Atiemme - FILT CGIL Lombardia

Transcript

Atiemme - FILT CGIL Lombardia
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A
Segreterie Territoria
li
COORDINAMENTO
RSU ATM
Societarizzazione
e Gare
AVVIATE LE PROC
EDURE
PER LA PROCLAMA
ZIONE
DELLO
SCIOPERO
Periodico della FILT CGIL Milano
Anno 3 - n. 10– Marzo 2007
Seicento parole
SOMMARIO
Societarizzazione e gare
pag. 2
Seicento parole
Societarizzazione e gare
pag. 3
8 Marzo
La storia sta prendendo un brutta piega
Dall’incontro
svolto, in materia, il giorno
14.03.2007 tra il Comune di Milano, proprietario di
ATM, e le Organizzazioni Sindacali Confederali
CGIL CISL UIL e di Categoria FILT, FIT, UILT è emerso
uno scenario sul cui sfondo si delinea inevitabilmente
l’azione sindacale conflittuale che FILT, FIT, UILT
promuoveranno per tutelare i lavoratori e la città.
Scegliere per le donne, gli uomini,
le famiglie, la società
8 marzo
pag. 6
Mondo A.T.M.
La formazione professionale
Dal citato incontro è emerso in estrema sintesi
quanto segue:
Assegni familiari
Progressioni di carriera
Il Comune di Milano non ha ancora una propria
valutazione compiuta sul processo di societarizzazione deliberato e lasciato in mano alla
gestione di ATM, senza indirizzi operativi, i quali
dovranno essere prossimamente definiti.
Informativa ai lavoratori ATM sul
Trattamento di Fine Rapporto
(T.F.R.)
pag. 14
Previdenza
Il processo societario avanza, le scelte vengono
assunte, con problemi in crescendo, e la proprietà
comunale che fa? ……..Studia gli indirizzi!
Fondo Priamo: istituito il nuovo
comparto garantito
pag. 15
Gocce
Mentre la proprietà comunale afferma che ha allo
studio il come effettuare l’effettivo trasferimento del
Personale alla ATM Servizi S.p.A., nonché la definizione dell’assetto del gruppo e della collocazione
al suo interno delle società che lo costituiscono.
Transazione TFR
Finanziaria 2007 Mezzi pubblici
gratis per chi rottama
Smog a Milano
ATM Servizi S.p.A., prima che il Comune e il “Gruppo” abbiano delineato quanto sopra e le scelte
associative, unilateralmente decide la sua politica
aziendale associandosi ad ASSTRA e rompendo
l’unicità associativa del “Gruppo” stesso, considerando che ATM S.p.A è rimasta in Assolombarda.
Quale prospettiva per operai e impiegati che al
completamento di ATM Servizi S.p.A. si troverebbero in un’associazione tipicamente industriale?
È legittimo chiedersi rispetto a tali comportamenti
della proprietà e dell’impresa in quale mondo
industriale, produttivo, di mercato, vivono questi
“imprenditori prestati alla politica”.
Nelle loro aziende si comporterebbero cosi?
Nell’azienda dei milanesi, l’ATM, lo stanno invece
facendo!
In merito alle gare in area urbana dall’incontro in
Atiemme Filt
2
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Comune, che è stazione appaltante per l’assegnazione dei servizi in area urbana e su 32 Comuni di
interessati ai servizi definiti di area urbana, non sono emerse risposte alle richieste di garanzie per i
lavoratori formulate dalle OO.SS.
8 Marzo
Scegliere per le donne, gli
uomini, le famiglie, la società
Cosi come non sono stati esplicitati tempi per l’effettuazione delle gare; non c’è stata risposta alla
domanda del Sindacato: in assenza di gare che
senso ha societarizzare? Il Comune aveva deliberato
la societarizzazione in funzione dell’effettuazione
delle gare .
