiva al +4,1%, nonostante il calo dei
dividendi straordinari.
• L’indice HGDI ha toccato quota 161,0, livello massimo dalla fine del
2014.
• La crescita è più bassa rispetto al 1° trimestre, in parte a causa del
rallentamento negli Stati Uniti.
• Il 2° trimestre è stato particolarmente importante per l’Europa
(Regno Unito escluso), infatti due terzi dei dividendi della regione
sono stati pagati durante questo periodo.
Paesi e regioni
• Nord America, Europa e Asia Pacifico (Giappone escluso) hanno
registrato i risultati più brillanti, con una crescita sottostante
continua, mentre altri Paesi hanno perso terreno quali mercati
emergenti, Regno Unito e Giappone.
Nord America
• Negli Stati Uniti, la crescita sottostante del 4,6% è stata più lenta
rispetto ai trimestri precedenti, la crescita complessiva è stata del
3,1%.
• I Paesi Bassi sono in cima alla lista, con il secondo tasso di crescita
sottostante al mondo (+28,3%) grazie al forte incremento di ING.
• La Francia si è posizionata al terzo posto, con una crescita
sottostante in aumento dell’11,2% grazie a quasi tutti i settori.
• La crescita in Germania ha risentito dei forti tagli da parte di
Volkswagen e Deutsche Bank, e anche Austria, Spagna e Belgio
hanno fatto un passo indietro.
Regno Unito
• Le abbondanti distribuzioni di dividendi straordinari hanno fatto
registrare una crescita dei dividendi complessivi del 7,7% nel Regno
Unito e hanno quindi più che compensato il tracollo della sterlina.
• Per quanto concerne il sottostante, i dividendi nel Regno Unito sono
scesi del 3,3% su base annua, in linea con il rallentamento degli utili.
• Questo andamento riflette una crescita degli utili sotto tono, in parte
a causa del dollaro forte.
• La crescita sottostante in Canada è stata dello 0,6% dovuta ai tagli
eseguiti dalle società operanti nei settore energetico e minerario.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
I rendimenti passati non sono garanzia dei risultati futuri. Investire sui mercati internazionali implica determinati rischi e un aumento di volatilità*
rispetto agli investimenti che si concentrano unicamente nel Regno Unito. Questi rischi comprendono le oscillazioni valutarie, l’instabilità economica e
finanziaria, la mancanza di informazioni puntuali o affidabili, nonché le dinamiche negative sul fronte politico e legale.
Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare, ed è possibile che agli investitori non venga restituita l’intera
somma originariamente investita.
* Si rimanda al glossario dei servizi illustrati a pagina 14.
** È l’indicatore statistico della variazione dell’indice Henderson Global Dividend.
2
Sintesi – per regione (continua)
Asia Pacifico (Giappone escluso)
Industrie e settori
• Il 2° trimestre è una stagione importante per l’Asia Pacifico poiché
vengono effettuate circa un terzo delle distribuzioni annuali nella
regione.
• Il settore tecnologico ha continuato a registrare una crescita rapida
e generalizzata, con incrementi in ogni segmento e quasi in ogni
paese.
• I dividendi complessivi sono saliti del 12,2% a 36,9 miliardi di dollari,
in particolare grazie alle distribuzioni a Hong Kong all’inizio del 2°
trimestre. La crescita sottostante è stata del 3,7%.
• Il settore finanziario (il più ampio) ha realizzato una crescita
sottostante del 5,7%.
• Korea Electric ha quintuplicato i dividendi trainando la Corea del
Sud in cima alla classifica della crescita globale.
• In Australia i dividendi sono rimasti pressoché invariati, mentre a
Singapore le distribuzioni sono diminuite per via di United Overseas
Bank e il rallentamento della crescita economica in Cina ha gravato
sui dividendi distribuiti ad Hong Kong.
Giappone
• La crescita dei dividendi in Giappone è rallentata molto nel secondo
trimestre.
• La crescita complessiva è stata del 28,8%, con distribuzioni per
30,8 miliardi di dollari, principalmente per l’apprezzamento dello yen.
• I dividendi sottostanti sono scesi dello 0,8% a causa delle pressioni
sugli utili societari dovute al rafforzamento dello yen.
• Il settore legato ai servizi di pubblica utilità, generalmente debole, è
cresciuto molto grazie a Korea Electric.
• I dividendi derivanti dai settori minerario, energetico e delle
telecomunicazioni sono scesi rispetto all’anno precedente.
Prospettive
• Il secondo semestre del 2016 sarà più debole rispetto alla prima
metà dell’anno.
• La crescita degli utili procede a rilento in Giappone e negli Stati
Uniti e frenerà la crescita, mentre i dividendi scenderanno nel Regno
Unito e nei mercati emergenti.
• Abbiamo rivisto le nostre stime al ribasso di 20 miliardi di dollari dal
1° trimestre dell’anno in corso, ora ci aspettiamo dividendi globali
per 1.160 miliardi di dollari nel 2016, +1,1% in termini complessivi e
+1,4% per il sottostante.
Mercati emergenti
• I dividendi nei mercati emergenti sono scesi molto a causa della
debolezza in tutti e quattro i paesi BRIC.
• Le difficoltà economiche hanno gravato sugli utili societari.
• Il Brasile ne ha risentito in modo particolare, con un calo dei
dividendi dell’88,3% su base annua (-60,8% per il sottostante).
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
I rendimenti passati non sono garanzia dei risultati futuri. Investire sui mercati internazionali implica determinati rischi e un aumento di volatilità*
rispetto agli investimenti che si concentrano unicamente nel Regno Unito. Questi rischi comprendono le oscillazioni valutarie, l’instabilità economica e
finanziaria, la mancanza di informazioni puntuali o affidabili, nonché le dinamiche negative sul fronte politico e legale.
Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante possono diminuire o aumentare, ed è possibile che agli investitori non venga restituita l’intera
somma originariamente investita.
33
La crescita dei dividendi rallenta negli Stati Uniti,
ma quella in Europa è incoraggiante
Distribuzione trimestrale dei
dividend 2009-2015
Nel secondo trimestre gli investitori orientati alla generazione di reddito
rivolgono la loro attenzione all’Europa. Due terzi dei dividendi della
regione vengono distribuiti nel 2° trimestre, che vanta quindi il principale
contributo ai dividendi globali. I dividendi complessivi in Europa (Regno
Unito escluso) sono saliti dell’1,1% su base annua, mentre il sottostante è
salito di un incoraggiante 4,1%.
Q1
17%
Q4
21%
I dividendi complessivi globali sono aumentati del 2,3% a quota 421,6
miliardi di dollari, con un incremento di 9,7 miliardi di dollari rispetto
all’anno precedente. La crescita sottostante è stata dell’1,2%. La
crescita sottostante è più lenta rispetto al 3,1% del primo trimestre e
riflette in parte fattori stagionali tipici del 2° trimestre che riguardano in
particolare le regioni del mondo che crescono più lentamente e in parte
rendimenti meno brillanti negli Stati Uniti. Ciononostante, entro la fine del
trimestre, l’indice HGDI è salito a 161,0, il livello massimo da fine 2014.
I tassi di crescita variano molto nelle diverse regioni del mondo, a causa
della diversa situazione economica ma anche per una diversa
esposizione di ogni regione a specifiche tendenze settoriali.
