Atiemme - FILT CGIL Lombardia

Transcript

Atiemme - FILT CGIL Lombardia
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A
Un nuovo modo per co
nfrontarsi, un nuovo lu
ogo di dibattito in ATM
Con un fatturato di quas
i2
e, la linea metropolitana milioni di euro, circa 600 milioni di passegger
i trasportati l’anno
più estesa d’Italia, A.T
.M. è certamente tra le
più importanti d’Italia
imprese della mobilità
e tra le aziende più sig
nificative di Milano e de
8.500 dipendenti. Lavo
lla Lombardia con circa
ratori, nei diversi livelli
e mansioni, che sono pr
fondamentale reso alla
otagonisti di un servizio
città e alla collettività.
Lavoratori spesso imma
ginati come privilegiat
periodicamente al centr
i e protetti, dentro
un’impresa pubblica
o dell’attenzione di sta
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a,
televisione, opinione pu
Lavoratori sempre, a
bblica.
torto o a ragione, ind
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servizio di trasporto fo
ici del buono o cattiv
rnito alla città.
o
Lavoratori di cui ci si ac
corge davvero e di cu
i
si parla solo nei mome
gli scioperi, o nelle letter
nti di conflitto, durante
e di protesta inviate ai
giornali.
Lavoratori di cui tutti ha
nno diritto di parlare,
ma che contemporane
a far sentire le proprie
amente hanno difficoltà
opinioni.
Oltretutto un’impresa
distribuita sul territor
io, suddivisa in molti
diventa complicato anch
depositi e settori, do
e far conoscere ai lavor
ve
atori cosa avviene dentr
Atiemme Filt, cercherà
o la propria impresa.
, con i propri mezzi e
l’impegno di chi collabo
dare una propria lettur
ra e vorrà aiutarci, di
a della realtà, sia di
quella aziendale che
locale.
del settore del traspor
to
Atiemme Filt è un perio
dico della Filt CGIL riv
olto ai nostri iscritti ed
l’intenzione di essere let
ai
to dall’impresa e anche
da chi la pensa diversa lavoratori, ma con
Vogliamo scrivere un
mente da noi.
periodico non per gli
addetti ai lavori o
sindacali, al contrario,
destinato agli attivisti
il nostro obiettivo è di
scrivere di fatti, opinion
linguaggio preciso e chi
i e informazioni con un
aro.
[email protected]
ricevere il nostro periordia.it è il nostro indirizzo di posta elettronica,
basterà scriverci per
dic
chiederci di approfondir o. Così come potrà fare chi vorrà inviarci
e un argomento.
una sua opinione o
Periodico della FILT CGIL Milano
Anno 1 - n. 1– Aprile 2005
SOMMARIO
pag. 1
pag. 2
pag.4-8
Seicento parole
Un nuovo modo per confrontarsi,
un nuovo luogo di dibattito in ATM
Un caso nazionale
Il 1° dicembre del 2003 i tranvieri e l’ATM sono
diventati un caso nazionale e internazionale.
Seicento parole
Un caso nazionale
Tanti si chiesero il motivo che poteva aver portato
migliaia di lavoratori a bloccare la città e a creare
nell’opinione pubblica prima un clima di grande ostilità,
ma poi di attenzione alle ragioni sociali e lavorative
per quanto avvenuto che ha portato molti ad
identificarsi con le ragioni dei tranvieri.
Mondo ATM
Cosa accade sulla malattia in ATM
In quei giorni, aldilà della motivazione della vertenza,
del mancato rinnovo contrattuale, dell’accordo
aziendale, emerse la condizione di vita e di lavoro di
quelle migliaia di lavoratori che forniscono alla città un
servizio insostituibile. E si ebbe la conferma che una
giusta legge sullo sciopero diventa vuota se le imprese
si rifiutano di rinnovare un contratto di lavoro.
Un papa coraggoiso
Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro
Sanzione ai Lavoratori
Autoferrotranvieri
scioperi dei giorni 1, 20 e 21
dicembre 2003 e 12 e 13
gennaio 2004
Per paradosso, proprio il venir meno, per effetto degli
scioperi, di quel servizio, ha reso evidente quanto
indispensabile sia il trasporto pubblico. Si calcolò
quanto, non ATM, ma la città perse in valore economico
dal venir meno della mobilità.
Busta paga
pag. 9
Ogni lavoro, ogni attività ha una sua ragione nel fatto
che consente di avere un salario; molti lavori hanno
però una funzione sociale più marcata, più evidente.
L’elenco potrebbe essere lungo. Ma quello del
tranviere, in una città, è un lavoro di cui potersi sentire
orgogliosi. Un tempo era quasi uno status: identificarsi in
un ruolo socialmente riconosciuto dalla cittadinanza.
Metropolitana
Le motrici sono ambienti di lavoro.
pag. 9-10
Qui officina
Forse questa condizione è mutata. Ma noi riteniamo che
insieme alle condizioni economiche, ai diritti da
conquistare sia fondamentale ridare il giusto,
importante valore al lavoro che i tranvieri svolgono.
Aspettando il “Revamping”
pag. 10
Il trasporto pubblico è sì il risultato dell’efficienza delle
imprese, condizioni ambientali e viabilità, mezzi e
infrastrutture ma, al centro resta la qualità, la
disponibilità, l’impegno di uomini e donne nello svolgere
il proprio lavoro. Un lavoro che non è sostituibile da
macchine né è possibile spostare altrove. E che non è
nemmeno possibile diventi solo parte di un processo
asettico in cui i lavoratori diventano numeri.
