La Chiesa di San Gregorio ora è sala di registrazione

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La Chiesa di San Gregorio ora è sala di registrazione
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Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
TRENTINO SABATO 14 GENNAIO 2017
Pullman finisce contro il guard-rail
Incidente senza conseguenze a Cimego. Disagi per la neve in tutte le Giudicarie
◗ GIUDICARIE
Il pullman della Eridio Viaggi
Sono bastati pochi centimetri
di neve per creare disagi lungo
le strade delle Giudicarie. Ieri
di prima mattina un pullman,
che stava scendendo da Cimego, è scivolato finendo contro
il guardrail. Sul mezzo, che
montava gomme da neve,
c’era il solo conducente. Sono
subito intervenuti cantonieri e
corpo di polizia locale a dare
man forte al conducente di Eridio Viaggi. Poco dopo una Golf
è uscita di strada lungo la retta
che collega Tione a Saone e anche in questo caso solo danni
ai mezzi.
«Poco prima di mezzogior-
no - rileva Carlo Marchiori comandante de corpo di polizia
locale di Tione - segnalati due
camion con targa straniera in
difficoltà: ambedue non montavano pneumatici adeguati e
quindi stentavano a rimanere
in strada. Il primo a Polin lungo la strada che collega Tione
con Breguzzo e l'altro quasi in
contemporanea verso Mortaso. Qualche ora dopo altro intasamento nel Basso Arnò con
tre mezzi coinvolti».
Pulite sia la statale 237 del
Caffaro sia quella della valle di
Ledro i cui mezzi meccanici si
sono però mossi solo verso le
7. «Prima di quell'ora stavo
scendo da Tiarno per raggiun-
gere il posto di lavoro (Centro
vendita Poli a Cà Rossa di Storo) ma lungo l'Ampola l'auto
mi è scivolata più di una volta», dice una signora che è comunque riuscita a mantenere
la vettura in gareggiata.
Lungo la zona a monte di Ca
Rossa la cantieristica municipale si è mossa in tempo sia a
ripulire l'asfalto che a spargere
sale soprattutto lungo la rampa che confina con la statale. A
Storo paese marciapiedi abbastanza in ordine. Lungo via Garibaldi anche il sindaco Luca
Turinelli con pala e scopa ripuliva la zona adiacente la sua
abitazione.
(a.p.)
La Chiesa di San Gregorio
ora è sala di registrazione
Condino. La particolare acustica permette di rendere al meglio i canti corali
Il Sette Torri di Storo vi realizzerà un cd per celebrare i 25 anni di attività
di Aldo Pasquazzo
MADONNA DI CAMPIGLIO
◗ BORGO CHIESE
La chiesa San Gregorio di Condino, un tempo “casa” dei frati
cappuccini, da qualche tempo
si è trasformata in un auditorium e sala di registrazione.
L'abbazia, che non è più frequentata come lo era un tempo, è un patrimonio di condinesi, valligiani e non solo dei
cappuccini.
«Rimaniamo sempre vicini
alla gente di Condino e della
valle tutta e per questo la nostra disponibilità nei loro confronti è sempre grande», spiega, da Mestre, il provinciale padre Roberto Ceduin che a febbraio dopo tre mandati si appresta a lasciare l'incarico.
Negli anni ’80 l’abbazia aveva ospitato le Operaie Silenziose della Croce che facevano riferimento a monsignor Novarese. Queste poi si erano trasferite definitivamente ad Arco e
quindi restituito il convento ai
Cappuccini. Dopo qualche anno il grosso l'edificio, al di là
della dependance di ultima generazione, è passato all’Associazione “il Ponte sul Guado”
che fa riferimento a padre Andrea Schöller. Al religioso svizzero il merito di aver ridato alla struttura una buona immagine. Una operazione molto
gradita alla gente del posto.
Dentro quelle mura si sono così tenuti corsi e soggiorni stagionali con relatori di prima
grandezza tra i quali monsignor Carlo Molari e il teologo e
La nuova sede delle Funivie
“battezzata” dalla prima neve
di Elena Baiguera Beltrami
◗ MADONNA DI CAMPIGLIO
Il Coro Sette Torri di Storo registrerà un cd nella chiesa di San Gregorio per celebrare i 25 anni di attività
Un convento che venne costruito nel 1742
CONDINO. Il convento dei frati risale al 1742, ma nel 1945 - come
scrive lo storico e docente condinese professor Franco Bianchini sul
Cronologio del Convento edito dall'ente Bim del Chiese a firma
dell'allora presidente Eligio Perotti - venne in larga parte distrutto
da un aereo americano che colpito dalle parti di Asiago dalla
controparte tedesca si sfasciò dalle alture di Rango contro
quell'edificio creando delle vittime tra gli stessi frati.
Successivamente venne ricostruito a partire dal 1952 e ultimato nel
1948. (a.p.)
giornalista Vito Mancuso. Nomi che hanno richiamato a
Condino persone da ogni parte d'Italia e dalla Svizzera.
