MODELLO INTERVISTA ffoo On the Road def
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MODELLO INTERVISTA ffoo On the Road def
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo PROGRAMMA AGIS PROGETTO AGIS COMMISSIONE EUROPEA COOP-TRAF Associazione On the Road Modello d’intervista: le domande di seguito riportate dovrebbero essere dall’agente delle forze dell’ordine proposte durante il primo contatto con la potenziale vittima di tratta riconosciuta come tale in base agli indicatori . 1. Quando sei arrivato/a in Italia? In che modo? (con che mezzo, quali paesi hai attraversato?) Sei stato portato/a via di nascosto? Apertamente? Con chi? 2. Sei stato/a costretto/a a lasciare il tuo Paese o è stata una tua libera scelta? Se sei stato/a costretta come? 3. C'era una terza persona che ha predisposto quanto necessario per il viaggio, i documenti e il lavoro? In caso affermativo, su cosa si basavano i vostri rapporti (intermediari di professione, familiari, amici, conoscenti, etc.)? 4. Ti sono stati sottratti i documenti/gli effetti personali? 5. Quale era il tuo status all'arrivo (regolare o irregolare)? 6. Quale lavoro ti era stato prospettato? E cosa, invece hai dovuto fare esattamente, una volta giunto/a in Italia? 7. Che tipo di rapporto avevi con il tuo datore di lavoro? 8. Quali erano le condizioni di lavoro? (ore lavorative, sanità e sicurezza, trasporti, supervisione, etc.). 9. Potevi disporre liberamente dei tuoi guadagni, effetti personali, documenti? 10. il datore di lavoro si tratteneva del denaro dal tuo salario per pagare i "debiti" contratti per il viaggio, etc.? Se sì, in che misura? 11. Conosci altre persone che si trovano nella tua stessa situazione o in una situazione analoga? 12. Quale tipologia di sistemazione ti è stata fornita e da chi? Condizioni dell'alloggio (riscaldamento, acqua corrente etc.)? 13. Quanto e a chi dovevi pagare per questa sistemazione? 14. Hai subito violenze psicologiche, fisiche o sessuali (percosse, insulti, minacce e assunzione forzata di droghe)? E i tuoi familiari? 15. Perché sei rimasto/a in quella situazione? Ti sei sentito/a impossibilitato/a a uscirne? 16. Sei riuscito/a a sottrarti da questa condizione? 17. Se non sei ancora riuscito/a, vuoi farlo? In caso affermativo, cosa ti impedisce di farlo? In caso negativo, cosa ti trattiene? 18. Se ci sei riuscito, chi ti ha aiutato/a? Che tipo di aiuto è stato fornito? È stato utile? Se sì, perché? Se no, perché? Quale aiuto migliore avresti potuto avere? 19. Di quale aiuto hai bisogno adesso? 20. Vuoi tornare a casa? Se sì, perché? Se no, perché? 21. Se tornerai al paese di origine, cosa pensi ti possa accadere? 22. 23. se resterai nel paese di destinazione cosa pensi ti possa accadere? Vuoi collaborare con le forze dell'ordine? Se sì, in che modo? 24. Quali sono i rischi a cui sei attualmente esposto/a a causa della tua condizione? e/o i tuoi amici intimi/i familiari corrono ugualmente dei rischi? 25. Quali sono i tuoi bisogni immediati (ad esempio, accoglienza, indumenti, denaro)? Quando l'agente delle forze dell'ordine ha concluso il colloquio, lo stesso dovrà relazionarsi immediatamente con il referente del corpo e, dunque, attivare la procedura di competenza così come formulata nel Protocollo di Teramo. I passi successivi, in termini di interazione tra la vittima e le forze dell'ordine, consisteranno nel raccogliere informazioni dalla vittima per una deposizione dettagliata, se la vittima stessa è disponibile a farlo.