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DAILY
25 luglio 2014
Germania: prospettive meno rosee percepite dagli imprenditori
sussidi per la disoccupazione al livello minimo da 8 anni. In direzione
opposta invece le vendite di nuove case che a giugno son calate più
del previsto, a fronte di una revisione peggiorativa anche per il dato
di maggio. Si tratta di indicazioni importanti prima della prossima
settimana quando sono attesi la riunione Fed ed i dati sul mercato
del lavoro di luglio.
Sul fronte emergente da segnalare le
Punti Principali
Tassi – In rialzo in Usa ed in Germania
Valute – Euro/dollaro al minimo da otto mesi
Commodity – In calo petrolio ed oro
Azionario – Forte rialzo per i bancari europei
dichiarazioni di Mark Mobius, ad di Templeton Emerging Markets
Group, secondo cui il mercato azionario cinese potrebbe registrare
un ulteriore recupero nell’ordine di circa il 20%. Più cauto invece
sull’azionario indiano per il quale lo stesso esponente ha dichiarato di
attendersi una possibile correzione.
Valute: euro in leggero apprezzamento nella seduta di ieri con il
cambio euro/dollaro che continua però a rimanere sotto area 1,35. La
lettura positiva degli indici PMI ha provato a dare una spinta alla
valuta unica ma l’impatto è stato piuttosto modesto. Probabilmente la
rottura tecnica di quota 1,35 continua a pesare sull’euro/dollaro e
solo un eventuale ritorno sopra tale livello potrà portare a maggiori
segnali di forza. Questa mattina l’euro è tornato nuovamente sotto
pressione dopo il calo maggiore delle attese registrato dall’indice Ifo
a luglio. Il primo supporto da monitorare si colloca a quota 1,3440; il
successivo in area 1,34. Yen in deprezzamento nella seduta di ieri in
Principali indicatori
Ora
Paese
Dato
Cons
Prec
10:30
GBR
PIL t/t 2Q A
0,8%
0,8%
10:30
GBR
Pil a/a 2Q A
3,1%
3%
11:30
RUS
Bca cen.: decisione tassi
7,5%
7,5%
14:30
USA
Ordini beni dur m/m GIU
0,5%
-0,9%
Eventi del giorno
Tassi & Congiuntura: in area Euro tasso decennale tedesco in rialzo
sulla scia di buone indicazioni macro sia in area euro ed in parte
anche negli Usa. In area Euro gli indici PMI preliminari di luglio hanno
evidenziato un marcato rialzo, beneficiando sia delle annunciate
operazioni TLTRO della BCE sia del recente deprezzamento
dell’euro. Hanno inciso meno invece i timori collegati ai rischi
geopolitici. Il FMI ha lasciato sostanzialmente invariate le stime sul
PIL dell’area per l’anno in corso ed il successivo ma con differenze
all’interno dei paesi dell’area stessa. Francia ed Italia hanno registrato
una revisioni peggiorative delle stime. In direzione opposta Germania
e Spagna. Complessivamente la crescita globale è stata rivista al
ribasso rispetto alle stime di aprile (da +3,7% a +3,4%), complici
soprattutto le revisioni al ribasso per gli Usa ed i paesi emergenti, in
modo particolare Cina, Brasile e Russia. Questa mattina sono arrivate
indicazioni non positive dalla Germania dove l’indice IFO (sintesi di un
sondaggio tra circa 7000 imprenditori tedeschi) è risultato a luglio in
calo soprattutto con riferimento alla componente prospettica, arrivata
a toccare il minimo da circa un anno. A differenza degli indici PMI, in
questo caso probabilmente hanno pesato in modo più marcato le
tensioni geopolitiche, in particolare in Ucraina. Tutti i principali settori
hanno evidenziato un arretramento, in modo particolare quello delle
vendite al dettaglio. Negli Usa tassi in rialzo sulla scia delle buone
indicazioni dal mercato del lavoro con le richieste settimanali per i
scia al buon andamento dei listini azionari mondiali. Il cambio
euro/yen ha trovato un’area di supporto a quota 136,40 ed oggi sta
provando a riportarsi sopra quota 137. Sul fronte macro, questa
notte, i dati relativi all’inflazione di giugno hanno evidenziato un
rallentamento dei prezzi in linea con le attese. Il dato generale si è
attestato al 3,6% a/a dal 3,7% precedente, mentre la lettura core (al
netto dei prodotti freschi) ha evidenziato una crescita dei prezzi del
3,3% dal 3,4% di maggio.