Gocce
Accordo 14/01/05
Radio-bus
Priamo
Massa vestiario: un tema da
affrontare
Si tratta di un lavoro con turni fortemente disagiati,
orari che rendono difficile una normale vita sociale, un
lavoro che nelle congestionate vie della città diventa
sempre più difficile e stressante.
Amianto
Ridare valore a questo lavoro significa metterlo al
centro di ogni strategia. Un lavoro dentro un’impresa
che è il frutto di tanti lavori, dalla guida alla
manutenzione, dai tecnici agli impiegati.
pag. 11-12 Viabilità
Un mestiere sempre più difficile
E la macchina dove la metto?
Ridare valore al lavoro delle persone ed al servizio di
trasporto pubblico devono tornare ad essere questioni
centrali nella vita di una città come Milano.
Riscaldamento posto guida
Antonino Cortorillo
Atiemme Filt
2
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Mondo ATM
Sarebbe stato meglio che le aziende, con le
proprie associazioni ASSTRA e ANAV,
facessero sentire
il proprio dissenso al
momento opportuno nei confronti del Governo
anziché prendersela
con le maestranze
iniziando una
campagna di stampa
denigratoria contro i lavoratori, con
argomentazioni false e moralmente sbagliate
perché se l’assenteismo esiste è indipendente
da chi lo paga. E’ opportuno analizzare con
attenzione quali ne
siano le cause e
circoscriverne le responsabilità.
Cosa accade sulla malattia in ATM
Con il comma 148 art. 1 legge finanziaria n.
311 del 30/12/2004, il trattamento di
malattia degli autoferrotranvieri è stato
equiparato a quello dell’industria, ovvero alla
partecipazione del trattamento economico in
percentuale differente tra INPS e Aziende.
Nell’industria sono stati stipulati degli accordi,
nel corso del tempo, a salvaguardia del 100%
della retribuzione da garantire al lavoratore in
uno stato di maggiore bisogno perché
ammalato.
Nel caso quasi analogo in cui vi fu il
passaggio dal “Fondo Roma” (fondo cha
pagava le pensioni ai lavoratori del TPL) alla
gestione INPS, le OOSS dimostrarono ben più
grande serietà nel condurre un’azione politica
col Governo per far sì che l’aliquota
previdenziale pagata dai lavoratori fosse
portata
alla
percentuale dell’INPS
anziché continuare a
pagare quella del
soppresso
“Fondo
Roma”.
È in questo contesto che la decisione di ATM,
che segue ASSTRA e ANAV, di disdettare gli
accordi sulla malattia, infortunio e maternità è
sbagliata e illegittima perché lesiva di un
diritto e un bisogno ormai universale di tutti i
lavoratori.
Infatti per le aziende
il contributo diminuì
dal ’97 mentre per i
lavoratori dal 1999,
in quelle circostanze
le
OO.SS.
non
puntarono al conflitto
nelle
aziende,
sapevano dove stavano le responsabilità, e
agirono rispettando la legge emanata dal
Parlamento.
Un tema di questa portata sicuramente
necessitava di approfondimenti anziché di
reazioni emotive.
Non è vero che i lavoratori in malattia hanno
dei privilegi o una retribuzione più alta.
A loro vengono anticipati i ratei giornalieri di
13^, 14^ e gratifica di produttività e tale
importo viene poi diminuito al momento della
corresponsione di quegli emolumenti.
Inoltre il meccanismo di calcolo si basa sulla
media della retribuzione precedente, sulla
quale incide l’utilizzo distorto dello
straordinario di quasi 2.000.000 di ore che
ATM usa per far fronte al servizio: non c’è
pertanto privilegio di trattamento, ma un
abuso dell’azienda allo straordinario, e
comunque, nel complesso, la retribuzione
assoluta non è superiore al 100 % .
ATM, con il listino paga di febbraio, ha
co municato direttame nte ai lavoratori,
“saltando”
la
comunicazione
alle
Organizzazione Sindacali, la disdetta dei
trattamenti di malattia a partire dal 1 agosto
p.v., riservandosi di recuperare eventuali quote
economiche erogate fra il 1° gennaio e 31
luglio.
Tale comportamento è grave nella forma e
nella sostanza, infatti non si è mai verificato
nella storia che ATM abbia disdetto un accordo
comunicandolo direttamente ai lavoratori, non
si capisce se questo è l’inizio di una sorta di
rapporto “privilegiato” impresa /dipendente.
Atiemme Filt
3
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Trattamento economico prima della legge finanziaria e
della disdetta degli accordi
Dal 1° al 3° giorno
100 % della retribuzione
50 % a carico INPS il restante
integrato dalle aziende
Dal 4° al 20° giorno
100 % della retribuzione
Tutto a carico INPS
Dal 21° al 180° giorno
100% della retribuzione
Tutto a carico INPS
Trattamento economico di malattia,
dopo la modifica prevista dalla legge finanziaria e la disdetta degli accordi
OPERAI:
Dal 1° al 3° giorno
Nessun trattamento
Dal 4° al 20° giorno
50% della retribuzione a carico INPS
Dal 21° al 180° giorno
66,6 % della retribuzione INPS
IMPIEGATI: nessun trattamento INPS perché si applica il R.D.L. n° 1825 del 13/11/1924, salvo accordi
migliorativi aziendali o nazionali
Con anzianità fino a
10 anni
Il primo mese
100 % della retribuzione a carico dell’azienda
Successivi 2 mesi
50 % della retribuzione a carico dell’azienda
Con anzianità
superiore a 10 anni
Primi 2 mesi
100 % della retribuzione a carico dell’azienda
Successivi 4 mesi
50 % della retribuzione a carico dell’azienda
Non possiamo correre il rischio che i lavoratori si
presentino al lavoro in condizioni di salute non
ottimali con conseguenti possibili rischi anche
sulla sicurezza del trasporto.
