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di Massimo Consoli
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Vi presentiamo alcuni avvenimenti passati e recenti di questo
mese, raccolti e descritti dallo storico Consoli e che interessano più da vicino la nostra comunità
2001: Muore Bernardino
1938: Nasce Francesco
Ingargiola, che aprirà la
prima libreria gay a Roma,
la Babele. Morirà il 5 ottobre 1998.
1976: Nasce
Matthew
Shepard. La
notte del 6/7
ottobre 1998
venne attirato
da due giovanotti in un
posto isolato fuori Laramie,
Wyoming, e lì massacrato
di botte per un solo motivo:
perché era gay. Morirà alla
mezzanotte e 53 minuti del
12 ottobre successivo, dopo
cinque giorni di dolorosa
agonia.
1977: A Milano, nella palazzina occupata il 4 settembre
dell'anno prima, nasce il
CEDOM (Centro
Documentazione Morigi),
dove si prestano libri, si
fanno dibattiti e ci si incontra.
1988: Prima Giornata
Mondiale sull'Aids sponsorizzata dall'OMS
(Organizzazione Mondiale
della Sanità).
1
1946: Nasce a
R e g g i o
Calabria lo stilista
Gianni
Versace. Finirà
assassinato, in
Florida, il 15
luglio 1997, in circostanze
misteriose.
1970: La rivista danese
UNI pubblica una rubrica
di notizie gay in italiano
curata dall'autore di questo
calendario,
Massimo
Consoli.
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1923: Nasce la cantante liri-
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ca Maria Callas, personaggio cult, al secolo Cecilia
Sophia Anna Maria
Kalogeropoulos.
1994: Fa scalpore La richiesta di Consoli di poter
adottare un bambino. Nonostante
anche l'autorevole e volgare intervento
contrario del cardinale cattolico Ersilio
Tonini (quello con la faccia brutta e
cattiva), alla fine, Consoli avrà un figlio.
4
6
1875: A Praga nasce Rainer
Maria Rilke, scrittore tedesco che W. H. Auden definì
“la più grande poetessa
lesbica dopo Sappho”! Per
molti anni visse a Parigi
facendo il segretario di Auguste Rodin, lo
scultore dei grandi amori eterosessuali
carnosi (e che in privato sembra preferisse i maschioni altrettanto carnosi). Morirà
il 29 dicembre 1926.
1832: Giuseppe Gioacchino Belli
scrive il sonetto Er padre de li santi,
cinquanta nomi diversi che il popolo
romano dava al... pene!
1990: Esule e ammalato di
aids, lo scrittore cubano
Reinaldo Arenas si suicida
a New York. Era nato il 16
luglio 1943.
1996: La polizia del South
Yorkshire, in Inghilterra, paga un'intera
pagina di pubblicità sul Gay Times per
arruolare nuovi agenti.
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1946: Nasce il fondatore del Festival del
Cinema Gay (insieme a Giovanni
Minerba) di Torino, Ottavio Mai, una
delle più importanti iniziative culturali del
nostro paese. Morirà l'8 novembre 1992.
1980: In seguito alla morte di due giovani gay di Giarre, a Palermo viene fondato quello che, in prospettiva, verrà
considerato il primo circolo Arcigay
d'Italia.
Del Boca, scrittore spirituale ed uno dei precursori del
movimento glbt italiano.
Era nato il 9 agosto 1919.
1948: Nasce l'organizzazione per la
difesa dei diritti dei carcerati Amnesty
International. Dopo una posizione di
iniziale sospetto nei confronti dell'omosessualità finirà per occuparsi anche dei
gay discriminati.
1913: A Cherbourg, Francia,
nasce Jean Marais (Alfred
Villain-Marais), attore (La
Bella e la Bestia) e per 25 anni
amico di Jean Cocteau che gli
aveva dedicato 115 poesie.
Morirà l'8 novembre 1998.
1931: Nasce Gioacchino
(Giò) Stajano, nipote di
Starace, personaggio scandalo
dell'Italia
Repubblicana, autore di
libri sequestrati di routine (Roma
Erotica, Roma Capovolta), dato spesso
per morto (l'ultima volta per aids e
"dopo una vita di vizi") ma che, in realtà, è ancora vivo e addirittura, l'11
novembre del 1981, è nato una seconda volta come... signorina!
12
1945: Nasce Massimo (Luciano
Romolo) Consoli, autore di questo
Calendario GayDay.
1994: Il cardinale Ersilio Tonini attacca selvaggiamente Massimo Consoli sul settimanale Epoca per la sua “pretesa” di voler
adottare un bambino. Lo stesso giorno,
Consoli è ospite del programma di
Giancarlo Magalli, I fatti vostri, ed alla
sua intenzione di rispondere per le rime al
prelato, una segretaria di redazione gli intima di “non parlare del cardinale, non parlare dei preti, non parlare del Vaticano,
non parlare della Chiesa, non parlare del
Concordato, non parlare di Dio”...
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1972: A Milano si costituisce con regolare atto notarile (è la prima volta che
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ciò accade in maniera ufficiale)
l'AIRDO, Associazione Italiana per il
Riconoscimento dei Diritti degli
Omofili. Tra i fondatori, personaggi di
primo piano sono Gino Olivari ed
Elio Modugno, ai quali si affiancherà
più tardi anche Leslie Durhan.
1987: Muore di aids il franco-argentino
Copi (al secolo Raul Damonte
Taborda), disegnatore, scrittore e
commediografo. Era
nato il 20 novembre
1939.
