Intervento del CEO Giovanni Leonardi PDF

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Intervento del CEO Giovanni Leonardi PDF
23 aprile 2009
Fa testo quanto verbalmente espresso.
Assemblea generale di Alpiq Holding SA, 23 aprile 2009
Attraverso la tempesta in tutta sicurezza
di Giovanni Leonardi, CEO
Signore e signori,
gentili azioniste ed azionisti,
ho il piacere di darvi il benvenuto alla prima Assemblea generale di Alpiq Holding
SA ad Olten. Alpiq esiste da quasi 100 giorni. Siamo sulla buona via. Grazie alla
solida base comune posta da Atel e EOS. Grazie alle forze supplementari che
traiamo da questa unione e grazie all’energia proveniente dalle montagne.
L’abbiamo già sentito dire dal Presidente del Consiglio d’amministrazione: il
contesto economico e politico è molto movimentato. Esige molto da noi. Tuttavia
sono fiducioso che riusciremo a superare bene la tempesta. Unendo le nostre
forze. In modo competente. Pronti a lavorare sodo. Sono qualità che vogliamo
mettere bene in mostra anche verso l’esterno. Mediante la nostra collaborazione
con Swiss Ski. Sono molto lieto di questa relazione, che è sinonimo di grandi
prestazioni.
Ma per realizzare grandi prestazioni sono necessarie le premesse giuste. Alpiq ce
le ha:
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Abbiamo un’eccellente situazione di partenza.
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Abbiamo prospettive promettenti.
•
Il futuro appartiene all’elettricità.
Vorrei ora trattare più in dettaglio questi tre punti.
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1. Situazione di partenza
Cominciamo dalla situazione di partenza. Posso dire che abbiamo una base molto
solida. Atel Holding SA ha chiuso l’esercizio 2008 con un risultato molto
favorevole.
A livello di fatturato, vendite d’energia e trading con prodotti standard, il Gruppo
Atel è rimasto sotto i livelli dell’esercizio precedente. Il minor fatturato era in
parte anche la conseguenza della decisione di rinunciare ad effettuare solo
transazioni di massa. Il segmento Servizi energetici ha aumentato
considerevolmente il suo fatturato e raddoppiato il suo EBIT, portandosi ad un
livello record di 133 milioni di franchi. Questo risultato d’eccezione ci ha
consentito praticamente di mantenere l’EBIT del Gruppo al livello da record
dell’esercizio precedente. Questo è vero lavoro di gruppo: quando un settore non
è molto in forma, l’altro giunge in suo aiuto. Dimostra però anche che siamo più
stabili se poggiamo su due gambe.
Se diamo un’occhiata allo sviluppo delle cifre di fatturato e dell’EBITDA negli
ultimi anni, notiamo una tendenza costante nonostante l’attuale controvento.
L’unione con EOS non cambierà questa tendenza, anzi! Il fatturato consolidato
proforma di circa 16 miliardi di franchi e le cifre accumulate per l’EBITDA e l’EBIT
di 1,7 risp. 1,2 miliardi di franchi sono una promessa per il futuro. Sono queste
dunque le cifre relative alla nostra solida base di partenza. Diamo ora un breve
sguardo ai retroscena. Ai nostri Servizi energetici e alla nostra produzione
d’energia elettrica.
Il successo del nostro segmento Servizi energetici è dovuto a numerosi fattori, di
cui ora ve ne cito alcuni.
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Atel Installationstechnik (AIT) è l’impresa principale del consorzio Transtec
Gotthard. AIT è riuscita definitivamente a conquistarsi il mandato per la
realizzazione della tecnica ferroviaria nella galleria di base del Gottardo. La
nuova galleria ferroviaria nel Gottardo è considerata una delle opere del
secolo. Il pubblico ci guarda. Vogliamo sfruttare questa grande
opportunità.
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Il Gruppo GAH ha avviato l’esercizio di prova della centrale a torre solare
di Jülich. Si tratta della prima centrale di questo tipo in Germania. La torre
è alta 60 metri ed è attorniata da oltre 2000 specchi. Questa centrale
funge da simbolo della nostra presenza su nuovi mercati emergenti.
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In Europa cresce il fabbisogno di soluzioni di efficienza energetica, motivo
per cui abbiamo fondato la società Atel Eco Services AG. Il suo scopo è di
aiutare i clienti a progettare, costruire e gestire i propri edifici con
maggiore efficienza energetica. Perseguiremo questa via in modo
sistematico.
Passiamo a parlare della produzione d’elettricità. Anche in questo campo
abbiamo preparato il terreno. A favore della sicurezza d’approvvigionamento. E a
favore delle nuove energie rinnovabili.
L’anno scorso nel mese di giugno abbiamo lanciato un forte segnale, presentando
una domanda di autorizzazione di massima per la costruzione di una nuova
centrale nucleare nel Niederamt. Sono convinto che la Svizzera abbia ancora
bisogno di energia nucleare. Per motivi di sicurezza d’approvvigionamento. Per
motivi di redditività e del bilancio CO2. Dobbiamo costruire le nuove centrali
nucleari in collaborazione con altre società. Sono fiducioso che insieme
riusciremo a raggiungere l’obiettivo. E a convincere la popolazione svizzera della
necessità di queste nuove centrali.
L’energia nucleare e l’energia idroelettrica sono una coppia vincente. La centrale
idroelettrica di pompaggio Nant de Drance ci consente di fornire preziosa energia
di picco. La collaborazione con le FFS dimostra in modo impressionante che il
fabbisogno d’elettricità nel settore dei trasporti pubblici è in aumento.
