SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO 2012
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SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO 2012
SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO 2012 PROGRAMMA SPAZIO PIEMONTE Giovedì 10 maggio Ore 12.30 Spazio Piemonte E-migrazioni: nuovi percorsi narrativi del Concorso Lingua Madre tra ebook e audilibri a cura del Concorso Lingua Madre Interviene: Daniela Finocchi Intervengono: Roberta Dho, Besa Nuhi Mone, Piero Somaglino Le potenzialità dell’editoria digitale, della rete e delle nuove tecnologie, applicate alla narrativa migrante. Ecco quindi una nuova sezione audio riservata ai racconti vincitori sul blog e sito www.concorsolinguamadre.it, una piattaforma multimediale delle antologie del Concorso Lingua Madre, un progetto di editoria sociale digitale partecipativa con il primo romanzo La matematica del migrante (Quintadicopertina Editrice) di Besa Nuhi Mone, autrice del Concorso. Venerdì 11 maggio Ore 12.30 Spazio Piemonte Costruire il futuro tocca a noi Premiazione del V concorso letterario “I giovani europei per l’Europa dei giovani: costruire il futuro tocca a noi” a cura dell’Associazione di volontariato culturale “Amico libro” - ONLUS con la collaborazione della Fondazione “Paolo Ferraris” Intervengono: Alessandro Aimonetto, Giusi Audiberti, Luigi e Rosella Faina, Patrizia Foresto, Silvio Magliano, Giacomo Mosca, Alberto Sinigaglia, Paolo Vinai Coordina: Ausilia Ferraris Passalenti Ore 15.30 Spazio Piemonte Ore 18.00 Lingua Madre Donne che leggono/donne che scrivono a cura del Concorso Lingua Madre Interviene: Daniela Finocchi Intervengono: Laura Bonato, Lucia Ghebreghiorges, Claudiléia Lemes Dias, Valentina Porcellana Musiche: Andrea Sassano (chitarra ed effetti) e Germano Tagliasacchi (percussioni) Con la partecipazione di ragazze e ragazzi del Servizio Civile Giovani Immigrati di Torino Che cosa raccontano le donne del mondo? Quale linguaggio le accomuna? Quali insegnamenti trarne? Esperienze, identità, radici diverse in dialogo per un’analisi al femminile che, partendo dai racconti del Concorso Lingua Madre, andrà a costituire il primo volume di una collana di approfondimento. Se ne parlerà con Valentina Porcellana e Laura Bonato curatrici di Donne che leggono donne che scrivono (Stampatori Ed.), Claudiléia Lemes Dias, autrice del Concorso e del romanzo Nessun requiem per mia madre (Fazi Editore). Lingua madre Spazio Piemonte Nabokov, le farfalle e la gioia di vivere Incontro con Lila Azam Zanganeh In occasione della pubblicazione di Un incantevole sogno di felicità a cura di Ancora del Mediterraneo e Salone del libro Interviene: Paola Mastrocola? Nata a Parigi da genitori iraniani, dopo essersi laureata alla Ecole Normale Supérieure in letteratura e filosofia, si trasferisce negli Stati Uniti per insegnare letteratura e cinema alla Harvard University. Dal 2002 collabora con diversi giornali americani ed europei, come “Le Monde”, “The New York Times” e anche “La Repubblica”. Esordisce come scrittrice con una raccolta di saggi narrativi sull’Iran, “Chi ha paura dell'Iran? Ritratto di un paese oltre la censura e i luoghi comuni” (Sperling e Kupfer, 2006) in cui cerca di sfatare l’immagine minacciosa che spesso i media occidentali hanno dato del suo paese d’origine. Di argomento totalmente diverso è “Un incantevole sogno di felicità. Nabokov, le farfalle e la gioia di vivere” (L’Ancora del Mediterraneo, 2011), incentrato sulla vita e l’opera del grande scrittore russo, a lei particolarmente caro. Gli eventi biografici di Nabokov vengono presi come spunto per descrivere delicatamente la felicità in tutte le sue diverse accezioni, in particolare quella che deriva dalla scrittura e dalla lettura. Ore 19.00 Sala Blu Lingua madre Dalla Nigeria, Lola Shoneyin In occasione della pubblicazione di Prudenti come serpenti a cura di 66thand2nd e Salone del libro Interviene: Simonetta Bitasi Scrittrice nigeriana, nata a Ibadan nel 1974 e formatasi in Inghilterra, ha pubblicato una serie di raccolte di poesie in lingua inglese: “So All the