Diapositiva 1 - A.Di.S.

Transcript

Diapositiva 1 - A.Di.S.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE DIFESA DEL SUOLO
Giornata di Studio 2005
DIFESA DEL SUOLO
Esperienze a confronto
Santo Stefano di Sessanio (AQ)
Lectur Hall Sextantio, 2 dicembre 2005
Ing. Maurizio De Vincenzi
PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA
SISTEMAZIONE DI UN’AREA IN FRANA CON SISTEMI DRENANTI
I SISTEMI DRENANTI
GENERALITA’
TRINCEE
TRINCEE DRENANTI
DRENANTI
EFFICIENZA
EFFICIENZA IDRAULICA
IDRAULICA
CASO
CASO PRATICO
PRATICO
I SISTEMI DRENANTI
GENERALITA’
COSTITUZIONE
TIPOLOGIA
•
•
•
•
INSIEME DI FORI
POZZI
TRINCEE
GALLERIE
• A GRAVITA’
p = pa
• SOTTO VUOTO
(wellpoints)
EFFICACIA
p < pa
NO
QUANTITÀ DI ACQUA
ALLONTANATA
VARIAZIONI DEL REGIME DELLE
PRESSIONI INTERSTIZIALI
SI
I SISTEMI DRENANTI
TRINCEE DRENANTI
UTILIZZO
STABILIZZAZIONE DI FRANE
SUPERFICIALI
TRASLAZIONALI
IN TERRENI A GRANA FINE
GEOMETRIA
• RETTANGOLARE
• TRAPEZIA
• PARALLELE PENDIO
ESECUZIONE
TRINCEE
FUNZIONE DRENANTE
u=0
• DAL PUNTO PIÙ BASSO
DELL’AREA DA STABILIZZARE
TERRENO DI RIEMPIMENTO
TERRENO A GRANA GROSSA
GHIAIA E SABBIA DI GRANULOMETRIA
ADEGUATA
I SISTEMI DRENANTI
TRINCEE DRENANTI
MATERIALI
DRENANTI
NO
INTASAMENTO
• MATERIALI FINI
• MATERIALI A GRANA GROSSA
• GHIAIA
• PEZZAME DI PIETRA
RIVESTIMENTO IN
GEOTESSILE
• SCARTI DI MATERIALI DI CAVA
DI ROCCE
GHIAIA E SABBIA
REGOLA DEI FILTRI
SENZA RIVESTIMENTO IN
GEOTESSILE
d15
d85
5d15 < D15 < 5d85
D85 > 2a,
dimensione
corrispondente
all’ 85%, in
dimensione
corrispondente
al 15%, in
peso, di passante
nella curva
peso, di passante
nella curva
granulometrica
delda
terreno
da drenare
granulometrica
del terreno
drenare
I SISTEMI DRENANTI
TRINCEE DRENANTI
PROTEZIONE
SUPERIORE
ARGILLA
IMPEDISCE
• INFILTRAZIONE DIRETTA DELLE
ACQUE SUPERFICIALI
•TRASPORTO DI MATERIALE FINO
• COSTIPATA
• SPESSORE 0.5 - 1.00 ml
• LARGHEZZA NON
INFERIORE A QUELLA DELLA
TRINCEA
CONTROLLI IN SITO DEL FUNZIONAMENTO DELLE TRINCEE
DRENANTI E
in condizioni di regime, la riduzione delle pressioni interstiziali varia lungo la
sezione longitudinale del pendio, raggiungendo il suo valore massimo ad una
distanza dalla testa delle trincee pari a 3.5 S, dove S rappresenta l’interasse
delle trincee.
• specialmente verso monte, le trincee devono essere estese all’esterno della
zona da stabilizzare per un tratto compreso tra 3 e 4 volte il loro interasse.
• in testa all’area da stabilizzare, le trincee possono essere realizzate a forma
di Y o di T, al fine di incrementare la capacità drenante.
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
CONDIZIONI STABILITA’
PENDIO
c’ coesione drenata
φ’ angolo di attrito efficace
γ peso specifico
τf resistenza al taglio
τ tensione tangenziale
σ tensione normale
u pressione interstiziale
Rapporto tra la resistenza a taglio
disponibile sulla superficie di
scorrimento e le tensioni tangenziali
agenti su di essa.
