Esercizi in Viaggio

Transcript

Esercizi in Viaggio
Eserciziin Viaggio
È
utile fare alcuni esercizi in viaggio. Sia in volo, per
combattere le cosiddette sindromi da classe economica e da fuso orario; sia appena svegli (in viaggio come a casa propria), seguendo i dettami di un’antica pratica yoga (lo surya namaskar, il «saluto al Sole»), per accogliere l’energia fondamentale (shakti) dell’universo e rinvigorire corpo e mente.
IL SALUTO AL SOLE
Il surya namaskar è una sequenza di sette asana (posizioni) yoga, che deve essere svolta prima dell’alba, per incorporare l’energia del sole nascente e stimolare
la circolazione del sangue e degli organi addominali. Il surya namaskar dovrebbe essere ripetuto più volte, e ogni volta più velocemente, per rendere armonioso il passaggio da una posizione alla successiva, fino a far apparire il tutto come
un solo movimento verso il basso, che si inverte per ritornare al punto iniziale.
Ogni movimento deve essere sincronizzato con l’inspirazione e l’espirazione.
1. Posizione di tadasana: i talloni si toccano e le mani sono unite all’altezza del
petto nella posizione di saluto (namaskar).
2. Inspirando, allunga le braccia all’indietro nella posizione di urdhva hastasana:
le mani alte sopra la testa e la parte superiore del corpo piegata il più possibile all’indietro. Le braccia, parallele, toccano le
orecchie.
3. Espira, piega il corpo in avanti e all’ingiù nella posizione di uttanasana. Il palmo delle mani tocca
il suolo ai lati dei piedi e il
naso viene a trovarsi all’altezza delle ginocchia. Le
gambe sono unite e la testa
guarda verso terra.
4. Dopo aver inspirato, allunga
la gamba sinistra all’indietro
tenendola tesa, in modo che i
metatarsi tocchino il suolo, e poi
piega la gamba destra in avanti fra le
16
Appunti di viaggio
braccia. Il palmo delle mani poggia per terra e queste sono allineate al piede destro.
5. Espirando «salta» all’indietro, nella posizione di adho mukha svanasana, spingendo la gamba destra indietro finché i piedi non sono affiancati e poggiano completamente a terra. I fianchi sono rialzati e il mento deve toccare il petto. La testa guarda all’indietro tra le gambe.
6. Inspira e «salta» in basso, nella posizione di caturanga dandasana, caricando il
peso del corpo sugli alluci. Il palmo delle mani, la fronte, il petto, le ginocchia
e i piedi poggiano a terra ma i fianchi sono leggermente rialzati. Ora espira.
7. Muovi il torace verso l’alto e all’infuori riempiendo i polmoni d’aria e assumi
la posizione urdhva mukha svanasana. Il massimo possibile del peso deve essere scaricato dalle mani, che sono appoggiate al suolo. Il collo è piegato al
massimo all’indietro. Dopo essere rimasto in riposo durante un respiro completo, inverti la sequenza per riportarti nella posizione iniziale di tadasana.
Dopo un riposo della durata di un respiro completo, ripeti la sequenza di saluto al Sole quante volte le forze te lo consentono.
VOLARE 1 • SINDROME DA CLASSE ECONOMICA
Per combattere le conseguenze della cosiddetta «sindrome da classe economica»
(la formazione di coaguli e grumi di sangue nelle vene, causati dalla lunga immobilità in volo, che una volta giunti al cuore o ai polmoni o al cervello possono
creare danni seri e in certi casi risultare letali) gli esperti suggeriscono di tenere a
mente alcune regole di base. Come, per esempio, passeggiare di tanto in tanto
lungo il corridoio, fare piccoli esercizi sul posto muovendo gambe e caviglie,
mangiare leggero e non assumere alcolici. Per favorire il rilassamento e il comfort
a bordo ecco alcuni consigli pratici che riportiamo qui di seguito.