Time I was Sitting on an Egg” (1998) , “ Song of a Riverbird” (2002), “Mayowa and the Masquerades” (2009) e “For the Love of Flight” (2010). Molti dei suoi componimenti sono dedicati alle donne della Nigeria e alla loro condizione in bilico tra modernità e tradizione. Questo è anche il tema del suo primo romanzo, “The Secret Lives of Baba Segi's Wives” (2011) che descrive le dinamiche di una famiglia nigeriana dei nostri giorni. Ore 21.00 Spazio Piemonte Lingua madre Dalla Russia e dall’Ucraina Concerto di Vladimir Denissenkov Guzulka Anastasia: viaggio musicale dalla Bucovina alla Russia Il trio di virtuosi russo-ucraino guidato dal magico Baian (fisarmonica dell’Europa Orientale) di Vladimir Denissenkov ci guida ci guida in un viaggio tra le tradizioni musicali di Bucovina, Ucraina e Russia occidentale. Il trio, già invitato ai Concerti del Quirinale (trasmessi in diretta nazionale da RadioTre) e dal festival MiTo, è composto da Vladimir Denissenkov (già collaboratore di Fabrizio De André nel disco “Anime salve”), Irina Bystrova (voce) e Denis Stern (chitarra). Sabato 12 Maggio Ore Lingua madre 13.00 Spazio Dal Brasile, Claudiléia Lemes-Dias Piemonte In occasione della pubblicazione di Nessun requiem per mia madre a cura di Fazi Editore e Salone del libro Interviene: Amara Lakhous Nata a Rio Brillante, Brasile, il 13 febbraio 1979. Studentessa di legge presso l’università di Parana, nel 2006 si trasferisce a Roma per conseguire la specializzazione in Tutela Internazionale dei Diritti Umani e poi il Dottorato di Ricerca in Sistema Giuridico Romano e Unificazione delle Legge presso il Dipartimento di Storia e Teoria del Diritto. Oltre ad aver pubblicato numerosi articoli, sia in italiano sia in portoghese, nell'ambito dei Diritti Umani, ha vinto la menzione speciale della giuria nel concorso indetto dal Comune di Roma "Io e Roma" con il racconto Di quando il mondo di Amina si divise in due, nel marzo del 2006. Ha scritto una pièce teatrale dal titolo Le lacrime della merce per il Teatro Eliseo di Roma, nel giugno del 2007. Il suo racconto “FPS 25” ha vinto il Primo premio del III Concorso letterario nazionale Lingua Madre. In seguito ha pubblicato due romanzi: “Storie di extracomunitaria follia” (Compagnia delle Lettere, 2009) e “Nessun requiem per mia madre” (Fazi, 2012). Ore Lingua madre 14.00 Spazio Dall’Afghanistan a Barcellona Piemonte Incontro con Agnès Rotger e Nadia Ghulam In occasione della pubblicazione de Il segreto del mio turbante a cura di Sperling&Kupfer e Salone del libro Interviene: Fabio Geda Agnès Rotger (1973) è una giornalista catalana. “Il segreto del mio turbante” (Sperling & Kupfer, 2012) racconta la vicenda di Nadia Ghulam, ragazza afghana la cui famiglia viene distrutta dalla guerra. Rendendosi conto di essere l’unica speranza per la sopravvivenza dei suoi cari e in un paese che non lascia spazio alle donne decide di travestirti da uomo. Per dieci anni vive indossando il turbante e vestendo abiti maschili, lavora e si comporta come un uomo. Il segreto che Nadia porta nascosto sotto il turbante di Zeima, il nome maschile sotto il quale si cela, colpisce Agnès, che decide di raccontare questa storia straordinaria di coraggio, ribellione e dedizione. Ore Lingua madre 17.30 Spazio Pakistan d’America Piemonte Incontro con Ayad Akhtar In occasione della pubblicazione de La donna che mi insegnò il respiro a cura di Mondadori e Salone del libro Interviene: Clara Nubile Nato in Wisconsin nel 1970 da genitori pakistani, si è laureato in regia alla Columbia University, e ha vissuto per un anno in Toscana, dove ha studiato recitazione con il regista teatrale polacco Grotowsky. Sceneggiatore, attore di cinema e teatro, esordisce come narratore con il romanzo “La donna che mi insegnò il respiro” (Mondadori, 2012). Un bambino americano di origini musulmane rimane turbato dall’arrivo in casa di Mina, donna pakistana in fuga dalla realtà oppressiva del suo paese; la stessa Mina innamorata di un uomo ebreo, che per lei si converte all’Islam. Un best-seller che racconta il difficile rapporto tra Oriente e Occidente