26 aprile- 20 maggio - Direzione regionale per i beni culturali e
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26 aprile- 20 maggio - Direzione regionale per i beni culturali e
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna Rassegna stampa Beni culturali della Sardegna Segni di una grande civiltà a cura del Servizio Promozione Testata L’UNIONE SARDA Data 30 ottobre 2013 Sezione Primo piano LA VISITA. Incontro sulla compatibilità con il Pps del progetto da 550mila metri cubi Qatar, serve una maxi-deroga Cappellacci ad Arzachena per il via libera al piano? di Augusto Ditel PORTO CERVO Pps? Da queste parti - Porto Cervo e dintorni - l'acronimo si declina in altro modo: diventa Ppq, dove la Q sta per Qatar, e soppianta la S di Sardi, escogitata da Ugo Cappellacci anche per distinguere lo strumento principe di pianificazione urbanistica della nostra Isola dall'odiatissimo Ppr varato dalla giunta Soru. ARZACHENA E domani sarà proprio il governatore a rispondere di persona a un interrogativo che saltella un po' dappertutto, non solo in Gallura, da quando si è saputo che la giunta regionale ha modificato il piano. I muratori pagati dall'Emiro - questa la domanda - potranno mai costruire il mezzo milione di metri cubi annunciato nel piano strategico dai nuovi proprietari della Costa Smeralda? Se gli allegati fossero in rete, lo si capirebbe subito, ma sicuramente il presidente della Regione conosce tutto del Pps e dunque alle quattro del pomeriggio di domani, ad Arzachena, svelerà l'arcano. Tutto fa pensare che Ugo Cappellacci abbia tenuto fede a un impegno, preso durante la presentazione del progetto, dopo la trasferta a Doha in compagnia dei primi cittadini di Olbia e Arzachena, nello stesso giorno della visita nella capitale del Qatar dell'allora premier Mario Monti. LE NORME In mancanza di una norma che superi quelle in vigore, il Qatar non può costruire un bel nulla. Tutt'al più potrà completare il restyling dei borghi, a partire da Porto Cervo, dove, giusto per fare un esempio, è prevista la costruzione di 40mila metri cubi nella zona che oggi ospita il cantiere navale, a due passi dalla nuova Marina e dallo Yachting Club. Per realizzare l'altra cubatura (circa 550mila mc.) occorre una sorta di deroga e la speranza degli investitori del Qatar è che la stessa sia compresa nel Pps. I terreni oggetto di sviluppo infatti ricadono tutti in zona F (turistica), e il comune di Arzachena, nel proprio strumento urbanistico, non può più ospitare nemmeno un metro cubo, avendo raggiunto il numero massimo. Tra l'altro Arzachena non ha varato il Puc e non ha neanche riclassificato le zone per verificare l'esistenza di volumetrie residue. In ogni caso la deroga (ammesso che sia stata concessa) riguarda solo gli interventi sul territorio di alto profilo, che abbiamo un'effettiva e rilevante ricaduta sul piano economico e rispettino il bene ambientale. IL PROGETTISTA «La situazione è proprio questa - conferma l'ingegnere cagliaritano Tonino Fadda, titolare dello studio di progettazione fin dai tempi della proprietà Barrack -, e anche noi ovviamente vorremmo sapere se e in quale misura esistono i presupposti per passare alla progettazione esecutiva». Reduce da un viaggio a Doha proprio per fare il punto della situazione (il Qatar riceve quotidianamente una dettagliata rassegna stampa e dunque conosce anche i termini della polemica politica tra Cappellacci e il centrosinistra sulla co-pianificazione), il professionista ribadisce «l'intenzione di voler investire cifre importanti (si era ipotizzato un miliardo di euro ndr ), nonostante colgano le difficoltà legate all'approvazione definitiva dello strumento urbanistico regionale». I 300 METRI Uno dei punti fermi del nuovo Pps sembra essere quello dell'assoluto divieto di costruire nella fascia dei 300 metri dal mare, ma in questo senso il piano strategico del Qatar pare non confligga con la norma. «Le nostre volumetrie - conferma Fadda - sono ben al di là della fascia dei 300 metri, in molti casi la distanza dalla battigia è notevolissima anche perché è nostra cura progettare tenendo presente l'input di nascondere il più possibile i volumi per non compromettere l'ambiente». Diverso invece è il caso degli interventi sugli alberghi esistenti (il piano è del 2006) e l'ampliamento dei borghi smeraldini, del tutto compatibili con le norme del Ppr di Soru (il quale era favorevole per esempio al restyling di Porto Cervo e quasi si stupì del fatto che il comune di Arzachena non consentisse di costruire). GOLFO ARANCI La mission gallurese di Ugo Cappellacci non contempla solo la visita al sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda, ma anche a quello di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino, astro emergente del centrodestra gallurese, dato per candidato alle prossime regionali, dopo una serie di lavori che hanno trasformato l'ex paese di pescatori discendenti da Ponza in una frequentatissima meta turistica. Domani, magari, Ugo Cappellacci benedirà anche lui.