Piano dell`Offerta Formativa

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Piano dell`Offerta Formativa
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado
“Don Giovanni Bosco”
Via dell’Agricoltura – tel e fax. 0983/80047
87060 Corigliano Calabro – Cantinella
e-mail: [email protected]
Sito web:cantinellascuole.it
P.O.F
(Piano dell’Offerta Formativa)
A.S.2009/2010
Per una scuola di tutti e di ciascuno
Approvato dal Collegio dei Docenti in data 28/10/2009 con delibera n° 4
Adottato dal Consiglio d’Istituto in data 03/11/2009 con delibera n° 263
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INDICE
Premessa
Il POF
Identità della scuola
Analisi del contesto
Criteri ai quali l’istituto si ispira
Organigramma
Collegio docenti unitario
Consiglio d’Istituto
Giunta esecutiva
Personale amministrativo e collaboratori scolastici
Comitato di valutazione , rappresentanze sindacali GAUS
Sezione organizzazione
Pag. 3
Pag. 5
Pag. 7
Pag. 7
Pag. 9
Pag.10
Pag.12
Pag.15
Pag.15
Pag.16
Pag.17
Pag.18
Dotazione strutturale
Dotazione infrastrutturale
Quadri orario
Sezione didattica
Il curricolo
Il curricolo scuola dell’infanzia
Il curricolo del primo ciclo
Discipline e aree disciplinari
Area linguistico-artistico-espressiva
Area storico geografica
Area matematico-scientifico-tecnologica
Obiettivi di apprendimento trasversali
Schema di curricolo di classe
Curricolo verticale
Attività comuni ai tre gradi scolastici
Proposte progettuali comuni e per gradi scolastici
Viaggi d’integrazione culturale e uscite didattiche
Continuità e orientamento
La metodologia
L’integrazione degli alunni con disabilità
Pag.18
Pag.21
Pag.22
Pag.23
Pag.24
Pag.25
Pag.28
Pag.31
Pag.32
Pag.45
Pag.50
Pag.54
Pag.55
Pag.59
Pag.60
Pag.61
Pag.86
Pag.92
Pag.93
Pag.95
L’integrazione degli alunni stranieri
Aggiornamento e formazione dei docenti
La valutazione
Valutazione e auto valutazione d’Istituto
Rapporti scuola famiglia
Informazioni generali, sito web
Pag.96
Pag.100
Pag.101
Pag.108
Pag.109
Pag.110
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PREMESSA
Progettare significa gettare avanti (pro, “avanti”, e iàcere, “gettare”), predisporre le condizioni
per realizzare un’idea, un’intenzione, un’immagine di un futuro desiderabile. Il progetto è una
sorte di ponte, che lega passato e futuro. I documenti che definiscono lo stato desiderato di
ciascuna scuola sono: il Piano dell’Offerta Formativa, di cui è parte fondamentale il Curricolo,
il Regolamento del Consiglio d’Istituto e il Patto Educativo di Corresponsabilità. Quest’ultimo,
proposto e sottoscritto dalle scuole all’atto dell’iscrizione, in vigore da settembre 2008, per
effetto dell’art.3 D.P.R. 235/2007, ha introdotto modifiche ed integrazioni al Decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.249, concernente lo Statuto delle Studentesse e
degli Studenti. E’ nel Curricolo, cuore didattico del P.O.F., che si esplicitano le scelte
metodologiche e le Unità di Apprendimento, che mirano a stimolare l’alunno ai problemi della
comunicazione globale, affinché impari a gestirla con approcci ragionati per accedere
consapevolmente al mare dell’informazione, riformularla e riorganizzarla in senso critico. Tutto
in piena sintonia con gli obbiettivi europei fissati dall’Agenda di Lisbona 2000, in merito alle
otto competenze chiave, di cui ogni singolo cittadino necessita per adattarsi in modo flessibile a
questo mondo interconnesso, che sono:
La progettazione deve normalmente indicare l’analisi di fattibilità dell’ipotesi prospettata e
l’esplicitazione del risultato atteso. Il progettare è un modo di pensare, all’interno di una logica
di ricerca e miglioramento, ed è anche una competenza. Si distinguono, la progettazione
formativa e la progettazione didattica: la prima si occupa dei contenuti della progettazione
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(curricolo, organizzazione, risorse, etc.); la seconda si occupa del tipo di approccio
(articolazione del percorso didattico, metodologie, materiali,etc.). Il ruolo della scuola in questo
contesto viene spesso definito come un operare nel sistema formativo integrato, ed è legato al
concetto di apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Nella società globale “la fase della
storia umana in cui la vita è divisa in tre periodi, il tempo per imparare, il tempo per lavorare e il
tempo per riposarsi, giunge al termine” per dirla con J. Delors che ha coniato l’espressione “life
long learning”. La scuola vive ed opera, infatti, in una realtà in profonda trasformazione, dove
non si finisce mai di apprendere. Le sfide poste dalla rivoluzione digitale, dalla globalizzazione,
dalla convivenza di culture e religioni diverse, possono trasformarsi in opportunità, grazie anche
all’azione educatrice compiuta dalla scuola. Quella scuola che deve essere in grado di offrire ai
propri alunni sia i valori universalmente condivisi e previsti dalla Costituzione Italiana , sia gli
strumenti adatti a leggere, affrontare e modificare la realtà. Una scuola che si pone come
laboratorio dell’apprendimento dove gli alunni vanno sostenuti e incoraggiati ad accettare con
consapevolezza la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della
cultura. La posta in gioco nella prima fase di istruzione 3-14 anni determina il destino del
singolo allievo: può assicurare il raggiungimento dei più alti gradi dell’istruzione, oppure porre
le premesse per la dispersione successiva. Dagli orientamenti ministeriali attuali, Legge 169/30
ottobre 2008, Regolamento sulla valutazione n.122 22 giugno 2009, Atto di indirizzo 8
settembre 2009, traspare una scuola che mira a valorizzare: l’autonomia, la valutazione e il
merito. L’autonomia, per valorizzare la governance degli istituti, che non è possibile, però,
senza un sistema di valutazione che certifichi come e con quali risultati venga speso il denaro
pubblico. La meritocrazia, come sistema di valore che promuove le eccellenze. La valutazione
quale espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni
scolastiche. “Una scuola che smette di essere un ammortizzatore sociale e ritorna ad essere un
servizio ai cittadini e alla nazione, una scuola che esige impegno e rigore”.
L’Istituto
Comprensivo Statale “Don Bosco”, nella consapevolezza che l’istruzione è storicamente la più
formidabile leva di emancipazione sociale, si propone ancora una volta come scuola di tutti e di
ciascuno, dove nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso. L’istituto conta
per far questo su uno sforzo soprattutto umano perché, come diceva Don Giovanni Bosco: “ è il
cuore dell’educatore che personalizza l’istruzione”. Una scuola aperta ad un mondo globale che
valorizza l’educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione, per promuovere la costruzione del
senso di legalità, lo sviluppo di un’etica della responsabilità, il rispetto della diversità e la
valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente.
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IL POF
Il POF è il documento fondamentale di ogni scuola. Il riconoscimento dell’Autonomia alle singole
Istituzioni Scolastiche, prevista dall’Art. 21 della Legge 15/3/1997, n. 59, assegna ad ogni scuola il
compito di elaborare un proprio Piano dell’Offerta Formativa tenendo conto dei bisogni di tutti gli
abitanti della scuola: alunni, docenti, personale ATA, famiglie, Enti Locali. Il POF viene definito
dal Regolamento
sull’Autonomia scolastica come “il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplica la progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito
della loro autonomia. Riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà
locale tenendo conto della programmazione territoriale dell’Offerta Formativa”.
L’identità delle scuole si connota con due attributi: culturale e progettuale. L’identità culturale
consente alle scuole di auto-riconoscersi nel tempo, come risultato di una processualità che evolve,
ma che attraverso la costruzione della memoria, permette di distinguersi dagli altri. La dimensione
progettuale permette di fotografare l’esistente e disegnare il progetto a cui si tende. Proprio per
questo richiede processi profondi di analisi, programmazione, gestione, assunzione di
responsabilità, controllo. Il POF non è un documento formale da cassettizzare, ma uno strumento
aperto che rende esplicita, dichiarata, documentabile e documentata l’azione che la Scuola svolge
secondo una logica di “work in progress”.
Il piano diventa cosi un riferimento per l’interno (operatori scolastici), ma anche uno strumento
conoscitivo di partecipazione formativa per l’esterno (famiglie, istituzioni locali ecc.), per questo
deve essere il frutto di una sostanziale condivisione da parte delle componenti coinvolte.
E’ impostato in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi definiti a livello nazionale, ma
assume un significato più pregnante nella misura in cui si rapporta alle esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico in cui opera la scuola e riesce a condividere, con gli Enti Locali e
con le diverse realtà istituzionali, una programmazione territoriale dell’Offerta Formativa in un
vero e proprio patto educativo territoriale. Il POF viene elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla
base degli indirizzi indicati dal Consiglio d’Istituto, dal quale è adottato.
Il P.O.F. è diviso in tre sezioni: l’identità della scuola, sezione organizzazione, sezione didattica.
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ISPIRAZIONE CULTURALE E PEDAGOGICA DEL P.O.F.
L’ispirazione culturale e pedagogica del Piano dell’Offerta Formativa si può sostanzialmente
esplicitare in:

Le scelte curricolari ed extracurricolari rimandano al fine istituzionale per cui la stessa
scuola è chiamata ad operare: conferire senso alla vita;

Garantire processi di apprendimento che, veicolando i saperi, siano finalizzati alla
formazione culturale ed all’acquisizione di competenze e abilità utilizzabili in ambito
professionale o nella realizzazione del proprio progetto di vita;

Prevenire il disagio e il recupero degli svantaggi, valorizzando il rapporto con la famiglia e
con il territorio in un’ottica di diritti-doveri;

Alimentare e rafforzare l’educazione alla cittadinanza attiva tramite un’offerta che non si
limiti a rispondere a domande e bisogni, ma ispirata alla responsabilità in una prospettiva di
reale educazione;

Garantire standard formativi di qualità per gli alunni, sulle effettive capacità di ciascuno
utilizzando modalità motivanti e ricche di senso;

Realizzare curricoli flessibili e nel contempo organici, nei quali siano assicurati
l’accoglienza, la continuità e l’orientamento, rispettando i tempi di apprendimento e gli stili
cognitivi individuali;

Ampliare l’offerta formativa con attività extracurricolari, in orario aggiuntivo, destinate agli
allievi, con l’obiettivo di rendere la scuola più appetibile.
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IDENTITA’ DELLA SCUOLA
ANALISI DEL CONTESTO
L’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” di Corigliano Calabro-Cantinella opera in un’area
eletta dell’hinterland coriglianese. La rete scolastica è ramificata in plessi con realtà diversificate,
siti in diverse frazioni del comune di Corigliano. La sede centrale dell’Istituto, che ospita la Scuola
Secondaria di I grado, gli Uffici di Presidenza e di Segreteria, è sita in Cantinella, frazione che
gode di un’ottima posizione geografica: si trova a poco più di dieci chilometri dal centro di
Corigliano Calabro, sul nodo viario che si dirama verso Cosenza, verso Sibari e quindi verso
Taranto, sulla strada statale 106 che, costeggiando tutta la Calabria Ionica, tocca Crotone,
Catanzaro e Reggio Calabria.
La favorevole posizione geografica, nel corso degli anni ha attirato molta gente proveniente dai
paesi circostanti, soprattutto da quelli albanesi, e questo ha fatto si che la comunità di Cantinella
diventasse sempre più eterogenea per cultura e tradizioni.
La realtà economica e culturale è variegata e differenziata ed è costituita da agricoltori, operai,
artigiani, imprenditori, commercianti e professionisti.
I servizi sociali essenziali nel centro non mancano. Operano sul territorio: l’Ufficio Postale, una
filiale della Banca di Credito Cooperativo dei due Mari , una Delegazione Municipale, la Camera di
Commercio, il Consorzio Agrario. Non ci sono grandi complessi industriali, c’è però la presenza
di aziende e piccole industrie che operano nel settore primario (oleifici, conservifici e caseifici) .
Vi sono esercizi commerciali vari, dalla merceria all’oreficeria, dal fotografo al parrucchiere,
all’edicola, agli alimentari, ai mobilifici, ai bar.
Sono presenti gli ambulatori medici, la guardia medica notturna e festiva, la farmacia,
l’Associazione Nobiltà che è in grado di svolgere servizi di assistenza.
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Il desiderio di migliorare non manca, sono in atto processi innovativi nel campo dell’agricoltura e
dell’industria grazie alla presenza sul territorio di giovani imprenditori. La zona nel passato è stata
investita dal fenomeno dell’emigrazione verso Paesi europei ed extraeuropei, oggi dal fenomeno
dell’immigrazione di extracomunitari, i cui figli sono ben inseriti nel contesto scolastico.
L’attenzione verso la scuola negli ultimi decenni è molto cambiata e come in tanti altri paesi del
sud vi è la tendenza all’affermazione scolastica e all’elevazione dell’istruzione sentita come riscatto
sociale.
La scuola incide fortemente sulla formazione dei giovani, in quanto agenzia educativa per
eccellenza. Essa, quindi, in questa realtà è determinante ed acquista, anno dopo anno, una funzione
sempre più importante sul territorio, ove è chiamata a produrre cambiamenti significativi.
Grazie alla professionalità di tutte le risorse umane interne, l’Istituto mira a far “star bene” gli
alunni a scuola, e a far condividere alle famiglie il “patto educativo di corresponsabilità”. Il tutto
per innalzare il successo scolastico e coltivare una cultura progettuale che vede il nostro Istituto
interagire costruttivamente per migliorare il “clima sociale”, attivando un’Offerta Formativa che
guidi l’alunno ad essere uomo e cittadino del mondo, garantendo tutte le opportunità formative e le
occasioni educative che assicurano il raggiungimento di tale profilo.
L’eterogeneità socio-culturale dell’utenza rende necessaria la realizzazione dei Curricoli comuni e
differenziati, allo scopo di favorire la crescita culturale e l’acquisizione di competenze che
consentano ai giovani l’inserimento attivo e consapevole nel contesto socio-economico e culturale
in cui vivono, apportandovi costruttivi cambiamenti.
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CRITERI AI QUALI L’ISTITUTO SI ISPIRA
Tenuto conto delle esigenze socio-ambientali del territorio, l’azione educativa del nostro Istituto
mira a promuovere “una scuola di tutti e di ciascuno ”, mediante un’organizzazione didattica
interna coerente con il sistema educativo nazionale di istruzione e formazione e assicurando i
seguenti criteri:
 Uguaglianza: l’Istituto intende garantire a tutti gli alunni il diritto all’apprendimento,
riconoscendo e valorizzando le diversità per offrire a ciascuno la possibilità di procedere in
modo consapevole nella crescita culturale ed umana, valorizzando senza mai omologare,
rispettando gli stili individuali di apprendimento, incoraggiando, ma correggendo con
autorevolezza quando è necessario.
 Responsabilità: l’Istituto intende monitorare il conseguimento degli obiettivi previsti,
attraverso una puntuale verifica e valutazione degli esiti, sottoponendosi anche a autoanalisi
e autovalutazione.
 Partecipazione consapevole: l’Istituto mira a responsabilizzare alunni, docenti e genitori,
affinché, ognuno sia consapevole dei propri ruoli e delle competenze specifiche.
 Libertà di insegnamento: l’Istituto intende garantire la possibilità di effettuare scelte
didattiche differenziate il cui fine sia il raggiungimento del successo formativo di ogni
alunno.
 Flessibilità: l’Istituto, per rendere all’utenza un servizio efficace ed efficiente, intende
garantire scelte innovative per le attività didattiche, organizzative, curricolari.
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ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. AGOSTINO GUZZO
 Collaboratori del Dirigente Scolastico :
 Collaboratrice vicaria, con esonero totale dall’insegnamento: Prof.ssa Nunzia FALCO
 2a collaboratrice: Ins. Rosetta MAURO
 Funzioni strumentali
 Area “ Progettazione, gestione e monitoraggio P.O.F.”: Prof.ssa Vita MINISCI
 Area “Sostegno al personale docente e organizzazione dei viaggi d’istruzione”: Ins.
Giulietta Sisca
 Area “Iniziative di continuità e orientamento”: Prof.ssa Monica
AMODIO(orientamento) Prof.ssa Filomena BERARDI (continuità)
 Area “Coordinamento e utilizzo nuove tecnologie didattiche”: Prof. Salvatore Stillo
 Area “Progettazione con enti e istituzioni” Ins. Patrizia SCARPINO

Coordinatrice scuola dell’infanzia: Ins. Carmelina CALANNI GIAMMILLARI

Coordinatrice di polo scuola dell’infanzia:

POLO A (Cant.-San Nico-Frassa- Apollin.- Torric.): Ins. Anna PALDINO

POLO B (Contrada San Francesco-Cardame): Ins. Rosamaria MORANO
Referente integrazione scolastica: Prof.ssa Nunzia FALCO
Redattori giornalino scolastico: Prof.ssa Gianna CAMERINI , Ins. Concetta
CONTE, Prof. Salvatore STILLO
Responsabile Laboratorio artistico scuola sec. I grado: Prof.ssa Carmela TURANO
Responsabile Laboratorio artistico scuola prim. Cantinella : Ins. Maria MAURO
Responsabile Laboratorio informatico scuola sec.I grado: Prof. Salvatore STILLO
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Responsabile Laboratorio infor. Scuola prim. Cantinella: Ins. Mariangela SANTO
Responsabile Laboratorio musicale: Prof. Arturo INTUIRE
Responsabile Laboratorio scientifico:Prof.ssa Vanda GAROFALO
Referente comunicazione interna ed esterna: Prof.ssa Marisa MATRANGA
Consigliere di fiducia: Prof.ssa Rosa MINISCI
Responsabili osservanza divieto di fumo: i responsabili di plesso
Referente pari opportunità: Prof.ssa Marisa MATRANGA
Referente Noi Magazine: Prof.ssa Nunzia FALCO
 Responsabili di plesso scuola dell’infanzia:
CANTINELLA
SAN NICO
TORRICELLA
APOLLINARA
FRASSA
C/DA S.FRANCESCO
- SEZ: A B
- SEZ: C D F
- SEZ. E G
- CARDAME
CARMELINA CALANNI GIAMMILLARI
ANNA PALDINO
EMILIA PISANI
SANDRA ZANFINI
ADELE CILENTO
ROSETTA LUCIDO
ROSAMARIA MORANO
ANGELA SIGNORELLA
FILOMENA BLANCO
 Responsabili di plesso scuola primaria:
CANTINELLA
MANDRIA DEL FORNO
TORRICELLA
APOLLINARA
FRASSA
MARIA VIVACQUA
GIOVANNA RIZZO
GINA TANCREDI
VALERIA BELSITO
ANNA MEZZOTERO
 Responsabile di plesso scuola sec. di I grado: Prof.ssa Carmela TURANO
Coordinatori équipe pedagogiche scuola secondaria di I grado:
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
Classe
IA
IB
II A
II B
II C
III A
III B
III C
Prof.ssa NICOLETTA FINO
Prof.ssa GIANNA CAMERINI
Prof.ssa MONICA AMODIO
Prof.ssa CLARA FAIELLA
Prof.ssa ROSA MINISCI
Prof.ssa BRUNELLA NUDO
Prof.ssa FILOMENA BERARDI
Prof.ssa MARISA MATRANGA
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COLLEGIO DOCENTI UNITARIO
SCUOLA DELL’INFANZIA
1. BAFFA LETIZIA
2. BAFFA MARIA
APOLLINARA
RELIGIONE
CANTINELLA
3. BLANCO FILOMENA
CARDAME
4. BONGIORNO CHIARA
CANTINELLA
5. CALANNI CARMELINA
CANTINELLA
6. CANDREVA ISA (SOST.)
C/DA SAN FRANCESCO SEZ. E – G
7. CARACCIOLO GIUSEPPINA (SOST.)
CANTIELLA
8. CASCIARO FRANCA
C/DA S FRANCESCO
9. CILENTO ADELE
VILLAGGIO FRASSA
10. CONTE CONCETTA
SAN NICO
11. DI STEFANO ANITA
SAN NICO
12. FINO ANTONELLA
C/DA S. FRANCESCO
13. GRADILONE CARMELINA
SAN NICO
14. LAINO ANNA MARIA
C/DA S. FRANCESCO
15. LE PERA CARMELA
C/DA SAN FRANCESCO
16. LONGOBUCCO TERESA
C/DA SAN FRANCESCO
17. LUCIDO ROSETTA
C/DA S FRANCESCO
18. MAZZEI EMILIA (SOST.)
SAN NICO
19. MAZZIOTTI MARIA TERESA
C/DA SAN FRANCESCO
20. MORANO ROSAMARIA
C/DA S. FRANCESCO
21. MORRONE ELISABETTA
APOLLINARA
22. NIGRO LUIGIA GIUSEPPINA
C/DA SAN FRANCESCO
23. ORETTI ROSA
FRASSA
24. ORLANDO ACHIROPITA
C/DA SAN FRANCESCO
25. PALDINO ANNA
SAN NICO
26. PIRILLO MARIA CARMELA
CARDAME
27. PISANI EMILIA
TORRICELLA
28. SANTELLA MARIA PINA (REL.)
RELIGIONE
29. SIGNORELLA ANGELA
C/DA S FRANCESCO
30. SISCA ANNUNZIATA
C/DA S FRANCESCO
31. STABILE MARIA
TORRICELLA
12
32. TOCCI LOREDANA
C/DA S FRANCESCO
33. TURONE DANIELA (SOST.)
C/DA S. FRANCESCO
34. VINCENZI OMARI
APOLLINARA
35. ZANFINI SANDRA
APOLLINARA
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
1. Apa Silvia
2. Ascente Iolanda
3. Belsito Valeria
4. De Rosa Loredana
5. Gallicchio Maria
6. Godino Mirella
7. La Pietra Teresa
8. Lecce Pierina
9. Luzzi Ida
10. Madeo Aurelia Ingl.
11. Madeo Vittoria Sost.
12. Mauro Maria
13. Mauro Rosetta
14. Mazzei Rosalba
15. Meringolo Rosina R.C.
16. Mezzotero Anna
17. Minisci Angelina
18. Minisci Maria Vittoria
19. Miracolo Franca
22.Mundo Antonia
23.Palermo Rosetta
24.Perri Anna
25.Risafi Lucia
26.Rizzo Maria Giovanna
27.Salatino Antonella R.C.
28.Salimbeni Silvana
29.Santo Mariangela
30.Scarpino Patrizia Ingl.
31.Scigliano Bambina
32.Sisca Giulietta
34.Spadafora Ivana
35.Sposato Luisa
TORRICELLA
CANTINELLA
APOLLINARA
APOLLINARA
FRASSA
APOLLINARA
MANDRIA DEL FORNO
TORRICELLA
MANDRIA DEL FORNO
FRASSA-TORRICELLA-CANTINELLA
APOLLINARA
CANTINELLA
MANDRIA DEL FORNO
MANDRIA DEL FORNO
CANTINELLA-MANDRIA DEL FORNO
FRASSA
CANTINELLA
CANTINELLA
APOLLINARA
APOLLINARA
MANDRIA DEL FORNO
MANDRIA DEL FORNO
CANTINELLA-APOLLINARA
MANDRIA DEL FORNO
FRASSA- APOLLINARA-TORRICELLA
APOLLINARA
CANTINELLA
APOLLINARA
MANDRIA DEL FORNO
CANTINELLA
CANTINELLA
CANTINELLA
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36.Staffa Maddalena
37.Tancredi Gina
38.Tarantino Carolina
40.Viteritti Luigi Rel.
41.Vivacqua Maria
42.Zanfini Teodolinda
43. Zecca Francesca Olga
APOLLINARA
TORRICELLA
APOLLINARA
MANDRIA DEL FORNO
CANTINELLA
APOLLINARA
CANTINELLA
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
DOCENTI
1. Amodio Monica
2. Bellucci Maria Rosa
3. Berardi Filomena
4. Camerini Gianna
5. Caruso Maria Antonietta
6. Faiella Clara
7. Fama Franco
8. Falco Annunziata
9. Fino Nicoletta
10. Garofolo Vanda
11. Guagliardi Teresa
12. Intuire Arturo
13. Mauro Giuseppina
14. Matranga Maria
15. Minisci Rosina
16. Minisci Vita
17. Nudo Brunella
18. Pingitore Franca
19. Incaricata annuale
20. Scigliano Enrico
21. Sisca Carmelina
22. Stillo Salvatore ( Sost.)
23. Turano Carmela
DISCIPLINA
LETTERE
MATEMATICA E SCIENZE
LETTERE
LETTERE
SCIENZE MOTORIE
INGLESE
FRANCESE
LETT. (ESONERO TOTALE DALL’INSEGNAMENTO)
INGLESE
MATEMATICA E SCIENZE
MATEMATICA E SCIENZE
EDUCAZIONE MUSICALE
MATEMATICA E SCIENZE
EDUCAZIONE MUSICALE
LETTERE
LETTERE
LETTERE
SOSTEGNO
SOSTEGNO
TECNOLOGIA
RELIGIONE
SOSTEGNO
ARTE E IMMAGINE
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CONSIGLIO D’ISTITUTO
Membro di diritto:
Dirigente Scolastico
Dott.Agostino Guzzo
Presidente
Genitore
Dott. Luigi CAPUTO
COMPONENTE GENITORI:






