Circolo ragazzi ottobre2016 - Parrocchia di S. Antimo Martire

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Circolo ragazzi ottobre2016 - Parrocchia di S. Antimo Martire
RAGAZZI
S. Cerbone 2016
La collaborazione a questa pagina è aperta a tutti i
bambini. Perciò la loro età varia da 5-6 anni (solo
disegni), fino agli elaborati degli scolari di terza
media. Alcuni nel corso degli anni ci lasciano,
presi dallo studio più impegnativo o da varie
discipline sportive, magari tornando quando hanno
qulacosa di interessante da pubblicare, altri
rimangono, limitandosi ad inviare disegni. Tutti
però mantengono l’entusiasmo inziiale. Alcuni
alunni, incontrandomi per strada, mi ricordano
quanto si sentivano gratificati nel veder pubblicati i
loro scritti, da mostrare ai nonni, ai parenti, o agli
amici... da mettere in circolo, insomma.
Mai nome fu più appropriato. Oltre intere classi di
scuole piombinesi ci sono stati ragazzi di Grosseto,
di Siena, di Campiglia, di Massa Marittima, della
provincia di Novara. Un disegno perfino
dall’estero... più in Circolo di così!
Giuseppina Toncelli
La speranza
La speranza è come una colomba
che a volar nel cielo azzurro
ad annunciar la pace a noi verrà.
La speranza è un arcobaleno
che ad illuminar la via
a noi verrà:
La speranza, e tu lo sai,
la speranza non muore mai:
la speranza siamo noi.
Classi 5a B e 5a C
Perticale
Perché la guerra?
Perché la guerra,
perché tutta questa distruzione inutile?
Domani è un altro giorno,
domani sorgerà il sole,
e speriamo che sia finita!
Cosa hanno fatto di male
quei pover’uomoni
per lasciare il loro sangue in battaglia?
Perché la guerra?
Classi 5aB e 5a C
Perticale
Se fossi la pace, “combatterei” contro la
guerra, così non morirebbero vittime
innocenti come bambini, donne e
prigionieri.
Federica Abeltino
5a C Perticale
Caro diario: la mia adolescenza
Caro diario, sono io, il tuo amico
preferito. Ti scrivo per parlarti della mia
adolescenza, che sta per entrare nel
mondo degli adulti.
Io mi chiamo Girish Bizzarri, classe 2a
A, ho 13 anni, sono molto alto e magro e
il mio carattere è motlo cambiato. Ora
che in famiglia mi ritrovo un fratello, tocca a me
fare da “baby sitter” e mi tocca prendermi delle
responsabilità, sia le mie che le sue.
Il mio rapporto con gli adulti è buono e se un bimbo
ha un buon rapporto con la famiglia può fare molte
cose. Anche se il rapporto è buono, le
conversazioni sono però scarse perché gli adulti
parlano di lavoro e di cosa hanno fatto durante il
giorno.
Il mio desiderio, diventando grande, è di conoscere
culture diverse, viaggiando ed anche cucinando cibi
di diversi Paesi. Il mio comportamento verso gli
adulti e i bimbi è cambiato ma deve cambiare
ancora, per avere un porto definito nel mondo degli
adulti. Ho però tanti problemi, perché a volte sono
un po’ bighellone perché mi piace guardare la
televisione ed intanto non aiuto tanto la mia
famiglia: così come posso pensare di trovare
lavoro?
Ora comunque in famiglia va tutto bene e i
rimproveri sono diminuiti. Nell’adolescenza poi ci
si comincia ad innamorare delle ragazzine, ma
posso assicurarti che io non mi sono ancora
innamorato. Spero però di innamorarmi presto!
vittima potrebbero cercare aiuto presso gli adulti.
Alcune volte si servono del silenzio di tutti persino
per spacciare cocaina, facendo sì che la colpa sia
della vittima.
I fenomeni di bullismo sono vari ed alcuni si
manifestano via internet, cioè inviando su tanti siti
foto, video e altro, per posta tramite bigliettini,
tramite molestie, ricatti e minacce.
Per cercare di aiutare o aiutarci dobbiamo parlarne
con gli adulti e non nascondere i fatti altrimenti
causeremmo danni ancora più gravi. Dobbiamo
proteggere i più deboli e gli amici, isolando i cattivi
e cercando id non provocarli.
Il ruolo dei ragazzi è di rispettare gli altri ed
insegnarlo anche ai bulli, che si credono forti ma
non lo sono. Questo fatto, se lo scoprisse la vittima,
sarebbe un suo punto diforza.
