Programma

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Programma
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MAGGIO 2010
Assessore alla cultura Michele Coppola
Direttore regionale Cultura, Turismo e Sport Daniela Formento
Responsabile Settore Biblioteche, Archivi e Istituti Culturali Eugenio Pintore
Coordinamento Il Circolo dei Lettori
Direzione Antonella Parigi
Coordinamento programmazione Francesca Vittani e Fabiana Degrassi
In collaborazione con Centro Unesco di Torino, Codice. Idee per la cultura,
Salone Internazionale del Libro di Torino, FolkClub, Il Mutamento Zona
Castalia, Rete Italiana di Cultura Popolare, Slow Food e Università degli
Studi di Torino
Concorso letterario nazionale Lingua Madre ideato da Daniela Finocchi
Con il patrocinio dell’Unesco
Redazione Regione Piemonte - Anna Maria Grieco, Giuliano Vergnasco
Ufficio stampa
Regione Piemonte - Donatella Actis
Stilema - Roberta Canevari
Grafica Carlo Gaffoglio Design
Stampa Graf Art - Venaria
Traduzioni a cura di Assointerpreti
Lingua Madre è un’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura
della Regione Piemonte che si compone di proposte eterogenee quali la letteratura, la musica e il teatro. Dal 2009
l’iniziativa è diventata progetto permanente, sviluppando
una programmazione continua.
A partire da quest’anno si consolida il rapporto con Terra
Madre per promuovere un’idea di sviluppo sostenibile,
processo in cui la globalizzazione economica consideri,
rispetti e valorizzi la diversità delle singole culture, riconoscendo nella memoria e nelle radici alcuni degli elementi
identitari degli esseri umani.
I contenuti sono il frutto di un lavoro di coordinamento, a
cura de Il Circolo dei Lettori, di alcune realtà che da anni
lavorano su questo territorio culturale, quali: Centro Unesco di Torino, Codice. Idee per la cultura, Concorso Letterario nazionale Lingua Madre, Salone Internazionale del
Libro di Torino, FolkClub, Il Mutamento Zona Castalia,
Rete Italiana di Cultura Popolare, Slow Food e Università
degli Studi di Torino, con il patrocinio dell’Unesco.
Lingua Madre identifica i propri valori di riferimento nelle
idee di Memoria, Oralità, Lingua: tre linee guida volte a
valorizzare la diversità culturale e linguistica, la conoscenza
e la salvaguardia delle comunità e delle memorie storiche,
sociali e linguistiche autoctone, riconoscendo l’apporto
dell’oralità e della lingua nella definizione consapevole del
proprio patrimonio, nella convinzione che l’incontro tra
le culture debba avvenire nel rispetto delle singole identità
evitando l’omologazione e la scomparsa di patrimoni preziosi per la ricchezza culturale dell’umanità.
Nel percorso di ricerca grande rilievo viene dato a chi, nel
proprio lavoro artistico, utilizza e valorizza la lingua materna e le tradizioni locali, con una particolare attenzione e
sensibilità nei confronti del fenomeno dell’oralità, espressione dello stretto legame tra comunità e cultura.
Lingua Madre articola il proprio percorso in un lavoro di
ricerca permanente e in momenti di visibilità, così da dare
continuità e sviluppo al progetto durante l’intero corso
dell’anno. Oltre a numerosi appuntamenti pensati e realizzati in collaborazione con altri enti culturali o istituzionali,
Lingua Madre annualmente prevede due principali momenti di espressione: il primo durante il Salone Internazionale del Libro di Torino e il secondo in una settimana
autunnale, che, ad anni alterni, può coincidere con Terra
Madre o con una serie di eventi organizzati sul territorio
della Città di Torino.
Michele Coppola
Assessore alla Cultura
LUOGHI DEGLI EVENTI
• Salone del Libro di Torino - Lingotto Fiere - Via Nizza 280, Torino
• Il Circolo dei Lettori - Via Bogino 9, Torino
• Auditorium Rai - Piazza Rossaro 15, Torino
• FolkClub - Via Perrone 3/bis, Torino
• Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli - Via San Pietro in Vincoli 28, Torino
• Parrocchia Santi Pietro e Paolo - Via Saluzzo 25/bis, Torino
• Fabbrica delle “e” - Associazione Gruppo Abele - Corso Trapani 91/b, Torino
• Fondazione Piazza dei Mestieri - Via Durandi 13, Torino
Per informazioni su tutti gli appuntamenti in programma:
Il Circolo dei Lettori: 011/432 6827
www.circololettori.it/linguamadre
Torino Lingotto Fiere PADIGLIONE 3 planimetria
4 maggio ore 21.00 I Auditorium Rai
Programma
MAGGIO 2010 TORINO LEGENDA
Lingua
Memoria
Oralità
Concerti
Acoustic Night 10
Concerto straordinario
Ingresso: Euro 15,00 - Euro 20,00
Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636
Prevendite: www.listicket.it • www.piemonteitalia.eu
5-8 maggio I Il Circolo dei Lettori
Reading, concerti e omaggio a
Mahasweta Devi
6 maggio ore 21.00 I FolkClub
Iva Bittova in solo
Ingresso: Euro 10,00 - Euro 20,00
Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636
Laboratori
10 maggio ore 21.00 I Parrocchia Santi Pietro e
Concorso letterario nazionale Lingua Madre
11 maggio ore 21.00 I Fabbrica delle “e”
Te a t r o
Paolo Apostoli
Associazione Gruppo Abele
12 maggio ore 21.00 I Fondazione Piazza dei Mestieri
Supplici a Portopalo
Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati
regia di Gabriele Vacis
Le tre serate sono a ingresso con donazione libera
a favore dell’Associazione Mamre Onlus di Torino
Donazione minima: Euro 5,00
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori 011/432 6827
13-17 maggio I Salone Internazionale
del Libro di Torino - Arena Piemonte
Incontri con scrittori, reading, concerti, sessioni di
improvvisazione e interventi ludici sul tema della lingua
Tra gli ospiti attesi:
Shailja Patel, Kamila Shamsie, Cecilia Samartin,
Preeta Samarasan, Tahar Lamri, Youssef Ziedan,
Siba Shakib, Raj Patel, Breyten Breytenbach,
Said Sayrafiezadeh, Susanne Scholl
14 maggio I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli
ore 22.00 ?Alos Live set
ore 23.00 Void Ov Voices: Attila Csihar
in concerto
a cura de Il Mutamento Zona Castalia
Ingresso: Euro 12,00 - Euro 10,00
Info e prenotazioni: 011/484 944
16 maggio I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli
ore 22.00 Odiséa di Tonino Guerra
Teatro delle Albe
a cura de Il Mutamento Zona Castalia
Ingresso: Euro 10,00 - Euro 7,00
Info e prenotazioni: 011/484 944
4 maggio
MARTEDÌ
ore 21.00 I Auditorium Rai
Concerto
6 maggio
GIOVEDÌ
ore 21.00 I FolkClub
5 maggio
MERCOLEDÌ
I Il Circolo dei Lettori
Concerto
Lingua
Iva Bittova in solo
Con Beppe Gambetta, Patty Larkin (USA),
Mike Marshall (USA), Tony McManus (Scozia),
Bruce Molsky (USA), Darrell Scott (USA).
Voce, violino e straripante creatività
A cura di FolkClub
ore 18.00 I
A cura di FolkClub
Iva Bittova, violinista e cantante, è nata nel Nord
della Moravia ma da molti anni vive negli Stati Uniti.
Ha all’attivo 26 album (di cui otto in solo) e svariate
collaborazioni con importanti musicisti (da Pierre
Favre a Marc Ribot, per citarne solo due). Si è esibita
in tutto il mondo: dal Dvořák Auditorium di Praga alla
Carnegie Hall di Londra fino alla Radio Hall di Tokyo.
Iva incarna una musica colta ma calda e popolare, che
fonde l’avanguardia alle tradizioni gitane delle sue terre
d’origine, una musica fatta di melodie dolcissime su cui
si innestano, come pennellate nervose, sonorità spiccatamente metropolitane.
Omaggio a Mahasweta Devi:
scrittrice, attivista, giornalista
Con Silvia Gallerano (voce) e Cristina Vetrone (organetto)
Introduce e modera Anna Nadotti
Intervengono, in dialogo Luca Rastello, Daniela Bezzi,
Costanzo Mercugliano (Yatra Onlus)
Draupadi, il più noto fra i racconti brevi di Mahasweta
Devi, ripercorre con straordianaria intensità la storia di
una nomade guerrigliera, simbolo del percorso sociale e
culturale della popolazione dei tribali.
Acoustic Night, la maratona musicale ideata dal genovese Beppe Gambetta per riunire su un unico palco il
meglio dei musicisti acustici del mondo, festeggia la sua
decima edizione con una grande anteprima torinese.
Un cast stellare, che comprende alcuni dei maggiori
artisti americani ed europei del settore, animerà un
viaggio lungo una notte alla riscoperta delle radici
musicali del continente nord americano, e non solo: dai
canti rurali alle sonorità celtiche, da New York a Los
Angeles, dal Tennessee al Kentucky e poi ancora oltre
l’oceano, fino alla Scozia.
