07 - Servizi di finanziamento - "PARTHENOPE"
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07 - Servizi di finanziamento - "PARTHENOPE"
I servizi di finanziamento Giuseppe G. Santorsola 1 Strumenti di finanziamento Attivo sterilizzazione attivo securitisation smobilizzo sconto factoring Giuseppe G. Santorsola Passivo Cap. sociale Utili mutuo Riserve Fondi Titoli m-l Debiti m-l Debiti breve Titoli a breve Debiti comm. Imm. mat. Imm. imm. Imm. finan. Mat. Prime Semilav. Prod. finiti Titoli Crediti Cassa Altre Imp. e rischi Anticipi su fattura prestito titoli Apercredito Sbf PcT Cambiali finanziarie 2 Fido e prestiti • “L’istruttoria di fido è costituita da quell’insieme di indagini, ricerche, analisi ed elaborazioni destinate a fornire elementi di valutazione ai competenti organi della banca per la formulazione di un giudizio circostanziato sulla richiesta di affidamento inoltrata dalla clientela, in relazione sia alla sua capacità di rimborso sia ai rischi insiti nell’operazione” (Borroni, Oriani “Le operazioni bancarie”, il Mulino, 1997) • Il fido è il naturale presupposto di qualsiasi prestito Giuseppe G. Santorsola 3 Fido e prestiti a breve/a medio-lungo termine prestiti per cassa finalizzati/non finalizzati prevedono due contrapposte obbligazioni aventi ad oggetto denaro per il capitale circolante/per il capitale fisso in bianco/a base controllata/a base garantita prestiti di firma solo in caso di insolvenza o inadempienza dell’impresa affidata, la banca è costretta a un esborso di denaro Giuseppe G. Santorsola tipo di obbligazione bancaria 4 Economia degli degli intermediari intermediari finanziari finanziari Economia Apertura di credito E’ il contratto con il quale la banca si impegna a mettere a disposizione del cliente una certa somma di denaro, normalmente a tempo indeterminato o talvolta a scadenza definita; può essere concessa “allo scoperto” oppure sulla base di garanzie reali o personali. – Se l’apertura di credito è a tempo indeterminato ciascuna delle parti può ritirarsi con un preavviso che può essere stabilito dal contratto o dagli usi o, in mancanza, è definito in 15 giorni. – Se non è convenuto altrimenti, l’accreditato può utilizzare in più volte il credito e può con successivi versamenti ripristinare la sua disponibilità (apertura di credito ordinaria). Giuseppe G. Santorsola 5 Apertura di credito • Il conto corrente bancario è regolato da tassi di interesse attivi e passivi, nonché da altre condizioni economiche quali: la “commissione di massimo scoperto”; i giorni di accredito dei versamenti e di addebito dei pagamenti; le spese e le commissioni relative alla tenuta del conto. • E’ un contratto consensuale, perché si perfeziona senza che la somma messa a disposizione venga realmente utilizzata. Giuseppe G. Santorsola 6 Apertura di credito classificazioni semplice Modalità utilizzo in c/c in bianco Apercredito Garanzie Credito per elasticità di cassa garantita garanzie reali Apercredito ordinaria Apercredito garantita Giuseppe G. Santorsola garanzie personali 7 Apertura di credito data contabile e data valuta L’estratto conto e la staffa (o scalare) È il prospetto nel quale le operazioni registrate cronologicamente nell’estratto conto vengono riclassificate in ordine valuta. Operazione necessaria per il calcolo degli interessi mediante il procedimento “amburghese” È il documento che riepiloga con varia periodicità (mensile o trimestrale) le operazioni contabilizzate dalla banca in ordine cronologico Saldo 1 Valuta 1 Saldo 2 Valuta 2 gg da val. 1 a val. 2 Giuseppe G. Santorsola Saldo n-1 Valuta n-1 gg da val. 2 a val. 3 Saldo n Chiusura conto gg da val. n -1 a val. n 8 Apertura di credito Le competenze della banca Interessi Si calcolano applicando al totale dei numeri dare (avere) il tasso passivo (attivo) concordato con la banca. A tali interessi la banca sottrae una ritenuta fiscale del 27% numeri Dare Avere Saldi liquidi Dare * gg da valuta [n-1] a valuta [n] Saldi liquidi avere * gg da valuta [n-1] a valuta [n] Calcolo interessi Dare Avere (TOT numeri Dare * tasso Dare)/36500 (TOT numeri Avere * tasso Avere)/36500 Commissione di massimo scoperto Aliquota dello 0,25% al massimo saldo dare del trimestre con eventuale limitazione ad una certa quota degli interessi (di solito 25%) Rimborsi spese Spese fisse di chiusura e spese proporzionale al numero delle operazioni contabilizzate nella staffa del