Commodity: torna a calare l’indice GSCI ER (-0,5%) trainato al
ribasso dal comparto energia (-0,7%) e dai metalli preziosi (-1,3%)
dove l’oro è tornato ad oscillare in area 1290$/oncia grazie ad una
serie positiva di dati macro che riduce l’appeal del metallo giallo
come bene rifugio. In calo anche il petrolio dove il Brent si è riportato
nei pressi dei 107$/b apprestandosi a chiudere la settimana, salvo
sorprese, di fatto invariato. Come prevedibile, l’ottimo PMI
manifatturiero cinese ha spinto le quotazioni sui metalli non ferrosi
al rialzo (+1,2%) con il rame che ha messo a segno la migliore
seduta da oltre due mesi (+1,8%). Segnaliamo inoltre il nuovo
massimo da quasi tre anni toccato dallo zinco. Il comparto agricolo
ha invece chiuso di fatto invariato (-0,1%) sebbene non sia mancata
una certa volatilità al suo interno. Il cotone, peggiore materia prima di
ieri, si è infatti riportato sui minimi dal 2009 su attese di un aumento
dell’offerta globale, in primis in India (il secondo produttore) dove il
raccolto potrebbe toccare un nuovo record. Positiva anche la soia
grazie alla crescita delle esportazioni Usa (maggior livello dallo
scorso ottobre). Al contrario i cerali sono tornati leggermente a
calare. Sesta seduta consecutiva in calo per il minerale del ferro, in
prossimità dei minimi da un mese.
A cura del team Market Strategy
MPS Capital Services
MPS CAPITAL SERVICES S.P.A. Sede Legale:Via Pancaldo, 4 - 50127 Firenze - Direzione Generale: Via Panciatichi, 48 - 50127 Firenze - www.mpscapitalservices.it - Tel. 055.24981 - Fax 055.240826 - Cap. Soc. €276.434.746,28 - Cod. Fisc.,P.IVA e N. Iscr. Reg. Imp. Di Firenze 00816350482
Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. - Codice banca 10643.5 - Codice Gruppo 1030.6 - Aderente al Codice di comportamento del settore bancario e finanziario - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo
Nazionale di Garanzia - Iscritta all'Albo delle Banche della Banca d'Italia n.4770
DAILY
Azionario: in Europa ieri si è assistito a rialzi generalizzati sulle
principale borse, in particolare quelle periferiche, con gli operatori
galvanizzati dal buon andamento degli indici PMI nel mese di luglio
che ha stemperato i timori di un rallentamento eccessivo
dell’economia dell’Eurozona. Il rialzo è stato inoltre accompagnato da
un rialzo dei volumi su quasi tutti i principali indici. Il listino migliore è
stato quello italiano con un rialzo del 2% seguito dalla Spagna
(+1,9%) e dalla Francia (+0,8%). L’indice europeo Stoxx 600 è salito
dello 0,4%, per il terzo giorno consecutivo, con tutti i settori principali
in rialzo. I guadagni maggiori sono stati registrati dal settore bancario
(+1,9%) seguito da media (+1%) ed auto (+0,7%). In controtendenza
invece i comparti alimentare (-0,5%) ed immobiliare (0,4%). In Italia il
Ftsemib (+2%) ha messo a segno un forte rialzo grazie soprattutto alla
spinta dei titoli del comparto bancario e finanziario in generale. Il
migliore è risultato Azimut (+8%) dopo la pubblicazione dei conti
trimestrali. Rialzi nell’ordine del 4% anche per Unicredit ed Intesa,
mentre proseguono le vendite su Stm (-0,8%). Questa mattina
apertura leggermente negativa per i listini europei che scontano
qualche presa di profitto dopo i rialzi di ieri. Il tono positivo dei listini
europei si è riflesso, anche se in tono minore, su quelli Usa con
l'indice S&P 500 (+0,1%) che ha registrato l’ennesimo record storico
sopra quota 1990 punti. Leggermente in calo invece l’indice Dow
Jones penalizzato da Caterpillar (-3%). All’interno dell’indice S&P500,
andamento misto per i principali settori. In rialzo troviamo i comparti
beni di consumo primari (+0,4%) seguito da utility (+0,3%) e
finanziario (+0,3%). In calo ancora gli industriali (-0,4%) ed il settore
telecomunicazioni (-0,3%). Sul fronte emergenti, quarta seduta
consecutiva in rialzo per l’indice MSCI EM (+0,3%) che ha aggiornato
nuovi massimi da gennaio 2013. Al suo interno prevale il segno
positivo in tutte le principali aree geografiche ed in particolare in area
asiatica. In recupero l’indice brasiliano Ibovespa (+1%) dopo il calo del
giorno precedente. Questa notte in Asia
le borse
sono
tendenzialmente positive guidate ancora una volta dal listino cinese
che si appresta a chiudere la migliore settimana dallo scorso aprile.