1958: A San Cataldo,
in
provincia
di
Caltanissetta, nasce lo
scrittore
Alfredo
Ormando, che si suiciderà in Vaticano il 13
gennaio 1998, e morirà il 23 successivo.
1973:
L'American
Psychiatric
Association (APA) toglie l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali, il
famigerato Diagnostic and Statistical
Manual.
2005: Muore a Roma Giuseppe
Patroni Griffi, scrittore (Scende giù
per Toledo, La morte della bellezza) e
regista (Metti, una sera a cena, 1967 a
teatro e 1968 al cinema). Era nato a
Napoli il 27 febbraio 1921.
1770: Nasce Ludwig Van Beethoven,
musicista. Gli si attribuisce una grande passione
per il proprio nipote
Karl. Morirà il 26 marzo
1827.
1988: L'aids uccide il cantante trans
americano Sylvester (You Make me
Feel). Era nato il 27 novembre 1946.
1991: Muore lo scrittore
Pier Vittorio Tondelli
(Rimini,
Pao
Pao,
Camere separate). La
madre, leggendo Altri
Libertini, aveva esclamato: “Ed io devo lavorare
per mantenerti a scrivere
quelle porcate? Finirai come Pasolini”.
Era nato il 14 settembre 1955.
1987: A Bar Harbor, Maine,
tra il 17 ed il 18 muore la
scrittrice belga Marguerite
Yourcenar, indimenticabile autrice delle Memorie di
Adriano, ed unica donna
ammessa all'Academie Française
(1980). Era nata l'8 giugno 1903.
1974: Si apre la Conferenza
Internazionale per i Diritti Gay, dalla
quale, nel 1978, nascerà l'International
Lesbian and Gay Association.
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1910: Nasce lo scrittore e
commediografo francese
Jean Genet (Les Bonnes,
Nostra Signora dei Fiori).
Morirà il 15 aprile 1986.
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1981: Il mensile gay Ompo, primo in
Italia, parla di un nuovo male in arrivo
dall'America, coniando l'espressione
“Peste del XX Secolo”.
1917: I rivoluzionari bolscevichi abrogano le leggi contro l'omosessualità e contro l'aborto.
1999: Big Laura muore a Roma. Era stata
una grande entertainer ed amica dei gay.
1970: L'americano Carl Whittman
pubblica il suo famoso Manifesto Gay
con la San Francisco Free Press.
1550: A Francesco Calcagno, prete
22enne eretico, sodomita e bestemmiatore, viene tagliata la lingua, troncata la
testa ed il resto del corpo bruciato sulla
piazza di Brescia, per ordine della
Santa Inquisizione.
1777: A San Pietroburgo nasce lo zar
Alessandro I, promotore dell'alleanza
che sconfisse Napoleone. Lo stesso
Imperatore dei francesi pensava che
fosse gay e lo aveva definito “il greco
più scaltro e più bello”. Morirà il 1
dicembre 1825.
1934: A Ferrara nasce Maurizio
Bellotti, tra i primissimi militanti gay
italiani, collaboratore (prestigioso) della
francese Arcadie con una rubrica di
“Nouvelles d'Italie” e coautore del
Manifesto Gay.
1959: Nasce il regista americano Gregg Araki (Doom
Generation).
2003: Il 20enne giornalista
salernitano Pasquale Quaranta, tiene
una omelia gay a Rignano Garganico
(Foggia), nella chiesa di Fabrizio
Longhi, il parroco che lo ha invitato e
gli ha ceduto la parola. Con lui c'è la
madre, Adelaide Gliorio. Il prete verrà
poi allontano dal Vaticano.
2002: Muore, a Los Angeles, Herb
Ritts, nato il 13 agosto 1952.
1904: Nasce a Berlino
(però qualcuno dice nel
1901!) l'attrice Marlene
Dietrich, al secolo
Maria Magdalene von
Losch. Chi non ricorda
L'Angelo Azzurro? Morirà
il 6 maggio 1992.
1889: Nasce a Bielefeld,
Germania
Friedrich
Wilhelm
(Plumpe)
Murnau,
regista
di
Nosferatu. Si dice che sia morto mentre soddisfaceva oralmente il suo ragazzo filippino di 14 anni, che stava guidando l'auto. Morirà l'11 marzo 1931.
1932: Nasce a General
Villegas lo scrittore argentino Manuel Puig (Il Bacio
della Donna Ragno, 1979).
Morirà il 22 luglio 1990.
1937: Muore a Parigi il
compositore
francese
Maurice Ravel, celebrato
autore del Bolero. Gli si
attribuiscono storie con il collega
Manuel de Failla e con il pianista
Ricardo Vines. Era nato il 7 marzo 1875.
1965: Nasce Claudio Catalano,
libraio alla Babele di Roma.
2004: Muore di leucemia
la scrittrice newyorchese
Susan Sontag
(The
Benefactor, 1963, Death
Kit, 1967). Era nata il 16
gennaio 1933.
1502: Firenze abolisce gli “Ufficiali di
Notte”, uno speciale corpo di polizia
preposto al controllo dell'omosessualità che, nei 70 anni d'esistenza, aveva
arrestato quasi la metà della popolazione maschile per il “delitto” di sodomia!
1890: Nasce il ballerino e
coreografo russo Vaslav
Nijinsky.
1926: Muore Rainer Maria
Rilke, nato il 4 dicembre 1975.
1910: Nasce a
New York Paul Bowles,
scrittore
della
Beat
Generation e diventato
universalmente famoso per
il film di Bernardo Bertolucci, Il Tè nel
Deserto. Morirà il 18 novembre 1999.