Le associazioni dei datori di lavoro, non
accettando gli oneri economici conseguenti e che
prima erano prevalentemente a carico dell’INPS,
hanno dato disdetta di tutti gli accordi relativi
ai trattamenti economici di malattia contenuti nel
CCNL, non solo, ma hanno disdettato anche le
norme contrattuali previgenti, oneri che le
aziende già sostenevano, ovvero non aggiuntivi.
La tua tranquillità
PER PRENOTAZIONI E/O INFORMAZIONI
(C.S.F. FILT/CGIL
VIA SAN GREGORIO 48 – MILANO)
TEL. 0267158.54
DAL LUNEDI’ AL VENERDI
DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.30 E
DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 17.00
Oppure
CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI
N° VERDE 840703730
Le Organizzazioni dei lavoratori respingono
questo atteggiamento
che ritengono
provocatorio, e per questo il 14 marzo u.s. si è
già svolto un primo presidio davanti ad
Assolombarda, circa 300 lavoratori hanno
manifestato pacificamente e altre iniziative sono
in programma.
Francesco Morisano
A seguito della scomparsa di Papa
Giovanni Paolo II, lo sciopero nazionale di
4 ore del TPL già programmato per il
giorno 8 aprile, viene spostato al 22 aprile
2005 con le stesse modalità.
Atiemme Filt
Il sistema migliore per affrontare
gli impegni fiscali
4
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Un Papa coraggioso
Il 9 maggio 1993 Papa Woityla compì una visita pastorale ad Agrigento.
In quell’occasione il Papa volle incontrare, gesto significativo e altamente simbolico, i genitori di Rosario
Livatino, giovane giudice onesto e scrupoloso di fede cattolica, trucidato dalla mafia appena pochi mesi
prima.
Durante quella visita, nella sua omelia non solo sillabò con voce rotta da sdegno la parola mafia, ma, nel
riconoscerne l’esistenza, gridò: “La fede esige qui, nella vostra terra, una chiara riprovazione della mafia che
è cultura di morte, profondamente disumana, antievangelica, nemica della dignità delle persone e della
convivenza civile”.
Siamo nella stagione delle stragi culminate prima nell’uccisione del segretario regionale del P.C.I. Pio La
Torre e poi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le loro scorte. Mai prima così esplicita era
stata da parte della Chiesa la condanna della mafia.
Certe parole di Woityla apparvero dure come pietre, disse infatti rivolto ai giovani: “Vi esorto a
perseverare nell’impegno per un generale rinnovamento della politica, orientandola sempre più decisamente
all’obiettivo del bene comune e depurandola da quelle torbide tendenze clientelari che inquinano
profondamente l’esperienza della democrazia”.
E ancora: “Sia proseguita con fermezza e piena collaborazione la lotta decisa alla mentalità e
all’organizzazione mafiosa che, pur essendo di una minoranza, disonora questa terra e ne mortifica le
potenzialità”.
Queste parole sono particolarmente significative perché la Chiesa cattolica non ha sempre avuto un
atteggiamento così fermo nel parlare di mafia e del sostenere che vi è un solco incolmabile, una distanza
abissale tra essere mafiosi e essere cattolici.
Crediamo che, riflettendo su queste poche righe, si possa ben cogliere il valore di quest’uomo di cui, seppur
non sempre e tutti abbiamo condiviso opinioni e scelte, possiamo certo dire che non si è nascosto davanti a
questioni importanti e a uomini potenti, in questo caso è la mafia, in altri la pace.
informazioni che ci giungono, che ATM dia una
interpretazione molto restrittiva in merito alle due
giornate di permessi aggiuntivi previsti dall’accordo.
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
Con la busta paga di Gennaio 05 l’ATM ha dato
applicazione al CCNL Autoferrotranvieri 2004/2007,
quindi tutti i lavoratori hanno percepito quanto
previsto dal contratto stesso.
Su questo aspetto le organizzazioni sindacali hanno
chiesto un’incontro con ATM, per approfondire
l’argomento e convincere la controparte delle buone
ragioni dei lavoratori.
L’effettiva applicazione è slittata di un mese (era
prevista a dicembre 2004) per effetto dello
scioglimento della riserva posta dalle OO.SS.
firmatarie e avvenuta dopo l’effettuazione della
consultazione referendaria che ha visto la netta
prevalenza dei lavoratori che hanno condiviso e
accettato i contenuti del rinnovo del contratto.
Un’ulteriore nota, che merita una giusta e positiva
valutazione, è l’introduzione di clausole sociali, che
servono a garantire i lavoratori almeno nei diritti
fondamentali e nelle regole contrattuali,
in un
momento di cambiamento delle regole di assegnazione
dei servizi di trasporto pubblico locale.
La firma del CCNL ha lasciato ancora aperti, in
particolare, alcuni problemi sul futuro del Trasporto
Pubblico Locale nella parte che riguarda
l’individuazione delle Istituzioni che devono garantire i
finanziamenti al settore; è chiaro che senza un
capitolo di spesa certo previsto nelle leggi finanziarie
ci potremmo trovare ancora una volta nelle condizioni
che hanno poi determinato i fatti del Dicembre 2003.
