Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento
Transcript
Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento
Maya El Hachem Andrea Diociaiuti Unità Operativa di Dermatologia, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma [email protected] CLICK Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento Fabrizio, 7 mesi di età, è nato da parto eutocico ed è stato allattato al seno fino all’età di 3 mesi. La madre e la sorella sono affette da dermatite atopica (DA) e da asma allergico. Fabrizio è seguito da oltre 3 mesi per una dermatosi diagnosticata come DA per la quale è stato trattato senza alcun giovamento. Le condizioni generali sono buone e gli esami ematochimici di routine e gli indici di flogosi sono nella norma. Le ipotesi diagnostiche alternative alla dermatite atopica che potrebbero essere formulate sono le seguenti: • impetigine o DA impetiginizzata; • dermatite erpetiforme di Duhring. Percorriamo insieme un iter diagnostico basato fondamentalmente sulle lesioni elementari e sulla storia del paziente, che rappresenta il cardine della diagnosi differenziale in tutta la dermatologia. I criteri su cui si basa la formulazione dell’ipotesi diagnostica sono: • anamnesi accurata dermatologica e sistemica; un dato anamnestico molto importante nel caso di Fabrizio è l’epoca di insorgenza dei sintomi: in concomitanza della sospensione dell’allattamento al seno materno; • esame obiettivo generale e dermatologico. È molto importante in dermatologia identificare la o le lesioni elementari della manifestazione in oggetto nonché le loro caratteristiche (morfologia, distribuzione, disposizione, ecc.). In questo caso, si tratta principalmente di bolle ed erosioni (esito delle bolle), acroposte e periorifiziali, non tese ed asintomatiche (Figg. 1, 2). Inoltre l’esame obiettivo dermatologico prevede l’osservazione anche delle mucose e degli annessi: in questo caso specifico mancavano i capelli, e ciglia e sopracciglia erano molto diradate. Dalle figure si nota la presenza di: lesioni erosive e crostose, periorifiziali ed acroposte, che non erano pruriginose; assenza di capelli, ciglia e sopracciglia. Le lesioni erano comparse alla sospensione dell’allattamento al seno. Il bambino era stato trattato con steroidi topici per oltre 3 mesi senza miglioramento significativo delle lesioni. Questi criteri anamnestici ed obiettivi sono fortemente suggestivi per la diagnosi di acrodermatite enteropatica da carenza di Zinco 1. A sfavore di questa ipotesi diagnostica erano le buone condizioni generali, l’assenza di diarrea e di infezioni ricorrenti. Le lesioni osservate (erosive e crostose) suggerivano una lesione primitiva bollosa. Le eventuali diagnosi differenziali da considerare poRivista di Immunologia e Allergologia Pediatrica • 06/2008 • 21-24 21 CLICK FIG. 1. Dermatite periorale e perdita pressoché totale di annessi cutanei(capelli, ciglia e sopracciglia). re ad altre indagini più invasive (ad esempio biopsia cutanea per studio in immunofluorescenza e/o elettronica, come indicato per le altre patologie bollose) 1. Fabrizio aveva valori di 10mcg/dl di zinchemia (VN: 80-125) e zincuria non dosabile. Fabrizio ha ricevuto una supplementazione di zinco con risoluzione pronta dei sintomi e delle lesioni nell’arco di pochi giorni. COMMENTO Il deficit di zinco è una condizione rara che riconosce cause genetiche (primitivo) o nutrizionali (secondario) 2. Per tale motivo l’acrodermatite enteropatica, che rappresenta FIG. 3. Dermatite erpetiforme di Duhring: notare la simmetria degli elementi ed il coinvolgimento delle regioni glutee. A FIG. 2. Lesioni bollose, erosive e crostose a livello periungueale e della regione del pannolino. B tevano quindi essere altre patologie bollose come le epidermolisi bollose ereditarie e altre patologie bollose dell’infanzia come la dermatite erpetiforme di Duhring (Fig. 3). Nessuna di queste patologie tuttavia compare alla sospensione dell’allattamento materno, in associazione all’alopecia e con assenza totale di sintomi. Per una conferma diagnostica del sospetto di dermatite erpetiforme è opportuno il dosaggio di Zinchemia e zincuria prima di procede- 22 Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento FIG. 4. Impetigine: l’esordio è periorifiziale, le lesioni sono a stampo ed in rapida diffusione. A B Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento FIG. 5. Dermatite seborroica associata a dermatite atopica: suggerimenti per la diagnosi. CLICK l’espressione cutanea di questo deficit, è la chiave fondamentale per la diagnosi precoce della malattia. Il