1916: Il monaco Grigori
Rasputin viene violentato
e assassinato dal Principe
Felix Yussupov, dopo
essere stato invitato ad una
cena (avvelenata) da
nemici gelosi di lui politicamente e sessualmente (questa è una
delle tante teorie...).
1948: Nasce la cantante
Donna Summer. Per
lungo tempo al centro di
aspre polemiche, le era
stata attribuita la pesante
affermazione: “che l' AIDS
era la punizione di Dio
per i gay”. Ma ha smentito: “Non solo
gli omosessuali avevano costruito la
mia carriera, non solo la stragrande
maggioranza dei miei amici era gay,
ma quel che é peggio, verso la metà
degli anni '80 molti miei amici avevano
iniziato a morire di questa malattia”.
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vocalist
dell’Alkimista [email protected]
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B
AT
U
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F R I E N D LY V I B E S
TRA MELODIE, ELETTRONICA
E BRASILE
Rosa Emilia Dias è la voce brasiliana del primo album Cruzeiro
do Sul del progetto Batuk by cool d:vision
atucar è il suonar tamburi, battere
il tempo sul tavolo con una scatola
di fiammiferi; Batucco è la danza dei
neri,come nero è il Brasile nella voce di
Rosa Emilia Dias, appassionata interprete 'bahiana' residente nel nostro
Paese, cuore pulsante - insieme al veneziano Cristiano Verardo, ex chitarrista dei Pitura Freska - di quei H2O
Production che firmano tutte le canzoni del collettivo BATUK; Cruzeiro
do sul è il primo album dedicato a questo progetto di cool
d:vision: atmosfere
solari e ritmate tra
brani
sofisticati,
anche calmi e rilassanti.
B
Da cosa è stato ispirato il nome Batuk?
Era la parola che si
avvicinava di più
all'idea che abbiamo
della nostra musica,
rappresenta per noi
l'invenzione di ritmi
e suoni attraverso
pochi elementi. Fare
la cantante e comporre per me è stato
un regalo del destino.
Quali sono le esperienze che hanno
portato alla creazione degli H2O?
Siamo nati in Paesi lontani, ma ci accomunano gusti musicali internazionali:
mentre io in Brasile pubblicavo il mio
primo disco incentrato nella musica
brasiliana tradizionale, in Italia Cris si
era tuffato nella cultura veneziana dei
Pitura Freska usando il dialetto e il reggae come espressioni di ciò che aveva
di più puro.L'ho incontrato come cori-
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sta nel secondo album dei Pitura, ed
ho trovato nei suoi arrangiamenti il
suono di varie parti del mondo.
Comporre con Cris è come un gioco,
si litiga poco e c'è tanta passione.
Il nostro pubblico gaio esce pazzo
per le sonorità lounge/nuchill elettroniche cui attingete per Batuk...
È bello che Batuk sia apprezzato dai
gay, anche se quando compongo non
penso al pubblico ma a creare canzoni
belle di cui possa esser fiera.La lounge
parte dai meravigliosi anni '70 anche
se adesso è più di moda che allora. Mi
è facile crearla per la sua similitudine
con la bossa-nova; è una musica leggera, facile, orecchiabile e non richiede
un ascolto profondo e, forse, il segreto
è questo, non richiedere l'attenzione
per portare interesse. Come in un corteggiamento: mi faccio vedere, ti
voglio, ma non te lo dico esplicitamente.
In Brasile come stiamo messi a tabù
legati al fattore gay?
In Brasile c'è di tutto, è un paese pieno
di contraddizioni e bellezza. Anche lì
esiste il pregiudizio, ma molto meno di
qui, la gente accetta con più naturalezza. Abbiamo intellettuali, politici, cantanti,stilisti,giornalisti tutti gay,solo che
non fa notizia. È quasi ridicolo commentare la sessualità altrui, per quelli
come me, con una certa sensibilità
verso il prossimo.
Come giudichi l'esagerata spettacolarizzazione dell'omosessualità?
A mio parere più che
la spettacolarizzazione c'è un grande pregiudizio in funzione
del gossip. Mi sembra
strano che ancor oggi
la realtà gay soffra in
Italia. Si parla troppo
della
deputata
Luxuria, delle scelte
sessuali di Capezzone
e dell'omossessualità
di Cecchi Paone, ma
forse è un male necessario affinché
tutti si abituino.
La gay-life-style è più trasgressiva?
Mi rifiuto di classificare le persone. Ho
tanti amici gay e uno di loro è il mio
miglior amico. Non siamo tutti uguali e
conosco tanti gay che della "movida" se
ne fregano vivamente. Certo che i gay
che si fanno vedere in una maniera trasgressiva hanno una marcia in più:sono
loro stessi e se ne fregano di questo
mondo, un posto primitivo.
www.energy-prod.it
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DAVID
star-clubber
di Alessio Primavesi
[email protected]
GUETTA
F R I E N D LY- F R E N C H - T O U C H
Love Don't Let Me Go, da Citroen C4
alle world charts: e l'house maker
si conferma tra le superstar deejay
più ballate al mondo !
roducer ambito e applaudito.
Remixer conteso dai più.
Deejay acclamato in tutto il mondo.
David fa parte di quella schiera di personalità house che
portano alta la nomea del dilagante dance-french-touch,
insieme alla schiera dei fighissimi d'oltralpe: Daft Punk,
Motorbass, Etienne De Crecy, Dimitri from Paris, Alex
Gopher, Bob Sinclar, Cassius…
Complici gli esordi come dj-resident nei più importanti
club parigini (dove ha diviso la consolle pure con l'amichetto 'divo' Sinclar, un altro che le folle gaie le smuove a
palate!) ponendosi alla guida dei locali culto a livello
internazionali - Queen, Bataclan, Palas e Le Bains... i più
affollati dalla popolazione gaya - il caro Guetta si ritrova
oggi tra gli house maker più friendly e apprezzati dai nite
clubberz 'nostrani', quelli dall'orecchio aguzzo.