Prese di profitto sulla borsa indiana anche se l’indice Sensex ha
toccato in apertura un nuovo record storico. Positivo anche il
Giappone (+0,9%) in scia al deprezzamento dello yen.
25 luglio 2014
LUXOTTICA – La società leader mondiale nell'occhialeria ha chiuso
il secondo trimestre 2014 con un fatturato di oltre 2Mld€, in crescita
del 7% a/a a cambi costanti e del 2,1% a cambi correnti. L’utile netto
si è invece attestato a 235 Mln€, in crescita dell’8% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. L’AD, Guerra, si è dichiarato
fiducioso ed ottimista per l’andamento dei conti nella seconda parte
dell’anno.
LVMH – Il colosso francese del lusso ha chiuso i primi sei mesi
dell’anno con un utile netto di 1,5Mld€, in contrazione del 4% rispetto
all’analogo periodo dello scorso anno e minore delle attese. Al
contrario, i ricavi sono saliti del 3% attestandosi a 13,6Mld€ circa.
L’AD e presidente del gruppo Bernard Arnault rimane ottimista per il
secondo semestre quando la società cercherà di conquistare nuove
quote di mercato lanciando nuovi prodotti. Il gruppo pagherà inoltre
un acconto sul dividendo di 1,25€ ad inizio dicembre.
RBS – La banca ha annunciato risultati trimestrali maggiore delle
attese grazie all’utile netto che, pre tasse, è quasi raddoppiato a/a
attestandosi a 2,7Mld£.
AMAZON – la società ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con
una perdita molto maggiore di quella attesa dagli analisti (la più
marcata dal terzo trimestre 2012). La perdita si è attestata a 126Mln$
che si confronta con quella di 7Mln$ registrata nello stesso periodo di
un anno prima. Al contrario, i ricavi hanno evidenziato un aumento
del 23% ad oltre 19Mld$.
CATERPILLAR – La società ha archiviato il secondo trimestre con
un utile pari ad 1,57$ per azione, in rialzo di circa il 4% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono invece scesi del 3%
a/a attestandosi a 14,15Mld$ e risultando inferiori alle attese. La
società ha alzato le stime per l’intero anno sull’utile a 5,75$ per
azione dai 5,5$ precedenti in parte grazie ai 2,5Mld$ di buyback
previsti per il trimestre in corso.
FORD – La compagnia automobilistica ha chiuso il secondo trimestre
INFORMAZIONI DI STAMPA SU TITOLI
AZIMUT – La società del risparmio gestito ha chiuso il primo semestre
con profitti per 82 Mln€, in rialzo dai 78,3 Mln€ dello stesso periodo
dello scorso anno. I ricavi si sono invece attestati a 258Mln€, in rialzo
di circa il 13% a/a. Il totale della raccolta netta nel primo semestre è
stato positivo per 3,5 Mld€, risultando di già superiore al risultato
ottenuto nell'intero 2013. La società, stando alle dichiarazioni dell’AD
Giuliani, punta ad espandersi tramite acquisizioni nell’area emergente.
con un utile per azione di 0,40$, in lieve rialzo rispetto allo scorso
anno e superiore alle attese. L’utile pre-tasse è stato pari a 2,44 Mld$
e la società ha confermato 'obiettivo per l'intero anno di un risultato
lordo tra 7 -8 Mld$.
GENERAL MOTORS – La società ha registrato nel secondo
trimestre 2014 un sostanziale calo dei profitto a causa dei numerosi
richiami di veicoli ed al piano di risarcimento per incidenti legati alle
auto difettose che sono costati 1,5Mld$ circa. L’utile netto si è infatti
attestato a 278Mln$, in calo di oltre l’80% rispetto all’analogo periodo
di un anno fa.
FIAT– La società ha smentito le indiscrezioni citate dal Financial
Times secondo cui sarebbe allo studio una fusione con Peugeot.
Fonte: infoproviders
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