Luzzi Filomena
Lombardi Francesca
Morrone Adriana
Orefice Silvana
Piraino Vincenzo
Arcidiacono Adriana
COMPONENTE DOCENTE
 Camerini Gianna
 Madeo Aurelia
 Mazzei Rosalba Giuseppina
 Minisci Vita
 Morano Rosamaria
 Paldino Anna
 Scarpino Patrizia
COMPONENTE NON DOCENTE
 Barbarella Salvatore
 Sannuti Luigi
GIUNTA ESECUTIVA
PRESIDENTE: Dirigente Scolastico, Dott. Agostino Guzzo
D.S.G.A.: Roberto Maria
GENITORI: Luzzi Filomena
Orefice Silvana
DOCENTI: Madeo Aurelia
A.T.A.: Barbarella Salvatore
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PERSONALE AMMINISTRATIVO E COLL. SCOLASTICI
QUALIFICA
Direttore dei Servizi gen. Ed Amm.
Assistenti Amministrativi
Docenti fuori ruolo
Collaboratori scolastici
NOMINATIVO
ROBERTO MARIA
ALGERI LUISA
ARENA ANNA
MERLO FRANCA
SANNUTI LUIGI
SPROVIERI ANNA
ARCIDIACONO ROSA
BONOFIGLIO LUISA
1. ABBRUZZINI GIUSEPPINA
2. AVATO ACHIROPITA
3. AQUINO EMILIA
4. BARBARELLA FRANCA
5. BARBARELLA SALVATORE
6. BELMONTE EMILIO
7. BRESCIA ANGELINA
8. BRUNO CAROLINA
9. COFONE ANNUNZIATA
10. COFONE FERDINANDO
11. ERRICO ROSINA
12. GRISPO MARIA
13. MADRIGRANO VINCENZO
14. MANFREDI ROSETTA
15. MARINO MARIA
16. MORRONE ELENA
17. NATALINI ROSA
18. ORLANDO ROSA
19. PIGNATARO BRUNO
20. PIRAINO FILOMENA
21. PROVENGANO FIORANGELA
22. SCILINGO FRANCESCO
23 TERRANOVA ROMANO
24. TUCCI SALVATORE
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COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Presidente :DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. AGOSTINO GUZZO
Componenti effettivi:GAROFALO VANDA-GODINO MIRELLA-MAURO ROSETTAMORANO ROSAMARIA
Membri Supplenti: CAMERINI GIANNA- MINISCI ROSINA
GAUS
GRUPPO DI AUTOANALISI DI SISTEMA/AUTOVALUTAZIONE UNITA’
SCOLASTICA
DIRIGENTE SCOLASTICO DOTT. AGOSTINO GUZZO
Referente: Prof.ssa VITA MINISCI
Componenti: docenti DI STEFANO ANITA, GUAGLIARDI TERESA, MATRANGA MARISA,
MAURO ROSETTA, RIZZO GIOVANNA, SISCA GIULIETTA, ZANFINI SANDRA.
RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE
SANNUTI LUIGI
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SEZIONE ORGANIZZAZIONE
DOTAZIONE STRUTTURALE
L’Istituto Comprensivo Statale Corigliano Cantinella è costituito con Decreto prot. N°13814 del
18/08/2000, approvato dal Presidente della Giunta Regionale della Calabria in qualità di
Commissario Straordinario, con provvedimento 1 agosto 2000. Il 18 marzo 2008 il Direttore
Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, Dott. Carlo Petracca ha decretato
l’intitolazione dell’Istituto Comprensivo Statale di Corigliano Calabro-Cantinella alla memoria di
“Don Giovanni Bosco” , così come ha decretato l’intitolazione del Plesso di Scuola Primaria di
Cantinella alla memoria di “Padre Luca Gattuso”.
Le risorse umane presenti nell’Istituto sono le seguenti:
Scuola
dell’Infanzia
Scuola
dell’Infanzia
324
35
DOCENTI
101
Primaria
43
ALUNNI
788
Scuola
Secondaria di
Primo Grado
23
Primaria
299
Scuola
Secondaria di
Primo Grado
165
D.S.G.A
1
Collabo
ratori
scolastici:
24
personale
ATA
Assistenti
Amministra
tivi
5
DOC.
FUORI
RUOLO 2
18
RISORSE STRUTTURALI
Tra le risorse strutturali dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco” Corigliano Cantinella vi sono :
i laboratori di informatica con computer di ultima generazione collegati in rete
il laboratorio musicale
i laboratori artistici
il laboratorio scientifico

Tutti i plessi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono dotati di computer,
stampanti, telefax, televisori, macchine fotografiche, videocamere,
fotocopiatrici,
videoregistratori.
19
RISORSE FINANZIARIE
Sono costituite da:







Finanziamenti dello Stato
Finanziamenti Ente comunale
Finanziamenti della Regione Calabria
Finanziamenti degli Enti Locali
Finanziamenti dell’Unione Europea
Progetti PON
Progetti POR
20
DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE
L’istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” Corigliano-Cantinella è formato da quindici plessi
scolastici dislocati sul territorio e così articolati :
Scuola dell’Infanzia:
9 Plessi e 15 sezioni raggruppati in due Poli:
Polo A: Plessi 5, sez. 7
Luogo
Cantinella
San Nico
Apollinara
Torricella
Frassa
Plessi
1
1
1
1
1
Sezioni
1
2
2
1
1
Alunni
24
49
40
29
18
Alunni h
n.2
n.2
Polo B: Plessi 4, sez. 8
Luogo
Contrada S. Francesco: Sez. A B
Contrada S. Francesco: Sez. C,
D, F
Contrada S. Francesco: Sez. E,G
Cardame
Plessi
1
1
Sezioni
2
3
Alunni
40
79
1
1
2
1
32
13
Alunni h
Sez.D n.1
Sez.G n.1
Scuola Primaria:
Luogo
Frassa
Torricella
Mandria del Forno
Apollinara
Cantinella
Plessi
1
1
1
Classi
2 pluriclassi
2 pluriclassi
5
Alunni
20
21
59
Alunni h
Classe 4°n.1
1
1
5
9
64
135
Classe 3°Cn.1
Alunni
165
Alunni h
Classe 3°B n.1
Classe 2°C n.1
Classe 1°A n.1
Classe 1°B n.1
Classe 3°F n.1
Scuola Secondaria I Grado:
Luogo
Cantinella
Plessi
1
Classi
6 – 36 ore
settimanali
2- 30 ore
settimanali
21
QUADRI ORARIO
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Apollinara: dal Lunedì al Venerdì ore 8,00- 16,00
Plesso di Scuola Primaria di Apollinara:
Martedì – Giovedì - Sabato , dalle ore 8,30 alle ore 13,30;
Lunedì – Mercoledì – Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 13,30 – mensa dalle ore 13,30 alle ore 14,30 –
orario pomeridiano dalle ore 14,30 alle ore 16,40.
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Torricella: dal Lunedì al Venerdì ore 8,00- 16,00.
Plesso di Scuola Primaria di Torricella:
Martedì – Giovedì - Sabato , dalle ore 08,30 alle ore 13,30.
Lunedì – Mercoledì – Venerdì, dalle ore 08,30 alle ore 13,30 – mensa dalle ore 13,30 alle ore 14,30
– orario pomeridiano dalle ore 14,30 alle ore 16,40.
Plesso di Scuola dell’Infanzia di Frassa: dal Lunedì al Venerdì ore 8,00- 16,00.
Plesso di Scuola Primaria di Frassa:
Martedì – Giovedì - Sabato , dalle ore 8,20 alle ore 13,20.
Lunedì – Mercoledì – Venerdì, dalle ore 8,20 alle ore 13,20 – mensa dalle ore 13,20 alle ore 14,20 –
orario pomeridiano dalle ore 14,20 alle ore 16,30.
Plesso di Scuola Primaria di Cantinella centro: dal Lunedì al Sabato, dalle ore 8,05 alle ore 13,15
Servizio pre-Scuola dal Lunedì al Sabato dalle 7,50 alle ore 8,05 per venire incontro agli alunni che
usufruiscono del servizio trasporto.
Plesso di Scuola dell’ Infanzia di Cantinella : dal Lunedì al Sabato, dalle ore 8,00 alle ore 16,00.
Plesso di Scuola dell’Infanzia di San Nico : dal Lunedì al Sabato , dalle ore 8,00 alle ore 16,00.
Plesso di Scuola Primaria di Mandria del Forno:
dal Lunedì al Sabato, dalle ore 8,15 alle ore 13,15.
Servizio pre-Scuola dal Lunedì al Sabato dalle ore 8,05 alle ore 8,15.
Plesso di Scuola dell’Infanzia di c/da San Francesco:Sezioni A/B e C/D/F dal lunedì al venerdì
dalle ore 8,00 alle ore 16,00 e Sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Sez.E e Cardame dal lunedì
al venerdì dalle ore 8,00 alle ore13,00.
Plesso di Scuola Secondaria di 1° grado di Cantinella:
dal Lunedì al Sabato: dalle ore 8,05 alle ore 13,05.
Lunedì e Mercoledì: mensa 13,05-14,05 – orario pomeridiano: dalle ore 14,05 alle ore 16,05.
22
SEZIONE DIDATTICA
PREMESSA
Gli ultimi dettami legislativi in materia di istruzione, tra cui la legge n.169/30 ottobre 2008, il
regolamento n.122/22 giugno 2009 concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la
valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia”, l’Atto di indirizzo 8 settembre
2009, recante i criteri generali per armonizzare gli attuali assetti pedagogici, didattici ed
organizzativi della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione con gli obiettivi del
Regolamento
25
giugno
2008,
n.112
convertito
in
legge
6
agosto
n.133,
delineano il nuovo assetto della scuola italiana che si pone come obiettivo prioritario: il successo
scolastico delle giovani generazioni. Supporto necessario per realizzare tutto ciò è l’autonomia
scolastica che dà alle scuole la possibilità di ampliare la propria offerta formativa. Dai nuovi
documenti legislativi si evince la volontà di revisionare l’attuale assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico del sistema scolastico, che al momento per quel che concerne la didattica,
propone l’armonizzazione delle “Indicazioni nazionali” e delle “Indicazioni per il curricolo”, in
vista della messa a regime, nel prossimo triennio, di un nuovo documento. Nell’Atto di indirizzo si
delinea una scuola che offre un fondamentale contributo alla crescita umana e civile di ciascun
allievo, una scuola che fa suoi i seguenti criteri:
1.1 porre al centro, nell’azione della scuola, l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di
apprendimento;
1.2 mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani;
1.3 operare per una scuola dell’inclusione;
1.4 fissare le tappe e i traguardi nel percorso formativo dai 3 ai14 anni, standard UE e OCSE;
1.5 verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno;
1.6 responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento degli alunni;
1.7 definire e proporre un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento
degli studi.
Un curricolo che, secondo quanto recita l’Atto di indirizzo:1) “a partire da un’impostazione
predisciplinare, e salvaguardando la dimensione transdisciplinare e interdisciplinare, miri a far
scoprire la bellezza e l’interesse di ciascuna disciplina e conduca così gradualmente a cogliere i
nuclei fondanti; 2) utilizzi il curriculum anche per valorizzare le capacità e intervenire sulle
debolezze degli allievi; 3) organizzi l’insegnamento in modo progressivamente sistematico”.
23
IL CURRICOLO
Con il riconoscimento dell’autonomia alle istituzioni scolastiche il posto che era dei
Programmi Nazionali viene preso dal Piano dell’Offerta Formativa che, come affermato nella
vigente normativa, è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche.
Il cuore didattico del Piano d’Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla
comunità professionale nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze, degli obiettivi di apprendimento, posti dalle indicazioni
e dalle volontà
ministeriali, e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità
progettuale di ogni scuola. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola
dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.
La scuola dell’autonomia realizza un curricolo che si costruisce in un rapporto di reciprocità
culturale e didattica con l’ambiente, fino a considerarlo aula decentrata, nella quale imparare
ad essere e imparare a vivere è possibile contestualmente all’imparare ad imparare e ad
imparare ad inventare.
Il richiamo centrale è dato dalla piena valorizzazione della persona umana, le cui capacità
vanno potenziate in modo armonico ed integrale grazie all’apporto degli strumenti culturali
della scuola
che mirano a formare un cittadino attivo attraverso l’educazione alla
Cittadinanza basata sui valori della Costituzione. Il riferimento alla persona, non va inteso
astrattamente, ma visto nella concretezza della situazione evolutiva, sociale e culturale in cui
si trova.
L’itinerario formativo che dalla scuola dell’infanzia si sviluppa fino al termine del primo
ciclo è caratterizzato dal progressivo passaggio dai vari ambiti e campi dell’esperienza
all’emergere e definirsi delle aree disciplinari che sono tre: l’area linguistico-artisticoespressiva, della quale è parte integrante l’insegnamento della Religione Cattolica, con i suoi
traguardi ed obiettivi elaborati dalla Conferenza Episcopale e accolti dal Ministero, in vigore
dall’anno scolastico 2008/09; l’area storico-geografica-sociale, di cui fa parte dall’anno
scolastico 2008/09 l’educazione alla Cittadinanza e Costituzione, così come previsto dal
Decreto Legge n.137, 1 settembre 2008, convertito con modificazioni dalla legge 169/30
ottobre
2008;
l’area
matematico-scientifico-tecnologica.
Al
termine
della
scuola
dell’infanzia,della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, per i campi di
esperienza e per le discipline, vengono individuati traguardi per lo sviluppo delle competenze.
24
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione del terzo e quinto anno della scuola
primaria e al terzo anno della scuola secondaria di I grado. Si delinea così un percorso
educativo e formativo continuo, anche se scandito da tappe e traguardi, per la realizzazione
del quale occorre: creare e mantenere il necessario livello di motivazione allo studio e alla
partecipazione alle attività didattiche; stabilire uno stretto raccordo tra le “indicazioni e gli
interventi di valutazione; etc…All’interno del percorso la valutazione precede, accompagna e
segue i percorsi curricolari, svolge una funzione formativa, di accompagnamento dei processi
di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Alle singole istituzioni spetta la responsabilità dell’autovalutazione per promuovere un
continuo miglioramento, attraverso dati di rendicontazione sociale o da valutazioni esterne.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA: LUOGO DI APPRENDIMENTO E DI
CURA EDUCATIVA
La scuola dell’infanzia rappresenta un luogo educativo intenzionale di particolare importanza,
infatti, favorisce l’apprendimento di comportamenti fondamentali e di conoscenze iniziali
utili per acquisire le competenze successive e per rapportarsi con la società. L’Italia ha
raggiunto un elevato livello qualitativo e quantitativo, ha superato in anticipo l’obiettivo
europeo del 90% di bambini dai 3 a 5 anni scolarizzati, superando la media europea.
IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il curricolo della Scuola dell’Infanzia pone le proprie basi sulla centralità del bambino, inteso
come persona individuale e sociale. Ne consegue che la progettazione dei percorsi didattici,
di seguito presentati, nasce dall’idea e dall’impegno di fornire ad ogni bambino linee e
contenuti di crescita e di sviluppo di identità, autonomia, competenza e cittadinanza.
25
CAMPI DI ESPERIENZA
Nella Scuola dell’Infanzia il curricolo si articola in cinque campi di esperienza:
Campi
d’esperienza
Il sé e l’altro
Cittadinanza e
Costituzione
Il corpo e
il movimento
Linguaggi,
creatività,
espressione
I discorsi
e
Le parole
La
conoscenza
del mondo
Tutti i percorsi didattici, nei contenuti e nell’organizzazione,sono elaborati secondo le
Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia ed in prospettiva del raggiungimento dei
traguardi per lo sviluppo della competenza,inteso in modo globale e unitario,per ogni campo
di esperienza.
Il sè e l’altro (percorso didattico “io e gli altri”)
Questo campo di esperienza mira ad aiutare i bambini a costruire una positiva immagine di
sé,prendere coscienza della propria identità e scoprire le diversità, apprendere le prime regole
del vivere insieme e interiorizzare valori universalmente condivisi.
Per “Cittadinanza e Costituzione” si rimanda alla visione di pagina 43 del P.O.F.
Traguardi di sviluppo delle competenze

Acquisire atteggiamenti di sicurezza, stima di sé e fiducia nelle proprie capacità, superando
tensione ed aggressività;

Rafforzare la maturazione dell’identità personale e culturale, esplorando alcuni valori
umanamente condivisibili;

Conoscere tradizioni, storie e segni del nostro territorio.
Il corpo e il movimento (percorso didattico “io lo spazio e il tempo”)
Questo campo di esperienza mira a dare ai bambini la possibilità di acquisire il senso del sé
fisico, sviluppare la conoscenza del proprio corpo attraverso l’esperienza sensoriale e
26
percettiva, sperimentare le potenzialità del proprio corpo e saperlo rappresentare, consolidare
la sicurezza di sé attraverso il gioco, sperimentare il piacere di coordinare le attività
armonicamente con quelle degli altri.
Traguardi di sviluppo delle competenze

Acquisire una buona autonomia personale e sviluppare pratiche corrette di cura di sé, di
igiene personale e di sana alimentazione;

Controllare l’intensità del movimento nell’interazione con gli altri;

Rafforzare la fiducia in sé attraverso l’espressività corporea.
Linguaggi, creatività, espressione (percorso didattico “penso, progetto e creo”)
In questo campo di esperienza le singole ricchezze possono trovare spazio adeguato per uno
sviluppo creativo, pertanto il percorso mira ad avvicinare e guidare i bambini a forme
comunicative di linguaggi visivi, sonori, corporei, mass-mediali, ampliando le modalità di
rielaborazione personale. I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: voce,
gestualità, drammatizzazione, manipolazione ed esperienze grafico-pittoriche.
Traguardi di sviluppo delle competenze

Acquisire la capacità di confrontarsi con nuovi linguaggi della comunicazione , come
spettatore e come attore;

Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente;

Sapersi esprimere attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative, utilizzando
diverse tecniche espressive;

Scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale
utilizzando voce, corpo e oggetti.
I discorsi e le parole (percorso didattico “conosco,apprendo e comunico)
Il campo di esperienza “I discorsi e le parole” mira ad utilizzare la parola come veicolo di
comunicazione sociale (strumento per la vita di relazione),come veicolo di conoscenza
(strumento irrinunciabile per pensare),come veicolo di espressione (strumento essenziale per
raccontare ad altri il proprio mondo).
27
Traguardi di sviluppo delle competenze

Acquisire fiducia nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni e i propri
pensieri;

Utilizzare il linguaggio in modo appropriato nelle diverse attività;

Raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di storie, chiedere
spiegazioni;

Formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura anche utilizzando le nuove tecnologie.
La conoscenza del mondo (Percorso didattico “Osservo,esploro,imparo”)
Questo campo di esperienza mira a conoscere e scoprire i “perché” della realtà che ci
circonda, a guidare i bambini ad esplorare, porre domande, cogliere problemi, verbalizzare le
esperienze di cui sono protagonisti attraverso una partecipazione attiva e creativa.
Traguardi di sviluppo delle competenze

Ordinare, confrontare, rappresentare e raggruppare secondo criteri diversi, utilizzando
semplici simboli per registrare;

Collocare correttamente nello spazio sé stesso,oggetti e persone;