Sin dai primi Novanta, lo scaltro dj-producer si è contraddistinto grazie a lavori come “Up & Way”, ritagliandosi un
proprio nutrito seguito - affezionato e itinerante - come
dimostra l'enorme riscontro ottenuto dal marchio furbetto “F*** Me I'm Famous” (Fuck, yep!) con cui ha griffato:
le sue serate ad Ibiza, la relativa compilation (disco d'oro
nel 2003) e diversi remix semi-ufficiali (come quello del
celeberrimo “Flashdance” by Deep Dish). Con la recente
release 'Love Don't Let Me Go (Walking Away)'
[Motivo/Universal] targata DAVID GUETTA vs The EGG,
ha esordito al numero #3 della classifica singoli in
Inghilterra, confermandosi Top Ten in Francia e venendo
suonata davvero un po' in tutta Europa.
Tra le versioni papabili, un remix dell'italianissimo Joe T Vannelli (che il nostro
direttore Felix Cossolo ha avuto il piacere
di intervistare nei precedenti Clubbing).
Come non bastasse, 'Love Don't Let Me
Go' - - è stato scelto dalla Citroen C4 per
la campagna TV Europea, ed è gia in programmazione anche in Italia… confermandosi uno dei dischi più ballati
d'Europa!
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www.fuckmeimfamous.fr
www.lovedontletmego.com
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GESÙVIENE DA
di Mario Cervio Gualersi
[email protected]
TORONTO
La città canadese è stata protagonista dell'ultima edizione del festival
Intercity che ci ha fatto conoscere il suo teatro e il suo cinema
un paese che non ha paura delle
minoranze, è un paese che finanzia
È
generosamente le arti, è un paese che,
lo a Beckett - ma anche a Sartre e
Quentin Tarantino - ci catapultano in un
interno claustrofobico in cui agiscono
cinque personaggi dalle identità misteriose, uniti da altrettanto oscuri legami.
Un paio di loro potrebbero essere poliziotti o agenti segreti, un terzo sembra
la loro vittima, gli altri hanno connotazioni comiche, come il giovanotto
bistrattato che si traveste da segretaria.
Il surreale si mischia a umori noir,fanno
capolino anche le suggestioni minacciose di Pinter, ma anzichè il registro
drammatico si privilegia la commedia,
talvolta sconfinante nella farsa. I bravi
attori (Fabio Mascagni,Roberto Gioffrè,
Francesco Acquaroli,Riccardo Naldini e
attraverso le sue ambasciate, sponsorizza
eventi
come
il
Festival
Internazionale di Cinema Gaylesbico di
Milano: è il Canada. Drammaturghi e
cineasti da molti anni focalizzano il loro
sguardo sulle tematiche omosessuali,
dai veterani come Tremblay (Le cognate) alla nuova generazione dei Dubois
(A casa con Claude, drammatico confronto tra un commissario di polizia e
un marchettaro sospettato di omicidio)
e Bouchard (Le muse orfane, messo in
scena in questa stagione da Nicola
Russo),fino al coreografo Dave St-Pierre
di cui abbiamo visto recentemente La
Pornographie des Ames, per finire col
Maestro, il grande Robert Lepage, in
ottobre ospite di Romaeuropa con il
suo splendido Andersen Project. Il
primo a far conoscere da noi la drammaturgia canadese è stato il festival
Intercity di Sesto Fiorentino,
ideato e diretto da Barbara
Nativi, quando decise di
dedicare l'edizione del
1992 a Montreal e al
teatro del Québec
(in lingua francese), sorprendendoci con i succitati
lavori di Tremblay e Dubois. Benissimo
ha fatto Dimitri Milopulos, a
cui Barbara ha lasciato il testimone, a tornarci per proporre questa volta le novità
e i fermenti che animano
la scena di Toronto dove
si parla inglese. Ecco
dunque
schierati
Brendan Gall, autore, e
David Ferry,regista di Alias
Una scena da
Godot, che, ispirandosi sin dal titoIn Gabriel’s Kitchen
Robert Lepage in
Andersen Project
Francesco Mancini) risultano in sintonia con l'atmosfera sospesa e il senso di
sperdimento esistenziale sottolineati
dalla regia.Altra punta di diamante del
festival è stata la presenza di Rick Miller,
performer multidisciplinare e collaboratore di Lepage,impegnato nel suo originalissimo monologo Bigger Than
Jesus,una sorta di messa alternativa,mai
blasfema, che intende dimostrare quanto poco sappiamo dell'esistenza terrena
di Gesù, ultimo dei quattro personaggi
interpretati dal poliedrico e affascinante Miller che ha proprio 33 anni.
Vediamo confutate le presunte certezze contenute nei vangeli di cui vengono denunciate con un po' di sarcasmo
le molte incongruenze, il tutto orchestrato da un sacerdote laico che, al pari
dei predicatori made in Usa,si lancia tra
il pubblico e bacia in bocca un - fortunato - spettatore. Avvertiamo non il rifiuto
della religione ma il desiderio di dare
alle scritture dei contenuti nuovi e
più tolleranti. Applausi a non
finire tributati dal pubblico giovane e
entusiasta
del
Rick Miller in
Bigger Than Jesus
teatro della
Limonaia. Chi ci
segue sa che Intercity
è anche molto altro, ma
non abbiamo spazio per
coprire le sue molteplici sfaccettature: citiamo solo le sempre avvincenti mise-en-espace e
la retrospettiva dedicata ai film di
Lepage. Appuntamento il prossimo anno per celebrare il ventennale di questo piccolo goiello da
preservare e valorizzare.
