IMPRONTE DI STILI. SPECIAL DOME.

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IMPRONTE DI STILI. SPECIAL DOME.
€ 3,00
Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ -
IMPRONTE DI STILI.
Carlo ANCELOTTI,
Lucio
Quando l’impresa scende IN CAMPO,
POMPILI, Alta Valmarecchia.
SPECIAL
DOME.
architettura e interior design
FORLì: Il cascinale ritrovato,
PREDAPPIO:
CESENA: Ideas lab,
La valle del Rabbi.
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Gourmandise
OMAGGIO A MARCHESI
tra Emilia e Romagna, quattro tavole di solida fama, lontano dalla città.
Testo Pier Antonio Bonvicini
Gualtiero Marchesi, il grande maestro della ristorazione italiana, ha compiuto
ottant’anni. Così anche noi lo ricordiamo, consigliandovi quattro locali dove conta
più l’essere che l’apparire, come da lui. Gratificherete il palato e la vanità degli
occhi, riflettendo e curiosando.
Era la vestis cenatoria (di seta o di cotone) l’abito fine e leggero indossato dagli antichi romani
per la cena. Garantiva comodità per concentrarsi sul cibo, ma era anche adatto alla serata.
Molti contemporanei, invece, sostenendo d’essere a proprio agio, s’attovagliano mal vestiti,
in spregio a luoghi e consuetudini. E proni al cuoco di turno, ingurgitano cibi calorici da scrite-
riati menù. Dimenticando anche, per dirla con Canetti, che ognuno dovrebbe guardarsi mentre
mangia. Per ripartire, l’esperienza regina è all’Albereta, ad Erbusco, da Gualtiero Marchesi,
che anche noi festeggiamo nel suo ottantesimo compleanno. O nel più recente Marchesino, a
Milano, in piazza della Scala. Prima però farete bene a leggere Marchesi si nasce, appassionante
storia della vita del grande chef, padre della moderna cucina italiana. Che tra l’altro ci ricorda,
attraverso Ippocrate, che è la preparazione dei cibi a renderli sani, predisponendoli alla digestione. E che la cucina è bontà, ma innanzi tutto salute.
Rimanendo invece tra l’Emilia e la Romagna, quattro tavole moderne che, come quella di
Marchesi, contano più per l’essere che per l’apparire. A Piacenza, in via Verdi 16, l’Antica
Osteria del Teatro, in centro città. In un ambiente d’epoca, restaurato nel 1977, lo chef-patron
Filippo Chiappini Dattilo, allievo di George Cogny, vi proporrà piatti creativi e tradizionali. Tra
soffitti a cassettoni, arredi ricercati e parquet al pavimento. Da non perdere, tra l’altro, i tortelli
dei Farnese con burro e salvia e la lepre royale con pera dolce e forte al profumo di cacao. Ampia
carta dei vini con 1300 etichette e lista dei distillati.
Ora, alla Locanda Solarola di Castel Guelfo, in via Santa Croce 5, a una trentina di chilometri da Bologna. Percorrendo l’A14, uscirete a Castel San Pietro, piegando a destra per Medicina.
In una residenza di campagna dei primi del ’900, che dispone anche di eleganti camere, sarete
accolti da Gherardo e Francesca Casini. In sala atmosfere rustico-provenzali, luci soffuse,
A sinistra, Filippo Chiappini Dattilo, chefpatron dell’Antica Osteria del Teatro di
Piacenza. A destra, una delle sale della
Locanda Solarola, a Castel Guelfo (BO).
Gourmandise / 29
Gourmandise
A fianco, Francesco Fichera, titolare del
ristorante Shakti di Longiano (FC). Sotto,
Daniele Succi chef del ristorante I-Fame,
all’interno dell’hotel I-Suite di Rimini.
Novità dalla Riviera.
Ha riaperto, completamente rinnovato,
il Nettuno, stabilimento circolare in
stile decò e bagno storico della Riviera.
Costruito nel 1933, ora è bar, ristorante e
terrazza lounge. Per una cena di pesce sui
40-50 euro, bevande escluse. Lungomare
di Rimini, p.le J.F. Kennedy.
Tradizione con passione.
Per gli amanti del genere, la ghiotta
occasione la dà a Bologna il Ristorante
“C’era una volta” dell’Hotel Roma, in
via D’Azeglio 9. Vera cucina bolognese di
tradizione, con ottimo rapporto qualitàprezzo e adeguati vini da abbinare ai
pasti. Mai di domenica.
San Marino a tavola.
Un buon indirizzo, all’ora di pranzo, è il
Ristorante Planet Lounge di Dogana.
Ad accogliervi, e a indirizzare la cucina,
curata dal nipote, l’appassionata e
competente patronne Donatella Depaoli.
Ogni giorno piatti diversi e ben eseguiti,
secondo stagione. Via A. Giangi 13.
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mobili antichi, tappeti persiani e grande raffinatezza ai tavoli. In cucina, lo chef Riccardo
Facchini, impegnato a dar valore al territorio. Quindi, ricercate materie prime, spunti creativi
e presentazioni rivolte al presente. Che potranno essere accompagnate da ragguardevoli vini.
Volendo arrivare a Longiano, sulle colline romagnole, apprezzerete Shakti restaurant. Nelle
vicinanze del Teatro Petrella, in via Borgo Fausto 13. Nulla è lasciato al caso in questo ambiente
modernamente caldo e confortevole. Avvolgenti colori, raffinati arredi e tracce di passato lo
rendono esclusivo. Tra le proposte di Francesco Fichera, raviolone di tonno al coltello in salsa
di cozze, pecorino romano e rosmarino; petto d’anatra confit, tortino di verza cinese scottata,
germogli e profumo di peperoni; filetto di maiale, caponatina e riduzione ai peperoni; tiramisù
con croccante alle nocciole.
Infine a Rimini, sul lungomare Murri (bagno 54), all’I-Fame, ristorante del 5 stelle I-Suite,
con rilassanti tinte bianche e verdi. Qui Daniele Succi, altro nome noto della ristorazione, ha
messo a punto una cucina fresca e leggera, tra mare e terra, con piatti innovativi e moderne
tecniche di preparazione. Dal menù: gazpacho freddo con crostini di pane e mazzancolle dell’Adriatico, tempura di ostriche e verdure con gomasio e agrodolce. Adeguati vini e squisito caffè
per concludere. Scriveva Billy Wilder: non ho bevuto vino e non ho mangiato piatti appetitosi
per una settimana. In sette giorni ho perso esattamente sette giorni di vita. Se anche per voi
è così, questo viaggio vi accontenterà.
Ph Riccardo Gallini