da un punto di vista originale, tentando di andare oltre le rappresentazioni tradizionali. Ore Lingua madre 18.30 Spazio Dal Cile, Alberto Fuguet Piemonte In occasione della pubblicazione di Missing a cura di La Nuova Frontiera e Salone del libro Interviene: Vittoria Martinetto Nasce a Santiago del Cile nel 1964, ma vive in California fino all’età di tredici anni. Attualmente insegna all’Università di giornalismo di Santiago e scrive sul giornale “El mercurio”. Regista e sceneggiatore, è considerato uno dei più importanti scrittori latinoamericani contemporanei, noto soprattutto per la sua antologia “McOndo”, scritta in collaborazione con Sergio Gómez, e pubblicata nel 1996. Ispiratrice di un nuovo genere letterario latinoamericano, “McOndo” oppone il realismo magico, la Macondo di Márquez, alla nuova società dei media, che ha il suo simbolo nei fast-food di McDonald. La fedeltà alla cultura del suo Paese e la critica della società americana animano il libro d’esordio, “I film della mia vita” (Marcos y Marcos, 2004), così come “Missing” (La Nuova Frontiera,2012), romanzo autobiografico in cui l’autore va alla ricerca dello zio emigrato negli Stati Uniti. Ore Lingua madre 19.30 Spazio Dalla Croazia, Dubravka Ugresic Piemonte In occasione della pubblicazione di Baba Jaga ha fatto l’uovo a cura di Nottetempo e Salone del libro Intervengono: Andrea Bajani e Helena Janeczek Nasce nel 1949 in Croazia, quando ancora faceva parte dell’ex Jugoslavia, da madre bulgara, emigrata durante la Seconda Guerra Mondiale. Accusata di tradimento, abbandona il suo paese nel 1993 per rifugiarsi ad Amsterdam, dove attualmente vive e lavora. La sua opera letteraria attinge ampiamente alla sua vicenda autobiografica affrontando il tema dell’esilio, come in “Vietato leggere” (Nottetempo, 2005) e, soprattutto, in “Il ministero del dolore” (Garzanti, 2007) che racconta il tentativo di una professoressa jugoslava di insegnare in Olanda la letteratura di un paese che nei fatti non esiste più. Ironico e ricco di riferimenti al folklore balcanico è il suo terzo romanzo, “Baba Jaga ha fatto l’uovo” (Nottetempo, 2011), in cui va alla riscoperta delle origini bulgare della madre. Ore Lingua madre 21.30 Spazio Dalla Provenza e dalla Sardegna Piemonte Concerto di Renat Sette e Elva Lutza Il fertile incontro tra due culture musicali di grande ricchezza e vitalità Una produzione originale che vede per la prima volta insieme due musicisti sardi (il duo Eva Lutza) da anni attivi nel campo della musica popolare e con collaborazioni di spicco live e discografiche, e l'ultimo erede della tradizione provenzale dei trovatori. Elva Lutza (ovvero Nico Casu, tromba e voce, e Gianluca Dessì, mandola e chitarra) è riuscito a catalizzare l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori attraverso una proposta fresca e nuova che mescola tradizione folk (con particolare attenzione a musica balcanica e sarda) e improvvisazione jazzistica. Sono freschi vincitori del Premio Andrea Parodi. Renat Sette, esperto cantante di Nizza, è forse il più carismatico fra gli esponenti del revival della musica tradizionale provenzale, conosciuto sia per le sue performance a-capella (senza l'ausilio di strumenti, ma solo con l'uso della voce) che per le collaborazioni con importanti gruppi francesi e italiani. La collaborazione nasce dalla stima reciproca e da quella voglia di confronto e di rischio tipica della world music. Buona parte della produzione è dedicata ai repertori sacri e para-liturgici della Sardegna e dell'Occitania francese. Domenica 13 maggio Ore Lingua madre 10.30 Spazio Raccontare l’Iran Piemonte Incontro con Ron Leshem e Mahmoud Doulatabadi In occasione della pubblicazione di Underground Bazar e Il colonnello a cura di Cargo e Salone del libro Interviene: Elena Loewenthal Nasce nel 1976 in Israele. Da sempre a favore della pacificazione dei popoli del Medio Oriente, esordisce con il romanzo “Beaufort”, pubblicato in Italia con il titolo “I tredici soldati” (Rizzoli, 2007), ambientato durante l’occupazione israeliana del Libano. Ampiamente riconosciuto dalla