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ADIÓS
libri
A
MAMÁ
DALL’AVANA A NEW YORK
Esce in Italia uno dei più bei libri di Reinaldo Arenas: otto
racconti in cui letteratura e politica si intrecciano in una grande
forza espressiva. Ecco a voi in anteprima un intero capitolo
P
oeta, romanziere e commediografo, Reinaldo Arenas era
nato a Cuba nel 1943. Studiò filosofia e letteratura all'universita
dell'Avana. Nel 1973, Arenas fu
incarcerato dopo essere stato
accusato e condannato per "deviazione ideologica" e per aver pubblicato all'estero senza approvazione ufficiale. Per la sua opposizione
al regime castrista e per la sua
omosessualità dichiarata, nel 1980
fuggì a New York dove, malato di
AIDS, morì suicida nel 1990. In
Italia è stato pubblicato soltanto
Prima che sia notte (Guanda) da
cui è stato tratto un famoso film.
Mario Vargas Llosa è il celebre
scrittore peruviano (La città e i
cani, Pantaleon e le visitatrici,
ecc). Qui racconta di come Arenas
sia passato indomito dall'inferno
del campo di rieducazione, dai
supplizi ideologici, dall'oppressione della società maschilista cubana, al capitalismo americano e ai
bassifondi di New York.
Adios a mamá è la raccolta di otto
racconti, alcuni molto critici della
situazione politica di Cuba, altri
fantastici alla maniera latinoamericana.
Non solo agli omosessuali è rivolto
questo libro, ma anche a chi ama la
letteratura latinoamericana, Cuba e
80
le sue contraddizioni. Del grande
Arenas finora si è pubblicato un
solo libro in italiano; questo libro
incuriosirà molte persone.
Pubblichiamo qui di seguito
il capitolo intitolato
Mostro I
Anche in quella città c’era un
mostro.
Era una combinazione di arterie
che suppuravano, di trachee che
oscillavano come emboli convulsi,
di peli eretti e interminabili, di
caverne mutanti e di enormi artigli
collegati direttamente alle perfide
orecchie. Di conseguenza, tutti elogiavano la bellezza del mostro.
Impossibile enumerare le odi composte da ogni poeta di prestigio
(gli altri non poterono essere raccolti) in omaggio al delicato profumo emanato dal suo retto; o
meglio, dai suoi retti, perché un
solo intestino non sarebbe bastato,
tale era la sua capacità di risucchiare e di inghiottire… E che dire
della varietà di sonetti ispirati alla
sua bocca? Bocca divisa in vari settori, in uno dei quali rimaneva il
vomito che il mostro, nei suoi
momenti di maggior eccitazione,
espelleva; in quel grande stagno
veniva custodito e sottoposto a
una sorta di ebollizione naturale,
brodo di coltura ancora più delizioso per il palato del mostro… In
quanto agli occhi, sempre iniettati
di sangue e colmi di secrezioni, i
versi che ispirarono non si potrebbero riunire neppure sommariamente. È superfluo dire che il suo
corpo, della misura di vari ippopotami deformi, rappresentò un’inesauribile fonte di creazione per le
più fragili dame come per i giovinetti più virili… Eroi, studenti, soldati, operai, ministri e professori
seppero estasiarsi di fronte a tanta
mole. A Mirta Aguirre appartengono questi “villancicos”[1] che, tra
milioni, il caso ha posto nelle mie
mani
Alto como el Turquino,[2]
radiante como el sol matutino,
su voz no es voz, sino trino;
su paso no es paso, sino camino.[3]
In quella città tutti amavano il
mostro.
Quando cantava – così definivano
le atrocità emesse dalla sua gola –
la folla radunata applaudiva devotamente. Quando defecava, un’immensa fila si formava per aspirare
da lontano il monumentale tanfo
mostruoso.
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Un
giorno,
però, accadde
qualcosa di strano.
Qualcuno
cominciò a criticare
il
mostro.
Naturalmente, tutti
pensarono che si trattasse di un pazzo, e
attendevano (chiedevano) da un momento
all’altro il suo sterminio.
Costui pronunciava un
discorso offensivo che iniziava, più o meno, in questo
modo: «Anche in quella città
c’era un mostro. Era una combinazione di arterie che suppuravano, di trachee che oscillavano come emboli convulsi…». E continuava ad attaccare,
solitario e violento, eroico…
Alcune donne, da lontano, si fermano ad ascoltare. Gli uomini, di
solito più civili, si rifugiarono dietro gli usci. Ma lui continuava a
scuotere le coscienze contro il
mostro: «I suoi occhi, sempre iniettati di sangue e colmi di secrezioni…». In breve, poiché nessuno lo
giustiziava, cominciarono tutti ad
ascoltarlo; poi, a rispettarlo. Alla
fine lo venerarono, e ne parafrasavano i discorsi contro il mostro.
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[1] Composizione poetica e
musicale medievale composta
da strofe intercalate da un
ritornello, tipicamente natalizia.
[2] Il Pico Turquino (1974
m) oltre a essere la vetta
più alta di Cuba è un
luogo storico della rivoluzione castrista.
[3] «Alto come il
Turquino / radioso
come il sole mattutino / la sua voce non
è voce ma cinguettìo / il suo passo
non è passo ma
cammino».
