Vendere solo occhiali di design? Why Not…

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Vendere solo occhiali di design? Why Not…
35mm x 24mm
35mm x 24mm
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 ANNO IV N. 807
Vendere solo occhiali di design? Why Not…
Il negozio di corso Genova a Milano, avviato cinque anni fa da Marisa Codoro e Tommaso Polenghi, ex dipendenti dell’Ottica Saccani, di cui
hanno rilevato i locali, ha deciso di escludere progressivamente dall'offerta anche le ultime tracce di marchi professionali
Per suggellare questa decisione Why Not Occhiali organizza almeno un evento
all’anno con i brand italiani o esteri dell’eyewear di nicchia. L’ultimo (nella foto) è
stato quello di settimana scorsa con il marchio danese Orgreen e il suo
rappresentate per il nord Italia, Antonio Prestinenza. «L’identikit del nostro cliente
tipo è over 40 di età, professionista, in prevalenza donne, disposte a cambiare più
spesso l’occhiale e a farsi sedurre da prodotti alternativi rispetto al fashion – ha
spiegato a b2eyes TODAY Polenghi, in occasione dell’evento – Le vendite si
concentrano quasi esclusivamente sul vista: purtroppo non c’è ancora una cultura
consolidata del prodotto di nicchia nel sole». Per aggiornarsi sulle novità in fatto di
nomi, modelli e tendenze i due ottici milanesi si confrontano quotidianamente con
gli agenti e visitano le principali rassegne del settore. «Mido, Silmo, l’opti di
Monaco, ma anche il Date a Milano sono per noi appuntamenti imprescindibili»,
sottolineano Codoro e Polenghi.
La via dell’eyewear di design, pur scelta già nel momento in cui, cinque anni fa, la proprietà precedente decise di cedere l’allora Ottica
Saccani ai due storici collaboratori, si è rivelata ancora più vincente con gli sviluppi commerciali della via in cui il punto vendita è ubicato.
«Quando siamo partiti in corso Genova c’era soltanto Bergomi, che allora puntava forte su brand alternativi, mentre successivamente si è più
orientato sul fashion – affermano Codoro e Polenghi – Poi hanno aperto Avanzi e, meno di un anno fa, Salmoiraghi & Viganò. Inutile negare che
una simile concentrazione di negozi, sommata alla generale contrazione dei consumi, ci ha fatto perdere inevitabilmente qualcosa, ma tutto
questo ci ha convinto ancora di più nel proseguire lungo la strada intrapresa».
Safilens "travolge" le lac con un’onda nuova
L'azienda lancia Sonic Wave Generator 2.0, una versione rinnovata e potenziata del generatore di onde soniche alla base di Open Care
System, il sistema brevettato di gestione delle lenti a contatto mensili, presentato per la prima volta nel 2013
«Sonic Wave Generator (nella foto) è lo strumento che, attraverso il rilascio di onde
soniche e in abbinamento a Open Reload, una soluzione unica ad alta concentrazione
di co-polimero Fusion basata su un acido ialuronico di qualità superiore, assicura la
rimozione dei depositi dalla lente e il riassorbimento di acido ialuronico e di tamarind
seed polysaccharide durante la notte. Questo per garantire una lente rigenerata ogni
giorno sia essa sferica (Open 30) o cilindrica (Open 30 Toric) – si legge in un
comunicato di Safilens – Il dispositivo è dotato di una batteria ricaricabile tramite porta
mini-Usb e cavo in dotazione, con una durata della carica di circa 45 giorni, e di un
motore potenziato del 25% rispetto alla versione precedente. La gamma di frequenze è
ampliata e sinusoidale per ricondizionare uniformemente l’intera superficie della lente
e la luce pulsante blu è equivalente alla lunghezza d’onda di inibizione batterica e
fungina».
Il nuovo generatore dispone, inoltre, di un misuratore della quantità di liquido e di comandi finger pad in sostituzione dei pulsanti. La
nuova versione di Sonic Wave Generator va a sostituire quella precedente all’interno del sistema Open.
202mm x 31mm
35mm x 24mm
35mm x 24mm
VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014 ANNO IV N. 807
Luisa Redaelli TODAY
È il momento dei fatti concreti
Il sereno, dopo la pioggia, è una legge di natura, del ciclo della vita, certo e armonico. La cronaca dei disastri da maltempo è ricca di
avvenimenti che coinvolgono persone conosciute, colleghi, attività
Non è il maltempo la causa, bensì l’immensa ignoranza umana nella gestione del territorio, lo sappiamo. Mi affianco alle proposte
concrete di Valter Veratti, raccontate su questo quotidiano lunedì scorso, dalle parole ai fatti. Quello che serve è solidarietà reale e diretta, da
parte delle aziende e dei colleghi, da parte di noi professionisti che possiamo offrire le nostre consulenze, con modalità solidali e di scambio.