periodo Giuseppe G. Santorsola 9 Apertura di credito grado di utilizzo e costo effettivo Grado di utilizzo = Totale numeri dare di periodo Importo fido * gg apertura conto gg intercorrenti: Varia tra 0 (assenza di utilizzo) e 100%: più il rapporto è alto, maggiore è l’utilizzo e minore la riserva di indebitamento ancora utilizzabile. • Tra la data di concessione e la prima chiusura se il conto è stato aperto durante il trimestre in corso • Tra la valuta di riapertura e la valuta di chiusura negli altri casi Costo effettivo per il cliente = 36.500 * (interessi passivi + c.m.s.) Sommatoria numeri Dare * 1.000 Oneri a carico del cliente (a rigore dovrebbero essere considerate anche le spese di chiusura) Rappresenta il valore sul quale gli interessi a debito sono stati materialmente calcolati Giuseppe G. Santorsola 10 Apertura di credito pregi e difetti • Consente al cliente di adeguare il costo del credito al reale fabbisogno e per l’effettivo tempo di utilizzo. • Aderisce con immediatezza alle necessità variabili della liquidità aziendale. • E’ la forma più onerosa di indebitamento. • La banca a fronte di significativi ricavi finanziari e non, sopporta un rischio di credito e un rischio di tesoreria significativi. • Richiede un continuo ed attento monitoraggio per utilizzo proprio. • E’ un indicatore di liquidità del cliente e il suo utilizzo abbinato al c/c ha un potere informativo elevato sull’azienda, sui suoi clienti e fornitori. Giuseppe G. Santorsola 11 Credito per elasticità di cassa e scoperto di valuta • I prelievi di importo limitato eccedenti le disponibilità depositate sul conto corrente rappresentano un credito per elasticità di cassa (scoperto di conto) che si caratterizza per l’assenza di uno schema contrattuale formalizzato e per la limitata durata temporale. • Lo scoperto di valuta si manifesta su un conto corrente passivo (raccolta) qualora per effetto della metodologia di calcolo degli interessi (metodo scalare, procedimento amburghese) si manifestano differenze nel segno del saldo in linea capitale (rinvenibile nell’estratto conto) e del saldo per valuta (rinvenibile nello scalare interessi). Giuseppe G. Santorsola 12 Sconto “E’ il contratto con il quale la banca, previa deduzione dell’interesse, anticipa al cliente l’importo di un credito verso terzi non ancora scaduto mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso.” (art. 1858 Cod. civ.) Alla scadenza dell’effetto: utilizzo in unica soluzione (netto ricavo) o credito revolving nel caso di castelletto di sconto. Autoliquidante a seguito del pagamento della cambiale alla scadenza. Diritto di regresso nei confronti del cedente se gli effetti non sono pagati a scadenza. Giuseppe G. Santorsola 13 Sconto • Non necessariamente lo sconto ha ad oggetto cambiali: con il termine “effetti” ci si riferisce, anche se impropriamente dal punto di vista giuridico, non solo alle cambiali, ma anche alle ricevute bancarie (Ri.Ba., ricevute di quietanza) e alle fatture. • La cessione è pro solvendo: se alla scadenza il debitore è inadempiente, il cliente affidata è tenuto a rimborsare il valore nominale del credito alla banca; • La banca individua l’importo massimo di crediti commerciali per i quali può essere richiesto lo sconto. Giuseppe G. Santorsola 14 Sconto Economia degli degli intermediari intermediari finanziari finanziari Economia effetti cambiari E’ possibile distinguere le cambiali: in base all’emittente: pagherò cambiario, cambiale tratta accettata o non accettata in base all’operazione sottostante: cambiale commerciale, cambiale finanziaria in base alla garanzia che può sussistere: cambiale agraria, cambiale ipotecaria,… in base a particolari esigenze: cambiale intergruppo, commerciale,… Giuseppe G. Santorsola 15 Sconto Economia degli degli intermediari intermediari finanziari finanziari Economia effetti cambiari Se lo sconto riguarda cambiali emesse a fronte di fornitura di merci o prestazione di servizi, la banca può farsi cedere dal traente il suo credito derivante dalla fornitura medesima, con apposita clausola definita “cessione della provvista”. La singola operazione di sconto cambiario rientra normalmente nella messa a disposizione di un limite globale di rischio ammesso dalla banca, utilizzabile su base rotativa (“castelletto di sconto”). Giuseppe G. Santorsola 16 Portafoglio s.b.f. E’ un’operazione che consente di poter disporre attraverso il c/c di una