PAPUA NUOVA GUINEA
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Political Risk & Country Analysis Settembre, 2013 2013 PAPUA NUOVA GUINEA – Guida Paese PAPUA NUOVA GUINEA Superficie: 462.840 km² Città principali: Port Moresby (capitale), Lae, Arawa Popolazione ed età media: 6,4 mln, 22,2 anni Lingue: Tok Pisin (ufficiale), inglese (ufficiale), hiri motu (ufficiale) Forma di governo: Monarchia parlamentare Agenzie di rating S&P’s Moody’s Fitch SACE 1 Contesto operativo Fare business 2 Competitività 2 Corruzione 2 Dati macroeconomici Fonte: CIA, The World Factbook, 2013 Rating Outlook B+ B1 5/7 Stabile Stabile - Classificazione 104° (su 185 paesi) 150° (su 176 paesi) Punti di debolezza 2011 2012 2013s 13 16 16 Variazione del PIL (%)* 11,1 9,0 4,4 Inflazione (%) 8,4 2,2 6,0 Cambio PGK/USD 2,14 2,10 2,26 PIL ($ mld) Opportunità per il business internazionale 3 Popolazione povera, con un basso tasso di alfabetizzazione ed impiegata soprattutto in un’agricoltura di sussistenza. Fonte: Global Insight, settembre 2013, *Fondo monetario internazionale, settembre 2013 Interscambio € mln 2011 2012 Export Italia 90 231 Import Italia 112 89 Saldo Italia -22 142 Debito estero privato in aumento. Elevata corruzione. Infrastrutture carenti. Criminalità. Fonte: Istat, settembre 2013 1 Condizioni di assicurabilità: i Paesi sono classificati in 8 categorie di rischio da 0 a 7, dove 0 rappresenta il minimo rischio, mentre 7 il massimo. Fare business: World Bank, Doing Business 2013 Competitività: World Economic Forum, Global Competitiveness Index 2013 Corruzione: Transparency International, Corruption Perception Index 2012 3 L’indicatore è una media delle valutazioni espresse nelle singole sezioni del documento. 2 UniCredit – Political Studies Vulnerabilità ai disastri naturali e difficili condizioni geografiche. pag. 1 Punti di forza Crescita economica, con ottime prospettive per il futuro. Abbondanti risorse naturali, con importanti opportunità di investimento nel comparto energetico e minerario. Diversi progetti in corso per la costruzione di impianti di gas naturale liquefatto. Istituzione di un Fondo Sovrano con risorse da investire ad esempio nel settore infrastrutturale. Atteggiamento di apertura nei confronti degli investitori esteri. Disclaimer nell’ultima pagina Settembre, 2013 Political Risk & Country Analysis PAPUA NUOVA GUINEA – Guida Paese QUADRO POLITICO Contesto politico 1) Scenario politico. A seguito delle ultime elezioni di agosto 2012, il Paese è guidato da un Governo di coalizione con a capo il PM O’Neil, sostenuto da un’ampia maggioranza. 2) Tematiche attuali. Rientra tra le priorità dell’attuale Governo lo sfruttamento degli abbondanti giacimenti di gas naturale, come già dimostrato con il progetto siglato con la Exxon per dar vita ad un impianto di gas naturale liquefatto (LNG) le cui esportazioni di gas dovrebbero partire dal 2014. Il Governo ha già dato il via libera anche ad un secondo impianto di LGN del valore di $ 7 mld, operato dalla InterOil Corporation, e ne sta valutando un terzo con la Talisman Energy. Questi progetti potrebbero sostenere l’economia del Paese nei prossimi decenni, per questo l’attuale amministrazione sta anche aumentando le dimensioni dell’apparato militare e migliorando il sitema infrastrutturale onde evitare qualsiasi ostacolo. Il Governo sta anche aumentando la spesa sociale per investire nei settori dell’educazione, delle infrastrutture, della sanità e per rafforzare lo stato di diritto. Di recente, ha proposto anche di ristrutturare le aziende di proprietà statale anche nel settore del petrolio e dell’estrazione mineraria. A livello di relazioni bilaterali, l’Australia rimane il principale partner commerciale ed investitore del paese. Problematiche rimangono le relazioni con l’Indonesia (per via dell’occupazione della parte occidentale dell’isola di Nuova Guinea), mentre le relazioni con la Cina sono in forte crescita. Indicatori politico-sociali Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati Economist Intelligence Unit, 2013 3) Scenari futuri. Sebbene le prossime elezioni si terranno solo nel 2017 ed il Governo goda di un’ottima maggioranza (sostenuto anche dal partito del suo ex rivale, l’ex Premier Somare), quest’ultima potrebbe essere messa alla prova nel medio periodo, soprattutto considerato il frequente ricorso del sistema politico a mozioni di sfiducia e le tensioni derivanti dai negoziati per l’autonomia e lo sviluppo delle risorse della provincia secessionista di Bougainville. QUADRO ECONOMICO Contesto economico Composizione del GDP 2012 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati CIA, The World Factbook, 2013 Political Studies 1) Elementi di forza. Crescita economica, sostenuta soprattutto dallo sviluppo del comparto minerario ed energetico, con ottime prospettive per il futuro, considerati i diversi progetti in corso di sfruttamento del gas naturale. Dispone di ingenti risorse naturali: minerali (rame, nichel oro, cobalto), idrocarburi (petrolio, gas) e materie prime (legno, caffè, cacao, olio di palma). Gli investimenti esteri sono in crescita, soprattutto nel settore delle materie prime. Recente istituzione di un Fondo Sovrano per investire le risorse finanziarie generate dai proventi derivanti dal comparto delle risorse, soprattutto nel settore infrastrutturale. Sostegno finanziario delle Istituzioni multilaterali. 