deficit primitivo è dovuto ad una rara malattia autosomica recessiva 3 4 che compromette l’assorbimento intestinale dello Zinco, mentre il deficit nutrizionale rappresenta una condizione sporadica nei paesi industrializzati, dove può essere secondaria anche alla nutrizione parenterale totale, ed endemica solo in alcuni paesi del Medio Oriente. Dal punto di vista clinico l’acrodermatite enteropatica da carenza di zinco è caratterizzata dalla triade: eruzione cutanea a livello acrale e periorifiziale, alopecia e diarrea. Si associa frequentemente a ritardo di crescita ed infezioni. La diagnosi differenziale 5, oltre alle malattie bollose suddette, comprende l’impetigine, la dermatite seborroica e atopica, la psoriasi, la candidiasi e la fibrosi cistica, dove è descritta un’eruzione simile. L’impetigine (Fig. 4) si differenzia per la rapidità della diffusione delle bolle, per l’aspetto a stampo e per la rapida diffusione delle lesioni. La dermatite seborroica nei primi mesi di vita può essere frequentemente sovrapposta alla dermatite atopica (Fig. 5); in questo caso gli elementi distintivi rispetto all’acrodermatite sono il tipo di lesioni elementari (eritema e squame e non eritema, bolle-croste) e la presenza di criteri diagnostici per la dermatite atopica 6. Nel lattante, inoltre, devono essere considerate la psoriasi e le altre dermatosi dell’area del pannolino 7. La candidiasi può frequentemente complicare le lesioni di acrodermatite e fuorviare nella diagnosi della patologia primitiva. Nella fibrosi cistica soprattutto l’anamnesi accurata è fondamentale nell’inquadramento della patologia 8 9. La mancata risposta alla terapia per una sospetta dermatite atopica dovrebbe sempre suggerire la riconsiderazione della diagnosi e la discussione di possibili diagnosi alternative. Per perseguire questo obiettivo è importante l’esame degli annessi cutanei (diradamento sopracciglia e capelli) e risalire alla lesione dermatologica primitiva che rimane l’elemento fondamentale per orientare la diagnosi. Nel caso di Fabrizio la presenza di lesioni secondarie (croste ed erosioni) aveva permesso di individuare una lesione primitiva vescico-bollosa. Un ulteriore suggerimento per la diagnosi è l’osservazione della distribuzione delle lesioni che in questo caso non erano quelle tipiche della DA (pieghe delle braccia e delle gambe) anche se erano presenti lesioni periorali. In conclusione si ribadisce l’importanza di seguire un iter diagnostico secondo uno schema logico che partendo dall’osservazione delle lesioni cutanee cerca di individuare le lesioni primitive 10 e quindi i gruppi di patologie/patogenesi possibili. Infatti più tipi di lesioni cutanee possono essere riconducibili ad un’unica lesione primitiva, espressione di 23 CLICK malattie accomunate dalle stesse caratteristiche anatomopatologiche. L’integrazione con gli altri segni clinici e soprattutto con la storia del paziente guideranno il medico alla diagnosi 11 12. 6 7 8 BIBLIOGRAFIA 1 2 3 4 5 24 Van Wouwe JP. Clinical and laboratory diagnosis of acrodermatitis enteropathica. Eur J Pediatr1989;149:2-8. Hambidge KM. The role of zinc and other trace metals in pediatric nutrition and health. Pediatr Clin North Am 1977;24:95-106. Ford D. Intestinal and placental zinc transport pathways. Proc Nutr Soc 2004;63:21-9. Küry S, Dréno B, Bézieau S, Giraudet S, Kharfi M, Kamoun R, et al. Identification of SCL39A4, a gene involved in acrodermatitis enteropathica. Nat Genet 2002;31:230-40. Richlin VA, Garcia-Zuazaga JA, Beck MJ. What is your diagnosis? Acquired acrodermatitis enteropathica. Cutis 2008;81:324-6. 9 10 11 12 Krol A, Krafchik B. The differential diagnosis of atopic dermatitis in childhood. Dermatol Ther 2006;19:73-82. Weinberg S. Unusual eruptions in the diaper area. Lectureship Series in Ermatology 2005;14:15-9. Schmidt CP, Tunnessen W. Cystic fibrosis presenting with periorificial dermatitis. J Am Acad Dermatol 1991;25:896-7. Patrizi A, Bianchi F, Neri I, Specchia F. Acrodermatitis enteropathica-like eruption: a sign of malabsorption in cystic fibrosis. Pediatr Dermatol 2003;20:187-8. Lewis EJ, Dahl MV. On standard definitions: 33 years hence. Arch Dermatol 1997;133:1169. Levy ML. Priniples of diagnosis. In: Schacner LA, Hansen RC, eds. Pediatric Dermatology. 2nd edn. New York: Churchill Livingstone 1995, pp. 139-63. Champion RH, Burton JL. Diagnosis of skin disease. In: Champio RH, Burns DA, Breathnach SM, eds. Rook/Wilkinson/Ebling Textbook of dermatology. 6th edn. Oxford: Blackwell 1998, pp. 157-170. Quando la dermatite atopica non risponde al trattamento