la mongolfiera - FLP Affari Esteri

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FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
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LA MONGOLFIERA
Commentario n. 27
Spigolando su e giù per i continenti rivediamo volentieri il Cremlino. Nei gioiosi
ristoranti della Piazza Rossa, assai frequentati dai nostri connazionali, apprendiamo
tante cose, ma non tutte: p.e. ci piacerebbe sapere se sono stati recuperati gli
assegni di famiglia indebitamenti attribuiti a una dipendente, il cui consorte - è stato
accertato - non stava in sede. Probabilmente la Corte dei conti o l’Ambasciata
avranno provveduto. Veniamo anche a conoscenza dell’esistenza di un’associazione
benefica, uno dei suoi membri è il maggior importatore russo di vini italiani. Costui
promuove i vini friulani con balli, sollazzi ed esibizione di ragazze in costume
adamitico alludendo in modo colto e raffinato alle baccanti, che evidentemente
sono state esportate dalla Grecia antica nella Russia contemporanea. L’uso a fini
commerciali del corpo femminile ha superato tutti i limiti e non solo quelli del buon gusto. In questo la
nostra rappresentanza sembra eccellere. Ci risulta inoltre che l’intraprendente imprenditore russo abbia
avuto un cavalierato dalla nostra Ambasciata. Le onorificenze all’estero purtroppo sono come una tazzina di
caffè. Non si rifiutano a nessuno, però i dipendenti MAE dopo 40 anni di servizio si devono accontentare
come benservito per il lavoro svolto di un pezzo di cartone. Vedi:
http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/video-youtube-modelle-nude-promuovono-il-vino-friulanoin-russia-2212208/ e anche: http://www.gamberorosso.it/news/1022325-il-video-scandalo-per-lapromozione-dei-vini-friulani-in-russia-quattro-veneri-tutte-nude-nella-vigna
“Amenità del MAE”
1) Passiamo da New York. Qui siamo ancora in attesa di sapere dalla signora Quintavalle che fine hanno
fatto i diecimila volumi dell’Istituto di Cultura. Sono stati regalati o sono rimasti in Istituto? Se sono stati
regalati bisogna portare a recupero il danno erariale e versarlo al MEF. La parola all’Ispettorato, al MEF
e alla Corte dei Conti che ci leggono in copia.
2) Azioniamo ora il doppio “occhio di pesce” per osservare un tipo di panorama desolante, comune a tutte
le sedi, e ne scopriamo un’altra che vale la pena di raccontare. Sempre allegramente il MAE distribuisce
soldi a vanvera. Ci spieghiamo. I dipendenti in servizio all’estero che hanno coniugi in attività lavorativa,
o sono pensionati, anche leggermente dorati, si beccano laute aggiunte di famiglia, perché sono
considerati a carico dalla nostrana e disinvolta legislazione “pantalone” a danno e sfregio del
contribuente. La parola all’Ispettorato al MEF e alla Corte dei Conti che ci leggono in copia, oltreché
ovviamente all’ufficio legislativo Solemaico.
3) Vorremmo sapere quanto a lungo è possibile abusare dei doppi vantaggi per il personale a contratto.
Come è possibile che i contrattisti a contratto locale, in un periodo di crisi e di difficoltà per tutti i
lavoratori italiani, possano godere delle migliori opportunità offerte loro dalla legislazione italiana
quando loro fa più comodo. Insomma colgono di fiore in fiore il meglio, attingendo ai benefici ora
dell’una ora dell’altra legislazione del lavoro. Ma ciò è sostenibile ancora oggi? Non è il caso di rivedere
i loro contratti e imporre una soluzione equitativa che tenga conto della gravissima situazione italiana?
4) Mendoza. Che provvedimenti ha preso l’amministrazione circa il concorso per personale a contratto,
nel quale ha vinto il figlio di una dipendente con una procedura anomala?
5) San Salvador. La stravagante selezione via Skype è stata annullata o confermata? Ci risulta che la
responsabile dell’ufficio abbia ottenuto addirittura una proroga di 6 mesi oltre il termine della
missione, in base al notissimo teorema Farnesiano: chi lavora è punito, chi non lavora è premiato!
6) Philadelphia. Concorso con procedure assai discutibili. L’amministrazione ha fatto i controlli del caso?