Ingresso: Euro 15,00 - Euro 20,00
Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636
Prevendite: www.listicket.it • www.piemonteitalia.eu
Ingresso: Euro 20,00
Ridotto minori di 30 anni: Euro 10,00
Info e prenotazioni: FolkClub 011/537 636
Eyes to write
Omaggio a Mahasweta Devi
ore 21.00 I
Acoustic Night 10
Introduce e modera Anna Nadotti
Eyes to write è un progetto per celebrare la figura e l’opera di Mahasweta Devi, scrittrice, giornalista e attivista
bengalese impegnata nella difesa dei tribali, dei dalit,
degli sfollati per ragioni ambientali e degli ultimi, in una
società in cui sussistono profonde tracce di disuguaglianze
sociali. Nella sua lunga carriera, Mahasweta Devi ha
descritto e dato voce alle oppressioni, ai soprusi e alle
ingiustizie subite dalle comunità resistenti, attraverso una
scrittura asciutta, lineare e linguisticamente ricchissima.
In collaborazione con Associazione Yatra Onlus e
Giulio Einaudi editore
Omaggio a Mahasweta Devi
Reading del racconto Draupadi tratto da La trilogia del seno
In collaborazione con Associazione Yatra Onlus e
Giulio Einaudi editore
Mahasweta Devi in traduzione
La Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli
Studi di Torino ospiterà il 6 maggio dalle 11 alle 13 in Sala
Lauree, via Verdi 10, un incontro su Mahasweta Devi.
Intervengono e introducono il dibattito: Paolo Bertinetti (Preside
della Facoltà di Lingue), Carmen Concilio (Professore di
Letteratura Postcoloniale), Anna Nadotti (traduttrice e consulente
editoriale), Costanzo Mercugliano (Associazione Yatra Onlus).
È prevista la proiezione della video intervista con Mahasweta Devi
dell’editor della Seagull Press, Naveen Kishore.
6 maggio
GIOVEDÌ
ore 21.00
I Il Circolo dei Lettori
Lingua
7 maggio
VENERDÌ
ore 21.00 I Il Circolo dei Lettori
Concerto
8 maggio
SABATO
ore 21.00 I Il Circolo dei Lettori
Memoria
Puisija
L’amore dall’Egeo al Caspio
La stanza sacra del desiderio
Poesie e strofette dialettali in musica, strambotti,
canzoni tradizionali e originali
Le ragioni di un viaggio musicale da Smirne a Baku
A cura de Il Gruppo del Cerchio
Drammaturgia e regia Carola Benedetto
Narrazione Susanna Paisio
Danze Simona Paisio e Susanna Paisio
Coreografie Dafne Carli e Simona Paisio
Costumi Luciana Ciliento
Consulenza indologica Alessandro De Salvo
Light-design Igor Piumetti
Promozione Tania Quercia
A cura di Alessandra Patrucco
Con Alessandra Patrucco (voce), Franco Montanaro
(tamburi a cornice del Sud Italia e del Nord Africa)
e con Redi Hasa (violoncello)
La cantante e compositrice Alessandra Patrucco
incontra il percussionista salentino Franco Montanaro
e l’apprezzato violoncellista balcanico Redi Hasa per
rivisitare, in un dialogo musicale senza confini stilistici
o geografici, la tradizione poetica piemontese, dagli
strambotti ai canti contadini fino ad autori moderni
come Teresio Malpassuto e Arturo Vercellino. L’amato
dialetto, attraverso note migranti e contaminazioni jazz,
rinasce finalmente libero da clichè folkloristici e usi
caricaturali, per rivelare il potere evocativo e il valore
culturale di una lingua antica e ricca di storia.
Con Thoni Sorano (voce), Carmelo Siciliano (bouzouki, oud, saz bağlama), Fakhraddin Gafarov (tar, oud,
ney, balaban) e Simone Amodeo (daf, zarb)
A cura di Thoni Sorano
Interviene Alessandro Barbero
Greci, curdi, armeni, turchi: in seguito al crollo
dell’Impero Ottomano, dopo la Prima Guerra Mondiale, ognuno di questi popoli si è trovato a doversi
ricostruire frettolosamente una nuova identità nazionale per affacciarsi allo scenario dell’egemone Europa.
Oggi sembrano avere poco in comune, eppure lingua,
costumi, musica e poesia testimoniano un’ininterrotta
osmosi e consonanza di identità. Lo storico Alessandro
Barbero racconta l’anima di questi quattro popoli
in una conferenza-concerto, preludio dello spettacolo programmato per il 14 maggio nell’ambito del
programma di Lingua Madre al Salone Internazionale
del Libro.
Il Gruppo del Cerchio mette in scena le storie d’amore
più belle della letteratura indiana rielaborando una serie
di racconti tratti dalle tradizioni induista, buddhista e
islamica: la storia di come la flessuosa dea Pārvatī riuscì
a sedurre l’asceta erotico Śiva; la nascita di Ganeśa, il dio
dalla testa di elefante; la vita di Siddhārtha; la leggenda del
Taj Mahal, fatto costruire come prova d’amore dall’imperatore Mughal Shāh Jahān; per concludere con la storia
sufi del mercante che bussa alla porta dell’amata.
La narrazione si intreccia ai versi classici della poesia indiana (i kāvya) e alle danze, che spaziano dal tradizionale
stile Odissi fino allo scanzonato Bollywood style.
10-11-12 maggio
ore 21.00 I
Te a t r o
LUNEDÌ 10
Parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli
MARTEDÌ 11
Fabbrica delle “e” - Associazione Gruppo Abele
MERCOLEDÌ 12
Fondazione Piazza dei Mestieri
Supplici a Portopalo
Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati
Regia Gabriele Vacis
Ideazione e drammaturgia Monica Centanni, Gabriele Vacis
Con Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis
Scenofonia e allestimento Roberto Tarasco
Video Michele Fornasero/Giandomenico Musu
Collaborazione alla drammaturgia Anna Banfi
Coordinamento progettuale Antonia Spaliviero
Organizzazione e comunicazione Laura Artoni/Lidia Gavana
Un progetto di Change Performing Arts
Prodotto da CRT Artificio/Milano
Promosso da Università IUAV di Venezia (Centro studi
ClassicA), Università di Catania (Facoltà di Lettere e
Filosofia - Corso di Laurea in Beni Culturali), Comune
di Portopalo di Capopassero e Comune di Siracusa
con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati
con il contributo della Regione Sicilia, Assessorato ai
BB.CC.AA. e P.I.
Sulla costa siciliana, divenuta frontiera delle rotte
della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente
racconto teatrale, basato sul dramma Le Supplici di
Eschilo, che mette in scena la difficile decisione della
città di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla
guerra, dalla fame, dalla carestia.
La spietata logica del respingimento di chi si presenta
supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice
etico della gente di mare, ma anche per la sensibilità di
una comunità civile.
Ma non basta la carità, non basta la pietà: solo la
dimensione politica - insegna già Eschilo 2500 anni
fa - può affrontare e risolvere positivamente, nel segno
del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini.
Le tre serate sono a ingresso con donazione libera a favore
dell’Associazione Mamre Onlus di Torino, dal 2001
impegnata sul territorio nella gestione delle problematiche legate all’immigrazione (www.mamreonlus.org).
La donazione minima è di Euro 5,00
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827
[email protected]
Programma13-17 maggio
Salone Internazionale del Libro di Torino
Arena Piemonte Pad.3 Stand R 102
Gli incontri si svolgono all’Arena Piemonte,
salvo dove diversamente indicato (Sala Arancio,
Sala Blu e spazi fuori Salone).
I laboratori si svolgono nella Sala Arancio.
Dove necessario, gli incontri prevedono la traduzione
consecutiva dalla lingua originale.
Etnopiemonte
Insieme a scrittori e musicisti, nell’ottica della
contaminazione dei linguaggi, uno spazio fatto di
novantanove posti a sedere è dedicato alla degustazione di piatti della tradizione indiana , accompagnati
dai colori e dalla musica di Bollywood per rendere
ancora più stretto il legame con l’India, paese ospite
dell’edizione 2010 del Salone. In collaborazione con il
ristorante indiano Passaggio in India.
13 maggio
GIOVEDÌ
ore 12.00 I Arena Piemonte
Concorso Lingua Madre
Concorso letterario nazionale
Lingua Madre
Futura: la generazione multietnica seconda a nessuno
Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso
Con Ivan Biga - Cooperativa Sociale Emmanuele Onlus
Cecilia Cognigni - Biblioteche Civiche Torino
Anna Ferrero - Centro Interculturale Città di Torino
Partecipano le autrici del Concorso Lingua Madre
Proiezione video Ri-generazioni (seconde generazioni
di immigrati) a cura di SteadyCam
Letture di Alice Drago
Musiche Group Badenya, Progetto “Giovani al Centro”
Nativi, migranti, i ragazzi che impropriamente vengono
definiti “seconde generazioni” si trovano a vivere - non
senza contraddizioni - tra due mondi e due culture,
quella d’origine e quella italiana. Senza rinunciare a nessuna delle due, rappresentano le avanguardie dei futuri
cittadini e delle future cittadine italiani/e, esponenti di
una generazione cosmopolita.