Q3
24%
Q2
38%
Dividendi annuali per regione in miliardi di dollari
2012
Variazione
%
2013
Variazione
%
2014
Variazione
%
2015
Variazione
%
Mercati Emergenti
$116.1
8.6%
$130.2
12.1%
$116.5
-10%
$107.4
Europa
(Regno Unito escluso)
$196.4
14% $209.6
Regione
Giappone
0.5%
$22.9
-26.7%
-11%
$138.6
-12.1%
$140.2
1.1%
$50.0
6%
$52.4
5%
$23.9
-7.6%
$30.8
28.8%
1.2% $392.9
15%
$441.4
12%
$107.7
8.9% $109.6
1.8%
Asia Pacifico
(Giappone escluso)
$106.0
-1.4%
$112.3
5.9%
$116.0
3%
$110.3
-5%
$32.9
-16.1%
$36.9
12.2%
$91.9
15.4%
$93.0
1.3%
$123.3
33%
$96.7
-22%
$31.3
-0.8%
$33.7
7.7%
-2% $365.6
TOTALE
$899.6
$114.1
$1,013.8
-8.5%
$31.2
27.6% $342.1
Dividendi tranne top 1200
$47.0
-8%
$337.9
TOTALE
3.2%
4.9% $234.5
Q1 Variazione
2016
%
Nord America
Regno Unito
$51.3
-11.9% $206.1
Q1 Variazione
2015
%
8.2% $930.6
3.4% $1,033.2
8.2%
3.4%
$118.1
8.2% $1,048.7
$128.1
3.4% $1,161.3
11% $1,017.7
-4.8%
$374.1
2.3%
$129.1
1%
$46.4
-4.8%
$47.5
2.3%
11% $1,146.8
-1%
$411.9
-4.8%
$421.6
2.3%
9%
* Si rimanda al glossario dei servizi illustrati a pagina 14.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
44
La crescita dei dividendi rallenta negli Stati Uniti,
ma quella in Europa è incoraggiante (continua)
HGDI
Tasso di crescita annuo trimestrale –
dividendi totali
170
40
35
160
30
150
25
140
20
15
130
% 10
120
5
110
0
100
-5
-10
90
80
09
Q4
10
Q2
10
Q4
11
Q2
11
Q4
12
Q2
12
Q4
13
Q2
13
Q4
14
Q2
14
Q4
15
Q2
15
Q4
-15
2010 Q1-4
2012 Q1-4
2011 Q1-4
2013 Q1-4
-20
2014 Q1-4
2015 Q1-4
2016 Q1
2016 Q2
16
Q2
HGDI – per regione
Dividendi globali (miliardi di dollari)
500
220
200
400
Billion miliardi ($)
180
Index
160
140
300
200
120
100
100
80
09
Q4
10
Q2
10
Q4
11
Q2
11
Q4
12
Q2
12
Q4
Mercati Emergenti
Asia Pacifico (Giappone escluso)
Nord America
Globale
13
Q2
13
Q4
14
Q2
14
Q4
15
Q2
15
Q4
16
Q2
0
Q2
09
Q2
10
Q2
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Regno Unito
Giappone
Europa (Regno Unito escluso)
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documento va inteso o interpretato come una consulenza.
55
Confronto tra crescita complessiva e sottostante
Calcoliamo in che modo quattro fattori distinti
influiscono sul tasso di crescita complessiva
per giungere a un tasso di crescita
sottostante. Possiamo dunque chiarire quali
sono i fattori trainanti del rendimento in ogni
paese. Tali fattori riguardano le tempistiche
dei pagamenti (quando le società differiscono
la distribuzione di dividendi da un periodo a
un altro), le variazioni nell’elenco delle aziende
che sono tra le prime 1.200 società globali, la
volatilità dei dividendi straordinari e le
oscillazioni dei tassi di cambio.
Diverse società hanno rinviato la distribuzione
di dividendi al secondo trimestre, facendo
salire il totale globale dell’1,0%. L’effetto è
stato particolarmente pronunciato a Hong
Kong dove le società spesso cambiano le
date di distribuzione, pratica molto comune
anche nei mercati emergenti. Per esempio,
MTN in Sud Africa ha distribuito dividendi per
1 miliardo di dollari con qualche giorno di
ritardo rispetto al solito, passando quindi dal
primo al secondo trimestre.
Estrapoliamo dunque i dividendi straordinari
poiché sono imprevedibili e possono
influenzare molto il totale. Sono scesi rispetto
al 2° trimestre 2015, con un impatto totale a
livello globale pari al -0,8%.
L’effetto del deprezzamento della sterlina, del
dollaro canadese, delle valute dei mercati
emergenti e dello won coreano è stato
compensato dal forte rialzo dello yen e della
moderata rivalutazione dell’euro. Il tasso di
cambio ha determinato un aumento del totale
trimestrale dello 0,6%, l’effetto più contenuto
degli ultimi due anni. Invece, l’effetto netto
delle variazioni dell’indice è stato soltanto
dello 0,4%.
Tasso di crescita annuo nel 1° trimestre – rettifiche del sottostante rispetto alla crescita complessiva
Regione
Mercati Emergenti
Europa (Regno Unito escluso)
Giappone
Crescita
sottostante
Dividendi
straordinari
Effetti
valutari
Variazioni
dell’indice
Effetti
temporali
Crescita
complessiva
-18.8%
4.1%
-7.0%
4.1%
-5.8%
1.6%
-13.4%
8.3%
-26.7%
2.0%
-0.6%
1.1%
-0.8%
0.8%
19.2%
11.6%
-2.0%
28.8%
Nord America
4.3%
-0.5%
-0.3%
-1.7%
0.0%
1.8%
Asia Pacifico
(Giappone escluso)
3.7%
-0.4%
-1.6%
3.7%
6.9%
12.2%
-3.3%
14.0%
-4.8%
1.8%
0.0%
7.7%
1.2%
-0.8%
0.6%
0.4%
1.0%
2.3%
Regno Unito
GLOBALE
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documento va inteso o interpretato come una consulenza.
* Timing effects are not significant on an annual basis
6
Paesi e regioni
Nord America
Dividendi 2015 per regione
Regno Unito
9%
In Nord America, i dividendi sono saliti a 109,6 miliardi di dollari, con un
aumento dell’1,8%. La crescita sottostante è stata del 4,3%, considerate
le variazioni dell’indice in particolare in Canada e l’indebolimento del
dollaro canadese.
Mercati
Emergenti 11%
Asia Pacifico
11%
Europa
(Regno Unito
escluso) 21%
Giappone
5%
Nord America
43%
Dividendi per regione 2° trimestre 2016
Regno Unito
9%
Mercati
Emergenti 6%
Asia Pacifico
10%
Europa
(Regno Unito
escluso) 38%
Nord America
29%
JGiappone
8%
Le distribuzioni negli Stati Uniti sono salite del 3,1%, ovvero 101,7 miliardi
di dollari in termini di dividendi complessivi che equivale a un aumento del
sottostante del 4,6%, il tasso di crescita più lento dal 2013 che riflette
l’aumento contenuto degli utili negli Stati Uniti, in parte causato dalla
forza del dollaro. Wal-Mart e Exxon, due dei tre principali distributori di
dividendi nel trimestre, hanno incrementato i propri dividendi di meno del
3%. Apple (al secondo posto) ha aumentato il dividendo totale del 4,2%
ma ha anche impiegato la liquidità per riacquistare azioni proprie, facendo
quindi scendere il numero di azioni in circolazione. Pertanto la crescita del
dividendo per azione di Apple è stata del 10%. Diversi settori negli Stati
Uniti, tra cui quello dei trasporti e quello dei beni industriali, hanno
evidenziato una crescita dei dividendi piuttosto monotona rispetto
all’ultimo periodo. I settori energetico e minerario hanno continuato a
tagliare i dividendi, così come le società che forniscono attrezzature
all’industria petrolifera.
Il rallentamento negli Stati Uniti è iniziato alla fine dello scorso anno ma
va interpretato come un percorso di normalizzazione verso un livello di
crescita dei dividendi più sostenibile dopo diversi trimestri di aumenti a
doppia cifra. L’indice HGDI negli Stati Uniti ha toccato un nuovo record
pari a 206,0.
In Canada, i dividendi complessivi sono scesi dell’11,8%, dovuti
principalmente all’uscita dall’indice da parte delle società legate al settore
energetico e in parte per il deprezzamento del dollaro canadese. La
crescita sottostante è stata dello 0,6%. Il settore bancario, tra i principali
erogatori di dividendi, ha registrato una crescita dei dividendi del 2,7%,
che però non è bastata a compensare i tagli del settore minerario ed
energetico. Husky Energy, per esempio, ha sospeso la distribuzione per
234 milioni di dollari perché gli utili risentono del basso prezzo del
petrolio.