Orientarsi nel tempo della vita quotidiana. Discutere e confrontare ipotesi, spiegazioni,
soluzioni e azioni.
IL PRIMO CICLO D’ ISTRUZIONE: UNA BUONA PARTENZA PER
TUTTI
L’obiettivo centrale della scuola è quello di formare i propri allievi, non solo garantendo
traguardi adeguati allo sviluppo della loro età evolutiva, ma facendo si che questi si
traducano in apprendimenti coesi, coerenti e , al tempo stesso, aperti ai successivi sviluppi.
Alla scuola del primo ciclo è richiesta una particolare attenzione verso quelle aree e
discipline in cui le indagini internazionali e gli esiti delle prove nazionali Invalsi,
denunciano le sofferenze più marcate, e che soprattutto sono aree decisive per lo sviluppo
28
successivo degli apprendimenti. Si registra l’urgenza di superare il gap formativo e la
scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica che è un limite della scuola italiana.
IL CURRICOLO DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo
grado. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la
costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le
competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco
della vita.
La scuola primaria costituisce un segmento formativo di fondamentale importanza,
lungo il quale si forma e si consolida l’alfabetizzazione culturale. “Le priorità della scuola
primaria sono – recita l’Atto di indirizzo: a) assicurare l’apertura ai valori della
cittadinanza e al senso della storicità e della fenomenologia sociale; b) garantire pur nel
rispetto dell’unitarietà del percorso di crescita e di formazione, un coerente livello di
competenza in italiano, matematica, inglese e scienze, in modo da consentire all’alunno di
padroneggiare in modo teorico e pratico le relative conoscenze. La novità apportata dal
D.L.137/2008, convertito nella legge n.169/2008, è il modello del docente
unico/prevalente “figura di riferimento”, che viene indicato come modello da
privilegiare nell’ambito delle possibili articolazione del tempo scuola (24,27,30 e 40
ore), tenuto conto delle richieste delle famiglie e nel rispetto dell’Autonomia scolastica”.
Nel corrente anno scolastico 2009/10 le classi successive alla prima continueranno a
funzionare secondo i modelli orario in atto nell’anno scolastico 2008/09.
La scuola secondaria di primo grado
è considerata un segmento formativo da
valorizzare; ha il compito di assicurare ad ogni allievo il consolidamento delle padronanze
strumentali e delle capacità di apprendere, per formare la piattaforma su cui costruire il
percorso successivo. La problematica specifica della particolare fascia di età e le strutture
linguistiche e cognitive nei pre-adolescenti, richiedono che vada privilegiato un approccio
curricolare verticale ancorato alla dimensione formativa delle discipline. Occorre pertanto
costruire un curricolo che tenga conto dei bisogni formativi degli adolescenti e che miri a
formare studenti consapevoli del valore della conoscenza e dell’impegno nello studio.
L’organizzazione e la gestione dell’orario (30,36,40 ore settimanali) mira ad assicurare
l’efficacia dell’insegnamento. Il primo ciclo mira a promuovere il pieno sviluppo della
29
persona. Per la realizzazione di questa finalità prioritaria, la scuola deve concorrere con le
altre istituzioni al fine di rimuovere ogni ostacolo alla frequenza; deve curare l’accesso
facilitato per gli alunni disabili, deve prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrastare la dispersione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria
esperienza, promuove la consapevolezza della cittadinanza attiva e l’acquisizione
e
l’alfabetizzazione culturale di base.
Agli alunni viene offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive,
affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e l’acquisizione dei saperi irrinunciabili, in
una dimensione di prospettiva che include un orizzonte allargato ad altre culture di
convivenza.
A tal fine è indispensabile individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune
impostazione metodologiche di fondo:
 Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi
contenuti;
 Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non
diventino disuguaglianze;
 Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la
ricerca di nuove conoscenze;
 Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
 Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di
“imparare ad apprendere”;
 Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’opportunità e allo stesso
tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa
30
DISCIPLINE
E
AREE DISCIPLINARI
31
AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA
L’interazione socioculturale è un fattore educativo irrinunciabile nell’attuale scenario della
comunicazione globale. In questa dimensione l’alunno deve essere opportunamente dotato di
competenze linguistico-espressive per consolidare il suo senso critico e concettuale e agire in
qualità di cittadino attivo e partecipe.
Concorrono all’acquisizione di tali competenze più discipline :
- Religione
- Lingua italiana;
- Lingue comunitarie;
- Musica;
- Arte e Immagine;
- Corpo, Movimento, Sport.
Queste discipline, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio, strutturato e organizzato
intorno a specifici temi e problemi, con metodi e linguaggi propri, concorrono a definire un’area
sperienziale ne , la cui comune matrice consiste nell’esigenza comunicativa dell’uomo è
nell’esplicazione delle facoltà del pensiero umano.
RELIGIONE
FINALITA’
L’insegnamento della religione cattolica concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, il
pieno sviluppo della personalità degli alunni e contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e di
capacità critiche nel corso della crescita.
Nel quadro delle finalità della scuola e in conformità alla dottrina della Chiesa, l’insegnamento
della religione cattolica concorre a promuovere l’acquisizione della cultura religiosa per la
formazione dell’uomo e del cittadino e la conoscenza dei principi del cattolicesimo che fanno parte
del patrimonio storico del nostro paese.
Con riguardo particolare alla crescita e alla vita degli alunni ed in vista del loro inserimento nel
mondo professionale e civile, l’insegnamento della religione cattolica offre contenuti e strumenti
specifici per una lettura della realtà storico-culturale in cui vivono; viene incontro ad esigenze di
verità e di ricerca sul senso della vita; contribuisce alla formazione della coscienza morale ed offre
elementi per scelte consapevoli di fronte al problema religioso.
32
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:
Scoprire nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprendere che Dio è Padre di
ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a
maturare un positivo senso di se e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a
differenti tradizioni culturali e religiose.
Esprimere con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente
con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione.
Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere,
canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano, attraverso l’ascolto di semplici racconti biblici,
saper narrare i contributi riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione
significativa anche in ambito religioso.
Osservare con meraviglia ed esplorare con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei
confronti della realtà, abituandola con fiducia e speranza.
OBIETTIVI:
Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
Nota:
Le possibili esperienze per favorire lo sviluppo della competenza tenendo conto dell’età del
bambino saranno intese in modo globale ed unitario.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO:
Riflettere ed integrarsi sul senso della propria esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di
vita che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
Interrogarsi a partire dal confronto interculturale ed interreligioso, nella propria identità e sugli
orizzonti di senso verso cui è possibile aprirsi affrontando anche le essenziali domande religiose.
Misurarsi con i codici simbolici con cui le domande hanno trovato e trovano espressione.
33
Cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali ed artistiche offerte dalle diverse tradizioni
religiose e l’insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le
successive intese.
OBIETTIVI:
Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
Nota:
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia di età sono articolati in quattro ambiti tematici.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
PRIMARIA:
Riflettere su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù e saper collegare i
contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui si vive, riconoscere il
significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendo motivo per interrogarsi rispetto al modo in
cui si percepiscono vive tali festività.
Riconoscere nella Bibbia, libro sacro per ebrei e cristiani, un documento fondamentale della cultura
occidentale, distinguendola da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identificare le
caratteristiche essenziali di un brano biblico, sapersi far accompagnare nell’analisi delle pagine
ritenute più accessibili, per collegarle alla propria esperienza culturale ed esistenziale.
Confrontare la propria esperienza religiosa con quella di altre persone e distinguere la specificità
della proposta di salvezza del cristianesimo; identificare nella Chiesa la comunità di coloro che
credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento; cogliere il valore
specifico dei Sacramenti e interrogarsi sul significato che essi hanno nella vita dei cristiani.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA
PRIMARIA
Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
34
Nota:
Gli obiettivi sopra descritti si raggiungeranno attraverso l’acquisizione di una conoscenza oggettiva
e sistematica graduale e sempre più in termine di capacità di analisi e sintesi, esposizione e capacità
di confronto.
Si terranno presenti gli aspetti interdisciplinari e la correlazione col Progetto formativo della scuola
(Pof).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA
PRIMARIA:
Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
Nota:
Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina si rimanda alla visione dei P.S.P.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
Essere aperti alla sincera ricerca della verità e sapersi interrogare sull’assoluto, cogliendo
l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
Saper interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità accogliente,
apprezzando il rapporto tra il “credo” professato e gli usi e costumi del popolo di appartenenza, a
partire da ciò che viene osservato nel proprio territorio.
Individuare, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali della storia della salvezza, della vita e
dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini, gli elementi fondamentali della storia
della Chiesa e confrontarli con le vicende della storia civile passata e presente elaborando criteri per
una interpretazione consapevole.
Riconoscere i linguaggi espressivo della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.).
Individuare i frutti e le tracce presenti a livello locale, italiano ed europeo, imparando a fruirne
anche in senso estatico e spirituale.
Cogliere le implicazioni etiche della fede cristiana e riflettere in vista di scelte di vita progettuali e
responsabili, interrogarsi sul senso dell’esistenza e la felicità, imparare a dare valore ai propri
35
comportamenti, relazionandosi in maniera armonica con se stessi, con gli altri, con il mondo
circostante.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO:
Dio e l’uomo
La Bibbia e le fonti
Il linguaggio religioso
I valori etici e religiosi
Nota:
Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina si rimanda alla visione dei P.S.P.
ITALIANO
Nel nostro paese l’apprendimento della lingua avviene oggi in uno spazio antropologico
caratterizzato da una grande varietà di elementi, quali:
 La persistenza della dialettofonia;
 La ricchezza e la varietà delle lingue minoritarie;
 La compresenza di più lingue anche extracomunitarie.
Tutto questo comporta che nell’esperienza di molti studenti l’italiano rappresenti una seconda
lingua. Si ritiene necessario, pertanto, che l’apprendimento della lingua italiana avvenga sempre a
partire dalle competenze linguistiche e comunicative che gli alunni hanno già maturato nell’idioma
nativo.
Gli obiettivi prioritari per la scuola primaria diventano pertanto, non soltanto insegnare la
strumentalità del leggere, ma attivare i numerosi e complessi processi cognitivi sottesi al
comprendere.
L’insegnante dovrà favorire il superamento degli ostacoli alla comprensione dei testi (ostacoli a
livello lessicale o sintattico oppure ostacoli relativi alla strutturazione logico-concettuale).
Obiettivo primario sarà anche quello di portare gli alunni a scrivere in modo chiaro preciso e
semplice, con impianti metodologici che implicano la gradualità, lo sviluppo del senso estetico il
controllo delle scelte lessicali e sintattiche e degli elementi relativi all’organizzazione logico-
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concettuale del testo, al fine di sviluppare la capacità di ordinare, raggruppare, esplicitare tutte le
informazioni necessarie al raggiungimento dello scopo.
Nel primo ciclo grande importanza ha lo sviluppo del linguaggio orale in forme via via più
controllate.
La pratica delle abilità linguistiche orali nella comunità scolastica passa attraverso la
predisposizione di ambienti sociali di apprendimento, all’interazione, alla costruzione di significati,
alla condivisione di conoscenze, allo scambio di punti di vista.
La lettura va praticata su una grande varietà di testi, per scopi diversi e con strategie funzionali al
compito, per permettere all’alunno l’accesso ai testi in modo autonomo, al fine di favorire lo
sviluppo del pensiero critico e del pensiero autonomo.
La riflessione sulla lingua partirà dall’osservazione degli usi linguistici per giungere a
generalizzazioni astratte.
Ricordiamo che l’uso della lingua è espressione delle facoltà intellettive e veicolo per rendere
rigoroso il
pensiero. In questa prospettiva esperienziale anche la riflessione servirà per
sviluppare la capacità di categorizzare, di connettere, di analizzare.
L’eventuale presenza di alunni con disabilità diventerà occasione per accrescere la qualità
dell’apprendimento dell’intero gruppo classe, in quanto le strategie adottate diventano risorse
importanti per la maturazione di competenze esperienziale e organizzative.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
-L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici,
chiari e pertinenti.
- Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di svago di studio, ne individua il
senso globale e le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.
- Legge testi letterati di vario genere a voce alta, con tono di voce espressivo, con lettura silenziosa
e autonoma e riesce a formulare su di essi semplici pareri personali.
- Produce testi di vario genere, li rielabora, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
- Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio, estrapolando dai testi scritti informazioni su
un dato argomento utili per l’esposizione orale e la memorizzazione.
- Acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica raccogliendo impressioni personali e
collettive.
- Svolge attività di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge.
Obiettivi di apprendimento:
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-
Ascoltare e parlare;
-
Leggere;
-
Scrivere;
-
Riflettere sulla lingua.
Traguardi di sviluppo delle competenze della scuola secondaria di primo grado
- L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le
proprie idee in contesti orali e scritti, nel rispetto delle idee altrui.
- Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri.
- Nelle attività di studio usa i manuali delle discipline o altri testi di studio al fine di ricercare,
raccogliere e rielaborare i dati, e le informazioni.
- Legge con interesse e con piacere testi letterali di vario tipo, sui quali scambia opinioni con
compagni e con insegnanti.
- Alla fine di un percorso didattico produce semplici ipertesti.
- Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati
d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali.
- Varia opportunamente i registri informali e formali in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori.
Obiettivi di apprendimento:
-
Ascoltare e parlare;
-
Leggere;
-
Scrivere;
-
Riflettere sulla lingua.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo
dell’istruzione si rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
LINGUE COMUNITARIE
E’ necessario che all’apprendimento delle lingue venga assicurata continuità “verticale”, dalla
scuola primaria alla scuola secondaria, e trasversalità “orizzontale”, integrando la lingua materna
alle lingue straniere.
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Nella scuola primaria l’insegnante terrà conto della plasticità neurologica e della ricettività
sensoriale del bambino, sfrutterà le sue capacità di appropriarsi spontaneamente di modelli di
pronuncia e intonazione per attivare più facilmente un sistema plurilingue.
Nella scuola secondaria di primo grado l’alunno sarà guidato a sviluppare il pensiero formale e a
rielaborare e interiorizzare modalità di comunicazioni e regole della lingua, che applicherà in modo
sempre più autonomo e consapevole.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno riconosce se ha capito o meno messaggi verbali-orali e semplici testi scritti, chiede
spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date dall’insegnante.
- Stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua
materna e alla lingua straniera.
- Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo,
individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera.
- Comprende frasi e espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiare.
- Descrive in termini semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati.
Obiettivi di apprendimento:
-
Ricezione orale (ascolto);
-
Ricezione scritta (lettura);
-
Interazione orale;
-
Produzione scritta.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
per la prima lingua straniera
- L’alunno in contesti familiari e su argomenti noti discorre con uno o più interlocutori, si confronta
per iscritto nel racconto di avvenimenti e di esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne
spiega le ragioni.
- Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che
affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
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- Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni.
- Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo
inequivocabile pur manifestando qualche difficoltà espositiva.
- riconosce i propri errori e riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e
alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato
Obiettivi di apprendimento:
-
Ricezione orale (ascolto);
-
Ricezione scritta (lettura);
-
Comprensione e produzione orale;
-
Produzione scritta;
-
Riflessione sulla lingua.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
per la seconda lingua straniera
- L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a
comprendere frasi e espressioni di uso frequenti relative ad ambiti di immediata rilevanza.
- Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su
argomenti familiari e abituali.
- Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente nonché elementi
che si riferiscono a bisogni immediati.
Obiettivi di apprendimento:
-
Ricezione orale (ascolto);
-
Ricezione scritta (lettura);
-
Comprensione e produzione orale;
-
Produzione scritta;
-
Riflessione sulla lingua.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo
dell’istruzione si rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
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MUSICA
La musica è una componente fondamentale ed universale dell’esperienza e dell’intelligenza umana,
offre uno spazio simbolico e relazionale che attiva processi di cooperazione, di socializzazione, di
conoscenza e autodeterminazione valorizzando la creatività e il senso di appartenenza a una
comunità.
L’apprendimento della musica si articola su due livelli esperienziali:
a) il livello della produzione, mediante l’azione diretta (esplorativa, compositiva,
esecutiva);
b) quello della fruizione consapevole, che implica la costruzione e l’elaborazione di
significati personali, sociali e culturali del presente e del passato.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno esplora, discrimina, elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
- Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali.
- Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari: le esegue
con la voce il corpo e gli strumenti
- Esegue da solo e in gruppo semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
- Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale.
- Sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di 1° grado
- L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione di brani
strumentali e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
- Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione
di brani musicali.
- Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di
comprensione di eventi, di opere musicali, riconoscendone i significati, anche in relazione al
contesto storico-culturale.
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Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo
dell’istruzione si rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
ARTE E IMMAGINE
Lo studio della disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e di potenziare nell’alunno la
capacita di leggere e comprendere le immagini e le diverse creazioni artistiche, di esprimersi e
comunicare in modo personale e creativo, di acquisire sensibilità e consapevolezza nei confronti del
patrimonio artistico.
Per far sì che la disciplina contribuisca allo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità dell’alunno
è necessario che il suo apprendimento sia realizzato attraverso i nuclei costitutivi del suo impianto
epistemologico: sensoriale, linguistico-comunicativo, storico-culturale, espressivo-comunicativo e
patrimoniale.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in
movimento (quali spot, brevi filmati, video clip, ecc.).
- Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso molteplici tecniche.
- Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti
da altri paesi diversi dal proprio.
- Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche
di rispetto e salvaguardia.
Obiettivi di apprendimento:
-
Percettivo visivi;
-
Leggere;
-
Produrre.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di 1° grado
- L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in movimento.
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- Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali.
- Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio.
- Realizza un elaborato personale e creativo applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando
tecniche e materiali differenti.
- Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio verbale specifico.
Obiettivi di apprendimento:
-
Percettivo visivi;
-
Leggere e comprendere;
-
Produrre e rielaborare.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo
dell’istruzione si rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
CORPO MOVIMENTO SPORT
Il corpo, il movimento e lo sport promuovono la conoscenza di sé, dell’ambiente e delle proprie
possibilità di movimento.
Contribuiscono inoltre, alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la
consapevolezza della propria identità corporea, nonché della necessità di prendersi cura della
propria persona e del proprio benessere.
Attraverso la dimensione corporea e motoria l’alunno esprime istanze comunicative e a volte
manifesta disagi di varia natura che non riesce a comunicare con il linguaggio verbale.
L’esperienza motoria deve connotarsi come “vissuto positivo”, mettendo in risalto la capacità di
fare dell’alunno, rendendolo protagonista e consapevole delle competenze motorie.
Deve inoltre realizzarsi come attività che non discrimina, non annoia, non seleziona, ma apre alla
partecipazione nel rispetto delle diversità.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto del proprio corpo, la padronanza
degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali.
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- Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare e esprimere i propri stati d’animo, anche
attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
- sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici
discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche.
- Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli
altri.
- Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
- Comprende all’interno delle varie occasione di gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Obiettivi di apprendimento:
-
Il corpo e le funzioni senso-percettive;
-
Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo;
-
Usa il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva;
-
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play;
-
Sicurezza e prevenzione, salute e benessere.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di 1° grado
-
L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, il saper fare e il saper essere, ha
costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei
propri limiti.
- Utilizza gli aspetti comunicativi-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo, delle sue
funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie sportive.
- Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute alla prevenzione e alla
promozione di corretti stili di vita.
- E’ capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole dimostrando di accettare e
rispettare l’altro.
- E’ capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene
comune.
- sperimenta i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di violenza.
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Obiettivi di apprendimento:
-
Il corpo e le funzioni senso-percettive;
-
Il movimento del corpo e le sue relazione con lo spazio e il tempo;
-
Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva;
-
Il gioco, lo sport, le regole e il fair play;
-
Sicurezza e prevenzione, salute e benessere.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo
dell’istruzione si rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
AREA STORICO GEOGRAFICA-SOCIALE
L’area storico-geografica è composta, dalle scienze che si occupano dello studio delle società
umane nello spazio e nel tempo, le discipline storia, Cittadinanza e Costituzione e geografia sono
strettamente collegate fra loro e in continuità tra la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria.
Al loro interno si articolano i temi relativi agli studi sociali i cui scopi sono quelli di consentire e di
costruire percorsi strutturati su questioni e temi contemporanei socialmente vive e spazialmente
differenziate.
Si rende necessaria un’apertura costante al mondo per lo sviluppo delle competenze relative alla
cittadinanza attiva che implichi la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale
organizzata e la conoscenza dei principi fondamentali della costituzione e dei diritti della persona
riconosciuti dal consenso internazionale.
Il processo di insegnamento/apprendimento di tale area spinge l’alunno ad interrogarsi sul passato
per pianificare progetti inerenti al futuro, e a capire il presente.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il Decreto Legge 1 settembre 2008, n.137, convertito in legge n.169/30 ottobre 2008, prevede
all’art. 1 “l’acquisizione, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, delle conoscenze e delle
competenze relative a Cittadinanza e Costituzione”. La disciplina svolta per un monte ore annuale
di 33 ore, è ricavata da aggiustamenti nelle aree storico-geografica e storico-sociale, e sarà oggetto
di specifica valutazione. Nella scuola dell’Infanzia la disciplina rientra nel campo d’esperienza “il
se e l’altro”. Dalle volontà ministeriali traspare l’esigenza di rivalutare un sapere e una prassi per
recuperare la perdita progressiva del senso di appartenenza. Tutto questo attraverso l’educazione
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alla Cittadinanza basata sui valori della Costituzione, per promuovere la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola
Primaria, della Scuola Secondaria di I grado.
-L’alunno interiorizza e costruisce il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.
-L’alunno si avvia al recupero della perdita progressiva del senso di appartenenza ad una comunità.
-L’alunno riconosce e condivide le regole in famiglia, a scuola, e nei rapporti interpersonali
all’interno delle dinamiche sociali.
Obiettivi specifici Scuola dell’Infanzia
-L’alunno analizza le emozioni, la loro espressione e le conseguenze sugli altri.
-L’alunno costruisce tipologie espressive e modelli di interrelazione rispettosi di sé e dei compagni.
-L’alunno individua codici di comportamento utilizzati in ambito familiare e scolastico.
Obiettivi specifici Scuola Primaria
-Riconoscere l’importanza delle regole in ogni contesto sociale e condividere a scuola e in famiglia.
-Apprendere il senso della legalità e porre le premesse per il dialogo interculturale.
-Promuovere la sicurezza stradale.
Obiettivi specifici Scuola Secondaria di I grado
-Ipotizzare percorsi di graduale avvicinamento al rispetto delle regole, interpellando anche le
istituzioni preposte al recupero della devianza.
-Collegare l’attività sportiva alla realizzazione di sé, alla cooperazione con gli altri e al
raggruppamento di obiettivi condivisi.
-Stilare un elenco delle più comuni infrazioni del codice della strada e dei pericoli che essa
presenta, e programmare una serie di azioni di orientamento.
STORIA
Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell’uomo partendo dallo studio delle
testimonianze. In questo ambito acquisisce un rilievo centrale la trattazione di argomenti la cui
conoscenza è imprescindibile per tutti gli alunni, da qualsiasi luogo provengano: da Neolitico alla
Rivoluzione industriale, dalla storia dell’ambiente a quella dei processi di globalizzazione.
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La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di
vista e approcci metodologici diversi e favorisce negli alunni la formazione di un abito critico, di
una coscienza personale ed interpersonale.
Il ragionamento critico sui fatti relativi alla storia italiana e europea si rivela altamente positivo
e costituisce una buona base per avviare il dialogo fra le diverse componenti di una società
multiculturale e multietnica e permette di aprire la scuola a un confronto sereno ed educativo sui
temi dell’identità e delle differenze culturali.
L’alunno impara così a confrontare società, a studiare la portata di fatti di grande ampiezza
temporale e geografica, impara ad usare la cronologia e dare sistematicità alle conoscenze studiate.
La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzata fra il secondo biennio della
primaria e la fine della secondaria di primo grado.
La scansione tra primaria e secondaria di primo grado e costituita dalla caduta dell’impero
romano d’occidente, mentre nel primo biennio della scuola secondario di primo grado il percorso
sarà compreso tra il Tardo Antico e la fine dell’Ottocento.
L’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado viene dedicato allo studio della storia del
Novecento.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
- L’alunno conosce elementi significativi del passato nel suo ambiente di vita.
- Conosce gli aspetti fondamentali della Preistoria della Protostoria e della Storia Antica.
- Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico:
- Conosce le società studiate come quella Greco e Romana, e individua le relazioni tra gruppi
umani e contesti spaziali
- Organizza la conoscenza tematizzando e usando semplici categorie.
- Produce semplici testi storici; sa usare carte geo-storiche.
- Sa raccontare i fatti studiati.
- Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio
artistico e culturale.
Obiettivi di apprendimento:
-
Organizzazione dell’informazione;
-
Uso dei documenti;
-
Strumenti concettuali e conoscenze;
47
-
Produzione.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di primo grado
- L’alunno si informa in modo autonomo sui fatti e i problemi storici.
- Conosce i momenti fondamentali della storia italiana, europea, moderna e contemporanea.
- Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche
di fondo di vario genere e le sa organizzare in testi.
- L’alunno si informa in modo autonomo sui fatti e i problemi storici.
- Conosce i momenti fondamentali della storia italiana, europea, moderna e contemporanea.
- Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche
di fondo di vario genere e le sa organizzare in testi.
Obiettivi di apprendimento:
-
Uso dei documenti;
-
Uso dei documenti;
-
Strumenti concettuali e conoscenze;
-
Produzione.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo dell’istruzione
si rimanda alla visione dei Curricoli di classe. .
GEOGRAFIA
La geografia è la scienza che studia la realtà che ci circonda, vicina e lontana, nei suoi diversi
aspetti, si occupa dell’ambiente in cui gli uomini vivono, le trasformazioni che gli uomini operano
nell’ambiente, i modi di vita degli uomini in ambienti diversi, quindi i processi attivati dalle
collettività nelle loro relazioni con la natura. Tale processi nel corso del tempo hanno trasformato
l’ambiente e hanno “costruito” il territorio nel quale oggi viviamo. L’irrinunciabile opportunità
formativa che la geografia offre è, appunto, quella di abituare i ragazzi a osservare la realtà da
diversi punti di vista. Fare geografia a scuola vuol dire quindi formare cittadini del mondo
consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e
sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.
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Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche.

Comprende che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costruito da elementi
fisici e antropici.

Conoscere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (montagna, collina, pianura,
vulcani, ecc.)

Conosce e localizza i principali “oggetti” geografici fisici e antropici.

Ricava informazioni geografiche da fonti (cartografiche, fotografiche, artistico
letterarie.)
Obiettivi di apprendimento al termine della scuola primaria
-Orientamento
-Carte mentali
-Linguaggio della geo-graficità
-Paesaggio
-Regione
-Territorio e regione
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di primo grado.

L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani.

Utilizza
in
modo
opportuno
concetti
geografici
(ubicazione,
ambiente,
territorio,paesaggio) carte geografiche, fotografiche, dati statistici.

Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali.

Sa aprirsi al confronto con l’altro superando stereotipi e pregiudizi.
Riconosce nei paesaggi gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche,
come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Obiettivi di apprendimento al termine della scuola secondaria di primo grado

Carte mentali.

Concetti geografici e conoscenza.

Ragionamento spaziale.
49

Linguaggio della geo-graficità.

Immaginazione geografica.

Metodi, tecniche, strumenti propri della geografia.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo dell’istruzione
si rimanda alla visione dei Curricoli di classe. .
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiscono alla formazione culturale
delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in rapporto il pensare e il fare e
offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare fra loro fenomeni naturali, concetti e
artefatti, costruiti dall’uomo, eventi quotidiani. Lo sviluppo di un’adeguata competenza scientifica,
matematica, tecnologica di base consente di acquisire capacità di critica e di giudizio e di leggere e
valutare le informazioni che la società di oggi offre in abbondanza. L’area è articolata in tre filoni
curricolari – matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia – che si devono intendere
collegati e interagenti tra loro e con le altre aree culturali. Elemento fondamentale di tutte le
discipline dell’area è il laboratorio inteso sia come luogo fisico sia come momento in cui l’alunno
opera attivamente.
MATEMATICA
La matematica ha un ruolo specifico nello sviluppo della capacità di operare e comunicare con
linguaggi formalizzati e di utilizzare tali linguaggi per rappresentare e costruire modelli di relazioni
fra oggetti ed eventi. Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi che
l’alunno gradualmente imparerà ad affrontare con determinazione, rappresentando le situazioni in
diversi modi congetturando soluzioni e risultati, individuando strategie risolutive. Nel primo ciclo
l’alunno comincia a controllare il processo risolutivo di problemi e a confrontare i risultati con gli
obiettivi. Nel secondo ciclo si svilupperà un’attività più propriamente di esperienziale ne,
formalizzazione, generalizzazione. L’uso di calcolatrice e computer saranno opportunamente
incoraggiate fin dal primo ciclo per verificare la correttezza di calcoli mentali e scritti.
50
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria.
L’alunno ha un atteggiamento positivo rispetto alla matematica avendo capito che la stessa è utile
per operare nella realtà e si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale. Percepisce e
rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura, utilizzando strumenti per il disegno
geometrico e strumenti di misura. Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche.
Affronta problemi con strategie diverse. Riesce a risolvere semplici problemi.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria.
-Numeri.
-Spazio e figure.
-Relazioni, misure, dati e previsioni.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria.
-Numeri.
-Spazio e figure.
-Relazioni, misure, dati e previsioni.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola sec. di 1° grado.
L’alunno, attraverso esperienze in contesti significativi, ha rafforzato un atteggiamento
positivo rispetto alla matematica e ha compreso che gli strumenti matematici sono utili per
operare in molte situazioni della realtà; ha consolidato le conoscenze acquisite e sa
argomentare su esse. Rispetta i punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le
proprie convinzioni argomentandole ma accetta anche di cambiare opinione, riconoscendo le
corrette argomentazioni. Valuta le informazioni sviluppando senso critico. Riconosce e
risolve problemi di vario genere e confronta procedimenti diversi. Usa correttamente il
linguaggio specifico.
Obiettivi di apprendimento della classe terza della scuola secondaria di primo grado.
- Numeri.
- Spazio e figure.
- Relazioni e funzioni.
- Misure, dati e previsioni
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SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
Un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli
oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio. Il coinvolgimento diretto rafforza e
sviluppa la comprensione e la motivazione, attiva il lavoro operativo e mentale; aiuta a individuare
problemi significativi e a prospettarne soluzioni. Particolare cura deve essere dedicata
all’acquisizione dell’uso di linguaggi e strumenti appropriati. Le diverse discipline scientifiche
condividono un approccio alla conoscenza che caratterizza, fin dall’inizio, i percorsi di
apprendimento. E’ importante guidare i ragazzi ad apprezzare affinità e diversità significative
nell’evoluzione storica di saperi così diversi eppure fra loro interdipendenti. L’avvio alla
conoscenza scientifica di base parte fin dai primi anni, muovendo da situazioni concretamente
accessibili. Negli anni successivi si guideranno gli alunni all’appropriazione graduale di contenuti e
metodi di indagini via via più specifici.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria.
L’alunno ha capacità operative per un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo
pertinente alla realtà. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi. Da solo o in
collaborazione con insegnanti e compagni osserva, registra, classifica e schematizza. Analizza e
racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Rispetta l’ambiente scolastico, sociale e
naturale. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e abitudini alimentari.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria.
- Sperimentare con oggetti e materiali.
- Osservare e sperimentare sul campo.
- L’uomo, i viventi e l’ambiente.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
- Oggetti, materiali e trasformazioni.
- Osservare e sperimentare sul campo.
- L’uomo, i viventi e l’ambiente.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado.
L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati sia in situazioni
di osservazione sia in situazioni controllate di laboratorio. Utilizza strumenti matematici e
informatici in uno stesso contesto. Affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito
52
scolastico che nell’esperienza quotidiana. Ha una visione organica del proprio corpo come identità
giocata tra permanenza e cambiamento, tra potenzialità e limiti. Ha una visione globale
dell’ambiente di vita come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro; adotta
atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse.
Obiettivi di apprendimento della classe terza della scuola secondaria di primo grado.
- Fisica e chimica.
- Astronomia e Scienze della Terra.
- Biologia.
TECNOLOGIA
La tecnologia studia e progetta i dispositivi, le macchine e gli apparati che sostengono
l’organizzazione della vita sociale ma anche nuove forme di controllo e gestione dell’informazione
e della comunicazione. Nella prima accezione i dispositivi, macchine e apparati vengono esplorati e
studiati nei loro aspetti costruttivi e progettuali. Nella seconda accezione la tecnologia esplora le
potenzialità dell’informatica che introduce nuove possibilità nell’insegnamento/apprendimento di
tutte le discipline, dando concretezza operativa, rappresentativa e comunicativa anche a concetti
puramente astratti. Le scelte di metodo e contenuto devono esser basati su esempi significativi e
accessibili, coerentemente sviluppati attraverso i diversi livelli di scolarità. E’ importante offrire
agli alunni, fin dai primi anni, significative opportunità di progettazione, costruzione e utilizzazione
di oggetti e procedimenti operativi, utilizzando materiali e strumenti di lavoro di facile reperibilità
nell’ambito della vita quotidiana. In questo contesto la graduale competenza nell’uso di specifici
strumenti informatici e di comunicazione potrà consentire agli alunni di sviluppare le proprie idee
presentandole con accuratezza e rielaborandole.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria.
L’alunno usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni. Realizza oggetti seguendo una
definita metodologia progettuale. Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con
l’ambiente. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il
proprio lavoro in più discipline.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria.
- Esplorare il mondo fatto dall’uomo.
53
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria.
-Interpretare il mondo fatto dall’uomo.
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado.
L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine, cogliendone diversità e
similitudini. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali. E’ in grado di realizzare un semplice
progetto. Esegue rappresentazione grafica in scala. Inizia a capire i problemi legati alla produzione
di energia, sviluppando sensibilità verso i problemi ambientali ad essa connessi. E’ in grado di
usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali.
Obiettivi di apprendimento della classe terza della scuola secondaria di primo grado.
Nota: Per gli obiettivi di apprendimento relativi a tale disciplina del primo ciclo dell’istruzione si
rimanda alla visione dei Curricoli di classe .
Obiettivi di apprendimento trasversali alle discipline
1)
2)
3)
4)
5)
Partecipazione
Impegno
Capacità relazionali
Rispetto delle regole
Metodo di studio
54
SCHEMA DEL CURRICOLO DI CLASSE
CURRICOLO DI CLASSE
Anno Scolastico 2007/2008
CLASSE ………
DISCIPLINA ………………………………………………………………………………………...
SITUAZIONE DELLA CLASSE
COMPOSIZIONE
Alunni………….
Maschi…………..
Femmine……………
Ripetenti………..…
Diversamente abili…………
Altre culture…………..
TIPOLOGIA





vivace



problematica
tranquilla
collaborativa
poco collaborativa
LIVELLO




medio-alto
medio
medio-basso
basso
non abituata all’ascolto attivo
poco motivata
demotivata
MEZZI UTILIZZATI PER INDIVIDUARE GRUPPI DI LIVELLO
Prove di ingresso
griglie di osservazione appositamente predisposte dai docenti
rilevazioni elaborate d’intesa con la scuola elementare
informazioni fornite dalla scuola elementare
osservazioni degli alunni impegnati nelle attività didattiche
informazioni fornite dai genitori
55
COMPETENZE PREGRESSE
1.
Ben acquisite
2.
Acquisite
3.
Parzialmente acquisite
RECUPERO mediante:
ALUNNI
–
–
–
–
–
–
–
CONSOLIDAMENTO mediante:
–
–
–
–
POTENZIAMENTO mediante:
–
–
–
INTERVENTI
(recupero / consolidamento /
potenziamento)
Attività mirate al miglioramento della
partecipazione alla vita di classe.
Controlli sistematici del lavoro svolto in
autonomia.
Attività mirate all’acquisizione di un
metodo di lavoro più ordinato ed organizzato.
Attività personalizzate.
Esercitazioni guidate.
Stimoli all’autocorrezione.
Attività per gruppi di livello.
Attività mirate a migliorare il metodo di
studio.
Attività
di comprensione, di
logiche.
Attività
di cooperazione.
Attività
mirate a consolidare le capacità
comunicazione e le abilità
di gruppo per migliorare lo spirito
per gruppi di livello.
Approfondimento degli argomenti di
studio.
Attività mirate al perfezionamento del
metodo di studio e di lavoro.
Attività volte all’applicazione della
metodologia della ricerca scientifica.
56
CASI PARTICOLARI
ALUNNO
MOTIVAZIONI
GRAVI DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO – DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE – DISTURBI
COMPORTAMENTALI – PORTATORE DI H – RITMI DI APPRENDIMENTO LENTI – SVANTAGGIO
SOCIO-CULTURALE – GRAVI LACUNE NELLA PREPARAZIONE DI BASE – SCARSA MOTIVAZIONE
ALLO STUDIO – MOTIVI DI SALUTE – DIFFICOLTÀ NEI PROCESSI LOGICO-ANALITICI –
DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE – DISPERSIONE DELL’ATTENZIONE ETC…
1.
2.
3.
4.
Sulla base della situazione della classe, delle esperienze degli allievi e in prospettiva dei Traguardi delle competenze
da raggiungere, sono stati identificati gli Obiettivi di Apprendimento.
OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO
................................................................................................................
................................................................................................................
................................................................................................................
...............................................................................................................
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
………………………………………………………………..
………………………………………………………………..
………………………………………………………………..
Obiettivi
… ATTIVITA’ IN COMPRESENZA
ATTIVITA’ IN COMPRESENZA
……………………………………………………………..
………………………………………………………………..
………………………………………………………………
METODI E STRATEGIE










lezione frontale
lavoro in coppie di aiuto
lavoro di gruppo per fasce di livello
lavoro di gruppo per fasce eterogenee
brain storming
problem solving
discussione guidata
lezione partecipata
attività sperienziale
…………………………..
MEZZI E STRUMENTI