Un viaggio attraverso i racconti delle giovani autrici del
Concorso Lingua Madre, di origine straniera o italiana,
che rappresentano esempi significativi della nuova
mappa sociale e culturale italiana, per ragionare insieme
sul tema dell’identità quale incontro di più culture.
ore 14.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 15.00 I Arena Piemonte
Lingua
Dall’India: Karan Mahajan
Dalla Romania: Filip Florian
Introduce e modera Sebastiano Triulzi
Introduce e modera Viorica Nechifor
Karan Mahajan (1984) è nato a Nuova Delhi
e ha studiato alla Stanford University, una delle
università più prestigiose degli Stati Uniti. Attualmente vive a Brooklyn, un posto, stando alle sue
parole, “dove tutti sono degli scrittori, dei ragazzini,
o entrambe le cose”, e collabora con varie riviste
fra cui il “New York Sun” e “The Believer”. Il suo
primo romanzo, La moglie sbagliata (pubblicato da
Garzanti), spaccato irriverente e straordinariamente
acuto della moderna società indiana, è stato salutato
dalla critica americana come il miglior esordio degli
ultimi anni.
Filip Florian (1968), giornalista e scrittore romeno,
ha lavorato come reporter per “Radio Free Europe” e
ha pubblicato racconti in varie riviste letterarie. Ha
debuttato come romanziere nel 2005 con Dita mignole,
originale affresco noir dell’Europa post-comunista, che
racconta con insolita ironia le tragedie del totalitarismo
e le vite dimenticate di tante vittime di esecuzioni di
massa. Premiato come miglior opera prima dall’Unione degli Scrittori Romeni e tradotto in dieci paesi, il
romanzo d’esordio di Florian arriva adesso anche in
Italia edito da Fazi.
ore 16.00 I Arena Piemonte
Memoria
Presentazione della collaborazione
fra Lingua Madre e Terra Madre
Con Carlo Petrini
Interviene Antonella Parigi
Lingua Madre, progetto permanente con programmazione continua durante l’anno, è vicina con il proprio
pensiero fondante a Terra Madre, la rete internazionale
di produttori, consumatori, cuochi, accademici, nata
per iniziativa dell’associazione Slow Food. La rete di
Terra Madre si impegna in 150 diversi paesi per garantire a tutti un cibo buono, pulito e giusto, tutelando
i saperi e i territori. Durante il prossimo meeting
internazionale di Terra Madre (Torino, 21-25 ottobre
2010), Lingua Madre presenterà una serie di incontri
con le comunità linguistiche e con le principali voci
contemporanee impegnate nella tutela della “biodiversità culturale”.
13 maggio
GIOVEDÌ
ore 17.00 I Arena Piemonte
Oralità
ore 18.00 I Arena Piemonte
Lingua
L’India in Piemonte: un caso
Dall’Egitto: Youssef Ziedan
A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
Intervengono Ugo Perone (Assessore alla Cultura
Provincia di Torino e Presidente Rete Italiana di Cultura
Popolare), Gian Luigi Bravo (Professore Ordinario
Università degli Studi di Torino e Presidente Comitato
Scientifico Rete Italiana di Cultura Popolare), Antonio
Damasco (Direttore Rete Italiana di Cultura Popolare) e
Amministrazione Comunale di Pancalieri
Introduce e modera Paola Caridi
La Rete Italiana di Cultura Popolare da tempo incontra le
comunità migranti che vivono sul territorio italiano, col
fine di costruire confronti culturali sulle tradizioni orali.
È così che dall’aprile del 2009 è iniziato un rapporto di
reciproca conoscenza con alcune componenti della Comunità Indiana di Pancalieri, piccolo comune al confine
tra la provincia di Torino e quella di Cuneo, dove, su
1900 abitanti, oggi più di duecento provengono dalla
regione del Panjab: magnifiche tradizioni orali, dense di
poesia e di alta spiritualità, e progetti di integrazione sul
loro territorio, sono portati avanti insieme all’amministrazione comunale. Solo la conoscenza antropologica e
la rilettura in chiave contemporanea permette alla cultura
popolare e alla tradizione di parlare ai contemporanei e
solo tramite un dialogo incessante e quotidiano è possibile prendere parte ad una cultura necessaria.
Youssef Ziedan (1958), professore egiziano di filosofia
islamica e sufismo, è direttore del Centro dei manoscritti e del Museo affiliato alla Biblioteca d’Alessandria. Saggista noto a livello internazionale, ha scritto
due romanzi: Zil al-Af ’a (“Ombra del serpente”) e
Azazel. Autobiografia di un monaco, che ha vinto nel
2008 il premio internazionale per il miglior romanzo
in lingua araba ed è uscito in Italia per Neri Pozza.
Opera controversa, che ha suscitato accese polemiche
religiose e politiche, la storia di Ipa, monaco cristiano
del V secolo, è stata paragonata a Il nome della rosa ed
è considerata il primo bestseller di portata mondiale
proveniente dal mondo arabo.
ore 18.00 I Sala Arancio
Laboratori
Laboratorio di cucito e tessitura
tradizionale
A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
Il fascino dei tessuti orientali, i mille colori e la leggerezza dei vestiti indiani: alcune donne provenienti dalla
comunità indiana di Pancalieri raccontano le tecniche
tradizionali di produzione tessile del loro paese, il loro
antico utilizzo, le tinture con colori naturali, le stampe
sul tessuto.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827
[email protected]
Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà
possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili
ore 20.30 I Arena Piemonte
Concerto
Napoli Arab Style
Concerto con
Pietrarsa (Campania) & Marzuk Mejri (Tunisia)
A cura di FolkClub
Con Mimmo Maglionico (voce, flauti, ciaramella,
duduk, quena, clarone), Marzuk Mejri (voce, darbuka),
Sara Tramma (voce, castagnette), Carmine D’Aniello
(voce, tammorre, chitarra battente), Gino Evangelista
(chitarra portoghese, oud, mandolino), Giosi Cincotti
(tastiere,fisarmonica), Antonio Rubino (basso) e
Arcangelo Nocerino (batteria).
L’ensemble Napoli Arab Style nasce nel 2009 dall’incontro tra Mimmo Maglionico, leader dei napoletani
Pietrarsa, e il cantante e percussionista tunisino
Marzuk Mejri, direttore artistico dell’Orchestra Arabo
Andalusa di Tebourba. Il risultato è una suggestiva
fusione di sonorità della tradizione partenopea e magrebina, una musica nuova e insieme antica che riversa
in un repertorio originale, composto a più mani
dall’eterogeneo gruppo di artisti, le affinità di due
culture che da secoli hanno intrecciato la loro storia
sulle sponde del Mediterraneo.
14 maggio
VENERDÌ
ore 11.00 I Arena Piemonte
Concorso Lingua Madre
Concorso letterario nazionale
Lingua Madre
Labora: imparare a narrare nell’esperienza dei laboratori
Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del Concorso
Con Cristina Bracchi - Società Italiana delle Letterate
Laura Criscuolo - Fondazione Torino Musei
Luisa Ricaldone - Università di Torino
Proiezione video Un anno nei laboratori - l’esperienza
nelle scuole, nei musei, nelle biblioteche
Letture di Alice Drago
Dopo il successo degli incontri nelle carceri, nelle scuole, nelle biblioteche e nei musei, il Concorso Lingua
Madre propone un dialogo sul valore dell’esperienza dei
laboratori di narrazione. Attraverso una diversa forma
di racconto intimo e personale, stimolano a nuovi modi
di conoscenza e aprono nuovi spazi di libertà, rafforzando i valori d’integrazione e di scambio culturale.
Le docenti partecipano attivamente allo scambio culturale attraverso la relazione, un profondo ragionare in
rapporto ad altre donne che segue il modello materno:
esempio di identità e di riferimento anche in culture e
mondi assai lontani fra loro.
ore 12.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 13.00 I Arena Piemonte
Oralità
ore 14.00 I Arena Piemonte
Lingua
Dalla Somalia: Nadifa Mohamed
Dall’Italia: Licia Giaquinto
Giochi linguistici
Introduce e modera Fabio Geda
Introduce e modera Bruno Quaranta
Nadifa Mohamed (1981) è una giovane scrittrice
somala, trasferitasi con la famiglia in Inghilterra nel
1986, poco prima dello scoppio della guerra civile
nella sua patria. Solo nel 2008, terminati gli studi a
Oxford, è riuscita a rivedere Hargesia, sua città natale.
Mamba Boy, il suo romanzo d’esordio pubblicato da
Neri Pozza e ispirato a vicende familiari, è la storia di
un bambino di dieci anni che cerca il padre poligamo
attraversando l’Africa devastata dalla Seconda Guerra
Mondiale. Uscito in gennaio in Inghilterra e Stati
Uniti, è stato già paragonato a Il cacciatore di aquiloni
di Khaled Hosseini.
Licia Giaquinto è nata in Irpinia (in provincia di
Avellino), dove ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza.
