Regio XI - da israele a rocca di mezzo

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Regio XI - da israele a rocca di mezzo
IL CARRO
A Carrae in Turchia, oggi Harran (in curdo Herran), l’esercito romano, subì nel 53 a.C. una
pesante sconfitta ad opera dei Parti, a causa di uno stratagemma ordito da arabi ed ebrei infiltrati
come spie nell’armata romana.
La località fu chiamata Carrae dai Romani ma era già nota ai Parti come Qarran o Quran per un
triplice motivo criptogeografico.
L’Anatolia o Turchia è:
1) la Sella del Carro
Collocata a perpendicolo sulla Carena della Carro che effettuava il Tour Turco.
Il Carro è una Quadriga ma solo due delle quattro ruote sono visibili.
Esse sono la ruota Kafra o Kaffir (Africa Nordoccidentale) e la ruota Korea (Cina Pekin).
Carra deriva dal greco κάρα e significa ruota (rota) o cerchio (circulum).
Carrae è il nome delle ruote del Carrus Carena: Κάρηνον1.
2) il Toro della Monta
L’Europa viene montata dal Toro con il Fallus Κεφαλή (Fallò Falò)2.
1
La costruzione criptogeografica era nota anche ai Longobardi come si desume dal nome di uno dei loro Re, Rotari.
Era conosciuta anche negli ambienti cristiani come si desume dalla Sacra Rota.
2
È il κάρα κώπη Χέοπος è il fallo per la κύλιξ, la coppa sacra per il βραχίων (Coppa Mistica od Holy Grail del Sang
Real).
La κάρα, nel senso di craneus, oltre ad essere l’ὀστέον, è the krane per tirare la claritas ed il κώπη è la copula
elettrizzante (κεραυνίας, κεραύνιον) cui non si può resistere (not to cope with).
Nella toponomastica abruzzese lo schema l’elettrizzante copula europea è fissato nei toponimi Caramanico e Carapelle
Calvisio: la Cara de Europa è España e il Mango è Χέοψ.
La Caro Pellis Calva in Viso è il Corpo d’Europa uscita bruciata dal Calvarius (): The Ewe Corpse of the Dewil.
Rispetto alle vittime Χέοψ significava ἀχέωπᾶν, cioè summa poena, expansio-contractio doloris.
Le vittime ὅλος καὶ ὅλη, bloccate nelle aiuole o edicole, rimanevano nella condizione neutra πᾶν--ὅλον
Ongi centro abitato, dal più piccolo al più grande, con un’area Χέοψ era Ἴλιον o Τροία.
L’espressione Holy Grail è equivalente a Sang Real.
Il Sang Real era non solo La Sangre Real, in latino Sanguis Realis, ma era anche l’angina totale, derivante dal link al
S-anguis, che era il Serpens o Aspis (Esse Pentas Penetralis).
Con il link all’inguen, che era la linea ab domo energiae (abdomen) ad sexum et anum, la vittima rimaneva lingulus et
lingua linguens in ore aperta (fora).
La victima era un ratto (rĕor, rēris, ratus sum, rēri) o un angelus in angulo e in angina (ango, angis, anxi, angĕre e
ἄγχω): The Angle-Saxon.
I verbi di Χέοψ Άγγελος, Evangelista dell’Ecclesia o della Sinagoga o della Umma, rispetto a Άγγλος e Αγγλίδα
(Αγγλία) sono ἀγγαρεύω ἄγχω, ρέω, εὐρύνω, αὐξάνω, χαίνω, ἀνοίγω (sono i verbi dell’Ankh o Sphinx, in seguito
chiamata anche Runa, Ausonia, Dolmen-Menhir).
In Greco moderno l'Anglia è Αγγλία e il Galles è Ουαλλία, nome che deriva da Ουάλης.
Per gli antichi Greci ciò significava οὐ[κ] ἄλλοι, οὐ δέχομαι οἱ ἄλλοι e ἄγχειν οἱ ἄλλοι (to decorate in the deck con il
sistema sphincter OnOut).
Ουάλης fu uno dei titoli militari assunti dagli Imperatori Romani, acerrimi nemici dei Greci, a Roma definiti Graeculi,
cioè “i culi del grex” o “culi egreges”.
All’Imperator Romanus, personificazione dello Stato Romano, erano attribuiti i titoli che costituivano la ragione
fondante dell’ordinamento giuridico romano sul piano internazionale.
Il Toro durante l’amplesso si sovrappone con la Cara-Cabeza alla Cara de Espana e con la CaraFallo al Pan di Spagna, la vagina ubicata ἀνὰ Italia, la Vitella del Toro (μόσχος μυῖας o βοός).
In realtà il Toro Toranico Africano non si univa sessualmente alla Vitella ma trafugava i figli della
bianca Ispania per portarli schiavi in Africa e in Cina.
Europa Ispania non presenta la Expansio, cioè la Pancia della Gestante, perché essa è in Cina dove
viene catapultato il neonato partorito.
Il sistema era il κρανίον cioè the krane verso l’Okrana od Ukraina, le sedi del κραίνω.
I titoli in epoca imperiale sono:
1) Ο Φλάβιος, Sol Flavius, cioè nemico del Faraone Φλάβιος Febo e quindi Defensor Favi Apium
2) Ιούλιος, Iulius, cioè Iusiuratus contra Y-Leonem cioè Ilion (Troia)
2) Καισαρ, Caesar
3) Αύγουστος, Augustus
3) Ουάλης, Valens, cioè [ad]versus Vallem Hebraeorum, il luogo dove morivano Gallus, Galla, Galil e Galilea
4) Βάλης, βαλεντος, Valens
5) Βαλέριος, Valerius
6) Κώνστας o Κωνσταν e Κωνσταντινος cioè Constans e Constantinus
Nemico delle Stanze e degli Stanzini Costanti: “constantĕr ac lente [in] valle ălĕre Constantem, Constantinam et
Constantinum”.
Complessivamente Romanus significava nemico degli Amores di Amor, nemico cioè di tutti i popoli dell’obscuratio
(osk) facenti parte del sistema Roma (The Moor: roam  room  pyromagnetism  pyromagma).
La procedura di morte “romana” o “anglicana-gallicana” era detta presso i Cristiani Evangelium o Ευαγγέλιος, presso
gli Ebrei Biblia o βιβλίον.
La caratteristica dell’esecuzione era l’immobilizzazione della vittima candida, in latino liber, cioè figlio ingenuus et
illibatus, nel libro sacro (the sacred book).
Il Libro Sacro della Legge Mosaica era il Papyrus o Pergamena (the Calf-Skin, el Papel, la Hoja).
L’insieme di libri o liburni era τα βιβλία παιδικά.
La vittime erano chiamate anche hostiae, perché, impalate con l’ὀστέον, rimanevano in condizione ὄστρεᾰ (in
Sardegna o Κάραλις le Hostiae erano dette Olbiae o Sardinae Galluresi e Ostuni, Sassari, Nuoro erano gli elementi
dell’esecuzione Sardonicha o Noir presso i centri Nuraghi).
La cronistoria dell’orrore è contenuta nella Bibbia e nel Vangelo, ma è una cronistoria apocrifa ad uso di arabi ed ebrei,
un tempo entrambi popoli mercanti di schiavi arii per Egizi e Cinesi.
La morte biblica fu denominata Βύβλος o Βούβαστις dai Greci che erano stati durante l’Impero Egizio un popolo
Φιλισταίος e Φαρισαίος (Philistines), al pari degli altri popoli servi o serbi (numidi, berberi, libici, fenici, turco-irani o
tyrani etc.).
Byblus fu assunto come nome di una città libanese di tipo biblico.
Bubastis era sia l’Egitto tout court sia il nome di una: <<Antichissima città nel mezzo del Delta, a sud di Zaqaziīq, le
cui rovine sono presso l'odierna Tell Basṭah. Il primitivo nome era Bâ'śe (b'śt); dalla dea gatta in essa adorata e detta
appunto eb'aśtē (b'śtjt) "quella della città di Ba'se", le venne più tardì il nome di per-eb'aśtē "casa di quella di Ba'se",
in ebraico Pi-beseth (Ezech., XXX, 17), in greco Βούβαστις, in copto Pubasti>>.