HGDI – Nord America
200
Nord America
Globale
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Q2
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
7
Paesi e regioni (continua)
Europa (Regno Unito escluso)
In Europa, i dividendi per 140,2 miliardi di dollari rappresentano il
400% del totale globale per il secondo trimestre. Complessivamente
sono saliti dell’1,1% rispetto al 2° trimestre 2015. La crescita
sottostante è del 4,1%, rettificata per il calo dei dividendi straordinari
soprattutto in Francia e Danimarca e altri fattori minori.
I tassi di crescita variano molto nella regione, soprattutto nell’ambito del
settore finanziario. Le banche francesi e olandesi hanno realizzato forti
incrementi, mentre Germania, Spagna e Belgio hanno operato grossi
tagli.
I Paesi Bassi hanno registrato il tasso di crescita più rapido in Europa,
con distribuzioni per 7,6 miliardi di dollari (crescita sottostante +28,3%,
crescita complessiva +43,0%), superati solo dalla Corea del Sud. Ogni
società olandese appartenente all’indice ha contribuito ad aumentare il
dividendo, ma è stata ING a fare la parte del leone, risultando pertanto
il principale erogatore di dividendi. Ha più che triplicato le distribuzioni,
con un incremento di 1,3 miliardi di dollari su base annua, mentre il
gruppo assicurativo NN ha aumentato il totale di quasi tre trimestri.
Il paese che si trova in cima alla lista dei principali distributori di
dividendi è la Francia, quasi in vetta anche nella classifica della crescita.
Il dato pari a 40,0 miliardi di dollari evidenzia una crescita sottostante
del 13,9%. La crescita complessiva è stata frenata da un piccolo
aumento del cambio e dalle ampie distribuzioni di Total e Compagnie St
Gobain nel trimestre. Questi rialzi sono stati in parte compensati dal
calo dei dividendi straordinari. Ad ogni modo, il tasso di crescita
sottostante dell’11,2% ha fatto in modo che la Francia si classificasse il
terzo mercato in più rapida crescita al mondo in termini di dividendi.
Quasi nove aziende su dieci in Francia hanno aumentato le distribuzioni
oppure le hanno confermate. Le banche francesi hanno continuato a
incrementare le distribuzioni dopo la crisi finanziaria: SocGen, BNP e
Credit Agricole del 50% e 70%, anche se nell’ultimo caso il dividendo è
stato pagato sotto forma di nuove azioni. Le notizie sono positive in
numerosi settori, da Renault a LVMH a Safran.
Svizzera e Italia hanno riportato aumenti a una cifra della crescita
sottostante. In Italia, la compagnia petrolifera ENI ha ridotto di molto il
dividendo, offuscando il risultato più positivo delle società italiane (sette
su dieci) che hanno confermato o aumentato le distribuzioni. In
Svizzera, ogni società appartenente all’indice ha aumentato
moderatamente il dividendo, con una crescita sottostante del 5,1%.
La Germania, che probabilmente quest’anno si posizionerà dietro la
Svizzera come terzo distributore in Europa, è rimasta indietro. I dividendi
complessivi sono saliti del 5,5% a quota 31,6 miliardi di dollari, con un
aumento del sottostante del 2,0% soltanto. Il risultato poco brillante
dipende principalmente da due società: Volkswagen ha tagliato il
dividendo del 98% sull’onda dello scandalo per le emissioni, mentre
Deutsche Bank in difficoltà ha cancellato del tutto i dividendi. L’impatto
è stato del 2,7 miliardi di dollari. Negli altri casi, le notizie sono positive.
1
In Germania, così come in Francia, nove società su dieci hanno
aumentato le proprie distribuzioni. In particolare citiamo Daimler
(+38% in dollari), che ha preso il posto di Allianz in testa alla classifica.
Numerose società tedesche, tra cui BMW e Bayer hanno incrementato
le distribuzioni di almeno il 10%.
In Spagna, i dividendi sono scesi a 6,3 miliardi di dollari, con un calo del
19,0%. Equivale a una flessione del sottostante pari al 16,7%
considerate le oscillazioni dell’indice e gli effetti del lieve
apprezzamento dell’euro. Santander ha contribuito in particolare al calo
e ha tagliato i dividendi di quasi il 70%, ma ogni altra società nell’indice
ha confermato o incrementato le proprie distribuzioni.
Gli altri fanalini di coda in Europa sono l’Austria, dove la compagnia
petrolifera OMV ha tagliato le distribuzioni del 20%, e il Belgio che ha
registrato un calo dei dividendi sottostanti del 16,0% a causa
dell’annullamento delle distribuzioni da parte di KBC. Tutte le altre
società belghe incluse nell’indice hanno incrementato le proprie
distribuzioni.
Oltre l’80% dei dividendi del 2016 in Europa è già stato pagato,
pertanto possiamo stimare con facilità il livello di crescita dei dividendi
nella regione per l’intero esercizio. Si basa sostanzialmente su una
prospettiva settoriale e geografica, uno scenario incoraggiante per gli
investitori.
HGDI – Europa (Regno Unito escluso)
180
Europa (Regno Unito escluso)
Globale
160
140
120
100
80
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
Regno Unito
La distribuzione di un dividendo straordinario abbondante da parte di
alcune società, come GlaxoSmithKline e Intercontinental Hotels ad
esempio, influenza il confronto con l’anno precedente nel Regno Unito
e compensa l’impatto del brusco calo della sterlina. I dividendi totali
hanno toccato quota 33,7 miliardi di dollari, un aumento pari al 7,7% dei
dividendi complessivi. Tuttavia, la crescita del sottostante è inferiore del
3,3% rispetto all’anno precedente a causa dei tagli operati da Standard
L’indice HGDI calcola i dividendi pagati in ogni paese al lordo delle imposte laddove possibile, al fine di ottimizzare il confronto col resto del mondo.
Nell’aprile 2016, il Regno Unito ha abolito il credito d’imposta del 10% sostituendolo con una franchigia fiscale. Di conseguenza abbiamo modificato il
trattamento dei dividendi erogati nel Regno Unito e riclassificato i dati storici per evidenziare una continuità dei trend. L’effetto consiste in una riduzione
del 10% del valore pagato nel Regno Unito.
Per un approfondimento si rimanda all’allegato.
8
16
Q2
Regions and countries (continued)
Chartered, Anglo American, Barclays e dal rivenditore di alimentari
Morrison. La crescita degli utili resta sotto pressione nel Regno Unito e
limita il potenziale aumento dei dividendi. Il voto sulla Brexit non ha
influenzato il risultato nel 2° trimestre, ma potrebbe influire più avanti
nel corso dell’anno.
HGDI – Regno Unito
200
HGDI – Asia Pacifico (Giappone escluso)
200
Asia Pacifico (Giappone escluso)
Globale
180
160
Regno Unito
Globale
140
180
120
160
100
140
80
120
100
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Q2
Giappone
80
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Q2
Asia Pacifico (Giappone escluso)
Il secondo trimestre è una stagione importante per l’Asia Pacifico
(Giappone escluso), soprattutto a Hong Kong e in Corea del Sud. I
dividendi totali per 36,9 miliardi di dollari sono saliti del 12,2% rispetto
all’anno precedente, grazie agli effetti temporali ad Hong Kong e
all’ingresso nell’indice tra le principali 1.200 aziende di un gruppo di
società. La crescita sottostante è stata del 3,7%.
Con 15,3 miliardi di dollari, la parte del leone spetta alle società di
Hong Kong. Il forte incremento della crescita complessiva del 17,4% è
attribuibile principalmente all’anticipo di qualche distribuzione
consistente dal 3° al 2° trimestre. I dividendi sottostanti a Hong Kong
sono scesi del 2,4%, soprattutto a causa di China Mobile che ha
continuato i tagli avviati nel 2014. In questo modo ha offuscato gli
aumenti di AIA Insurance e Hong Kong Stock Exchange.
