Risotto con tartare di gamberi e mentuccia
Transcript
Risotto con tartare di gamberi e mentuccia
Risotto con tartare di gamberi e mentuccia Tempo di esecuzione: 30 minuti Preparare una salsa di menta sbollentandola in acqua e ghiaccio. Strizzare le foglie ed emulsionare con olio, sistemando di sale. Privare poi i gamberi della testa, di intestino e carapace. Tritarli al coltello e condirli con sale di Maldon, pepe, olio, limone e menta tagliata a julienne. Rosolare in una casseruola la cipolla con un filo d’olio, tostare il riso, sfumare con il vino bianco e continuare la cottura con il fumetto di pesce; una volta terminata la cottura, mantecare con il burro. Finitura e presentazione In un piatto disporre un primo stampo circolare di circa 4 cm di diametro e riempirlo con la tartare di gambero. Disporre, lasciando il più piccolo al centro, un altro stampo circolare di circa 12 cm di diametro, aggiungere al suo interno il risotto, cercando di creare un cerchio regolare. Togliendo i due stampi rimarrà una composizione unica di due cerchi concentrici con la tartare al centro e il riso nell’anello circostante. Nappare il tutto con qualche goccia di salsa di menta e qualche piccola foglia. Decorare, volendo, con il carapace dei gamberi. Per l’esecuzione di questa ricetta usiamo di preferenza i gamberi di Oneglia. I cosiddetti “gamberi viola” sono tra i più buoni del mondo perché rispetto ai gamberi rossi sono molto più delicati e il loro sapore non è così invadente. Il periodo migliore per averli va da fine agosto a fine ottobre (sono più grossi, più belli e più sodi). A differenza di gamberi e scampi pescati in altre parti d’Italia, infine, quelli di Oneglia non vengono trattati con bisolfito di sodio. 74 Ingredienti per 4 persone 320 g di riso Carnaroli 1 cucchiaio di cipolla tritata ½ bicchiere di vino bianco 1,5 kg di fumetto di pesce olio extravergine d’oliva burro sale pepe Per la tartare di gamberi 1 kg di gamberi rossi 10 foglie di mentuccia 10 g di succo di limone olio extravergine sale di Maldon pepe limone Per la salsa di menta 50 g di menta olio extravergine sale Enrico e Roberto Cerea RISO RISO Enrico e Roberto Cerea 75 Risotto con cozze alla tarantina e filetti di acciughe Ingredienti per 4 persone 320 g di riso Vialone nano 1 cucchiaio di cipolla tritata ½ bicchiere di vino bianco olio extravergine d’oliva 1,5 kg di fumetto di pesce burro sale pepe Per la salsa di cozze 1 kg di cozze tarantine 300 g di pomodorini 4 filetti di acciughe prezzemolo ½ bicchiere di vino bianco peperoncino 2 spicchi di aglio sale pepe Per l’olio alle erbe 100 g di olio extravergine 5 g di prezzemolo 10 g di basilico ½ spicchio aglio Preparare anzitutto la salsa di cozze alla tarantina facendo aprire le cozze in maniera classica; sgusciarle avanzandone qualcuna con il guscio che servirà per guarnizione. A parte far rosolare aglio tritato, peperoncino e una parte dei filetti di acciuga. Aggiungere i pomodorini tagliati, sfumare con l’acqua delle cozze precedentemente filtrata. Cuocere tutto per 5 minuti, frullare e aggiungere le cozze sgusciate continuando la cottura per altri 5 minuti a fuoco lento. Aggiustare di sale e pepe. Tempo di esecuzione: 40 minuti Predisporre anche la salsa alle erbe, tritando al coltello tutte le erbe e l’aglio e aggiungendo l’olio al trito. Passare quindi al risotto. In una casseruola soffriggere la cipolla, aggiungere il riso e iniziare la tostatura, sfumando con il vino bianco che si dovrà lasciar evaporare completamente. Continuare poi la cottura con il fumetto di pesce. A metà cottura aggiungere la salsa di cozze e una volta terminata la cottura mantecare con il burro. Finitura e presentazione Questo piatto si presenta bene se viene disposto in forma geometrica. Utilizzando uno stampino rettangolare, preparare una sorta di “striscia” di risotto, al di sopra della quale si disporranno 3 cozze con i relativi gusci, un’aggiunta di salsa di cozze, alcune acciughe precedentemente dissalate e tagliate a tocchetti e infine un cucchiaio di olio alle erbe. Non abbiamo ancora trovato un’acciuga che possa essere paragonata a quella spagnola del Mar Cantabrico. Le importiamo da un fornitore locale: sono più carnose e profumate di tutte le altre acciughe; hanno carne rosata e sapore delicato. 76 Enrico e Roberto Cerea RISO RISO Enrico e Roberto Cerea 77