EDUCATRICE ed EDUCATORE SOCIO-CULTURALE
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EDUCATRICE ed EDUCATORE SOCIO-CULTURALE
© Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 EDUCATRICE ed EDUCATORE SOCIO-CULTURALE 1. CARTA D’IDENTITÀ......................................................................................................................2 2. CHE COSA FA .............................................................................................................................4 3. DOVE LAVORA ...........................................................................................................................5 4. CONDIZIONI DI LAVORO...........................................................................................................6 CHE COSA DEVE ESSERE IN GRADO DI FARE ...........................................................................................7 CONOSCENZE ....................................................................................................................................9 ABILITÀ .............................................................................................................................................10 COMPORTAMENTI LAVORATIVI ...........................................................................................................11 PERCORSO PROFESSIONALE ...............................................................................................................12 6. INFO ...........................................................................................................................................13 Programma FIxO 1/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 1. CARTA D’IDENTITÀ EDUCATRICE e EDUCATORE SOCIO-CULTURALE Altre denominazioni: Animatore professionale socio-educativo, Animatore socioeducativo Figure professionali di prossimità: Educatore socio-culturale, Animatore professionale, Assistente sociale, Psicologo, Operatore socio-sanitario, Assistente domiciliare e dei servizi tutelari, Dirigente di Comunità, Coordinatore del Servizio Chi è? L’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE promuove la crescita personale, l’inserimento e la partecipazione sociale, accompagna i gruppi, le comunità e le singole persone a sviluppare le potenzialità ludiche, culturali, espressive, relazionali. Tra gli aspetti caratterizzanti la sua attività vi sono: l’ideazione, l’organizzazione e la gestione di interventi educativi, sociali e culturali rispondenti ai bisogni individuali; l’organizzazione di luoghi di socialità; la consulenza personale; la mediazione dei conflitti, in tutti gli ambiti in cui è possibile favorire l’incontro tra persone e gruppi e far crescere le loro capacità di partecipare attivamente alla vita sociale. L’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE a differenza dell’Educatore Professionale non può operare in progetti e servizi educativi e riabilitativi in ambito socio-sanitario rivolti a persone in difficoltà: minori, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani. Quali norme regolano la professione? La professione dell’ EDUCATORE SOCIO-CULTURALE nella Regione Piemonte è disciplinata dalla L. R. n. 1 del 2004 “Norme per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e riordino della legislazione di riferimento”. Altre norme che regolano il settore sono: • Decreto legislativo 112/1998: introduce l’espressione “professioni sociali”. • Legge Quadro 328/2000: riforma del comparto sociale L'Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, in una recente nota del 12 febbraio 2009, con oggetto “Precisazioni sul profilo dell'Educatore professionale”, dà un’interpretazione rigida circa l’esercizio della professione: tale nota infatti, stabilisce che tutti gli educatori, che operano non solo nelle stesse strutture sanitarie, ma anche in cooperative o consorzi cui vengono esternalizzati i servizi del comparto sanitario e che lavorano anche in altri servizi, devono essere in possesso del titolo interfacoltà di educatore professionale. Programma FIxO 2/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Livello EQF: VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al primo ciclo dei titoli accademici VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, corrispondente al secondo ciclo dei titoli accademici Programma FIxO 3/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 2. CHE COSA FA L’ EDUCATORE SOCIO-CULTURALE ATTIVITÀ Analizza i bisogni del territorio Progetta servizi ed interventi Organizza Realizza attività educative Rendiconta Valuta l’intervento educativo Attiva reti territoriali Programma FIxO DESCRIZIONE attraverso analisi di studi e confronti con gli attori sociali volti a soddisfare i bisogni individuati gli interventi educativi pianificando