Il mediatore culturale tra traduzione e tradizione
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Il mediatore culturale tra traduzione e tradizione
Il mediatore culturale tra traduzione e tradizione Abstract Il punto di partenza della mia analisi sul ruolo del mediatore linguistico e culturale è la traduzione in lingua italiana di un testo in lingua francese: il monologo "Comment réussir un bon petit cous cous" seguito da un breve racconto in forma dialogica dal titolo“Manuel bref et circoncis des relations franco-algériennes”. Si tratta di un'opera teatrale scritta nel 2003 dallo scrittore Mohammed Fellag, umorista francofono di origine magrebina, capace di mescolare all'interno delle sue opere tre lingue: francese, algerino e dialetto berbero e soprattutto due culture. L'integrazione è il filo conduttore dell'opera teatrale di Fellag, che, partendo dal couscous, piatto nazionale dell'Algeria, analizza i rapporti franco-algerini e sottolinea le difficoltà di un popolo a lungo sottomesso ad un altro di uscire dalla propria condizione di subordinazione. Il monologo, apparentemente ironico e divertente, contiene in sé profonde analisi e amare riflessioni sul divario culturale esistente tra la società francese e quella magrebina. Il testo è, inoltre, denso di accenni storici e politici e di riferimenti alla colonizzazione francese e alle difficoltà che il popolo algerino ha dovuto affrontare per affermare la sua identità. L'articolo presenta i principali problemi incontrati durante il processo traduttivo, come la traduzione delle continue allusioni alla storia e alla cultura algerina, che hanno richiesto un approfondimento storico-culturale. Solo attraverso un approccio metodologico contrastivo, il confronto linguistico è diventato innanzitutto confronto culturale. Vengono presentate, inoltre, le difficoltà traduttive riscontrate in ambito lessicale come la traduzione dei numerosi giochi di parole, dei neologismi e delle espressioni popolari. Spesso sono giunta ad un'equivalenza attraverso compromessi linguistici o mediante il ricorso a note esplicative sia in ambito culturale che lessicale, volte a colmare la distanza presente tra le due culture. L'obiettivo è stato fondere competenze linguistiche e conoscenza dei fatti storici, proponendo una traduzione linguistica che tenesse conto della tradizione culturale del testo di partenza. ________________________________________________________________ The starting point of my analysis on the role of linguistic and cultural mediator is the translation into Italian of the book written in French and composed by the monologue "Comment réussir un bon petit cous cous" followed by a short story in dialogue form entitled "Manuel bref et cinconcis des rèlation franco-algerienne". It is a drama written in 2003 by the Algerian writer, Mohammed Fellag, a francophone humorist born in Maghreb. A writer who blends three languages (French, Algerian and Arabian dialect) and two cultures in his work. The integration is the main theme of this drama. Fellag starts his monologue talking about the couscous, considered the typical dish of his country, then he analyses the relationship between French and Algerian people and the difficulties that the Algerian people had to face in order to come out of its condition of subordination. The monologue becomes a deep analysis, rich of bitterness, hidden under the irony and the sarcasm of the author. The book is full of historical and political references and allusions to the French settlement in Algeria and to the difficulties Algeria had to overcome to obtain its independence and its cultural identity. The article is about the main problems of translation like the allusions to Maghreb history and culture. Before translating the text it was necessary to investigate the historical and cultural events that took place in Algeria, in order to convey the purpose of the author. Only through a contrastive approach, the linguistic mediation has become, first of all, cultural mediation. Moreover, the difficulties concerned the translation of the puns, the new words and the popular expressions. I found a solution by making use of notes, both in cultural and lexical field. My aim was to blend linguistic ability and historical knowledge and to do a translation which respected the tradition of the source text. Keywords: translation studies, Mohammed Fellag, extralinguistic aspects, colonization, tradition, Algeria. Antonella Gisondi Translator and Interpreter [email protected]