BYBLOS
PALATIUM
ANGIPORTUS
AGGEION
ANKOPA
BB=8
Palatinus
AK
ANK
8l
8
BIBI
BIBLION
TAY- TAO BIBLIA
Ουάλης οὐ
αλες
οὗ
αλης
οὒ φήμι
αλιζω
no
dove
dire di no
3) il Toro Scarrabile
Si muove lungo il Tirreno fino alla Spagna ed è il Carro-Taurus sul quale si siede l’Europa in Tour
(Turchia).
L’Europa è rispetto alla Russia e agli altri continenti un peso piuma, una Pinna-Pluma.
L’Europa neonata è ubicata sull’Altopiano delle Rocche, in Abruzzo, sotto forma di Volpe, Lupa e
Aquila.
Dall’Abruzzo compie un tragitto che la porta fino alla Slovenia, dove diventa Europa.
L’Europa monta in carro sedendo sulla Sella Anatolica.
Il carro ha il manubrio e il cambio che coincidono con la Leva-Pene di Giza.
Bisogna immaginare che, sedutasi e impugnata la Leva
compia una giravolta procedendo in direzione della Cina (Cambio, Chango Change toward Chang)3.
Giunta in Cina, compie un’altra giravolta, torna al punto di partenza (Astarte, The Start) e compie
un salto sull’America del Sud (The Atlantic Salt), da dove impenna spiccando il volo (The Feather
of the Eagle).
3
Il Pene è la Pinna dell’Impennamento, cioè della Levitazione e dell’Espansione.
La pinna consente di nuotare nell’elemento etereo, è l’ala del piscis o ἰχθύς.
Pinna, Pinus e Pluma permettono la Levitazione o Elevazione cioè danno la Levitas λευ
E
Y
LELED
REV
LEVXOS
PIN
rin
GHO
ma al di là della levitazione antigravitazionale sono gli elementi della Voluntas Ubiquitatis o Expansio.
Nel momento in cui s’invola le ruote sono ruote levitazionali di Ίκαρος, che è I κηρός, I χῆρος che
da τὸ στέαρ, στέατος si solleva ἔαρ (extra terram).
Dopo il decollo rovina sul porcello d’India, che tenta inutilmente di ghermire, rimanendo bruciata e
decapitata (The Take-Off)4.
Le ruote del carro sono 5, due visibili e due invisibili, con “la quinta ruota del carro” che è l’Ano
d’Europa, che è il volante ἔρως del Fallo Gigante.
È the W-Heel  River to the W-Hell (Well) in quanto non è un possente membro maschile bensì un
Λάμ(β)δα Ελλάς.
4
The Take-Off avviene dopo The Tour around The Hour (The World) lungo il cui percorso sono disseminati i centri,
più o meno grandi, per il T-ur-key o Bird Tower.
The Take-Off è The Bird Tower of The Eagle (Takin).
Persa la testa (Chinese Chaos) “The Turkey is Our” cioè precipita to Our Guys of Uruguay ed è Para Guaya, cioè para
los Uruguayos, the Uru-Guys.
Lo schema del Landing catastrofico è in caratteri greci
OY
laè Oro (El Sol), la Y è l’Embudo (Mexico), la  è la rotaciòn tirabuzòn.
El Sol – The Chill - finisce in Chile e viene messa sulla Brasa (Brasil).
Sur es in America Guy Ana (Guaina) la Colomba,
Ven Super Ella, Brazada por el Perru Igualador (Abrazo Ecuatoriano).
Nike del Araguà sopra El Salva Doros grazie all’Honda Uras Agua atè mala dopo il
Q-ran dell’Uroboro o Kundalini
Il termine Turkey ha lo stesso significato di Uruguay, perchè la radice UR, in greco , è la radice di πῦρ.
L’Uruguay era il Cayo per i Guays cioè i Guys en Agua y Aguja, alimentato con il Π (guajirismo).
El Gallo Pavoroso è Pato, Pathos Jesus cioè El Salva Doros Brazado: Thanksgiving.
Circa The Eagle Fly vedi il cripto-dipinto L’Aquila di Teofilo Patini (Castel di Sangro 1840 - Napoli 1906).
Avis paulus
per arvum
columen
avolat
collum
c-olla
P-Orcus
AV stralis
collare
Aterrizaje
Decollatio
SAN PAOLO
faos
DECOLLATO
De S-Pegue
S-Pig
Puer Puella Orobica
Buitre
AUS
Voltŭr
Condor
Paulista
YYY
São Pão
Tre Κατὰ-Y: Europa-Africa,
Russia-Indocina e CanadàAmerica
In realtà l’Οὐροβόρος di Europa, il suo Ano Orobico, è un Orpello, cioè un’Occhiello, rispetto al
vero e proprio O-robius, l’Occhio, che è l’Ano di Vladivostok.
OrO
Buttock
Cool
ἔρως
duo
y
w
cola sangre
columna
cum lumen
Nella dinamica cartografica occorre immaginare di trasportare il Soave Culo Svevo da Carelia a
Jakutija (Scandinavia).
Il primo è un piccolo Orbis o un’Orbita, il secondo è l’Orbis, il primo è il piccolo C-Orpo o COrpello, il secondo è il C-orpo (The Corpse).
Attraverso l’Orbita Cieca (Czech) entrava lo Stock Vladivo o Gradivo (Orbitas cum Gradibus).
L’Orpello è il piccolo bambino O-siris Oro-bello.
Egli è la vittima del Similoro o Simul Aurum, vale a dire il sadismo ĭnsĭmul per la reificazione σύν
μύλη.
Il binomio aurea pellis, pelle d’oro, deriva dal greco πάλλω (to quiver, to quake)5.
5
La Δεῖμα Φρενός (scissio mentis), con versamento di Αἷμα, era ottenuta mediante la Σχίζα, che faceva parte della
Μηχανή (ἄγχουσα, ἱμάτιον, χιτών).
Il vocabolo greco αἷμα si rinviene nei testi anche nella variante εἷμα, da cui il suffisso emo- dei vocaboli neolatini
relativi alla sostanza ematica.
L’ἷμα era l’emorragia provocata dall’ἱμάς, ἱμάντος utilizzato nella φίμωσις dell’infimus, che era l’inferior mus
(Infernus).
Era la peculiarità della Sphinx Sphincter (σφίγξ, σφυγμός, σφίγγω), che comportava ἡ φήμη, cioè the open female, le
ouvert famme.
La vittima era collocata patente in altare o palmare (à bras ouverts, with open arms) oppure in tubo-colonna (Fascio
Littorio).
A causa dell’applicazione dell’energia lambda (ἐν-έργεια) sul suo corpo e l’introduzione dell’asse (ἄξων o σανίς) si
aveva l’apertura della bocca (φάσις, φαῦσις) e degli orifici (Forum e Foramina: bucca, anus et vagina).
Subentrava l’ènfasi, che consisteva nel gonfiamento e nell’accensione della vittima bloccata (Madonna del Gonfalone).
Il flusso di energia la faceva diventava rossa come una lampadina ad incandescenza (φᾶρος).
Durante l’ènfasi (ἔμφασις), per effetto del tiro, la vittima apriva la bocca gargarizzando (garganta).
La vittima enfiata era fans ed infans perché il l-ignum (l+ingnis o o li-num-en), la costringeva alla φάσις, che era
la φάρυγξ φάς, ma il tiro la obbligava all’ἀφἀσία (fans=che parla, infans=che non parla).
Durante il tira e molla l’aguzzino mormorava o bisbigliava al suo orecchio (gar-gar, garganta, mur-mur, murmur,
μύρμηξ).
Incastrata nella pisside, a bocca aperta, veniva “pisciata” dall’urus (οὖρος) ed essendo incaprettata emetteva il canto
caprino o carmen (τραγῳδία).