Gaspare De Gregorio
Inoltre, come in tutti i contratti, ci possono essere
diversità di interpretazione tra chi deve applicarlo
(le Aziende), e coloro ai quali deve essere applicato.
Anche in questo caso sembrerebbe, dalle prime
Atiemme Filt
5
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Le prime sanzioni di natura amministrativa sono state
impugnate in sede giudiziaria, le stesse consistono in
un multa notificata da ATM ai lavoratori, nonostante i
ricorsi, e dopo un iter interno Aziendale la cui
scorrettezza procedurale è stata fatta rilevare nella
stesura dei ricorsi stessi; la prima udienza si è svolta
il 17.03.2005 ed ha interessato un primo nucleo di
lavoratori su circa 1500.
Sanzioni ai Lavoratori Autoferrotranvieri
scioperi dei giorni 1, 20 e 21 dicembre 2003 e
12 e 13 gennaio 2004
I comportamenti provocatori e privi di responsabilità
tenuti dalle Aziende e dalle loro Associazioni durante
il rinnovo del 2° biennio economico del Contratto
Nazionale 2000/03, determinò una risposta dura, e
inusuale nelle forme di lotta, degli Autoferrotranvieri
di Milano.
Il Giudice competente ha chiesto di unificare la citata
udienza con la successiva, prevista per il 06.04.005,
poiché d'identico contenuto. Seguiranno dettagliate
informazioni in merito.
In un silenzio assordante delle Istituzioni locali e
centrali, unico serio e disponibile interlocutore il
Prefetto di Milano, le imprese, per spazzare via il
contratto nazionale, tentarono l'isolamento degli
autoferrotranvieri.
Per quanto attiene la sanzione notificata dal Prefetto
di Milano per inottemperanza al decreto di
precettazione, dopo l'impugnazione fatta dai
lavoratori su indicazioni e modulistica delle
Organizzazioni Sindacali, ed il successivo incontro in
Prefettura i ricorsi sono al momento in fase di
valutazione da parte del Prefetto il quale, nel citato
incontro, s'impegnò prima di ogni atto esecutivo a
sentire i lavoratori ricorrenti.
Le Aziende per le ferite inflitte alla collettività, a
seguito di quel comportamento, non ebbero formali
sanzioni; ma la città e la società civile, nonostante il
disagio, attribuiranno loro grandi responsabilità
sanzionandoli moralmente, poiché conoscevano la
serietà dei lavoratori autoferrotranvieri milanesi,
conquistata con il loro quotidiano lavoro al servizio
della città.
Infine, al momento, non vi sono notifiche di natura
penale, pur essendo aperta presso la procura della
Repubblica di Milano un'indagine, affidata al
Giudice delle Indagini Preliminari, volta a valutare se
i fatti in esame ravvisino interruzione di pubblico
servizio con le relative conseguenze.
Tuttavia, come già precisato, il collegio legale
sindacale dei penalisti è attivato per le tutele che si
rendessero necessarie.
Imprese e associazioni non hanno imparato quella
lezione, e continuano a non rispettare i lavoratori, ci
riprovano con le recenti provocatorie disdette delle
integrazioni ai trattamenti di malattia, un capitolo che
apre un conflitto carico di rischi.
Ma avremo modo di approfondire, e contrastare, tale
nuova provocazione.
La Filt CGIL in tutta la vicenda delle sanzioni è al
fianco dei lavoratori per un'efficace tutela ricorsuale
e legale. Sollecita i lavoratori a rapportarsi
costantemente con i propri Rappresentanti sindacali
locali per costruire con loro ogni percorso necessario
a rafforzare le iniziative ed uscire vincenti da questa
e da altre prove che ci attendono.
Emilio Savino
Ritornando alle sanzioni; Filt CGIL Fit CISL e Uilt UIL, ai
fini di tutela dei lavoratori, costituirono il collegio
legale unitario che ha dato corso alla impugnazione
delle notifiche di sanzioni amministrative ed è pronto
ad impugnare quelle eventuali di natura penale.
E' stato inoltre costituito un Fondo di Solidarietà che
servirà a finanziare le iniziative di tutela e a sostenere
i lavoratori.
La Commissione di Garanzia per gli scioperi nei
Pubblici Servizi, legge 146/90 e successive modifiche,
a seguito dei richiamati fatti, deliberò la sanzione a
carico dei lavoratori, demandando ad ATM il compito
di notifica ed esecuzione della stessa, come previsto
dalla normativa.
Il Collegio legale sindacale ha come obiettivo, per far
decadere le sanzioni, di far annullare la delibera
della Commissione di garanzia per illegittimità:
trattandosi di scioperi non dichiarati da
Organizzazioni sindacali la normativa in materia
prevede che ogni lavoratore ha diritto di essere
sentito in merito, prima di essere oggetto di sanzioni,
diritto che nella procedura avviata dalla Commissione
non è stato rispettato.
Atiemme Filt
Ultim’ora
La Provincia di Milano ha annullato
l’esito della gara sul Trasporto Pubblico
Locale. Sul prossimo numero di Atiemme
Filt vi forniremo un approfondimento.
6
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
✂
Busta paga
Voci che compongono il listino paga di un Operatore d’Esercizio al Parametro 158 in forza all’ 1-4-1996(*)
Ogni singola voce della retribuzione è contraddistinta da un codice
numerico formato da 4 cifre.
Di queste le ultime 3 identificano lo specifico istituto retributivo (es.
101 retribuzione tabellare, 102 aumenti periodici di anzianità),
mentre la 1^ indica se vi è in corso un pagamento o una trattenuta.
