Importanza del Commercio e del Terziario nella provincia Il
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Importanza del Commercio e del Terziario nella provincia Il commercio è uno dei settori più importanti per l’economia della nostra provincia. Quest’affermazione viene pienamente confermata dai risultati che sono emersi dalla nostra ricerca. Dall’analisi condotta dal nostro Centro Studi è emerso che nella provincia di Cosenza, su una popolazione di 732.072 residenti, sono presenti 72.482 attività produttive. Di queste ben il 47,47% è rappresentato da imprese appartenenti al settore terziario, la cui categoria più numerosa è quella del commercio. Al 01/01/2008 risultano attivi sul territorio ben 22.929 esercizi commerciali, in pratica un esercizio ogni 32 abitanti. Una provincia, dunque, che ha nel commercio i suoi punti di forza. Importanza commerciale dell’area Ionio-Pollino All’interno del territorio poi, vi sono delle aree a forte vocazione imprenditoriale, come l’area Ionio-Pollino, che vede una forte concentrazione di imprese. Con le sue 8.520 aziende risulta essere l’area più sviluppata del territorio. Dallo Studio emerge inoltre come molto forte, all’interno di quest’area, sia la città di Corigliano Calabro, che con le sue 1.418 imprese, si colloca al terzo posto nella classifica dei centri imprenditoriali più intraprendenti della provincia. Ruolo delle istituzioni Da quanto appena detto emerge quindi come il settore del terziario sia determinante per lo sviluppo e l’economia della provincia. Tale importanza però non incontra il giusto riconoscimento da parte delle istituzioni, che ad esso riservano un ruolo marginale nella determinazione delle politiche attive, preferendo concentrarsi su altri settori. Bando Confcommercio Nel mese di Aprile di quest’anno abbiamo presentato una proposta di bando alla Regione Calabria per i settori del Commercio e del Turismo. Trattandosi di una proposta, avrebbe dovuto essere negoziata con gli uffici dei dipartimenti commercio e turismo della regione. Ad oggi invece non abbiamo avuto alcuna comunicazione, nonostante le continue richieste di notizie sullo stato di avanzamento o sulla sua fattibilità. Tra l’altro sappiamo di un bando sul commercio che è stato approvato dalla giunta, ma che tarda a vedere la luce. Quanto tempo ancora bisognerà attendere affinché venga emanato? Pag. 1 di 4 Problema dell’accesso al credito Da molto tempo e da più parti si segnala di continuo l’enorme difficoltà che hanno le imprese nell’accesso al credito. La nostra associazione si è molto attivata per cercare di sollecitare l’utilizzo di uno strumento, che riteniamo di grandi potenzialità: Il Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese. Esso di fatto è poco utilizzato, sia per la carente conoscenza di questo mezzo, che per la scarsa propensione delle banche ad usarlo. Noi come associazione, in particolare, ci siamo attivati presso alcune banche del cosentino per cercare di coinvolgerle e di smuovere il settore del credito alle imprese, ormai quasi fermo. Bene, in alcuni casi, con nostro sommo sconcerto, le banche hanno ammesso di non essere addirittura a conoscenza dell’esistenza di questo Fondo. Rimanendo sempre in tema di banche, è senz’altro lodevole l’iniziativa, che vede direttamente coinvolta anche la Camera di Commercio, di costituire una banca di garanzia. Vorremmo però che l’accesso a tali forme di garanzia fosse assicurato a tutte le imprese e che non fosse riservato ad una ristretta elìte. Contratti di inserimento La fine dello scorso anno e l’inizio di questo hanno visto la nostra Associazione impegnata in prima linea nella battaglia contro l’applicazione del Decreto Ministeriale 18 novembre 2008, riguardante i Contratti di Inserimento. Da tale decreto emergeva la paradossale esclusione della Regione Calabria dagli ambiti territoriali di agevolazione contributiva maggiorata per l’assunzione di donne