L’8 marzo per le sindacaliste della Filt CGIL Milano
Lombardia, non è stata solo l’occasione per
festeggiare la festa delle donne, ma anche un
momento per fare il bilancio su come in questi anni
si sono affrontati i problemi legati alle pari
opportunità e per rilanciare le iniziative delle
politiche sulla conciliazione
dei tempi, che spesso
vengono,
erroneamente,
ritenute ad appannaggio
delle donne e invece sono
d’interesse di tutti.
Il sindacato ha registrato assenza di risposte e vaghezza da parte della proprietà comunale in ordine alla richiesta sindacale di
non procedere alla cessione di
circa 200 colleghi collocati
sui lotti 2 “Monza/Brianza” e
4 “Melegnano” facenti capo ai
depositi Monza/Salmini
interessati nei prossimi mesi di
luglio e novembre,
all’assegnazione dei citati lotti
ai gestori vincenti da parte
della Provincia, a seguito
della decisione del Tribunale
Amministrativo Regionale sui
ricorsi pendenti promossi dai
gestori vincenti.
Ancora oggi il peso della
gestione
della
famiglia
ricade, per la maggior parte
dei
casi,
sulle
donne.
Nonostante
la
legge
53/2000 abbia parificato i
diritti sui congedi parentali
tra i genitori, sono ancora una
percentuale minima gli uomini che hanno usufruito
delle aspettative, sia per un problema culturale ma
anche di possibilità economiche, poiché la
contrattazione solo in rari casi (vedi ad esempio
ferrovie) si è occupata di integrare la legge,
rendendo effettivamente possibile la conciliazione
dei tempi.
La posizione di FILT FIT UILT è chiara ed ufficiale,
non accetteranno, e sarà conflitto, se in presenza di
assunzioni, necessarie per le note carenze d’organico e per i provvedimenti d’emergenza ambientale,
contestualmente colleghi di lavoro lascino ATM per
essere assorbiti da altri gestori.
Purtroppo è emerso che anche quando sembra si
possa portare avanti una contrattazione di questo
tipo, non mettendola concettualmente a pari titolo
tra gli argomenti di una piattaforma, la si
abbandona, perdendo anche i fondi che sono messi
a disposizione per trovare e
incentivare formule di orario di
lavoro che favoriscano la
conciliazione dei tempi.
Per essere chiari il problema sarà degli 8500 lavoratori di ATM che saranno chiamati a scendere in
lotta a sostegno dei colleghi di Monza e Salmini.
Meditino tutti gli attori istituzionali e aziendali ognuno dei quali è stato per tempo avvisato, si attivino
perchè è già luglio!
Rispetto a quanto registrato nel corso dell’incontro,
peraltro chiuso senza fissarne di nuovi, se non si verificheranno significative inversioni di tendenza il
conflitto sarà inevitabile. Il Comune è stato già avvisato al termine dell’incontro.
Spesso
questi
argomenti
vengono lasciati solo alla
sensibilità delle parti, così può
Emilio Savino
Atiemme Filt
Segue a pagina 5
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Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Segreterie Territoriali Milano
Coordinamento R.S.U. ATM
Milano, 23 marzo 2007
Spettabile Direzione
ATM S.p.A.
Foro Buonaparte 61
20121 - Milano (MI)
Spettabile Direzione
ATM SERVIZI S.p.A.
Via Ricasoli, 1
20121 - Milano (MI)
Osservatorio sui conflitti Sindacali nel settore dei Trasporti –
C/o Ministero dei Trasporti
Piazza Croce Rossa, 1
00100 - ROMA
Commissione Nazionale Garanzia - Legge 146/90
Via Po, 16/A
00100 – ROMA
Alla Prefettura di Milano
Oggetto: Procedura raffreddamento, per le Aziende ATM S.p.A. – ATM Servizi S.p.A. di Milano, a norma delle
leggi 146/90 – 83/2000 e della delibera 02/13 della Comm. Garanzia - Provvis. Regolamentazione
dello sciopero nel Settore TPL.