τf/τ = [c’+( σ- u) tgφ’]/τ
STABILITA’ PENDIO IN
FRANA
• Riduzione sforzi tangenziali agenti sulla
superficie di scorrimento.
• Incremento resistenza a
taglio
MOTO DI
FILTRAZIONE
• Riduzione u
• Aumento σ
SISTEMA
DRENAGGIO
annullamento pressioni interstiziali sul nuovo
contorno costituito dall’interfaccia tra il sistema ed
il terreno.
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
PROGETTO DI UN
INTERVENTO DI
DRENAGGIO
MODELLAZIONE
• letteratura
DIFFICOLTA’ E INCERTEZZE
• regime delle piogge
• livelli di infiltrazione
• superfici di discontinuità
• disomogeneità dei terreni nei confronti
della permeabilità
• anisotropia dei terreni nei confronti della
permeabilità.
Drenaggi a gravità per la stabilizzazione dei pendii di A. Desideri – S.
Miliziano – S. Rampello;
Analisi dei moti di filtrazione indotti dall’esecuzione di scavi e trincee di A.
Burghignoli - A. Desideri;
Efficienza dei drenaggi di A. Burghignoli - A. Desideri;
Analisi del processo di consolidazione indotta da un sistema di trinceee
drenanti di C. Di Maio – P. Santagata – C. Viggiani; ecc …
• ipotesi semplificative
base di partenza per lo sviluppo di una
progettazione razionale
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
CASO DI UN INTERVENTO DI DRENAGGIO SU UN PENDIO INDEFINITO
HP:
a
b
c
Z
Zw
• pendio indefinito
• moto di filtrazione stazionario
• flusso monodimensionale parallelo al piano campagna
Piano di campagna
Pelo libero falda
Piano scorrimento
Profondità c rispetto ad a
Profondità b rispetto
ad a
σ
Proiezione pendio rispetto
orizzontale
Tensione normale su c
τ
Tensione tangenziale su c
u
Pressione interstiziale
β
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
CASO DI UN INTERVENTO DI DRENAGGIO SU UN PENDIO INDEFINITO
COEFFICIENTE DI SICUREZZA
F SUL PIANO C
F = τf/τ = [c’+( σ- u) tgφ’]/τ
u < uo (Δu = u - uo)
HP: Riduzione di u
ΔF = -Δu tgφ’/γ z senβ cosβ
MASSIMO DI F
u=0
Δu
τ
max
= - uo
ΔFMAX = u0 tgφ’/γ z senβ cosβ
EFFICIENZA
EFFICIENZA IDRAULICA
IDRAULICA PUNTUALE
PUNTUALE E
E DI
DI UN
UN DRENAGGIO
DRENAGGIO
“rapporto tra riduzione delle pressioni interstiziali conseguita nel punto
in esame (-Δu) e la massima riduzione ottenibile (-Δu
max
= uo) “
E = -Δu/uo = (uo – u)/uo = 1 - u/uo
u nel tempo
Riduzione fino a regime
E(t) = uo – u(t)/uo
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
CASO DI UN INTERVENTO DI DRENAGGIO SU UN PENDIO INDEFINITO
CALCOLO VALORE MEDIO DI E
Emed(t) = ∫s [uo – u (t)] ds / ∫s uo ds
Emed(t) = E(t) = uo – u(t)/uo = ΔF(t)/ ΔF
max
in presenza di una riduzione costante delle pressioni
interstiziali sul piano c
Si dimostra che
Emed(t) = ΔF(t)/ ΔF
Per pendii omogenei
φ’ = cost
max
ΔF(t) = Emed(t) * ΔF
max
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
INTERVENTO DI DRENAGGIO SU UN TERRENO REALE
se l’apporto di acqua in superficie ha una portata media
inferiore alla permeabilità verticale del terreno (kv)
la realizzazione di un sistema di drenaggio provoca un moto di filtrazione
in regime vario con un abbasamento della superficie libera.
