UdA_Tecnologieeducative_RossellaVicentini
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UdA_Tecnologieeducative_RossellaVicentini
Progetto di una UdA “flipped” Titolo “Tema con variazioni” Docente Rossella Vicentini Tipo di scuola (Liceo, Professionale…) Scuola secondaria di primo grado Materia Musica Classe Seconda Scelta dell’argomento curricolare: (indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la struttura atomica della materia, la punteggiatura grammaticale, il Congresso di Vienna ecc.) Composizione di una propria “variazione” Come si intende attivare l’interesse e la curiosità degli allievi: (indicare come si intende stimolare l’interesse, motivare e coinvolgere gli allievi in modo da renderli parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida che può consistere nel porre una domanda a cui risponde oppure un problema da risolvere, oppure una ricerca da effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.) Dopo aver ascoltato in classe il tema e le prime tre variazioni della sonata per violino “La Follia” di Corelli, pongo la domanda 1: cosa ha modificato Corelli tra il tema iniziale e le successive variazioni ascoltate? Sfida 1: riuscire a trovare i cambiamenti effettuati nella musica dal compositore (individuare appunto le variazioni, di tipo ritmico o melodico). Sfida 2: ora prova a scrivere e componi una variazione! Quali attività si intendono svolgere prima della lezione: (indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione d’aula. Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento, richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse utilizzate.) Si chiede alla classe di fruire di alcuni materiali, prima della lezione, che siano utili come quadro di riferimento e richiamino ad argomenti già svolti: 1. presentazione Prezi: https://prezi.com/g5nl4_nkqjjb/arcangelo-corelli/ 2. ascolto della Sonata op. 6 n. 12 del compositore Corelli, denominata “La Follia”, seguendo il seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=VHRdFILo_Yw Quali attività si intendono svolgere in aula: (indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione frontale, lavoro di gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida proposta e costruire le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.) 1. Consegno alla classe la fotocopia del tema della sonata di Corelli seguito dalla variazione n. 2 e chiedo di individuare attraverso dei colori le modifiche che sono state apportate nella variazione rispetto al tema (si allega la partitura, all.to n. 1 – questo corrisponde alla Domanda 1 e Sfida 1); 2. Con l’utilizzo della LIM e del programma di notazione on line “Noteflight” (https://www.noteflight.com/login), apro un file nel quale è contenuto il “tema” della “Follia” e conduco la lezione modificando io stessa in un pentagramma sottostante a quello del “tema” alcune note della melodia (variazione melodica) e alcuni ritmi (variazione ritmica), chiedendo alla classe che tipo di modifiche sto attuando; 3. Dopo aver copiato una nuova melodia originaria, cioè il tema, sotto a quello modificato, chiedo a turno ad alcuni membri della classe di venire alla LIM per cambiare loro stessi alcuni elementi melodico-ritmici delle note del tema (questo fa comprendere ulteriormente se sono stati assimilati i concetti presentati in classe di variazione ritmica e melodica); 4. Chiedo alla classe di copiare a mano sul proprio quaderno pentagrammato il tema originale che vedono alla LIM e divido la classe in gruppi di quattro persone, in modo che ogni gruppo possa creare la propria “variazione” sul tema (v. Sfida 2). Suddivido i ruoli in modo che ci sia chi ha l’incarico di copiare alla LIM il risultato finale della composizione del gruppo. Monitoro, coordino e modero come “supervisore” l’attività dei singoli gruppi, dando un tempo stabilito; 5. Chiedo ai membri di ogni gruppo incaricati appositamente di venire alla LIM e di copiare il risultato del lavoro di gruppo. Ogni lavoro viene poi ascoltato dalla classe tramite il programma di notazione online “Noteflight”. Si chiede ai singoli gruppi se vogliono intervenire per modificare, dopo l’ascolto, alcuni aspetti della loro variazione ed eventualmente si concede qualche minuto al gruppo per decidere i cambiamenti da effettuare. In caso di cambiamenti da apportare alla variazione, un membro del gruppo si occupa di modificare alla LIM il lavoro e un compagno dello stesso gruppo invece scrive le modifiche effettuate a mano sul proprio quaderno. (Si allega alla Uda il tema musicale, seguito da due “variazioni” composte dagli studenti semplicemente a titolo di esempio dell’unità di apprendimento – all.to n. 2) Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica: (indicare quali strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per verificare e consolidare gli apprendimenti e lo sviluppo di competenze.) Per consolidare gli apprendimenti si crea uno schema riassuntivo dei tipi di variazione e sul loro significato. Si propone di studiare a casa sul flauto dolce la melodia originaria a tutta la classe e di trovarsi con i membri del proprio gruppo per studiare insieme la variazione creata in classe con i compagni. L’obiettivo finale è di eseguire dal vivo il brano creato dagli studenti della classe: il tema suonato da tutti gli studenti e ogni variazione eseguita soltanto dal gruppo che l’ha scritta. Si propone di utilizzare una sintetica griglia di valutazione redatta per l’esecuzione musicale e che si allega alla Uda (all.to n. 3). In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale? (indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le differenze.) La didattica di tipo tradizionale prevede che le nozioni sulle forme musicali (quindi ad esempio su cosa significa “tema e variazioni”) vengano affidate a lezioni di tipo frontale e nozionistico, che ben poco sono in grado di far comprendere l’atto compositivo da parte del musicista. Si tratta di lezioni statiche e che spesso sono legate all’aspetto storico della musica, trattato spesso esclusivamente dal punto di vista cronologico. L’approccio tradizionale comporta inoltre, per questo genere di attività, una scrittura su quaderno pentagrammato che non permette di far percepire agli studenti il risultato finale poiché è esclusivamente sulla “carta”. Il risultato sonoro viene quindi conquistato soltanto con la pratica attiva del “suonare”. Con questo procedimento si vuole creare invece un tipo di apprendimento più dinamico e meno statico, che consenta a tutti i membri dei singoli gruppi di trovare soddisfazione dando ognuno un proprio apporto importante per la riuscita del lavoro collettivo. La possibilità di ascoltare il risultato della propria composizione è un fattore di stimolo per ogni membro della classe, così come la soddisfazione di riuscire – supervisionati – a comporre un brano che si è in grado di suonare. L’atto di comporre una variazione determina la necessità di compiere delle scelte e quindi di saper decidere che tipi di cambiamenti adottare per ottenere un risultato soddisfacente. Si favoriscono la comunicazione e l’interazione tra gli studenti, gli scambi di opinione e la socializzazione attraverso il lavoro di gruppo. Si favorisce lo sviluppo della creatività e si contribuisce al raggiungimento delle competenze indicate nelle indicazioni nazionali che sono relative all’esecuzione, alla rielaborazione, al riconoscimento degli elementi del linguaggio musicale, nonché alle funzioni formative legate alla musica di tipo cognitivo, culturale e linguistico-comunicative.