In particolare significa:
1.
pagamento delle competenze del mese o competenze
arretrate riferite all’anno in corso;
2.
pagamento di competenze arretrate riferite agli anni
precedenti;
3.
trattenute del mese in corso o trattenute arretrate riferite
all’anno in corso;
4.
trattenute arretrate riferite agli anni precedenti.
Codici
1101
Importo in euro
704,92
Descrizione
Retribuzione tabellare
1102
147,90
Aumenti periodici di anzianità (APA)
1105
536,60
Indennità di contingenza
1107
37,27
Elementi sostitutivi
1109
46,63
Trattamento Distinto della Retribuzione
1111
20,37
Competenze accessorie unificate
1112
16,53
Indennità sostitutiva di mensa
1119
149,33
1180
59,91
Indennità di guida
1186
51,65
Comp. Produttività Acc. Az. 22/5/96
1199
0,74
1.771,85
Note
Da corrispondere per ogni
biennio di servizio, per un
massimo di 6 scatti, del valore
di € 24,65 ciascuno, a partire
dalle data di effettiva
maturazione
Non utile per il calcolo dello
straordinario
Compenso mensile di produttività
Assegno ad personam CCNL 2000
Retribuzione mensile 13^ - 14^
1182
25,00
Compenso conseguimento progetti di
settore Az. 14/01/04
Non utile per il calcolo dello
straordinario
1184
34,43
Compensazione art. 4 Acc. Az. 27/04/01
Non utile per il calcolo dello
straordinario
1831,28
Totale mese
Atiemme Filt
7
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
✂
La paga oraria si ricava moltiplicando x 14 la
retribuzione mensile, aggiungendo gli importi espressi
ai codici 1182 e 1184, che devono essere moltiplicati
x 12, incrementando il tutto con la gratifica di
produttività (importo semestrale x2 € 826,34).
Retrib. mensile = retribuzione annua : 14 = 1.881,81
Retrib. giornaliera = retribuzione annua : 360 = 73,18
Retrib. oraria = retribuzione annua : 2172 = 12,13
(trattenuta sciopero)
L’ammontare così ottenuto deve essere diviso per le
ore annuali, che nel caso specifico dell’Operatore
d’Esercizio, sono pari a 2172, vale a dire 181 ore
mensili x12 mesi.
I lavoratori che hanno aderito alla previdenza
complementare di categoria, troveranno al cod. 1976
il “contributo Priamo azienda” del valore di € 28,72
(riferito al parametro 158), che ovviamente non va
ad incidere sui conteggi per determinare la paga
oraria e viene poi versato a cura dell’Azienda al
Fondo Priamo, insieme al contributo del lavoratore e
della quota del TFR.
Retribuzione mensile 1771,85 x 14 = 24.805,90
Cod. 1182
25,00 x 12 =
300,00
Cod. 1184
34,43 x 12 =
413,16
Cod. 1129
(Gratifica produttività)
413,34 x 2 =
826,34
Totale retribuzione annua:
26.345,40
Inoltre, per ogni giornata di effettiva prestazione, competono le seguenti indennità o compensi:
Codice
1358
1394
Descrizione
Compenso
Compenso convenzionale a retribuzione maggiorata
Indennità giornaliera di prestazione
Indennità giornaliera di mansione (solo per chi ha maturato 15 anni di anzianità di
servizio)
Indennità giornaliera personale viaggiante (P.V.) e turno avvicendato
1396
1397
15 minuti
€ 0,99
€ 0,52
€ 0,52
E per le giornate domenicali:
1398
€ 5,81
Indennità lavoro domenicale P.V. e turno avvicendato
Infine un buono pasto (ticket) del valore di € 3,10 per ogni giornata di effettiva prestazione, pari ad almeno la
metà del turno programmato.
Codice
Descrizione
Compenso
1362
Magg. ore lav. turno nott. avvicendato (dalle h 22.00 alle 05.00)
20%
€ 2,36
1363
Magg. ore lav. turno nott. fisso (dalle h 22.00 alle 05.00)
30%
€ 3,54
1366
Ore lav. straordinarie feriali
10%
€ 12,65
1370
Ore lav.in fest. naz. pers. turno rot.
20%
€ 14,16
1359
Ore lavorate in mancato riposo
20%
€ 14,16
1319
Magg. lav. stra. mancato riposo
10%
€ 1,00
1346
Ulteriore magg. per prestaz. in riposo
30%
(spetta solo nel caso in cui il riposo lavorato determini una prestazione continuativa
superiore a 6 giorni, cosiddetto 7° giorno)
€ 3,00
1379
maggiorazione ore lavorate in mancato riposo eccedente l’orario contrattuale
€ 1,15
(*) esempio esplicativo e non esaustivo. Nei prossimi numeri verranno prodotti esempi con altre caratteristiche (altre
date di assunzione).
Francesco Morisano - Vincenzo Roberto
Atiemme Filt
8
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Metropolitana
Qui officina
concluderà nel 2030 invece che nel 2008, il rischio è di
mettere in circolazione delle vetture già superate dalla
nuova tecnologia. La sicurezza, la qualità, la regolarità
sono le parole d’ordine che appaiono sulle pubblicazioni
aziendali. Queste parole vengono quotidianamente
smentite dai fatti che avvengono in azienda, rimangono
solo parole scritte ma prive di contenuti.
Le motrici sono ambienti di lavoro.