Le OO.SS. FILT CGIL FIT CISL UILT UIL, in costanza dell’esito negativo degli incontri avuti in sede di proprietà Comune di Milano – in data 14.03.2007 e in data 23.03.2007 nella sede delle richiamate imprese, in merito alle
problematiche afferenti il processo di Societarizzazione di ATM S.p.A., congiuntamente al Coordinamento RSU,
aprono la procedure di raffreddamento per le Aziende citate in oggetto.
Motivano tale decisione con le seguenti argomentazioni:
Il processo di Societarizzazione di ATM S.p.A. avviato in data 01.01.07, secondo le procedure di cui all’art.47 della
legge 428/90 con modalità di scorporo e a mezzo di trasferimento di Personale a titolo definitivo (cessione di ramo
d’azienda) e a titolo temporaneo (affitto di ramo d’Azienda), processo ad oggi non completato, ne si conoscono i tempi
della sua definizione, determina tra l’altro procedure di mobilità del personale tra le Società non chiare e non
contrattate, assenze di garanzie per i lavoratori ed indeterminatezza per il futuro dei servizi erogati alla città.
La societarizzazione ha dato luogo al frazionamento della rappresentanza datoriale che determina problematiche di
confronto tra le parti in assenza di politiche del Personale coordinate e precarietà nelle relazioni sindacali, con
conseguenze rilevanti per imprese che erogano servizi alla collettività.
Assenza del Piano Industriale di gruppo che definisca il ruolo di ogni impresa all’interno dello stesso e nel quale siano
contemplate le garanzie di ogni ordine per i lavoratori.
Inaccettabile organizzazione delle manutenzioni di mezzi e reti riconfigurata dall’impresa con una inadeguatezza
foriera di inaffidabilità del sistema di trasporto e sprofessionalizzante per i lavoratori, i quadri e i tecnici addetti.
Assenza di garanzie per il personale ATM Servizi S.p.A. interessato al trasferimento, nei prossimi mesi di luglio e
novembre c.a., presso altro gestore in costanza dell’assegnazione delle gare dei lotti Provinciali 2 e 4 attinenti i servizi
di Trasporto Pubblico Locale.
Assenza di adeguata ed esauriente informazione al sindacato, rispetto al proliferare di partecipazioni societarie in altre
aziende, alcune delle quali mettono in discussione processi lavorativi interni.
Si resta nell’attesa di comunicazioni in merito.
Distinti saluti.
Il Coordinamento R.S.U. ATM
Atiemme Filt
Le Segreterie Territoriali Milano
4
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Continua da pagina 3
capitare, come è successo in
DHL, che un buon lavoro, che
potrebbe
aprire
delle
opportunità se si giungesse ad
un accordo, viene invece perso
perché cambia la controparte
e viene meno la sensibilità al
tema, disperdendo così tempo e impegno.
Quanta
contrattazione
abbiamo fatto perché il
part-time, oltre che uno
strumento ad uso solo
datoriale, divenga
una
modalità flessibile che vada
incontro a problemi quali la
maternità/paternità o l’assistenza famigliare?
Dare l’opportunità ai lavoratori e lavoratrici di
conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia,
oltre a migliorare la qualità della vita, significa
anche un ritorno economico, non dovendo trovare
soluzioni alternative spesso dispendiose (baby sitter,
badanti….).
Mettere al centro la famiglia in una società vuol
dire fare delle politiche concrete, non solo formali,
ma che consentano realmente di crearla e di
poterla gestire, anche nei momenti di difficoltà
tenendo conto della diversa composizione che nel
tempo
il
nucleo
familiare può avere.
In una società dove i/le
lavoratori/trici si trovano in
un mercato del lavoro che
chiede
una
sempre
maggiore disponibilità di
tempo e flessibilità, dove si
rimane soli nel gestire le
problematiche
familiari
(genitori separati, parenti
portatori di handicap….),
c’è bisogno di richiamare
alle responsabilità tutte le
parti sociali e la comunità.
L’attivo delle compagne
della Filt Milano e
Lombardia chiede che
venga data non solo
pari dignità a questi
temi
nella
contrattazione
sia
nazionale
che
aziendale, ma che
siano sempre presenti
nella sensibilità e nelle
scelte delle priorità che
il
sindacato
deve
assumere.