In tale condizione, immobilizzata nel βοῦς οὖρος (Bos Primigenius), era ἀρνευτήρ in οὖρον e κόπρος.
Dopo il procedimento annichilente veniva definitivamente umiliata con i “peti indocinegri” (φαράω, φαρόω) e
incendiata fino al petardo finale (bang: Bangalore, Bengala, Banguy).
La fine dell’ènfasi era il νεκρός o niger o aenea (aer negra) o nefas (νή-φάς, nefarium).
In alternativa la vittima poteva essere lasciata nel in-cubus-tubus “in ospedale” (K-T-Y cioè Katay).
Nell’antica roma l’Opedale era chiamato Suburra ed era il luogo di ricovero del burrus e della burra, del burinus e della
burina (burros, asnos de los asesinos).
Era speculare al Buraq Mousil, al Φώς Ἑλληνικός, al Fayyum o Fatah egizio, al Dracul romeno, all’Astrakhan o
Astrahan Cinese, tutte manifestazioni del Draco Sinae, che avvolgeva con le sue spire, da tempo immemorabile, l’intero
Pianeta (la Sinuessa o la Sina-China).
Sia nel caso del sacrificio breve in altare sia nel caso dell’immolazione diuturna in mola veniva inserito il penis neuter,
per ottenere il nutrimentum (l'esprit ouvert, open-minded) ed il neutrum (nihil, neutralizzazione) : The Fat.
Il penis punicus (the pen) per infliggere la poena (παιάν) era la fistula del festucarius, the Ulema Fist (piston o pyton)
inserita nel sifone, che era la φωνή del σῖτος, l’exitus del favonius (l’uscita, lo scitum, lo shīʿat, il sitar, the shit-sky,
l’euskera, mandola etc.)
Il Serpente  (σήψ, σηπός) era la canna, lo scandaglio nella φωνή per il φόνος.
Per scandaglio si intendeva lo Σκάνδαλον $ che scindeva e neutralizzava.
Φωνή è un crittogramma composto da Φ-ὠόν cioè Φ-oooν
La neutralizzazione era: εἷς cioè $  in μία cioè in μνᾶ (mina) che causa l’ἕν-δύο cioè 1+2=3 Yter (iter)
φονεύω
ano
ἤλ-εκτρον
μύλος
φόνος
ovo
ĭtĕrātĭo
$
ἴουλος
Φ-ὠόν
ξίφος
ἰουλίς
Φ-oooν
ooo
μῖλος
οὖλος
Ἶλος
ἐν-DYO
D
ἐν-δύω
o
Y
ĕdēre

Y
imbuto
uter
ἕν = un neutro
Il genere femminile del numero cardinale εἷς cioè μία ha lo stesso etimo dell’aggettivo possessivo latino meus, mea,
meum, diventato nella lingua italiana mio, mia.
E un crittogramma che deriva dalla stringa μῖλος, ἴουλος, ἰουλίς, μύλος (μύλη o μύλα), οὖλος-ὀλοός (ὄλλυμι), ὑλάω
personificata da Ἶλος e Ίουλος (Iulus): “the yew, my yellow flower, my entire cell ova judged by the mill-stone (the
mechanic hill stone)”.
Nel φωνή orale (os, oris), nei φωναί auricolari (aures) era inserita la pennulă (Pan Pennatus).
Nel caso del tubus la situazione nutrimentum poteva protrarsi fino alla Diuturnitas Perennitas, cioè diu per N dies,
in attesa della Pĕremptĭo e del Turnus, oppure poteva potenzialmente essere per l’Eternitas, cioè e-ter N dies (Y-ter,
N
Z
iteratio, utterance o eterno giro australe
o Sisifo).
L’avverbio latino perendie, perennis dies, ed il verbo perennare rendono l’idea del perennial dye die (Madonna del
Pereto), come pure l’aggettivo greco ἕνος (ἔνης o ἔνας ἡμέρας, ἕνη καὶ νέα ἡμέρα, ἔννηφι ἡμέρας, εἰς ἕνην, verso
l’eterno neutrum).
Le vittime larvae disposte negli arva della rus erano:
- in pera
- in nūtāmĕn
- sub pira
- in pyra
Come accennato altrove, è ipotizzabile che lo zombie in catalessi potesse resuscitare per un impulso energetico fosfatico
(φώς-φάος o pulsar): ἐκ νεκρῶν ἐγείρειν.
Gli Ierofanti potevano ammirare la mostra delle τὰ ἱερά errando lungo le Arche della Teogonìa (Θεογονία) e
contemplare i Divini e le Divine (Θεοφάνια di Θέα e Θεός): era la Θεωρία dei ἱεράρχαί attraverso la ἱεραρχία
(Dizionario di filosofia Treccani, 2009).
Nella civiltà delle Piramidi Δεύςera il Faraone I-ερο-ϕάντης, il Faraone I-tao o I-tay.
Egli ed il suo clero erano le Mulieres (The Women of the Womb, Las Mujeres de la Mola).
Da un lato scindevano “elettricamente” gli infanti, li spaccavano, li amputavano e li eviravano: dīvīnātĭo del vinum e
dīvĭdŭĭtās suovetaurilĭum (sues et suinae, oves et ovinae, taurus et taurinae): dividere, dividuus divisus, divus
Dall’altro lato li trasformavano in individui, corpora individua, homines cioè personae in iper-sonno (N-ήλοι ὁμοί,
uguali al nihil), in grado di risorgere.
Dallo stato di Νειλώτης passavano a quello di Z-είλωτες cioè Z-iloti, Zealots o Zombies Zelanti, dallo stato di Νέκυες
cioè Nequitiei a quello di Equi Equitanti (sbalorditivi Centauri).
The Zealots erano fabbricati dal Sea Alot of Loto, Loutos (οὖς, ὠτός , cioè ὁ σῦς, συός in OYcioè οὐσία esce8,
la οὐσία era the Jail Jellow, la Lotaringia della Touringia).
L’area ὕπνος era la Scandinavia (σκάνδαλον ναῦς), la Sunna della Umma, il Somnium del Samnium o Somnium
Scipionis, The Song of the Sons, El Sueño Sueco.
Per risvegliare e plasmare gli zombies usavano la straordinaria ἐνέργεια ταῦ, retaggio di Atlantide (Atlaos o Alfa-Tao),
capace di determinare il Nihil (Νείλος) o la Resurrectio (ὀρθός).
T
E
T E N E T
E
T
L’individuus in ὕπνος e ἰπνός era
ENE
DIVIDUUS
D
Y
DAVID
D AVIS D
D

DDDD
ὠδίς,
ὠδῖνος
WOODOO
ὀδούς,
ὀδόντος
WOTHAN
ODINO
I Romani, nemici dell’Opera dei Divi e dei Divites, coniarono il motto <<divide et impera>> come sintesi della
strategia per incunearsi nel vastissimo mondo avestico, nel quale prosperavano arabi ed ebrei, negri ed asiatici.
vastus, -Latus o, semplicemente, Latium era la Iudaea della Delatio (deferire, deportare), il territorio della Bestia
della Devastazione mediante gli Aves della Vis Numen o Svastica (Trimurti o Trinità di Viṣṇu, Śiva e Brahmā).
The Best Beast era considerata la Cina (Sina), a motivo della A-Vestis per le Virgines Vestales (ἡ ἐσθής, ἐσθῆτος).
Ma, come accennato, la Sina Avestica della plurimillenaria civiltà delle Piramidi era la Vestis, la copertura globale
Buda-Pest (Butt-Pest for the pestilence e Bud-Pistil for the flowers)
AV-IS
AV=O
OIS ὄις
ovis
PQ $ rotatio
ῥίς
O-VIS
NU-men
O-Vest 1 O-Est = Orbs
AV est = W est 1 ovest
oves
sheeps
shipment
Quando i Romani conquistarono il Medioriente coniarono monete con incisa la scritta “Iudaea Capta”, il cui
significato era Iudea Capiens Captivos Capta Est (Iudea -Capitalis est Aelia Capitolina).