Libri di testo
Testi didattici di supporto
Stampa specialistica
Schede predisposte dall’insegnante
Drammatizzazione
Computer
Uscite sul territorio
Giochi
Sussidi audiovisi
Esperimenti
……………………………………….
57
VERIFICA
CRITERI

Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno

Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente svolta in
classe
PROVE SCRITTE
 Componimenti
 Relazioni
 Sintesi
 Questionari aperti
 Questionari a scelta multipla
 Testi da completare
 Esercizi
 Soluzione problemi
 Altro……………………….
PROVE ORALI
 Relazioni su attività svolte
 Interrogazioni
 Interventi
 Discussione su argomenti di
studio
VALUTAZIONE FORMATIVA E SOMMATIVA: CRITERI








Livello di partenza
Evoluzione del processo di apprendimento
Competenze raggiunte
Metodo di lavoro
Impegno
Partecipazione
Rielaborazione personale
Altro……………………………….
PROVE PRATICHE
 Prove grafico cromatiche
 Prove strumentali e vocali
 test motori
 ……………………
MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLE VALUTAZIONI
ALLE FAMIGLIE






Colloqui individuali
Comunicazioni sul diario
Invio delle verifiche con firme
Invio risultati con firme
Colloqui programmati
…………………………………….
ATTIVITÀ DI RECUPERO / CONSOLIDAMENTO / POTENZIAMENTO E SOSTEGNO
Sono previste attività di:
RECUPERO MEDIANTE


Attività all’interno del curricolo
Attività pomeridiane
CONSOLIDAMENTO


Attività all’interno del curricolo
Attività pomeridiane
POTENZIAMENTO


Attività all’interno del curricolo
Attività pomeridiane


Per l’alunno portatore di handicap
Per l’alunno portatore di handicap e per altri con problemi di
apprendimento
SOSTEGNO
IL DOCENTE _________________________________
58
CURRICOLO VERTICALE
Il primo carattere del curricolo è la trasversalità, il coordinamento cioè tra discipline. Esse vengono
a costituire un insieme organico che si propone una precisa funzione formativa. Le discipline e i
saperi si raccordano orizzontalmente intorno a principi di formazione cognitiva, di acquisizione di
competenze, da criteri base relativi a “chi” si vuol formare.
Accanto a questo aspetto orizzontale, si pone quello verticale relativo allo sviluppo altrettanto
organico del curricolo nella sua scansione per gradi di scuola, che trova maggiore realizzazione
negli istituti comprensivi.. Organicità significa qui continuità e coerenza, pur nella progressione
attraverso differenti età; significa crescita degli assi culturali, didattici, epistemologici che sono alla
base del curricolo.
L’Istituto Comprensivo Statale “Don Bosco” di Corigliano-Cantinella
ha voluto individuare
all’interno del suo curricolo verticale una tematica comune ai tre gradi scolastici che è la seguente:
“legalità, ambiente e rispetto e valorizzazione della diversità, contrasto del fenomeno della
dispersione scolastica”, che si pone come finalità la formazione di cittadini attivi rispettosi delle
diversità, della norma e dell’ambiente.
Obiettivi di apprendimento:












recuperare la perdita progressiva del senso di appartenenza;
favorire lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità personale, civile e sociale;
promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle norme;
promuovere l’interiorizzazione, attraverso situazioni operative, di valori sociali come;
condivisione, giustizia, eguaglianza, rispetto delle diversità;
promuovere la valorizzazione, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente;
favorire la consapevolezza che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano
conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro;
promuovere la capacità di individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile;
promuovere la creazione di una serie di interessi convergenti alla valorizzazione delle
funzioni della scuola, per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abbandono e reiezione del
sistema scolastico;
conoscere la Costituzione Italiana e lo Statuto delle Studentesse e degli studenti;
conoscere il Regolamento d’Istituto;
conoscere il Regolamento di Disciplina;
La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Traguardi di sviluppo delle competenze
-L’alunno partecipa attivamente alla vita sociale della scuola dimostrando di aver interiorizzato il
senso di legalità , il rispetto dell’ambiente e di aver acquisito l’etica della responsabilità;
-l’alunno rispettando le regole e le diversità ,siano esse di origine culturale, sociale, religiosa,
fisica, dimostra l’accettazione dell’altro, del diverso, considerando questo come risorsa.
59
ATTIVITA’ COMUNI AI TRE GRADI SCOLASTICI
Manifestazio
ni Fine anno
scolastico
Maggio giugno
Giornata
internazionale
dell’ambiente
5giugno
Inaugurazion
e dell’anno
scolastico
14
settembre
Giornata
Della
primavera,
dell’acqua e
della poesia
21 marzo
Festa dei
nonni
2 ottobre
Attività
comuni
Giornata
Del
ricordo
10
Giornata
della
legalità
6 ottobre
Giornata
dei diritti
20
novembre
Carnevale
Giornata
Della
memoria
27 gennaio
Giornata
della
solidarietà
dicembre
60
PROPOSTE PROGETTUALI COMUNI
Progetto Integrato “Programma Operativo Nazionale-Scuola” FSE
(Fondo Sociale Europeo) e FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo
Regionale)
 Interventi modulari per la prevenzione e il recupero della
dispersione scolastica.
 Intervento modulare per l’apprendimento della lingua
inglese rivolto agli operatori scolastici.
 Intervento modulare per il consolidamento delle abilità di
base.
Progetto POR in rete “Top English for me” soggiorno studio a
Malta per l’apprendimento della lingua inglese.
Rivolto ad alunni, genitori e personale
scolastico
Progetto POR in rete “Sul Crati tra natura e colori per
Ottanta alunni
disabilità.
progettare un parco fluviale”.
Protocollo d’intesa tra il Comune di Corigliano e le Istituzioni
Scolastiche: “La valorizzazione della storia di Corigliano Calabro e
dei beni culturali del territorio, promuovendone la conoscenza e
la fruizione”.
Progetto “intitolazione laboratorio di informatica “
Scuola Secondaria di I grado
I.C.S. “Don Bosco” al Prof. Nicola Pirozzolo
Progetto “di prevenzione ed innovazione tossicodipendenze e
alcool dipendenza correlata”. Soggetto proponente Comune
Corigliano
Rivolto agli alunni delle classi 1° e 2°
della scuola secondaria di I grado.
di
cui
ventotto
con
Rivolto a tutte le istituzioni scolastiche
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto agli alunni delle classi terze della
scuola secondaria di I grado.
Progetto “legalità, ambiente e rispetto e valorizzazione della
diversità, contrasto del fenomeno della dispersione scolastica”
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Progetto “ Bullismo e Convivenza Civile”
Progetto “Scuola sicura”
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto agli alunni delle classi 3° scuola
sec. I grado
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Progetto “Accoglienza”
Progetto “Continuità e orientamento”
Progetto “Giornalino d’Istituto”
Progetto “Premio Ferdinando Caputo IV edizione”
Progetto “Teatro”curricolare
Progetto “Sito web”
Progetto “Assistenza fisica specialistica”
Progetto “Intitolazione Scuola Primaria Apollinara”
Progetto “Intitolazione Scuola dell’Infanzia Apollinara”
Progetto “Lettura del quotidiano”
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Rivolto a tutti e tre gli ordini di scuola
Scuola Primaria
Scuola Infanzia
Scuola Secondaria di I grado
Progetto “Recupero”
Scuola Primaria e Secondaria
Progetto “legalità”
Progetto “Lettura e incontro con l’autore”
Partecipazione XX Olimpiade “Giochi logici, linguistici
matematici” annualità 2009/2010
Progetto “Artistico creativo, pittura su tessuto e vetro”
Progetto “Teatro”
Progetto “Recupero”
Progetto “Giochiamo con l’inglese”
e
Scuola Secondaria di I grado
Scuola Secondaria di I grado
Scuola Secondaria di I grado curricolare
ed extracurricolare
Scuola primaria extracurricolare
Scuola primaria extracurricolare
Scuola dell’Infanzia
61
Progetto “Musica”
Progetto “Gioco, imparo, metto in pratica col computer…quindi
conosco e so operare”
Progetto “Avviamento alla pre-scrittura e alla pre-lettura”
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Scuola Infanzia sez. A-B extracurriculare
Progetto “Lettura-Sulle ali della fantasia”
Progetto “Mondo P.C.ino”
Scuola
Infanzia
sez.
C-D-F
extracurriculare
Scuola Infanzia sez. C-D-F extracur.
Progetto Alimentazione “pane burro e fantasia”
Scuola Infanzia Apollinara curriculare
Progetto “ I bambini e la psicomotricità”
Scuola Infanzia sez. E-G extracurriculare
Progetto “ Lettura creativa”
Scuola Infanzia sez. E-G extracurriculare
Progetto Salute : “Alimentazione –stile di vita”
Scuola Infanzia Cantinella curricolare
Progetto Informatica “Alla scoperta del computer”
Scuola Infanzia San Nico curricolare
Progetto “Fiabe, favole e creatività”
Scuola Infanzia Cardame curricolare
Progetto “Educazione alimentare”
Scuola Infanzia Cardame curricolare
Progetto ASMECA “Scoprire il Territorio: La Clementine di
Alunni classi quinte scuola primaria e
terze scuola secondaria I grado
Calabria IGP”
Progetto ASMECA “Il Castello San Mauro a Corigliano Calabro.
Alla scoperta del territorio”.
Scuola Infanzia Torricella extracurriculare
Alunni classi quarte scuola primaria
Cantinella
PROPOSTE PROGETTUALI PER GRADI
SCUOLA DELL’INFANZIA:
Progetto Inglese “Giocare con l’inglese”
Progetto musica
SCUOLA PRIMARIA:
Progetto musica
SCUOLA SEC. DI PRIMO GRADO:
Progetto recupero e potenziamento
62
I PROGETTI (linee generali)
Progetti P.O.N.
Obiettivo: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti
Azione: B 10 Progetti Nazionali con formazione a distanza (F.A.D.)
Caratteristiche del progetto:
La richiesta di partecipazione da parte dei docenti all’azione B10,nasce dalla necessità di rinnovare
e migliorare l’insegnamento apprendimento sia della matematica che delle lingue e di modificare il
comportamento professionale investendo su una nuova metodologia.
Il vantaggio di una formazione a distanza è legato ad una molteplicità di aspetti, quali:
-disponibilità di tempo;
-interconnessione con altre realtà scolastiche e territoriali;
-scambi di comunicazione e di relazioni professionali.
Inoltre, l’uso di strumenti digitali coinvolge i docenti e migliora la didattica disciplinare con l’uso
delle nuove tecnologie.
Azione: B 7 interventi individualizzati per l’autoaggiornamento del personale docente (lingua
inglese)
La formazione del personale nella scuola dell’autonomia riveste un ruolo fondamentale al fine di
rispondere positivamente alla richiesta di un servizio scolastico di qualità.. La scuola con la
programmazione di questo percorso formativo vuole offrire al personale l’occasione di crescere
professionalmente sul piano individuale e, quindi, ottenere una crescita complessiva di tutta
l’organizzazione scolastica attraverso l’acquisizione di competenze che pongano tutti i docenti nelle
condizioni di fruire della lingua inglese in modo accettabile.
Obiettivo: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione: C 1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Caratteristiche del progetto:
Il piano integrato offre alla scuola la possibilità di elaborare azioni di recupero delle competenze
chiave nelle scuole del primo ciclo.
Dopo un’attenta analisi dei fabbisogni e l’individuazione delle priorità, il Collegio dei Docenti
dell’Istituto Comprensivo di Corigliano-Cantinella, ha rilevato che una significativa percentuale di
alunni ed alunne, in ingresso nelle classi prime nella scuola secondaria di I grado, non ha acquisito
tutte le competenze di base, soprattutto nell’area matematica.
Dal confronto, inoltre, tra i docenti delle “classi ponte”, emerge la necessità di dedicare una
particolare attenzione al recupero delle competenze
matematiche coinvolgendo gli alunni delle classi V provenienti dai diversi plessi della scuola
primaria dell’I.C. di Corigliano-Cantinella, al fine di migliorare e innalzare i livelli di
apprendimento e l’accesso facilitato ai percorsi migliori, soprattutto per evitare l’insuccesso
scolastico ed il fenomeno della dispersione spesso legato alla difficoltà dell’apprendimento e alla
mancanza di competenze specifiche e trasversali.
Inoltre, l’esperienza positiva dello scorso anno, il cui obiettivo era il recupero delle competenze
chiave, ha evidenziato che l’azione mirata da parte di esperti su alcune discipline di insegnamento è
di fondamentale importanza per confermare il successo scolastico e la formazione del cittadino.
Obiettivo: F Promuovere il successo scolastico, le pari opportunità e l’inclusione
sociale
Azione: F 1 Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo
Caratteristiche del progetto:
63
Cantinella, frazione del Comune di Corigliano Calabro, è un piccolo centro periferico caratterizzato
da una popolazione in crescita anche per la presenza significativa di extracomunitari di diversa
nazionalità.
La situazione di precarietà economica di Cantinella si riflette inevitabilmente sulla scuola che, per
molti aspetti, è lo specchio fedele esperienziale. Nel nostro istituto vi è oltre il 30% di alunni con
problemi di apprendimento e di acquisizione di regole comportamentali. A ciò si aggiunge una
incostante collaborazione delle famiglie, che, in molti casi, vedono nella scuola l’unica responsabile
della crescita formativa dei loro figli.
Il livello economico, sociale e culturale della popolazione di Cantinella è tra i più bassi della
provincia di Cosenza. Si citano tre fenomeni significativi: analfabetismo molto frequente fino a
qualche tempo fa ed ancora oggi abbastanza presente, dispersione scolastica alta, fenomeni di
delinquenza organizzata, con livelli di presenza più elevati che in altre aree della intera regione
Calabria.
Il livello socio-economico è generalmente basso, spesso veramente precario. Considerevole risulta
il tasso di disoccupazione generale, soprattutto giovanile ed in particolare femminile, con i grossi
problemi ad essa connessi.
Nell’Istituto Comprensivo ‘Don Giovanni Bosco’ di Cantinella si distingue un gruppo piuttosto
nutrito di allievi che presenta carenze scolastiche
formative molto accentuate, non possiede capacità espressive e comunicative, non ha maturato le
abilità linguistiche di base, è ribelle ad ogni
regola, non segue le attività del gruppo classe soprattutto perché non possiede i prerequisiti
necessari per seguire le attività comuni, si lascia andare a comportamenti scorretti, di bullismo, di
disturbo continuo della vita scolastica. Le attività personalizzate che la scuola mette in atto per
questi ragazzi danno risultati relativamente positivi, ma la disponibilità delle risorse finanziarie e
professionali è molto limitata.
Spesso le ragazze ed i ragazzi non hanno stima di sé e fiducia nelle proprie capacità. Vivono in
situazione di disagio e di sofferenza che li porta ad un senso di inadeguatezza e di frustrazione.
Demotivati e fragili, disertano la scuola con il rischio di intraprendere strade pericolose.
Per impedire che questi ragazzi si ‘disperdano’, bisogna intervenire operando tempestivamente per
migliorare la qualità dei processi cognitivi e formativi e aiutando i ragazzi e le ragazze a superare
gli ostacoli che impediscono loro il proseguimento del percorso scolastico e formativo con
successo.
L’intervento straordinario dell’UE, attraverso il PON Scuola, rappresenta uno strumento utilissimo
per realizzare più considerevoli e consistenti interventi individualizzati, per recuperare questi
ragazzi e strapparli ad una “dispersione scolastica” in atto per essi, perché si tratta di ragazzi che,
nella quasi totalità dei casi, hanno alle spalle famiglie che versano in condizioni socio-economiche
e culturali abbastanza difficili; molto spesso questi ragazzi nel tempo extrascuola sono anche
abbandonati a se stessi.
Risulta, pertanto, estremamente importante ed utile poter disporre di interventi straordinari a
supporto della realizzazione dell’offerta formativa veramente rispondente e quelli che sono i
bisogni dell’utenza.
Inoltre, al fine di assicurare una reale parità di genere, l’intervento formativo vedrà come destinatari
ambo i sessi, salvaguardando quanto più possibile, il principio delle pari opportunità sia nei moduli
rivolti agli alunni che nel modulo rivolto ai genitori.
Progetto POR in rete
“Top english for me
Descrizione del progetto in termini di obiettivo generale, obiettivi specifici e di risultati attesi e
descrizione generale del contesto territoriale di riferimento:
L’obiettivo generale del progetto è quello di migliorare le modalità di apprendimento della lingua
64
Inglese per gli studenti della scuola primaria e secondaria di 1° grado attraverso collegamenti
dinamici tra didattica e gioco, scuola italiana e scuola straniera e di acquisire un linguaggio che è
una condizione indispensabile per comunicare bene e relazionarsi con gli altri nella consapevolezza
della comune appartenenza europea e mondiale in un tempo di facili comunicazioni al di là dei
propri confini geografici.
Obiettivi specifici del progetto sono:
- Combattere la dispersione scolastica e ampliare l’offerta formativa degli Istituti coinvolti
nella rete
- Favorire l’apertura ad altre culture attraverso la partecipazione ad esperienze di respiro
europeo e l’inserimento in contesti didattici anglofoni
- Migliorare le competenze linguistiche e diffondere la conoscenza della lingua inglese
- Motivare allo studio delle lingue straniere anche con l’uso degli strumenti informatici per la
comunicazione e l’apprendimento delle lingue
- Conoscere le caratteristiche naturali, storico-artistiche e culturali dell’isola di Malta
- Preparare al successivo conseguimento di certificazioni linguistiche di tipo europeo
I risultati attesi sono:
1) incremento delle capacità comunicative ed espressive
2) rimotivazione allo studio ed acquisizione di interesse verso le discipline linguistiche
3) potenziamento delle abilità tecnologiche con riferimento all’ambito linguisticocomunicativo
4) conseguimento di certificazione linguistica secondo il quadro comune di riferimento per le
lingue straniere
Obiettivi formativi, in termini di conoscenze, competenze e capacità relazionali, che l’intervento si
propone di far ricadere sui destinatari, con indicazione dei contenuti:
L’incontro con la lingua straniera ha un valore formativo della persona sin dai primi anni scolastici
poiché la conoscenza linguistica è strumento primario di incontro con la realtà ed occasione di
crescita sociale e culturale. Più un bambino conosce e sa nominare ciò che lo circonda, più ne fa
esperienza, sa descriversi e saper comunicare agli altri le proprie esperienze diventa un importante
momento di crescita e di confronto. La capacità di comunicazione favorisce, inoltre, l’incontro con
altre persone (sia essi adulti o bambini), così come la curiosità per le culture e le tradizioni diverse
dalla nostra stimola e invoglia la conoscenza di un’altra lingua. In particolare la lingua Inglese va
considerata, nella nostra società , strumento privilegiato di comunicazione e di incontro con l’altro.
Obiettivi formativi:
-
Conoscenza di una cultura europea diversa da quella di origine;
Conoscenza di un differente contesto sociale e linguistico attraverso l’esperienza diretta
Potenziamento delle capacità di produzione scritta e orale.
Acquisizione di competenze linguistico -comunicative di livello di base
Acquisizione di un linguaggio corretto attraverso processi di memorizzazione,
condizionamento e imitazione;
Acquisizione di competenze linguistiche trasversali
Potenziamento delle capacità di relazione ed interazione in Lingua Inglese
Capacità di ascolto e comprensione;
Comunicare in maniera globale, personale e sociale;
Imparare a parlare perché spinti dal desiderio di comunicare o da curiosità verbale;
Imparare a comunicare in modo fisicamente attivo anche in situazioni di gioco dove le
espressioni sono sincronizzate con movimenti fisici.
Contenuti
65
- Strutture linguistiche relative ad argomenti vari.
- La civiltà dei paesi anglofoni
- Uso di frasi fatte per presentarsi, salutarsi e chiedere e dare informazioni
- Brevi dialoghi da svolgersi tra pari e adulti,
L’isola di Malta: geografia, storia, arte, sport, economia, tradizioni.
Numero degli alunni destinatari del progetto e loro appartenenza, specificando i criteri di scelta
adottati: n°40
Allievi delle classi quarte e quinte della scuola primaria e delle classi prime della secondaria di1°
grado selezionati attraverso apposito bando pubblico sia dalla scuola capofila (N°20) che dalla
scuola partner (N°20).
Al fine di assicurare una reale parità di genere, si provvederà, prioritariamente, a riservare il 50%
dei posti alle bambine e il restante 50% ai bambini.
Inoltre, onde riversare attenzione anche alle eccellenze presenti all’interno degli Istituti, il 20 % dei
posti disponibili sarà assegnato a bambini/e che abbiano conseguito nel secondo quadrimestre la
votazione media più alta, mentre il restante 80% sarà destinato a coloro che si trovino in condizione
di dispersione scolastica, stranieri o disabili.
Soggiorno studio a Malta per l’apprendimento della lingua inglese rivolto agli alunni delle classi 1°
e 2° della scuola sececondaria di I grado.
………………………………………………………………………………………….
Progetto POR in rete tra l’I.C. “G.Pucciano” di Bisignano e l’I.C. “Don Bosco”di
Corigliano – Cantinella.
“Sul Crati tra natura e colori per progettare un parco fluviale”
La finalità del progetto, condivisa dalla rete, è quella di migliorare i rapporti tra persona e ambiente
per l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale dei soggetti disabili con il coinvolgimento delle
famiglie e del territorio.
Considerato che il percorso didattico previsto dal progetto privilegia la continuità tra le classi dei
vari ordini di scuola di entrambi gli Istituti Comprensivi , l’apprendimento, per risultare efficace,
necessita di pratiche didattiche innovative e coinvolgenti da esplicitare in contesti naturali e
problematici anche al fine di consentire agli alunni, diversamente abili e non, di tradurre le
conoscenze acquisite in capacità e abilità concrete. Pertanto, il professionista che insegna organizza
percorsi di apprendimento che possano far interagire, in forma stimolante, il contesto formale
(scuola) e il contesto naturale (ambiente) per garantire a tutti gli alunni un’integrazione scolastica di
qualità. È evidente che i concetti di competenza,capacità e abilità sono trasversali e tutte le
discipline, applicate come strumenti di indagine per cogliere gli aspetti poliedrici dello studio di un
corso d’acqua, risulteranno integrate al contesto di riferimento.
Obiettivi formativi :
 superare le barriere psicologiche che pregiudicano la piena integrazione;
 acquisire competenze di lettura scientifica del mondo naturale ;
 mettere in relazione le nozioni acquisite;
 individuare problemi ecologici e possibili soluzioni;
 sviluppare il concetto di appartenenza ambientale, civica e sociale;
 sperimentare con metodo scientifico fenomeni collegati ad un corso d’acqua;
 argomentare e motivare quanto osservato e descritto;
 progettare una proposta operativa di parco fluviale.
Destinatari ottanta alunni di cui ventotto con disabilità.
66
………………………………………………………………………………………….
Progetto in attuazione della legge n 45/99
Fondo Nazionale d’Intervento per la lotta alla droga, esercizio finanziario anno
2002, 2003-2004
SISTEMA
Sistema Integrato Servizi Territoriali E Modulari Articolati
Progetto di prevenzione ed innovazione tossicodipendenze e alcool dipendenza correlata
Soggetto proponente: Comune Corigliano Calabro
Realizzato dall’Associazione “MONDIVERSI”
L’ Associazione di promozione sociale denominata “MONDIVERSI” assume la qualificazione di
organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS).
Introduzione
Il progetto nasce dall’esigenza di sensibilizzare e coinvolgere, scuole e famiglie nella costruzione di
un percorso di informazione-formazione, rivolto in particolar modo ai giovani, sui pericoli e sui
danni derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti.
La prevenzione primaria attuata a livello scolastico è uno dei compiti istituzionali ed imprescindibili
della Sanità Pubblica e dell’ Istituzione Scolastica.
La Scuola non può costituirsi come sistema a sé, essa vive nella società, della società si alimenta e
alla società dovrebbe offrire il suo apporto specifico.
E’ indispensabile, perciò, che tutti i soggetti siano coinvolti nel processo di formazione delle nuove
generazioni che costituiscono il futuro. Di questo futuro la Scuola rappresenta la “vetrina”, per cui è
necessario che ad un messaggio scolastico tendente ad eliminare i pericoli e i danni derivati dall’
uso delle droghe, il disagio dei giovani, a ridurre i rischi delle devianze, a dare un senso positivo
alle vita, non corrispondano comportamenti antitetici delle società e delle famiglie.
Il progetto,di durata triennale, è diviso in varie fasi:
1. Una prima fase di carattere informativo,
2. Una seconda di carattere formativo-educativo
3. Una fase finale di verifica del grado di conoscenze acquisite grazie a questo progetto
Le varie fasi saranno articolate in momenti di comunicazione, discussione, confronto e scambi di
esperienze in presenza di esperti nel settore delle tossicodipendenze e personale della scuola.
Le informazioni sulla conoscenza e l’uso delle sostanze stupefacenti ed alcoliche saranno ottenute
attraverso la somministrazioni di questionari strutturati.
Obiettivi:
1. Migliorare la qualità della vita dei ragazzi per ottenere comportamenti singolarmente
e collettivamente vantaggiosi per la salute.
2. Sensibilizzare i ragazzi affinché esprimano un dissenso e rifiuto nei confronti della
droga
3. Eliminare comportamenti devianti quali l’aggressività ed il vandalismo.
4. Favorire l’empowerment delle famiglie per prevenire le devianze (fumo-alcooldroga).
5. Programmare interventi formativi, educativi per aumentare “ il sapere, il saper fare”,
il “saper essere” e il “divenire”.
6. Valorizzare il positivo che c’è in ogni persona, orientando gli alunni, aiutandoli ad
esprimere le proprie potenzialità e favorendo la presa di coscienza delle proprie
attitudini e dei propri interessi.
Destinatari
Scuole medie inferiori:
In questi istituti saranno coinvolti gli alunni appartenenti alla classe terza. Per ogni
istituto saranno selezionate massimo due classi (dove il problema è maggiormente
avvertito. Informazione questa acquisita dal personale della scuola).
……………………………………………………………………………………….....
67
Progetto curricolo verticale
“Legalità, ambiente e rispetto e valorizzazione della diversità, contrasto del
fenomeno della dispersione scolastica”
Finalita’
La finalità precipua del progetto è quella di formare cittadini attivi rispettosi delle diversità, delle
norme e dell’ambiente. Educare cioè alla corretta fruizione del patrimonio della collettività, alla
accettazione e al rispetto dell’altro, all’interiorizzazione delle norme del vivere civile, alla legalità,
all’assunzione di responsabilità, alla maturazione della coscienza di sé.
Obiettivi :












favorire lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità personale, civile e sociale;
promuovere la convivenza democratica e il rispetto delle norme;
promuovere l’interiorizzazione, attraverso situazioni operative, di valori sociali come;
condivisione, giustizia, eguaglianza, rispetto delle diversità;
promuovere la valorizzazione, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente;
promuovere lo studio e la conoscenza del territorio per educare alla fruizione, al
rispetto ed alla tutela del patrimonio comune naturalistico-storico-archeologico.
favorire la consapevolezza che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano
conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro;
promuovere la capacità di individuare e sperimentare strategie per un vivere
sostenibile;
promuovere la creazione di una serie di interessi convergenti alla valorizzazione delle
funzioni della scuola, per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abbandono e
reiezione del sistema scolastico;
conoscere la Costituzione Italiana e lo Statuto delle Studentesse e degli studenti;
conoscere il Regolamento d’Istituto;
conoscere il Regolamento di Disciplina;
La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto comprensivo.
……………………………………………………………………………………….....
Progetto “Bullismo e Convivenza Civile”
Finalita’
Sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti
nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente
avanzato, in cui spesso si mortifica la dignità delle persone. Prevenire il fenomeno del bullismo.
Obiettivi




