La sezione aurea
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La sezione aurea
Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza Dipartimento di musica antica A.A. 2012 – 2013 Corso di: Analisi delle forme compositive I (Biennio- primo anno - Strumenti antichi) Prof. ROBERTO SOLCI PARTE III PROPORZIONI MATEMATICHE E MUSICA “...le proporzioni delle voci sono armonia delle orecchie, così quelle delle misure sono armonia degli occhi nostri...” A. Palladio Elemento essenziale di questa concezione artistica è il principio dell’unità, “ tutte le parti di una melodia vengono a trovarsi raccolte in un sol punto in grazia dei rapporti armonici che si stampano nella memoria. “Divina proporzione; opera a tutti gli ingegni perspicaci e curiosi necessaria ove ciascun studioso di prospettiva, pittura, architettura, musica e altre matematiche soavissima sottile e ammirabile dottrina conseguirà e dilettarassi con varie questioni di segretissima scienza” De divina proporzione, Luca Pacioli "La geometria ha due grandi tesori: uno è il teorema di Pitagora, l'altro è la sezione aurea di un segmento. Il primo lo possiamo paragonare ad un oggetto d'oro; il secondo lo possiamo definire un prezioso gioiello. " Johannes Kepler LA SEZIONE AUREA La sezione aurea è quella parte di un segmento che è la media proporzionale fra il segmento intero e la parte restante di esso. Su questa equazione l'architettura classica e rinascimentale fondava il principio compositivo della sua armonia proporzionale. In tutti i canoni classici dell'architettura la sezione aurea costituisce lo strumento principe con cui furono concepiti e proporzionati le basi, le colonne, i capitelli e le 1 Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III trabeazioni. Nell'architettura rinascimentale veniva comunemente usato il rapporto aureo sia per suddividere e ripartire armonicamente sia le facciate dell'edificio che per proporzionare volumetricamente gli ambienti. Un largo contributo alla conoscenza ed alla divulgazione di questo metodo di suddivisione armonica è stato dato dal matematico Luca Pacioli con la pubblicazione del libro De divina Proportione, testo illustrato con disegni di Leonardo Da Vinci. La sezione aurea (nota anche come rapporto aureo, numero aureo, costante di Fidia e proporzione divina), indicata abitualmente con la lettera greca Φ (phi), corrisponde al numero irrazionale: Graficamente, la sezione aurea può essere rappresentata da un segmento diviso in due parti a e b, tali che il rapporto tra l'intero segmento a+b e la parte più lunga a sia uguale al rapporto tra la parte più lunga a e la parte più corta b: Anche le due parti a e b così ottenute sono tra loro in rapporto aureo, così come la parte più piccola con la differenza tra le due parti: Dato un segmento di lunghezza 1, la sezione aurea può essere rappresentata algebricamente con la seguente proporzione: 1:x = (x - 1):1 Questa equazione ha un'unica soluzione positiva: La sezione aurea è legata alla sequenza di Fibonacci Il rapporto tra due termini consecutivi di tale sequenza tende a Φ. 2 Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III IL RETTANGOLO AUREO Nel rettangolo aureo, i lati a e b sono in proporzione aurea: |.......... a..........| +-------------+--------+ | | | | | | | B | A | | | | | | | | | | +-------------+--------+ . . b . . . - |......b......|..a-b...| Ripetendo questo procedimento, si ottiene una serie di rettangoli aurei sempre più piccoli. Tracciando un quarto di cerchio in ogni quadrato scartato, si ottiene una figura che assomiglia alla spirale logaritmica θ = (π/2log(φ)) * log r. 3 Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III La costante φ appare in geometria, soprattutto nelle figure che richiamano la simmetria pentagonale. Il Partendone di Atene, con suoi rettangoli aurei. La sezione aurea emerge in natura come risultato della dinamica di alcuni sistemi. È stato ritrovato, tra l'altro, nella struttura delle conchiglie, nella dimensione delle foglie, nella distribuzione dei rami negli alberi, nella disposizione dei semi di girasole, e nel corpo umano. Nell'antichità già gli egizi conoscevano questo numero (utilizzato per grandi piramidi di Giza). Anche il pentagramma dei pitagorici contiene la sezione aurea. IL PENTAGRAMMA La sezione aurea è anche legata al pentagono regolare in quanto la diagonale ed il lato del poligono hanno come rapporto proprio detta sezione. Un triangolo isoscele con gli angoli alla base pari a 72° è aureo. Ogni pentagono contiene un pentagramma, la stella a cinque punte che si ottiene collegando tutti i vertici del pentagono tramite diagonali. ( pentagono e pentagramma) 4 Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III La forma del pentagramma è riscontrabile molto spesso in natura: ( un esemplare di Astrophitum myriostgma) I pitagorici attribuirono a questa figura geometrica, «pentalfa», particolari proprietà magiche, severamente e gelosamente custodite nell'ambito delle «dottrine esoteriche» I NUMERI DI FIBONACCI La successione di Fibonacci è una sequenza di numeri interi naturali definibile assegnando i valori dei due primi termini, F0:=0 ed F1:=1, e chiedendo che per ogni successivo sia Fn := Fn-1 + Fn-2. La sequenza prende il nome dal matematico pisano del XIII secolo Leonardo Fibonacci e i termini di questa successione sono chiamati numeri di Fibonacci. I primi 41 numeri di Fibonacci sono: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55 (=F10), 5 Roberto Solci – Analisi delle forme compositive I- Biennio- Strumenti antichi – Parte III 89, 144, 233, 377, 610, 987, 1597, 2584, 4181, 6765 (=F20), 10946, 17711, 28657, 46368, 75025, 121393, 196418, 317811, 514229, 32040(=F30), 1346269, 2178309, 3524578, 5702887, 9227465, 14930352, 24157817, 39088169, 63245986, 102334155 (=F40) I numeri di Fibonacci godono di una gamma stupefacente di proprietà, si incontrano nei modelli matematici di svariati fenomeni e sono utilizzabili per molti procedimenti computazionali; essi inoltre posseggono varie generalizzazioni interessanti. PROPORZIONI ARITMETICA Quando le differenze fra le tre grandezze sono costanti: c–a=b-c 1,2,3,4,5 ecc… GEOMETRICA Quando i quozienti sono costanti: c=b a c’ 1.2.4.ecc… 6