somma pari al credito documentato da Ri.Ba. o fatture di volta in volta presentate alla banca, nell’ambito dell’apposito fido detto “castelletto s.b.f.”, con rientro al pagamento degli stessi. • Mediante la clausola “salvo buon fine”: la banca si riserva il diritto di annullare l’accredito dell’operazione se non riesce a ottenere il controvalore dei titoli di cui si tratta. • A differenza dello sconto, gli interessi sono posticipati e calcolati sull’effettivo utilizzo. • L’accredito delle somme corrispondenti ai crediti può avvenire su: conto corrente di corrispondenza conto anticipo s.b.f. conto evidenza s.b.f. Giuseppe G. Santorsola 17 Factoring Contratto con il quale una società specializzata acquista la totalità o una parte omogenea di crediti commerciali di un’altra società • Il factoring avviene secondo l'istituto della cessione previsto dal C.C. o secondo quanto stabilito dalle Legge 52/1991. • Il ricorso al factoring è conseguenza delle esigenze legate alla politica di credito commerciale attuata dall’impresa. La concessione di dilazioni di pagamento alla clientela può dar luogo ad una serie di problemi amministrativi, legati alla gestione del portafoglio crediti; economici, relativi alla possibilità di insolvenza dei clienti; e finanziari, derivanti dal fabbisogno finanziario conseguente ad un non corretto equilibrio tra dilazioni concesse ai propri clienti e dilazioni ottenute dai propri fornitori. Giuseppe G. Santorsola 18 Factoring componente servizi servizi gestionali componente finanziaria servizi assicurativi finanziamento informazioni sui debitori gestione portafoglio cred cessione pro-soluto contabilizzazione riscossione contenzioso recupero maturity factoring invoice discounting full factoring Giuseppe G. Santorsola 19 Factoring IMPRESA CEDENTE DEBITORE rapporto di fornitura fornitore CEDUTO cliente notifica cessione crediti pagamento del debito servizi di anticipazione crediti FACTOR CESSIONARIO Ipotesi: full factoring e esito positivo della riscossione dei crediti Giuseppe G. Santorsola 20 Factoring Processo tipico di un rapporto di factoring Valutazione dell’impresa cedente Valutazione del portafoglio crediti Definizione del plafond globale (rotativo) Erogazione dell’anticipo Incasso crediti Giuseppe G. Santorsola 21 Factoring Le imprese “adatte” al factoring • • • • • Imprese di recente costituzione PMI in fase di espansione PMI con componenti stagionali di attività PMI in cui la gestione del circolante è strategica PMI sane ma dotate di risorse finanziarie inadeguate al giro di affari Vantaggi/necessità di esternalizzare la gestione del portafoglio crediti Necessità di valutare sia i costi espliciti sia i costi impliciti Giuseppe G. Santorsola 22 Anticipazione E’ un prestito a breve termine garantito da pegno su merci o su titoli. • Si compone di due contratti: uno principale (fede di deposito, nel caso delle merci, polizza di anticipazione, nel caso di titoli) e uno accessorio (nota di pegno, nel caso delle merci, diritto di pegno); • Dal valore dell’oggetto del pegno (valore di perizia nel caso di merci, valore di mercato, nel caso di titoli), la banca sottrae una percentuale che trattiene contro il rischio di deprezzamento della garanzia Giuseppe G. Santorsola 23 Mutuo E’ un prestito a scadenza media (sino a 5 anni) o lunga (sino a 10-15 anni e oltre) caratterizzato dalla corresponsione di rate di rimborso periodiche nonché, normalmente, dalla prestazione di particolari garanzie. • Spesso viene richiesta l’ipoteca, garanzia che attribuisce al creditore il diritto di far espropriare e di far vendere il bene immobile con il beneficio di trattenere dal ricavato della vendita tutto ciò che gli è dovuto. • L’ipoteca viene iscritta sempre per un valore molto più elevato rispetto al mutuo concesso, al fine di garantire non solo il capitale erogato, ma anche gli interessi e tutti gli oneri accessori. Giuseppe G. Santorsola 24 Mutuo Le rate di rimborso (comprensive di capitale e interessi) possono essere costanti, crescenti o decrescenti nel tempo. Gli interessi sono calcolati sul debito residuo decrescente: DR t>DR t1, per cui la quota interessi è decrescente Il piano di rimborso francese è il più comune nella prassi operativa. Si caratterizza per l’importo della rata costante (quota interessi decrescente e quota capitale crescente). La successione delle quote capitale costituisce una progressione geometrica di