I dividendi complessivi sono saliti dell’1,2% in Australia, mentre sono
rimasti pressoché invariati in termini sottostanti (-0,2%). Il principale
erogatore di dividendi è stata Commonwealth Bank, che ha mantenuto
le distribuzioni invariate, mentre il rivenditore al dettaglio Woolworths ha
operato grossi tagli. Nel frattempo a Singapore, United Overseas Bank
ha tagliato il dividendo del 2° trimestre avendo erogato un dividendo
straordinario all’inizio dell’anno. I dividendi sottostanti a Singapore sono
scesi dunque del 20%.
Si è distinta la Corea del Sud, con un aumento dei dividendi del 33%
circa (complessivo e sottostante), il tasso di crescita più rapida al
mondo durante il trimestre. L’aumento è attribuibile a Korea Electric
che ha quintuplicato il dividendo, con una distribuzione straordinaria per
1,5 miliardi di dollari su base annua. La maggior parte delle altre
società coreane ha incrementato moderatamente i dividendi.
La crescita dei dividendi in Giappone è rallentata molto nel secondo
trimestre, anche se gli investitori internazionali non se ne sono quasi
resi conto, dato che il forte rialzo dello yen ha significato un tasso di
cambio estremamente favorevole per le distribuzioni convertite in
dollari. La crescita complessiva è stata del 28,8%, con distribuzioni
pari a 30,8 miliardi di dollari. Circa il 20% di questo aumento dipende
dalla valuta, il resto dalle variazioni positive dell’indice.
Pertanto la crescita sottostante è stata più lenta dello 0,8% a causa
del calo degli utili societari dovuto alla forza dello yen e
all’indebolimento della fiducia economica in Giappone.
I tagli di più alto profilo riguardano il gruppo bancario Nomura, il
produttore di tecnologia Fanuc, e il settore minerario. Toyota Motor ha
tagliato il dividendo finale del 12% in yen: la forza dello yen ha gravato
duramente sull’utile. Telecomunicazioni mobili e costruzioni sono tra i
settori che non hanno modificato le distribuzioni rispetto all’anno
precedente.
HGDI – Giappone
180
Giappone
Globale
160
140
120
100
80
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Q2
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
9
Regioni e paesi (continua)
Mercati emergenti
Per i mercati emergenti é stato un trimestre difficile. I dividendi sono
scesi nel trimestre a 22,9 miliardi di dollari complessivamente, a causa
del deprezzamento delle valute e delle variazioni dell’indice. Le
distribuzioni rettificate per questi fattori, sono scese del 18,8%
(crescita sottostante) e diversi paesi, compresi i quattro BRIC, hanno
registrato un calo del sottostante.
HGDI – Mercati emergenti
220
Mercati emergenti
Globale
200
180
160
In Brasile i dividendi sono scesi dell’88,3% (il che equivale a una
flessione del 60,8% del sottostante). Il risultato dipende
principalmente dalla società mineraria Vale, dove il calo degli utili ha
costretto il management a cancellare le distribuzioni nel tentativo di
proteggere il rating di credito della società. Anche Banco do Brasil ha
operato un profondo taglio del dividendo, a causa delle difficoltà
economiche che sta attraversando il paese.
I rendimenti conseguiti in India sono stati particolarmente brillanti ma
anche in questo paese diverse società hanno ridotto le proprie
distribuzioni mentre in un trimestre generalmente tranquillo per la
Cina, China Petroleum ha dimezzato il dividendo. Sono crollati anche i
dividendi russi, anche se Rosneft è andata in controtendenza.
140
120
100
80
09
Q4
11
Q2
12
Q2
13
Q2
14
Q2
15
Q2
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
10
16
Q2
Industrie e settori
HGDI – per settore
300
250
200
150
100
50
09
Q4
11
Q2
12
Q2
Materiali di base
Beni di consumo
Beni voluttuari
Finanziari
Sanitario e farmaceutico
13
Q2
14
Q2
15
Q2
16
Q2
Industriali
Petrolio, gas ed energia
Tecnologia
Telecomunicazioni
Servizi di pubblica utilità
I titoli appartenenti al settore tecnologico continuano a registrare una
crescita rapida e generalizzata, +7,7% per il sottostante. I dividendi sono
saliti in tutti i segmenti del settore tecnologico e in quasi tutti i paesi.
Invece il settore finanziario, che in genere rappresenta circa un quarto
del reddito azionario al mondo e il settore più ampio, ha riportato una
crescita sottostante del 5,7%. Inseguito a risultati sotto tono negli ultimi
anni, le società di servizi di pubblica utilità hanno fatto una breve
apparizione in cima alla lista nel secondo trimestre. Ma il risultato è
attribuibile principalmente al forte aumento di Korea Electric.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
11
Principali distributori di dividendi
Principali distributori di dividendi al mondo
Classifica
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
16Q2
1
Nestle SA
Nestle SA
Nestle SA
Nestle SA
Nestle SA
Nestle SA
Nestle SA
2
Deutsche Telekom
AG
Telefonica
Sanofi
Sanofi
Ecopetrol SA
A.P. Moller - Maersk Sanofi
AS
3
Sanofi
Sanofi
China Mobile
Limited
China Mobile
Limited
Sanofi
HSBC Holdings plc
HSBC Holdings plc
4
E. On SE
E. On SE
Deutsche Telekom
AG
Deutsche Telekom
AG
Hutchison
Whampoa Ltd.
Sanofi
Daimler AG
5
China Mobile
Limited
Deutsche Telekom
AG
Statoil ASA
Commonwealth
Bank of Australia
China Mobile
Limited
China Mobile
Limited
Allianz SE
6
Telefonica
China Mobile
Limited
Commonwealth
Bank of Australia
Statoil ASA
HSBC Holdings plc
Anheuser-Busch
InBev
Anheuser-Busch
InBev
7
Total S.A.
Unibail-Rodamco
Telefonica
HSBC Holdings plc
Commonwealth
Bank of Australia
Allianz SE
Commonwealth
Bank of Australia
8
BP plc
Total S.A.
Daimler AG
Anheuser-Busch
InBev
Statoil ASA
Commonwealth
Bank of Australia
Royal Dutch Shell
Plc
9
Statoil ASA
Statoil ASA
British American
Tobacco
Royal Dutch Shell
Plc
British American
Tobacco
Toyota Motor
Corporation
Toyota Motor
Corporation
10
Royal Dutch Shell
Plc
BNP Paribas
Basf SE
Wal-Mart Stores,
Inc.
Basf SE
British American
Tobacco
BNP Paribas
Subtotale
in miliardi
di dollari
$37.3
$44.3
$39.0
$41.5
$46.0
$43.1
$41.3
% del
totale
12%
12%
11%
11%
11%
10%
10%
11
Orange.
Orange.
Royal Dutch Shell
Plc
Basf SE
Toyota Motor
Corporation
Wal-Mart Stores,
Inc.
Wal-Mart Stores,
Inc.
12
AT&T, Inc.
Allianz SE
Ecopetrol SA
Daimler AG
Allianz SE
Exxon Mobil Corp.
China Mobile
Limited
13
Eni Spa
Royal Dutch Shell
Plc
HSBC Holdings plc
British American
Tobacco
Daimler AG
Apple Inc
British American
Tobacco
14
RWE AG
Commonwealth
Bank of Australia
Wal-Mart Stores,
Inc.
E. On SE
Royal Dutch Shell
Plc
Royal Dutch Shell
Plc
Apple Inc
15
Banco Santander
S.A.
British American
Tobacco
Exxon Mobil Corp.
Apple Inc
Anheuser-Busch
InBev
Basf SE
Exxon Mobil Corp.
16
British American
Tobacco
Basf SE
Eni Spa
Exxon Mobil Corp.
Wal-Mart Stores,
Inc.
Daimler AG
Basf SE
17
Allianz SE
Banco Santander
S.A.
Allianz SE
Allianz SE
Deutsche Telekom
AG
Axa
Axa
18
Commonwealth
Bank of Australia
Daimler AG
Orange.
Eni Spa
Exxon Mobil Corp.
Samsung
Electronics
Glaxosmithkline plc
19
Wal-Mart Stores,
Inc.
Eni Spa
E. On SE
BNP Paribas
Cheung Kong
(Holdings) Ltd.