2) Elementi di debolezza. Popolazione povera ed impiegata per circa l’86% in un’agricoltura di sussistenza, poco produttiva. Vulnerabilità dell’economia ai disastri naturali e del suo sviluppo alle difficili condizioni geografiche del Paese (che rendono le comunicazioni interne, l’urbanizzazione e lo sviluppo infrastrutturale più difficili). Debito estero del settore privato in crescita. 3) Scenari futuri. Le prospettive di sviluppo dell’economia del Paese sono positive, soprattutto considerata la priorità che il Governo sta conferendo allo sfruttamento delle risorse naturali ed al conseguente sviluppo dell’industria estrattiva che dovrebbe, nel prossimo futuro, assicurare al Paese un aumento significativo delle entrate (mediante i proventi delle esportazioni di gas naturali ed attraverso royalties ed entrate) da poter poi investire nel settore dell’educazione, delle infrastrutture e della previdenza sociale. pag. 2 Disclaimer nell’ultima pagina Settembre, 2013 Political Risk & Country Analysis PAPUA NUOVA GUINEA – Guida Paese INTERSCAMBIO COMMERCIALE - IDE Import dall’Italia per settori (%, 2012) 1) Scambi con l’Italia. Per quanto riguarda il 2012, l’intescambio bilaterale ha totalizzato circa € 320 milioni, con esportazioni italiane pari a € 231 mln (+156,6 %), ed importazioni di € 89 mln (-20,5%). Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo per l’Italia. 2) Import settoriale dall’Italia. Per quanto concerne l’import della Papua Nuova Guinea dall’Italia, il principale settore di interesse è rappresentato dalla meccanica strumentale, seguito dalla metallurgia e dai prodotti in metallo, ed infine dagli autoveicoli ed altri mezzi di trasporto insieme agli apparecchi elettrici. Una piccola percentuale dell’import riguarda la moda. Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati SACE, 2013 3) Interscambio e Investimenti Diretti Esteri (IDE). Nel 2011 l'interscambio commerciale con il resto del mondo è ammontato complessivamente a € 14,9 mld, con un saldo della bilancia commerciale in attivo e pari a €1,9 mld. QUADRO OPERATIVO Contesto operativo 1) Contesto operativo. Il Paese è aperto agli investimenti stranieri, offre diversi incentivi fiscali agli investitori, soprattutto nel settore delle risorse naturali, e vanta un sistema giudiziario abbastanza independente. Tra i problemi principali, invece, l’elevata corruzione, la criminalità, infrastrutture carenti, una forza lavoro poco qualificata, un basso tasso di alfabetizzazione e la vulnerabilità ai disastri naturali. Secondo il Doing Business 2013, l'economia del Paese si colloca al 104° posto su 185 paesi. 2) Pagamenti e riscossioni. I contanti e gli assegni (seppure in declino) continuano a rappresentare i mezzi di pagamento più diffusi. Gli strumenti di pagamento elettronici cominciano ad essere utilizzati, soprattutto nei centri urbani e nell’ambito del mondo del lavoro, sotto forma di trasferimenti elettronici, carte di credito, trasferimenti bancari o postali. Le procedure per la risoluzione delle cause di insolvenza durano in media 3 anni. Il tasso di recupero per il creditore ammonta a 23,5 centesimi sul dollaro. Papua Nuova Guinea è al 125° posto nella classifica Doing Business 2013 per quanto concerne la facilità nel risolvere casi di insolvenza. Principali indicatori DB 2013 Fonte: Rielaborazione UniCredit su dati World Bank, Doing Business 2013 (0 = migliore performance). Political Studies pag. 3 Disclaimer nell’ultima pagina Settembre, 2013 Political Risk & Country Analysis PAPUA NUOVA GUINEA – Guida Paese Political Studies Political Studies: Francesca Nenci (Head of Political Studies) Political Risk & Country Analysis*: Angelica Attolico (Political Analyst); Luciano Mario Bencivinni (Political Analyst); Esra Gulfidan (Political Analyst); Alessia Messina (Political Analyst). * Political Risk & Country Analysis monitora regolarmente l’area dell’Europa Centro-orientale (AT, BA, BG, CZ, DE, EE, HR, HU, LT, LV, PL, RO, RU, SK, SLO, SRB, TR, UA), ed altre regioni del mondo tra cui l’ Asia, l’ Africa, il Medio Oriente e l’America del Sud. Publication Address UniCredit - Public Affairs Political Studies [email protected] Disclaimer Le stime e le valutazioni contenute nella Guida Paese rappresentano l’opinione autonoma e indipendente di UniCredit SpA (di seguito “UniCredit”) e si basano su dati e informazioni tratte da fonti pubbliche che UniCredit ritiene attendibili, ma sulle quali non rilascia alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità circa la loro completezza, correttezza e veridicità. I dati, le informazioni, le opinioni e le stime espresse sono da considerarsi aggiornate alla data riportata nella Guida Paese. UniCredit si riserva il diritto di aggiornare/modificare i dati, le informazioni e le opinioni espresse nella Guida Paese in qualsiasi momento senza alcun preavviso. 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