ragione (1+i). Il piano d’ammortamento italiano è una variante del piano di ammortamento francese. Si caratterizza per la quota capitale costante: ne consegue che la rata sarà decrescente, in ragione della quota interessi calcolata sul debito residuo, e che il capitale viene rimborsato più lentamente. La serie delle quote interessi, così come la successione delle rate, costituiscono una progressione geometrica di ragione: - Ci/n. Giuseppe G. Santorsola 25 Mutuo Piano di ammortamento italiano Mutuo decennale di € 100.000 al 7% a rata annuale Periodo Quota capitale Debito estinto Debito residuo Quota interessi Rata periodica 1 10.000 10.000 90.000 7.000 17.000 2 10.000 20.000 80.000 6.300 16.300 3 10.000 30.000 70.000 5.600 15.600 4 10.000 40.000 60.000 4.900 14.900 5 10.000 50.000 50.000 4.200 14.200 6 10.000 60.000 40.000 3.500 13.500 7 10.000 70.000 30.000 2.800 12.800 8 10.000 80.000 20.000 2.100 12.100 9 10.000 90.000 10.000 1.400 11.400 10 10.000 100.000 0 700 10.700 Giuseppe G. Santorsola 26 Mutuo Piano di ammortamento francese Mutuo decennale di € 100.000 al 7% a rata annuale Periodo Rata periodica Quota capitale Quota interessi Debito estinto Debito residuo 1 14.238 7.238 7.000 7.238 92.762 2 14.238 7.744 6.493 14.982 85.018 3 14.238 8.286 5.951 23.269 76.731 4 14.238 8.867 5.371 31.135 67.865 5 14.238 9.487 4.751 41.622 58.378 6 14.238 10.151 4.086 51.744 48.226 7 14.238 10.862 3.376 62.636 37.364 8 14.238 11.622 2.616 74.258 25.742 9 14.238 12.436 1.802 86.694 13.306 10 14.238 13.306 931 100.000 0 Giuseppe G. Santorsola 27 Mutuo Privilegio su macchinari prefinanziamento fisso industriale o commerciale variabile agevolato non agevolato Ipoteca su immobili Tasso Tipologia edilizio Intervento statale mensile Mutuo Scadenza rate preammortamento trimestrale semestrale annuale rate costanti Giuseppe G. Santorsola Modalità rimborso rate decrescenti 28 Leasing “Le operazioni di leasing … sono le operazioni di locazione di beni mobili e immobili, acquistati o fatti costruire dal locatore su scelta ed indicazioni del conduttore, che se ne assume tutti i rischi, e con facoltà di quest’ultimo di divenire proprietario dei beni locati al termine della locazione, dietro pagamento di un prezzo stabilito.” Legge n. 183/1976 Giuseppe G. Santorsola 29 Leasing SOCIETA’ DI LEASING accordo “finanziamento" raccolta risorse finanziarie pagamento canoni e riscatto IMPRESA CONDUTTRICE FINANZIATORI consegna bene acquisto e pagamento bene scelta bene FORNITORE Giuseppe G. Santorsola 30 Leasing Occorre distinguere tra: Leasing operativo: il locatario intende essenzialmente godere del bene locato senza necessariamente assumerne l’onere di manutenzione o di conduzione amministrativa ed il rischio di obsolescenza. Leasing finanziario: il locatario si propone in via prioritaria di finanziare la disponibilità di un bene strumentale all’esercizio della propria attività (questo tipo di operazione può prevedere l’intervento della banca quale soggetto locatore). Giuseppe G. Santorsola 31 Leasing Leasing finanziario • La titolarità giuridica del bene rimane al locatore, gli altri oneri e rischi sono a carico del locatario. • Oggetto del contratto è un bene strumentale (specifico) all’attività del locatario. • La durata contrattuale coincide spesso con la vita economica del bene. • Il prezzo di riscatto è spesso inferiore al valore di mercato del bene. • L’operazione ha tipicamente struttura trilaterale. • In base alla tipologia dei beni locati: leasing immobiliare e leasing mobiliare; lease back (sale & lease back). Giuseppe G. Santorsola 32 Leasing Leasing operativo • La titolarità giuridica del bene, i costi di installazione e manutenzione, i rischi e gli altri oneri restano a carico del locatore. • Oggetto di locazione è un bene standardizzato. • La durata dell’operazione è solitamente inferiore alla vita economica del bene. • Il contratto può essere bilaterale perché spesso il locatore coincide con il fornitore. • Il prezzo di riscatto è in linea col prezzo di mercato del bene al momento del riscatto. Giuseppe G. Santorsola 33 Leasing OPERATIVO FINANZIARIO Natura beni fungibili anche “su misura” Fornitore talvolta il locatore soggetto “indipendente” Società di leasing anche fornitore intermediario finanziario Durata indipendente dal bene correlata al bene Natura impegno flessibile rigido Rischi di obsolescenza locatore locatario Giuseppe G. Santorsola 34