Il ruolo degli adulti è di insegnare a combattere i
bulli e denunciarli con l’aiuto dei ragazzi.
Dallo studio dei fenomeni di bullismo ho capito che
bisogna pretendere id essere rispettati anche dai
bulli, riferendo i fatti agli adulti, come genitori ed
insegnanti.
Girish Bizzarri
Massa Marittima
Girish Bizzarri
Massa Marittima
Notturno
Il bullismo
Il bullismo è un fenomeno tipico degli adolescenti e
rappresenta un grave problema che va combattuto.
Il bullismo ha un capo, detto bullo, che comanda ai
complici di attaccare la vittima.
Infine ci sono gli spettatori, che osservano le
vicende senza intervenire.
Il bullo si comporta in maniera spregevole verso la
vittima; spesso si comporta così perché è invidioso
della vittima e pretende con la violenza che gli
ubbidisca.
Per far sì che ciò avvenga, il bullo raccomanda ai
suoi complici di minacciare con tutti i mezzi.
I complici tengono quindi sotto controllo per un po’
la vittima e se questa fa una cosa sbagliata, questi
per un po’ la ricattano. Altre volte la vittima non ha
nulla da nascondere ma il bullo la minaccia. Il
ragazzo preso di mira, dopo essere staot minacciato
o ricattato, si impaurisce, non dice nulla ai genitori
per timore id peggiorare le cose, subendo
passivamente e cambiando le attività quotidiane.
Alcune volte, oltre alle minacce, subisce delle
molestie anche molto gravi.
Gli spettatori assistono alle ingiustizie senza
intervenire per proteggere il proprio amico o
compagno perché hanno paura di subire le stesse
violenze. Secondo me gli spettatori per aiutare la
Mi trovo in un paesaggio,
buio e sconosciuto.
Mi fa paura,
ma so che c’è qualcuno
qualcuno che mi sta accanto,
allora non ho più paura.
Matteo Mancini
Novembre
Un uccellino
rannicchiato dal freddo
le piume gonfia.
Dicembre
Inanellati
di ghiaccio e di neve
magici boschi.
Poesie haiku di
Giulia Campani
Piero cavaliere senza paura
Costruiamo insieme
C’era una volta un cavaliere che si chiamava Piero.
Viveva in un castello lontano dalla città.
Piero era molto coraggioso, perché affrontava con
la spada di ferro tutti gli animali feroci che
vivevano vicino al castello.
Una calda mattina d’estate, il re Pasquale lo mandò
a chaimare e gli affidò una missione difficilissima:
uccidere il terribile drago che voleva rapire la figlia
del re, la principessa Matilde.
Piero accettò e in cambio avrebbe potuto sposare la
principessa.
Piero va alla ricerca del drago. Sulla collina trova le
sue impronte e capisce hce la direzione è quella
giusta, ma quando è quasi arrivato... che paura!!!
Un leotigre sta a guardia della tana del drago.
Piero non sa cosa fare, ma ecco che appare la fata
Rosa in suo aiuto, gli regala una polverina dorata
che farà diventare leotigre un gattino dolce dolce.
Piero ora può affrontare il terribile drago. Lotta con
tutte le sue forze, fino a che il drago cade a terra
morto e fa crollare tutta la grotta.
Piero, felice, torna al castello dove cominciano i
festeggiamenti per le sue nozze con Matilde.
Poi vivranno felici e contenti al castello. E la fata
Rosa? Non si sa che fine ha fatto, forse è andata in
vacanza...
Ma questa è un’altra storia.
Se volete costruire qualcosa, fatelo insieme a noi,
seguendo i nostri suggerimenti.
Lavoro collettivo
Scuola D. Alighieri
Insegnante Rita Lotti
Una bottiglia colorata
Occorrente:
•
un pacco di sale fino;
•
gessi colorati a pastello;
•
bottigliette di vetro;
•
piccoli tappi (di sughero o no);
•
un piattino di carta;
•
un cucchiaino.
Esecuzione:
Sbriciolare i gessi nel sale fino a quando questo
sarà diventato del colore da voi scelto. Inseritene
una piccola dose in una bottiglietta in modo da
formare uno strato. Procedete così con altri colori di
gesso finché la bottiglietta non sarà bella piena.
Prendete un tappo di sughero, coloratelo e, una
volta asciutto, inseritelo nell’imboccatura della
bottiglia. Otterrete un capolavoro!
Classi Ve
Perticale
Classe 1a B
Scuola VVX Aprile