Quando ormai il suo
potere era tale da essere riuscito a
eliminare il mostro e a prenderne
il posto, tutti poterono constatare
– senza smettere di criticare il
mostro – che si trattava del
mostro.
Reinaldo Arenas
ADIÓS A MAMÁ, dall’Avana a
New York
prefazione di Mario Vargas
Llosa
COLLANA Paesi, parole
100 pagine, 10 euro
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persone
di Tony Patrioli
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Potete raccontare
le vostre storie
e farvi fotografare
contattando
Tony Patrioli
Casella Postale
10273
20110 Milano
cell. 339 6509186
TONY
PATRIOLI
Chi entra in casa di Federico,
rimane colpito dall'arredamento particolare e inconsueto, essendo un appassionato di arte sacra. Colleziona abiti ecclesiastici e mitrie dell'800. Alle pareti
quadri mistici, oggetti vari e statue lignee dello stesso tema. È attratto dalla
grandezza delle chiese e dalla messa pontificale con canti gregoriani in latino.
In passato ha avuto amori brevi ma intensi vissuti con sofferenza.
Appassionato di araldica, il suo è un antico casato di origine piemontese. Tipo
passionale, vive con Richard, l'amico peloso a quattro zampe.
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1969 - Amos a
Londra
con Giulio Bosetti
(sulla destra),
il famoso fondatore
dello storico
Uiti bar di Milano
Amos Colombi,
classe 1934, mi riceve nel suo appartamento con il suo attuale compagno. La loro relazione dura da 18 anni. Parliamo a lungo e
mi racconta della sua difficile adolescenza e del primo rapporto sessuale a 11 anni con un cugino. Ricorda i suoi turbamenti, l'impossibilità di un conforto familiare e il forte senso del peccato, con conseguente senso di colpa inculcato dalla Chiesa. Nel 1958
scoppia il clamoroso scandalo dei "Balletti verdi". Lui è coinvolto con Ezio, l'uomo che amava in quel periodo. Solo chi ha una
certa età ricorda l'evento che coinvolse vari personaggi. Ezio fu condannato ad un anno e quattro mesi, si rifugiò a Londra dove
Amos lo raggiunse dopo un anno, e lì restarono per 18 anni. In seguito Ezio si ammalò di tumore e tornarono in Italia dove morì
a 61 anni. È stata la storia più importante, il grande amore di Amos per Ezio, che è durato 36 anni. Amos ha la tessera Arcigay
Orlando di Brescia. Le foto sono state realizzate a Flero (BS). Per chi vuol saperne di più sullo scandalo omosessuale negli anni
'60: Balletti Verdi, di Stefano Bolognini, Liberedizioni.
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gruppi
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LA FAMOSA
INVASIONE DEGLI
ORSI IN SICILIA
Chi ha detto che non c’è spazio per peli e
pancia? Bear d’Italia, è il momento della riscossa!
L
a fama della Sicilia è quella di un
luogo conosciuto per la calorosa
vitalità dei suoi abitanti e per la virilità
dei suoi uomini. Il tipo efebico non
aveva mai mietuto grandi successi,
almeno fino all'arrivo sulla scena omosessuale siciliana di quei pionieri che
hanno contribuito alla creazione di un
substrato sociale che ha condotto ad
una presa di coscienza delle proprie
potenzialità da parte di persone altrimenti lasciate da parte e alla formazione di un tessuto umano che fa capo a
quelli che oggi sono veri templi del
divertimento gaio e che negli anni
sono divenuti punti di riferimento per
la 'frocietas' ortodossa sia a scala locale che nazionale. Ma la Sicilia, è noto, è
terra di grandi contraddizioni e paradossi. Ed uno dei maggiori paradossi
siciliani è, neanche a dirlo, quello
secondo il quale l'uomo irsuto ma,
ahimé, finocchio, stenti a trovare legittimazione nel paesaggio omosessuale
isolano.Almeno fino a qualche tempo
fa. Essere robusti o affermare di cercare persone in carne equivaleva a scatenare le reazioni più indignate. Ci si
sentiva avulsi, respinti. Istintivamente
si tirava in dentro la pancia, vergognandosi dei 'peli superflui'. E in effetti molti ebbero l'impulso di amalgamarsi al contesto, non riconoscendosi
in quel modello estetico stentavano ad
accettarsi anche come omosessuali. Il
movimento ursino in Sicilia muove i
primi passi diversi decenni addietro
allorché il grande gruppo nazionale
OrsiItaliani era nel pieno del dibattito
che lo avrebbe portato alla scissione di
alcuni suoi membri e alla formazione
del Magnum. In questo periodo un
gruppo di precursori (Carlo L.,Rori G.,
Ciccio L.) danno vita ad 'ORSiciliani',
un club che aveva tra i suoi maggiori
punti di forza i contatti esterni con i
maggiori gruppi Bear europei ed americani.La fine degli anni '90 ha visto un
doppio momento di incertezza: da un
lato le iniziative di ORSiciliani andavano sempre più limitandosi; dall'altro i
locali gay 'normali' prendevano sempre più piede. La svolta avviene intorno al 2002.Tutto inizia ad opera di un
gruppo abbastanza ristretto di persone,per lo più ragazzi palermitani,accomunati dall'interesse per gli orsi.