Nel lontano1980, i macchinisti della linea MM1
informarono le Organizzazioni Sindacali presenti nel
deposito di Precotto dei rischi per la loro salute
conseguenti agli spifferi d’aria presenti nelle cabine di
guida. La Commissione Interna, organo sindacale allora
presente nel deposito, interpellò il Direttore del Servizio
Materiali Rotabili Ferro, l’ufficio tecnico aziendale e i
responsabili dell’officina meccanica i quali valutarono
indispensabile un intervento immediato, ed approntarono
alcune modifiche tecniche ai profili delle porte e la
sostituzione di alcune guarnizioni ormai usurate dal
tempo, ottenendo dei risultati che eliminarono
parzialmente il problema delle infiltrazioni d’aria nelle
cabine di guida.
Quante volte, attendendo un treno della linea M3 nelle
stazioni, abbiamo notato alcuni clienti portare le mani
alle orecchie, cercando di alleviare il rumore prodotto
dall’arrivo del treno. Le R.S.U. M3 in proposito hanno
inoltrato ai responsabili aziendali svariate segnalazioni
per cercare possibili soluzioni al problema. Il rumore
prodotto dai treni in alcune tratte della galleria supera i
valori consentiti dalle normative legislative. Le cause di
ciò probabilmente risiedono
in una errata
progettazione delle parti meccaniche dei carrelli e
della struttura cementificata del piano ferro, è
necessario procedere allo studio di nuovi progetti che
siano in grado di migliorare la qualità ambientale, il
comfort, l’affidabilità, le condizione di lavoro.
L’ambiente di lavoro, la prevenzione della salute, sono
argomenti che necessitano di un confronto quotidiano tra
le parti per essere all’avanguardia come lavoratori e
come Azienda.
Angelo Golin
I delegati sindacali seguirono attentamente le procedure
delle modifiche, segnalarono tempestivamente ai
responsabili aziendali che le motrici, a cui veniva
effettuata la revisione generale, tornavano in
produzione prive delle modifiche precedentemente
eseguite nei depositi. La ragione di ciò, fu detto, era la
mancanza di comunicazione tra i reparti e l’ufficio
tecnico.
Sono passati esattamente venticinque anni e, con molto
rammarico, dobbiamo segnalare che la soluzione a
questo problema appare ancora lontana: non si è
rilevata, in questi anni, la volontà di effettuare una
meticolosa ricerca tecnica in grado di eliminare
definitivamente le cause. Stagionalmente vengono
adottati dei palliativi che hanno lo scopo di tacitare le
giuste lamentele delle RSU della Metropolitana e dei
macchinisti che nella stagione invernale lamentano le
precarie condizioni di lavoro.
Aspettando il “Revamping”
Lo hanno chiamato “Revamping” – ammodernamento delle
vetture –; è il piano industriale che ATM illustrò nel
1999. Consiste nella trasformazione di 56 Unità di
Trazione Linea 1 (composta da 2 motrici e 1 rimorchio
ogni U.d.T.) in lega leggera, precisamente:
• applicazione ai treni di equipaggiamento a
“ciopper” (risparmio energetico);
• installazione impianto di condizionamento comparto
passeggeri;
• trasformazione delle carrozze intercomunicanti;
• porte elettriche con azionamento automatico.
Un investimento di oltre 90 milioni di euro.
Un piano industriale che definimmo importante ed
ambizioso per i lavoratori di Precotto e per gli utenti in
termini di comfort.
Importante perché ATM avrebbe dimostrato di essere
con le proprie risorse umane ed infrastrutture in grado
di realizzare progetti di questa portata.
Ambizioso perché avrebbe dato alla città di Milano
l’immagine di un’Azienda che si rinnova per attrarre
utenza che oggi preferisce spostarsi con la propria auto.
A distanza di cinque anni, dopo diverse riunioni tra le
rappresentanze sindacali e l’azienda per avere
chiarimenti sull’avanzamento del progetto, oggi vi sono in
circolazione 6 U.d.T. realizzate in 4 anni (a regime dal
2003 era previsto il rinnovamento di 8 U.d.T. all’anno).
Viene spontaneo chiedersi: quanto costano?
Nel 2002 ATM si organizza in Divisioni, nuovo dirigente,
Dobbiamo considerare che tutte le motrici del parco
rotabile hanno effettuato la revisione generale e sembra
inconcepibile pensare che non sia stata verificata la
squadratura dei telai delle porte delle cabine, che non
si sia trovata una soluzione alla chiusura
particolareggiata di tutte le fessure con guarnizioni in
silicone, o con l’utilizzo della schiuma poliuretanica dei
pannelli posti sotto il banco di guida. La sostituzione
della scaldiglia ormai vetusta, con un termoventilatore
tecnologicamente innovato e meno costoso, ed una
diversa collocazione della nuova apparecchiatura alle
spalle dell’operatore avrebbero potuto essere soluzioni
in grado di eliminare le cause di questo problema.
Nonostante tutto nell’immaginario dei lavoratori c’è il
“Revamping” (accordo aziendale del 2000 per il
rinnovamento delle vetture) che sicuramente risolverà
alcuni problemi: nel 2008 tutte le vetture dovrebbero
essere rifatte. Un bel sollievo per gli utenti e i lavoratori,
ma anche questo sembra essere il solito miraggio
aziendale visto che, a oggi, sono stati rinnovati solo 3
treni e, di questo passo, il rinnovamento delle vetture si
Atiemme Filt
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Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Gocce
Accordo 14/01/05
nuova strategia; le lavorazioni di smontaggio, grossa
carpenteria, modifiche sul materiale rotabile,
verniciatura delle carrozze, vengono esternalizzate; il
treno entrerà in officina pronto per essere rimontato.