Per Iudaea essi inendevano tutti i territori del Bacino del Mediterraneo e tutte le popolazioni da lì diramatesi in Europa.
giudicati Servi e Serbi (esseri bini), Serpi striscianti (serpo, serpis, serpsi, serpĕre).
Dal verbo individuo deriva il nome geografico dell’India e dei suoi abitanti Indi o Induisti.
Ma il nome è riferibile, prima ancora che all’India, alla grande Cina del Khan-Canis e del Kaibo-Perù, nonchè
all’Egitto, in quanto tutte zone Sina-I (σίνος) o Mar-S (Martial M-ars-h-all).
DYO, che può essere letto come Dio o come Duo, è la figuazione della puncta scissor electrica , dell’infundibulum e
del colum Y (colino, colatoio), delle gònadi maschili o femminili oo=
Per il fatto di utilizzare l'energia elettromagnetica il Sacerdos era definito Ζεύς o Zion
R

Era inoltre appellato Ἄχαιός, in latino Acheus, perchè bruciava la vittima usando l’ago (ἄκων, acus) ed un liquido
speciale (liquidum), la miscela Al-quemica chiamata Al-qirmiz o Al-quermes, che trasformava lentamente in
Cornamusa (Zampogna) la vittima immobilizzata nella Εκάβη (Casa, Kaba, Kasba), Bag Pipe o Tube.
La vittima era chiusa ermeticamente nell’εἷμα dell’ἧμα (aeolico ἔμμα, cretese ϝῆμα), cioè l’Heimat dell’Eros o
Erodiade, e seviziato con l’ῥάμνος (ἐράω ἔραμαι) e il γραφή γραμμάτων fino all’ustione, accompagnata dal
sanguinamento e dall’apertura della bocca (agonia), l’oggetto della bramosia o concupiscenza (ἦμος ἔρως).
Questa era Τό Θῦμα (θῦματος) in Ζωμός (θυάω): la victima pesquisa ἔσχισα, albaricoque ἔσχισα (alba cocca o persica
scissa), con sumo, sangre y humo (the peach pricked, the cocca cooked).
I sacerdoti e la comunità mosaica (ἐν ὁμάδι τὸ πρᾶγμα) possedevano “nomadicamente” la vittima, immobilizzata in
Heimat, impalata e trafitta dagli stiletti, tirata e strangolata☥ fino alla totale desolazione dell’inebetimento e della
smorfia sardonica: hebes obtusus et ustus foratus.
L’εἷμα era l’εἰκων o εἰδωλον in ἱμάτιον o ειματιον, cioè nella vestis (ἕννυμι).
La parola εἷμα significa e-imago virginis, cioè electric-image of the virgin.
Il suo significato può essere reso anche come e-maxilla, cioè mater maxima ilia, immobilizzata in axes, nel macellum
elettrico, impalata con l’as e le mascelle manducanti.
L’asse (the axis in the ass) era ἡ ἑλένη, nel senso di e-lignum (legna), ma per ἑλένη si intendeva tutto il kit necessario
all’olocausto (The Torch), completo di lineae e linum.
La bella Ἑλένη Τροίαθεν, l’hostia candida, una volta arrestata “in situ”, τέμενος o τέραμνον del τέρην o della τέρεινα,
(τρέων), era ammaccata fino al sanguinamento, fino a diventare emazia in εἷμα (Ἠμαθία).
Al cospetto del Collegium Sacerdotalis e dei Fideles, radunati in Ecclesia, Sinagoga o Moschea, era ἐμός αἶμα
(ἡμέτερος/ὑμέτερος) cioè “noster et vester sanguis troianus”.
Era κλείς ἕρμα, inchiodata e ferma, κέρμα κέρας, impalata, δέρμα δόρατᾰ, cotta, ustionata, dall’alba fino al tramonto.
La vittima era tenuta ferma e veniva firmata (scritta) e depicta fino al raggiungimento dell’infirmĭtas.
Diventava firmă imago iconica nell’infernus.
Icterica, cioè isterica, e bizantina, cioè imbizzarrita, per i tagli, le fratture e, soprattutto, per la mutilazione sessuale,
vermiglia, scarlatta e carminia, veniva scarrozzata con l’automobile o autocarro, peregrinatio o pellegrinaggio, per il
ludibrio del Coro: giro, ègira o iconismus.
La χεῦμα del σῶμα, l’incendio del corpo della vittima era la fase conclusiva del sacrificio, accompagnata dal Bang e
dal Iubilaeus, la Vampa Solare, la Quema o Khemi.
Il Leone di Gerusalemme o Leone Rampante era la Grus del Calvus (The Crane o Arānĕa del Craneus), cioè
l’impiccamento del corpo del “verme vermiglio” o “vermiglione” con il cranio calvo per le bruciature al cospetto ὄμμα o Umma - della comunità.
Il corpo disfatto, obitus et orbatus, l’orbis orobus (lo sgorbio) era estratto dall’urbs (urna, σορός) ed era il σῶμα,
σώματος.
L’operazione di sollevamento era “to soar the sorry from the sore”.
The sore (σορός) che era l’horreus orroris per il quale si nutriva l’horror vacui e tanti sores in serie o in fila erano The
Sorrow.
Il procedimento per raggiungere il Climax dell’Agonia o Coma di Oro-Sol era l’ἀγών σινῶν, cioè la Sinuatio con
Insinuatio o Calumnia dell’O (ano).
L’anus o agnus era:
- σάος, σῶος, σῶς, cioè sus illibātus, intactus, intĕger, incolumis, sanus (σαόω, σώζω)
σων σίνομαι ᾤα, “sine ovis”
- ὁμάς-ὁμός cioè σῶμα o s-homo (apis homo, apus homo), sumo (sangre y humo)
Il vermiglione, il verme carminio, che usciva dopo la sauna (ugro-finnica), the bath (arab), λουτρόν (greco), termes
(latino), il carmen saliare (ebreo) era l’aedon, luscinius, crythacus canorus che sarebbe diventato vespertillo, pipistrello
cioè The Bat-Man .
L’uso della Machina Verbigena della Φάσις (Verbum) o Prex (prae-X) era preceduta dalla praeparatio del sex sadomaso, cui seguiva la exsecutio (confectio, functio, molitio): catechismus (κατηχισμός, κατηχέω), baptismus (immersio),
comunio (comoedia cioè usque ad comam edere), cresima (χρησμός, χράω), matrimonium (triclinius, percussio culi o
baculum), cui seguiva il parto dell’abortus (Corpus Christi ) e l’extrema [j]unctio, cioè incendium o crematio.
Il Leone di Gerusalemme (Sol Leone o Sole Rosso) coincideva con l’ascensione del Sole al Meridianum.
si ritrova nel genitivo del vocabolo latino os, oris, mentre πάλλω si ritrova nel verbo pello,
pellis, pepuli, pulsum, pellĕre e del sostantivo pellis (è diventato nella lingua provenzale auripel, nel
francese antico oripel).
La parola latina os, oris, che significa bocca o apertura, è un termine di origine ideografica.
L’idea paradigmatica è il Sole, che nella lingua greca era la Os dei Teli Luminosi: ἠέλιος ἧλος
S
Bisogna altresì ricordare che spesso le vittime - ὀστέα ἐρῆμα, hostia fostia - erano messe in magazzino (magazine,
almacen, 'al-maẖzán, ciborio, tabernacolo, eremo o romitorio) e l’orgia finale della loro morte (pharaoh) era rinviata per
un lasso di tempo più o meno lungo (dies, septimus dies o hebdomada, mens, annus).
In tal caso dal meridies o meridianum iniziava il lento spegnimento del Faro fino alla nox (Sole Nero), cui seguiva una
nuova alba (Alba Longa).
Occorre sottolineare che la sorte della singola vittima era comune all’insieme familiare, il vero target del sacrificio
sadico (familares et famuli, adulti e bambini schiavi giustiziati secondo la logica dello specchio).