Interesse che ha la sua prima espressione nel magazine WOOF! pubblicato
dalla celebre libreria AltroQuando di
Palermo. Nel
Novembre
'02
AltroQuando con la supervisione del
gruppo romano Epicentro Ursino e di
SBQR organizza la prima festa bear
che Palermo abbia mai visto. La serata
ha una grande eco, a questa ne segue
un'altra nel maggio dell'anno successivo. Ciò fa sì che l'attenzione si catalizzi
attorno a questo gruppo di persone,
non ancora l'odierno OrsiSiculi ma la
sua forma embrionale. OrsiSiculi infatti all'inizio è semplicemente un gruppo di amici che stanchi di dover sgomitare per trovare spazi a loro dedica-
ti decidono di ritagliarsene uno tutto
per loro. Nascono quindi il canale chat
IRC #orsisiculi e il sito www.orsisiculi.it. Nel luglio '04 OrsiSiculi organizza
il primo Bear Weekend in Sicilia da un
decennio a questa parte. La forza dell'evento è stata quella di essere riusciti
a conciliare il mondo degli orsi con
quello dell'ortodossia omosessuale
palermitana. E da lì OrsiSiculi si è
lasciato coinvolgere nell'ardito progetto di portare Orsi e Cacciatori a
Catania, città dalla tradizione gay consolidata e, pertanto, roccaforte maggiormente difficile da espugnare. Gli
orsi siculi e i cacciatori hanno risposto
con calore al nostro invito. Eravamo,
dati alla mano,circa 400 persone.Oggi
la forza di OrsiSiculi è quella di essere
un gruppo supportato dall'amicizia tra
i suoi componenti e dal rispetto per
tutti coloro che aspettano ogni nuovo
appuntamento. OrsiSiculi non si pone
in competizione con gli altri gruppi
italiani. Spesso anzi ci siamo trovati a
collaborare con alcuni di essi per realizzare eventi ed altri sono in preparazione per questo dicembre.
www.orsisiculi.it
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Israele, il Pride "in gabbia"
"Per noi è stata una
vittoria
amara".
Così, in una rara
intervista, una figlia
del premier Ehud
Olmert ha descritto
le proprie sensazioni quando ha preso
parte assieme alla
propria compagna alla manifestazione del Gay Pride
nello stadio universitario di Gerusalemme, fra ingenti cordoni di polizia predisposti per impedire attacchi da parte della comunità ultraortodossa.
Ricercatrice di letteratura ebraica e responsabile di
una casa editrice, Dana Olmert ama di solito tenersi lontana dalla luce dei riflettori. Per la prima volta
ha accettato di parlare della propria vita intima e in
un'intervista alla radio militare israeliana ha fra l'altro
confermato di essere lesbica. Assieme alla sua compagna, ha detto, vive e lavora a Tel Aviv. "Da un lato
sono stata molto felice di ritrovarmi fra quelle che
sono le persone più dolci che io conosca" ha detto,
parlando della manifestazione del Gay Pride. "Ma
d'altra parte - ha proseguito - c'era qualcosa di triste
nel fatto che ci hanno rinchiusi in un ambiente limitato, sembrava di essere in gabbia. All'ingresso ci
hanno chiesto di metterci un nastro rosa, siamo stati
tenuti alla lontana dagli abitanti di Gerusalemme".
La vendetta sul ring
Marzo 1962, campionato mondiale welter al
Madison Square Garden. Sul
ring due uomini immigrati
dalle isole caraibiche. Paret, 25
anni, era cubano, un tagliatore
di canna da zucchero. Griffith,
24 anni, gay, veniva dalle Isole
Vergini e non aveva mai desiderato salire sul ring. Lavorava
in una fabbrica di cappelli sulla
39a Ovest. L’ultima volta che
Emile Griffith aveva incontrato Benny "Kid" Paret, sei mesi
prima, l’altro aveva osato dire la parola: «Maricón”.
Frocio. Dodicesima ripresa. Benny finisce all’angolo,
viene scortecciato dai pugni. La testa e le spalle crol-
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lano giù, senza difesa. L’arbitro lascia fare, non è il
primo regolamento di conti sul ring.Benny non schiva niente, non può più rispondere. La testa pare
esplodere in mille pezzi. Infine l’arbitro ferma
Griffith. C’è silenzio sul ring. Più in là un giornalista
commenta: “Abbiamo appena assistito a un delitto
gay”. Paret lascia il ring in barella: è in coma. Muore
dieci giorni dopo. È un omicidio a sfondo sessuale,
ma sul ring è legale. Nel ‘77 Griffith si ritira: ha 39
anni, 112 incontri alle spalle. È il re del Madison
Square Garden con 26 match.Oggi ha 68 anni.Soffre
di demenza, spesso si addormenta: «Colpa delle pillole». Gli piace sempre bere, scherzare. Le pensione
è di appena 300 dollari. Non ricorda, né vuole ricordare. Gli fanno incontrare il figlio di Benny Paret a
Central Park, senza dirgli niente. Lui lo guarda e gli
sussurra: «Somigli a tuo padre». Tutto qui, quarantaquattro anni dopo. (fonte Repubblica)
Sudafrica e Città del Messico:
matrimonio per tutti!
Il parlamento sudafricano ha
votato la nuova legge sulle 'unioni civili' che consentirà i matrimoni gay. La legge - approvata
senza problemi, vista l'ampia
maggioranza di cui dispone il
partito al potere, l'African
National Congress - consente al
Sudafrica di diventare il primo Paese del continente
nero in cui le coppie gay possono unirsi in matrimonio. Ma non finisce qui: anche l’assemblea di
Città del Messico ha approvato una legge sulle
unioni civili gay con diritti e doveri simili a quelli del
matrimonio. Il sindaco ha detto che non porrà il
veto. Critiche invece dalla Chiesa cattolica e dai
gruppi integralisti di destra.Alle coppie omosessuali
registrate saranno riconosciuti i diritti ereditari, di
pensione e di assistenza sanitaria. L'assemblea ha
approvato la legge 43 a 17 con l'opposizione del
Partito di Azione Nazionale del presidente messicano Felipe Calderon, che vuole sostenere le famiglie
"tradizionali".