A BORDO
Esercizi efficaci e discreti, pensati in modo da non disturbare i vicini, per alternare dinamismo del corpo, controllo della respirazione e rilassamento. Durante il
volo una passeggiata per il corridoio o alcuni movimenti effettuati stando in piedi aiuteranno a riattivare la circolazione delle gambe. Se il viaggio dura più di due
giorni, regolare l’orologio sull’ora locale di destinazione. Dato che l’aria in cabina è molto secca, portare gli occhiali anziché lenti a contatto, bere molta acqua
e non esagerare con gli alcolici. Se si prendono medicine, tenerle sempre a por-
17
Esercizi in viaggio
tata di mano; durante il decollo e soprattutto l’atterraggio
masticare caramelle o gomme per evitare dolori alle orecchie, altrimenti espirare tenendo chiusi naso e bocca. I raffreddori possono aggravare i disagi, meglio prevedere dei decongestionanti; tenere sempre le cinture allacciate, specie mentre si dorme.
ALL’ARRIVO
Se si arriva di giorno qualche esercizio e una doccia calda stimoleranno la circolazione. Per alleviare l’effetto jet lag: se il viaggio dura meno di due giorni, cercare di seguire i ritmi del proprio paese non cambiando l’ora all’orologio; se ci si
ferma più di due giorni, regolare l’orologio sull’ora di destinazione e seguire i ritmi locali di sonno e pasti. Un pasto leggero è consigliabile durante i primi giorni: caffè, the, uova, carne e pesce sono indicati a pranzo in quanto aiutano a
mantenersi svegli con le loro proteine, mentre i carboidrati, inducendo il sonno,
vanno assunti a cena.
IL PROSSIMO VIAGGIO
Evitare di viaggiare se si sta male e in ogni caso chiedere consiglio al medico. Assicurarsi che le vaccinazioni siano valide; a seconda della destinazione, alcuni
trattamenti preventivi sono indispensabili (malaria, febbre gialla). Se si hanno problemi di circolazione si potrebbe aver bisogno di calze speciali. Se si viaggia verso est, andare a letto più presto del solito nei giorni che precedono il viaggio; se
si viaggia verso ovest, andare a letto più tardi. E consigliabile un’assicurazione in
caso di malattia.
18
Appunti di viaggio
VOLARE 2 • SINDROME DA FUSO ORARIO
I malesseri da fuso orario includono mal di testa, insonnia, mancanza d’appetito, stordimento generale, con sintomi più evidenti quando si viaggia verso est, dove l’ora è più avanzata. Esistono alcuni semplici accorgimenti per alleviare i disturbi: programmare il viaggio con grande anticipo; viaggiare di giorno per poter effettuare un buon riposo notturno; cercare la
massima tranquillità nelle 24 ore che precedono il volo; concedersi almeno 5 ore
di riposo dopo un volo che attraversi più di 5 fusi orari; non bere alcolici e bevande gasate durante il volo; idratare la pelle con una buona crema per combattere la secchezza dell’aria della cabina.
6 CONSIGLI PER RIPOSARE MEGLIO IN VOLO
La maggior parte degli addetti ai lavori, oltre a suggerire l’uso di medicinali contenenti melatonina per combattere insonnia e difficoltà di adattamento alle differenze di fuso orario, fornisce una serie di accorgimenti utili per riposare meglio a
bordo di un aereo.
1. Prepararsi al sonno subito dopo il decollo, approfittando difatti che inducono
sonnolenza come l’accresciuta pressione della forza di gravità o la cessazione
temporanea di emissione di aria fresca.
2. Cercare, se il viaggio non è troppo lungo, di non svegliarsi per i pasti (magari
portandosi snack e acqua).
3. Isolarsi mentalmente e fisicamente con l’aiuto di una mascherina o dei tappi
per le orecchie.
4. Allacciare la cintura sopra la coperta in modo da evitare che le hostes vi sveglino di continuo per controllare.
5. Scegliere il proprio posto vicino al finestrino, per non doversi alzare per lasciar
passare altri passeggeri, o ancor meglio (potendo) vicino a un posto vuoto.
6. Evitare di prendere sonniferi in quanto non ne sono prevedibili gli effetti quando uniti a cambiamenti di fuso orario e di altitudine.
19