lavoratrici, assunte con contratto di inserimento. Abbiamo cercato di coinvolgere in questa battaglia tutte le istituzioni, abbiamo inviato una richiesta di aiuto a tutti i Parlamentari e Senatori della regione affinché questo decreto non venisse applicato. A parte qualche parlamentare, tra cui l’On. Laganà, la Senatrice Dorina Bianchi e l’On. Laratta, non abbiamo visto un grande impegno da parte della nostra classe politica. Il decreto purtroppo è stato applicato, con tutti gli svantaggi che ne sono derivati sia per le imprese che per le donne lavoratrici. Vorremmo che in futuro i nostri politici fossero più attenti alle questioni che coinvolgono la nostra Calabria. Pag. 2 di 4 Snellimento e velocizzazione delle risposte delle istituzioni Come associazione di categoria abbiamo di continuo rapporti con le istituzioni, e spesso constatiamo la notevole lentezza nelle risposte alle nostre richieste. Solo per fare un esempio: da mesi abbiamo costituito il CAT (Centro di Assistenza Tecnica) Confcommercio Cosenza ed abbiamo fatto richiesta di autorizzazione alla regione per poter essere operativi. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta. Appare dunque necessaria una maggiore efficienza nel soddisfare gli utenti e nello snellimento degli aspetti burocratici. Regolamentazione settore Formazione La legge Bersani del 1998 (Legge Quadro sul Commercio), oltre a dare una serie di indirizzi e di liberalizzare il settore, demanda alla regione la legislazione sulla formazione. La Regione Calabria, già dal 1999, ha una propria legge in cui dispone che la formazione abilitante può essere svolta solo 1. dalle Associazioni di categoria del commercio legalmente costituite a livello nazionale, facenti parte del CNEL, e dagli enti di formazione dalle stesse istituiti; 2. dalle camere di commercio e dalle strutture di formazione da esse promosse; 3. dalle strutture incaricate dell’attività di Assistenza Tecnica (CAT) Riteniamo necessaria questa premessa perché vorremmo che fosse chiaro che i corsi di formazione possono essere gestiti solo dalle Associazioni di Categoria, dalle Camere di Commercio e dai Centri di Assistenza Tecnica (CAT). Alla luce di ciò, non si comprende questo continuo pullulare di società che erogano corsi di formazione. Vorremmo che i controlli da parte della regione e della provincia fossero più stringenti e che non si concedesse più a chicchessia l’autorizzazione a tenere corsi di formazione abilitanti. Testo Unico del Commercio La Regione Calabria sta lavorando in questo periodo alla predisposizione del Testo Unico del Commercio che dovrebbe regolamentare tutte le attività produttive. La nostra associazione chiede che sia stabilito per legge che tutti i comuni della regione debbano dotarsi di un Piano del Commercio e che i comuni debbano, entro un certo Pag. 3 di 4 limite di tempo, approvare gli indirizzi sugli orari degli enti pubblici e degli esercizi commerciali, così come previsto dall’art. 36 comma 3 della Legge 192/90. Inoltre, ribadiamo la necessità, anche nella nuova legge, di riservare la gestione della formazione sui corsi abilitanti solo alle Associazioni di Categoria legalmente riconosciute ed ai CAT. Sempre per quanto riguarda la nuova Legge sul Commercio, la stessa dovrebbe prevedere una limitazione alle aperture domenicali per la Grande Distribuzione, così come già avviene in altre regioni del Paese, dando un indirizzo ai comuni su questo tema e coordinandoli a livello regionale. CCIAA Cantinella Infine, sarebbe opportuno utilizzare a pieno regime alcune strutture che, pur esistendo, di fatto vengono utilizzate molto poco: è il caso della sede della Camera di Commercio di Cantinella (Corigliano Calabro). Sarebbe auspicabile che un territorio a così forte vocazione commerciale, e già dotato di un distaccamento della Camera di Commercio, si dotasse di una presenza più costante di personale, ma soprattutto di un direttore. Pag. 4 di 4