L’esternalizzazione fu una scelta motivata dal fatto che,
oltre alle 56 U.d.T. in lega leggera linea 1. anche le 54
U.d.T. in acciaio linea 1, per le quali il Capo Servizio
nella gestione precedente aveva previsto
l’esternalizzazione della revisione, oggi rientrano in ATM
nella fase di montaggio.
Preso atto delle posizioni di ATM, precisiamo che i
ritardi riscontrati nel completamento e per la
realizzazione del ciclo produttivo individuato sono stati
(e sono tutt’oggi) ascrivibili solo alle inefficienze
aziendali.
Nel luglio 2004, arriva in officina il 1° treno
(Revamping) modificato come chiesto da ATM, pronto
per essere rimontato.
Nel gennaio 2005, su questa U.d.T. sono già state
impiegate più di 17.500 ore di lavoro e il montaggio
non è ancora ultimato. Prima dell’arrivo del “revamping”
per una revisione generale si utilizzavano 13.700 ore
per ogni U.d.T. con tutta l’attività svolta all’interno
dell’officina. Di fronte a questa allarmante situazione la
divisione officine che fa?
A dicembre 2004 presenta al Coordinamento RSU una
proposta di riorganizzazione.
Bisogna rendere l’officina più efficiente!
Come? Creando una nuova figura professionale: il
meccanico! Nascerà dalla fusione tra arredatori e
fabbri. L’azienda definisce questa scelta una “Svolta
epocale”!
Senza spiegare le cause dei forti ritardi e quali elementi
nuovi possano risolvere i problemi riscontrati, senza
nessun cenno sulla programmazione del lavoro,
sull’approvvigionamento di materiali di consumo, sulla
mancanza degli attrezzi da lavoro e di una seria
organizzazione del magazzino!
Se le ore per la realizzazione di una U.d.T. è così
elevata, se a distanza di quattro anni non si è ancora
riusciti a dare una programmazione seria al lavoro, con
tutte le conseguenze che ne derivano, se spesso manca il
materiale di consumo giornaliero e si bloccano le normali
attività lavorative, se alcuni lavoratori sono ancora
sprovvisti della cassetta degli attrezzi o questi sono
insufficienti, viene spontaneo un dubbio: l’obiettivo di
questo gruppo dirigente è quello di far fallire il
progetto Revamping
e esternalizzare
tutte le
lavorazioni?
E dismettere l’officina di Precotto e tutto il suo knowhow?
Se così non è ce lo dimostrino con i fatti perché di parole
ne abbiamo già sentite fin troppe.
Tutti noi ricordiamo le vicende del Dicembre 2004 quando i
lavoratori ATM, esasperati dalle provocazioni
imprenditoriali, si sono visti costretti a scrivere una pagina
particolare della storia dei tranvieri milanesi.
Da quella lotta è scaturito l’accordo di Gennaio 2005 nel
quale, tra le altre cose, è riconosciuto ai lavoratori ATM, un
importo di 25 euro mensili in cambio di maggior efficienza
nelle prestazioni. Anche su quest’accordo l’azienda dà una
interpretazione di parte non riconoscendo l’importo di 25
euro ai lavoratori che nel frattempo sono passati dalla
Formazione Lavoro a tempo indeterminato. Il
Coordinamento RSU ATM, insieme alle OO.SS. firmatarie di
quell’accordo hanno chiesto un incontro urgente per
risolvere la controversia.
Radio-bus
In questo settore nuovo, ed in continua evoluzione, ci sono
alcuni problemi irrisolti che nascono dal tipo di servizio,
certamente diverso da quello più tradizionale del servizio
di linea. L’orario di lavoro, i riposi settimanali, la possibilità
di transitare su servizi di linea, il riconoscimento di indennità
per la vendita dei biglietti, sono gli argomenti che stanno
vedendo il Coordinamento RSU alle prese con una difficile
trattativa con l’azienda che, negli ultimi incontri, sembra
essersi resa disponibile per un possibile accordo.
Priamo
Tra aprile e maggio c.a. tutti i lavoratori iscritti al “ Fondo
Priamo” riceveranno l’estratto conto della propria posizione
individuale, compresa la password personale per accedere
tramite il sito web www.fondopriamo.it alla propria
posizione in qualsiasi momento e verificare il capitale
maturato.
Massa vestiario: un tema da affrontare
Il personale ATM che si reca al magazzino vestiario trova
difficoltà nel ritiro della divisa. Da quando l’attività è stata
esternalizzata si è riscontrata una caduta nella qualità dei
capi e il mancato rispetto dei tempi di consegna degli stessi.
Tutto ciò produce una eccessiva perdita di tempo per i
lavoratori, e la tardata consegna si traduce nel posticipo
della consegna successiva. Questo è un problema cha va
affrontato e risolto quanto prima.
Amianto
Entro il 15 giugno 2005 i lavoratori con “esposizione
qualificata” alle fibre d’amianto dovranno presentare
all’INAIL domanda di riconoscimento di esposizione. Il
principio alla base della concessione del suddetto beneficio
è quello di tutelare, i lavoratori esposti all’amianto per la
sua obiettiva pericolosità, in presenza dei requisiti richiesti,
primo fra tutti l’esposizione ultradecennale. Per ogni
ulteriore chiarimento potete rivolgervi alla nostra sede in
Via San Gregorio 48 – Milano – tel. 026715828.
Alvaro Monzani
Atiemme Filt
10
Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Viabilità
la possibilità che lo stesso possa essere usufruito
anche dagli utenti.