le attività attraverso il confronto con il committente rivolti a target differenti producendo la documentazione richiesta dal committente dal progetto al servizio erogato, in base agli obiettivi posti in fase di progettazione facendosi portavoce dei bisogni 4/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 3. DOVE LAVORA Dove lavora? Ambienti e organizzazione L’ EDUCATORE SOCIO-CULTURALE può lavorare in - Luoghi di animazione per bimbi e ragazzi - ludoteca, spazio gioco, spazio famiglia, babyparking, nido d’infanzia, nido familiare/micronido, centro estivo, centro incontro giovani, laboratorio extra scolastico - Luoghi di animazione per anziani - centro/residenza per anziani, casa di riposo, comunità diurna/comunità alloggio, soggiorno estivo - Luoghi di animazione territoriale e promozione socio-culturale servizi di agenzia di sviluppo territoriale e di centro di quartiere, centro culturale, ente di promozione culturale, museo, centro aggregazione giovanile, centro di animazione territoriale Le strutture in cui l’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE opera possono essere pubbliche, private e del terzo settore, residenziali e semi residenziali, preposte a sviluppare attività di vita comunitaria sia occasionale sia permanente, con finalità preventiva e di integrazione sociale. In particolar modo si annoverano tra gli altri: centri gioco, centri per le famiglie, centri di promozione territoriale di quartiere, centri culturali ed interculturali, centri o residenze per gli anziani, musei, biblioteche, scuole, residenze protette, centri di cura. In strutture residenziali o semi-residenziali l’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE solitamente lavora in team e risponde al responsabile della struttura. Il suo tempo lavoro può essere organizzato in turni anche notturni. Nel caso di progetti educativi sul territorio gli orari sono più flessibili e beneficia di un livello di responsabilità e autonomia maggiori, riferendo comunque al coordinatore di progetto o al responsabile del servizio. Programma FIxO - 5/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 4. CONDIZIONI DI LAVORO Quali sono le condizioni di lavoro? Contratti, relazioni, tempi L’ EDUCATORE SOCIO-CULTURALE svolge la propria attività solitamente come socio lavoratore – con contratto di lavoro a tempo indeterminato – in cooperative sociali, ma a volte può intraprendere la carriera in qualità di lavoratore autonomo aprendo la Partita IVA. Per progetti non riconducibili alle attività in strutture residenziali o semi-residenziali, si fa ricorso a contratti a termine, mentre le figure che ricoprono ruoli dirigenziali o amministrativi godono di maggiore stabilità occupazionale. Lo stipendio base può variare dai 16 e i 25 mila euro lordi annui, in base all’anzianità. L’orario di lavoro dipende dal tipo di attività realizzata in relazione all’utenza coinvolta. Generalmente, l’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE deve essere disposto a svolgere attività di diversa natura, sia rivolte all’utenza sia di tipo amministrativo. Opera in ambienti organizzativi in cui solitamente le mansioni e i ruoli non sono rigidamente definiti e possono variare in base al tipo di utenza e al tipo di intervento che si realizza. Per tale motivo, l’approccio al lavoro dovrebbe essere improntato alla disponibilità e alla flessibilità operativa e connotato da un’elevata motivazione personale. In questa area di professionalità, per le criticità che si possono incontrare nelle relazioni con gli utenti, il turn over può risultare elevato. L’ EDUCATORE SOCIO-CULTURALE svolge le propria attività in modo integrato con altre figure professionali coinvolte nel servizio erogato. Programma FIxO 6/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 5. COMPETENZE Che cosa deve essere in grado di fare? ATTIVITÀ COMPETENZE Analizza i bisogni del territorio • analizzare la domanda della Pubblica Amministrazione (gara d’appalto o richiesta diretta di prestazione) • rilevare le fonti istituzionali come Osservatori culturali e sulle politiche giovanili, dati statistici ed anagrafici, piani di zona e le iniziative presenti sul territorio come ricerche, progetti, attività • reperire ricerche, articoli, saggi utili all’aggiornamento continuo • promuovere e coordinare ricerche qualitative e quantitative sulle politiche locali • rilevare informazioni, giudizi, suggerimenti e valutazioni presso gli stakeholders (utenti, cittadini, famiglie, associazioni, colleghi, istituzioni, ecc.) • evidenziare, a partire dall’analisi delle fonti e dall’elaborazione dei dati, i bisogni espressi e potenziali del territorio • mappare risorse presenti o attivabili sul territorio (servizi, associazioni, volontariato sociale, ecc.) Progetta interventi ed azioni • progettare attività