Favorire lo sviluppo e l’acquisizione dell’identità personale, civile e sociale.
Promuovere la convivenza democratica ed il rispetto delle norme.
Promuove la scuola dell’inclusione.
Promuovere l’interiorizzazione, attraverso situazioni operative, di valori sociali come:
condivisione, giustizia, eguaglianza, rispetto della diversità.
 Conoscere per prevenire il fenomeno del bullismo.
 Imparare a convivere in armonia con le diversità siano esse di origine culturale, sociale di razza, di
religione di abilità motorie e psichiche.
 Promuovere l’acquisizione dei valori di libertà, giustizia, uguaglianza, democrazia, rispetto della
dignità della persona.
Destinatari: tutti gli alunni dell’istituto comprensivo.
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……………………………………………………………………………………….
Progetto “Legalità”
Finalità
L’educazione alla legalità costituisce la premessa culturale indispensabile, il sostegno operativo
quotidiano, affinché la lotta al fenomeno della criminalità possa radicarsi saldamente nella
coscienza e nella cultura dei giovani e conseguire risultati duraturi e positivi.
Obiettivi
 Educare alla legalità.
 Contribuire alla lotta contro ogni tipo di violenza e contro la criminalità organizzata.
 Stimolare le giovani generazioni alla formazione di una coscienza critica, al recupero dei
valori, allo sviluppo della legalità.
 Concorrere alla formazione di donne e uomini cittadini, impostando l’educazione alla
legalità, non come disciplina a sé stante, ma come orizzonte culturale di valori civili
trasversali.
 Consentire una conoscenza di quelle condizioni di illegalità diffusa che hanno bloccato la
nostra democrazia, conducendo il Paese in uno stato di profonda crisi morale, politica,
istituzionale.
Destinatari
Gli alunni delle classi 3° della scuola secondaria di primo grado.
Tempi un’ora a settimana per trenta settimane.
………………………………………………………………………………………….
Progetto “Scuola sicura”
Finalità
L’elaborazione del Piano della Sicurezza intende preparare gli alunni e gli adulti della Scuola ad un
esodi/evacuazione rapidi da effettuarsi nel caso in cui, in seguito ad una situazione o ad un evento
straordinario e/o improvviso, dovesse esser necessario lasciare rapidamente l’edificio.
Obiettivi
 Creare e divulgare la conoscenza della sicurezza e della prevenzione;
 identificare i rischi individuali, socia ed ambientali nella comunità e nella realtà circostante.
 Identificare i gruppi a rischi fra la popolazione studentesca per facilitare lo svolgimento
delle attività quotidiane e aiutarli in situazioni di emergenza.
 Preparare gli studenti e gli insegnanti mediante esercitazioni di evacuazione e primo
intervento attraverso simulazioni, parziali o totali, necessarie per il corretto addestramento
della comunità scolastica.
Destinatari
Tutti gli alunni dell’istituto
Progetto Accoglienza
Finalità
Favorire l’inserimento nel nuovo contesto dei neo-iscritti, rendere piacevole il ritorno a scuola di
quelli che hanno già frequentato e creare un clima di accettazione e promozione dell’individualità di
ciascun alunno.
Obiettivi
 Favorire l’inserimento nella scuola
 Conoscere la personalità di ciascun alunno
 Far crescere nei bambini la stima di se e la disponibilità a socializzare ed apprendere
 Esplorare con proposte varie e divertenti le risorse e le lacune presenti nella classe
 Esplorare l’ambiente circostante con occhi e modalità diversi e divertenti
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Destinatari
Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia , della scuola primaria e della scuola di I°grado
dell’istituto comprensivo di Cantinella, genitori, personale docente e personale non docenti.
PROGETTO CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
CONTINUITA’
Premessa
L’istanza pedagogico-didattica ed organizzativa della continuità, risponde alla necessità di
promuovere le condizioni effettive per un percorso scolastico organico e coerente che, pur nella
articolazione differenziata delle sue fasi , risulti unitariamente coordinato nell’arco di età che va
dalla scuola dell’infanzia alle soglie dell’adolescenza. L’esigenza di attuare la continuità nel sistema
formativo scolastico è condizione inevitabile per evitare la frattura fra i successivi ordini e gradi di
scuola, negativamente avvertita dagli alunni nei passaggi ai successivi livelli scolastici, dalle loro
famiglie e dagli stessi docenti. Un’attenzione particolare è richiesta per gli alunni in situazione di
difficoltà (stranieri), di svantaggio socio-culturale o di handicap; l’esigenza di continuità nel
percorso educativo assume per loro un rilievo ancora maggiore e comporta interventi di
differenziazione didattica, di recupero, di sostegno, le cui modalità ed i cui esiti debbono divenire
oggetto di riflessione e comunicazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola, in modo particolare
nella fase di passaggio degli alunni al successivo livello scolastico.
Finalità
L’Istituto Comprensivo “Don Giovanni Bosco”, attraverso le proposte e le iniziative
del gruppo di lavoro sulla continuità, si propone di elaborare un impianto pedagogico, curricolare
ed organizzativo unitario che garantisca una rete di continuità tra la famiglia e i vari ordini di
scuole, per facilitare il passaggio degli alunni dalla scuola di un ordine all’altro e metterli nelle
condizioni di vivere le esperienze scolastiche serenamente.
Obiettivi
 Garantire all’alunno un percorso formativo il più possibile unitario organico e coerente;
 Potenziare le attività di raccordo tra i vari ordini di scuola;
 Migliorare lo scambio di informazioni sull’alunno nel passaggio da un ordine di scuola
all’altro;
 Favorire il confronto e lo scambio di esperienze fra insegnanti dei diversi ordini di scuola;
 Favorire la conoscenza e la socializzazione tra gli alunni delle classi “ponte” dei vari ordini
di scuola;
 Promuovere la collaborazione tra alunni tramite la condivisione di un’esperienza formativa;
 Integrare le competenze individuali in un contesto collettivo;
 Acquisire la capacità di dar senso alle esperienze riducendo la frammentazione.
Destinatari Tutti gli alunni dell’Istituto frequentanti le classi “ponte”.
ORIENTAMENTO
Premessa
L’orientamento è un modo fondamentale della formazione lungo tutto l’itinerario scolastico;si ritiene debba articolarsi in percorsi orientativi,in cui ci sia spazio per l’informazione,nonché in una pratica didattica consolidata.
La scuola è attenta all’esigenze di orientamento in due sensi:
Orientamento formativo:
Conoscere se stessi,i propri valori,i propri obiettivi,avere consapevolezza delle proprie capacità e
potenzialità e della propria aspirazione.
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Orientamento informativo:
Essere informati sull’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado e sulla realtà
del mondo del lavoro a breve ed a lungo termine.
-
Essere guidati nella scelta.
Verificare e rafforzare le motivazioni dello studente verso l’indirizzo da lui prescelto
promovendo azioni utili e consolidare la scelta effettuata.
Costruire una rete d’informazioni
Favorire le capacità di lettura delle informazioni
Favorire la capacità di orientarsi e scegliere tenendo conto degli interessi ed aspirazioni
personali,inclinazioni naturali e mercato del lavoro
Finalità
- Mettere gli alunni nella condizione di poter scegliere facendo loro acquisire una coscienza
decisionale.
Obiettivi
- Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’individuazione di interessi,aspirazioni ed
inclinazioni.
- Acquisire la capacità di analizzare,valutare e scegliere.
Destinatari
Tutti gli alunni della scuola di secondo grado frequentanti le classi terze
Progetto Il giornalino d’Istituto “ Cantinella News”
Finalità
Il progetto “Il giornale d’Istituto” intende offrire un’opportunità diversa e stimolante agli alunni
dell’Istituto Comprensivo di Cantinella, quella di dar loro la possibilità di riorganizzare i saperi
disciplinari in formule nuove per la costruzione di una nuova progettualità che si trasformi in risorsa
per tutto il territorio.
Gli alunni, con la realizzazione del giornalino scolastico a carattere periodico, dal titolo “Cantinella
news”, avranno l’opportunità di approfondire tematiche varie affrontate nel corso dell’anno, in una
dimensione di ricerca, di studio, di riflessione, libera da ogni dogmatismo restrittivo. Esso si pone,
dunque, come un’occasione d’incontro e di raccordo, un momento utile per riflettere sul percorso
già fatto. Un’opportunità per vivere la collettività in termini di comunità e di cittadinanza attiva e
consapevole e per creare modalità elastiche di conoscenza.
Obiettivi di apprendimento
 Saper produrre testi utilizzando il linguaggio giornalistico.
 Saper cogliere i fatti determinanti relativi alla vita della scuola, dell’ambiente circostante ed,
eventualmente, i fatti di rilevanza nazionale e internazionale;
 Avere atteggiamenti di apertura e accettare le diversità senza pregiudizi;
 Assumere atteggiamenti critici in situazioni nuove;
 Saper operare in contesti diversi;
 Sapersi relazionare con gli altri;
 Saper selezionare il materiale;
 Imparare l’uso del linguaggio giornalistico, grafico e tecnologico;
 Rispettare e condividere norme e valori.
Destinatari
Tutti gli alunni dell’istituto.
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Tutti gli operatori scolastici.
Tutte le famiglie degli alunni.
Tutti i portatori di interesse (ente locale, mondo economico, sociale e culturale del territorio).
Progetto Teatro
Finalità
L’esperienza teatrale va vissuta come mezzo per riscoprire se stessi, il proprio modo di atteggiarsi
verso gli altri e le situazioni della vita. Il teatro migliora la comunicazione, perché impiega i
linguaggi più svariati: verbale, mimico gestuale, musicale e pittorico.
Consente di approfondire e di migliorare le potenzialità espressive vocali e di coinvolgere diverse
materie scolastiche. Il teatro fa conoscere in modo approfondito opere letterarie, che riesce a
“visualizzare” portandole sulla scena.
Obiettivi
Prendere coscienza della capacità comunicativa del proprio corpo.
Superare l’emotività riuscendo ad esibirsi in pubblico.
Migliorare la collaborazione e il dialogo tra insegnanti e allievi.
Sviluppare la capacità di socializzare.
Riuscire ad interpretare ruoli diversi.
Migliorare l’autostima, superare la timidezza, socializzare, condividere esperienze, calcare la scena
affrontando e coinvolgendo il pubblico.
Destinatari: alunni della scuola primaria e secondaria.
Progetto di assistenza fisica e specialistica ai diversamente abili :
“Vi aiutiamo a crescere” a.s. 2009/10
(linee generali)
Premessa
L’assistenza di base agli alunni con disabilità, è parte fondamentale del processo di integrazione
scolastico, e la sua concreta attuazione, contribuisce a realizzare il diritto allo studio così come è
garantito dalla stessa Costituzione. Rappresenta, infatti, l’attività che, interconnessa a quella
didattica ed educativa, garantisce l’integrazione del ragazzo diversamente abile nel contesto
scolastico, primo segmento che consente allo stesso il pieno inserimento nell’ambiente sociale
circostante. Molte sono le normative di riferimento che introducono il principio di assistenza e di
piena integrazione, soprattutto in ambito scolastico, aspetti fondamentali a rimuovere e prevenire
situazioni di estremo disagio ed emarginazione ed a favorire processi educativi.
Obiettivi del progetto
L’obiettivo generale che si intende perseguire è quello di assicurare al ragazzo diversamente abile il
diritto allo studio, promuovendo processi di recupero e di integrazione sociale ed offrendo garanzie
agli stessi alunni e alle loro famiglie.
Metodologia operativa
La metodologia di lavoro utilizza nel progetto di riferimento sarà improntata sul coinvolgimento
attivo dell’alunno. E’ opportuno renderlo partecipe ad ogni iniziativa ed attività didattica ed
extracurricolare promosse nella scuola, utili a favorire il processo di socializzazione ed autonomia.
Destinatari del progetto
Il numero degli alunni diversamente abili da coinvolgere nel progetto ammonta a n. 35 unità
frequentanti la scuola dell’obbligo, segnalateci dall’Ente competente.
Piano di formazione e qualificazione professionale degli operatori
Attività di aggiornamento delle figure professionali. Etc….
Strumenti di qualificazione organizzativa del lavoro.
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Il profilo e l’assistente per l’integrazione degli alunni diversamente abili. Valutazione.
Progetto Lettura del quotidiano
Finalità
La lettura del quotidiano è nata dall’esigenza di far conoscere uno dei mass- media nella sua
struttura, in
quanto mezzo che consente di far circolare, in spazi sempre più vasti ed in tempi
sempre più ristretti, i significati che l’uomo attribuisce alle cose e ai fenomeni della propria vita. I
MEZZI DI COMUNICAZIONE IN GENERALE, non si limitano a garantire alla società moderna
la trasmissione simbolica, bensì vi prendono una parte attiva . Televisione, cinema, radio, giornali e
Internet sono protagonisti attivi nel processo di costruzione dei significati che contribuiscono, poi, a
veicolare. L’approccio alla lettura del giornale ha come obiettivo di apprendimento quello di far
comprendere sempre meglio parole e pensieri e di far acquisire una coscienza critica
nell’interpretare messaggi ed fatti in esso contenuti ed a formare le donne e gli uomini di domani.
L’esigenza della lettura del quotidiano è contemplata nelle nuove indicazioni ministeriali e
dall’adesione dell’Istituto a collaborare alla realizzazione del giornalino “Noi Magazine” che esce
come inserto della Gazzetta del Sud, ogni giovedì. Inoltre i ragazzi dell’Istituto realizzeranno un
proprio giornalino cartaceo e on –line.
Attività:
 La schedatura;
 La produzione di scalette;
 Lo sviluppo dei paragrafi;
 La titolazione e la correzione;
 La ripetizione dell’intero iter parte a casa parte in classe;
La verifica finale consisterà nella produzione di un proprio;
Destinatari: gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
Progetto Recupero
Scuola Primaria
L’esperienza scolastica, da sempre pone i docenti di fronte a gruppi classe dove alcuni alunni, pur
essendo di intelligenza nella norma, non riescono ad avere successo nello studio.
Pertanto per organizzare un servizio scolastico che tenga conto dei bisogni di tutti e di ciascuno non
si può prescindere dalla considerazione che ci sono diversi ritmi di apprendimento e diversi livelli
dipartenza
.
Attraverso la formazione di piccoli gruppi di lavoro, massimo 5 alunni per gruppo, suddivisi per
livelli di apprendimento, si interverrà sulle potenzialità di ciascuno al fine di realizzarne il successo
formativo e consentire il recupero e il consolidamento delle fondamentali abilità di base (lingua
italiana e matematica). Si intende dunque realizzare un percorso didattico individualizzato che
consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo
sviluppo.
Le finalità generali del progetto saranno mirate a:
 Migliorare il processo di apprendimento, per far raggiungere gli alunni risultati sufficienti,
in relazione agli obiettivi minimi;
 Sviluppare le capacità individuali, per consentire loro di colmare le lacune pregresse e
potenziare le abilità già possedute;
 Sviluppare e consolidare le abilità trasversali di base;
 Sviluppare la capacità di comprendere e risolvere problemi, riguardanti vari ambiti
Destinatari
Tutti gli alunni della Scuola Primaria dell’ Istituto Comprensivo di Cantinella
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Progetto di recupero e/o consolidamento
Scuola Secondaria di I grado
Finalità:
Recuperare e/o consolidare conoscenze e abilità nell’area linguistica-espressiva e in matematica.
Lettere/inglese
Obiettivi:
1. Leggere e comprendere testi di vario genere.
2. Produrre testi semplici relativi ad argomenti trattati.
3. Riflessioni sulla lingua, acquisizione di regole morfo-sintattiche.
Destinatari: Gli alunni della Scuola secondaria
Progetto Lettura “Incontro con l’autore”
Formare dei lettori permanenti e il più possibile competendo, cioè consapevoli e critici rispetto al
testo, è uno degli obiettivi fondamentali di questo progetto. Attraverso la lettura si accede alla
conoscenza di sé e dell’altro, perché acquisire l’altitudine alla lettura e’ garanzia di una crescita
intellettuale continua e originale, nonché di un addestramento all’introspezione che amplia la
percezione di sé e moltiplica la possibilità di espressione. Uno dei modi per raggiungere
quest’obbiettivo, specialmente se i potenziali lettori sono molto giovani e “molto” distratti da altri e
più accattivanti mezzi di comunicazione, e’ cominciare dal “piacere per la lettura che per alcuni sarà
una scoperta immediata, per altri sarà una conquista progressiva. Per avvicinare i destinatari alla
lettura ed indurla ad assaporarne il gusto e il piacere e’ necessario svincolarla dall’obbligo e
associarla al gioco, al divertimento e non ultimo ad incontri che prevedono la presenza di autori di
testo. Infine, attraverso la lettura di testi poetici si cercherà di sviluppare la creatività,
l’immaginazione degli alunni e la loro affettività. La poesia, infatti, che nasce da un bisogno
naturale dell’uomo di esprimere sé stesso e i suoi sentimenti, può essere considerata come un forte
antidoto contro la massificazione della nostra epoca, aiutandoci a comprendere meglio il senso della
nostra esistenza a riflettere sui nostri sentimenti e ad arricchire il nostro mondo affettivo.
Obbiettivi
-migliorare i il lessico in termini di quantità
-migliorare il lessico in termini di qualità e cioè esprimersi con proprietà di linguaggio
-saper modificare gli elementi essenziali del testo
-saper leggere e comprendere un testo
-sviluppare la creatività e l’affettività
- sviluppare l’immaginazione
-conoscenza di sé e dell’altro
-crescita culturale ed intellettuale.
Destinatari
Alunni della scuola secondaria di I grado.
Progetto “artistico creativo, pittura su tessuto e vetro”
Finalità
Il funzionamento di un laboratorio di espressione grafica, che ha come protagonisti alunni che
attraversano la fase delicata della formazione del “sé” sociale, come l’adolescienza, tende ad aiutare
gli stessi a conoscersi meglio (potenzialità e limiti), inoltre, attraverso la sperimentazione, l’allievo
impara a conoscere in situazioni nuove d’apprendimento.
Obiettivi:
Didattici 1) conoscenza ed uso di nuove tecniche di espressione grafica;
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2) sviluppo di capacità creative;
3) sviluppo di capacità organizzative
Educativi 1) Socializzazione
2) Sviluppo di atteggiamenti socialmente adeguati (collaborazione, accettazione,
tolleranza).
Tale progetto non si aggiunge alle discipline, ma le esercita, dando spendibilità reale
al sapere.
Destinatari
Il progetto è indirizzato a tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado.
………………………………………………………………………………………..
Progetto di educazione musicale
Il progetto è stato proposto e sarà realizzato da un esperto esterno con consolidata e pregressa
esperienza.
Finalità
Le attività sonore e musicali mirano a sviluppare la sensibilità musicale, a favorire la fruizione della
produzione presente nell’ambiente, a stimolare e sostenere l’esercizio personale diretto, avviando
anche alla musica d’insieme.
Il bambino vive in un mondo caratterizzato dalla compresenza di stimoli sonori diversi, il cui
eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia di una diminuzione
dell’attenzione e dell’interesse per il mondo dei suoni sia un atteggiamento di ricezione soltanto
passiva. La scuola dell’infanzia può quindi svolgere un’essenziale funzione di riequilibrio, di
proposte che consentono loro di conoscere la realtà sonora, di orientarvisi, di esprimersi con i suoni
e di stabilire per il loro tramite relazioni con gli altri. L’intervento didattico si concretizza nelle
attività d’esplorazione, di produzione e d’ascolto.
Musica per la scuola dell’infanzia
Percorso di educazione musicale di base
La dimensione sonora e musicale, a cui si riconosce sempre più spesso un ruolo primario e
fondamentale nella formazione dei bambini 3/ 5 anni, necessita in questo ambito di scuola di
specifici percorsi che, alimentati da continue ricerche in campo pedagogico e didattico, sempre
meglio sanno cogliere le generali istanze cognitive, motorie ed espressive.
Obiettivi generali
Ascoltare , discriminare, selezionare le sensazioni uditive;
Apprendere, per imitazione, il canto individuale e corale;
Adeguare il movimento corporeo al ritmo musicale;
Esprimersi spontaneamente sviluppando le personali capacità intuitive,
Socializzare attraverso l’esperienza sonora.
Musica per la scuola primaria
Obiettivo
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Obiettivo del percorso è sostenere supportare il docente della scuola primaria nella realizzazione
del programma ministeriale. Nella progressione del quinquennio, la proposta è così articolata:
Percezione e comprensione del suono. Lo sviluppo di una buona capacità attentiva e di una buona
capacità di analisi del fenomeno sonoro costituisce la premessa per l’azione educativa di questa
fascia di età. Percepire la spazializzazione del fenomeno suono/ rumore, discriminarlo, analizzando
nella sua prerogativa di acuto/grave, forte/ piano, crescendo/ diminuendo, breve/lungo e nelle più
manifeste prerogative timbriche:liscio/ ruvido, chiaro/ scuro, rarefatto/ denso.
Percezione e comprensione della musica. Dalle più semplici alle più complesse articolazioni
formali, il bambino è portato a percepire le semplici organizzazioni musicali quali ostinati,
ritornelli, ripetizioni variate ecc. Dal punto di vista ritmico potrà percepire i fondamentali contrasti
di binario/ ternario, lento/veloce, accelerando rallentando.
L’ educazione all’ ascolto dovrà dunque articolarsi in una progressiva serie di proposte sviluppate
in modo coerente e continuo: da semplici costruzioni ritmico/melodiche a costruzioni formali
semplici quali canzoni, danze, filastrocche musicali sino agli esempi di architetture formali più
accessibili quali il concerto, la suite da balletto ecc.
Coro di voci bianche.
Durante l’anno scolastico verrà data l’opportunità di coltivare in modo intensivo e continuo
l’ambito del canto corale.
Il coro voci bianche è per i bambini una seria opportunità di crescita sia musicale, perché il giovane
corista impara a leggere la musica e ad usare correttamente l’apparato fonatorio, sia sociale, perché
si impara a stare insieme agli altri cercando di ottenere il miglior risultato possibile in
collaborazione con tutti i membri del gruppo.
Prerequisito fondamentale è il controllo dell’apparato fonatorio che ha la sua base
nell’apprendimento, in maniera graduale ed adatta alla loro età, della tecnica del canto.
Il canto, come esplorazione della propria voce, come segno dell’aggregazione e della socialità della
classe, come esplorazione primaria del suono e della musica è il veicolo fondamentale dell’
esperienza musicale. E’ l’ azione educativa che concentra su di sé il momento cognitivo,
espressivo, fisico e socializzante. Ma l’uso scorretto della voce induce assai più danni che benefici:
“stonati si diventa” è il motto diffuso tra esperti e operatori del settore.
L’effetto terapeutico del canto con voce impostata è ormai stato riconosciuto anche dalla medicina
ufficiale, e molti foniatri e logopedisti usano alcune tecniche di educazione al canto sui loro
pazienti.
Per la realizzazione di questo punto, si richiede l’aiuto di un esperto di canto, individuato nella
persona del tenore maestro Mandarino Vincenzo.
Lettura e Scrittura Musicale
Lettura e scrittura costituiscono la piattaforma da cui sviluppare una comprensione profonda dell’
esperienza sonora. L’ organizzazione musicale può esplicitarsi attraverso la sua notazione. Così
come la lettura del testo, integra progressivamente, la cultura orale del bambino, anche la lettura del
testo musicale è finalizzata ad una consapevolezza sempre maggiore della dimensione musicale.
Corso di Flauto Dolce
Il flauto dolce, tipicamente, è lo strumento privilegiato dalla didattica di base. Esso si presta assai
bene a sviluppare, con relativa facilità di approccio, una minima competenza strumentale. Ma
spesso si sottovaluta il fatto che questo strumento, dalle antiche e nobilissime origini, necessita di
un’ attenzione particolare e specialistica in ordine alla postura , alla respirazione e all’ emissione.
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Obiettivi
Acquisire una corretta postura e una corretta respirazione
Assumere una capacità di emissione appropriata.
Progetto Inglese “giocare con l’inglese” per la scuola dell’infanzia
Finalità
La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo ricco di esperienze concrete e di apprendimento
riflessi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti
Forme del fare,del sentire, del pensare, dell’ agire , ecc.
All’ interno di questo scenario, si è intenso favorire l’accoglienza, l’inserimento e le prime
fondamentali nozioni linguistiche (L2) atte allo sviluppo comunicativo
L’insegnante della lingua inglese nella scuola dell’infanzia è inteso come sensibilizzazione del
bambino ad un codice linguistico diverso, attraverso esperienze ludiche, trasversali alle varie aree di
apprendimento.
Giocare con la lingua inglese vuole dire familiarizzare e scoprire un codice linguistico diverso dal
nostro per promuovere forme di rispetto, di accettazione e comprensione
Obiettivi
 Sviluppare un’ adeguata capacità di esplorazione sensoriale.
 Conoscere gli ambienti scolastici.
 Formulare semplici domande in lingua inglese, fornendo risposte adeguate.
 Esprimere emozioni e sentimenti attraverso l’uso dei colori.
 Conoscere nella lingua comunitaria le parole legate alle festività.
 Abbinare parole e immagini attraverso l’uso di fleshcards.
 Esprimere sensazioni e stati d’animo in lingua comunitaria.
 Imparare a prestare attenzione, ad ascoltare gli altri e rafforzare fiducia nelle proprie
capacità espressive e comunicative.
 Acquisire la consapevolezza che esistono culture diverse e diversi codici linguistici.
Progetto “Gioco, imparo, metto in pratica col computer…quindi so operare”
Scuola dell’infanzia sez.A-B extracurricola
Motivazione dell’intervento
I bambini si confrontano tutti i giorni e con i nuovi linguaggi multimediali, sia come protagonisti
che come spettatori. La scuola dell’infanzia può aiutarli ad avvicinarsi all’esperienza informatica,
favorendone un contatto produttivo. Si cercherà di fornire al bambino una vasta gamma di
stimolazioni utili a potenziare le risorse di crescita e maturazione che il percorso del progetto dovrà
facilitare e arricchire.
Finalità
 Stabilire un contatto con la multimedialità in chiave personale- ludica – creativa- critica, per
ascoltare- pensare – comunicare- socializzare.
 Aiutare a conoscere- usare il PC, con sperimentazione diretta.
 Acquisire una prima alfabetizzazione informatica di base, adeguata all’età.
 Perfezionare le competenze acquisite nei vari campi di esperienza con le nuove tecnologie.
Obiettivi formativi
 Curiosità e interesse verso l’informatica e la multimedialità, relative conoscenze e
competenze specifiche.
77