Laureata in Lingue, ha vissuto a Parigi e oggi si divide
fra Bologna e Amalfi. Ha cominciato scrivendo poesie
e il suo primo romanzo, Fa così anche il lupo, storia
corale in un villaggio dell’Irpinia, è stato pubblicato da
Feltrinelli. Ambientato nella sua terra d’origine è anche
il suo ultimo libro, La ianara, appena uscito per Adelphi: suggestivo racconto, in bilico fra realismo e magia,
che rievoca un mondo arcaico destinato a scomparire
travolto dalla modernità.
Conducono Anna Boario e Francesco Mele
A cura di Codice. Idee per la Cultura
In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la
vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di
adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura
torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati
sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici
di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone.
Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba
diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere
evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio
da semplice strumento condiviso in atto creativo.
14 maggio
VENERDÌ
ore 15.00 I Arena Piemonte
Lingua
ore 16.00 I Arena Piemonte
Memoria
Dal Ciad: Nimrod
Dall’Iran: Siba Shakib
Introduce e modera Anna Paola Mossetto
Introduce e modera Farian Sabahi
Nimrod (1959), pseudonimo di Nimrod Bena
Djangrang, è romanziere, poeta e saggista. Nato in
Ciad, vive attualmente in Francia, dove le sue raccolte
poetiche hanno ricevuto numerosi premi letterari. Nel
2001 ha pubblicato il suo primo romanzo, Le gambe di
Alice, delicata e sensuale storia d’amore fra un giovane
insegnante e una sua allieva, in fuga dalla guerra civile
che devasta il Ciad. Vincitore del Prix Thyde Monnier, il romanzo è uscito anche in Italia per le edizioni
nottetempo.
Siba Shakib, scrittrice, giornalista, attivista politica e
documentarista iraniana, è nata e cresciuta a Teheran
e ha vissuto a lungo in Afghanistan. I suoi film e
documentari raccontano la vita del popolo afgano e
soprattutto denunciano la drammatica condizione
delle donne nel paese dei talebani. Ha pubblicato
due romanzi, entrambi bestseller internazionali, editi
in Italia da Piemme: Afghanistan, dove Dio viene solo
per piangere (2008), tradotto in 27 lingue e vincitore
del PEN Prize, e La bambina che non esisteva (2009),
storia della piccola Samir-Samira, cresciuta come un
maschio in un paese dove nascere donna può essere il
peggiore dei castighi.
ore 17.00 I Arena Piemonte
Concerto
Dj-set di musica indiana:
Dj Aery Music Junction
A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
Le culture tradizionali possono essere trasmesse alle
nuove generazioni, lasciando segni e tracce prolifiche e
vitali, solo se incontrano le espressioni contemporanee.
Il ritmo e la musica segnano il tempo di feste e riti del
passato, ma rispecchiano anche gusti e desideri dei
giovani di seconda generazione.
ore 17.30 I Arena Piemonte
Memoria
Dalla Siria: Samar Yazbek
Introduce e modera Cecilia Zecchinelli
Samar Yazbek (1970), scrittrice, giornalista e sceneggiatrice siriana, vive a Damasco, dove lavora per la
televisione e per il magazine elettronico “Nisà Suriya”,
dedicato ai diritti umani e ai problemi delle donne.
Nel 2004, un suo reportage sulle spose-bambine
ha ricevuto il premio per l’informazione sociale
dell’Unesco. Anche i suoi libri affrontano di petto vari
tabù sociali e iniquità della Siria moderna. Il suo terzo
romanzo, Il profumo della cannella, pubblicato in Italia
da Castelvecchi, attraverso un coraggioso racconto di
omosessualità femminile, getta una luce inedita sui
rapporti tra i sessi nel mondo arabo contemporaneo.
14 maggio
VENERDÌ
ore 18.00 I Sala Arancio
Laboratori
Laboratorio di Mehndi all’Henné Disegno sul corpo
A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
Mehndi è un termine indiano per indicare un tatuaggio
temporaneo eseguito con henné naturale rosso, dipinto
su mani e piedi. In India è parte del rito nuziale e
coinvolge tutte le donne della famiglia. Una mistura
di polvere di henné, tè o caffè, succo di limone e olii
essenziali, viene applicata a mano libera con piccoli
bastoni o coni di plastica per formare complessi disegni,
simbolo di buon auspicio e protezione per la nuova vita
che si va a incominciare.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827
[email protected]
Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà
possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili
ore 18.30 I Arena Piemonte
Memoria
ore 21.00 I Arena Piemonte
ore 22.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli
Concerto
Concerto
Dall’Angola: Helder Macedo e Pepetela
L’amore dall’Egeo al Caspio
?Alos Live set
Intervengono Lucio Caracciolo e Paolo Sannella
Canti d’amore e separazione da Grecia, Turchia e
Azerbaijan
A cura de Il Mutamento Zona Castalia
Helder Macedo (1935), scrittore portoghese, nato in
Sudafrica e vissuto a lungo in Mozambico, partecipò alla resistenza contro la dittatura di Salazar. Ex
Ministro della cultura in Portogallo, ha esordito come
romanziere nel 1991. Il suo primo libro, Da qualche
parte in Africa uscito per Diabasis, racconta il passato
coloniale del Portogallo e, partendo dall’Africa, scopre
le radici della contemporaneità portoghese.
Pepetela (1941), pseudonimo di Artur Carlos Mauricio
Pestana dos Santos, è considerato oggi il più importane
scrittore angolano. Dopo aver combattuto, nel 1969,
con il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola, è stato ministro dell’Educazione e attualmente
insegna Sociologia all’Università di Luanda. Il suo
romanzo più noto, La generazione dell’utopia (1991),
edito in Italia da Diabasis, abbraccia trent’anni di
storia dell’Angola, tracciando un ritratto disincantato
di un paese a cavallo tra guerre di indipendenza e lotte
intestine.
Con Thoni Sorano (voce), Carmelo Siciliano (bouzouki,
oud, saz bağlama), Fakhraddin Gafarov (tar, oud,
saz), Sinan Cem Eroğlu (kaval) e Simone Amodeo
(daf, zarb)
Thoni Sorano, cantante di musica sufi turca e persiana
e autore di colonne sonore, incontra il polistrumentista catanese Carmelo Siciliano, esperto di musica
greca, e il virtuoso Fakhraddin Gafarov, suonatore
di tar, strumento tradizionale caucasico. Sulle note di
antichi strumenti come il saz e il bouzouki, nasce così
un suggestivo percorso musicale fra canti popolari
d’amore e di separazione del Mediterraneo, dalle coste
della Grecia alla Turchia, dalle steppe dell’Anatolia
al Mar Caspio. Ospiti della serata Simone Amodeo
alle percussioni e da Istanbul Sinan Cem Eroğlu,
suonatore di kaval.
Il live set ?Alos ha riscosso notevole successo nelle sue
tournée in Slovenia, Svizzera, Francia, Portogallo e
Italia Nel 2006 esce il disco ?ALOS “Ricordi Indelebili”
che viene presentato con un tour in Italia e Slovenia.
La performance musicale e multisensoriale “cooking
music” della signorina Alos nasce nel 2003; un live set
di canto, chitarra, violino, cibo, mostra di arti visive
“L’indiscreta” su musiche create appositamente per lei
da DJ Tonnerre , Mae Starr e Christian Rainer, che
coinvolge i cinque sensi e crea un’ interazione totale
con il pubblico.
Ingresso con biglietto unico per i due concerti
(?Alos e Void Ov Voices: Attila Csihar):
Euro 12,00 - Euro 10,00
Info e prenotazioni: 011/484 944
14 maggio
VENERDÌ
ore 23.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli
Concerto
15 maggio
SABATO
ore 11.00 I Arena Piemonte
Lingua
ore 12.00 I Arena Piemonte
Memoria
Void Ov Voices: Attila Csihar in concerto
Da Haiti: Jean Euphele Milcé
Dall’India: Raj Patel
A cura de Il Mutamento Zona Castalia
Introduce e modera Lucia Goracci
Introduce e modera Benedetto Vecchi
Noto per il suo eclettismo, il cantante ungherese Attila
Csihar è passato da band black metal come i Tormentor
o i Mayhem alla musica elettronica e sperimentale di
formazioni come i Sunn O))) di Steve O’Malley, collaborando con artisti come Oren Ambarchi, Merzbow,
Current 93 e Larsen. Ora in veste di solista, accompagna
la sua straordinaria voce, definita dalla critica “operistica”, con loops e texture sonore in una suggestiva esplorazione della sua lingua nativa, l’ungherese, e dei limiti
della vocalità umana.
Jean Euphele Milcé (1969), scrittore haitiano, esperto
di lingua creola e insegnante di letteratura, dal 2000
vive e lavora in Svizzera, in esilio volontario dal suo paese. Con L’alfabeto delle notti, edito in Italia da Gorée,
ha vinto il premio letterario Georges-Nicole Opera
Prima. Noir d’autore, il romanzo d’esordio di Milcé è
un viaggio nel cuore nero di Haiti: un commerciante
ebreo, bianco e omosessuale, indaga sulla morte del
suo amante attraversando la tragica realtà del paese,
tra riti voodoo, violenza e povertà. Haiti come non
era mai stata raccontata: una lunga discesa agli inferi
all’ombra della dittatura di Duvalier.
