Parlare di sé non è mai facile, ma ci provo, perchè la voglia di com

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Parlare di sé non è mai facile, ma ci provo, perchè la voglia di com
Parlare di sé non è mai facile, ma ci provo, perchè la voglia di comunicare è tanta! Innanzitutto c'è da dire che mi chiamo Chiara, ho diciannove anni e vengo da Palermo, dove frequento la facoltà di Lettere e Filosofia al primo anno. Il mio percorso inizia a maggio, quando mi diagnosticano una malattia di Crohn piuttosto aggressiva con stenosi severa, che riesco a tenere sotto controllo fino a che un errore medico mi porta alla perforazione. Purtroppo, anche se in preda a dolori atroci, non vengo creduta dai medici e il tempo passa... quando capiscono che non stavo nè mentendo nè esagerando Ë quasi troppo tardi, sono ad un passo dalla morte! Grazie ad un'ottima squadra di chirurghi ce l'ho fatta! Dopo sei ore di sala operatoria ce l'ho fatta! Ho dormito per due giorni grazie ai farmaci, e appena mi sono svegliata... ero rinata! Non avevo più dolore, avevo smesso di soffrire. I miei genitori e il mio fidanzato mi sorridevano, ero circondata di fiori e peluche. C'era il sole che entrava dalle finestre e anche il medico mi sorrideva. Penso sia stato uno dei momenti più belli della mia vita, la consapevolezza di essere sopravvissuta, il dolore sparito. Mi informano del sacchetto, allora con la mano per la prima volta mi tocco la pancia e lo sento... all'inizio ho pensato "oh cielo, e adesso che succede? Sono anormale!". Poi il medico mi ha detto che senza questa tecnologia non sarei sopravvissuta. Allora ho cominciato da subito a guardare la mia stomia con un occhio diverso. In ospedale lo curava un bravissimo infermiere, ma a casa Ë stato tutto diverso. Ho pianto, mi sono arrabbiata per il disagio, per la sensazione di non sentirmi come gli altri... E adesso, dopo tempo? Adesso io e "lui" (gli ho dato un nome maschile..:) siamo grandi amici. Sono felice di avere una stomia, mi ha fatto dimenticare cosa significhi stare male, cosa significhi avere paura di mangiare, i 90 mg di cortisone... Sono rinata, grazie alla stomia! E grazie alla mia intera esperienza posso affermare a gran voce, a tutti quelli che hanno appena iniziato il loro cammino con la stomia, che all'inizio Ë normale sentirsi strani, a disagio, avere paura di essere diversi o di non poter tornare alla vita normale, ma piano piano, giusto il tempo di riprendersi dall'intervento e fare conoscenza e pratica con la stomia, tornerete ad avere una vita normale! Abbattersi non serve, sono questi i momenti in cui bisogna raccogliere tutte le forze che abbiamo: se capitano certe sfide, E’ perchè abbiamo tutte le carte in regola per superarle. Alle Paraolimpiadi ho visto persone senza gambe correre, giocare a pallavolo, se questo non ferma la forza di volontà e la determinazione, come può un piccolo sacchetto sulla pancia farlo? Il sacchetto Ë solo un modo come un altro di vivere la propria vita, ma l'importante appunto Ë viverla!