Muoversi consapevolmente di fronte al computer, saper effettuare semplici operazioni.
Migliorare e controllare la coordinazione oculo- manuale, l’abilità di concentrazione,
osservazione e memoria, conoscenza di suoni e di rumori, capacità di ordinamento spaziotemporale, stimolare le potenzialità logiche-cognitive.
Rispettare le regole dei tempi e turni d’intervento, nel rispetto del lavoro comune.
Favorire i rapporti con gli altri, gli scambi, la solidarietà e la cooperazione, le norme sociorelazionali (cooperative learning).
Soggetti coinvolti e modalità
Tutti i bambini della scuola, dando la precedenza ai più grandi.
Progetto extracurricolare “Avviamento alla pre-scrittura e alla pre-lettura “
Scuola dell’Infanzia Torricella
Motivazione
Aiutare i bambini ad utilizzare i vari simboli, come espressione soggettiva prima e oggettiva poi,
per evidenziare i suoni.
Obiettivo generale
Far nascere nel bambino il bisogno di scrivere e di leggere.
Obiettivi specifici di apprendimento
1) Capacità di riconoscere i simboli del codice scritto e codice orale;
2) Promuovere la capacità di produzione e comunicazione verbale;
3) Capacità di riconoscere le vocali e le lettere dell’alfabeto in stampatello e in corsivo;
4) Capacità di scrivere il proprio nome e il nome dei componenti della famiglia.
Destinatari : bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia di Torricella.
Progetto “Sulle ali della fantasia”
Scuola dell’Infanzia Contrada San Francesco sez.C-D-F extracurricolare
Motivazione
La ricerca psicologica e psicolinguistica degli ultimi anni denota un rinnovato interesse verso i
processi di lettura e scrittura.
In particolar modo si sostiene che il bambino fin dai tre anni possieda le regole sul linguaggio, per
approdare a sei anni all’acquisizione completa del linguaggio parlato e scritto.
La lingua orale e scritta, viene considerata un “oggetto” culturale presente nella vita e nel mondo
circostante del bambino anche prima della sua entrata nella scuola elementare.
Il bambino quotidianamente, attraverso le percezioni sensoriali, legge il mondo circostante,
interpreta e rielabora ciò che osserva e rileva, utilizzando linguaggi verbali e non.
Le insegnanti hanno riscontrato che i bambini si accostano volentieri ai libri con immagini e parole,
li sfogliano, cercano di capire quanto rappresentano, pongono domande, mettono in relazione, fanno
ipotesi, immaginano una loro rappresentazione.
Spesso chiedono che si legga loro delle storie, quanto trovano scritto nelle insegne, nei manifesti,
nelle confezioni di prodotti di uso quotidiano ecc….
Inoltre i bambini “leggono” ad altri libri che hanno a disposizione in sezione, oppure “leggono” i
loro messaggi scritti con caratteri non sempre conformi al sistema alfabetico tradizionale
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Destinatari
I bambini delle tre età, con particolare attenzione ai bambini all’ultimo anno di frequenza.
Finalità
 Fornire al bambino le opportunità per scoprire e costruire il codice scritto, a partire dalle
conoscenze che già possiede e dalle sollecitazioni linguistiche presenti nell’ambiente,
sperimentando insieme a lui che leggere e scrivere, come parlare ed ascoltare, è un dare e
ricevere, un mettersi in relazione.
Obiettivi
CAMPO DI ESPERIENZA
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
OBIETTIVI DIDATTICI
 Prestare attenzione ai discorsi altrui e cercare di
comprenderli.
 Analizzare e commentare figure di crescente complessità.
 Indicare correttamente oggetti, persone, azioni, eventi.
 Usare la lingua per giocare con la lingua stessa.
 Apprendere parole nuove.
 Leggere e decodificare simboli.
 Approccio a tutti i linguaggi per valorizzare lo stile
personale
 Acquisire padronanza di mezzi e tecniche espressive.
 Confrontare
 Individurare, costruire ed utilizzare relazioni e
classificazioni
 Ordinare
 Formulare ipotesi e previsioni.
 Ricostruire il passato ed anticipare il futuro

Linguaggi,creatività,espression
e


Il sé e l’altro
Approccio a tutti i linguaggi per valorizzare lo stile
personale
Acquisire padronanza di mezzi e tecniche espressive.
Rafforzare la fiducia, la disponibilità a collaborare.
Durata:20 ore
Progetto Mondo PC@ino
Scuola dell’infanzia sez. C-D-F-extracurricolare
Motivazione
I bambini e le bambine sono molto attratti dal computer così come da tutti gli oggetti tecnologici.
Nella Scuola dell’Infanzia tanti giochi, come molte attività di movimento, sono concentrate sulla
percezione e sull’organizzazione dello spazio. Raffigurando le proprie esperienze su un foglio, i
bambini e le bambine acquisiscono nuovi criteri di orientamento e rappresentazione.
Tutto ciò lo fanno disegnando, colorando, tagliando, incollando e verbalizzando figure; con il
computer si possono organizzare divertenti attività per cui si mettono in atto operazioni logiche di
riflessione che ripercorrono le esperienze vissute.
Infine è anche data la possibilità di modificarle in maniera creativa.
Il computer diventa uno strumento interattivo che permette, partendo da un contenitore, di costruire
storie, fare disegni e giocare.
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Finalità
Far conoscere ai bambini e alle bambine una nuova possibilità di comunicazione: informatica
e multimediale.
Comprendere il linguaggio televisivo attraverso la scoperta di trucchi tecnologici.
Sfruttare le opportunità date dal computer relativamente a : utilizzo di software, creazione di
prodotti, stampa multipla, creazione di libri ecc…
Sviluppo della creatività attraverso una progettazione di gruppo.
Obiettivi
Familiarizzare con il mondo dell’informatica .
Conoscere le principali caratteristiche del PC.
Creare un prodotto e revisionarlo.
Saper utilizzare il diagramma di flusso per individuare la sequenza di azioni da compiere per
arrivare ad un prodotto finale.
Avviare all’acquisizione del concetto di programma attraverso la realizzazione di una storia
in sequenze.
Sviluppare funzioni logiche di causa – effetto, composizione e scomposizione.
Saper utilizzare software ed interagire con essi.
Organizzazione
Il Progetto è rivolto ai bambini e alle bambine di cinque anni divisi in piccoli gruppi o
individualmente.
Progetto “Alimentazione”curricolare
Scuola dell’infanzia Apollinara
“PANE BURRO E FANTASIA”
Premessa.
L’educazione alimentare, nel più alto concetto di educazione alla salute, scaturisce dall’esigenza di
far acquisire al bambino corrette abitudini alimentari, che incidono fortemente sulla salute e sul
futuro di ognuno. Rientra, senza dubbio, nel contesto dell’educazione ambientale e costituisce un
atteggiamento mentale con il quale, noi insegnanti, approcciamo molti percorsi educativo-didattici.
Esso mira a consentire di interiorizzare a tutti i bambini le fondamentali regole del mangiar sano.
Durante il percorso, i bambini verranno coinvolti attraverso attività pratiche manipolative che
permetteranno l’acquisizione di abilità, stimolando l’interesse e la creatività, nella realizzazione
concreta di pietanze. Gli argomenti trattati saranno molteplici e di fondamentale importanza:
la classificazione degli alimenti, distinzione fra alimenti di origine vegetale e animale, le
motivazioni che sott’intendono l’importanza di una alimentazione sana, ricca, variegata e completa,
e la presa di coscienza della giusta alimentazione quotidiana. Il bambino non solo entrerà in contatto
con il cibo, ma verrà a conoscenza della derivazione, dei contenuti e dell’importanza di ogni
alimento, sviluppando la consapevolezza che la crescita del nostro corpo dipende da come ci
nutriamo e un’adeguata alimentazione ci aiuta a difenderci meglio dalle malattie.
Finalita’
 Promuovere la capacità di operare creativamente, fruendo con rispetto ed in collaborazione
del patrimonio comune.
 Favorire negli alunni sensibilità,comportamenti e stili di vita, tali da renderli capaci di
comprendere la stretta correlazione tra alimentazione e sana crescita.
80
Obiettivi:
 Conoscere la provenienza degli alimenti.
 Conoscere le proprietà nutrizionali degli alimenti.
 Comprendere le relazioni tra gli alimenti ed il proprio corpo.
 Intuire l’importanza di una dieta sana ed equilibrata.
 Effettuare procedimenti di preparazione degli alimenti.
 Conoscere e rispettare norme igieniche durante il momento del pasto.
 Conoscere e mettere in atto comportamenti corretti durante il pasto.
Tempi e destinatari.
Il progetto si svolgerà da Gennaio a maggio, nelle ore curriculari e saranno coinvolti gli alunni di
tutte le fasce d’età della scuola dell’infanzia.
Progetto “I bambini e la psicomotricità”
Scuola dell’infanzia sez. E-G extracurricolare
Premessa
L’educazione psicomotoria è quell’insieme di esperienze motorie, spazio – temporali e cognitive
finalizzate alla conoscenza ed identificazione di sé e dell’ambiente.La pratica psicomotoria
rappresenta un grande processo di socializzazione, un momento per favorire non solo la capacità di
rapportarsi e ascoltare l’altro ma di rispettarlo nella sua globalità.Il ruolo dell’insegnante in questa
attività è di mettere il bambino in situazione di apprendimento, partendo dalla sua realtà e dandogli
la possibilità di fare esperienze attive e concrete che, gli permetteranno di strutturare le capacità
mentali del pensiero simbolico e dell’astrazione. Le attività motorie sono l’origine di ogni
conoscenza del bambino che, muovendosi e agendo, si organizza nello spazio e nel tempo, impara a
dosare e a finalizzare sempre meglio l’attività motoria favorendo una maggiore motivazione
all’investimento nel movimento. Tutto questo porta alla costruzione di un sé positivo con
conseguente accrescimento della fiducia e dell’autostima.
E’ importante , quindi, favorire nei bambini le capacità di controllo e autocontrollo del proprio
corpo, di acquisire competenze espressive e posturali, individuare le proprie possibilità di
movimento e organizzazione nello spazio, di equilibrio e coordinazione.
E’ di fondamentale importanza non sostituirsi a loro, ma lasciarli sperimentare, verificare,
conoscere e conoscersi. Stimolare, quindi, i bambini al “fare”tramite esecuzioni motorie e attività
d’imitazione, esecuzione di sequenze ritmiche , giochi motori. Il bambino vivra’ così esperienze
“forti”di tipo creativo, conoscitivo, comunicazionale.
Obiettivi generali
1) Portare i bambini ad un’armonica integrazione tra capacità motorie, senso-percettive, intellettive
ed affettive che permettono l’identificazione di sé e dell’altro.
2) Favorire lo sviluppo delle potenzialità espressive-creative e
comunicative nell’ambito motorio , in quello simbolico-cognitivo e affettivo-relazionale.
Progetto “Lettura creativa”
Scuola dell’infanzia sez. E-G extracurricolare
Motivazione
81
Il progetto “lettura creativa” nasce dalla convinzione che la lettura ha un ruolo decisivo nella
formazione culturale di ogni individuo. La prima esperienza di lettura, da parte del bambino è
sentire leggere l’adulto e, adulti che leggono lo avvicinano positivamente ai libri. L’esperienza di
lettura va avviata fin dall’inizio della scuola dell’infanzia e va condivisa col contesto familiare
perché il piacere di leggere nasce se gli adulti consentono l’incontro precoce con ogni tipo di libro,
se leggono ai bambini e se offrono essi stessi un modello adeguato. L’attività di lettura nella scuola
dell’infanzia è di fondamentale importanza poiché il libro induce nel bambino l’accrescimento della
creatività, della fantasia e delle competenze logiche.
Obiettivi
Acquisire il piacere all’ascolto e alla lettura
Destinatari
Bambini di 4 e 5 anni
………………………………………………………………
Progetto Salute “Alimentazione-stile di vita”
Scuola dell’infanzia Cantinella curricolare
Giustificazione dell’intervento.
La scarsa informazione , la mancata educazione in campo alimentare, il martellamento della
pubblicità, inducono a comportamenti scorretti rispetto all’alimentazione.
Salute e qualita’ della vita-alimentazione corrette
1) Indagine, questionario rivolto ai genitori per determinare le abitudini alimentari dei propri figli
da utilizzare per confronti a seguito di eventuali cambiamenti.
2) Osservazioni svolte dalle insegnanti sull’atteggiamento ed il comportamento dei bambini nel
rapporto con il cibo.
Conoscenze alimentari
1) Indagine sulle conoscenze alimentari del bambino (es. per i bambini di tre anni lettura di
immagini,per i bambini di quattro anni classificazione, per i bambini di cinque anni grafici).
Obiettivo generale:rilevamento delle abitudini .
Sviluppare, in collaborazione con i genitori, una coscienza alimentare attraverso la quale i bambini
e le bambine posano diventare protagonisti delle proprie scelte finalizzate al massimo livello di
benessere generale.
Obiettivi intermedi
1) Riconoscere e distinguere i vari tipi di alimentazione degli esseri viventi ome risposta ad
un bisogno primario;
2) Identificare i vari tipi di alimentazione e le loro funzioni.
3) Conoscere la catena di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti.
4) Leggere e decodificare il proprio comportamento in base al contesto sociale, al vissuto
familiare e alla propria individualità.
Obiettivi specifici
a/1 Distinguere gli esseri viventi e non viventi;
b/1 riconoscere gli aspetti comuni e le differenziazioni esistenti tra gli esseri umani e gli altri esseri
viventi;
c/1 comprendere che l’alimentazione è uno dei bisogni fondamentali alla base di tutte le nostre
attività bio-energetiche;
d/1 identificare le tappe fondamentali della catena alimentare;
e/2 comprendere che l’alimentazione è un piacere ed è alla base dello sviluppo corporeo;
f/2 classificare le funzioni degli alimenti (plastica-ricambio-energetica-protettiva);
g/2 dividere gli alimenti nei gruppi fondamentali;
h/2 interiorizzazione come deve essere un’alimentazione corretta;
i/2 percorso del cibo (bocca-tubo digerente-ano-concetto di trasformazione);
82
l/3 conoscere l’iter di qualche prodotto alimentare;
m/4 conoscere la distinzione tra componente informativa a parte suggestiva dei messaggi
pubblicitari;
n/4 analizzare i componenti del messaggio pubblicitario (ambiente-colori-linguaggio-musicapersonaggi).
Misurabilita’ degli obiettivi
Assaggio di tutti i cibi proposti, a scuola.
………………………………………………………………………………………….
Progetto Informatica “Alla scoperta del computer”
scuola dell’infanzia San Nico
Premessa
Il bambino di oggi vive in un contesto esperienziale che gli offre l’opportunità di interagire con
il computer, quindi la scuola deve individuare progetti e strategie che avvalorino sul piano
pedagogico il mezzo informatico e sappiano accompagnare l’uso del computer ad adeguate forme di
mediazione didattica. “Alla scoperta del computer” è offerto ai bambini come ampliamento delle
possibilità di comunicazione e come arricchimento dell’intervento formativo della scuola in
integrazione all’attività didattica e curricolare.
Obiettivi formativi
0 Favorire la scoperta delle molteplici possibilità offerte dal computer.
0 Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali emotivi e cognitivi.
0 Sviluppare il senso critico.
0 Stimolare la creatività, la percezione, l’attenzione, la memoria.
0 Sollecitare sul piano relazionale l’abitudine ad ascoltare, collaborare .
Destinatari
Tutti i bambini di cinque anni delle due sezione del plesso “San Nico”.
Tempi: 20 ore
………………………………………………………………………………
Progetto “Fiabe, favole e creatività”
Scuola Infanzia Cardame curricolare
Premessa
Il progetto nasce dalla convinzione che la lettura ha un ruolo decisivo nella formazione culturale di
ogni individuo. E’ necessario educare i bambini ad ascoltare, comprendere, interpretare i testi
narrativi. Usare, inoltre, il racconto di fiabe e favole, per potenziare la creatività. Sperimentare
diverse forme di espressione.
Obiettivi
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé e l’identità.
Muoversi spontaneamente e in modo guidato da soli e in gruppi, esprimendosi in base a suoni,
rumori, musica, indicazioni.
Parlare, descrivere, raccontare, dialogare, lasciando trasparire fiducia nelle proprie capacità di
espressione.
Ascoltare, comprendere e rielaborare narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie,
racconti.
Riconoscere testi della letteratura dell’infanzia.
Tempi: 20 ore
Destinatari tutti i bambini
83
………………………………………………………………….......
Progetto “Educazione alimentare”
Scuola Infanzia Cardame curricolare
Premessa
Una dieta equilibrata, un’alimentazione sana e variata, è fondamentale per la vita di ogni individuo,
poiché determina il corretto sviluppo fisico e la salute nelle varie fasi della crescita.
Obiettivi
Curare in autonomia la propria persona nella prospettiva della salute e dell’ordine.
Interiorizzare corrette abitudini alimentari
Imparare a rispettare alcune regole legate all’igiene e all’alimentazione.
Conoscere e dominare correttamente gli alimenti di uso quotidiano.
Confrontare le proprie abitudini alimentari con quelle degli altri.
Provare a conoscere e ad assaggiare nuovi cibi.
Tempi: 20 ore
Destinatari tutti i bambini
………………………………………………………………………………………….
ASSOCIAZIONE ASMECA
L’Associazione ASMECA è una Associazione Culturale di ex alunni della Scuola Media di
Cantinella, costituita il 22 agosto 2009, che si pone quali finalità primarie: la partecipazione diretta
o indiretta degli Ex-Alunni alla vita dell'Istituto e il potenziamento della coscienza associativa come
valore etico, nell'intento di mantenere un legame con la scuola e di dare vita ad un laboratorio
intergenerazionale di idee e di proposte.
L’attività dell’associazione tende alla realizzazione di una rete scuola- territorio impostata su un
rapporto di collaborazione e partecipazione.
Progetto ASMECA
“Scoprire il Territorio: La Clementine di Calabria IGP”
Idea progetto:
Il progetto in proposta segue il filo conduttore che lega l’insieme degli eventuali futuri progetti
che l’ASMECA intende sviluppare nel corso degli anni: “scoprire il territorio”.
Tale progetto è capofila di una speranzosa lunga serie e al contempo tester dell’efficienza ed
efficacia dell’associazione stessa.
In questa prima fase di rodaggio, abbiamo pensato di rivolgere l’attenzione verso ciò che il nostro
territorio esprime meglio: l’agricoltura, e, nel fare ciò, si è pensato di lavorare sul prodotto che ci
rende famosi in tutto il mondo: la clementine di Calabria.
È interessante scoprire come la nostra agricoltura non sia affatto priva di cultura ma al contrario
sottenda millenni di ricerca empirica che hanno portato i nostri migliori coltivatori a scoprire e
migliorare un prodotto che in altre aree del mondo non è in grado di sviluppare le stesse
caratteristiche organolettiche e che pertanto caratterizza la Calabria e specialmente la Piana di
Sibari come la migliore area di produzione di clementine al mondo.
L’ASMECA insiste proprio sul cuore della Piana di Sibari e quindi percepisce questa cultura molto
vicina a se senza dimenticare la raffinatezza delle tecniche utilizzate che l’hanno resa unica,
pertanto ci sembrava utile dare la possibilità ai nostri ragazzi di entrare a diretto contatto con le
realtà produttive ed organizzative della nostra area mettendo loro a disposizione un paniere di attori
orbitanti lungo l’intera filiera: dalla ingegneria agronomica alle politiche di marketing di prodotto e
di processo.
84
Finalità:
Riteniamo che , conoscere la realtà circostante contribuisca ad intensificare il sentimento che lega i
cittadini al territorio e che possa realmente spingere i nostri migliori studenti a costruire la loro
professionalità con impegno e passione e ad utilizzarla per migliorare il mondo che ci circonda.
Per questo motivo abbiamo immaginato un viaggio didattico virtuale attraverso il territorio che
parte dall’agricoltura per raggiungere l’edilizia , l’arte nelle sue svariate forme ed i mestieri.
Destinatari:
1) Alunni delle quinte classi scuola primaria;
2) Alunni delle terze classi scuola secondaria di I grado;
………………………………………………………………………………………..
Progetto ASMECA
“Il Castello San Mauro a Corigliano Calabro. Alla scoperta del territorio”.
Finalità
Il patrimonio culturale è un potente veicolo di formazione dei giovani, un ponte lanciato
verso alcuni valori che possono contribuire a rafforzare il senso di identità, partecipazione e
responsabilità delle nuove generazioni.
Innanzitutto il patrimonio ci aiuta, da una parte, a radicare il senso di appartenenza ad una
tradizione culturale comune, e, dall’altra, a costruire un rapporto di dialogo, di scambio e di
collaborazione con persone di regioni e paesi diversi.
E’ importante incoraggiare i giovani non solo a conoscere il proprio patrimonio, ma anche ad
appropriarsene e a svolgere un ruolo attivo nei suoi confronti, affinché possano dare il proprio
contributo anche alla sua salvaguardia e alla sua valorizzazione.
Per queste motivazioni si fa sempre più forte l’esigenza di realizzare iniziative mirate, attraverso
seminari di studio e conferenze tematiche.
L’associazione “AsMeCa” si pone la finalità di realizzare un progetto che, con un servizio
opportunamente qualificato, specifico ed efficiente, possa incrementare il desiderio d’informazione
di tutte quelle vicissitudini che hanno segnato la storia del nostro paese.
Obiettivi
 Stabilire una collaborazione fattiva e duratura con il territorio in un sistema formativo
integrato;
 recuperare la memoria storica, valorizzando il patrimonio culturale del proprio paese;
 riconoscere il proprio territorio come spazio di vita naturale e sociale, nel quale
avventurarsi alla scoperta del proprio ruolo circa la salvaguardia e i possibili interventi per
arginare situazione di degrado, sia urbano che ambientale.
 Documentare i percorsi didattici e i relativi processi, per arricchire il bagaglio delle
esperienze educative e culturali in campo ambientale
Durata e destinatari
 Il progetto avrà la durata di 4 mesi circa (da febbraio a maggio 2010), con incontri mensili
e sarà rivolto agli alunni della quarta classe della scuola primaria di Cantinella. L’ultimo
intervento, previsto per il mese di maggio, sarà conclusivo e rivolto anche alle famiglie.
 Lo staff di esperti (Conservatori, Diagnostici, Archeologi, Architetti, Restauratori,
Ingegneri) sarà organizzato in modo tale che il percorso e gli interventi didattici saranno
opportunamente destinati ai diversi studenti.
85
VIAGGI DI INTEGRAZIONE CULTURALE E USCITE DIDATTICHE
L’Istituto Comprensivo “Don Giovanni Bosco” di Corigliano Cantinella organizza viaggi di
integrazione culturale ed uscite didattiche complementari alle normali attività educative dei tre
ordini di scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di II grado, finalizzate alla formazione globale della
personalità degli alunni.
Tali attività sono opportunità formative offerte ad alunni e studenti attraverso esperienze dirette con
i diversi aspetti della realtà: sociale, economico, ambientale e naturale del proprio territorio o
regione e/o di luoghi caratteristici delle regioni più vicine.
Sia le uscite didattiche che i viaggi d’istruzione mirano alla scelta di percorsi ricchi di attività
educative coinvolgenti legate alla storia, all’archeologia, alle tradizioni, al folklore, alle attività
produttive, al turismo, alle risorse paesaggistiche e ambientali, attraverso escursioni, visite,
osservazione diretta e laboratori interattivi nei quali gli alunni possono essere coinvolti in attività
espressive o esecuzione di esperimenti. Risultano inoltre, momenti di grande importanza per lo
sviluppo delle dinamiche socio-affettive non solo del gruppo della singola sezione o classe ma
anche di sezioni o classi diverse e/o di plessi diversi.
Le predette attività si distinguono in:

viaggi di integrazione culturale finalizzati alla conoscenza degli aspetti paesaggistici,
storici, archeologici, artistici, sociali, economici, turistici di località diverse dalla propria
realtà territoriale;

uscite didattiche, visite guidate che implicano la partecipazione a manifestazioni di
carattere diverso (spettacoli, mostre, gare sportive…) oppure visite ad aziende, laboratori,
scuole, musei, strutture pubbliche, edifici di rilevante carattere educativo e culturale ubicati
nel territorio del Comune di Corigliano, realizzate, con i mezzi di trasporto (scuolabus),
garantiti dall’Amministrazione Comunale.
Sia i viaggi di integrazione culturale che le uscite didattiche presuppongono una dettagliata e
adeguata programmazione, predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico, che ha l’obbligo di tener
conto delle finalità culturali e didattiche che ne costituiscono il fondamento. Verranno organizzati
previa autorizzazione degli OO. CC. Ed autorizzati dai genitori degli alunni, ai quali sarà chiesto
nella maggior parte dei casi anche un contributo economico.
Le suddette attività, di seguito elencate per ogni ordine di scuola, sono state proposte e discusse in
seno alla Commissione Viaggi d’integrazione culturale e Uscite didattiche riunitasi all’inizio
dell’anno scolastico il 3 e il 5 settembre 2008.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Uscite Didattiche
La Scuola dell’Infanzia organizzerà Uscite Didattiche finalizzate alla conoscenza del territorio :
INFANZIA CANTINELLA
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
86
Unica
Schiavonea
(Acquario)
Da stabilire
20
//
Mezofato
(Oleificio
Minisci)
//
//
INFANZIA CARDAME
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
Unica
Schiavonea
LA PERLA
(Fabbrica cioccolato)
Da stabilire
13
//
Favella (Cantinella)
Bufavella
//
//
//
Panificio
//
//
//
Chiesa Beato
Giovanni(Corigliano)
Periodo di
Pasqua
//
DATA
N.ALUNNI
INFANZIA FRASSA
SEZIONE
DESTINAZIONE
Unica
Corigliano
(Castello)
15
//
Favella (Cantinella)
Bufavella
//
INFANZIA TORRICELLA
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
Unica
Schiavonea
(Acquario)
Da stabilire
20
//
Mezofato
(Oleificio
Minisci)
//
//
INFANZIA APOLLINARA
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
A–B
CANTINELLA
(Oleificio Viteritti)
27-11-2009
38
//
San Nico
(Panificio Montalto)
29-01 -2010
//
87
//
Schiavonea
(Acquario)
12-03-2010
//
//
Schiavonea
(La Perla)
15-04-2010
//
DATA
N:ALUNNI
INFANZIA SAN FRANCESCO
SEZIONE
DESTINAZIONE
A–B
Piana Caruso
(Passeggiata per i
boschi)
Autunno
40
//
Corigliano Cal.
(Panificio Malagrinò)
Primavera
//
//
Cantinella
(Bufavella)
//
//
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
C–D-F
Piana Caruso
(Passeggiata per i
boschi)
Corigliano Cal.
(Panificio Malagrinò)
Cantinella
(Bufavella )
Corigliano(zona
industriale)
Pastificio Pirro
Autunno
49
Primavera
//
//
//
//
//
//
//
//
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
E-G
Piana Caruso
Passeggiata per i
boschi)
Corigliano Cal.
(Panificio Malagrinò)
Cantinella
(Bufavella)
Autunno
32
Primavera
//
//
//
//
//
Durante il periodo di Pasqua gli alunni dell’ infanzia San Francesco si recheranno a piedi alla chiesa Beato Giovanni
INFANZIA SAN NICO
SEZIONE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
A -B
Cantinella
(Bufavella)
Primavera
25
88
SCUOLA PRIMARIA
Uscite Didattiche
SCUOLA PRIMARIA CANTINELLA
CLASSE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
IA–IB
Corigliano (zona industrale)
Pastificio Pirro
30-03-2010
30
//
Corigliano Scalo
(Parco)
04-05-2010
//
II A - II B
Ambiente bosco
(Piana Caruso)
20-10-2009
27
//
Corigliano
(Biblioteca De Luca e visita al
parco)
Corigliano
(Parco)
18-05-2010
//
24-10-2009
27
Fiume
Coriglianeto
(I mulini)
Fiume Coriglianeto
(I mulini)
15-05-2010
//
04-05-2010
29
Corigliano
(Parco)
Corigliano
(Presepi)
13-04-2010
//
Dicembre
20
III A – III B
//
IV A - IV B
//
V sez. UNICA
SCUOLA PRIMARIA MANDRIA DEL FORNO
CLASSE
DESTINAZIONE
DATA
N:ALUNNI
Tutte
Ambiente bosco
Piana Caruso
Autunno
56
Tutte
Corigliano
I presepi
Dicembre
56
III – IV - V
Fiume Coriglianeto
(I mulini)
Maggio
37
II – IV - V
Foce del Crati
Maggio
37
Tutte
Giornata ecologica sulla
spiaggia (Schiavonea)
Metà Aprile
56
DATA
N.ALUNNI
SCUOLA PRIMARIA APOLLINARA
CLASSE
DESTINAZIONE
89
Tutte
Ambiente: il bosco
(Piana Caruso)
Autunno
63
//
Corigliano
(I presepi)
Dicembre
//
//
IL porto: acquario
Primavera
//
III – IV - V
Corigliano
(Castello)
Aprile
33
III – IV - V
Foce del Crati
Marzo
63
SCUOLA PRIMARIA TORRICELLA
CLASSE
Tutte
DESTINAZIONE
Ambiente: il bosco
Piana Caruso
Fiera di Natale
Auchan
Corigliano
(Castello)
//
//
DATA
13- 10- 2009
N.ALUNNI
23
15-12-2009
//
19-01 2010
//
PRIMARIA FRASSA
CLASSE
DESTINAZIONE
DATA
N.ALUNNI
Tutte
Piana Caruso
(Ambiente bosco)
Autunno
20
//
Corigliano
(I presepi)
Dicembre
//
//
Fiume Coriglianeto
(i mulini)
Maggio
20
Tutte
Foce del Crati
Maggio
20
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Uscite Didattiche
Classe
I A-IB
I A-IB
I A-IB
IIA-IIB-IIC
IIA-IIB-IIC
IIA-IIB-IIC
IIIA-IIIB-IIIC
IIIA-IIIB-IIIC
IIIA-IIIB-IIIC
DESTINAZIONE
Visita al Castello e Borgo antico di
Corigliano
Capitaneria di Porto, Quadrato
Compagna, Chiesa
Garopoli Mediateca e Archivio di
Corigliano
Visita al Castello e Borgo antico di
Corigliano
Capitaneria di Porto, Quadrato
Compagna, Chiesa
Azienda Favella
Studio televisivo TELE A1
Azienda Favella
Percorso ambientalistico PRO
LOCO
DATA
26/10/2009
N. ALUNNI
46
30/04/2009
“
13/11/2009
“
20/11/2009
55
05/03/2010
“
21/05/2010
14/01/2010
19/11/2010
06/05/2010
“
65
“
“
90
VIAGGI DI INTEGRAZIONE CULTURALE
PROPOSTE SCUOLA DELL’INFANZIA
PROPOSTE PRIMARIA:
I-II-III
- Morano (Museo naturalistico)
- Bisignano (Le ceramiche)
- Le Castella IV – V
Reggia di Caserta
- Fasano
Alberobello
PROPOSTE SCUOLA SECONDARIA
- Maratea
- Sassi di Matera
- Messina e Taormina
- Roma (3 giorni)
91
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
L’istanza pedagogico-didattica ed organizzativa della continuità, risponde alla necessità di
promuovere le condizioni effettive per un percorso scolastico organico e coerente che, pur nella
articolazione differenziata delle sue fasi , risulti unitariamente coordinato nell’arco di età che va
dalla scuola dell’infanzia alle soglie dell’adolescenza. L’esigenza di attuare la continuità nel sistema
formativo scolastico è condizione inevitabile per evitare la frattura fra i successivi ordini e gradi di
scuola, negativamente avvertita dagli alunni nei passaggi ai successivi livelli scolastici, dalle loro
famiglie e dagli stessi docenti.
Un’attenzione particolare è richiesta per gli alunni in situazione di difficoltà (stranieri), di
svantaggio socio-culturale o con disabilità; l’esigenza di continuità nel percorso educativo assume
per loro un rilievo ancora maggiore e comporta interventi di differenziazione didattica, di recupero,
di sostegno, le cui modalità ed i cui esiti debbono divenire oggetto di riflessione e comunicazione
tra i docenti dei diversi ordini di scuola, in modo particolare nella fase di passaggio degli alunni al
successivo livello scolastico. L’Istituto Comprensivo “Don Giovanni Bosco”, attraverso le proposte
e le iniziative del gruppo di lavoro sulla continuità, si propone di elaborare un impianto
pedagogico, curricolare ed organizzativo unitario che garantisca una rete di continuità tra la
famiglia e i vari ordini di scuole, per facilitare il passaggio degli alunni dalla scuola di un ordine
all’altro e metterli nelle condizioni di vivere le esperienze scolastiche serenamente. Per questo è
necessario: garantire all’alunno un percorso formativo il più possibile unitario organico e coerente;
potenziare le attività di raccordo tra i vari ordini di scuola; migliorare lo scambio di informazioni
sull’alunno nel passaggio da un ordine di scuola all’altro; favorire il confronto e lo scambio di
esperienze fra insegnanti dei diversi ordini di scuola. Il tutto elaborando piani di intervento per
promuovere adeguatamente la continuità educativa e didattica e la socializzazione tra gli alunni
delle classi “ponte” dei vari ordini di scuola.
“Orientare”vuol dire mettere un individuo in condizione di prendere coscienza di sé , delle proprie
potenzialità, di progredire negli studi , nella propria professione partecipando così allo sviluppo
della società e della propria persona. Perciò la scuola ha il compito di educare alla coscienza
decisionale degli studenti.
Essa si prefigge di condurre il ragazzo/a ad essere:
 Consapevole delle proprie caratteristiche personali, dei propri interessi e delle proprie
capacità
 Responsabile ed autonomo
 Capace di scelte decisionali per un suo “progetto futuro”
 Capace di critica e analisi delle situazioni.
E inoltre, aiutare il ragazzo/a a capire
 I propri interessi
 Le proprie capacità-attitudini-motivazioni
 Di essere utile agli altri
 Di avere un ruolo importante nella società
 Conoscere i diversi indirizzi scolastici
 Il mondo del lavoro e le nuove professioni
 Ad assumersi le responsabilità dei propri problemi.
92
LA METODOLOGIA
La scuola persegue efficacemente le finalità che le sono assegnate nella misura in cui realizza un
contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per
tutti gli alunni. In molti casi il non apprendimento dipende dall’approccio metodologico, dallo stile
d’insegnamento, dalle modalità comunicative in cui esso viene posto. Occupa un grande ruolo in
questo campo la professionalità dei docenti.
L’impostazione metodologica del nostro Istituto mira a promuovere un processo interattivo tra
insegnanti, alunni e genitori per favorire il successo formativo.
Le attività di apprendimento saranno introdotte partendo dalle conoscenze preesistenti che l’alunno
possiede, in relazione alle nuove conoscenze in cui si prevede di coinvolgerlo.
Lezioni frontali, lezioni dialogate, problem solving, problem posing, lavori di ricerca e di
approfondimento, esperienze di laboratorio, lavori di gruppo, si presteranno a favorire
l’apprendimento e a permettere a ciascun allievo di esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Obiettivo primario sarà stabilire un rapporto di fiducia e di reciproco rispetto con l’allievo,
motivando le attività svolte e la valutazione formulata. A tal fine è indispensabile individuare, nel
rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazione metodologiche di fondo:
-
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti;
-
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino
disuguaglianze;
-
Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze;
-
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
-
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad
apprendere”;
-
Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Saranno privilegiati i seguenti metodi:
a) Metodologia basata sull’esperienza (uso di metodi sperimentali induttivi);
b) Metodologia fondata sulla comunicazione (linguaggi verbali e non verbali);
c) Metodologia fondata sulla ricerca (ricerca guidate che, partendo dai dati conosciuti ed
elaborati attraverso l’esperienza e la comunicazione, sviluppino le capacità di proporre
ipotesi e ricercare soluzioni ai problemi);
d) Metodologia basata sulla progettazione e sull’attuazione pratica dei progetti;
93
e) Metodologia basata sulla organizzazione e conduzione di Laboratori ( motorio, tecnologico
e informatico, artistico, linguistico, scientifico,teatrale).
Tutta l’azione educativa e didattica sarà integrata da:
o uso dei testi scolastici, del vocabolario, della biblioteca scolastica, e di tutti i sussidi
di cui la Scuola dispone;
o visite guidate nel territorio circostante, in regione e fuori regione;
o cartelloni e manifesti murali;
o attività di drammatizzazione;
o costruire con la famiglia reti di confronto collaborazione nell’ottica del dirittodovere reciproco;
o presenza di esperti dell’ASL con incontri da calendarizzare relativi alle tematiche
inserite nel P.O.F;
o Cineforum;
o Partecipazione a Concorsi, gare sportive e mostre;
o Visite a centri di particolare interesse artistico, culturale, ambientale ;
o Incontri con autori, esperti e responsabili delle Amministrazioni locali
o Giornalino scolastico.
o Viaggi d’istruzione
94
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’
L’Atto di indirizzo emanato dal MIUR l’8 settembre 2009 recita come segue: “la scuola è un luogo
di apprendimento e, insieme, di costruzione dell’identità personale, civile e sociale. Questo
significa mettere ciascuno in condizione di raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione
della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili. Nessuno –questo è
l’obiettivo-deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso”. Particolare attenzione viene
riservata agli alunni con disabilità in una logica di interazione con i servizi del territorio. Le linee
guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità recitano: “la scuola è una comunità
educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e
situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. Una scuola non solo per sapere
dunque, ma anche per crescere, attraverso l’acquisizione di conoscenze, competenze, abilità,
autonomia, nei margini delle capacità individuali, mediante interventi specifici da attuare sullo
sfondo costante e imprescindibile dell’istruzione e della socializzazione”. La Convenzione ONU
per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009
definisce “il modello sociale della disabilità”, secondo cui la disabilità è dovuta dall’interazione fra
il deficit di funzionamento della persona e il contesto sociale.
Nella scuola dell’inclusione, dove si cresce, la presenza degli alunni diversamente abili risulta
essere una preziosa occasione di crescita che passa attraverso quella dinamica di integrazione grazie
alla quale si impara a vivere la diversità, con l’obiettivo specifico, da parte dell’azione educativa
dei docenti tutti di contribuire concretamente allo sviluppo delle potenzialità degli alunni con
difficoltà al fine di determinarne l’acquisizione, in ognuno, dell’autonomia e di tutte quelle
competenze ed abilità di base essenziali ad una positiva interazione scolastica e sociale. Un lavoro,
quello dell’integrazione, che richiede una reale sinergia tra le parti impegnate nel processo
educativo e formativo tesa a realizzare il SFI (sistema formativo integrato): famiglia – scuola – enti
territoriali, monitorato periodicamente dal Gruppo Interno Operativo dell’Istituto. Fanno parte del
GIO il Dirigente Scolastico, coordinatore del gruppo, i docenti di sostegno, tutti, una
rappresentanza dei docenti curricolari dei tre ordini di scuola presenti nel Comprensivo, una
rappresentanza dei genitori e gli operatori, dell’Unità operativa territoriale dell’Asl e del settore
servizi sociali del comune di Corigliano, ente con il quale la scuola ogni anno sigla un protocollo
d’intesa riservato al servizio di assistenza da quest’anno specialistica da assicurare agli alunni con
disabilità. Come di consueto l’Istituto Comprensivo, che guarda all’integrazione come risorsa, nel
corrente anno scolastico provvederà a:
 Integrare le prestazioni fornite dal comune attraverso il personale ATA;

A realizzare progetti specifici per gli alunni con disabilità riferiti al diritto allo studio;

Individuare un referente per le tematiche dell’handicap;

Garantire la presenza degli assistenti fisici ed educativi nei momenti di programmazione
relativi alla e stesura dei piani e alla valutazione degli obiettivi raggiunti;

Risolvere problematiche legate alla distribuzione degli alunni nelle classi;

Favorire la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio –
assistenziali, ricreativi, sportivi e altre attività del territorio