Deutsche Telekom
AG
AT&T, Inc.
20
Zurich Insurance
Group AG Ltd
RWE AG
Banco Santander
S.A.
AT&T, Inc.
Apple Inc
Microsoft
Corporation
Deutsche Telekom
AG
Subtotale
in miliardi
di dollari
$24.0
$28.9
$27.2
$27.7
$34.3
$31.5
$32.6
Totale in
miliardi di
dollari
$61.3
$73.2
$66.2
$69.2
$80.2
$74.6
$73.9
% del
totale
20%
20%
18%
18%
19%
18%
18%
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
12
Conclusioni e prospettive
Dal nostro ultimo resoconto, la crescita
degli utili meno brillante, dovuta in parte
all’apprezzamento delle valute, ha rallentato
la crescita dei dividendi in Giappone e negli
Stati Uniti. Anche nei mercati emergenti,
finora quest’anno i tagli ai dividendi sono
stati più profondi del previsto. In Cina è in
corso la stagione dei dividendi del 3°
trimestre e i tagli saranno probabilmente
meno consistenti rispetto ad altri grandi
paesi emergenti come il Brasile.
Nonostante la flessione iniziata nei mesi
prima del referendum, la sterlina è scesa
ancora sui mercati valutari, dopo che il
Regno Unito ha deciso di lasciare l’UE a
fine giugno,. Tuttavia, diverse grandi società
britanniche internazionali pagano i dividendi
in dollari, pertanto l’impatto sarà meno
grave di quanto suggerirebbe la
svalutazione della sterlina. Inoltre, il Regno
Unito rappresenta solamente il 10% circa
dei dividendi globali, pertanto l’effetto sul
totale globale è probabilmente più limitato.
Le aspettative per l’Europa restano
sostanzialmente positive. I punti deboli
dipendono dalle imprese o riguardano le
tendenze di settori specifici, come l’impatto
dal calo dei prezzi delle materie prime o
l’aggravarsi delle difficoltà economiche. Nel
frattempo, in Asia del Pacifico (Giappone
escluso) la crescita ristagna ma non appare
peggiore del previsto.
Il secondo semestre dall’anno
probabilmente sarà più debole del primo, in
parte perché a causa di fattori stagionali le
distribuzioni avverranno nelle regioni del
mondo dove i dividendi stanno crescendo
più lentamente, come nei mercati
emergenti, in Australia e nel Regno Unito.
Considerati i cambiamenti che abbiamo
rilevato nell’ultimo trimestre, abbiamo rivisto
al ribasso le nostre stime per l’esercizio da
1.180 a 1.160 miliardi di dollari. Ciò
equivale a una crescita complessiva
dell’1,1% e a una crescita sottostante
dell’1,4%.
Abbiamo rivisto al ribasso le
nostre stime per l’esercizio da
1.180 a 1.160 miliardi di dollari.
Ciò equivale a una crescita
complessiva dell’1,1% e a una
crescita sottostante dell’1,4%.”
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
1313
Metodologia
Ogni anno Henderson analizza i dividendi
distribuiti dalle prime 1200 società per
capitalizzazione di mercato (al 31/12 prima
dell’inizio di ogni anno). I dividendi sono
inseriti nel modello il giorno in cui vengono
pagati. I dividendi sono calcolati al lordo,
utilizzando il numero di azioni nel giorno di
pagamento (si tratta di un’approssimazione
poiché le società in pratica fissano il tasso di
cambio un po’ prima del giorno di
pagamento), e convertiti in dollari al tasso di
cambio in vigore. Quando viene offerto uno
scrip dividend, si presuppone che gli
investitori optino per ricevere il 100% come
liquidità. Questo sovrastima leggermente la
liquidità distribuita ma riteniamo che sia
l’approccio più proattivo per gestire gli scrip
dividend*. Nella maggior parte dei mercati
questo approccio non produce differenze
sostanziali, anche se in alcuni, in particolare
nei mercati europei, l’effetto è maggiore.
Questo vale in particolare per la Spagna. Il
modello non prende in considerazione il
flottante* poiché ha l’obiettivo di identificare
la capacità di pagare i dividendi delle
principali società quotate al mondo,
indipendentemente dall’azionariato. Abbiamo
stimato i dividendi per le azioni che non sono
tra le prime 1200 utilizzando il valore medio
delle distribuzioni, confrontato con i dividendi
delle società ad alta capitalizzazione in un
periodo di cinque anni (fonte: dati sul
rendimento pubblicati). Questo significa che
la stima avviene a una percentuale fissa del
12,7% dei dividendi globali complessivi dei
primi 1200 titoli, pertanto nel nostro modello
crescono allo stesso ritmo. Non è pertanto
necessario fare ipotesi non supportate dai
dati in merito al tasso di crescita dei dividendi
di queste società minori. Tutti i dati grezzi
sono forniti da Exchange Data International e
analizzati da Henderson Global Investors.
Dividendi straordinari – In genere si
riferiscono a distribuzioni una tantum erogate
dalle società agli azionisti che vengono
dichiarate separatamente dal ciclo di
dividendi regolare.
Rendimento dei titoli di Stato – Il tasso di
rendimento dei titoli di Stato.
Glossario
Crescita complessiva – La variazione dei
dividendi lordi complessivi.
Crescita dei dividendi sottostanti – La
crescita dei dividendi complessivi rettificati
per i dividendi straordinari, la variazione della
valuta, gli effetti temporali e le variazioni
dell’indice.
Dividendi complessivi – La somma di tutti i
dividendi ricevuti.
Dividendi sottostanti – I dividendi
complessivi rettificati per i dividendi
straordinari, la variazione della valuta, gli
effetti temporali e le variazioni dell’indice.
Flottante – Un metodo che calcola la
capitalizzazione di mercato delle società
sottostanti di un indice.
Punti percentuali – Un punto percentuale
equivale a 1/100.
Rendimento da dividendi azionari
– Indicatore finanziario che evidenzia le
distribuzioni di una società sotto forma di
dividendi ogni anno rispetto alla quotazione
del titolo.
Scrip dividend – L’emissione di azioni
aggiuntive agli investitori in percentuale delle
azioni già in loro possesso.
Volatilità – Indica il tasso e la portata delle
oscillazioni con cui il prezzo di un titolo o
indice di mercato sale e scende. Se le
oscillazioni del prezzo sono ampie, la volatilità
è alta. Se le oscillazioni di prezzo sono più
lente e di minore portata, la volatilità è più
bassa. Viene utilizzata per misurare il rischio.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
* Si rimanda al glossario dei servizi illustrati in precedenza.
1414
Allegati
Allegato 1 – Variazioni delle imposte sui dividendi nel Regno Unito
La tassazione del reddito da dividendi nel
Regno Unito è cambiata ad aprile 2016.
Prima della variazione, ai contribuenti (come
alla maggior parte degli investitori) veniva
riconosciuto un credito d’imposta nominale
pari al 10% che potevano compensare con
altre imposte dovute nel Regno Unito. I non
contribuenti (fondi pensione o piani di
risparmio esenti da imposte come gli ISA)
non potevano beneficiare di questo credito
d’imposta. Finora nell’indice HGDI abbiamo
calcolato i dividendi comprendendo questo
credito. Pertanto i dividendi lordi erano
comparabili ai rendimenti lordi di altre
categorie di investimento, anche all’estero.
HGDI ora non prende più in considerazione
la tassazione dei dividendi nel Regno Unito
poiché è impossibile riflettere le diverse
posizioni fiscali di beneficiari differenti. Allo
scopo di consentire ai lettori un confronto tra
le distribuzioni attuali nel Regno Unito
rispetto agli anni precedenti nell’ambito
dell’indice, abbiamo riclassificato i dividendi
storici del Regno Unito escludendo il valore
del credito d’imposta.
Le nuove normative hanno abolito questo
credito. Ora i dividendi sono esenti da
imposta per i singoli individui fino a una
soglia di 5.000 sterline l’anno. Oltre tale
soglia, i dividendi saranno tassati a un
aliquota collegata all’aliquota marginale del
singolo contribuente. Non ci sono state
variazioni per i non contribuenti. L’indice
Dividendi prima della riclassificazione dopo le variazioni fiscali nel Regno Unito
Regione
2011
%
2012
%
2013
%
2014
%
2015
%
Mercati Emergenti
$106.9
30%
$116.1
9%
$130.2
12%
$116.5
-11%
$106.8
-8%
Europa (Regno Unito
escluso)
$222.8
25%
$196.4
-12%
$204.7
4%
$232.8
14%
$205.4
-12%
Giappone
$49.5
22%
$51.3
4%
$46.4
-10%
$49.3
6%
$51.9
5%
Nord America
$264.8
18%
$337.9
28%
$342.1
1%
$392.9
15%
$441.4
12%
Asia Pacifico
(Giappone escluso)
$107.6
23%
$106.
-1%
$112.3
6%
$116.
3%
$110.3
-5%
Regno Unito
$88.4
15%
$102.1
15%
$103.4
1%
$137.
33%
$107.4
-22%
TOTALE
$840.
22%
$909.8
8%
$939.
3%
$1,044.6
11%
$1,023.1
-2%
Dividendi tranne top 1200 $106.6
22%
$115.4
8%
$119.1
3%
$129.5
8%
$129.8
0%
TOTALE
22%
$1,025.3
8%
$1,058.2
3%
$1,174.1
11%
$1,153.
-2%
$946.6
Allegato 2 – Variazioni dell’indice nel 2016
L’indice HGDI esamina nel dettaglio i
dividendi corrisposti dalle prime 1.200
società al mondo, misurato in base al valore
di Borsa alla fine di ogni anno. Queste
società rappresentano circa il 90% della
capitalizzazione di mercato globale e una
percentuale analoga dei dividendi. A
completare il quadro, formuliamo delle ipotesi
sui dividendi del restante 10 per cento. Ogni
anno ribasiamo l’indice per comprendere le
società che sono entrate tra le prime 1.200 al
mondo ed escludiamo quelle che hanno
perso posti in classifica. A livello globale,
questo cambiamento produce una minima
differenza nel corso dell’anno, ma a livello
regionale e in particolare a livello del paese le
variazioni sono più evidenti. Rettifichiamo
questo fattore quando ci riferiamo ai tassi di
crescita sottostante.
Nel 2016, 145 società sono cambiate
all’interno delle principali 1.200. Sono
diminuite nei mercati emergenti ed in Nord
America. Sono aumentate invece in tutte le
altre regioni, soprattutto in Giappone, che ha
registrato il massimo incremento. Le società
più grandi ad entrare nell’indice sono state
Alibaba in Cina e Japan Post Holdings. Le più
grandi a lasciare l’indice sono state Actavis
negli Stati Uniti e BG Group nel Regno Unito.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
15
Allegati (continua)
Allegato 3
Dividendi per paese in miliardi di dollari
Regione
Paese
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
16Q2
Mercati Emergenti
Brasile
$6.5
$7.1
$7.5
$4.5
$5.3
$2.5
$0.3
Cile
$1.5
$2.4
$1.7
$0.9
$1.6
$1.6
$0.7
Cina
$5.4
$2.6
$1.3
$2.8
$1.3
$1.6
$1.5
Europa (Regno Unito
escluso)
Colombia
$0.7
$1.2
$2.9
$2.0
$5.6
$2.2
$0.0
Egitto
$0.2
$0.2
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
Emirati Arabi Uniti
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$1.6
$3.0
Filippine
$0.6
$0.6
$0.7
$0.8
$0.9
$0.8
$0.6
India
$1.5
$2.1
$1.6
$2.6
$1.6
$2.0
$2.2
Indonesia
$0.4
$1.7
$2.8
$3.5
$2.6
$2.7
$3.0
$1.6
Malesia
$0.6
$1.4
$2.5
$3.5
$2.8
$1.7
Messico
$1.3
$2.1
$2.2
$2.4
$1.6
$2.0
$1.7
Morocco
$1.0
$1.2
$0.9
$0.8
$0.0
$0.0
$0.0
Perù
$0.0
$0.2
$0.3
$0.3
$0.2
$0.2
$0.0
Polonia
$0.2
$0.6
$0.5
$0.0
$0.3
$0.0
$0.0
Repubblica Ceca
$0.3
$0.6
$0.0
$0.4
$0.0
$0.0
$0.0
Russia
$0.0
$0.0
$0.0
$0.2
$0.2
$3.9
$3.2
Sud Africa
$1.7
$2.7
$4.4
$3.4
$2.7
$2.3
$2.6
Tailandia
$1.9
$2.0
$2.7
$3.7
$3.1
$2.9
$1.8
Turchia
$3.4
$3.9
$2.1
$3.3
$1.3
$3.1
$0.7
Ungaria
$0.0
$0.0
$0.2
$0.2
$0.0
$0.0
$0.0
Austria
$1.3
$0.9
$0.6
$0.8
$0.7
$0.5
$0.4
Belgio
$3.0
$3.9
$4.3
$5.9
$5.6
$5.9
$5.7
Danimarca
$0.3
$0.8
$0.8
$0.9
$1.1
$6.4
$1.4
$3.9
$5.4
$3.0
$2.1
$2.6
$3.0
$4.0
Francia
Finlandia
$34.4
$46.4
$32.4
$31.9
$41.4
$35.1
$40.0
Germania
$31.6
$23.5
$33.4
$31.0
$32.4
$35.6
$29.9
Grecia
$0.4
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
Irlanda
$0.4
$0.5
$0.4
$0.5
$0.5
$0.5
$0.5
Israele
$1.7
$1.1
$0.7
$0.7
$0.5
$0.4
$0.3
$10.7
$12.0
$8.8
$9.0
$9.5
$9.4
$10.3
Lussemburgo
$0.8
$0.4
$0.4
$0.5
$0.5
$0.4
$0.4
Norvegia
$4.8
$7.4
$6.9
$7.6
$8.5
$3.1
$2.8
Paesi Bassi
$4.5
$5.4
$5.3
$4.4
$4.9
$5.3
$7.6
Portogallo
$1.8
$2.7
$1.1
$1.1
$1.2
$0.6
$0.8
Italia
Giappone
Nord America
Spagna
$8.7
$9.8
$8.9
$5.9
$10.3
$7.8
$6.3
Svezia
$8.6
$14.8
$14.3
$11.7
$15.6
$11.7
$9.8
Svizzera
$13.4
$12.4
$15.2
$15.7
$19.1
$18.7
$18.3
Giappone
$18.7
$23.5
$24.6
$21.8
$25.9
$23.9
$30.8
Canada
Stati Uniti
Asia Pacifico
(Giappone escluso)
Regno Unito
Tranne top 1200
TOTALE
$6.9
$8.3
$9.2
$9.6
$9.3
$9.0
$7.9
$49.9
$58.4
$68.1
$78.6
$89.6
$98.7
$101.7
Australia
$4.7
$6.5
$7.1
$8.9
$9.1
$9.7
$9.9
Corea del Sud
$4.1
$5.6
$5.4
$5.9
$6.0
$6.9
$9.3
$15.3
Hong Kong
$12.2
$12.9
$15.2
$16.5
$20.6
$13.0
Singapore
$2.1
$2.9
$3.0
$3.5
$3.5
$3.2
$2.5
Taiwan
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$33.7
United Kingdom
$19.7
$21.8
$26.7
$27.8
$31.5
$31.3
$34.0
$41.8
$41.6
$43.0
$48.7
$46.4
$47.5
$301.6
$371.5
$369.4
$381.9
$432.9
$411.9
$421.6
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
16
Allegati (continua)
Dividendi trimestrali per settore in miliardi di dollari
Settore in miliardi di dollari
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
Materiali di base
$13.8
$19.1
$21.1
$22.4
$22.2
$21.6
16Q2
$17.7
Beni di consumo
$30.3
$36.6
$40.2
$42.7
$46.7
$43.6
$45.7
Beni voluttuari
$17.4
$26.3
$29.3
$32.8
$40.5
$40.2
$41.8
Finanziari
$65.0
$76.2
$71.5
$80.8
$93.5
$94.3
$102.8
Sanitario e farmaceutico
$16.9
$19.3
$20.8
$20.9
$23.3
$22.6
$26.6
Industriali
$21.2
$33.4
$33.0
$32.7
$39.9
$39.6
$34.1
Petrolio, gas ed energia
$29.1
$35.0
$35.1
$36.4
$41.6
$27.8
$25.1
Tecnologia
$12.5
$14.1
$14.7
$18.0
$21.7
$25.2
$28.8
Telecomunicazioni
$36.0
$42.4
$38.8
$31.4
$34.1
$31.7
$31.5
Servizi di pubblica utilità
$25.5
$27.3
$23.1
$20.8
$20.6
$18.8
$20.0
$267.6
$329.6
$327.8
$338.9
$384.2
$365.6
$374.1
$34.0
$41.8
$41.6
$43.0
$48.7
$46.4
$47.5
$301.6
$371.5
$369.4
$381.9
$432.9
$411.9
$421.6
16Q2
TOTALE
Tranne top 1200
TOTALE
Dividendi trimestrali per settore in miliardi di dollari
Settore
Settore in miliardi di dollari
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
Materiali di base
Materiali da costruzione
$1.0
$1.2
$1.0
$1.0
$1.5
$1.8
$1.4
Prodotti chimici
$7.6
$8.9
$10.2
$11.8
$11.6
$10.5
$11.8
Beni di consumo
Beni voluttuari
Metalli e minerario
$5.1
$8.1
$9.7
$9.5
$8.9
$9.1
$3.6
Carta e imballaggi
$0.1
$0.8
$0.2
$0.2
$0.2
$0.2
$0.9
Bevande
$4.1
$5.8
$7.4
$8.1
$8.3
$8.9
$8.7
Alimentari
$8.5
$10.6
$11.1
$11.7
$12.8
$12.4
$11.8
Alimentari e farmacie al dettaglio
$7.7
$8.0
$8.6
$10.1
$10.8
$9.4
$9.2
Prodotti per la casa e la cura personale
$5.0
$6.4
$6.3
$6.6
$6.9
$6.4
$8.1
Tabacco
$5.0
$5.9
$6.8
$6.3
$7.9
$6.7
$7.9
Beni di consumo durevoli e abbigliamento
$2.6
$3.2
$3.3
$3.2
$5.3
$4.9
$5.5
Grande distribuzione
$4.7
$6.5
$6.5
$6.2
$6.3
$6.2
$6.5
Tempo libero
$1.3
$1.6
$2.9
$4.3
$5.3
$4.0
$5.5
Mezzi di comunicazione
$5.2
$5.2
$4.7
$4.9
$6.1
$7.3
$5.7
Altri servizi al consumo
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.0
$0.1
$0.0
Veicoli e componenti
Finanziari
Banche
Finanziari - generale
$3.6
$9.7
$11.8
$14.2
$17.5
$17.7
$18.6
$36.6
$42.3
$39.0
$42.7
$49.1
$52.1
$53.4
$6.9
$7.5
$6.9
$8.4
$10.1
$11.1
$10.7
$15.7
$17.9
$18.7
$20.0
$24.3
$23.1
$27.2
Immobiliare
$5.8
$8.5
$6.9
$9.7
$10.1
$8.0
$11.4
Sanitario e farmaceutico
Sanitario - impianti e servizi
$1.7
$2.4
$2.5
$2.9
$3.7
$3.8
$4.3
$15.2
$16.9
$18.3
$18.0
$19.7
$18.8
$22.3
Industriali
Aerospaziale e difesa
$3.1
$3.3
$3.2
$4.0
$4.8
$4.9
$5.3
Costruzione, ingegneria e materiali
$3.6
$7.8
$6.6
$5.4
$5.4
$4.8
$5.8
Apparecchi elettrici
$2.0
$4.0
$4.0
$4.3
$4.9
$4.0
$2.9
Industriali - generale
$7.4
$10.8
$11.5
$11.7
$16.0
$11.3
$10.6
$2.1
Assicurazione
Farmaceutico e biotecnologie
Petrolio, gas ed energia
Servizi di supporto
$1.0
$1.4
$1.4
$1.7
$2.0
$2.1
Trasporti
$4.1
$6.1
$6.4
$5.6
$6.8
$12.5
$7.5
Energia - petrolio escluso
$0.1
$1.0
$0.3
$0.1
$0.1
$0.0
$0.0
Gas e petrolio - impianti e distribuzione
Gas e petrolio - produttori
Tecnologia
Telecomunicazioni
$1.8
$2.3
$2.4
$3.2
$3.1
$3.6
$3.0
$27.1
$31.7
$32.4
$33.0
$38.4
$24.2
$22.2
$11.8
Hardware IT ed elettronica
$4.6
$5.7
$4.6
$6.8
$7.4
$10.8
Semiconduttori e attrezzature
$2.3
$2.5
$2.9
$4.1
$5.3
$3.8
$4.5
Software e servizi
$5.6
$5.9
$7.2
$7.1
$9.0
$10.6
$12.5
$22.6
$26.4
$30.4
$25.9
$19.7
$23.7
$21.4
Telecomunicazioni mobili
$9.6
$12.0
$13.0
$11.7
$10.4
$10.3
$8.9
Servizi di pubblica utilità
$25.5
$27.3
$23.1
$20.8
$20.6
$18.8
$20.0
Totale
$267.6
$329.6
$327.8
$338.9
$384.2
$365.6
$374.1
Dividendi tranne top 1200
$34.0
$41.8
$41.6
$43.0
$48.7
$46.4
$47.5
$301.6
$371.5
$369.4
$381.9
$432.9
$411.9
$421.6
Servizi di pubblica utilità
TOTALE
Telecomunicazioni linea fissa
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
17
Allegati (continua)
HGDI – per regione
Region
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
16Q2
Mercati Emergenti
116.3
150.0
182.4
195.3
208.9
195.3
154.3
Europa (Regno Unito escluso)
95.3
119.8
108.8
106.0
126.1
115.1
115.1
106.3
125.7
140.7
136.1
140.3
136.5
165.8
Nord America
94.1
107.6
126.7
154.9
164.1
182.4
198.3
Asia Pacifico (Giappone escluso)
116.9
147.5
178.3
172.6
186.3
173.3
180.3
Regno Unito
107.7
108.0
131.4
134.2
183.6
145.2
147.3
TOTALE GLOBALE
100.9
120.2
133.1
143.0
159.7
156.6
161.0
Giappone
HGDI – per settore
Industria
10Q2
11Q2
12Q2
13Q2
14Q2
15Q2
16Q2
Materiali di base
98.8
149.6
196.5
187.3
182.8
168.0
132.8
Beni di consumo
109.3
130.0
142.4
159.5
167.0
174.3
184.1
79.1
112.2
133.5
161.4
186.5
200.4
221.1
Beni voluttuari
Finanziari
109.2
131.6
147.2
167.6
192.1
194.7
210.2
Sanitario e farmaceutico
104.1
126.1
140.3
146.6
153.5
155.9
174.5
Industriali
88.3
119.2
127.6
131.2
149.9
156.3
147.4
Petrolio, gas ed energia
98.3
98.3
111.4
125.0
137.5
123.4
111.3
Tecnologia
112.0
135.6
150.1
200.4
229.2
267.0
298.4
Telecomunicazioni
107.6
123.5
131.3
109.1
145.9
105.6
103.7
91.0
93.8
86.2
85.2
87.7
80.2
85.5
100.9
120.2
133.1
143.0
159.7
156.6
161.0
Servizi di pubblica utilità
TOTALE
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
18
Allegati (continua)
Tasso di crescita annuo nel 2° trimestre – rettifiche del sottostante rispetto alla crescita complessiva
Effetti
valutari
Dividendi
straordinari
Variazioni
dell’indice
Effetti
temporali
Crescita
dei dividendi
su base
complessiva
-60.8%
0.0%
-1.0%
-26.5%
0.0%
-88.3%
-27.3%
11.7%
-5.6%
-34.4%
0.0%
-55.6%
-7.4%
0.0%
-0.1%
11.3%
-8.4%
-4.7%
-99.1%
0.0%
0.0%
-0.9%
0.0%
-100.0%
0.0%
0.0%
77.6%
0.0%
92.9%
-0.4%
-17.1%
-3.2%
0.0%
0.0%
-20.6%
Regione
Paese
Crescita
sottostante
Mercati Emergenti
Brasile
Cile
Cina
Colombia
Emirati Arabi Uniti
Filippine
India
-0.8%
0.0%
-6.8%
-0.9%
17.4%
8.9%
-25.3%
27.8%
-2.7%
10.4%
0.0%
10.3%
Malesia
4.9%
-9.5%
-9.6%
0.0%
6.5%
-7.6%
Messico
1.5%
3.4%
-12.9%
0.0%
-7.6%
-15.5%
Russia
-14.8%
14.6%
-16.1%
0.0%
0.0%
-16.2%
Sud Africa
-29.9%
0.0%
-26.3%
-41.2%
106.8%
9.4%
-2.0%
0.0%
-3.8%
-32.4%
-2.2%
-40.4%
Turchia
3.0%
0.0%
-1.5%
-79.9%
0.0%
-78.4%
Austria
-21.6%
0.0%
1.6%
0.0%
0.0%
-20.0%
Belgio
-16.0%
0.0%
2.4%
10.5%
0.0%
-3.1%
-0.6%
-83.0%
1.0%
3.6%
0.0%
-79.0%
Indonesia
Tailandia
Europa (Regno Unito
escluso)
Danimarca
Finlandia