Io, nel mio piccolo, mi metto a disposizione, con le competenze che continuo a sviluppare e che posso declinare in corsi di formazione o in
altre attività utili alla professione: comunicazione, conoscenza, analisi dei prodotti, argomenti per coinvolgere il cliente-utente del centro di
ottica professionale. Si tratta di esperienze dirette, di vita vissuta, di pratica quotidiana specifica, non tecniche o metodi, non teorie o schemi,
e di riflessioni condivise su come comunichiamo e come ci comportiamo, utili per diventare consapevoli delle relazioni che costruiamo, nel
lavoro, nel privato, con tutti. Impariamo a scoprire, a valorizzare e a trasmettere quei nostri talenti, che ci rendono unici e irripetibili, che
caratterizzano il nostro lavoro, la nostra personalità. Quelle qualità professionali e umane che ci faranno esprimere in modo valido, efficace,
che faranno evolvere la nostra attività in modo positivo e soddisfacente. Senza false magie o ricette imposte, senza raccontare grandi sistemi.
Propongo suggerimenti e pratiche, per sentirsi a proprio agio con un modo di comunicare semplice, diretto, eloquente, con gli argomenti del
quotidiano, per gestire e soddisfare il cliente-utente di occhiali, lenti, servizi di ottica e optometria. Per chi ha avuto situazioni critiche, non
voglio compensi, per chi vuole offrire un incontro di formazione a colleghi (aziende o professionisti) mi presto più che volentieri, ci sono tanti
modi per essere compensati e la sensazione di essere utili è la più gratificante. Incontrarsi, stare insieme, parlare insieme non è solo per la
crescita professionale e la formazione, è anche un’opportunità per rinnovare forza, rigenerare energie positive e ritrovare serenità. Io ci sono.
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Kering, aumento di capitale per l’eyewear
L’obiettivo del gruppo, che fa capo a François Henri Pinault, è dotare di mezzi finanziari adeguati la nuova realtà dell’occhialeria, affidata a
Roberto Vedovotto, ex amministratore delegato di Safilo, con sede a Padova
Questo avverrà «attraverso un’operazione di ulteriore aumento di capitale a pagamento con sovrapprezzo, destinato a essere sottoscritto
dal gruppo tramite Kering Italia che così deterrà una partecipazione dell’80%», si legge nel verbale della riunione del CdA, tenutosi nei giorni
scorsi e riportato da Il Messaggero. Lo statuto di Kering Eyewear prevede che «per un periodo iniziale valido fino al 15 ottobre 2019 i titoli non
sono trasferibili per atto tra vivi a favore di altri soci o di soggetti terzi». La divisione è oggi controllata «per il 60% da Kering Italia, per il 35% da
Vedovotto a fronte di un versamento di 15 mila euro e per il 5% da Massimo Lisot, un altro dirigente», precisa il quotidiano romano.
Certottica: un corso per la progettazione di occhiali
Su mandato della Regione Veneto, l’Istituto curerà la realizzazione a Longarone di un percorso di formazione biennale che specializza venti
tecnici, preparati sulla base delle specifiche esigenze delle aziende di eyewear
Concepire e progettare nuovi occhiali o effettuare il restyling di prodotti già in commercio, trasformare i risultati della ricerca di marketing,
stilistica e formale in input per lo sviluppo di prodotto, proporre soluzioni di innovazione e di design, recependo in anticipo spunti dalle analisi
di mercato e dei trend moda: sono alcune delle competenze manageriali che saranno oggetto del corso di tecnico superiore per la
progettazione e la realizzazione di occhiali, curato da Certottica. «È una figura innovativa in grado di supportare l’azienda nel costruire la
strategia di product e brand management», si legge nella presentazione del corso. Al biennio formativo possono accedere, previa selezione,
tutti i diplomati delle scuole secondarie di secondo grado. Il corso prevede 1.300 ore di formazione e di laboratori pratici e 700 ore di tirocinio
aziendale. «I docenti provengono per il 70% dal mondo del lavoro con specifica esperienza professionale e per il 30% dal mondo dell’istruzione
per garantire una formazione completa ed equilibrata», viene precisato nella presentazione di Certottica.
38mm x 31mm
Direttore responsabile: Angelo Magri
Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi
E-mail: [email protected]
Supplemento al 21 novembre 2014
reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009
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38mm x 31mm