1. Progetto di un sistema di trincee drenanti
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1. Progetto di un sistema di trincee drenanti
1. Progetto di un sistema di trincee drenanti La presente relazione concerne il progetto di un sistema di trincee drenanti da realizzare in località “Marmora” nel comune di Grotteria (RC). L’amministrazione comunale, dopo le denunce da parte dei residenti del luogo che a seguito d’eventi meteorici intensi si ritrovano sistematicamente a far fronte a disagi come l’invasione di materiale sciolto sulle strade adiacenti alla zona dell’intervento, ha deciso di agire con un progetto di stabilizzazione del pendio. Dopo uno studio geotecnico dell’aria, si è arrivati a definire le caratteristiche del pendio oggetto dell’intervento giungendo alle seguenti conclusioni: ¾ Il pendio è soggetto ad un movimento franoso superficiale a carattere traslazionale, con superficie di scorrimento posta ad una profondità di 5m dal piano campagna; ¾ Il pendio di pendenza β = 14°, è assimilabile ad un pendio indefinito sede di un moto di filtrazione con superficie libera coincidente con il piano di campagna; ¾ La coltre superficiale in frana è caratterizzata da una permeabilità molto maggiore della formazione stabile di base che può essere assimilata ad uno strato impermeabile. Si sono inoltre eseguite le prove di caratterizzazione meccanica della coltre in frana: ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ ¾ Peso dell’unità di volume Coesione efficace Angolo d’attrito Coefficiente di permeabilità Modulo di Young Coefficiente di Poisson γ = 19 KN / m 3 c'= 0,0 ϕ = 28° k v = k h = 6 ⋅ 10 −10 m / s E ' = 2500 KPa υ '= 0,25 Le condizioni di stabilità del pendio sono regolate dal rapporto tra la resistenza al taglio disponibile sulla superficie di scorrimento e le tensioni tangenziali agenti su di essa. L’intervento di stabilizzazione dovrà quindi produrre un miglioramento delle condizioni di stabilità incrementando la resistenza al taglio e/o riducendo gli sforzi tangenziali agenti sulla superficie di scorrimento. 1 Generalmente per stabilizzare frane superficiali di carattere prevalentemente traslazionale come in questo caso, è impossibile procedere ad una riprofilatura del pendio ed inoltre l’impiego di un ricarico al piede non è conveniente, si è quindi deciso di dimensionare un sistema di trincee drenanti, estese sino alla formazione stabile di base: H 0 = 5m , per generare una riduzione delle pressioni interstiziali e aumentare quindi le tensioni normali efficaci e conseguentemente la resistenza a taglio. Un sistema di drenaggio è costituito da un insieme di fori, pozzi, trincee con il quale è possibile il controllo della pressione dei fluidi interstiziali e l’allontanamento dell’acqua drenata dal terreno. Le trincee, di sezione trasversale rettangolare, esplicano la loro funzione drenante attraverso il materiale di riempimento costituito da terreno a grana grossa. L’allontanamento dell’acqua drenata è utilmente migliorato dall’inserimento di tubi finestrati rivestiti di geotessile e posti alla base della trincea. Per il problema in esame è richiesto che nelle condizioni di regime il coefficiente di sicurezza assuma un valore F∞ ≥ 1,5 , verificando che a 6 mesi dalla realizzazione delle trincee sia comunque F(6 mesi ) ≥ 1,2 . 2 1.1 Determinazione dell’interasse “S” tra le trincee L’efficienza idraulica di un sistema di trincee drenanti è stata valutata con riferimento al seguente schema: Le trincee, disposte secondo le linee di massima pendenza, dovranno avere sezione rettangolare, la cui base sarà di 60cm in dipendenza dell’utensile di scavo che sarà utilizzato, inoltre, siccome lo scavo verrà effettuato con escavatore su gomma a cucchiaio rovescio, sarà possibile raggiungere una profondità di scavo proprio pari allo spessore della coltre superficiale franante e quindi l’altezza della sezione sarà pari a 5m. Le trincee, saranno distribuite parallelamente tra loro con uno sviluppo longitudinale L=80m molto maggiore dell’interasse S tale da giustificare un’analisi in condizioni di flusso bidimensionale. Se si considera un sistema di trincee drenanti tra loro parallele, disposte longitudinalmente secondo le linee di massima pendenza, le condizioni geometriche permettono di studiare il processo di drenaggio in una generica sezione trasversale del pendio. Il piano campagna è orizzontale e le condizioni idrauliche iniziali sono idrostatiche con superficie libera coincidente con il piano campagna. Lo strato di terreno, sede del processo di drenaggio, è omogeneo e isotropo ed è limitato inferiormente da una formazione impermeabile posta ad una profondità H = nH 0 , in questo caso n = 1. La soluzione dipende dai rapporti S / H 0 , B / H 0 , H / H 0 . I valori dell’efficienza a regime e del fattore tempo T50 e T90 , calcolati nel presente progetto sono scaturiti dall’utilizzo di grafici di letteratura basati sugli studi di alcuni casi di riferimento. 3 Nel caso semplice di terreno privo di coesione (c’=0) e superficie libera coincidente con il piano di campagna ( z w = z ), il coefficiente di sicurezza è: F0 = (γ − γ w ) γ ⋅ tan ϕ ' = 1,01 tan β Il valore massimo del coefficiente di sicurezza viene raggiunto nelle condizioni di pendio asciutto, quindi: Fmax = tan ϕ ' = 2,13 tan β e il massimo incremento del coefficiente di sicurezza è: ΔFmax = Fmax − F0 = 1,12 La variazione di richiesta per il coefficiente di sicurezza a tempo infinito è: ΔF∞ = F∞ − F0 = 0,49 a cui corrisponde un valore dell’efficienza idraulica media alla base delle trincee ( D / H 0 = 1 ): E∞ = ΔF∞ 0,49 = = 0,44 ΔFmax 1,12 Dal diagramma riportato in basso, per valori di n = H H 0 = 1 e D H 0 = 1 , posto E ∞ = 0,44 si ottiene S H 0 ≅ 2,7 e quindi un interasse S = 13,5m . 4