critica, ne è stato tratto un film omonimo, premiato al Festival del Cinema di Berlino. “Underground Bazar” (Cargo, 2012) racconta invece di una Teheran oppressa da una dura repressione culturale. Scrittore molto apprezzato sia in patria sia all’estero, scrive inoltre per le maggiori testate giornalistiche, oltre a occuparsi della direzione di alcuni programmi per la rete televisiva israeliana. Intellettuale e scrittore tra i più apprezzati nell’Iran contemporaneo, nasce in un paesino rurale nel nord del Paese nel 1940. Frequenta l’accademia teatrale di Teheran e inizia a dedicarsi alla recitazione e alla scrittura con grande successo, denunciando attraverso la sua opera le difficili condizioni di vita soprattutto dell’Iran rurale da cui proviene. Viene arrestato nel 1975 per la sua attività di denuncia politica e sociale e trascorre i due anni successivi in prigione. Nonostante la dura repressione nei suoi confronti continua a vivere e a lavorare a Teheran e ,tra mille difficoltà, pubblica il suo romanzo sul periodo rivoluzionario iraniano, tradotto in diverse lingue e apparso in Italia con il titolo “Il colonnello” (Cargo, 2011). Ore Lingua madre 13.00 Spazio Dal Guatemala, Eduardo Halfon Piemonte In occasione della pubblicazione de L’angelo letterario a cura di Cavallo di ferro e Salone del libro Interviene: Sebastiano Triulzi Scrittore guatemalteco con radici libanesi e polacche, nasce a Ciudad de Guatemala nel 1971. Studia giurisprudenza e, tornato in patria, scopre la sua vocazione letteraria. Il suo primo libro tradotto in italiano è “L’angelo letterario” (Cavallo di Ferro, 2012), sapiente mescolanza di generi letterari e linguaggi, in cui si misura con la grande tradizione del Novecento, da Hesse a Carver, da Hemingway a Nabokov. Ore Lingua madre 14.00 Spazio Dallo Yemen, Ali Al-Muqri Piemonte In occasione della pubblicazione de Il bell’ebreo a cura di Piemme e Salone del libro Intervengono: Farian Sabahi e Maria Antonietta Saracino Scrittore yemenita, nato a Taizz 1963, attualmente risiede nella capitale Sana’. Ha dato voce alle istanze progressiste del suo paese anche attraverso un lavoro giornalistico ed editoriale. È stato editore dell’organo dell’Associazione degli scrittori yemeniti e dal 2007 è direttore della rivista letteraria “Ghaiman”. Profondamente radicata nella realtà del suo paese è anche la sua opera letteraria, in particolare il libro con cui esordisce in Italia: “Il bell’ebreo” (Piemme, 2012) racconta l’amore impossibile di una ragazza musulmana e un ragazzo ebreo nello Yemen del Seicento, una realtà molto vicina a quella contemporanea. Nel mondo medio-orientale il libro ha suscitato accese polemiche. Ore Lingua madre 15.00 Spazio Dalla Macedonia, Goce Smilevski Piemonte In occasione della pubblicazione de La sorella di Freud a cura di Guanda e Salone del libro Interviene: Marta Morazzoni Nato nel 1975 a Skopje, in Macedonia, ha studiato all’Università di Praga e si è laureato nella città natale. Nel suo romanzo d’esordio, “La sorella di Freud”(Guanda, 2011), la voce narrante è proprio Adolfine che morì nel campo di concentramento di Therezin insieme alle altre tre sorelle, non nominate da Sigmund nella lista dei suoi famigliari a cui i nazisti concessero l’espatrio durante le persecuzioni antisemite. “La storia di Adolfine, ricostruita sullo scorcio di una Vienna al culmine della vitalità artistica e poi del collasso, colpisce come una freccia avvelenata. La deportazione e la morte in lager delle quattro sorelle gettano, sul padre della psicanalisi, un’ombra a dir poco mostruoso”. (Mario Fortunato, “l’Espresso”) Ore Lingua madre 16.00 Spazio Vita di un inglese tra i rom Piemonte Incontro con William Blacker In occasione della pubblicazione di Lungo la via incantata a cura di Adelphi e Salone del libro Interviene: Santino Spinelli Nato nel 1962 in una ricca famiglia britannica, nipote di quel Blacker che aveva scalato l’Everest nel 1933, William Blacker ha avuto una vita altrettanto avventurosa, che dagli eleganti ambienti dell’aristocrazia, l’ha portato a vivere tra i Rom della Transilvania. Adottato