indicatori mercato immobiliare - italia

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indicatori mercato immobiliare - italia
Mercato Immobiliare
INDICATORI MERCATO IMMOBILIARE - ITALIA
PREZZI: -0,9% nei primi sei mesi del 2016
2008
-6,3%
2009
-4,2%
2010
-1,1%
2011
-4,7%
2012
-10,5%
2014
-7,3%
2013
-8,9%
2015
-4,2%
I sem 2016
-0,9%
Variazione percentuale dei prezzi
Nel primo semestre 2016 le quotazioni delle abitazioni in Italia sono diminuite dello 0,9%
nelle grandi città, dell’1,3% nell’hinterland delle grandi città e dell’1,5% nei capoluoghi di
provincia.
Genova ha evidenziato il ribasso più forte (-5,5%), segue Torino con -1,5%. Milano segna 0,1%; la Capitale, invece, chiude con un calo del -1,0%.
L’analisi per aree geografiche evidenzia una contrazione maggiore per le città del Nord
Italia (-1,7%), seguite da quelle del Centro (-1,4%) ed infine il Sud Italia (-1,2%).
DOMANDA E DISPONIBILITÀ DI SPESA: vince il trilocale
L’analisi della domanda, nelle grandi città, vede una maggiore concentrazione delle
richieste sul trilocale (40,6%), seguita dal quattro locali (23,9%). Rispetto a sei mesi fa
aumenta la percentuale di domanda sui trilocali e diminuisce quella sugli altri tagli.
Dall’indagine sulla disponibilità di spesa emerge che aumenta la percentuale nelle fasce
più basse (fino a 169 mila €); in generale, nelle grandi città, si registra una maggiore
concentrazione nella fascia fino a 119 mila €.
TEMPI DI VENDITA: in lieve diminuzione
A luglio 2016 i tempi di vendita si attestano intorno a 159 gg nelle grandi città, 180 gg
nell’hinterland delle grandi città e 170 gg nei capoluoghi di provincia, in diminuzione
rispettto ad un anno fa.
LOCAZIONI: domanda sostenuta, canoni in leggero ribasso
L’andamento dei canoni di locazione, nelle grandi città, registra un aumento dello 0,7%
sui monolocali e sui bilocali e dello 0,8% sui trilocali. Diverse città registrano i primi aumenti
dei canoni di locazione.
Il contratto più praticato è quello a canone libero, tuttavia aumenta l’interesse per il
contratto a canone concordato.
ANALISI SOCIO-DEMOGRAFICA: il 76,5% degli acquirenti ha acquistato l’abitazione
principale
L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie affiliate al Gruppo
Tecnocasa evidenzia che il 76,5% ha interessato l’abitazione principale, il 16,7% la casa ad
uso investimento ed il 6,8% la casa vacanza.
PREVISIONI
Il 2016 potrebbe concludersi con transazioni in aumento (tra 480 e 500 mila
compravendite). Sul versante dei prezzi prevediamo nelle grandi città un ribasso dei valori
compreso tra -2% e 0%, mentre nel 2017 i valori potrebbero aumentare.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Mercato Immobiliare
Ritorno al mattone
I segnali positivi colti sul mercato immobiliare nel corso del 2015, sembrano confermarsi anche in
questa prima parte del 2016. Il mattone ritorna infatti ad interessare gli italiani che, negli ultimi
anni, avevano rimandato il sogno della casa di proprietà in attesa dell’evoluzione del mercato.
I primi mesi dell’anno hanno visto un deciso ritorno all’acquisto anche se, con scenari
macroeconomici ancora incerti, la prudenza è d’obbligo.
Nel primo trimestre i bassi tassi di interesse sui mutui, i prezzi delle abitazioni ormai a livelli minimi
ed una rinnovata fiducia hanno determinato un aumento delle compravendite.
L’offerta sembra assottigliarsi, soprattutto sulle tipologie di qualità. I tempi di vendita sono in
lieve diminuzione, in particolare, se l’immobile è correttamente valutato.
Questi anni di contrazione dei valori e dei volumi sono una lezione che difficilmente si dimentica:
chi si avvicina al bene “casa” oggi è sempre più informato, attento. Questi elementi ci inducono ad
auspicare che il futuro vedrà acquirenti, venditori e professionisti del settore più consapevoli ed in
grado di dare il giusto valore all’immobile.