Sino alla soglia del 2000,
quando c’era ancora qualche
frate, la Casa del Signore veni-
va comunque utilizzata in maniera quotidiana. Era il periodo di padre Alfonso Ropellato
e dopo di padre Albino Andreatta poi scomparsi. Ultimamente qualche apparizione veniva espletata da padre Mode-
sto Sartori che ora è al convento della Cervara a Trento. Sino
a due anni fa in occasione del
Natale proprio l'ex provinciale
veniva per le confessioni e per
la solenne messa della mezza
notte.
Molti cori hanno inciso cassette e cd. Ora il Sette Torri Storo che quest'anno festeggia i
suoi 25 anni e che per l'occasione fare il sua prima raccolta. La corale, che fa riferimento a Omar Gucic e Dario Mottes ma che ha come maestro
Romano Guerra di Barghe, già
nei prossimi giorni utilizzerà
l'edificio. «Per noi, grazie alla
disponibilità del priore padre
Roberto Ceduin, è un onore
poter cantare sotto quelle navate», risponde Lorenzo Scarpari che fa parte al Sette Torri.
in breve
Pinzolo
Pista aperta, oggi si scia anche sulla Tulot
◗ PINZOLO
La Tulot, grazie all’innevamento programmato, alle basse
temperature e alla nevicata di
ieri è aperta. La pista numero
117, la regina delle piste di Pinzolo e il secondo impianto di arroccamento di Pinzolo è sciabile. Con la “Tulot Audi quattro®” si completa lo spettacolare tracciato della DoloMitica
Tour che conta 5.750 metri di
lunghezza e oltre 1.300 metri di
dislivello. Questo “Tour” parte
dalla sommità del Doss del Sabion (quota 2.101 m. slm), percorre la pista Rododendro, la
Fossadei e con la variante si immette nella pista Tulot per arri-
vare alla partenza dell'omonima telecabina a quota 800 m.
slm. A servizio della pista la telecabina 8 posti con ampio parcheggio gratuito, biglietteria e
bar/après ski.
Il lavoro delle tre società Funivie Pinzolo, Funivie Campiglio e Funivie Folgarida/Marilleva stanno portando avanti
dall’inizio della stagione un
grandissimo lavoro nella produzione di neve programmata e
sono già oltre 120 i chilometri di
piste aperti perfettamente innevati nella Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta, dalle piste di
Pinzolo alle piste di Folgarida/
Marilleva con al centro le piste
di Madonna di Campiglio. (w.f.)
Fiavé
I kart sono in gara
sul ghiaccio
■■ Oggi alle 18 è in
programma il secondo
“Memorial Lino Bonenti”
gara di Ice Kart in località
“Pineta”. (r.r.)
Stumiaga
Domani c’è la sagra
di Sant’Antonio
La pista “Tulot Audi Quattro”
■■ Sagra di “Sant’Antonio
Abate” domani a partire
dalle 10 con la messa. Alle
14 sfilata per il paese
accompagnata dalla Banda
Intercomunale del Bleggio
e funzione religiosa con
benedizione degli animali.
Alle 15 la “caserada con
assaggi di formaggio”. (r.r.)
La sede della Società Funivie
Madonna di Campiglio è datata 1953 e per chi se la ricorda fino al 1977, non era che un piccolo edificio con le stanzette
piccole e freddine, le scalette
ripide e i pavimenti in legno,
che quando camminavi traballava tutto, tanto che ci fosse
stato il terremoto non se ne sarebbe accorto nessuno. Da
quella data in poi numerosi gli
interventi, nel 1977 appunto e
nel 1997. Nel 2015 si è deciso
per una ricostruzione, con una
nuova ed elegante palazzina
addossata all’imbarco della telecabina 5 Laghi. Quell’edificio è sicuramente un baluardo, un simbolo, con 70 anni di
storia imprenditoriale alle
spalle (la società fu fondata nel
1947) e 19 capitani coraggiosi,
imprenditori locali, lombardi
ed altoatesini che credettero
nel turismo invernale della località. Ed oggi più che mai quel
nuovissimo e confortevole edificio se ne sta lì, nel cuore del
paese a raccontare una storia
di successo, con i suoi attuali
400 soci, prevalentemente delle due valli Rendena e di Sole, i
suoi 170 dipendenti a testimoniare che quel credo, non è stata soltanto una fede, ma una
intuizione che negli anni ha
creato a Madonna di Campiglio una vera e propria industria dello sci, lavoro e benessere (tra maestranze e indotto)
a tutta la Val Rendena.
Il progetto di rifacimento
fortemente voluto dal presidente, l’ingegner Sergio Collini, è del 2015, tra aprile e autunno 2016 la riedificazione.
Progettisti l’architetto Pisoni
con la figlia Emiliana e ingegner Gastone Cominotti. Non
si tratta peraltro di una realizzazione chiavi in mano, ma di
una scelta accurata di imprese, settore per settore, voluta
dal presidente, con uno stile
sobrio, tra innovazione e tradizione, nei materiali (legno, acciaio, cemento, vetro), nel design e nell’impiantistica.
Durante la benedizione il
parroco di Campiglio, don Romeo Zuin, ha rimarcato la
provvidenziale casualità (perché di casualità si tratta) che è
riuscita a coniugare ieri durante l’incontro: i 70 della fondazione di Funivie, l’inaugurazione della sede e la prima nevicata invernale.