Il Sacerdos del Φόρος (Forum o Focus Aureum) era Ὧρος: orefice incisore, cesellatore e fonditore dell’oro.
L’arte orafa era l’orografia, ὅρος γραφή.
L’insieme di gioielli erano οἵ πάπυροι, los papelos (las muñecas), le papere, the papers o the jewels e la passione
smodata per l’oro era The Jew Jello-Wish o The Jewelry.
Presso Ebrei e Musulmani il Sacerdos era il Tyrannus di Tyrus o Tityrus: Ramos della Torah presso i Giudei, Tomas
di Tyro, cioè del T-όρος-ὁμάς, presso i Musulmani, figure che presso i Romani coincidevano nella figura di Remus,
Amor o Amo di Romolus (vedi la voce spagnola amo su http://etimologias.dechile.net/?amo).
Presso i Greci, eredi del Palladismo Egizio, il Sacerdos era Νήκτωρ di Ἕκτωρ o ἀλέκτωρ, cioè Necator dell’Oro ἐκτορός in -ὥρα, Necator in ῾Eκάτη dell’ἀμβροσία (mel, honey) ridotta a Νέκταρ (nera tarra o terra nera).
L’ambrosia era la rosa russea, la familia di schiavi destinata al rōsĭo (rosionis), ambita (ambĭo), cioè ρόος ἀμφὶ πρός: la
rosa familiare era composta da russeus, russea, russulae et russuli.
Presso gli Indocini il Sacerdos era Jayn o Jaynira (Janeiro), equivalente al Januarius Janitor, o Mazda, l’equivalente del
Mossad dell’Ade (il Cane Molosso o Perro Peruano).
La Cornamusa dei Cornicines o Tuba dei Tubicines costituiva l’aspetto odioso del Mos Moysis o Mos Maiorum
(Μοῦσα, Μοῖσα Μῶσα, Μῶἁ, Μῶσα), detestato da Romani e Goti, vittime principali del T-Desk o Der Heimat
(Cornucopia).
O-μέγας e o-μικρός erano le vittime auree di Ὧρος (O=Au=Aurum).
Erano tutte dorate ma per effetto della o-ῥόος diventavano dapprima “cromosomi”, cioè σώμᾰτᾰ χρώμᾰτᾰ, emazie
rosse, dipoi σώμᾰτᾰ νεκρά, nero.
ὅ-ρoos-ὁμάς
χρώς
ὅ-ρoos-ὁμάς
νή-χρώς
Il Metus verso gli Dei della Gabbia Indo-Sina-I (ἔνδον-σίνος-ἱμάτιον) era τό Δέος per:
- Τό Μῆδος (μήδεα), la vita morente immobile
- Προμηθεύς/Επιμηθεύς, il potere del Faraone di colpire con la folgore o devastazioni ambientali le zone da lui
prescelte.
Prometeus-Epimeteus significa prometto di colpire dall’alto i ribelli (aperio et mitto proiettando dall’alto) riottosi ai
miei desideri (egli esigeva tributi di vergini per i suoi sacrifici: μεθίημι).
Il Faraone prometeico incombeva dall’Africa, ma è ipotizzabile che anche la Cina avesse un Faraone dotato dello stesso
potere.
Forse sia l’uno che l’altro erano stati investiti di siffatto potere dal Faraone di Atlantide in America, prima della
scomparsa della civiltà che reggeva il Pianeta.
Il mondo bretone con la sigla Eire rammenta l’andare (ἰέναι) all’ἔαρ (ἔαρος) o ἔρως, cioè ad Urbem Amoris ire, che
era l’Orbis di Isis, Ειρήνη o Κυρήνη, la Città delle Hyaenae.
Per i Germani l’Eire era Yena o Yen o ὕαινα, cioè la Guyana indocinese dell’ὗς o σῦς, il G-huān I-Guano dell’Eesti
Hüään, la Luxor o Jenin del Porcus Indocino.
Il Sole nella mitologia è Orfeo e quando muore è Morfeo, cioè è Orphano della Madre Terra (smette
di splendere sulla Terra): O-ρόος Φαινόμενον.
La Terra è Orbs, orbis, cioè oro-bis, perchè orbita, è oro-bello o oro-pellis quando è illuminata, è
Urbs, urbis quando è orba, priva di luce, come un occhio cieco (nur, noir, u-rata).
In spagnolo la Tierra Urbe sarebbe la Tierra Huerphana cioè la Tierra con Helio Huido.
Huir è verbo che deriva da fluir: entrambi discendono dal latino fluo, a sua volta derivante dal
greco  e λύω, transitato nei verbi fluire e fuggire.
La parola huida, cioè fuga, deriva dal latino flux, promanante dal fluxus del focus-lux (in Egitto
Luxor).
La vittima in fuga era detta fugela o fugella fugax ed in Roma era venerata in occasione dei
Fŭgālĭa o Regifugium (Sant’Agostino De Civitate Dei, cap. 6), analoghe ai Lupercalia ed alle
altre festività istituite per non dimenticare Lu Puer-K, cioè il P-orcus del Πυράζω.
Verosimilmente il sadico Fugator ed i suoi amici inscenavano una Farsa (Farsa del Tyrannus o
Farsi Iranica) per dare l’illusione di una via di fuga alla giovane alba, con la riserva mentale che
sarebbe invece finita nel Fuga-X cioè nel Fumarium, la Machina Crux per Fūmĭgāre6.
GAX
GAZ
GAS
GHS
ἐργάζομαι
ἔργον
ἐνέργεια
Nr GHO
Ἰησοῦς
IHS
ἰχθύς
Hic Sus
Il ciclo giorno/notte, cioè il ciclo epico della lotta della luce e della vita contro le tenebre e la morte,
è impersonato sul Pianeta dalla lotta titanica tra la debole Virgo Maria (Europe, Russia e
Greenland) ed il Niger Benur7.
L’Uomo Nero (ὠμός ΜΩΥΣΗΣ) ed i suoi lontani parenti Indocini sono assetati di luce (nel
linguaggio massonico aumento di salario) e ambiscono al dominio planetario e cosmico.
L’Uomo Nero, Seth, è il sacrificatore del sangue di Oro.
Nella dinamica geografica l’Europa, siccome Triste8, si pone con le terga ad est mostrando il suo
Oro Bello.
È la Vestalis O-vest, che mostra l’O e le Ova ad est (O-este) per il Bellum Unum di Giza ed il
Bellum Belluinus.
6
Gaza di Katz o Gath, Golem di Goliath, Casa di Caesar, Giza di Kaisar o di K’zar (nel linguaggio scurrile Ca’Cazzo).
Nugae o Nugulae sono le nubi o nuvole trasformate in nuguli di fumo nero dal Perfido Niger (Nugae Catullus e
Νεφέλαι di Aristofane) nelle sue nougats (nuces).
8
Tristia di Publius Ovidius Naso.
7
Nella toponomastica geografica Belluno è il Bellum Unum, l’Unicum, l’Orum d’Europa, the Little
Bud (il budello), che è seviziato congiuntamente dalle Bestie Buda-Pest: i pestiferi Asiatici ed i
pestiferi Negri.
Essi sono i Dèmoni del Δ-Μόνον sul XOL d’Europa, in situazione Δαίμων cioè con αἶμα in ὠόνωά.
L’Europa, che dovrebbe essere The Arians Heimat, è così Buda (Putra, Puta) del Kimono, che è il
Demonio Kino o Κύων di Pekino.
Nella posizione Ovina o Bovina l’Europa è la Triste Tergeste (Trieste).
La Russia, grande madre d’Europa, è caduta sconfitta in posizione bocconi, con gli arti anteriori
aperti (Scandinavia e Turchia).
Essa ha il suo Orpello od Oro Bello a Okhotsk9 (Occhio, Hot Sky, OXO).
99
Vladivostok era uno dei porti da dove partivano le navi cariche di schiavi russi dirette in Cina e in Indocina.