Raj Patel, economista anglo-indiano e studioso di politiche alimentari, ha lavorato per la Banca Mondiale e
per il World Trade Organization, prima di impegnarsi
in campagne internazionali contro queste stesse
organizzazioni. Attualmente insegna all’Università
di KwaZulu-Natal in Sudafrica e all’Università della
California. Feltrinelli ha pubblicato in Italia i suoi due
saggi più famosi: I padroni del cibo (2008), indagine
scioccante sul sistema di controllo delle risorse alimentari mondiali, e il recente Il valore delle cose e l’illusione
del liberismo (2010), lucida analisi che smonta uno ad
uno i dogmi dell’economia liberista.
Ingresso con biglietto unico per i due concerti
(?Alos e Void Ov Voices: Attila Csihar):
Euro 12,00 - Euro 10,00
Info e prenotazioni: 011/484 944
15 maggio
SABATO
ore 13.00 I Arena Piemonte
Lingua
ore 14.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 15.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 15.00 I Sala Arancio
Laboratori
Giochi linguistici
Dalla Malesia: Preeta Samarasan
Dal Sudafrica: Breyten Breytenbach
Seminario con Raj Patel
Conducono Anna Boario e Francesco Mele
A cura di Codice. Idee per la Cultura
Introduce e modera Monica Capuani
Intervengono Edoardo Sanguineti, Maria Teresa
Carbone, Bianca Maria Bruno
Modera Stefano Gallerani
Intervengono Silvia Ceriani e Franca Roiatti
A cura di Slow Food
In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la
vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di
adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura
torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati
sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici
di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone.
Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba
diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere
evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio
da semplice strumento condiviso in atto creativo.
Preeta Samarasan, nata e cresciuta in Malesia, si è trasferita negli Stati Uniti durante l’adolescenza. Laureata
in Musicologia, oggi vive in Francia. Tutto il giorno è
sera (Einaudi), finalista all’Orange Prize e al Commonwealth Writers’ Prize, è il suo primo romanzo. Sontuosa saga famigliare sullo sfondo del complesso intreccio
etnico della Malesia post-coloniale, il libro ripercorre le
vicende di tre generazioni di donne, svelando inconfessabili segreti sepolti da secoli e insieme raccontando la
storia di un intero popolo.
Breyten Breytenbach (1939), scrittore, poeta e pittore
sudafricano, insegna scrittura creativa all’Università
di New York. Attivista politico durante il periodo
dell’apartheid, lasciò il Sudafrica nei primi anni ’60 per
trasferirsi in Francia. Il suo ritorno clandestino in patria, nel 1975, gli costò l’arresto e sette anni di carcere
con l’accusa di essere un membro del KGB. Quegli
anni sono raccontati nel bestseller internazionale Le
veritiere confessioni di un terrorista albino (1985), già
pubblicato in Italia da Costa&Nolan e ora ritradotto
per i tipi di Alet: a vent’anni dalla fine dell’apartheid,
una riflessione sconvolgente e preziosa per comprendere le contraddizioni del Sudafrica.
La crisi alimentare è come uno tsunami che travolge
sia il Sud sia il Nord del mondo, mettendo in luce
l’estrema vulnerabilità dell’attuale sistema-cibo.
Molti sono i problemi “sul piatto”: i biocarburanti, la
prospettiva di una nuova Rivoluzione verde, il land
grabbing, la contraddizione di un pianeta iniquamente
suddiviso fra denutriti e obesi. Raj Patel, attivista,
accademico impegnato sulle tematiche alimentari e
autore, tra gli altri, di Food Rebellions! - La crisi e la
fame di giustizia (Slow Food Editore) ne discute con
Silvia Ceriani e Franca Roiatti, giornalista e autrice
di Il nuovo colonialismo - Caccia alle terre coltivabili
(Università Bocconi Editore).
15 maggio
SABATO
ore 16.00 I Arena Piemonte
Oralità
ore 17.30 I Arena Piemonte
Memoria
Dall’India: Shailja Patel
Dall’Iran: Said Sayrafiezadeh
Migritude - Performance poetica
Introduce e modera Hamid Ziarati
Introduce e modera Igiaba Scego
Sedici sari spuntano da un grosso baule da corredo: li
ha spediti una madre alla figlia “moderna” e testarda,
nella speranza che capisca e si pieghi alla tradizione.
Lei li srotola uno a uno e intanto racconta: storie di
migrazione, di guerra e di sopravvivenza quotidiana,
diaspore e povertà, cronache di famiglia e testimonianze dai tanti “invisibili” del mondo globalizzato.
Shailja Patel, poetessa afroindiana nata e cresciuta in
Kenya, attivista in diversi movimenti pacifisti e femministi, attraverso la forma recitativa della spoken word
propone una riflessione sui processi coloniali e postcoloniali, tra storia e toccante testimonianza di vita.
Il primo movimento di Migritude, Quando parla il Sari:
La madre è stato pubblicato in Italia da LietoColle.
Said Sayrafiezadeh (1968) è nato a New York da padre
iraniano e madre ebrea americana, entrambi membri
del Partito dei Lavoratori Socialisti. Il suo primo
romanzo, Quando verrà la rivoluzione avremo tutti lo
skateboard, racconta con irresistibile e feroce umorismo
l’adolescenza americana di un “figlio di comunisti”, fra
incomprensibili raduni politici, scorpacciate clandestine di tv e l’invidia per gli skate dei coetanei, oggetto
del desiderio promesso in regalo quando il proletariato
vincerà la sua battaglia... Il libro, uscito in Italia per
nottetempo, è stato inserito dal New York Times fra i
dieci migliori del 2009.
ore 18.30 I Arena Piemonte
Memoria
ore 19.00 I Sala Blu
Memoria
Dalla Guinea Equatoriale:
Donato Ndongo
Memorie di Piemonte.
I saperi della tradizione
Interviene Lucia Goracci
Presentano Piercarlo Grimaldi (Professore ordinario di
Antropologia Culturale presso l’Università degli Studi
di Scienze Gastronomiche, Pollenzo-Bra) e Marco
Revelli (Presidente della Fondazione Nuto Revelli)
Donato Ndongo (1950), giornalista e scrittore della
Guinea Equatoriale, costretto a lasciare il suo paese
per motivi politici, attualmente vive in Spagna. Autore
di saggi e romanzi, è stato direttore del Centro Studi
Africani dell’Università di Murcia. Nel romanzo Il
metrò, edito in Italia da Gorée, racconta la drammatica
odissea di un uomo che, inseguendo la speranza di una
vita diversa, lascia il suo villaggio nel cuore dell’Africa
per raggiungere l’Europa, dove si scontrerà con la società dei “bianchi” e le difficoltà di integrazione. Con
un ritmo narrativo che ricorda i cantastorie africani,
Ndongo traccia un memorabile affresco dell’Africa
post-coloniale e contemporanea.
Interviene Daniela Formento (Direttore regionale
Cultura, Turismo e Sport)
Oltre trent’anni di ricerche nel Piemonte della tradizione hanno permesso di raccogliere un patrimonio unico
di informazioni etnoantropologiche e saperi in via di
sparizione. Il progetto, che coinvolge l’Assessorato alla
Cultura della Regione Piemonte, Università di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo-Bra e la Fondazione Nuto
Revelli di Cuneo, con la collaborazione degli Istituti
Storici della Resistenza in Piemonte e dell’Archivio
Nazionale Cinematografico della Resistenza in Torino,
si propone dunque di creare la banca Memorie di Piemonte: i saperi della tradizione, ovvero un serbatoio di
conoscenze organizzate per territori, tempi, tematiche,
a cui affiancare l’istituzione dell’archivio I gesti e le
parole della Resistenza, destinato a raccogliere testimonianze in video dei protagonisti della Liberazione.
15 maggio
16 maggio
SABATO
ore 20.00 I Sala Blu
Concerto
Quel che resta è la voce
Un progetto a cura dell’Assessorato alla Cultura della
Regione Piemonte - Direzione Cultura, Turismo e Sport
A cura di Marinella Ollino
Con Antonio Damasco (voce), Lindita Kopliku
(piano), Zhoanna Guli (violino)
Voci registrate: David Lembi (voce congolese), Denice
Prelipcean (voce rumena), Lalli (voce piemontese e
voce siciliana), Lorenzo Geninatti (voce francoprovenzale),
Magalì Berardo (voce occitana), Teresa Geninatti
(voce francoprovenzale) e Vaishali Raokhande (voce
indiana)
Il punto di partenza sono due opere letterarie molto
diverse tra loro: il romanzo La canzone di Colombano
di Alessandro Perissinotto, una storia tutta piemontese, risalente alla metà del Cinquecento ma che reca in
sé tracce di profonda attualità, e i versi della poetessa
iraniana Farrokhzad Forugh, che denunciano l’oppressione delle donne attraverso l’uso della forma poetica.
Su questa base un gruppo di attori e musicisti ha costruito un suggestivo tessuto sonoro fatto di musiche e
lingue appartenenti a tradizioni lontane: un’armoniosa
babele per scoprire che, alla fine, davvero quel che
resta è la voce, al di là di tutte le differenze.
