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OMOSESSUALITÀ, PREGIUDIZI E VELLEITÀ DEMOCRATICHE
Quanti di noi hanno sentito parlare degli Stati Uniti come patria della democrazia e del
liberalismo? E quanti, nel corso del tempo, hanno constatato quanto il concetto di democrazia sia
relativo per gli americani? L’ultima prova ce la da la bocciatura della proposta di abrogare la
norma che vieta agli omosessuali dichiarati di far parte delle forze armate. Ecco, ci risiamo! Un
altro controsenso solo americano.
Dunque, cari americani, c’è un gay tra di voi? Bene, se ha intenzione di entrare nei marines e
proteggere la sua Patria dai cattivi, fatelo tacere. Il messaggio è chiaro: “sei gay, ok, ma non ce lo
dire, perché noi non te lo chiediamo!”. E a questo compromesso si giunse 17 anni fa, quando Bill
Clinton cercò di far modificare la allora legge in vigore che prevedeva l’esplicito divieto per i gay di
entrare nelle forze armate, con la “don’t ask don’t tell”: visto che la legge proibiva a chiunque
facesse parte delle forze armate statunitensi di mettere “in mostra la propensione o l’intenzione
di manifestare atti omosessuali”, Clinton riuscì ad ottenere che l’esercito non chiedesse alla
recluta il suo orientamento sessuale. I democratici avevano poco tempo fa chiesto una revisione di
questa legge, che anche un tribunale della California ha dichiarato incostituzionale perché “viola i
diritti costituzionali”.
Delusione a riguardo nella Casa Bianca: molti esponenti dell’amministrazione di Obama, infatti,
negli ultimi tempi, hanno preso posizione contro questa legge, e addirittura il Ministro della Difesa
e il Capo degli Stati Maggiori si sono detti “non contrari” ad una revisione di questa legge, ma
all’interno dell’esercito rimangono forti perplessità, poiché distrarrebbe i soldati impegnati in
Afghanistan oltre ad assicurare che un gay in camerata non sarebbe ben accetto dagli altri. I
repubblicani si sono detti sicuri che la legge sarà abrogata entro la fine dell’anno.
Ancora oggi però il dato di fatto è che essere soldati gay in America rimane un tabù, esattamente
come lo era 17 anni fa ed esattamente come lo era ancora prima.
Benvenuti in America, il posto ove tutto è possibile, dove la gente è libera, ove si cresce con il mito
della democrazia da difendere...tranne se sei gay!
Anna Loiacono