Un mestiere sempre più difficile
Guidare un mezzo pubblico, sia esso tram o autobus, a
Milano diventa ogni giorno più difficile.
Il deposito ATM di via Novara è ubicato nelle
vicinanze dello Stadio Meazza. Parcheggiare è
diventato in generale impossibile e, ogni qual volta vi
è una manifestazione sportiva, assolutamente
impensabile. Le vie adiacenti diventano con
parcheggio a pagamento o solo per i residenti e i
tranvieri non sanno più dove mettere la macchina.
Questo comporta che, nella maggioranza dei casi, i
colleghi in turno, per non ritardare il servizio,
parcheggiano in divieto collezionando multe.
Sarebbe opportuno dotare i lavoratori di pass, per
posteggiare l’auto quando si fanno i turni serali o
mattinali e lavorare tranquillamente senza trovar
brutte sorpresa a fine turno.
Mauro Baroni
L’alto tasso d’inquinamento dell’aria cittadina,
provocato anche dall’eccessiva produzione di fumi di
scarico delle auto che circolano, è una delle ragioni che
mettono in grande evidenza l’importanza e
l’opportunità di incentivare il trasporto collettivo per
muoversi in città.
Ma sembra che gli ultimi provvedimenti presi dalla
Giunta Milanese vadano esattamente nella direzione
opposta.
L’uso delle corsie riservate ai tram anche da parte di
taxi e di altri ha reso il lavoro dei tranvieri più
difficoltoso in quanto costringe i conduttori ad
incolonnamenti nel traffico, con gravi perdite di tempo.
Hanno assicurato di aver installato dei semafori
“intelligenti”, ma non hanno detto che, oltre ad essere
intelligenti erano un po’ “distratti”: a volte si
dimenticano di segnalare la barra del verde per i
tram!
Riscaldamento posto guida
Un tema molto sentito e sempre
trascurato
dall’A.T.M. è il problema del riscaldamento per il
conducente all’interno del posto guida.
Per aumentare i posteggi per le auto private hanno
ristretto le carreggiate riducendo lo spazio per lo
scorrimento dei veicoli e creando, di conseguenza,
delle strozzature che provocano incolonnamenti e
rallentamenti.
Nonostante le R.S.U. locali si siano sempre
impegnate a segnalare e sensibilizzare i
responsabili aziendali, questo problema importante
si continua ad affrontare con procedure inadeguate
e sempre in ritardo.
Il risultato complessivo è quello di rendere il trasporto
locale lento e incapace di soddisfare le esigenze di
mobilità della clientela. La velocità media tende a
diminuire e questo fatto rappresenta un forte
disincentivo all’uso del mezzo pubblico. In ogni
sondaggio o indagine però il problema del traffico
risulta sempre al primo posto tra quelli denunciati dai
cittadini ed è evidente che un trasporto pubblico più
efficace ed efficiente potrebbe essere il modo corretto
per cercare di affrontare seriamente questo problema
sempre più grave.
La cosa che maggiormente
sgomenta è il persistere
nell’acquisto di vetture che
nascono già con questo tipo
di problema, oltre a quello
della climatizzazione in
estate, di cui fanno le spese
sia i lavoratori, in termini di
salute, che gli utenti.
Le procedure di appalto
per la manutenzione di tali
impianti si svolgono ogni
anno con cronico ritardo e con risultati deludenti.
Giuseppe Longhin
E la macchina dove la metto?
Quando in qualche caso la manutenzione è stata
fatta dagli operai Atm, è emerso il problema dei
ricambi, nonché della mancanza di personale.
Al fine di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e per
ridurre la congestione del traffico è opportuno che il
Mobility Manager aziendale studi un’alternativa
praticabile per coloro che oggi sono obbligati ad
usare la propria auto per gli spostamenti casa-lavoro
in quanto i turni di servizio non consentono l’utilizzo del
mezzo pubblico. Non sarebbe male studiare un sistema
di trasporto collettivo in quelle ore per i tranvieri, con
Atiemme Filt
Speriamo che in futuro l’Azienda comprenda che
questo problema influisce soprattutto sulla sicurezza
del servizio in quanto l‘efficienza dei conducenti
subisce una significativa limitazione.
Antonio Montuori
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Anno 1 - n. 1 - Aprile 2005
Comitato Permanente Antifascista
contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano
Sezione ANPI – ATM Milano
ANPI – FIAP – ANPPIA – ANED
Corpo Volontari della Libertà
Organizzano
Mercoledì 13 Aprile 2005
alle ore 14.00
presso il Deposito di Teodosio
L a m an i f e st azi o n e p er r i c ord ar e
g li sc iop er i d el 1943
Comm em or ar e i m art iri e i
d eport at i d ei tranv i er i m ilanesi
R i n no va r e la m em or i a d el l a L i b eraz i o n e
n e l s e s s an t e s im o an n iv er s ari o .
La Filt CGIL invita tutti i lavoratori a partecipare
Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia.
Supplemento al n. 45 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Cristina Amidani, Francesco Morisano.
Hanno collaborato: Mauro Baroni, Antonino Cortorillo, Gaspare De Gregorio, Angelo Golin, Giuseppe
Longhin, Antonio Montuori, Alvaro Monzani, Francesco Morisano, Vincenzo Roberto, Emilio Savino
Progetto Grafico: Marzia Passarotti.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano – Tel. 026715823 – 02/6715831
Fax 0266987098
e-mail: [email protected]
sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt
Numero chiuso il 4 aprile 2005 – stampato in proprio.

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