DOMENICA
ore 21.00 I Arena Piemonte
Concorso Lingua Madre
Concorso letterario nazionale
Lingua Madre
Senzavoce, senzaterra, soli - Spettacolo teatrale
Introduce Daniela Finocchi, ideatrice del concorso
Con Beppe Gromi - Compagnia Fabula Rasa
Patrizia Nicola - Autrice teatrale
Renzo Sicco - Assemblea Teatro
In scena: Sonia Aimiuwu, Francesca Carnevali,
Veronique Esteve, Laura Malaterra, Esther Ruggiero
Disegno luci: Stefano Fusaro Sculture sottili: Massimo Valz Brenta Scenografia: Don Juan Coreografia:
Antonella Usai Musica dal vivo: fisarmonica Roberto
Agagliate, chitarra Laura Malaterra
Regia: Beppe Gromi
Le donne migranti tracciano un percorso tra le storie di ieri,
quasi dimenticate, e quelle di oggi. Le voci tratte dai racconti
del Concorso Lingua Madre, sospese tra la concretezza del
bisogno e la forza dell’immaginazione, si fanno corpo e movimento, aprono su microcosmi, schegge di vita e sentimenti
in cui è possibile rispecchiarsi. Contro il silenzio assordante,
l’assuefazione alle notizie di sbarchi e morti, la cecità frettolosa, un invito all’ascolto reciproco e alla condivisione, senza
pregiudizi, con curiosità e rispetto. Perché siamo tutti in volo
tra il presente e il domani, siamo tutti migranti.
ore 11.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 12.00 I Arena Piemonte
Memoria
Dall’Etiopia: Maaza Mengiste
Dalla Siria: Farouk Mardam-Bey
Introduce e modera Angelo Del Boca
Introduce e modera Elisabetta Bartuli
In collaborazione con Slow Food
Maaza Mengiste (1973) è nata ad Addis Abeba, in
Etiopia. Dopo la caduta dell’imperatore Hailè Selassiè,
è scampata agli orrori della rivoluzione rifugiandosi
prima in Nigeria, poi in Kenya e infine negli Stati
Uniti. Si è laureata in Scrittura Creativa alla New York
University, dove insegna. Il suo romanzo d’esordio,
Lo sguardo del leone (edito in Italia da Neri Pozza), è
stato definito “un Dottor Zivago africano”: attraverso
le vicende di un medico e dei suoi due figli, racconta
gli anni bui che seguirono la caduta della monarchia
etiope e il regime di terrore instaurato dal consiglio
militare della rivoluzione.
Farouk Mardam-Bey (1944), giornalista siriano nato
a Damasco, è membro del comitato di redazione della
“Revue d’études palestiniennes” e consigliere culturale
presso l’Institut Du Monde Arabe di Parigi. Dirige la
collana di narrativa araba dell’editore francese Actes
Sud e ha pubblicato il saggio Gerusalemme. Il sacro e il
politico, scritto con Elias Sanbar (Bollati Boringhieri,
2002). Diventato famoso in Francia come critico
culinario, ha raccolto i suoi articoli sulla cucina araba,
pubblicati per anni sotto lo pseudonimo di Ziryab, nel
volume La cucina di Ziryab (Edizioni Lavoro, 2000).
16 maggio
DOMENICA
ore 13.00 I Arena Piemonte
Lingua
ore 14.00 I Arena Piemonte
ore 15.00 I Arena Piemonte
ore 15.00 I Sala Arancio
Memoria
Memoria
Giochi linguistici
Dal Pakistan: Kamila Shamsie
Dalla Cecenia: Susanne Scholl
Africagiocando
Conducono Anna Boario e Francesco Mele
A cura di Codice. Idee per la Cultura
Introduce e modera Livia Manera
Introduce e modera Monica Capuani
Laboratorio ludico educativo
Kamila Shamsie (1973), apprezzata scrittrice anglopakistana, è una firma prestigiosa dell’ “Indipendent” e del
“Guardian” per le questioni relative al Pakistan, all’India e
all’Afghanistan. Per la sua opera d’esordio, In the City by
the Sea, ha ricevuto nel 1999 il premio letterario assegnato
dal primo ministro pakistano. In Italia sono usciti, per
Ponte alle Grazie, i romanzi Sale e zafferano (2001),
Kartografia (2004), Versi spezzati (2005) e il recente
Ombre bruciate (2010), epica vicenda di disastri scampati
e affrontati, che abbraccia con straordinaria maestria sei
decenni di storia, dalla bomba atomica su Nagasaki alla
tragedia dell’11 settembre.
Susanne Scholl (1949), giornalista austriaca, ha lavorato nella redazione tedesca di Radio Österreich International, nella sezione esteri dell’Austria Presse Agentur
(APA) e infine, nel 1986, in quella per l’Europa
Orientale della rete televisiva austriaca ORF. Nel 1989
è stata inviata dall’ORF a Bonn e nel 1991 a Mosca,
dove ha diretto la redazione dal 1994 al 1997.
Nel 2006 ha girato un film sulla Russia dopo Anna
Politkowskaja, lavoro che le ha procurato non pochi
problemi con la polizia russa. Nel 2007 le sono stati
inoltre assegnati i premi giornalistici Axel-Corti e
Concordia, per il coraggio e l’obiettività dimostrate nel
corso della sua lunga esperienza giornalistica nelle exrepubbliche sovietiche. Ragazze della guerra, pubblicato in Italia da Voland, raccoglie testimonianze delle
donne cecene sulle difficoltà di ogni giorno dall’inizio
delle ostilità politiche e militari con Mosca.
In ogni cultura i giochi linguistici rispecchiano la
vitalità di una lingua, la sua flessibilità, la capacità di
adeguarsi ai mutamenti storici e sociali. Dopo l’esperienza della scorsa edizione, Codice. Idee per la cultura
torna dunque a proporre nuovi format di gioco basati
sulla malleabilità della lingua e sui contenuti semantici
di alcune parole chiave, coerenti con i temi del Salone.
Trasformazioni, neologismi, calembour, cruciverba
diventano un piacevole mezzo per scoprire il potere
evocativo delle parole e per trasformare il linguaggio
da semplice strumento condiviso in atto creativo.
Laboratori
Conducono Valentina Acava Mmaka e Peter Kuria
Asamba
In Africa i bambini non hanno le play station, la barbie, il lego o il computer. In Africa i bambini giocano
con ciò che offre la natura o riciclando materiale di
scarto, e nel riutilizzare e trasformare elementi già
esistenti salvaguardano il loro patrimonio ambientale. Valentina Acava Mmaka e Peter Kuria Asamba
propongono un laboratorio per riscoprire la gioia di
costruirsi da soli il proprio giocattolo. Attraverso favole
e leggende tradizionali, guideranno i bambini fino alle
origini dei più antichi giochi africani, stimolandone
ingegno e fantasia nella creazione di oggetti unici e
preziosi perchè fatti con le proprie mani.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827
[email protected]
Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà
possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili
16 maggio
DOMENICA
ore 16.00 I Arena Piemonte
Oralità
ore 17.00 I Arena Piemonte
Memoria
Da Cuba: Mirta Portillo
Da Cuba: Cecilia Samartin
Un’antica storia afrocubana - Performance canora
Introduce e modera Alessandra Casella
Drammaturgia, regia e narrazione Mirta Portillo
Mirta Portillo, narratrice orale cubana, attrice e
artista figurativa, ha cominciato la sua carriera di
cantadora scrivendo racconti per bambini. Nel 1998
ha fondato il “Parquecito de los Cuentos”, un luogo
dove i bambini imparano ad ascoltare, raccontare e
scrivere storie. Per la sua attività ha ricevuto numerosi
premi e riconoscimenti e ha partecipato a vari festival
internazionali dedicati all’arte del racconto orale.
La sua performance canora riporta alla memoria,
attraverso i racconti della tradizione orale, il sequestro
degli uomini, delle donne e dei bambini rapiti in
Africa e portati come schiavi a Cuba, i loro tentativi di
mantenere intatte le loro credenze religiose e le caratteristiche di alcune delle principali divinità Yorrubbà.
Cecilia Samartin (1961), nata all’Havana durante la rivoluzione castrista, è cresciuta a Los Angeles e vive tuttora in
California. Psicologa specializzata in terapia della famiglia,
è autrice di alcuni romanzi di successo tradotti in tutta
Europa: per le sue storie di esilio e viaggi alla ricerca di se
stessi è già stata acclamata come “la nuova Isabel Allende”.
Anche Señor Peregrino, uscito nel 2005 e appena tradotto
da Bompiani, è la storia di un doppio viaggio: quello di
una giovane cubana che arriva negli Stati Uniti per cancellare un difetto fisico che la deturpa e quello di un vecchio
signore e del suo pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
ore 17.00 I Sala Arancio
Laboratori
Laboratorio di Rangoli - disegni
con la sabbia colorata beneaugurante
A cura della Rete Italiana di Cultura Popolare
Il Rangoli, la decorazione di muri e spiazzi con polveri
colorate, è la forma d’arte tradizionale più popolare in
India. Complesse geometrie o intricati motivi di fiori
e animali vengono composti con misture di polveri,
semi e fiori, farine e succo di lime, di fronte ai templi
o sugli usci delle case in occasione di varie festività
religiose. Ogni regione indiana ha la sua tecnica e ogni
famiglia le sue tradizioni, tramandate di madre in
figlia con straordinari risultati di precisione e bellezza.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432
6827 [email protected]
Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà
possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili
ore 18.00 I Arena Piemonte
Memoria
Dal Kenya: Valentina Acava Mmaka
Introduce e modera Luciano Del Sette
Valentina Acava Mmaka (1971), nata a Roma, ha
vissuto in Kenya e in Sudafrica. Giornalista, scrittrice
e poetessa, si occupa di mediazione interculturale lavorando per scuole e associazioni, in Italia e in Africa.
