Rassegna Stampa 20 Luglio 2016

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Rassegna Stampa 20 Luglio 2016
Cod.: IL.1-Mod.1
Rev. 1
MODULO
Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi
RASSEGNA STAMPA
Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico
e Servizio Accoglienza
Data: 24/05/2016
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rassegna stampa
20 Luglio 2016
IL CITTADINO
• Paziente si uccise: citazione per l’ospedale
IL GIORNO
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
℡
℡
2145
2975
Cod.: IL.1-Mod.1
Rev. 1
MODULO
Via Fissiraga, 15 - 26900 Lodi
Ufficio per le Relazioni
con il Pubblico
e Servizio Accoglienza
RASSEGNA STAMPA
Data: 24/05/2016
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Inizia il processo
Paziente si uccise: citazione per l’ospedale
L’ex Azienda Ospedaliera di Lodi, oggi Asst, è stata citata ed è
comparsa come responsabile civile nel processo per “omicidio colposo
per omissione” che vede imputati 4 psichiatri e un ginecologo, in
relazione alla morte di una paziente di 19 anni di Boffalora d’Adda che
il 6 ottobre del 2010 si lanciò da una finestra del centro di
riabilitazione ad alta assistenza di via Mosè Bianchi. Ad assistere
l’Asst, l’avvocato Patrizia Cortesini. Ieri però il processo non si è
aperto: uno dei difensori, Olivo Rinaldi, ha contestato l’efficacia della
notifica dell’avviso di fine indagini. Secondo il legale, che assiste lo
psichiatra A.M., 60 anni, pavese ma domiciliato a Lodi, non sarebbe
stata garantita all’indagato la conoscenza legale del procedimento.
Secondo il pm Sara Mantovani, che ha condotto le indagini e ha
partecipato personalmente all’udienza innanzi al giudice Lidia
Castellucci, la questione sarebbe stata di fatto sanata dalla presenza
del difensore dell’imputato in udienza preliminare. Il giudice si è
quindi riservato, rinviando il processo a metà settembre. Anche
l’avvocato Gianluigi Bonifati, che difende il ginecologo C.V., 55 anni,
all’epoca dei fatti in servizio all’ospedale di Codogno, ha
preannunciato eccezioni. I medici (gli altri imputati sono E.G., 63
anni, E.G., 62, ed E.P., 56, tutti pavesi) non erano presenti in aula.
C’erano invece i genitori della 19enne, parte civile con l’avvocato
Maurizio Motta. Secondo la pubblica accusa, nella psichiatria dell’Ao di
Lodi non si erano prese tutte le precauzioni per evitare il tragico
gesto. La giovane era stata ricoverata nel giugno del 2010 nel reparto
psichiatrico di Codogno per anoressia e autolesionismo e in
quell’occasione aveva subito stupro, come stabilito in primo grado da
un distinto processo, da un paziente di 27 anni. Ma dopo quel fatto
non fu affidata al servizio antiviolenze della Mangiagalli, che offre
anche supporto psicologico mirato: questa, per l’accusa, la prima
omissione. Che si accompagna alla contestata inadeguatezza della
struttura di via Bianchi, dove era stata trasferita in autunno, e a
episodi come l’aver portato la giovane ad assistere a un convegno nel
quale un relatore raccontò di aver tentato il suicidio dopo aver subito
un abuso.
Responsabile del procedimento:
Referente del procedimento:
Dott. Davide Archi
Maurizio Pancerasa
℡
℡
2145
2975