da una coppia di contadini, dopo il tracollo della sua famiglia, affascinato dalle tradizioni rom, trascorre diversi anni con loro, innamorandosi anche di una ragazza del luogo. “Lungo la via incantata. Viaggio in Transilvania” (Adelphi, 2012) racconta il suo viaggio nella Romania del Nord, un luogo incantato e come fuori dal tempo. Oggi vive tra l’Inghilterra e la Romania, delle cui tradizioni è considerato uno dei più esperti conoscitori. Ore Lingua madre 17.00 Spazio Dalla Turchia, Moris Fahri Piemonte In occasione della pubblicazione di Figli dell’arcobaleno a cura di Edizioni Lavoro e Salone del libro Interviene: Maria Antonietta Saracino Nato ad Ankara nel 1935,viva da molti anni in Inghilterra. Vice-presidente dell’associazione di scrittori londinese PEN-International fino al 2001, è noto per la sua opera letteraria in lingua inglese, ma strettamente legata alle origini turche. Attraverso i racconti di diversi personaggi in “Giovane turco” (Edizioni Lavoro, 2005) descrive la Turchia nei suoi vari aspetti: cultura, storia, tessuto sociale. Affronta problemi attuali e spesso drammatici del suo paese con uno stile fantastico, spesso epico, come accade in “Figli dell’arcobaleno” (Edizioni Lavoro, 2011), che rievoca una pagina spesso trascurata della storia turca ed europea; la persecuzione degli zingari durante il secondo conflitto mondiale, vista attraverso gli occhi di Branko, bambino rom sfuggito allo sterminio. Ore Lingua madre 18.00 Spazio Dalla Lituania, Ruta Sepetys Piemonte In occasione della pubblicazione di Avevano spento anche la luna a cura di Garzanti Libri e Salone del libro Interviene: Elena Loewenthal Nata in Michigan nel 1967 da una famiglia di rifugiati lituani, è una delle scrittrici emergenti più apprezzate d’ America. “Avevano spento anche la luna” (Garzanti, 2011), tradotto in molte lingue con grande successo, affronta l’argomento poco noto della brutale occupazione sovietica della Lituania. Tornata nel paese d’origine della sua famiglia, Ruta ha visitato i campi di lavoro in Siberia e ha raccolto documenti e testimonianze per poter raccontare una pagina drammatica della storia europea attraverso gli occhi di una adolescente. Ore Lingua madre 20.00 Spazio Dal Piemonte e dalla Francia Piemonte Concerto di What a wonderful world trio La freschezza di un trio folk giovane, virtuoso e aperto alle influenze più disparate Ecco un trio folk innovativo, che schiera i giovani leoni del folk, i coraggiosi alfieri di un nuovo folk che non ha paura di “sporcarsi” con il jazz e la musica contemporanea. Bottasso, Curcio e Delzant sono tra i migliori giovani virtuosi dei loro strumenti e garantiscono un concerto di folk adenalinico, a cavallo tra le tradizioni musicali dell’Italia nord-occidentale e della Francia Meridionale, con qualche puntata in territori più lontani ed esotici come il Brasile e la scandinavia. Simone Bottasso (organetto); Cécile Delzant (violino) e Luca Curcio (contrabbasso). Lunedì 14 maggio Ore 13.00 Spazio Piemonte Lingua madre Premiazione del VII Concorso Nazionale Lingua Madre a cura del Concorso Lingua Madre Introduce: Daniela Finocchi Consegna i premi: Guergana Radeva Intervengono: Michele Coppola e Rolando Picchioni Letture: Laura Malaterra Consegnerà i premi Guergana Radeva, vincitrice VI Concorso Lingua Madre Presenti le autorità e le rappresentanze diplomatiche dei Paesi d’origine delle vincitrici. Letture a cura di Laura Malaterra Proiezioni: - video “Lingua Madre Duemilaundici”, un anno di racconti, presentazioni, interviste, incontri attraverso l’Italia - spot promozionale Ore 20.00 Spazio Piemonte Lingua madre Evento conclusivo Lingua Madre: proiezione video del concentro celebrativo del ventennale di Folk Club con artisti da tutto il mondo4 ore di musica dai 4 angoli del pianeta: dalla tuvana Sainkho Namtchylak alla berbera algerina Iness Mezel, dall’argentino Miguel Acosta alla scozzese Maggie Macinnes, dai baschi Alkartasuna all’Africa nera di Stella Chiweshe; e poi la Sardegna dei Tenores di Bitti, la Sicilia di Alfio Antico, la Napoli di Gragnaniello e moltissimi altri.