Con il suo compagno Peter Wis Kuria Asamba, artista
acrobata e musicista, ha scelto di essere “migrante al
contrario”, risalendo controcorrente i flussi migratori che dall’Africa si riversano in Italia. Nel romanzo
autobiografico Il viaggio capovolto, uscito da Epoché,
racconta un’Africa lontana da retorica e stereotipi,
tracciando un acuto confronto con l’Italia di oggi, fra
eccessi e contraddizioni.
A seguire, performance acrobatica di Peter Wis Kuria
Asamba e Aenea Amin Ochaka (Kenya)
16 maggio
17 maggio
DOMENICA
ore 20.30 I Arena Piemonte
Concerto
LUNEDÌ
ore 22.00 I Spazio spettacoli San Pietro in Vincoli
Te a t r o
ore 11.00 I Arena Piemonte
Memoria
Franca Masu in concerto
Odiséa di Tonino Guerra
Dall’India: Samina Ali
Con Franca Masu (voce), Salvatore Maltana (contrabbasso), Alessandro Girotto (chitarra) e Roger Soler
(percussioni).
Teatro delle Albe
Introduce e modera Claudio Gorlier
A cura di FolkClub
Definita dalla critica “una diva della canzone mediterranea”, Franca Masu, figlia d’arte ed ex insegnante
di lettere riconvertita alla musica, è l’esponente più
internazionale dell’antica cultura catalana che ancora
vive nel piccolo centro marinaro di Alghero. Dal jazz
al canto tradizionale mediterraneo, dal Fado al tango
argentino, la cantante sarda si è costruita disco dopo
disco una sua originalissima identità artistica che l’ha
fatta apprezzare dalla critica internazionale e l’ha portata ad esibirsi in festival e rassegne in tutto il mondo.
Traduzione Giuseppe Bellosi
“Lettura selvatica” di Roberto Magnani
A cura di Marco Martinelli
Tecnico suono e luci Luca Fagioli
Produzione Ravenna Teatro
A cura del Mutamento Zona Castalia
Il dialetto come lingua incarnata, un pozzo da cui attingere visioni e immaginario, un contatto con i fantasmi
dei nostri antenati: il ravennate Teatro delle Albe ne ha
fatto uno dei cardini irrinunciabili della sua poetica, con
esiti altissimi. E al dialetto romagnolo si rivolge ancora per
affrontare il viaggio di Ulisse, attraverso una doppia riscrittura dell’opera omerica: quella del poeta Tonino Guerra e
quella dello studioso di tradizioni romagnole Giuseppe
Bellosi. Solo in scena, accompagnato dalla musica di
Bach, Roberto Magnani si lascia così guidare dal suono
familiare del dialetto della sua terra per raccontare i mondi
lontani percorsi da Ulisse.
Ingresso a pagamento: Euro 10,00 - Euro 7,00
Info e prenotazioni: 011/484 944
Samina Ali, giovane autrice indo-americana, nata a
Hyderabad, si trasferì negli Stati Uniti con la famiglia a
soli sei mesi di età. Da allora però ha sempre trascorso
metà di ogni anno in India, frequentando anche le
scuole del suo paese d’origine. Nel suo romanzo d’esordio, Giorni di pioggia a Madras (2004), pubblicato in
Italia da e/o, racconta, con espliciti spunti autobiografici, le vicende di una giovane indiana musulmana che,
tornata dagli Stati Uniti nella sua città natale, si trova
ad affrontare difficoltà, tabù e contraddizioni di una
moderna comunità musulmana.
ore 12.00 I Arena Piemonte
Concorso Lingua Madre
Concorso letterario nazionale
Lingua Madre
Premiazione V° Concorso letterario nazionale Lingua Madre
Introducono: Ernesto Ferrero (Direttore editoriale
Salone Internazionale del Libro) e Daniela Finocchi
(ideatrice del Concorso)
Consegnerà i premi Alketa Kosova, vincitrice della IV°
edizione del Concorso
Parteciperanno alla premiazione:
Michele Coppola, Assessore Regionale alla Cultura
Giovanna Quaglia, Assessore Regionale
alle Pari Opportunità
Sabrina Gambino, Presidente della Commissione
Regionale Pari Opportunità
Rappresentanze diplomatiche dei Paesi d’origine delle
vincitrici
Letture animate di Francesca Carnevali
Proiezioni video:
• Lingua Madre Duemilanove, un anno di racconti,
presentazioni, interviste, incontri attraverso l’Italia
(idd.produzioni)
• Booktrailer Lingua Madre - Racconti di donne
straniere in Italia (idd.produzioni)
• Spot promozionale (APD Torino)
17 maggio
LUNEDÌ
ore 14.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 15.00 I Arena Piemonte
Lingua
ore 16.00 I Arena Piemonte
Oralità
ore 17.00 I Arena Piemonte
Lingua
Dal Perù: Oscar Colchado Lucio
Dal Marocco: Abdelfattah Kilito
Da Cuba: Mirta Portillo
Dall’Algeria: Tahar Lamri
Introduce e modera Antonio Melis
Intervengono Maria Elena Paniconi ed Elisabetta Bartuli
Un’antica storia afrocubana - Performance canora
Oscar Colchado Lucio (1947), poeta e scrittore peruviano, insegna Lingua e letteratura ispanica a Lima ed
è tra i fondatori del “Grupo Literario Isla Blanca”. Autore di romanzi e racconti per ragazzi molto apprezzati
in America Latina, ha vinto numerosi premi letterari e
un suo libro per ragazzi, Cholito en los Andes mágicos,
è diventato il soggetto di una popolare serie televisiva.
Rosa Coltello, uscito nel 1997 e ora pubblicato in Italia
da Gorée, racconta, attraverso un visionario viaggio
nell’aldilà, il periodo sanguinoso dei guerriglieri di
Sendero Luminoso, il gruppo rivoluzionario maoista
che divise il Perù negli anni ’80 e tornato di recente a
colpire il paese.
Abdelfattah Kilito (1945), intellettuale marocchino
e docente di letteratura presso la Facoltà di Lettere
Muhammad V di Rabat, è autore di diversi saggi di
critica letteraria, alcuni dei quali tradotti e apprezzati
anche in Italia: L’autore e i suoi doppi. Saggio sulla letteratura araba classica (Einaudi 1988) e L’occhio e l’ago.
Saggio sulle “Mille e una notte” (il Melangolo 1994). La
raccolta Esplorazioni, pubblicata in Italia da Mesogea,
segna il suo esordio nella narrativa con quattro storie
in bilico tra ironia e inquietudine, affacciate sui paradossi della vita quotidiana e delle relazioni umane.
Il pellegrinaggio della voce - Performance poetica
con accompagnamento musicale
Drammaturgia, regia e narrazione Mirta Portillo
Mirta Portillo, narratrice orale cubana, attrice e artista
figurativa, ha cominciato la sua carriera di cantadora
scrivendo racconti per bambini. Nel 1998 ha fondato il
“Parquecito de los Cuentos”, un luogo dove i bambini
imparano ad ascoltare, raccontare e scrivere storie. Per la
sua attività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e
ha partecipato a vari festival internazionali dedicati all’arte
del racconto orale.
La sua performance canora riporta alla memoria, attraverso i racconti della tradizione orale, il sequestro degli
uomini, delle donne e dei bambini rapiti in Africa e portati
come schiavi a Cuba, i loro tentativi di mantenere intatte
le loro credenze religiose e le caratteristiche di alcune delle
principali divinità Yorrubbà.
Tahar Lamri (1958) è nato ad Algeri e, dopo aver
vissuto in Libia, in Francia e in altri paesi europei, dal
1986 si è stabilito in Italia. Scrittore, saggista e traduttore, si occupa di multiculturalismo e letteratura della
migrazione, partecipando e organizzando convegni e
seminari. Ha scelto di scrivere in italiano, lingua di
adozione che nei suoi libri rivela l’eco antica di altri
idiomi e, contaminata con l’arabo, il dialetto algerino
e il francese, si fa specchio di un fecondo meticciato
culturale. La performance poetica è tratta dal libro di
racconti edito da Mangrovie I sessanta nomi dell’amore,
che racchiude la storia dell’incontro tra un uomo e una
donna, dotati ambedue di eccezionale libertà ed intelligenza e del coraggio di rinunciarvi, per essere solo
l’altro per l’altro e permettere il raro dispiegare della
dialettica tra amanti che, pur sembrando impossibile, è
di unica bellezza.
