Simone Cantarini - Polo Museale Fiorentino
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Simone Cantarini - Polo Museale Fiorentino
scheda X 2 │ IL COLLEZIONISMO SETTECENTESCO Simone Cantarini. Opere su carta agli Uffizi │ Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 16 giugno – 21 settembre 2015 Simone Cantarini (Pesaro 1612 – Verona 1648) Studi di figure inv. 1658 F Penna e inchiostro su carta mm. 273 x 197 Questo studio di figure rappresenta anche storicamente una delle opere di maggiore importanza dal punto di vista collezionistico dei disegni di Cantarini agli Uffizi. Acquistato da Pietro Leopoldo I, Granduca di Toscana, proveniva da un libro miscellaneo che raccoglieva disegni di diversi autori: il proprietario precedente era Ignazio Hugford (Pisa 1703 – Firenze 1778), pittore, restauratore e commerciante in opere d’arte nella Firenze del XVIII secolo (dallo stesso libro perviene, inoltre, il disegno al n. XII). Il foglio assunse particolare importanza nel febbraio del 1849, quando il Direttore della Reale Galleria degli Uffizi (1828 – 1849) Antonio Ramirez di Montalvo lo incluse nella sua selezione di disegni destinati ad essere esposti al pubblico. Già nell’Ottocento, la collezione di disegni e stampe degli Uffizi era tra le maggiori al mondo, e la presenza di fogli di grandi maestri come Raffaello, Leonardo, Botticelli, Michelangelo richiamava una vasta attenzione da parte dei visitatori più colti. Purtroppo, l’accesso ai disegni dovette essere limitato solo ai visitatori più prestigiosi a causa della loro indubbia delicatezza sotto il profilo della conservazione. Fu così che, per offrire una maggiore apertura del museo nei confronti del pubblico, Ramirez de Montalvo decise di selezionare ed esporre alcuni tra i disegni più belli e meglio conservati. Ecco come lui stesso descrive, nel Catalogo dei disegni scelti della Regia Galleria di Firenze, la messa in atto di questa risoluzione: <La moderna direzione della Galleria ha cercato di provvedere alla miglior conservazione della parte più importante di questa collezione, e di servire insieme alla maggior soddisfazione degli Intendenti che amano di conoscerla; trascegliendo dalla intera massa le carte più preziose; le quali dopo avervi fissato le matite ed i gessetti onde eran disegnati sonosi diligentemente distese sopra appositi cartoncini e rinchiuse in cassette di legno orientale inaccessibile ai tarli, e costrutte con particolare ordigno diretto ad impedire la confricazione dei Disegni>. Simone Cantarini, certo, era un disegnatore di scarso interesse per il pubblico se messo al confronto con i più grandi nomi della pittura italiana; ad ogni modo, egli fu comunque rappresentato con un disegno, all’interno della sesta cassetta destinata ai <Maestri di tutte le Scuole d’Italia>. Il foglio che Montalvo scelse per rappresentarlo fu proprio quello qui esposto, caratterizzato, oltre che dalla bellezza e dalla varietà degli schizzi a penna, dalle eccellenti condizioni di conservazione. Così, infatti, viene descritto dal Direttore, all’interno del già citato Catalogo: <130. Simone da Pesaro. Schizzi diversi. – Nel mezzo quattro figure virili genuflesse, appoggiate al bastone, e dirette a destra, sono circondate sopra, a sinistra, e sotto da parecchi Angiolini nudi e volanti. All’angolo sinistro superiore a loro, vedesi una mezza figura di vecchio, e dietro a lui un Angiolo vestito, e in aria senza ali. A penna>. Il disegno a penna, rispetto ai più eleganti fogli eseguiti a pietra rosse e nera appartenenti alla prima sezione della mostra, può illustrare l’avvenuta maturazione di gusto avvenuta da parte dei conoscitori ottocenteschi. Già nel 1849, l’aspetto grafico di Cantarini che suscitava maggiormente interesse era quello più libero e creativo degli schizzi a inchiostro. Nella terza sezione della mostra, dedicata alla collezione raccolta pochi anni dopo da Emilio Santarelli, si noterà, ugualmente, la predominanza di questa tecnica, meno dipendente dalla lezione del maestro Guido Reni e più accostabile alle incisioni ad acquaforte realizzate dallo stesso Cantarini. bibliografia Giuseppe Pelli Bencivenni, Indice di CXXII volumi di disegni della R. Galleria. Parte II, inventario manoscritto, Firenze, Biblioteca degli Uffizi, ms. 463/3.3, c. 244 v, n. 155/23 Luigi Scotti, Catalogo dei disegni originali dei Pittori, Scultori et Architetti, che si conservano nella celebre Collezione esistente nella Imperiale e Reale Galleria di Firenze, 1832 [agg. fino 1837], Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, ms. 127, coll. n. 44, c. 36, n. 449 Antonio Ramirez di Montalvo, Catalogo dei disegni scelti della Regia Galleria di Firenze, inventario manoscritto (1° febbraio 1849), Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Coll. n. 43, c. 200 v, n. 130 Pasquale Nerino Ferri, Catalogo descrittivo dei Disegni della R. Galleria degli Uffizi esposti al pubblico. Compilato da P. N. Ferri dal 1879 al 1881, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, inventario ms. a schede, n. 1658 F Pasquale Nerino Ferri, Catalogo riassuntivo della Raccolta di disegni antichi e moderni posseduta dalla R. Galleria degli Uffizi compilato ora per la prima volta dal conservatore Pasquale Nerino Ferri, Roma 1890, p. 286, n. 1658 F Pasquale Nerino Ferri, Catalogo dei disegni cartoni e bozzetti esposti al pubblico nella R. Galleria degli Uffizi ed in altri Musei di Firenze compilato da Pasquale Nerino Ferri ispettore preposto al Gabinetto dei disegni e delle stampe nella detta Galleria, 1895-1901, Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, coll. n. 72, c. 142r, cornice 480, n. 1658 F Anna Maria Petrioli Tofani, Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi. Inventario. Disegni di figura, Vol. II (962 F.-1998 F.), Firenze 2005, pp. 298-299, n. 1658 F