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4 IL SECOLO XIX politica LUNEDÌ 9 GENNAIO 2012 450.000 50.000 1.000.000 euro euro euro commissione assegni circolari maggio 2011 prelievo contanti maggio/agosto 2011 investimento del 14 dicembre 2011 in 7.720.000 corone norvegesi Il fiume del denaro leghista Ecco i principali movimenti di denaro dai conti della Lega Nord nazionale presso banche genovesi a firma del segretario amministrativo federale Francesco Belsito, tesoriere unico del partito di Bossi 1.200.000 700.000 4.500.000 euro euro euro bonifico per acquisto quote fondo Krispa Enterprise Ltd - Cipro 28 dicembre 2011 bonifico per Lega Nord PADANIA 30 dicembre 2011 bonifico per Purchase Investment Funds Tanzania 30 dicembre 2011 GLI INVESTIMENTI IN FONDI DELLA TANZANIA E DI CIPRO La Lega off-shore agita i maroniani: vertice di fuoco Oggi il caso in segreteria. Tra i sindaci vince l’imbarazzo SONIA ORANGES Gli investimenti fatti dalla Lega Nord all’estero finiscono oggi sul tavolo della segreteria politica delCarrocciodopocheIlSecoloXIX ha raccontato come dai conti bancari del partito un fiume di danaro sia stato dirottato off-shore negli ultimi giorni del 2011. Investimenti in valuta straniera in Norvegia (un milione di euro), in fondi e quote estere a Cipro (1,2 milioni) e in Tanzania (4,5 milioni). Soldi gestiti a Genova dall’ex sottosegretario alla Semplificazione e attuale segretario amministrativo federale,FrancescoBelsito,fedelissimo di Umberto Bossi, secondo il quale «in ogni caso si tratta di investimenti legittimi e alla luce del sole». Pecunia non olet, in qualsiasi parte del mondo frutti utili: vale anche per il Carroccio. Almeno così sostieneildeusexmachinadell’operazione che, però, qualche dubbio deve aver suscitato nel parterre leghista, visto che l’argomento sarà all’ordine del giorno della consueta riunione di inizio settimana in via Bellerio. E, visto che la scelta di investire all’estero il gruzzolo provenientedairimborsielettoralidicerto non era un segreto per il cosiddetto “cerchio magico”, a farsi carico di sollevare la questione in sede politica, saranno i maroniani. Il gruppo dell’ex ministro degli Interni, ormai maggioritario, però, ufficialmente, sostiene di non sapere nulla dei milioni di euro che dal Banco popolare e da Banca Aletti hanno preso il volo verso il Continente nero, facendo quadrato intorno alle scelte prese da altri. E di cui, evidentemente, questi altri dovrannoperòrispondere.Così,risultacheprobabilmentenonnesanullaedunquenonnevuoleparlare,almenononfuoridallestanzedeibottoni del Carroccio, prima di tutto lo stesso Roberto Maroni. Almeno così assicura la sua portavoce. Stessa musica dal sindaco di Verona, Flavio Tosi: i suoi collaboratori fanno saperechestaperpartirepergliStati Uniti e che, dunque, trascorre la giornata con la sua famiglia. E, a scanso di equivoci, ricordano che quandosiparladeldenarodelpartito, Tosi preferisce rimanerne fuori, perché fa l’amministratore locale. Di conti correnti, banche, fondi, titolidiStatoevalutastraniera,sebbene si tratti di cifre milionarie tutte riconducibili al Carroccio, il primo cittadino veronese non se ne intende. Stessa risposta dal consigliere ligure Francesco Bruzzone: «È materiadicompetenzadelfederale, non regionale: non ne so nulla, come del resto non ne so nulla di investimenti e fondi. Io parlo di moschea e caccia: di politica». Né sembra masticare meglio la materia un altro maroniano doc, il sindaco di Varese Attilio Fontana: «Non sono un economista e non ho soldi da investire, dunque preferi- ROMA. msQfOJccBJuLvco6/nSiG9tWFQDLM36xTZmq/XZw8/8= sco non parlare di cose che non conosco.Pensositrattidiinvestimenti legittimi, se li ha decisi il partito. Io sono un semplice sindaca di