17 maggio
LUNEDÌ
ore 18.00 I Arena Piemonte
Memoria
ore 18.00 I Sala Arancio
Laboratori
ore 20.00 I Arena Piemonte
Concerto
Dalla Somalia: Mohamed Aden Sheick
Quando i libri erano di stoffa
Shashank Subramaniam duo in concerto
Intervengono Pietro Petrucci e Pietro Marcenaro
Laboratorio ludico educativo
Con Shashank Subramanyam (flauto) e
Neyveli Venkatesh (mridangam)
Mohamed Aden Sheikh (1936), chirurgo somalo
laureato in Italia, è stato uno dei principali dirigenti
politici del regime di Siad Barre. Finito in prigione
una prima volta nel 1975, per ragioni politiche, fu
fatto arrestare di nuovo dal dittatore nel 1982 con
l’accusa di cospirazione. Tornato in libertà dopo sei
anni di isolamento carcerario, si è trasferito in Italia
dove ha ripreso ad esercitare la professione di medico.
In La Somalia era un’isola dei Caraibi, pubblicato da
Diabasis e curato dal giornalista Pietro Petrucci,
Sheikh ripercorre la sua storia e insieme quella, da noi
quasi sconosciuta, della Somalia e dell’Italia coloniale,
fra giochi di potere e scontri di culture.
Conduce Peter Wis Kuria Asamba
Attingendo dalla vasta tradizione orale di miti e leggende dell’Africa orientale, Peter Wis Kuria Asamba,
artista, acrobata e musicista, guiderà i partecipanti al
laboratorio nella realizzazione di un vero libro di stoffa
secondo l’uso delle antiche società africane. Dall’ascolto di una fiaba in lingua kiswahilli si passerà alla sua
drammatizzazione, traduzione e interpretazione, per
arrivare infine ad una trasposizione iconografica utilizzando splendidi tessuti tradizionali.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazioni: Il Circolo dei Lettori - 011/432 6827
[email protected]
Presso lo stand Arena Piemonte, nei giorni del Salone, sarà
possibile prenotare gli eventuali ultimi posti disponibili
A cura di FolkClub
Il giovane maestro indiano Shashank Subramanyam è considerato il più importante flautista della
musica tradizionale del Karnataka, regione dell’India
Meridionale. Figlio d’arte e precocissimo talento, ha
cominciato la sua carriera suonando il violino, per poi
passare al flauto sotto la guida del leggendario maestro
Mahalingam. Dall’età di undici anni tiene concerti in
tutto il mondo, ospite dei più prestigiosi teatri e istituzioni culturali. Accompagnato dal maestro Venkatesh,
suonatore di mridangam (strumento a percussione
indiano), porta a Torino le sonorità e la straordinaria
tecnica della musica classica indiana.
Bando concorso
CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE LINGUA MADRE
Art.1 Sono ammesse al “Concorso letterario nazionale Lingua Madre” dell’anno
2010/2011, tutte le donne straniere residenti in Italia, anche di seconda o terza
generazione, che desiderino esprimere e approfondire il rapporto tra la propria
identità, le proprie radici e il paese che le ospita, cioè l’Italia. Sono ammesse altresì
tutte le donne italiane che vogliano raccontare storie di donne straniere che hanno
conosciuto, amato, incontrato e che hanno saputo trasmettere loro “altre” identità.
Art.2 Il titolo del concorso é “Lingua Madre”, sviluppato in due sezioni:
a) Le donne straniere raccontano
b) Le donne italiane raccontano le donne straniere
Art.3 Le opere, di lunghezza non superiore alle 5 cartelle (9 mila battute circa), devono pervenire entro il 31/12/10, insieme a nome, cognome, indirizzo, data e luogo di
nascita, recapito telefonico, e-mail e nazionalità esclusivamente per posta a:
Concorso letterario nazionale Lingua Madre
CASELLA POSTALE 427,
Via Alfieri, 10 - 10121 Torino Centro
(Informazioni: www.concorsolinguamadre.it
[email protected] • tel/fax 011 447 62 83).
Art.4 Ogni concorrente può partecipare con un solo racconto inedito, da
presentare in tre copie, stampate o scritte a mano in stampatello. Su tutte le copie
devono essere riportati: nome, cognome, indirizzo, data e luogo di nascita, recapito
telefonico, e-mail e nazionalità. Gli elaborati inviati non verranno restituiti.
Art.5 Si richiede di scrivere in italiano, perché l’Italia è il paese di residenza e il
luogo dove il Concorso è bandito ma è consentita, anzi incoraggiata, la collaborazione tra donne straniere e donne italiane nel caso l’uso della lingua italiana scritta
presenti delle difficoltà. Tutto questo nello spirito della valorizzazione dell’intreccio
culturale che è prima di tutto intreccio relazionale: assistenza non è affatto perdita
sul piano identitario, al contrario è proprio nella relazione che l’identità si afferma
in modo positivo e non preclusivo.
Art.6 La giuria, le cui decisioni sono inappellabili, è composta da scrittrici/tori,
giornaliste/i, rappresentanti politiche/ci e studiose del pensiero femminile.
Art.7 Premi. Le prime tre classificate della sezione Le Donne Straniere Raccontano
più una della sezione Le Donne Italiane Raccontano le Donne Straniere si aggiudicheranno un premio in denaro (1° classificata 1000 euro, 2° classificata 500 euro,
3° classificata 400 euro, premio Sezione Speciale Donne Italiane Raccontano le
Donne Straniere 400 euro), un diploma e la partecipazione alla premiazione durante il Salone Internazionale del Libro di Torino 2011. Saranno inoltre coinvolte in
attività e presentazioni a discrezione del Concorso.
Art.8 Premio speciale SlowFood-Terra Madre. Un ulteriore premio consistente
nella pubblicazione sulla rivista SlowFood, offerto da Slow Food-Terra Madre,
verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente ispirato ai temi
legati al cibo ed alla sua produzione, tra quelli selezionati dalla giuria del Concorso
(maggiori informazioni su www.slowfood.it • www.terramadre.info).
Art.9 Premio speciale Torino Film Festival. Un ulteriore premio consistente
nell’abbonamento gratuito a Torino Film Festival 2011, offerto da Torino Film
Festival, verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente adatto
ad essere trasposto in sceneggiatura cinematografica, tra quelli selezionati dalla
giuria del Concorso.
Art.10 Premio speciale Rotary Club Torino Mole Antonelliana. Un ulteriore
premio di 800 euro (ottocento euro) offerto dal Rotary Club Torino Mole
Antonelliana verrà assegnato all’autrice straniera del racconto maggiormente
ispirato ai temi della pace e della tolleranza nel mondo, tra quelli selezionati dalla
giuria del Concorso.
Art.11 Premio speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Un ulteriore
premio verrà offerto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Sono ammesse
tutte le donne straniere residenti in Italia, che desiderino esprimere, con un unico
scatto fotografico, il rapporto tra la propria identità, le proprie radici e il paese che
le ospita, cioè l’Italia. Sono ammesse anche tutte le donne italiane che vogliano
rappresentare con uno scatto fotografico le storie di donne straniere. Le fotografie
dovranno pervenire entro il 31 dicembre 2010 su supporto digitale alla casella
postale del Concorso oppure tramite e-mail a [email protected].
Le immagini saranno sottoposte alla valutazione di una giuria di esperti designata
dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: gli scatti selezionati saranno esposti
in Fondazione nel corso di una mostra nell’autunno 2011. Inoltre, la giuria
attribuirà un Premio allo scatto migliore. Le autrici potranno concorrere sia con
una fotografia sia con fotografia e racconto (come da art.1).
Art.12 Premio speciale Giuria Popolare. I dieci racconti finalisti saranno consultabili e potranno essere votati sul sito del Salone del Libro www.salonelibro.it.
entro il 30/04/2011. L’autrice del racconto più votato dai lettori riceverà in premio
alcune prestigiose pubblicazioni artistiche. Fra tutti coloro che parteciperanno
alla votazione, verrà estratto un nome a sorte che riceverà in premio i libri del
Concorso Lingua Madre e l’ingresso gratuito al Salone del Libro.
Art.13 Tutti i testi selezionati saranno pubblicati in un libro edito nel corso del
2011, di cui sarà assegnata copia alle autrici.
Art.14 Le concorrenti rinunciano al diritto economico d’autore. La proprietà
letteraria sarà del Concorso letterario nazionale Lingua Madre.
Art.15 Alle vincitrici e alle autrici delle opere selezionate sarà inviata comunicazione dell’esito del concorso entro il 30/04/2011 e contestualmente sarà indicata
la data e il luogo della cerimonia di premiazione.
Art.16 Ai sensi della legge 675/96 si comunica che tutti i dati personali dei quali
il Concorso letterario nazionale Lingua Madre entrerà in possesso, saranno usati
solo per quanto attiene il Concorso e le attività collegate. I dati raccolti non
verranno in alcun caso comunicati o diffusi a terzi per finalità diverse da quelle
del Concorso.
Art.17 La partecipazione al Concorso comporta l’accettazione di tutte le norme
contenute nel presente bando. La non accettazione, anche di una sola di queste,
annulla la partecipazione al Concorso.
Il programma potrebbe subire variazioni
Vi preghiamo pertanto di verificarlo sul sito
www.circololettori.it/linguamadre
che verrà costantemente aggiornato
In collaborazione con
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