• L’acqua contennuta nel terreno viene solo parzialmente drenata
• al di sopra della superficie libera il terreno resta in condizioni di parziale
saturazione (0 < Sr < 1)
VOLUME DI ACQUA CHE FUORIESCE
In una sabbia ideale
In una argilla ideale
CONDIZIONI DI REGIME
ne = n(1 - Sr)
POROSITA’ EFFICACE
ne = n
ne = 0
•geometria del problema
•apporto acqua in superficie
•permeabilità del terreno
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE DRENANTI
HP trincee:
•
sono disposte secondo le linee di massima pendenza del pendio
• sono parallele
• hanno sezione rettangolare
•hanno uno sviluppo longitudinale L molto > dell’interasse S (flusso bidimension
•
piano campagna orizzontale
•condizioni iniziali idrostatiche
• superficie libera della falda coincidente con
il piano campagna
•strato di terreno, sede del processo di
drenaggio, omogeneo
• strato di terreno, sede del processo di
drenaggio, isotropo
• strato di terreno, sede del processo di
drenaggio, limitato inferiormente da una
formazione impermeabile posta ad una
profondità H = n Ho.
a
b
c
H0
Piano di campagna
Piano valutazione
efficienza idraulica
Piano formazione
impermeabile
Altezza trincee drenanti
D
B
Larghezza trincee drenanti
S
Interasse tra due trincee
H
Profondità a da c
Profondità a dal piano
valutazione efficienza
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE DRENANTI
l’efficienza idraulica a regime dipende dai rapporti S/Ho, B/Ho e H/Ho
S/Ho
Variabile da 1 a 6
D/Ho
D/Ho
D/Ho
D/Ho
=
=
=
=
0.50;
1.00;
1.50;
2.00.
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE DRENANTI
B/Ho = cost =0.16
n = H/Ho
n>4
n
n
n
n
=
=
=
=
H/Ho
H/Ho
H/Ho
H/Ho
=
=
=
=
1.00;
1.50;
2.50;
4.00.
trincee che interessano tutto
lo strato di terreno in cui
avviene il processo di
drenaggio
i risultati nell’intorno delle trincee non differiscono
apprezzabilmente tra loro
I risultati si riferiscono ad un terreno a permeabilità isotropa (kh = kv)
Terreno a permeabilità anisotropa
trasformazione di scala, a meno di un modesto errore indotto
dalla larghezza B della trincea che non è influenzata dalla
variazione di scala
interasse fittizio S*
S*/Ho = S/Ho (kv/kh)1/2
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE DRENANTI
L’EVOLUZIONE TEMPORALE DEL FENOMENO
risultati in funziona di una grandezza adimensionale:
il fattore tempo T
T = (kv/γwHo2)[(E’t/2(1+ν’)(1-2ν’)]
E’, ν’
costanti elastiche del mezzo
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE DRENANTI
T50 e T90
fattori tempo necessari a raggiungere una efficienza
idraulica pari al 50% ed al 90% di quella finale.
I SISTEMI DRENANTI
EFFICIENZA IDRAULICA
EFFICIENZA IDRAULICA DI UN SISTEMA DI TRINCEE
CONCLUSIONI
DRENANTI
l’efficienza idraulica media :
• si riduce sensibilmente all’aumentare del rapporto S/Ho
• sui piani posti al disotto delle trincee è sensibilmente minore di quella che si
raggiunge nei piani che attraversano le trincee
• i valori di efficienza che si ottengono per 1.5<D/Ho< 2.0 (zone al disotto
delle trincee) sono circa la metà di quelli corrispondenti a 0.5<D/Ho< 1.0
(zone attraversate dalle trincee)
• per valori di n > 1.5 la soluzione sui piani attraversati dalle trincee
(D/Ho < 1) non è significativamente influenzata dalla profondità del piano
impermeabile di base
• i tempi necessari perché il sistema di drenaggio inizi ad esplicare la sua
funzione crescono con il rapporto S/Ho
•i tempi di raggiungimento delle condizioni stazionarie sui piani posti al di sotto
della base delle trincee sono molto maggiori di quelli relativi ai piani attraversa
dalle trincee
OTTIMIZZAZIONE
• trincee di profondità Ho sufficiente a raggiungere le zone nelle quali si
intende ridurre le pressioni interstiziali
• interasse S fisso in relazione al valore finale dell’efficienza che si vuole
ottenere ed ai tempi necessari per un efficace funzionamento del sistema.