una città ai confini dell’impero, troppo impegnato a difendere il mio territorio dall’invasione dei vandali». E nemmeno Davide Caparini, deputato e amministratore di Telepadania, sa degli investimenti oltrefrontieraodellecentinaiadimiglia- ia di euro in assegni circolari messi in circolazione negli ultimi mesi, come delle decine di migliaia di euro in contanti ritirati dallo stesso Belsito. «Non sapevo di quegli investimenti e non ero nemmeno tenuto a saperlo – taglia corto - Se sono scelte prese dagli amministratori di certo saranno giuste. E comunque ne risponde chi le ha prese». © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicepresidente del Senato Rosy Mauro e Francesco Belsito, pilastri del “Cerchio magico”, accanto a Bossi IN VARIE OCCASIONI L’EX BANCHIERE FIORANI HA TIRATO IL CARROCCIO FUORI DAI GUAI FINANZIARI SOLDI & PATACCHE, TENTAZIONI PADANE Il lungo elenco degli affari azzardati o sbagliati: da villaggi turistici in Croazia al business delle sale Bingo mero uno della Banca popolare di Lodi. È giusto in quel periodo che Bossi si mette in testa aprire una banca propria, con i soldi dei militanti. La Credieuronord nasce nel BRUNO LUGARO 2000 e di lì a tre anni e già sull’orlo del baratro. Ancora una volta è FioMAGARI quello in Tanzania sarà rani a lanciare la ciambella di salval’investimento della vita, ma i pre- taggio al Carroccio. cedenti non sono incoraggianti. AL SOLE IN CROAZIA Guardando al passato è difficile riSalvata la pelle per un pelo, la LeconoscereallaLegaNordilfiutoper ga ha già un’altra idea folgorante in gli affari, né per quelli dai tratti fol- testa: investire in un villaggio turicloristici, né per quelli seri. Vedia- stico in Croazia, grazie al finanziamo. Giusto vent’anni fa il Carroccio mento ottenuto da una banca della decide di coniare una moneta pro- Carinzia. L’operazione è condotta pria, la “lega”, con due stampi, da 1 e dai vertici della Lega, dal sottoseda 5. La moneta gretario Stefano appare a una festa Stefani, dal presileghista a Brescia, dente del consiglio FUORI MERCATO poi sparisce poiregionale veneto ché nessun comCavaliere, Nel 1998 il primo Enrico merciante, neppudal manager Sebavero flop: la vendita reinPadania,laacstano Cacciaguercetta. Cinque anni delle zolle del prato ra e dal chiavarese dopo, nuovo tentaMaurizioBalocchi, tivo fallito, questa “storico” di Pontida sottosegretario del volta con bancoBerluscoche nessuno vuole governo note verdi che rini e tesoriere naportano l’effigie di zionale della Lega, Bossi. Nessuno se le fila nonostante chemorirànelfebbraiodel2010.Lo il faccione del Senatur. “Skipper”,questoilnomedelvillagZOLLE E BANCHE gio, dovrà diventare il “buen retiro” Del 1998 è la trovata di fare acqui- dei padani che si lasciano convincestare al popolo leghista le zolle del re ad investire nel progetto decine pratodiPontida.Maipadaninonri- dimilionidilire.Maancoraunavolspondono secondo le attese. Le ta finisce male. Scatta un’inchiesta vendite sono un flop e la Lega, che che si chiude con la condanna a 8 nell’operazione ha anticipato un mesi per bancarotta del solo Cacbel po’ di miliardi, si salva dalla ban- ciaguerra che è amministratore carotta solo grazie al prestito di unico delle due società (EuroserviGiampiero Fiorani, all’epoca nu- ce e Ceit) che gestiscono l’operazio- LA STORIA Il tradizionale raduno della Lega a Pontida ne immobiliare per conto della Lega. Nel frattempo il villaggio viene confiscato dalla banca austriaca. Scrivono i giudici di Cassazione in una sentenza pubblicata lo scorso dicembre che «Euroservice otteneva, su interessamento personale dello Stefani, cliente conosciuto della banca, un finanziamento dalla filiale di Vicenza di Cassamarca Spa (ora Unicredit Banca d’Impresa Spa) nel gennaio 2001 per lire 1 miliardo a fronte di garanzie personali prestate dagli amministratori Ceit, Balocchi, Stefani, Cacciaguerra... e Bossi, senatore della Repubblica, non amministratore né socio di Ceit, di cui comunque alcune quote eranodetenutedallamoglieMarrone Emanuela. A fronte del finanziamento, Euroservice erogava anticipazioni finanziarie a Ceit per lire 560 milioni e utilizzava ulteriori 420 milioni in favore dei sig.ri Miro e Andrj Oblak per l’acquisto di una quota in Ceit». E ancora: ..