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7) Basilea. Vince il concorso un dipendente che non possiede il requisito della residenza: si tratta di una
volontaria svista, oppure non si sa contare fino a due anni?
8) Aspettiamo dagli uffici competenti ancora chiarimenti sul concorso contrattista di Porto Alegre, fatto
come sempre con procedure anomale.
9) Nuova Zelanda. Gli aumenti generosamente concessi dal MAE ai contrattisti hanno raggiunto forme
paradossali in Nuova Zelanda dove è stato deciso il tasso di cambio più favorevole del decennio, senza
alcun effettivo controllo di chi avrebbe dovuto farlo. Forse si è lasciato che lo stesso beneficiario
proponesse tale cambio così vantaggioso per lui? Non lo escludiamo.
10) Dinastie contrattiste che spadroneggiano in America Latina. E’ mai possibile che la dinastia Ossi, Ossini,
Ossicini e Osson, possa vantare ben tre elementi nel Consolato di Buenos Aires?
Ma vogliamo smetterla? Dov’è il codice etico? Dov’è la trasparenza? Allora hanno ragione gli italiani
della comunità locale che dicono che i concorsi si fanno per comparaggio politico o dinastico. La parola
all’Ispettorato e alla Corte dei Conti.
11) Mister Barattolon è imbullonato nel seggiolone di Miami Beach e nonostante il dolce riposo della sede
ha ottenuto una super riposante proroga. Ora è in viaggio, da Roma, una possente gru per sbullonarlo.
12) La CGIL continua a difendere gli indifendibili e puntualmente perde alla grande: martedì 30 giugno il
giudice del lavoro ha respinto tre suoi pretestuosi ricorsi (caso Panama)
Soluzioni possibili
1) Nomina politica di Ambasciatori e Consoli Generali: un buon magistrato, un parlamentare, un militare,
un imprenditore, un intellettuale. Gli altri paesi civili, Stati Uniti, Spagna, Inghilterra lo fanno da sempre
e con ottimi risultati. Anche in Italia si è fatto. Il generale Capuzzo inviato a Vienna come capo
delegazione da Andreotti. Del resto, il governo ha l’autorità assoluta di procedere a nomine politiche!
2) Team di magistrati inviati da Palazzo Chigi per controllare la legalità dell’attività della sede estera, visto
che l’Ispettorato non ce la fa più.
3) Comparto autonomo per la carriera amministrativa come la Presidenza del Consiglio fuori dal CCNL
Ministeri. Già esiste di fatto al MAE per la carriera diplomatica e la Cooperazione.
4) Revisione totale della selezione e dei contratti del personale assunto localmente che è ormai fuori da
ogni controllo. E’ diventato materia per l’intervento del dottor Cantone. Le selezioni si devono fare a
Roma con commissari anche esterni per prevenire gli abusi all’estero che nonostante le denunce
nessuno vuol controllare per pigrizia, quieto vivere, timidezza o altre oscure ragioni. La legalità deve
essere rispettata soprattutto quando si usano soldi pubblici e quando tutti i concorsi sono bloccati.
Contrattisti a fiumi anche in sedi dove non c’è carenza di personale e non si sa cosa far fare ai
contrattisti. Non si possono fare risparmi? A che servono tanti contrattisti che finiscono poi per
controllare gli uffici all’estero anche grazie ai super stipendi e alle dinastie radicate. Il contingente
contrattista deve essere proporzionale al numero dei dipendenti di ruolo, gli unici che possono
garantire il vero rispetto della legalità.
5) Affidamento a società di consulenza per valutare l’operato dei Capi missione. Ad esempio una società
come McKinsey che ha funzionato benissimo per il Foreign Office.
6) Accorpamento in Europa delle varie ambasciate come approvato da un ordine del giorno in Senato nel
2014 e come è naturale visto il percorso di unione politica della UE. Ci sarebbe un risparmio di decine e
decine di milioni di euro all’anno.
Roma, 9 luglio 2015
Debito pubblico oggi: 2.247 miliardi di euro
Precari: 3 milioni e 340mila
Disoccupati: 3 milioni e 76mila
Pressione fiscale 50,3%
Senza la riduzione degli sprechi della PA e dei privilegi delle caste non ne usciamo
UFFICIO STAMPA