I Russi dell’epoca erano tutti i popoli Ariani (Russi, Germani, Angli, Danesi etc.) ed erano così chiamati perché
schiavizzati e destinati alla Rus (arrostimento).
Tutti insieme indistintamente costituivano per l’Indocino il popolo di Berlino, di Nuremberg o Bering.
Bering era il punto di passaggio della corriera o correo “bearing slaves from Berlin to Bejing” (il crittogramma cinese
bej equivale all’arabo bey ed entrambi all’inglese buy/bay/boy, bye, mentre jing equivale a jingle, young, junction e
junk, nonché a jungle).
La corriera o el correo scendeva dalla Corea verso sud nella grande Siberia, che era la terra delle S-Bare: le Bare del
Drago o Serpente Cinese (CS=Xin).
In Africa c’era un’altra grande Siberia, che i coloni greci dell’Italia meridionale, emuli degli Egizi, chiamarono Sibari,
in seguito abbreviato in Bari.
Vladivostok era tappa degli schiavi provenienti non solo dalla Russia ma anche dall’Alaska, dove tutt’oggi permangono
insediamenti di popolazioni cinesi che sovrintendevano allo sdoganamento dei beni.
È probabile che esistesse un sistema di interscambio di schiavi tra la Cina 1 (attuale Indo-Cina) e la Cina 2 (Amerindia),
garantito dal ponte dello stretto di Bering, come è altresì probabile che nella zona artica esistessero altari incaici.
Alaska nella criptogeografia è l’Ala Canadese degli Stati Uniti, nella crittografia è invece Al Asco, cioè l’ascesa alla
scala dell’altare-scuola (Ascalona, Ascoli) dello scoliasta o scolaro per lo Scolio degli Scogli e la Colatura.
Gli Scogli erano le punte aguzze o pinnacoli delle lame e degli stiletti, ma laddove si usava l’energia elettromagnetica
erano anche gli apici delle onde elettromagnetiche e le lingue di fuoco (The Rocks).
Con la sigla Amoor (Amoher o Amohar), si designava il traffico internazionale Amerindo e i Romani elessero il suo
contrario, Roma, come nome della loro capitale, assumendo il vocabolo Amor come crittogramma dell’odio profondo
verso gli Indocinegri (adversus Moros, The Moor Indu dell’Individuo cioè dell’In-Divido o dell’Intra ).
Lo schiavo bambino (maschio o femmina) di Vladivostok era Vlad, cioè Lada Niva OS-T-OK, the Lad-y in the Ladder,
la Hada nella Lada (Latrina) o nel Latus di Iskandar o Eskandar, l’ἀνήρ ἀλέξ-ἀνδρός sottoposto all’I-σχίζω.
L’Aromania o Romania era l’area per l’I-σχίζω , l’Isola di Ischia, l’Iskandariyah, la città di Alexandria.
Lo schiavo infante era la Fata Draguta cioè l’Infans irretito nelle Spire del Drago (l’espressione in lingua romena <<Tu
Eesti Fata Draguta>> nasce dai Festoni Efesii agli Estoni Solari, significava TV EESTI ES VVS o DVO cioè TV ES
INDIVIDVVS INTRA DIVISUS, DIVVS VV in ΩΔΕΊΟΝ, Eesti Fata Draguta significava Fata en Aes o Aeneas nel
Draco o Dracul, che era la macchina Tonitrus).
Lungo il corso dei millenni una scia, uno sciame di fate (fanteria, infantry) usciva e sciamava verso gli Sciamani
Piromani della Romania (hacia, ustasha, aisha, shà, cioè Asia).
Era questo the international roaming towards the roma-rooms (The Came or the Income to the Rooms).
Nella toponomastica internazionale Camerun è il nome paradigmatico del concetto di Camaron in Cama .
L’antico nome della Russia ὄρθος, cioè Riga di Oro
Trimurti di Riga
Svevus
Suavis
Suisse
Swerige
che sembra preannunciare il risollevamento dalla caduta in America del Nord, risulta ingannevole,
perché anche le Americhe sono nelle mani dei Cinici Cani Canadesi, quelli della Casa del Nada,
identica alla Casa del Nihilo.
Il Currus, cioè il Carrus di Ur o Quran (carrus qui urat), era la macchina meccanica (Mecca),
alimentata dalla dinamo (Medina) e utilizzata sin dai tempi dell’antico Egitto per giustiziare in
maniera atroce gli schiavi bianchi europei.
È rimasta nella lingua italiana l’espressione avverbiale “A carra” o “A carri” come ricordo della
micidiale macchina e degli innumerevoli schiavi vittime della stessa.
L’espressione “A carra” ricorda anche la sconfitta subita dall’Europa Romana a Carrae in Turchia
nel 53 a.C. (Vocabolario degli Accademici della Crusca: Vol. I-V).
Nella lingua latina l’arra è il legame che vincola il debitore al creditore, una garanzia personale che
lo obbliga ad adempiere l’impegno assunto, sotto pena di perdita del bene dato in garanzia (sarebbe
carra cioè creditoris-arra, area che il creditor adgrĕdītur per portare via i bona in essa contenuti).
L’arrha sponsalicia o sponsio era un istituto del diritto romano che precedeva la cerimonia del
matrimonio (sponsalia).
Il termine arrha è un’abbreviazione del latino arrăbo, che è filiazione del greco ἀρραβών.
L’arrăbo, cioè l’arabo, era il carrus dell’arra per il rabbit.
L’ἀρρα è il radium radialis10 ed è anche l’area, l’ara o l’altare dove viene impiegato il radium.
In Francia il concetto è reso da Camargue, in Italia da Camarda e Camerino di Macerata, ma soprattutto da Pordenone,
città situata in zona Hot-Pin (rene o riñón cioè >O<), anche in relazione alla Riña para El
Reino.
Il nome della città russa di Vla-Divo-Stok significa alle Duae Divinae, al Duo Divino l’“in cula divo stocco” (La
Dvina), che consisteva nello “stick amongst the steaks and the simultaneous talking” (Stalking di Manchester o Propina
della Mancha di Manchester in Salamanca o Presepe di Nazaret con Mangiatoia).
Il nome Kamchatka significa, in sintesi, Hat-a-Kama-Chat e Kakame Chat, durante la quale la vittima Atacama era
atada a la cama de la disertaciòn para el desierto final (in Africa la desertificazione era la Sirte o Ghirlanda Irlandese).
At è il “bambino atmosfera” o “bambino attimo”, cioè il bambino ἄθμος (vapore) e σφαίρα (f-air, fairy), timido e
timoroso, desertificato durante la crudele dissertazione del sadico (chat).
10
Il Radium veniva rappresentato come un serpente Boa, cioè una S terminante in .
Nell’antichità tutte le località contrassegnate da toponimi con la radice –arra- o –ara- erano zone
dell’ἀρραβών (per esempio Samarra, Samaria, Sumeria, Marrakesh, Zara, Sarajevo, Sahara).
Il termine arrha può essere anche interpretato come a[pu]d aream radialis (ire).
L’Area o Ara radialis era:
- Troia Adria o Adriatica per lo schiavo Adrianus, Traianus, Troianus
- Ararat di Ares o Arra Armena per lo schiavo [f]airmen.
In Ararat lo schiavo Ares (Air cioè Clair, Clear, Clarus) diventava Eros (Erevan e Baku cioè Eros
Vanum o Bakery).
Lo sposo o la sposa mistica erano il bambino o la bambina, ma alla cerimonia nuziale erano invitati
anche i genitori ed i parenti (familia et gens).
Il matrimonius era definito mistico da mixtus, aggettivo che sintetizza la procedura marziale
culminante nel Climax o Mistake (K Limit Max and Mist  Ti-niebla).
La X-arra poteva essere:
- una Bara, cioè il Vectigal o la Vettura Ermetica di Hermes
- una Barella, cioè il Lectigal, la Cama, The Bed-Bad for Bebies and Dad (Adis Abeba).
I vocaboli con la radice etimologica –arra- o –ara- da mettere in relazione con X-arra sono:
-
giara che era the jar, the garage, the quarry (Q-ran)
-
sbarra che era the bar, the barrel (in O-ara)
-
marra che era la vittima amarrada
-
tara che era la T-ara (tiratura, taratura della Tiara)
-
cara che era il carato d’oro curato, con conseguente cranio calvo e bruciato (Calvario)
-
nares che era il fumo dalle narici dei N-Ostri o Nostrils (Ostara od Osterreich)
-
serra che era la serratura
-
para che era la parata dimostrativa e farsesca degli schiavi parti, cioè partoriti (pharsi o f-arsi) e
spartiti, cioè spezzati
Gli strumenti del Muratore del Malto (in spagnolo albañil-carpintero) Livella, Squadra e Compasso
significano che gli schiavi erano livellati, eretti e compassionati a giro (Giro o Girone dell’Egira).
L’Anima in Ararat era tarata o tarlata, cioè lentamente trafitta e cotta, contestualmente all’utilizzo
del Bar-Bas (Barabba o Abba Pater o, in breve, Rab).
Era utilizzato dal Ra-b sulle , cioè sulle Ova dei Boeri, Boyeros o Bavari, che erano gli Arii Ariani Anglo-Germani,
prigionieri in Vallonia (The W-all o The Litlaw for the Littles).
La parola latina Ova, plurale di Ovum, va letta anche come Ovali dell’Ovinus, che erano gli Orifici (Ores) della vittima
gioello (Jewel, Jew) dell’Orefice.
L’Ovinus era per i carnefici The Swine, cioè il Suinus, over-all immobilizzato nel w-all for the over.
Siccome veniva giustiziato insieme ai Gameti, il gioco era The Game-Over of the Superior Gamets (Ovra o Obra del
Cobre, Opera del Cobra, Grassophers).
L’Arabo, in senso lato, era l’aguzzino appartenente ad una delle “aree indocinegre” e la procedura
sadica era, in senso ampio, la Barbaries Sinorum o Sinaitica.
Un altro epiteto del carnefice era Avaro, perché egli procedeve al varo della nave dapprima
mandandola in avaria sulle onde AV e successivamente naufragandola nel nubifragio: Averia
dell’Eire (Havoc, Wreck)11.
L’anima candida (the candy candle) in D-area o F-area (Caminus) diventava farraginoso lardo: Lar
cioè Foco-Lardum (vedi dum, dumesco e derivati).
In questa fase la vittima era Troia Troiana in T-roja o Crux Rus
per effetto del Focus e dei Foramina
L’anima era ἄνεμος cioè era venter nel sangue e sanguinante (Nèmesi Nemea Niamey Sudan).
Nella fase conclusiva dell’esecuzione l’anima candida – elata- diventava Νηρείς (Nereide), cioè La
Negra Mistica o The Misty Soul (Nigeria)12.
11
Il nome dello Stato irlandese Eire può essere scritto anche come EYRE e significa EYROPA Aegyptum Ire oppure
Eirene (Cyrene) Ire.
Scritto Ireland significa Ire E Landa, Ire E Landon Landom, Ire E Lendh
Il nome Europa ha lo stesso etimo del verbo greco εὐρίσκω, che significa scopro, rinvengo, trovo
Le Ερινύες cacciavano l’εὔριζος o ἐΰρρος (http://perseus.uchicago.edu/cgi-bin/philologic/getobject.pl?c.27:5.LSJ), lo
estirpavano dalla εὖ-ρίζα o aurea radix orobia per rischiarlo.
Il virgulto, la verde radice, era la festuca d’oro riscossa per il Riscus, che era il Ludus del Fiscus Alea, ἡ παιδιά χρυσῆ
o croiset (The Hazardous Game).
Alea iacta est il Ludus o Lusus Aleatorius di Alì con i dads prelevati dal Fiscus cioè la loro Alea ed Alienatio è stato
gettato
12
<<Animula blandula, vagula>> la definisce l’Imperatore Adriano, uno degli Scipiones persecutore dei Pi-Romani
Italici, Slavi, Turchi, Greci, Arabi, Ebrei ed Africani.
Gli Arabi ed Ebrei in Hispania erano Sefardi, mentre in Europa Centrale erano Yiddish, così appellati per la questione
del cippus ardens o arduus e del discus (dihs, disk, desk o desco).
Questo era The Mix of the Animist in Africa, El Mexico del El Dorado nelle Americhe ed il
Myanmar di Macau nell’Estremo Oriente.
In Grecia era noto come Μεσσήνη, nella Magna Grecia come Messapia e [Mes]Sicania, nella
Tyrannia arabo-turanica come Media o Meidun o Madhia.
L’allegorìa geografica del Carrus, connessa all’ermetismo del Carrus Arepo del Sator, può essere
vista anche sotto una diversa forma allegorica, quella dell’Aquila, della Lupa (Cagna) e della
Virgo Maria (The Virgin Mary).
Il sostantivo aggettivato Virgo Maria significa Maria e la figlia Vergine cioè Russia (Maria) ed
Europa (Vergine), perché nella carta geografica la Russia appare come una Madre che si protende
per afferrare la Figlia, cioè la piccola Europa, in caduta sull’Africa.
Maria è The Mother, mentre la Virgine è The Daughter.
In realtà la Madre è impossibilitata, durante il plurimillenario Impero Egizio, a salvare la figlia,
essendo costretta anzi a deporla sul Fallo Panafricano (The Fall).
Nel dinamismo geografico del planisfero entrambe sembrano risorgere come Aquila Americana.
Nella toponomastica statunitense lo schema sembra essere fissato nell’antico nome dell’America,
che era Virginia o Virgin Land (Terra Vergine).
La Resurrezione della Vergine Europa con la Madre Russa, la madre ancestrale, sotto forma di
Aquila Americana è illusoria.
Infatti, dato che l’Aquila non è in condizione di ghermire il porcellino d’india che le si contrappone,
per mancanza delle zampe artigliate cioè per mancanza di artiglieria, gli arti per tagliare o Y-ATA-Y,
di cui è invece dotato il PIG TAY (The Big o El Bogotà), cabra cioè piomba in picchiata nel
Cabildo del Cacique13.
El Aguila, El Condor, El Buitre, La Colomba Maja cae IN-CAYO cioè en el embudo de Mexico o
Caos de Brasil o California Asateca (sarebbe “cayò” in tempi remotissimi).
13
Cabrare significa nel linguaggio aviatorio salire di quota, ma nel contesto in argomento va interpretato tenendo
presente la sua etimologia, che rimanda alla silvicapra, famosa perché rapida s’inerpica sugli erti pendii e rapida
ridiscende a valle.
In realtà il nome capra ha una complessa etimologia che rimanda al concetto di capo, cara-apex, the cape, sede
dell’intelligenza e dell’elevazione, contrapposto al concetto di corpo, the corpse, e copro, the excrement, risultato della
necrosi (levitas  gravitas, vita  mors).
In tal senso la gallina americana, aspirante aquila rapace, è dal punto di vista geografico c-ape, cioè cara in apex (apice)
ed è capra nel senso capra sul picco, ma bisogna immaginarla in picchiata sul c-aper cioè cara ape rotation.
In altri termini è in cabrata ma destinata a precipitare sull’aper di fronte che, dopo averla aperta, cotta e spezzettata la
mette nella borsa bogotà Guayna.
L’oca vorrebbe essere ape melliflua e rimanerlo, ma purtroppo finisce per cadere sul c-aper, faccia di porco, dal quale è
aperta (patè d’oca).
the goose a-bee (air-bee) lower below the b-abe (brown black ape, the wild boar of the spiral)
boar è boa-rotation o avvitamento
The owl fowl (fool) over cause the full (foul)
È la logica del gallopavo o de la rueda gozo-padecimiento, cioè vuelo del gallo pavoroso es gozo (goose), caida de la
caina yesosa es padecimiento del pato (jeese)
Il folle volo
Per questo motivo The Virgin Mary è la Virgen del Cobre, la Virgen de la Cabriola o La Cabra.
