La storia la conosciamo: Cecchi Paone, proclamatosi gay

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La storia la conosciamo: Cecchi Paone, proclamatosi gay
I FROCI IN NAZIONALE.
Nazionale Italiana di calcio Europei 2012
La storia la conosciamo: Cecchi Paone, proclamatosi gay, dichiara
che nella nostra Nazionale di calcio ci sono due omosessuali. Ne poteva
fare a meno di scandalizzare i benpensanti. Ma lui è fatto così. Per
restare al centro delle scena di tanto in tanto fa qualche rivelazione,
che ritiene sensazionale.
Ritengo che gli Italiani abbiano ben altri pensieri per la testa e
che comunque avevano bisogno in questo momento di essere lasciati in
pace a godersi uno svago, quello del calcio, che non so per quanto altro
tempo il governo concederà loro, essendo suo intendimento di spogliarli
di ogni cosa. Domani anche del piacere di vivere. I suicidi non mancano!
Ovviamente i giornalisti, veri figli d’indrocchia, si sono ben
guardati dal rivolgere le domande di verifica a chi poteva essere più
diplomatico e corretto nell’uso delle frasi giuste, e cioè all’allenatore
Prandelli oppure al portavoce della Nazionale (costui che ci sta a fare?
Eppure viene pagato profumatamente, ma nei momenti più scabrosi
scompare!).
I giornalisti vanno a pizzicare proprio Antonio Cassano, che non
ha peli sulla lingua e spara giudizi su tutto e su tutti a seconda di quello
che gli dice lo stomaco. E dichiara: “Froci in Nazionale? Spero proprio
di no! Se comunque ce ne sono, affari loro”.
A questo punto, apriti cielo! Una certa stampa benpensante ha
cominciato a strapparsi le vesti e addirittura a chiedere ai dirigenti
della Federcalcio a prendere severi provvedimenti contro il malcapitato.
Escludendolo dalla formazione. Un altro pensiero per gli Italiani, che già
sono rimbambiti dalle quotidiane dichiarazioni del Capo del Governo che
rassicura continuamente la gente che tutto va bene e nessuno ci crede,
anche perché lo dice spesso e a spropositato.
Sono contrario alle lobby di potere, ovunque si annidino. E
quella dei gay, secondo me, sta esagerando. Nella nostra società, anche
se falsamente libera, ognuno ha la licenza di uccidere con la propria
lingua chiunque. Guai però a toccare alcuni tabù! Un tempo nel mondo del
cinema si diceva, con il comunismo che imperversava, che era
sufficiente essere russo e gay per avere fortuna nel mondo dello
spettacolo. A tal punto che Renato Pozzetto ci fece pure un film.
Mi domando: se Cassano fosse stato un gay e avesse detto,
saputo che in Nazionale c’erano due eterosessuali, che sperava proprio
di no e che comunque erano affari loro, ci sarebbe stata la stessa
levata di scudi? Credo proprio di no. Perché degli eterosessuali non
gliene frega niente più a nessuno. Stanno diventando una minoranza in
estinzione. Con buona pace delle mogli gelose.
Antonio Pappalardo