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
“Dimensionamento delle opere di consolidamento, mediante trincee drenati,
previste nell’ambito del progetto esecutivo dei lavori di “Sistemazione del
movimento franoso nella frazione “Castel Di Croce” nel Comune di Poggio
Sannita, in Provincia di Isernia. “
AREA OGGETTO DI INTERVENTO
complesso caotico di argille sabbiose, argille siltose ed argille marnose di color
avana o grigio, variamente scagliose, con inglobati trovanti, passaggi o lembi d
strati e livelli da centimetrici a decimetrici di natura essenzialemnte calcareo –
marnosa o arenacea (dallo studio e relazione geologica a firmna del Dott.
Giovanni Amicone, allegata al progetto esecutivo).
PARAMETRI GEOTECNICI DEI TERRENI COSTITUENTI IL PENDIO
Copertura detritica dei materiali destrutturati di tipologia ascrivibile alle
argille variegate:
- coesione
c’ = 0,00 kg/cm2
- angolo di attrito
φ' = 19°
- peso specifico
γ = 1.85 g/cm3
Substrato di argille variegate integre:
- coesione
c’= 0.20 kg/cm2
- angolo di attrito interno di picco
φ'= 21°
- peso specifico
γ =1.9-2.00 g/cm3
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
Il pendio è interessato da movimenti, caratterizzati da basse velocità di
avanzamento, con slittamento verso valle delle coltri superficiali di copertura
rispetto al piano di base.
Il comportamento morfoevolutivo del versante, all’atto della redazione
del progetto esecutivo, era interessato da una condizione di instabilità, in
atto e potenziale, del profilo topografico, con evidenti salti di quota
morfologici e chiari cumuli di materiali di frana, e presentava, con l’evidenza
del caso, tutti gli elementi sintomatici di una condizione d’instabilità
geotecnica, dovuta al lento scorrimento degli strati superiori destrutturati.
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
I SISTEMI DRENANTEI
CASO PRATICO
stato di fatto
STATO DI FATTO
PREVISIONI PROGETTUALI
• drenaggio superficiale principale a gravità lungo lo sviluppo lineare del
segmento di monte dell’asta del Vallone “Quarte Macchiabovino”
• drenaggi superficiali secondari a gravità lungo le depressioni presenti sul
pendio, raccordati al drenaggio superficiale principale
• rimodellazione lieve del pendio, tendente alla regimazione superficiale delle
acque di ruscellamento, in direzione dei drenaggi precedentemente
menzionati
•paratie di pali trivellati di grande diametro, in prossimità degli insediamenti
civili rurali e delle attività produttive agricole, aventi la funzione di bloccare i
movimenti traslazionali potenziali delle masse allentate destrutturate.
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
INTERVENTI DI DRENAGGIO SUPERFICIALE A GRAVITA’
realizzazione di una trincea drenante di profondità variabile, dell’ordine dei
5.00 ml, per il ramo principale, e di 3.00 ml, per i rami secondari, con
sezione tipo trapezoidale rivestita da geotessile e riempita per un’altezza di
0.50 ml dalla generatrice superiore del tubo drenante di pietrisco di cava
lavato, di pezzatura mista da 15.00 mm a 50.00 mm, e per la parte restante
con pietrame calcareo vagliato di adeguata pezzatura.
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
INTERVENTI DI DRENAGGIO SUPERFICIALE A GRAVITA’
RAPIDO DEFLUSSO DELLE ACQUE
DRENATE
CORPO RECETTORE DELLE
ACQUE DRENATE
PROTEZIONE DEL FONDO E DELLE
SCARPATE DELLA SEZIONE
DEFLUENTE DEL VALLONE “QUARTE
MACCHIABOVINO”
fronteggiare fenomeni di erosione e
scalzamento al piede
tubazione microfessurata in P.V.C.
corrugato rivestita con camicia di
geotessili, di diametro pari a φ 315
mm, per il ramo principale, e pari a
φ 250 mm, per i rami secondari
l’asta del Vallone “Quarte
Macchiabovino”, nel segmento di
valle
messa in opera di materassi
flessibili tipo “Reno”, costituiti
da tasche di rete metallica a
doppia torsione e riempimento
con ciottoli di fiume.