Prezzi
Nel primo semestre del 2016 le quotazioni immobiliari nelle grandi città sono in ribasso dello
0,9%, la variazione più contenuta finora registrata a conferma che la stabilità è prossima e la
ripartenza non lontana. Se si esclude Genova, che ha segnalato ancora una perdita di valore del 5,5%, tutte le altre grandi città hanno registrato leggere contrazioni e, per la prima volta, lievi
aumenti: Bologna, Firenze e Verona chiudono il semestre con un segno positivo. Milano chiude
con -0,1%, Roma con -1%. Ancora una volta nelle grandi città le zone centrali hanno ottenuto
risultati migliori rispetto a quelle periferiche e semicentrali.
I capoluoghi di provincia registrano un calo dei prezzi dell’1,5% mentre i comuni dell’hinterland
delle grandi città attestano un netto miglioramento rispetto al semestre precedente con una
contrazione dell’ 1,3%.
L’analisi per aree geografiche evidenzia un maggiore calo dei valori immobiliari al Nord con -1,7%,
a seguire il Centro con -1,4% ed il Sud con -1,2% .
Tempi di vendita
I tempi di vendita a registrati a luglio sono in leggera diminuzione rispetto ad un anno fa. Nelle
grandi città occorrono in media 159 giorni per vendere un immobile, nei capoluoghi di provincia
170 gg e nell’hinterland delle grandi città 180 gg.
Domanda, offerta e disponibilità di spesa
L’analisi della domanda nelle grandi città registra una prevalenza di trilocali (40,6%), seguiti dai
quattro locali con il 23,9%. Per i trilocali si registra un lieve aumento della concentrazione rispetto
a gennaio. La disponibilità di spesa segnala un incremento sulle fasce più basse, fino a 169 mila €.
La combinazione di questi due elementi supporta l’ipotesi di prezzi ancora in lieve ribasso nei
prossimi mesi.
L’analisi dell’offerta sulle grandi città registra una maggiore concentrazione sui trilocali (34%),
seguiti dai quattro locali (24,1%). Stesso risultato sui capoluoghi di regione e di provincia.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Mercato Immobiliare
Compravendite
Il 76,5% delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del Gruppo ha interessato
l’abitazione principale, il 16,7% la casa ad uso investimento ed il 6,8% la casa vacanza.
La qualità immobiliare continua a premiare, soprattutto per coloro che hanno acquistato la prima
casa: un lieve aumento dei prezzi quasi sempre è stato determinato dal volersi assicurare un
immobile con caratteristiche qualitative medio-alte. Continuano a restare a lungo sul mercato gli
immobili che non incontrano il favore degli acquirenti (piani alti senza ascensore, piani terra). Il
peso delle spese condominiali riveste un’importanza sempre maggiore nella valutazione
dell’acquisto.
Locazioni
Rispetto al secondo semestre 2015 nel primo semestre del 2016 i canoni di locazione delle grandi
città sono in aumento: +0,7% per i monolocali ed i bilocali e +0,8% per i trilocali. Su tutte le
tipologie per la prima volta si vede un segnale positivo, attribuibile prevalentemente ad una
diminuzione dell’offerta immobiliare e ad una migliore qualità della stessa. Abbastanza invariata la
distribuzione della motivazione della ricerca della casa in affitto: il 61,1% cerca la casa principale, il
35% lo fa per motivi legati al lavoro e il 3,9% per motivi legati allo studio. Quello che è cambiato
sensibilmente col tempo è l’utilizzo del canone concordato che si è attestato intorno al 22,9%,
riscuotendo sempre più consensi tra proprietari ed inquilini.
Previsioni
I prezzi immobiliari diminuiti ed i mutui convenienti potrebbero dare un’ulteriore spinta alle
compravendite nei prossimi mesi, senza dimenticare però che la situazione economica ancora
debole potrebbe incidere su una possibile ripresa che sembra ormai imminente. Le nostre
previsioni vedono ancora prezzi in calo, tra -2% e 0%, per l’anno in corso ed in leggero aumento
per il 2017. Anche il sentiment espresso dagli operatori delle nostre reti è orientato in tal senso.
Le compravendite potrebbero attestarsi tra 480 e 500 mila. Le grandi città, che già nel 2015 sono
apparse più dinamiche, continueranno su questo trend che, nel 2016, potrebbe interessare anche i
capoluoghi di provincia e l’hinterland delle grandi città. Sul versante delle locazioni ci aspettiamo
una sostanziale stabilità dei canoni, con leggeri ritocchi al rialzo per le grandi città. L’andamento
generale dell’economia e dell’occupazione nonché il comportamento degli istituti di credito,
incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a confermare o meno questo scenario
di mercato.
Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
Note: le analisi sono state realizzate su un campione di circa 77 mila dati raccolti attraverso le agenzie
immobiliari Tecnocasa e Tecnorete affiliate al Gruppo Tecnocasa.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa