LA PAROLA RIFLESSIONE A CUORE APERTO

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LA PAROLA RIFLESSIONE A CUORE APERTO
Parrocchia Cuore Immacolato di Maria La Pellegrina Altobello
Via Altobello 4
Mestre-Venezia
Tel. / Fax 041.980161
Domenica 15 gennaio 2017
Is 49,3.5-6 1
LA PAROLA
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù
venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello
di Dio, colui che toglie il peccato del
mondo! Egli è colui del quale ho detto:
“Dopo di me viene un uomo che è avanti
a me, perché era prima di me”. Io non lo
conoscevo, ma sono venuto a battezzare
nell’acqua, perché egli fosse manifestato
a Israele». Giovanni testimoniò dicendo:
«Ho contemplato lo Spirito discendere
come una colomba dal cielo e rimanere
su di lui. Io non lo conoscevo, ma
proprio colui che mi ha inviato a
battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul
quale vedrai discendere e rimanere lo
Spirito, è lui che battezza nello Spirito
Santo”. E io ho visto e ho testimoniato
che questi è il Figlio di Dio».
RIFLESSIONE
Inizia, con questa domenica, il tempo
liturgico detto “ordinario” che non ha le
caratteristiche proprie, ma celebra il
mistero di Cristo nella sua globalità. I
fedeli si riuniscono nel giorno che si
chiama giustamente “il giorno del
Signore” per ascoltare la parola di Dio,
fare memoria della Resurrezione di Gesù
e rendere grazie a Dio. Il brano del
vangelo che si legge oggi nelle nostre
Celebrazioni eucaristiche, rappresenta un
ottimo inizio. E’ la testimonianza di
Giovanni Battista nei confronti di Gesù
che si è recato al fiume Giordano per
farsi battezzare. Le tre affermazioni
sono: Gesù è l’agnello di Dio che toglie i
peccati del mondo; lo Spirito è disceso
su di lui ed è rimasto in lui; Gesù è
l’eletto di Dio (il figlio di Dio). In questa
professione di fede di Giovanni nel
Cristo, troviamo l’intreccio di temi che
provengono dall’antico testamento e si
innestano nel nuovo testamento. La
figura dell’agnello, ad esempio, ci ricorda
l’agnello pasquale della celebre notte
della fuga dall’Egitto, notte della
liberazione politica e spirituale del popolo
di Israele. Ancora l’offerta quotidiana di
un agnello al tempio (libro dell’Esodo), O
II DOMENICA TEMPO ORDINARIO
Cor 1,1-3
Gv 1,29-34
infine, l’Agnello di Dio il servo del Signore
di cui parla il profeta Isaia. Giovanni
“presenta” Gesù non per accrescere la
sua popolarità, ma per richiamare
l’attenzione su “colui che deve venire”,
l’atteso che prende su di sé, togliendolo,
il peccato del popolo. La testimonianza
diventa atto di fede che suscita
accoglienza e invita a porsi al seguito di
Gesù.
A CUORE APERTO
Qualche giorno fa ho assistito ad una
scena bellissima, simpatica e molto
significativa. Una bambina di poco meno
di due anni cercava di mettere ai piedi
un paio di scarpe molto più grosse delle
sue e, dopo tante cadute, alla fine ce l’ha
fatta. Quindi si è messa a camminare in
tutta la stanza, felice, sorridente. E
soddisfatta. Una scena comune a tutti i
bambini e a tutti coloro che l’hanno
condivisa ha suscitato un sentimento di
tenerezza e di gioia. Ho pensato: il
Signore ci presta le sue scarpe per
camminare sulle nostre strade, spesse
volte pericolose ed insicure. Con le sue
scarpe ai piedi non c’è timore di
inciampare: basta, però, adattare il
nostro passo al suo. Abbiamo appena
terminato il tempo liturgico del Natale
nel quale abbiamo rivissuto il grandissimo mistero dell’Incarnazione, ovvero
di Dio che si fa uomo e pone la sua
dimora tra noi, possiamo dire un Dio
che, pur non sminuendo o perdendo la
sua divinità, si mette nella nostra
condizione, dalla nostra parte, si
indossa… le nostre scarpe. In questo
modo il cammino è più spedito se ci
lasciamo guidare dal Signore. Abbiamo
l’esempio da seguire: Gesù Cristo.
Afferma San Pietro nella sua prima
lettera “Cristo patì per voi, lasciandovi un
esempio, perché ne seguiate le orme” (2,21). Papa Benedetto XVI rivolgendosi ai giovani convenuti a Colonia
per la GMG disse loro: “Solo Cristo dà
pienezza di vita all’umanità… Siatene
pienamente convinti: Cristo nulla toglie
di quanto avete in voi di bello e di
grande, ma porta tutto a perfezione per
la gloria di Dio, la felicità degli uomini, la
salvezza del mondo“. Anche questa volta
ringrazio di cuore quella bimba di un
anno e mezzo per avermi ricordato che è
possibile mettere i nostri piedi… nella
scarpe del Signore e camminare con
serenità di cuore e di mente, senza
dimenticare che “la vita cristiana è
un cammino continuo, fatto di speranza,
fatto di ricerca; un cammino che, come
quello dei Magi, prosegue anche quando
la stella sparisce momentaneamente
dalla vista. In questo cammino ci sono
anche delle insidie che vanno evitate: le
chiacchiere superficiali e mondane, che
frenano il passo; i capricci paralizzanti
dell’egoismo; le buche del pessimismo,
ORME SULLA SABBIA...
Ho sognato che camminavo in riva al mare
con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso apparivano sulla
sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti
ho visto un sola orma.
Proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto:
“Signore, io ho scelto di vivere con te e tu
mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
Perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti difficili?”
E lui mi ha risposto:
“Figlio, tu lo sai che ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali c’è soltanto
un’orma nella sabbia sono proprio
quelli in cui ti ho portato in braccio”.
Anonimo brasiliano
APPUNTAMENTI
Dom
15
Ore 11,00
Ore 18.00
S. MESSA
INTENZIONI
Celebrazione dei Vespri
Ore 8.00
Ore 10.00
Ore 18.30
Per la Comunità
Def.ti Guido. Alessandra
Def.ta VirginiaOnorina e Sergio. Anna
II DOMENICA TEMPO ORDINARIO
Incontro genitori bambini di I e II elementare
Lun
16
Ore 7.30
Ore 15.30
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Incontro Terza Età
Ore 8.00 Def.ti Salvatore, Sebastiana, Maria
Ore 18.30 Def.ti fam. Grillo e Fangani
Mar
17
Ore 7.30
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Ore 8.00 Confraternita defunti
Ore 18.30 Def.ta Alessandra
Mer
18
Ore 7.30
Ore 11.00
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Celebrazione eucaristica per la Terza Età
Giov
19
Ore 7.30
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Ore 8.30-10.00 Adorazione eucaristica
Ore 17.00-18.00 Celebrazione dei Vespri e Adorazione eucaristica
Ven
20
Ore 7.30
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Ore 8.00
Ore 18.30
Confraternita defunti
Def.to Armando
Sab
21
Ore 7.30
Ufficio delle Letture e Lodi mattutine
Ore 8.00
Ore 18.30
Confraternita defunti
Def.ti Anita e Giacomo
Ore 8.00
Ore 10.00
Per la Comunità
Def.ti Luigia, Leda, Pino, Gino.
Mariachiara, Denis
Def.ti Elena e Mario
Settima di preghiera per l’unità dei cristiani
III DOMENICA TEMPO ORDINARIO
Dom
22
Ore 11.00
Ore 18.00
Ore 8.00 Confraternita defunti
Ore 11.00 Def.ta Lina
Ore 18.30 Confraternita defunti
Ore 8.00 Confraternita defunti
Ore 18.30 Def.ti Bruno. Amelia
Incontro genitori bambini di III e IV elementare
Celebrazione dei Vespri
Ore 18.30
che
intrappola la speranza” (Papa
Francesco, Angelus Epifania 2017). Forza,
non perdiamoci di coraggio e di
entusiasmo sincero: Dio è con noi, ma
noi …. camminiamo con lui. Buon Anno!
P. Ottavio
AVVENTO DI CARITA
RESOCONTO
Durante l’Avvento di Carità siamo stati tutti
invitati ad essere solidali con i bambini e
ragazzi poveri della Nigeria. Per questa
iniziativa sono stati raccolti 1.224,95 euro. A
tutti quelli che hanno donato il grazie più
sincero e cordiale.
PREGHIERA PER L’UNITA’
Dal 18 al 25 gennaio si celebra la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.