PROTEZIONE DELLE SCARPATE
messa in opera di biostuoia biodegradabile, costituita da fibre vegetali, con
sovrastante geogriglia bidirezionale antierosione, composta da fili di
poliestere.
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
OPERE DI PROTEZIONE DEGLI INSEDIAMENTI CIVILI RURALI E DELLE
ATTIVITÀ PRODUTTIVE AGRICOLE
OPERE DI CONTENIMENTO
interventi che interessano direttamente le
falde ed, in genere, le acque profonde
NO
interventi atti unicamente a
bloccare gli scorrimenti
superficiali degli spessori di
materiali in condizione di
equilibrio instabile
cedimento diffuso sull’intera
area oggetto di interesse
attivazione di fenomeni di dissesto
strutturale
dei
fabbricati
e delle
preesistenze presenti.
OPERE DI CONTENIMENTO
paratie di pali trivellati di grande diametro, ubicate a immediatamente a
valle degli insediamenti civili rurali e delle attività produttive agricole,
presenti nell’area instabile.
I SISTEMI DRENANTi
CASO PRATICO
EFFICIENZA IDRAULICA
DATI: • a=b
• Z = Zw= 5,00 ml
• β = 11°
a
b
c
Z
Zw
Piano di campagna
Pelo libero falda
Piano scorrimento
Profondità c rispetto ad a
Profondità b rispetto ad a
σ
Proiezione pendio rispetto
orizzontale
Tensione normale su c
τ
Tensione tangenziale su c
u
Pressione interstiziale
β
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
SCHEMA GEOMETRICO DELLA TRINCEA DRENANTE DI PROGETTO
Dati trincea:
•b=c
• H0 = 5,00 ml
• B = 1 ml
H = 5,00 ml
D = 5 ml
kv = kh < 10-6 m/sec
pendio indefinito
sede di un moto di
filtrazione con
superficie libera
coincidente con il
piano campagna
a
b
c
H0
Piano di campagna
Piano valutazione
efficienza idraulica
Piano formazione
impermeabile
Altezza trincee drenanti
B
Larghezza trincee drenanti
H
Profondità a dal piano ì
D
Profondità a da c
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
COEFFICIENTE DI SICUREZZA NELLE CONDIZIONI DI REGIME, PER
GARANTIRE LA STABILITÀ DEL PENDIO
Freg > 1.3
SITUAZIONE DI PROGETTO
• terreno privo di coesione
• superficie libera della falda coincidente
con il piano campagna
• pendio con pendenza dell’ordine di 11°
Fo = [(γ – γw)/γ] (tanφ’/tanb) = 0.81
F
max
= tanφ’/tanb = 1.77
MASSIMO INCREMENTO DEL
COEFFICIENTE DI SICUREZZA ΔFMAX
IN CONDIZIONI DI REGIME
Emed
reg
= ΔFreg/ΔFmax = 0.51
si verifica in tempo asciutto
ΔF
ΔF
max
reg
=F
max
- Fo = 0.96
= Freg – Fo = 0.49
efficienza idraulica media alla base della trincea(D/Ho)
I SISTEMI DRENANTI
CASO PRATICO
posto Emed
reg
= 0.51
S/Ho = 2.27
S = 2.27x5.00 ml = 11.35 ml
Le determinazioni numeriche precedenti permettono di dedurre che, per la
stabilizzazione del pendio con un coefficiente di sicurezza a regime Freg >
1.3, è necessaria la previsione di una trincea ogni 10.00 ml.
I SISTEMI DRENANTI
CASO
PRATICO
TEMPO DI RAGGIUNGIMENTO CONDIZIONI DI REGIME E CONGRUITÀ DEL
PREDETTO TEMPO RISPETTO AI RISULTATI ATTESI DALLA REALIZZAZIONE
DELL’INTERVENTO
posto S/Ho = 2.27
T90 = 0.4
t90 = T90 x [2(1+ν’)(1-2ν’)/E’] x
(γwHo2/kv) = 5 mesi
Il raggiungimento delle condizioni di regime nel tempo di cinque mesi
rappresenta, sicuramente, un obiettivo congruo rispetto ai risultati attesi
dalla realizzazione dell’intervento.