culturali, interculturali, educative; progetti di animazione territoriale; servizi rivolti a famiglie, giovani, anziani, disabili • definire il progetto d’intervento per gruppi di persone, ambiti di intervento e singoli eventi • sperimentare soluzioni e modelli innovativi di servizi e strumenti di lavoro • stimare e reperire le risorse necessarie per la realizzazione dei progetti e degli interventi Organizza • effettuare tutte le procedure amministrative e gli adempimenti formali necessari all’affidamento di un appalto di servizio • costituire l’equipe di lavoro • creare o predisporre strutture atte ad accogliere i destinatari del servizio • definire il PEI (Progetto Educativo Individuale), che contiene data, referente educativo, obiettivi, vincoli, tempi di verifica, risorse, contesti di intervento Programma FIxO RISULTATO DELL’ATTIVITÀ Mappa dei bisogni territoriali definita Progetto d’intervento Contratto di affidamento del servizio Piano di lavoro approvato ed équipe di lavoro costituita 7/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Realizza attività educative • organizzare interventi di animazione e Intervento socializzazione all’interno di strutture e sul educativo territorio realizzato, risposta • animare incontri culturali e interculturali al bisogno rilevato, • favorire e sostenere la relazione tra persone e comunicazioni al gruppi committente • mediare e gestire conflitti sull’andamento • organizzare interventi formativi/informativi di dell’intervento prevenzione rivolti al territorio (scuole, consultori…) per genitori, insegnanti, volontari, minori, disabili; • attivare e gestire servizi di aggregazione e socializzazione per giovani, disabili, anziani e famiglie all’interno di strutture e sul territorio; • predisporre e coordinare servizi ed attività culturali nel territorio (mostre, convegni, spettacoli, feste pubbliche di quartiere) • predisporre e coordinare servizi volti al recupero e alla valorizzazione del territorio Rendiconta • partecipa alla produzione della documentazione necessaria alla dimostrazione della presa in carico dell’utente e della effettiva realizzazione dell’intervento Valuta l’intervento educativo • monitorare l’andamento del progetto e l’efficacia delle azioni intraprese • verificare, insieme all’equipe, il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati sul singolo caso in carico • modificare e adeguare metodi e strumenti in base alle risposte dell’utenza • monitorare l’andamento del progetto e l’efficacia delle azioni intraprese • verificare, insieme all’equipe, il grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati sui destinatari dell’intervento • modificare e adeguare metodi e strumenti in base alle risposte dei destinatari Attiva reti territoriali Programma FIxO Documentazione relativa alla rendicontazione redatta e controllata Intervento educativo valutato Report di fine progetto Rete territoriale attivata 8/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Conoscenze Quali conoscenze è necessario avere? Conoscenze specialistiche principali - elementi di pedagogia interculturale elementi di pedagogia speciale elementi di andragogia - metodi dell’intervento socio-educativo metodologie di valutazione interventi in area socio-educativa - normativa per il funzionamento delle strutture socio-educative rete territoriale dei servizi sociali elementi di budgeting e fund raising tecniche di organizzazione di eventi culturali Conoscenze generali principali - pedagogia sperimentale pedagogia generale psicologia sociale - normative in ambito sociale metodi di ricerca educativa - tecniche di comunicazione assertiva tecniche di gestione del conflitto - tecniche di Project Management Programma FIxO 9/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Abilità Che cosa deve saper fare? Abilità specialistiche principali - Applicare tecniche di analisi dei bisogni dell'utenza Applicare tecniche di progettazione educativa per definire interventi socioeducativi - Applicare metodi di presa in carico della relazione educativa - Applicare tecniche di animazione in ambito socio-educativo con diversi tipi di utenza - Applicare modalità di coinvolgimento degli attori territoriali: famiglie, servizi, sponsor Applicare tecniche di Fund Raising - Abilità generali principali - Applicare tecniche di Project Management Applicare metodologie di definizione di piani di comunicazione - Applicare tecniche di coordinamento di gruppi di lavoro e di gestione delle dinamiche di gruppo Applicare tecniche del lavoro di rete - Applicare tecniche di ricerca (dati/informazioni/notizie) Applicare metodi di ricerca in campo socio-educativo - Applicare tecniche di verifica degli interventi socio-educativi Programma FIxO 10/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Comportamenti lavorativi Quali comportamenti lavorativi deve sviluppare? Flessibilità/Adattabilità, modificare comportamenti e schemi mentali in funzione delle esigenze del contesto lavorativo e sapersi adattare alle situazioni di cambiamento, lavorare efficacemente in situazioni differenti e/o con diverse persone o gruppi, adattarsi alle urgenze e agli imprevisti Creatività, ricercare soluzioni originali ed efficaci, approcciare in modo creativo i problemi di lavoro, tentare soluzioni non convenzionali, sviluppare un ambiente favorevole all’innovazione Gestione delle relazioni e Negoziazione, stabilire, mantenere e sviluppare relazioni positive considerando il contesto e gli interlocutori, riducendo le possibilità di conflitto e orientando lo scambio interpersonale alla ricerca di un accordo soddisfacente Comunicazione e Ascolto, comunicare in modo chiaro ed efficace con gli interlocutori, dimostrando disponibilità all’ascolto e adottando stili e modalità di comunicazione (verbale o scritta) in funzione delle esigenze del contesto e dei destinatari Collaborazione e Cooperazione, collaborare in modo costruttivo con gli altri e operare in sinergia per il raggiungimento degli obiettivi comuni Orientamento al cliente o all’utente (interno/esterno), individuare le esigenze del cliente interno/esterno e predisporre soluzioni personalizzate, efficaci e soddisfacenti dal punto di vista della qualità del servizio reso Programma FIxO 11/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 Percorso professionale C’è un percorso formale? La principale facoltà che prepara l’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE è Scienze della Formazione con il corso di laurea di I livello in Scienze dell’Educazione curriculum educatore socio culturale. Altri Corsi di laurea possono preparare alla professione, ad esempio la laurea triennale del corso interfacoltà in Educatore Professionale. C’è un percorso consigliato? Oltre al percorso formale richiesto è apprezzata una precedente esperienza lavorativa o volontaria sul campo e una innata capacità all’ascolto e alla relazione. Come si sviluppa la carriera? Dopo un periodo di inserimento della durata di qualche mese (variabile in funzione delle politiche del personale delle organizzazioni), solitamente l’EDUCATORE SOCIO-CULTURALE è stabilizzato nell’impiego con l’assunzione a tempo indeterminato. Con il passare del tempo, attraverso l’acquisizione di esperienza sul campo e di competenze gestionali, l’EDUCATORE SOCIOCULTURALE può in alcuni contesti organizzativi (strutture residenziali, semiresidenziali, cooperative sociali…) assumere ruoli di responsabilità e coordinamento. A livello di mansioni può svolgere attività di progettazione in risposta a bandi pubblici oppure occuparsi della formazione o del tutorato dei nuovi educatori e del loro affiancamento nel team di lavoro. Programma FIxO 12/13 © Copyright Università degli Studi di Torino, Progetto Atlante delle Professioni 2009 6. INFO Per saperne di più Volumi Brandani W., Tomish M. 2005, La progettazione educativa. Il lavoro sociale nei contesti educativi, Carocci, Roma Demetrio D., 1999, Educatori di professione. Pedagogia e didattica del cambiamento nei servizi extra-scolastici, La Nuova Italia, Firenze Facoltà di Scienze della Formazione di Torino, Servizio di Orientamento e Placement, Faccenda L. e Libanoro M. (a cura di), 2003, Le prospettive professionali dei laureati in Scienze dell’Educazione. Ricerca di follow-up occupazionale sui laureati dell’Università di Torino, Torino Maccaro D., 2005, Le nuove professioni educative. La didattica nei servizi socioculturali e assistenziali, Carocci, Roma Rei D., Maurizio R. (a cura di ), 1991, Le professioni sociali, Torino, Edizioni Gruppo Abele, Srf, 2005, L’educatore socio-culturale. Una ricerca sulle prospettive occupazionali nell’area dei servizi alle famiglie, dei servizi culturali e turistici e dell’animazione sociale, Torino Taronna P. (a cura di), 2003, Isfol Orienta, Area Attività Associative, studio di area, Franco Angeli Riviste Animazione Sociale, Gruppo Abele L’Educatore, Fabbri Editore Cooperazione educativa, Edizioni Erickson Siti www.bdp.it, Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica con link alla Biblioteca pedagogica nazionale www.edscuola.it, Educazione e scuola www.itd.ge.cnr.it, Istituto per le tecnologie didattiche www.educazionesviluppo.org, Educazione e sviluppo www.educational.rai.it/corsiformazione/intercultura/default.htm, Rai EduLab, Educazione interculturale www.minori.it, Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza www.anep.it, Associazione nazionale educatori professionali www.regione.piemonte.it/polsoc/cooperaz/albo.htm, Albo Regionale delle cooperative www.forumterzosettore.it, opportunità di lavoro e formazione nel terzo settore Programma FIxO 13/13