Tema di quest’anno è “L’amore di Cristo
ci spinge verso la riconciliazione (cfr. 2
Corinzi 5, 14-20) Sentiamoci coinvolti in
questa proposta di preghiera affinché si
avveri al più presto quanto detto da Gesù
“Che siano una cosa sola perché il mondo
creda”. La preghiera è una forza potente.
A noi il dovere di pregare con fiducia
grande.
GIORNATA DELLA PACE
Per non lasciar passare in sordina la
Giornata della Pace che la Chiesa celebra
ogni 1° gennaio, proponiamo uno stralcio
del messaggio che anche quest’anno
papa Francesco ha inviato a tutti gli
uomini di buona volontà. Merita essere
letto e vissuto.
LA NONVIOLENZA: STILE DI UNA POLITICA PER LA PACE
In questa occasione desidero soffermarmi sulla nonviolenza come stile di una politica di
pace e chiedo a Dio di aiutare tutti noi ad attingere alla nonviolenza nelle profondità dei
nostri sentimenti e valori personali. Che siano la carità e la nonviolenza a guidare il modo in
cui ci trattiamo gli uni gli altri nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in quelli
internazionali. Quando sanno resistere alla tentazione della vendetta, le vittime della
violenza possono essere i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di costruzione
della pace. Dal livello locale e quotidiano fino a quello dell’ordine mondiale, possa la
nonviolenza diventare lo stile caratteristico delle nostre decisioni, delle nostre relazioni,
delle nostre azioni, della politica in tutte le sue forme.
… Essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire anche alla sua proposta di
nonviolenza. Essa – come ha affermato il mio predecessore Benedetto XVI – «è realistica,
perché tiene conto che nel mondo c’è troppa violenza, troppa ingiustizia, e dunque non si
può superare questa situazione se non contrapponendo un di più di amore, un di più di
bontà. Questo “di più” viene da Dio». Ed egli aggiungeva con grande forza: «La
nonviolenza per i cristiani non è un mero comportamento tattico, bensì un modo di essere
della persona, l’atteggiamento di chi è così convinto dell’amore di Dio e della sua potenza,
che non ha paura di affrontare il male con le sole armi dell’amore e della verità. L’amore del
nemico costituisce il nucleo della “rivoluzione cristiana”». Giustamente il vangelo
dell’amate i vostri nemici (cfr Lc 6,27) viene considerato «la magna charta della nonviolenza
cristiana»: esso non consiste «nell’arrendersi al male […] ma nel rispondere al male con il
bene (cfr Rm 12,17-21), spezzando in tal modo la catena dell’ingiustizia».
... Se l’origine da cui scaturisce la violenza è il cuore degli uomini, allora è fondamentale
percorrere il sentiero della nonviolenza in primo luogo all’interno della famiglia. La famiglia
è l’indispensabile crogiolo attraverso il quale coniugi, genitori e figli, fratelli e sorelle
imparano a comunicare e a prendersi cura gli uni degli altri in modo disinteressato, e dove
gli attriti o addirittura i conflitti devono essere superati non con la forza, ma con il dialogo, il
rispetto, la ricerca del bene dell’altro, la misericordia e il perdono. Dall’interno della famiglia
la gioia dell’amore si propaga nel mondo e si irradia in tutta la società. D’altronde, un’etica
di fraternità e di coesistenza pacifica tra le persone e tra i popoli non può basarsi sulla logica
della paura, della violenza e della chiusura, ma sulla responsabilità, sul rispetto e sul
dialogo sincero.
… L’anno giubilare ci ha fatto prendere coscienza di quanto numerosi e diversi siano le
persone e i gruppi sociali che vengono trattati con indifferenza, sono vittime di ingiustizia e
subiscono violenza. Essi fanno parte della nostra “famiglia”, sono nostri fratelli e sorelle. Per
questo le politiche di nonviolenza devono cominciare tra le mura di casa per poi diffondersi
all’intera famiglia umana. «L’esempio di santa Teresa di Gesù Bambino ci invita alla pratica
della piccola via dell’amore, a non perdere l’opportunità di una parola gentile, di un sorriso,
di qualsiasi piccolo gesto che semini pace e amicizia. Una ecologia integrale è fatta anche di
semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento,
dell’egoismo».
...Nel 2017, impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno
bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità
nonviolente, che si prendono cura della casa comune. «Niente è impossibile se ci rivolgiamo
a Dio nella preghiera. Tutti possono essere artigiani di pace».
Dal messaggio di Papa Francesco