Inoltre vogliamo sviluppare anche le nuove energie rinnovabili. A titolo
d’esempio, in Italia e in Bulgaria produrremo circa 500 GWh d’energia eolica
entro i prossimi tre anni, ossia 20 volte di più di quello che produce oggi la
Svizzera.
2. Prospettive
Non è solo la situazione di partenza ad essere eccellente. Anche le prospettive
sono promettenti. Mi riferisco qui innanzitutto all’unione fra EOS ed Atel, che
sono diventate Alpiq. Insieme possiamo liberare dei potenziali che le singole
società non sarebbero riuscite a sfruttare da sole. Ecco tre esempi:
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Il risultato della combinazione dei due portafogli di produzione è superiore
alla loro somma. Perché non si aggiungono l’uno all’altro, bensì si
completano perfettamente a vicenda.
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L’unione rafforza la presenza di Alpiq in Svizzera. Grazie a EOS. Ma
rafforza anche la presenza di Alpiq in Europa. Grazie ad Atel. Ne risultano
numerose nuove opportunità.
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L’aumento delle capacità di produzione, il raggruppamento del trading,
l’estensione della clientela e i vantaggi reciproci dei settori Energia e
Servizi energetici aprono sbocchi commerciali supplementari.
Sbocchi che siamo determinati a sfruttare e a mettere in pratica.
La flessibilità diventa un importante fattore di successo nel contesto di forti
fluttuazioni dei prezzi dell’energia e di condizioni di massima incerte. E noi
vogliamo sfruttare questo fattore.
Già oggi di fatto abbiamo un parco centrali molto flessibile. Possiamo reagire
entro tempi brevi e fornire energia di picco, fonte di elevati margini di guadagno.
Vogliamo tuttavia aumentare ulteriormente la nostra flessibilità mediante:
- lo sviluppo della nostra produzione d’elettricità in Europa;
- un mix energetico ampio, diversificato e d’alto valore;
- la nostra presenza internazionale lungo l’intera catena di creazione di valore; e
- la diversità in aumento dei nostri servizi energetici. Vogliamo concentrare i
servizi energetici sull’efficienza energetica.
L’efficienza energetica va di moda. Apre eccellenti prospettive d’affari.
3. Il futuro appartiene all’elettricità
Anche il contesto sociale e tecnologico ci danno motivo di essere fiduciosi.
L’elettricità è l’energia chiave del futuro.
Per tre ragioni: una demografica, una naturale e una psicologica.
- Prima. Sulla terra ci sono sempre più persone. Le persone vogliono sempre più
comfort. Hanno bisogno di più elettricità. Questa è la ragione demografica.
- Seconda. Le energie fossili incidono sulla qualità dell’aria e sul clima. Stanno
esaurendo. Devono essere sostituite con l’elettricità. Questa è la ragione
naturale.
- Terza. L’obiettivo nel lungo termine degli esseri umani è di ridurre le emissioni
di CO2 ma non lo standard di vita. Danno priorità ai piaceri della vita piuttosto
che alla rinuncia. Questa è la ragione psicologica. Vogliamo beneficiare nel lungo
termine di questa tendenza globale.
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4. Previsioni per l’esercizio 2009
Come si presenta il futuro prossimo? Considerata la volatilità delle condizioni di
massima è difficile fare previsioni certe per il 2009. Nonostante ciò possiamo già
oggi affermare quanto segue riguardo all’esercizio corrente:
- I seguenti fattori avranno un impatto negativo: interventi regolatori, caduta dei
prezzi, erosione dei margini, rischi di guasti, riduzione degli ordini in entrata e
costi di finanziamento dell’unione fra le due società.
- Influiranno positivamente sul risultato invece i seguenti fattori: laghi artificiali
colmi, elevato livello di ordinativi, condizioni di finanziamento a buon mercato,
nuove capacità di produzione, rafforzamento delle attività di trading e primi
effetti positivi dell’unione.
Finora i risultati del 1° trimestre hanno soddisfatto le nostre aspettative.
In generale sono ottimista. Parto dal presupposto che alla fine prevarranno gli
aspetti positivi. Tuttavia, riguardo ai nostri investimenti, dovremo fissare delle
chiare priorità nel breve-medio termine.
Per concludere, vorrei esprimere i miei migliori ringraziamenti a tutti voi.
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Agli azionisti per la loro fedeltà mostrata finora ad Atel e in futuro ad Alpiq.
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Ai clienti per la loro fiducia nel nostro lavoro e nei nostri prodotti.
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E al Consiglio d’amministrazione e al suo Presidente per la piacevole
collaborazione professionale coronata dal successo.
Ma vorrei ringraziare in particolare anche i miei colleghi della direzione aziendale
e tutti i dipendenti. Il loro contributo l’anno scorso è stato enorme. È grazie al
loro impegno instancabile che siamo al punto in cui ci troviamo oggi: all’inizio di
una nuova storia aziendale, distinta dal successo. La storia di Alpiq. Abbiamo già
festeggiato insieme il nostro nuovo logo a Friburgo. Oggi invitiamo anche gli
azionisti a festeggiare con noi. Grazie per essere venuti così numerosi. Grazie per
il vostro interessamento. Grazie per la vostra fiducia e per la vostra attenzione.
Arrivederci all’anno prossimo!
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