6.6%
7.3%
4.3%
15.1%
0.0%
33.3%
11.2%
-6.0%
1.8%
-0.1%
7.1%
13.9%
Germania
2.0%
-0.7%
1.9%
2.3%
0.0%
5.5%
Irlanda
2.4%
0.0%
0.9%
0.0%
0.0%
3.3%
Israele
4.9%
0.0%
0.0%
-15.9%
0.0%
-10.9%
Italia
3.0%
0.0%
2.5%
4.2%
0.0%
9.7%
Norvegia
7.6%
0.0%
-6.5%
-9.2%
0.0%
-8.1%
Paesi Bassi
28.3%
2.2%
2.3%
10.2%
0.0%
43.0%
Portogallo
-2.4%
0.0%
1.7%
27.4%
0.0%
26.6%
-16.7%
0.0%
1.9%
-4.1%
0.0%
-19.0%
Svezia
2.5%
-3.1%
4.5%
-2.3%
-17.2%
-15.6%
Svizzera
5.1%
-2.1%
-1.1%
3.3%
-7.3%
-2.0%
-0.8%
0.8%
19.2%
11.6%
-2.0%
28.8%
Francia
Spagna
Giappone
Nord America
Asia Pacifico
(Giappone escluso)
Regno Unito
Giappone
Canada
0.6%
0.0%
-3.8%
-9.0%
0.5%
-11.8%
Stati Uniti
4.6%
-0.6%
0.0%
-1.0%
0.0%
3.1%
Australia
-0.2%
0.0%
0.0%
0.0%
1.4%
1.2%
Corea del Sud
32.3%
0.0%
-6.9%
9.6%
0.0%
35.1%
Hong Kong
-2.4%
-0.5%
-0.1%
4.1%
16.4%
17.4%
Singapore
-21.3%
-1.9%
-1.0%
0.1%
0.0%
-24.1%
-3.3%
14.0%
-4.8%
1.8%
0.0%
7.7%
Regno Unito
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
19
FAQ
Domande frequenti
Cos’è l’Henderson Global Dividend Index?
L’indice Henderson Global Dividend (HGDI) è uno studio nel lungo
periodo sulle tendenze dei dividendi globali, il primo nel suo genere.
L’indice misura i progressi delle società globali nella distribuzione agli
investitori del reddito derivante dal capitale investito. Analizza i
dividendi erogati trimestralmente dalle 1.200 società con la
capitalizzazione di mercato più elevata.
Quante società vengono analizzate?
Vengono analizzate nel dettaglio le 1.200 società con la
capitalizzazione di mercato più elevata che rappresentano il 90% dei
dividendi globali distribuiti. Le restanti 1.800 società rappresentano
solamente il 10%, pertanto in considerazione delle loro dimensioni,
l’effetto sui risultati è trascurabile.
Quali informazioni fornisce l’indice HGDI?
L’indice analizza le distribuzioni globali per regione, industria e settore.
Consente ai lettori una facile comparazione della performance in
termini di dividendo di paesi come gli Stati Uniti che rappresentano
un’ampia percentuale dei dividendi globali, e di paesi meno rilevanti
come i Paesi Bassi. L’obiettivo del rapporto è illustrare gli investimenti
azionari orientati alla generazione di reddito.
Cosa rappresentano i grafici?
Tutti i grafici e le tabelle si basano sull’analisi delle prime 1.200
società. I grafici illustrano la performance in termini di dividendo, le
distribuzioni per regione e settore.
Qual è il fine di questa ricerca?
La caccia al rendimento è un tema di investimento rilevante per gli
investitori. In base al riscontro della clientela, Henderson ha intrapreso
uno studio a lungo termine sulle tendenze dei dividendi globali
lanciando l’indice Henderson Global Dividend.
Come vengono calcolati i dati?
I dividendi sono inseriti nel modello il giorno in cui vengono pagati.
Sono calcolati al lordo, utilizzando il numero di azioni nel giorno di
pagamento, convertito in dollari al tasso di cambio in vigore. Si
rimanda al capitolo sulla metodologia nel rapporto HGDI per ulteriori
dettagli.
Perché i dati sono espressi in dollari?
I dati nel rapporto sono confrontati con
l’anno precedente o con il trimestre
precedente?
Il rapporto ha cadenza trimestrale. Dato che si tratta di uno studio
globale sul reddito da dividendi, la pubblicazione dei dati su base
trimestrale consente una migliore visione sulla distribuzione dei
dividendi a livello regionale e settoriale per ogni trimestre. In ogni
edizione i dati sono confrontati con lo stesso trimestre dell’anno
precedente, per esempio il 1° trimestre 2015 con il 1° trimestre 2014.
Che differenza c’è tra crescita complessiva
e crescita sottostante?
Nel rapporto ci concentriamo sulla crescita complessiva che
corrisponde al rapporto tra le distribuzioni in dollari in un determinato
trimestre e le distribuzioni nello stesso periodo dell’anno precedente.
La crescita sottostante viene calcolata rettificando il dato complessivo
per le oscillazioni valutarie, i dividendi straordinari, le variazioni
temporali e le variazioni dell’indice.
È possibile investire nell’indice HGDI?
L’HGDI non è un indice investibile come l’S&P 500 o l’indice FTSE
100, ma misura i progressi delle società globali nella distribuzione agli
investitori del reddito derivante dal capitale investito e utilizza il 2009
come anno di base (con un valore pari a 100).
L’indice HGDI è collegato ai fondi
Henderson?
L’indice non è collegato ad alcun fondo Henderson, tuttavia il rapporto
è supervisionato da Alex Crooke, Responsabile Global Equity Income,
affiancato da Ben Lofthouse e Andrew Jones, cogestori della
strategia Henderson Global Equity Income.
Perché gli investitori dovrebbero interessarsi
al reddito da dividendi globali?
Investire nelle società che non solo offrono dividendi ma li
incrementano nel tempo consente di ottenere una crescita del reddito
e un rendimento complessivo più alto rispetto alle società che non
distribuiscono dividendi. Investire su scala globale offre agli investitori
il vantaggio della diversificazione tra paesi e settori allo scopo di
ridurre il rischio per il reddito e il capitale.
Lo studio è in dollari poiché il dollaro Usa è la valuta di riserva globale,
utilizzato come indicatore standard per confrontare dati finanziari
internazionali.
Salvo laddove diversamente indicato la fonte di tutti i dati è Henderson Global Investors al 30 giugno 2016. Nulla di quanto contenuto nel presente
documento va inteso o interpretato come una consulenza.
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Important Information
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