L’episodio atlantico è ignoto ai “non addetti ai lavori”, cioè ai profani del Tempio Nero o
Carbonico.
Gli adepti del Tempio chiamano Canada la caduta americana di Maria Vergine nella Casa del Nada,
la Casa de las Cañas por las Hadas Azucareras: Acà Nada (Hada).
L’Aquila americana è la stessa Europa che, tentando di avventarsi sul porcellino d’India, rimane
con le zampe amputate (una è l’America Centrale, l’altra è il tratto di territorio New BrunswickVirginia).
Ma l’Europa subisce sorte analoga attaccando il porcellino d’India dal versante russo.
Infatti l’Australia rappresenta la testa decapitata dell’Europa giunta in Indocina sotto forma di
Cane-Perra (Canberra).
Il Cane-Perra è la Cagna che origina dall’Altopiano delle Rocche in Italia Centrale.
Il canide europeo assunte le forme del canide indocino è ὁ Κύων, Κυνός cioè il Chino o Pechino.
Per gli Indocinesi esso è la Volpe o the Wolf che finisce Kangaroo decapitato nel Can-Cross del
potente Khan, il Faraone Cinese corrispondente al Khan-Guru Africano.
La Cagna dell’Altopiano, raggiunta la Slovenia ed assunte le sembianze dell’Europa, si volta e
procede verso l’Estremo Oriente, dove viene giustiziata.
L’Australia è la testa spagnola dell’Europa decapitata.
La Nuova Zelanda e l’Australia insieme rappresentano simbolicamente quel che rimane degli
schiavi europei fatti a pezzi dai roncigli o artigli del porcello indiano, cioè una gamba e la testa14.
L’Australia sarebbe la Spagna, cioè la testa dell’Europa, tagliata dopo che è stata costretta a piegarsi
sul Khan-Guru Egizio (il Fallo Fulminante del Faraone).
A tal proposito bisogna immaginare una rotazione orizzontale di 180° dell’Europa, cioè una sua
giravolta in direzione est.
Giravolta e Capriola della Volpe
The Gyre of the Wolf and Her Little Wolves
La voce spagnola cobre significa rame, ma in verità è un crittogramma che significa:
14
Il porcellino d’India, formato da India e Cina, era in realtà il porcus della macchina pirica amputatrice: μηχανή πυρά
μάχαιρα, chiamata dai Romani malum aureum cioè mactatio lumen aureum (malus assyria).
L’aurum era l’῏Ωρος-βίος, la mela acerba, il piccolo schiavo bianco, trasformato in μέλαν (sostanza nera, syrup) o
κυάνεον (guano) nel σιρος (Ο-σιρις).
L’uomo pirico del πῦρ era il pyrata o il bengalese.
I Romani sostennero il Bellum Piraticum contro i popoli di Μιθριδάτης proprio per la questione della Macchina,
detta Mecca o anche Μίτρα (ϑώρηξ, ζωστηρ).
- κόπρος, l’escremento
- cobro, il provento dell’obra, la vittima, e l’opera finale del lavoro muratorio
- cubertura, la copertura dell’escremento nel χαλκός (cubus o cubiculus)
- cabriola, il capriolo, la căprĕŏla, la capella cioè la stessa Maria Virgo Haedilia (in aedes)15.
Maria Virgo era Maria della Purga o Purgatorio, perché purgata, cioè lentamente bruciata (πῦρ)
con perdita di escrementi e sangue (κόπρος e αἶμα).
Da κόπρος deriva il verbo spagnolo cobrar e la parola cobre, che era la macchina, lo strumento per
obrar la Pyra (πῦρ) e la Pyrga (πύργος), cioè per k[aos]obrar, operare l’olocausto.
Maria significa M-Air cioè Aria Azzurra, Aria Vergine.
Nella crittografia spagnola significa Virgo Azul Azotada con la Luz-A cioè la Luz Asadora.
Los azules y los cielos sono le vittime dei popoli indocinegri, nel codice segreto ispanico los celos e
los recelos.
Sono chiamati spregiativamente anche Zorras o Azoras.
L’antico progetto dell’Araba Fenice (Phoenix), che per un pelo fallì molto millenni orsono, è
tuttora considerato valido negli ambienti avanguardisti indocinegri ma è tenuto segreto dall’A.N.C.,
Africa National Congress o Ankh16.
15
È la Cabriola de la Caceria de Cachorros (il cacio è il queso o el quemado jesus).
Lo spirito Panafricanista nel mondo ispanico è riassumibile nello slogan <<Cobrir la Obra del Cobre Cabrero, se
cobrarà cabra y cabro, para cabrearlos>> oppure <<Caca Cocoa en el Cacharro del Cacao>> (La Acacia o The PooperScooper).
Il termine cacao o cocoa significa caca ova, espressione di insulto alla razza bianca solare da parte della razza
indocinegra.
Deriva dal latino coccum o coccus, termine coniato per riferirsi al macabro Rito del Chaos, che prevedeva anche la
mutilazione sessuale (ova), come marchio del feroce odio razziale indocinegro.
La procedura rituale, temutissima nell’antichità per il crack totale della vittima, diventò il nome di una città polacca,
Krakow, in latino Cracovia.
Il toponimo infatti significa “Eggs and Legs Crack” e cororrisponde all’indonesiano Krakatoa o Krakatau, cioè
Crack del Tao/Tay.
Gli Anglosassoni conoscevano la cosa come coconut palm o hazelnut o cobnut.
Nell’America Amerinda la ναῦς νηός era nahuatl, οἱ νέοι erano cacahuatl, ὁ νεώς era nahua, l’energia
elettromagnetica era huatl, cioè il watt lumen prodotto dal Delta del Tempio.
Gli Indios della Nave erano i Navajos.
La parola huatl significa al tempo stesso hat nei suoi molteplici significati, tra i quali va messo in risalto AT-LAOS o
ATLAS di Atlantide.
Nell’antica Grecia era l’ἀκτίς w generato dall’Αττική.
L’America degli Amerindi era un’America Sindi (Sina et India) ed era zona Naoero o Nauru, terra di
carbonizzazione.
Vedi a tal proposito l’idioma Sindhī, relitto linguistico della civiltà Urdu-Devanagari e la diffusa toponomastica
“sindacale”, per esempio Sindia, provincia di Nuoro, Sindi e Saarde in Estonia.
16
REGIO XI VENETIA ET ISTRIA
Era la Regio Decima Mas
Spaniard
ἄκρος
kaka
akko
῞Αδης Ηλιόπολις - Sede del Sedere
Instrumentum Regni per – T[r]oy
Culo Spanato o Buttock Strip (Muffin & Pancake)
VES-PAS-IA
HISPANIA
VIPSANIA
VESPASIA
Πᾶς, πᾶσα, Πᾶν
῾Ηλιόπολις Παν Y
(Pania)
Πανάκεια
(Pania di Isis)
versus Vespa Asiae
con il Fiore Infinito, la Panacea
life (
“Allegoria della vita umana”, Guido Cagnacci (XVII sec.)
HISPANIA
Versus Πᾶν Asiae (Gens Vespasia)
(Gens Vipsania)
Avispa Agna
VESPASIA
VIPSANIA
SVES PASSUS ASIA (Suavitates)
Vipera Ippos Anania (Ipse)
Corea (il Maiale Coreano Scoreggia)
La Vipera è il Fallo di Giza o Aspis, Aspidis (asper, aspra, asprum e derivati dalla radice -) che punge agnellae et agnelli, agni et agnae in ano
LIM
Junctio
ORION
ὠόν
limones
lima
S
CIGNO
CINESE
limon
Goza
SWAN
cinco/cingo
OS, ORIS
S - Vanus
SV anus
OS, OSSIS
GOOSE a
G
GOS
HEN
GIZA
c
Geese
ᾠὰ