«Euroservice veniva così utilizzata quale strumento per acquisire disponibilità finanziarie ed eseguire pagamenti per un’iniziativa immobiliare in Croazia – ‘progetto Skipper’ – gestita direttamente da esponenti [+] ilsecoloxix.it LEGA OFF-SHORE, COSA NE PENSI? Trasferimenti di fondi e investimenti all’estero della Lega Nord: in Tanzania ma anche a Cipro, oltre che in Norvegia. Cosa ne pensi? Commenta la notizia sul nostro sito ECCO I PRIMI COMMENTI INVIATI DAI LETTORI E questi sarebbero contro le delocalizzazioni? MAIN La lega investe? Nello statuto dei partiti sono previste le operazioni finanziarie? E noi dovremo pagare le tasse per fornire finanziare i partiti i quali fanno investimenti? Evadere diventa forma di resistenza! GIASONE Arrivano i soldi da Roma ladrona e poi andiamo a investirli in Tanzania... che manica di buffoni! ALEX Se fosse vero arrestateli tutti per evasione fiscale o esportazione di capitale illecita. Bravi Bossi, Calderoli etc. Monti vada a fondo, così i padani sapranno chi sono i loro idoli di carta pesta. ZEUS1994, MONTOGGIO E poi dicono che gli italiani devono fare sacrifici... certa gente la politica deve farla in cella. GABRYEYUBA Non sono leghista ma neppure meridionalista. Evidentemente la Lega preferisce avere valuta straniera piuttosto che euro il cui futuro è certo come il mio. GFP della Lega Nord o dalla Lega Nord direttamente tramite i suoi maggiori esponenti politici, che non volevano apparire, tramite la società Ceit che aveva acquistato la totalità delle partecipazioni nella società croata Kemko proprietaria dei terreni». Ma Ceit fallisce nel 2004 dopotreannidi«scritturecontabiliirregolari» con «entrate registrate falsamente». E i 560 milioni erogati alla Ceit alla fine confluiscono sul contoapertodallaLegaallafilialedi Montecitorio del Banco di Napoli. LA LEGA FA BINGO! Dagli affari immobiliari al business dei giochi. Dieci anni fa il Carroccio punta deciso su Bingo e slot machine. E qui la storia ci porta in Liguria e in particolare nel Tigullio dove Balocchi, ancora lui, diventa protagonista di una serie di disavventure imprenditoriali legate al tombolone. Balocchi tenta la fortunaconungruppodiamicichegravitano nell’area leghista. Mette in piedi la società Bingo.Net, risposta padana ai Ds che in quel periodo fanno man bassa di sale Bingo in tutta Italia. Malecose,perlacordataleghista, prendono subito una brutta piega. I Monopoli non concedono a Balocchi il via libera per aprire le sale a Rapallo e soprattutto a Chiavari (dove l’imprenditore è anche presidente del consiglio comunale) e lui si appella al Tar. Va male anche a Genova. La sala di via Donghi finisce nel mirino del senatore dei Ds Aleandro Longhi che in un’interpellanza ne denuncia l’apertura abusiva, poiché la sala «manca di concessione edilizia, di cambio di destinazione d’uso dei locali, di certificato di prevenzione incendi, di nulla osta relativo all’inquinamento acustico, di certificato di abitabilità nonché di autorizzazione sanitaria per i locali di ristorazione». Fossero fondate o no le accuse, la sala di lì a poco tempo chiude i battenti. La Bingo.Net intanto affonda lentamente, nonostante un prestito della CrediEuroNord poi destinata ad analoga sorte. © RIPRODUZIONE RISERVATA