Costruire insieme ai firmatari del protocollo un coordinamento per il monitoraggio
/valutazione/verifica trimestrale delle attività.
95
L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
L’Atto di indirizzo emanato dal MIUR l’8 settembre 2009 recita come segue: “la scuola è un luogo
di apprendimento e, insieme, di costruzione dell’identità personale, civile e sociale. Questo
significa mettere ciascuno in condizione di raggiungere la piena realizzazione di sé e l’acquisizione
della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili. Nessuno –questo è
l’obiettivo-deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso”. In tale ottica si ritengono
prioritari gli interventi intensivi nei confronti degli stranieri, la loro accoglienza e il loro equilibrato
inserimento a scuola. In una dozzina d’anni, dal 1996 al 2007, il numero degli studenti stranieri
frequentanti le scuole italiane è decuplicato passando da 50 mila a oltre 500 mila unità. L’Istituto
Comprensivo statale “Don G. Bosco” pone particolare attenzione all’accoglienza e all’integrazione
degli alunni stranieri e delle rispettive famiglie, ponendo in essere delle azioni mirate
specificamente a contenere le situazioni di disagio sociale.
Al momento dell’iscrizione, le famiglie possono trovare presso gli Uffici di segreteria le
informazioni essenziali, relative al funzionamento della scuola interessata, mentre, per quanto
concerne la classe a cui assegnare l’alunno straniero, il criterio generale tiene conto dell’età
anagrafica, così come previsto dalla normativa (C.M. 205/90 e C.M. 5/94), a meno che i genitori
possano documentare la scolarità pregressa, e, in questo caso, si considera quest’ultima.
Per favorire l’integrazione degli alunni stranieri (e degli eventuali alunni a rischio di emarginazione
sociale) si somministrano alcune prove disciplinari, che permettono di impostare un’attività
educativo-didattica, che privilegia percorsi formativi e didattici personalizzati. Tali percorsi
vengono realizzati utilizzando le risorse umane interne all’Istituto, attraverso la seguente
organizzazione:
 attivazione dei laboratori di educazione all’interculturalità;
 pianificazione di incontri tra le famiglie di alunni stranieri e la scuola, al fine di facilitare la
costruzione dei percorsi personalizzati;
 realizzazione del progetto curricolare transdisciplinare “Accoglienza” , per promuovere un
clima relazionale ed operativo valorizzante ed orientativo;
Negli ultimi quattro anni scolastici la frequenza degli alunni stranieri nell’Istituto Comprensivo
Statale “Don Bosco” di Cantinella risulta essere la seguente.
Nell’anno scolastico 2006/07 hanno frequentato l’istituto 22 alunni stranieri così distribuiti:
SCUOLA DELL’INFANZIA
N.4 alunni
SCUOLA PRIMARIA
N.12 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO N.6 alunni
Gli alunni provengono da diverse Nazioni: ALBANIA
BULGARIA
MAROCCO
POLONIA
TUNISIA
ROMANIA
UCRAINA
N.4 alunni
N. 2 alunni
N.1 alunno
N.4 alunni
N.4 alunni
N.2 alunni
N.1 alunno
Dei 22 alunni 8 sono nati in Italia.
96
Ucraina; 1
Rom ania; 2
Albania; 4
Tunisia; 4
Bulgaria; 2
Marocco; 1
Polonia; 4
Albania
Tunisia
Bulgaria
Romania
Marocco
Ucraina
Polonia
Nell’anno scolastico 2007/08 hanno frequentato l’istituto 20 alunni stranieri così distribuiti:
SCUOLA DELL’INFANZIA
N.4 alunni
SCUOLA PRIMARIA
N.12 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO N.4 alunni
Gli alunni provengono da diverse Nazioni: ALBANIA N.1 alunni
BULGARIA N.4 alunni
MAROCCO N. alunno
POLONIA
N.2 alunni
TUNISIA
N.1 alunni
ROMANIA
N.2 alunni
UCRAINA
N.2 alunno
Dei 20 alunni 8 sono nati in Italia.
alunni stranieri
Albania; 1
Ucraina; 2
Romania; 2
Tunisia; 1
Albania
Tunisia
Bulgaria; 4
Polonia; 2
Bulgaria
Romania
Polonia
Ucraina
97
Nell’ anno scolastico 2008/2009 hanno frequentano l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” n.29
alunni stranieri così distribuiti:
SCUOLA DELL’INFANZIA
N.7 alunni
SCUOLA PRIMARIA
N.16 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO N.6 alunni
Gli alunni provengono da diverse Nazioni: ALBANIA N.4 alunni
BULGARIA N.4 alunni
POLONIA
N.4 alunni
TUNISIA
N.3 alunni
ROMANIA
N.5 alunni
UCRAINA
N.4 alunni
CINA
N.2 alunni
SENEGAL
N.1 alunno
RUSSIA
N.2 alunni
alunni stranieri
;2
Senegal ; Russia
1
Cina; 2
Albania; 4
Bulgaria; 4
Ucraina; 4
Polonia; 4
Romania ; 5
Albania
Ucraina
Bulgaria
Cina
Tunisia; 3
Polonia
Senegal
Tunisia
Russia
Romania
Nel corrente anno scolastico 2009/2010 frequentano l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” n.38
alunni stranieri così distribuiti:
SCUOLA DELL’INFANZIA
N.14 alunni
SCUOLA PRIMARIA
N.14 alunni
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO N.10 alunni
98
Gli alunni provengono da diverse Nazioni:
NAZIONI
NUMERO
ALUNNI
ALBANIA
3
BULGARIA
6
POLONIA
3
TUNISIA
3
ROMANIA
9
UCRAINA
1
CINA
4
RUSSIA
2
MAROCCO
TOTALE
7
38
alunni stranieri
Marocco; 7;
0,184210526
Cina; 4;
0,105263158
Ucraina; 1;
0,026315789
Albania
Tunisia
Cina
Russia ; 2;
0,052631579
Albania; 3;
0,078947368
Romania ; 9;
0,236842105
Bulgaria
Romania
Marocco
Bulgaria; 6;
0,157894737
Polonia; 3;
0,078947368
Tunisia; 3;
0,078947368
Polonia
Ucraina
Russia
99
AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE
Realizzare attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti e del personale ATA è
necessario per rinnovare e adeguare la funzione docente agli attuali bisogni formativi degli alunni
del terzo millennio che si trovano ad affrontare i malesseri e i gravi problemi della società. Gli
insegnanti sono chiamati in prima persona a complementarizzare la funzione docente, intesa come
prevalente trasmissione di conoscenze, fondamentali a costruire la base portante della identità
personale, con la cura dello sviluppo della coscienza secondo i canoni della rettitudine, della verità,
del raziocinio. La formazione dei docenti è il pilastro su cui fondare un sistema scolastico
produttivo ed efficiente. Il piano di aggiornamento del personale si fonda su:
 Attività di aggiornamento mirate a chiarire il ruolo del docente nel processo di innovazione.
 L’insegnante come parte di un team educativo deve essere motivato, coinvolto non isolato.
 Attività di aggiornamento che implichino esercitazioni pratiche mirate a programmare
obiettivi di apprendimento relativi ai contenuti curricolari.
 Attività di autoaggiornamento per favorire il confronto , lo scambio e la disseminazione di
esperienze, utilizzando, come “risorsa” per la formazione, gli insegnanti che hanno già
acquisito esperienze nei settori della programmazione, della progettazione, della
valutazione,dell’uso delle tecnologie informatiche.
 Costituzione , all’interno della scuola, di gruppi di lavoro e di progetto, che, condividendo il
bisogno di sperimentare innovazioni e disponibilità al confronto, siano disponibili a:
 Spendere le competenze professionali in tempi e spazi che, di solito, travalicano
quelli “dovuti”;
 A ricercare modi “diversi” di fare scuola nella consapevolezza delle difficoltà e
dei rischi ;
 A divenire “mediatori” dell’innovazione, stimolando i colleghi alla disponibilità,
all’ascolto, al chiarimento e al confronto;
 A rilevare, attraverso la somministrazione di questionari, attraverso l’auto
valutazione e l’autoanalisi d’istituto o di altri strumenti, i bisogni reali di
formazione per tracciare ipotesi progettuali che dovranno supportare quelle
competenze tecniche e relazionali indispensabili ad assicurare il cambiamento.
 Progettazione di corsi di formazione il cui obiettivo non deve essere soltanto in termine di
conoscenza di alcuni contenuti, l’aggiornamento circa i nuovi Ordinamenti Scolastici, ma
piuttosto come mezzo per migliorare le attività didattiche nelle classi.
Sono stati proposti dal Collegio Docenti e deliberati dal Consiglio d’Istituto per l’anno scolastico
2009-10 i seguenti corsi di formazione in servizio:
1) corso di formazione su Valutazione e Bullismo della durata di cinque incontri, di cinque ore
l’uno realizzato a settembre 2009;
2) corso di formazione sulla Sicurezza, è un obbligo da parte del datore di lavoro promuovere corsi
di formazione sulla sicurezza per le new entry, il corso della durata di dieci ore prevede due
incontri;
3) corso di formazione sulla Privacy, è un obbligo da parte del datore di lavoro promuovere corsi di
formazione sulla privacy per le new entry, il corso della durata di dieci ore prevede due incontri;
4) corso di formazione destinato ai docenti della Scuola dell’Infanzia dal tema “Cittadinanza e
Costituzione”, in rete con altre istituzioni scolastiche: 3° Circolo Corigliano, S.M. “Leonetti”,
I.C.S. “Tieri”, I.C.S. “Don Bosco”.
1
100
LA VALUTAZIONE
La competenza valutativa è un elemento essenziale e ineludibile della competenza professionale
complessiva di tutto il personale scolastico, è un elemento integrante delle competenze disciplinari.
La valutazione non è un’ “aggiunta” all’attività didattica, ma ne fa parte integrante ed è inscindibile.
La competenza valutativa non è un’ “arte”, nel senso di sensibilità soggettiva, ma una tecnica, nel
senso di procedura definita in base a regole oggettive e condivise, che tiene conto, però, dei valori e
delle esigenze soggettive. La valutazione degli apprendimenti, valuta i processi di crescita degli
alunni di un’istituzione scolastica. E’ diagnostica (all’inizio), formativa e conclusiva o sommativa:
la prima, controlla e recupera i prerequisiti su cui fondare i nuovo apprendimenti, tenta di ridurre le
differenze all’inizio del percorso per contrastare l’insuccesso;la seconda regola il processo di
insegnamento-apprendimento, verifica costantemente l’efficacia del lavoro didattico e i suoi metodi,
misura il livello globale di maturazione degli allievi, secondo indicatori scelti, al termine di fasi
interne ad un percorso formativo predeterminato , per rilevare le eventuali lacune e organizzare
successivi interventi di avanzamento, rafforzamento, recupero; la valutazione conclusiva controlla e
sviluppa gli obiettivi formativi più duraturi e complessi, fornisce al docente indicazioni attendibili
sui bisogni formativi, verifica le conoscenze, le abilità, le competenze acquisite dagli alunni a
conclusione dei percorsi formativi determinati (prove di esame finale di un ciclo scolastico,
diplomi, certificazioni, etc.). Vi è stretta interdipendenza tra l’efficienza dei sistemi valutativi e
l’efficacia dei processi didattici.
101
Il dibattito sempre aperto circa la valutazione degli studenti di ogni ordine e grado ha richiamato
l’attenzione del legislatore. Il 28 maggio 2009, su proposta del Ministro dell’Istruzione,
dell’università e della ricerca, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il
Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, come previsto
dall’art.3 del Decreto Legge n.137/1 settembre 2008, convertito dalla legge n.169 del 30 ottobre
2008. Il Regolamento conferma e sistematizza il complesso delle norme sulla valutazione del
profitto e del comportamento degli studenti, emanate in tempi diversi nel corso dell’anno 2008/09.
Il Regolamento entrato in vigore il 1° settembre 2009 concernente la valutazione, tiene anche conto
dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità degli alunni. L’art.1 comma 5 del
Regolamento afferma che è il Collegio dei docenti che definisce modalità e criteri per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza nel rispetto del principio della libertà d’insegnamento. Detti criteri
fanno parte integrante del P.O.F.. L’art.2 “valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione al
comma 1 recita: “la valutazione periodica e finale, degli apprendimenti, è effettuata nella scuola
primaria dal docente avvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, e nella scuola sec. di
I grado, dal consiglio di classe, presieduto dal DS o da un suo delegato, con deliberazione assunta,
ove necessario, a maggioranza. Il Regolamento riferisce che, per la valutazione periodica e finale
degli alunni, sono attribuiti voti numerici riportati anche in lettere nei documenti di valutazione.
Nella scuola sec. di I grado la valutazione con voto numerico riguarda anche l’insegnamento dello
strumento musicale, mentre la valutazione della religione cattolica è espressa senza attribuzione di
voto numerico indicata in una speciale nota da allegare al documento di valutazione. Il
102
Regolamento chiarisce che i docenti esterni, gli esperti esterni e i docenti incaricati delle attività
alternative all’insegnamento della religione cattolica forniscono preventivamente ai docenti della
classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.
L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva e avviene se l’alunno ha frequentato un
numero di ore di lezione sufficiente per la validità dell’anno scolastico: almeno i 2/3 delle lezioni
nella primaria, i 3/4 nelle scuole secondarie di I e di II grado. Per l’ammissione gli alunni devono
conseguire una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, e
un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. La valutazione nella scuola primaria è
espressa in decimi e illustrata da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno. Al termine della primaria viene rilasciato all’alunno un certificato delle competenze
acquisite. La valutazione del comportamento nella primaria è espressa con un giudizio. La non
ammissione, alla classe successiva, nella scuola primaria ha carattere eccezionale, deve essere
adeguatamente motivata e va comunque deliberata all’unanimità in sede di scrutinio presieduto dal
DS. Nella scuola sec. di I grado l’organismo deputato alla valutazione degli alunni è il Consiglio di
Classe. La non ammissione nella scuola sec. di I grado va deliberata dal consiglio di classe a
maggioranza. Il giudizio di idoneità all’esame di stato è espresso dal consiglio di classe in decimi
considerando il percorso scolastici compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di I grado. Il
Regolamento detta norme per particolari tipologie di studenti: gli alunni con disabilità saranno
valutati sulla base delle attività previste dal Piano Educativo Individualizzato; gli alunni con
difficoltà specifica di apprendimento (DSA), hanno il diritto di svolgere le verifiche usando
strumenti compensativi, senza che di questo sia fatta menzione nei documenti di valutazione. La
valutazione degli studenti stranieri nel primo anno di scolarizzazione in Italia terrà conto della
preparazione nella conoscenza della lingua italiana, della motivazione, dell’impegno e delle
potenzialità di apprendimento. Il Regolamento riferisce che il 5 in condotta viene assegnato dal
consiglio di classe con adeguata motivazione nel caso di gravi violazioni dei doveri e dopo
precedenti sanzioni disciplinari. Inoltre viene chiarito che il voto finale dell’esame di stato è
composto per il 35% dalle prove scritte, per il 15% dalla prova nazionale, per il 255 dal colloquio
pluridisciplinare e per il restante 25% dal voto di ammissione agli esami e dal curriculum
precedente. Al fine del I ciclo d’istruzione è rilasciato un certificato da cui risultano le competenze
acquisite. Gli esiti finali degli esami (con voto) sono resi pubblici mediante esposizione all’albo
della scuola.
In ottemperanza alla normativa vigente l’I.C.S. “Don G. Bosco” delinea le procedure e i criteri di
valutazione. Le procedure di verifica adottate nella scuola differiscono per gradi : nella scuola
dell’infanzia gli strumenti valutativi fanno riferimento soprattutto all’osservazione qualitativa e
103
sistematica dei comportamenti; i docenti della scuola primaria prevedono e mettono a punto vere e
proprie prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate in ingresso, in itinere e
nella fase conclusiva. Tali prove sono test di tipo criteriale e normativo; l’uso di griglie di
osservazione facilita invece la rilevazione di aspetti non quantificabili. Nella Scuola Secondaria di I
grado le prove di verifica periodiche, scritte e orali, somministrate in numero di almeno tre a
quadrimestre , tenderanno non solo a registrare il progresso culturale degli alunni o le loro battute
d’arresto, ma anche a controllare l’adeguatezza dell’azione culturale e didattica proprio in relazione
alle risposte degli alunni medesimi.
PARAMETRI DI RIFERIMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NUMERICI
Voto numerico
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Preparazione corrispondente
Preparazione nulla
Preparazione o prova del tutto manchevole o con numero considerevole di gravi
errori
Idem, con lieve minore gravità
Preparazione o prova insufficiente con gravi errori o carenze
Preparazione o prova mediocre
Preparazione o prova sufficiente
Preparazione o prova discreta
Preparazione o prova buona
Preparazione o prova ottima
Preparazione o prova lodevole
CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE
L’attribuzione dei voti in decimi avverrà per livelli secondo i seguenti criteri:
a)gravemente insufficiente- quando l’alunno:
- non fornisce alcuna informazione sull’argomento, scritto o orale, proposto;
-non è in grado di impostare applicazioni ,anche molto elementari,in ambito
matematico,tecnico,artistico , musicale e motorio;
-non ne coglie il senso del testo;
-la comunicazione è incomprensibile.
Voto fino a 4
b)lievemente insufficiente- quando l’alunno:
- riferisce o scrive in modo frammentario e generico;
-si orienta con difficoltà nelle applicazioni anche di tipo ripetitivo; in ambito
matematico,tecnico,artistico , musicale e motorio;
-produce comunicazioni poco chiare;
104
-si avvale di un lessico povero e/o frammentario;
voto 5
c)sufficiente- quando l’alunno:
-individua gli elementi essenziali del programma;
-riesce a risolvere le applicazioni di tipo ripetitivo; in ambito matematico,tecnico,artistico ,
musicale e motorio;
-espone con semplicità, scrive con sufficiente proprietà di linguaggio e correttezza;
-si avvale soprattutto di capacità mnemoniche.
Voto 6
d)buono- quando l’alunno:
- coglie la complessità dell’argomento e espone o scrive bene;
-sviluppa analisi correte;
-imposta e risolve applicazioni autonomamente; in ambito matematico,tecnico,artistico ,
musicale e motorio;
-espone con lessico appropriato e corretto
voto 7/8
e)distinto/ottimo- quando l’alunno:
-definisce, discute o scrive con competenza i termini della problematica;
-imposta
e
risolve
applicazioni
complesse
autonomamente
in
ambito
matematico,tecnico,artistico , musicale e motorio;
-sviluppa sintesi concettuali organiche ed anche personalizzate;
-mostra proprietà, ricchezza e controllo di mezzi espressivi e di calcolo. Voto 9/10
Relativamente alle classi terze i docenti si preoccuperanno di preparare gli alunni ad una corretta
conduzione del colloquio d’esame che sarà impostato secondo il seguente criterio: partendo da un
argomento disciplinare scelto dal candidato si prenderà lo spunto per verificare la conoscenza dei
contenuti culturali, il livello di capacità espositiva, la capacità di espressione orale, la capacità di
formulare opinioni personali ,di operare collegamenti
tra le varie discipline. Dal colloquio
dovranno scaturire, i traguardi di competenza e la maturazione raggiunta dall’alunno, elementi
indispensabili per la stesura del giudizio globale e finale ed accertare così le competenze raggiunte a
conclusione del primo ciclo d’istruzione.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
a) L’alunno dimostra di aver acquisito una coscienza civica;
b) Ha consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella
conoscenza, nell’esercizio dei propri diritti;
c) E’ rispettoso dei diritti altrui;
105
d) E’ rispettoso delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in
particolare.
La valutazione di un qualsiasi intervento formativo richiede che i suoi risultati possano essere
misurati. Gli indicatori sono dei punti di riferimento, il risultato di una scelta del valutatore. La
valutazione, però, non valuta solo gli apprendimenti , è necessario, infatti, che un processo di
valutazione efficace accompagni puntualmente tutto l’iter di costituzione del P.O.F., per garantire il
controllo e l’eventuale correzione non solo dei risultati ottenuti, ma anche degli input di entrata
secondo
uno
schema
di
massima
che
prevede:
-analisi dei contesti e dei bisogni nella forma di un’analisi SWOT: (analisi complessa che raccoglie
insieme la dimensione diagnostica – situazione iniziale- e quella prognostica –previsione di
sviluppo e rischio, entrambi assi temporali della valutazione che prevedono: del passato, punti di
forza e di debolezza; del futuro opportunità/risorse e difficoltà/vincoli);
-analisi e controllo degli elementi in ingresso;
-analisi e controllo del percorso e restituzione dei risultati.
Diversi sono i livelli di articolazione territoriale su cui si struttura la valutazione del sistema
d’istruzione e formazione:
a)piano internazionale: realizzato dall’OCSE (Organisation for Economic Co-operation and
Development), IEA e dal Consiglio d’Europa.
b)piano nazionale: che riconosce nell’INVALSI il soggetto a cui affidare le funzioni valutative;
106
c)piano regionale: espletato dalle Direzioni scolastiche regionali e dalle Regioni;
d)piano relativo alla singola istituzione scolastica che considera due ambiti valutativi: valutazione
dei processi (organizzativi, curricolari e didattici), valutazione dei risultati (particolare riguardo ai
risultati di apprendimento degli studenti). L’I.C.S.” Don Bosco “ nella consapevolezza che, la
misurazione dell’efficacia di tutti i processi di un sistema scolastico
è fondamentale per il
miglioramento continuo della qualità, ha promosso, al suo interno, in rete con altre istituzioni
scolastiche, Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto. L’autonomia scolastica non progredisce senza
un sistema di valutazione interno finalizzato alla verifica dei risultati attesi legati al POF. Questo
permette di individuare punti di forza che facciano da volano della qualità, punti di debolezza sui
quali avviare piani di possibile miglioramento, e conseguire più obiettivi : produrre cambiamenti
concreti nelle II.SS in funzione della qualità; ottimizzare l’organizzazione scolastica per conseguire
il massimo successo formativo dell’utenza; promuovere, in tutte le categorie operanti nella scuola,
la cultura dell’autoanalisi; evitare l’autoreferenzialità privilegiando i termini di confronto, etc. Il
prof. Castaldi, docente di docimologia, sottolinea la necessità e l’utilità della valutazione come
sistema di guida e di controllo per il miglioramento della qualità, e come interesse primario per chi
opera nella scuola. La valutazione è in sostanza un procedimento continuo di controllo/reazione
che si sviluppa senza soluzione di continuità, anche se modifica nelle diverse situazioni le modalità
e gli strumenti specifici. Si distinguono, tuttavia, sull’asse temporale tre fasi della valutazione:
-preliminare (ex ante) che chiarisce la funzionalità e la coerenza degli obiettivi rispetto ai bisogni;
-nel corso dell’attuazione del progetto (in itinere), che utilizza le varie forme di verifica,
misurazione, monitoraggio per correggere eventuali errori;
-conclusiva (ex post ), che rappresenta il momento conclusivo, è finalizzata a rendere conto
dell’impiego delle risorse, dell’efficacia e dell’efficienza degli interventi.
I processi di valutazione, quindi, non sono autonomi ma fanno parte integrante dei processi di
programmazione, progettazione, gestione e monitoraggio.
107
AUTOANALISI ED AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
PROGETTO
DESCRIZIONE
AUTOANALISI DI ISTITUTO
La misurazione dell'efficacia dì tutti i processi di un sistema scolastico
è fondamentale per il miglioramento continuo della qualità,
L'autonomia scolastica non progredisce senza un sistema di
valutazione interno finalizzato alla verifica dei risultati attesi legati al
Pof. Se poi l'autoanalisi si confronta con altri sistemi analoghi ma pur
sempre differenti, si ha una maggiore possibilità di individuare punti di
forza che facciano da volano della qualità e punti di debolezza sui quali
avviare subito piani di possibile miglioramento. E’ questo il motivo della scelta
dell’autoanalisi di Istituto come tema della rete come modalità di condivisione e
confronto dei !avori programmati.
DESTINATARI
Alunni –genitori-docenti-ATA dell’I.C.S. “Don Giovanni Bosco” di CoriglianoCantinella
OBIETTIVI
- Produrre cambiamenti concreti nella I.S. in funzione della qualità
attraverso l'autoanalisi di sistema;
- Ottimizzare l'organizzazione scolastica per conseguire il massimo
successo formativo dell'utenza;
- Promuovere, in tutte le categorie operanti nella scuola, la cultura
dell'autoanalisi;
- Sperimentare pratiche autovalutative e di lettura dei contesti;
- Migliorare la professionalità individuale di docenti, ATA e DS;
- Evitare l'autoreferenzialità privilegiando i termini di confronto;
- Individuare valori quantitativi di riferimento per la soglia di
accettabilità della qualità del servizio (standard di riferimento);
- Imparare ad elaborare ed utilizzate strumenti di rilevazione e di
valutazione dopo un'attenta analisi dei contesto;
- Imparare a rilevare dati in modo scientifico sui molteplici aspetti
dei sistema al fine di individuare i punti deboli e migliorarli;
- Utilizzare l'autonomia come occasione di confronto emulativo e
non competitivo;
- Pervenire ad un insieme dì fattori di qualità, indicatori, modalità
di rilevazione ed interpretazione dei dati, via via più efficaci ed
affidabili
1. dibattere sulla necessità e sul valore del processo di autoanalisi di sistema
2. nominare il GAUS (gruppo di autoanalisi di sistema/ autovalutazione unità
scolastica) ed il referente del progetto;
3- riflettere sul servizio offerto dalla scuola (caratteristiche e fattori
di qualità)
4. condividere il modello teorico da applicare
5 formare il referente e il GAUS
6. applicare gli indicatori e i descrittori di progetto
7. raccogliere, analizzare leggere i dati
ATTIVITA’
108
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
Bruner ha individuato nel sistema scolastico l’unico mezzo per la promozione dell’intelligenza
formale, indispensabile per il conseguimento dell’autonomia cognitiva e comportamentale, e per la
partecipazione consapevole e responsabile al progresso sociale. Agli inizi degli anni settanta i
Decreti Delegati, attraverso l’istituzione degli Organi Collegiali, hanno segnato l’apertura alla più
vasta comunità sociale, hanno consentito la partecipazione e gestione democratica dalla scuola.
Negli anni successivi si è andato affermando il concetto di sinergia con i soggetti del territorio. Con
il regolamento dell’Autonomia e il D.Lvo n.112/98 si è favorito un maggior riavvicinamento delle
strutture scolastiche alle comunità. Da qui è nata la necessità di strutturare il P.O.F. in modo da
ottimizzare l’apporto offerto dal territorio con l’Istituzione Scolastica nella gestione del servizio
educativo. Oggi i soggetti del territorio vedono rafforzata la loro partecipazione alle scelte
educative. . Le famiglie , infatti, sono chiamate a sottoscrivere il Patto Educativo di
Corresponsabilità, offrire anche una diretta collaborazione nella gestione del P.O.F. e nei processi di
osservazione, descrizione, valutazione comportamentale e degli apprendimenti degli alunni. Solo
una “partnership tra scuola e famiglia” è in grado di affrontare disagi e difficoltà e di perseguire la
qualità nei rapporti e negli apprendimenti in modo che “ogni studente possa trovare nella scuola le
condizioni per valorizzare le proprie capacità e realizzare il proprio progetto di vita”. Le famiglie,
per questo, sono chiamate a condividere con gli insegnanti i percorsi formativi, le attività e le
iniziative per collaborare responsabilmente alla riuscita del percorso formativo dell’alunno. Educare
in opposizione o nell’indifferenza della famiglia depotenzia il lavoro che si fa a scuola, genera drop
aut tra i ragazzi e disagio fra gli insegnanti.
L’Istituto Comprensivo “Don Bosco” ha previsto incontri
scuola-famiglia
regolarmente
calendarizzati, a novembre e ad aprile, per la consegna dei dati relativi all’andamento didatticodisciplinare degli alunni.
109
INFORMAZIONI GENERALI
DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Agostino Guzzo
Telefono diretto: 0983/80719.
RICEVE: Tutti i giorni dalle ore 8,00 alle ore 13,00In orario pomeridiani previo appuntamento.
GLI UFFICI DI SEGRETERIA: apertura Uffici al pubblico dalle ore 11,00 alle ore 12,30.
ORARIO DI LAVORO ORDINARIO: ore 8,00 –14,00
Telefono 0983/80047
SITO WEB
Il nostro sito web si trova all’indirizzo: www.cantinellascuole.it
Il Dirigente Scolastico
Dott. Agostino Guzzo
ALLEGATI:
0 Piano annuale delle attività personale docente
0 Regolamento d’Istituto
0 Regolamento della Disciplina
0 Patto Educativo di Corresponsabilità
110
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ PERSONALE DOCENTE
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
SETTEMBRE 2009
01/09/09 Collegio docenti
03/09/09 Commissioni
04/09/09 Commissioni
07/09/09 Commissioni
11/09/09 Collegio docenti
OTTOBRE 2009
Équipes pedagogiche (solo tecnico)
Corso A
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Corso C
Classe 3^ ore 17,00-18,00
Corso B
Classe1^ ore 14,00-15,00
Class 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
CORSO C
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Giovedì
22
Venerdì
23
Mercoledì 28 Ottobre Collegio Docenti unitario ore 16,00.
111
Lunedì 26 Ottobre ore 16,00: ELEZIONI rappresentanti
C.d.c., interclasse e intersezione.
Genitori nei
NOVEMBRE 2009
Équipes pedagogiche (con i rappresentanti dei genitori)
19
GIOVEDÌ
20
VENERDÌ
Corso B
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Corso C
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Corso A
Corso C
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Classe 3^ ore 17,00-18,00
DICEMBRE 2009
MERCOLEDÌ 2 Dicembre Incontro Scuola- famiglia ore 16,30 -18,30
Équipes pedagogiche (con i rappresentanti dei genitori)
15
Martedì
17
Giovedì
Corso A
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Corso C
Classe 3^ ore 17,00-18,00
Corso B
Corso C
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Classe 2^ ore 17,00-18,00
GENNAIO 2010
112
COLLEGIO DOCENTI VENERDÌ 22/01/2010 ore 16,30
Équipes pedagogiche
19
MARTEDÌ
22
Venerdì
Corso A
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-16,00
Corso C
Classe 3^ ore 17,00-18,00
Corso B
Corso C
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Classe 2^ ore 17,00-18,00
FEBBRAIO 2010
Équipes pedagogiche: Valutazione 1° quadrimestre (solo tecnico)
Corso C
Classe 3^ ore 14,00-15,00
Classe 1^ ore 15,00-16,00
Classe 2^ ore 16,00-17,00
Classe 3^ ore 17,00-18,00
5
Corso B
VENERDÌ
Corso C
Classe 3^ ore 14,00-15,00
Classe 1^ ore 15,00-16,00
Classe 2^ ore 16,00-17,00
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Corso A
4
GIOVEDI
CONSEGNA SCHEDE DI VALUTAZIONE VENERDÌ 12 febbraio dalle ore 16,30
alle ore 18,30
MARZO 2010
113
Èquipes pedagogiche (con i rappresentanti dei genitori)
11
GIOVEDÌ
12
VENERDÌ
Corso A
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Corso C
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Corso B
Classe 1^ ore 14,00-15,00
Classe 2^ ore 15,00-16,00
Classe 3^ ore 16,00-17,00
Corso C
Classe 3^ ore 17,00-18,00
APRILE 2010
Équipes pedagogiche (con i rappresentanti dei genitori)
6
MARTEDÌ
9
VENERDÌ
Corso B
Classe 1^ ore 15,00-16,00
Classe 2^ ore 16,00-17,00
Classe 3^ ore 17,00-18,00
Corso C
Classe 3^ ore 18,00-19,00
Corso A
Corso C
Classe 1^ ore 15,00-16,00
Classe 2^ ore 16,00-17,00
Classe 3^ ore 17,00-18,00
Classe 2^ ore 18,00-19,00
Incontro Scuola-famiglia GIOVEDÌ 15 Aprile dalle ore 16,00 alle
ore18,00
COLLEGIO DOCENTI Martedi 20 Aprile ore 16,30
114
MAGGIO 2010
Équipes pedagogiche (solo tecnico)
18
MARTEDÌ
20
GIOVEDÌ
Corso A
Classe 3^ ore 15,00-16,00
Classe 1^ ore 16,00-17,00
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Corso C
Classe 2^ ore 18,00-19,00
Corso B
Corso C
Classe 3^ ore 15,00-16,00
Classe 1^ ore 16,00-17,00
Classe 2^ ore 17,00-18,00
Classe 3^ ore 18,00-19,00
Venerdì 14 - Collegio docenti: adozione libri di testo 16,3
GIUGNO 2010
Équipes pedagogiche: Valutazioni finali 2° quadrimestre
Corso A
MARTEDÌ
8
Classe 1^ore 8,30- 9,30
Classe 2^ore 9,30-10,30
Classe 3^ore 10,30-11,30
Classe3^ore11,30-12,30
Corso C
MERCOLEDÌ Corso B
9
Classe 1^ ore 8,30 - 9,30
Classe 2^ ore 9,30 - 10,30
Classe 3^ ore 10,30-11,30
Corso C
Classe 2^ore 11,30-12,30
COLLEGIO DOCENTI 30 GIUGNO 2010 ORE 9,00
115
SCUOLA PRIMARIA
DATA
ORE
SEDE
22 SETTEMBRE
2009
29 SETTEMBRE
2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
6 OTTOBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
13 OTTOBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
20 OTTOBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
27 OTTOBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
C.d.I.SOLO DOCENTI
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
16,00-18,00
14,00-16,00
CENTRALE
CENTRALE
CENTRALE
10 NOVEMBRE
2009
13 NOVEMBRE
2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
24 NOVEMBRE
2009
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
GENITORI
14,00-16,00
16,00-18,00
1 DICEMBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
15 DICEMBRE 2009
22 DICEMBRE 2009
PROGRAMMAZIONE
C.d.I.SOLO DOCENTI
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
16,00-18,00
14,00-16,00
CENTRALE
CENTRALE
CENTRALE
12 GENNAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
19 GENNAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
26 GENNAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
GENITORI
14,00-16,00
16,00-18,00
3 NOVEMBRE 2009
CENTRALE
CIASCUNO NEL PROPRIO
PLESSO TRANNE
CANTINELLA E MANDRIA
DEL FORNO CHE LO
TERRANNO PRESSO LA
SEDE CENTRALE
CENTRALE
CIASCUNO NEL PROPRIO
PLESSO TRANNE
CANTINELLA E MANDRIA
DEL FORNO CHE LO
TERRANNO PRESSO LA
SEDE CENTRALE
116
2 FEBBRAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
9 FEBBRAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
16 FEBBRAIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
23 FEBBRAIO 2010
2 MARZO 2010
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
16,00-18,00
14,00-16,00
CENTRALE
CENTRALE
CENTRALE
9 MARZO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
16 MARZO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
23 MARZO 2010
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
GENITORI
14,00-16,00
16,00-18,00
30 MARZO 2010
13 APRILE 2010
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
14,00-16,00
CENTRALE
CENTRALE
20 APRILE 2010
27 APRILE 2010
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
14,00-16,00
14,00-16,00
16,00-18,00
CENTRALE
CENTRALE
CENTRALE
4 MAGGIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
11 MAGGIO 2010
18 MAGGIO 2010
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
C.d.I. DOCENTI
GENITORI
14,00-16,00
14,00-16,00
16,00-18,00
CENTRALE
CENTRALE
25 MAGGIO 2010
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
8 GIUGNO
PROGRAMMAZIONE
14,00-16,00
CENTRALE
CENTRALE
CIASCUNO NEL PROPRIO
PLESSO TRANNE
CANTINELLA E MANDRIA
DEL FORNO CHE LO
TERRANNO PRESSO LA
SEDE CENTRALE
CIASCUNO NEL PROPRIO
PLESSO TRANNE
CANTINELLA E MANDRIA
DEL FORNO CHE LO
TERRANNO PRESSO LA
SEDE CENTRALE
117
SCUOLA DELL’INFANZIA
DATA
CONSIGLI DI
INTERSEZIONE
DURATA
27 OTTOBRE
24 NOVEMBRE
15 DICEMBRE
26 GENNAIO
23 FEBBRAIO
23 MARZO
27 APRILE
25 MAGGIO
INTERSESIONE DOCENTI
INT.DOCENTI-GENITORI
INTERSESIONE DOCENTI
INT.DOCENTI-GENITORI
INTERSESIONE DOCENTI
INT.DOCENTI-GENITORI
INTERSESIONE DOCENTI
INT.DOCENTI-GENITORI
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
DALLE 16,30 ALLE 17,30
118