Fiocco rosa per Dawn Airey
La donna più potente della tv britannica,Dawn Airey,
avrà presto una figlia. Fin qui nulla
di strano o di particolare, se non
fosse che la bambina sarà messa al
mondo da Jacquie, da quattro anni
sua compagna fissa, e che Jacquie è
stata fecondata con il seme di un
amico gay di lunga data.
Quarantacinque anni, a capo della
compagnia del tycoon Rupert
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Murdoch che ha il monopolio della tv satellitare nel
Regno Unito (BskyB), la top manager è ben consapevole di come la nascitura crescerà in un contesto
familiare inconsueto e si augura pertanto che abbia
«un carattere forte» e si riveli «un prodotto del ventunesimo secolo». Il padre biologico è un amico di
Scary Airey che convive con un altro uomo e si è
impegnato ad avere «un ruolo attivo nell'educazione
della bambina». Miss Airey è una super-veterana del
piccolo schermo. Ha già diretto la rete Channel 5,
dove senza peli sulla lingua si era prefissa di incrementare il numero dei telespettatori con la controversa politica delle tre F: «Films, Football and
Fucking». Film, calcio e sesso.
Vittoria alle elezioni USA!
Il risultato delle elezioni di metà
mandato ha segnato, oltre alla vittoria dei democratici, anche un
passo avanti per i diritti degli omosessuali. È quanto ha dichiarato
Matt Foreman, direttore esecutivo della National Gay and Lesbian
Task Force, davanti alle 2.000 persone presenti alla conferenza
annuale Creating Change. "Da una costa all'altra,
hanno vinto candidati contrari all'intolleranza politica e religiosa", ha detto Foreman, dopo avere approfittato di un momento in cui non si trovava sul palco
per baciare il suo fidanzato e così sottolineare le sue
convinzioni. Foreman ha inoltre espresso soddisfazione per la sconfitta del referendum contro l'aborto in California, Oregon e Dakota del Sud e ha sottolineato come una vittoria degli omosessuali il fallito
tentativo di bandire i matrimoni tra persone dello
stesso sesso in Arizona. "Il supporto nei confronti
degli omosessuali è cresciuto al 40%, dal 33% del
2004", ha dichiarato Foreman.
Vittime del Nazismo
Riportiamo un articolo di Jolanda Bufalini sulla
memoria delle vittime del Nazismo. "Uno dei monumenti contemporanei più commoventi che mi sia
capitato di vedere è ad Amsterdam, nella piazza antistante la casa di Anna Frank (dove è una lunga perenne fila di visitatori). Si
tratta di tre triangoli di
pietra rosa ad inserto
nella pavimentazione
della piazza che guardano verso la casa,
verso la chiesa che la
sovrasta, verso il canale che la costeggia.
Ricordano le vittime
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omosessuali del nazismo che erano contrassegnate
da un triangolo di stoffa rosa. Il circolo Mario Mieli,
lamentava che le associazioni gay e lesbiche e dei disabili non sono parte dei viaggi della memoria.La stessa cosa lamenta l'Opera nomadi.Torno dal viaggio ad
Auschwitz e,nel mentre cerco di elaborare quella difficile esperienza, mi sembra di poter dire che in Italia
poco si sa e poco si parla delle vittime omosessuali
del nazismo”.
Il tormentone di Mines
Mines non si pronuncia ‘Mains’,
perché è l’abbreviazione del suo
cognome
‘Minestroni’
(Maurizio). Nasce a Fano sotto il
segno del Leone, in cui si riconosce per quasi tutti i pregi e difetti. È lui il protagonista di quello
che è diventato un vero e proprio tormentone: Per diventare gay. Grazie al lancio nel programma di Fiorello Viva Radio Due, il
brano è approdato al grande pubblico, ed è destinato a diventare una vera e propria hit radiofonica. Il 1
dicembre è stato pubblicato da Universal Music
Italia Di Bar In Bar, il primo album distribuito da
una major. Contiene il remix dance di Per diventare
gay e altri brani divertenti come Trans in cui Mines
racconta una sua avventura con dei travestiti ed
Eccoci al tuo party che parla di imbucati ad una
festa. Nelle canzoni Ogni notte esco e Bloody Mary
invece dichiara la sua passione per l'alcool.
Aids: cattive notizie
dall’Italia...
Una mutazione del virus HIV, la più pericolosa finora identificata nei pazienti con resistenza ai farmaci,
è stata scoperta grazie allo studio italiano condotto
presso l'Istituto Spallanzani di Roma. La nuova mutazione, chiamata V118I, è stata descritta nel congresso internazionale sulla terapia delle infezioni da HIV
tenutosi a Glasgow. “Il nuovo dato conferma che nei
pazienti con un virus resistente ai farmaci - hanno
detto i ricercatori - la comparsa di un alto numero di
mutazioni è direttamente correlata sia al più rapido
passaggio verso l'Aids conclamato, sia ad una maggiore probabilità di mortalità a
breve”. La mutazione V118I è stata
individuata in 114 pazienti su 792,
sulla base delle informazioni contenute nella banca dati dell'istituto
Spallanzani e sui dati relativi a
pazienti che hanno fallito la terapia e
fatto almeno un test sulla resistenza.
"I dati – spiegano i ricercatori - sono
ancora preliminari e hanno bisogno
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