Non si può pensare che i
problemi dei lavoratori/ci
trovino
solo
soluzioni
salariali. Esiste tutto un
ambito di contrattazione,
che va dalla gestione degli
orari alle politiche sociali,
da affrontare con le parti
datoriali
e
i
livelli
istituzionali che permettono
un miglioramento sensibile
della qualità della vita e
che soprattutto non fanno
sentire le persone isolate e impotenti.
Scegliere questi temi
serve alle donne, agli
uomini, alle famiglie,
alla società che mette
così al centro valori di
carattere universale. Si
tratta
però
di
“scegliere”
non
di
“aggiungere” richieste,
poiché solo scegliendo
si compie il percorso di
valorizzare la differenza tra un obiettivo ed un
altro.
Esistono strumenti che non sfruttiamo a pieno, dalla
legge 53/2000 alla legge 125/91, ai fondi europei
messi a disposizione per favorire la conciliazione dei
tempi. Quanta contrattazione è stata fatta su questo
versante ad esempio per favorire la realizzazione di
asili nido aziendali?
Atiemme Filt
L’impegno delle donne e degli uomini nella Filt e
nella Cgil deve sempre essere quello non solo di
inserire le richieste nelle piattaforme, ma di
portarle a compimento negli accordi finali.
Marisa Moi
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Anno 3 - n. 10 – MArzo 2007
8 marzo
Mondo A.T.M.
La condizione della donna è sempre stato un indice
chiaro del grado di sviluppo illuminato di qualsiasi
società, a partire dai tempi antichi sino ad oggi.
Siamo nel 2007, e ancora accadono episodi di
violenza alle donne, purtroppo non sempre puniti in
modo adeguato. Ironicamente la parola “donna”
deriva dal latino “domina” (padrona), ma noi donne
siamo sempre state poco “padrone”.
La formazione professionale
Nelle pagine curate da ATM sul quotidiano
gratuito
“City”
di
Milano
campeggia
periodicamente la pubblicità che recita “Lo sapevi
che Atm… assume, addestra e forma il suo
personale?”. Sicuramente l’impegno nel campo
della formazione professionale è un aspetto
importante al fine di garantire una crescita della
qualità del servizio offerto sia all’utenza, sia per
rispondere in tempi ragionevoli a tutte le esigenze
informative interne.
Tuttavia, sarebbe importante investire sulla
qualificazione di tutto il personale. Infatti,
l’azienda seleziona in modo unilaterale il tipo di
formazione, le modalità di svolgimento, le
caratteristiche dei corsi senza un confronto con i
diretti interessati, cioè i lavoratori stessi e le
OO.SS.
L’offerta formativa viene rivolta per lo più ai livelli
medio-alti, mentre sarebbe il caso di mettere
mano in questo settore in modo che tutto il
Le donne nella storia italiana, se si eccettuano gli
ultimi decenni o rare personalità celebri, sono state
una sorta di lato oscuro della luna: presenti ed
agenti, ma invisibili, destinate ad un ruolo puramente
domestico.
La comparsa massiccia delle donne nel mondo del
lavoro infatti, costituisce la grande novità della
società italiana a partire dagli anni sessanta.
La loro storia è anche la storia della
modernizzazione del nostro paese, processo di cui le
donne sono state soggetto e oggetto al tempo
stesso.
Le donne, diventano rapidamente protagoniste del
cambiamento in tutti i campi sociali e professionali,
ma proprio per questo, sono costrette nella vita
privata ad abbandonare i ruoli tradizionali e ad
inventare nuovi modelli di esistenza.
La loro vita cambia e parallelamente si manifesta
una tumultuosa crescita di un paese che sta
diventando democratico, industriale, partecipe del
fervore culturale e artistico del moderno occidente.
La tua tranquillità
Graziella Calaprice
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Atiemme Filt
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Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
personale possa accedere alla formazione e non solo
lavoratori con alta specializzazione o che lavorano in
settori specifici.
Inoltre, per i livelli medio-bassi - quando si ha la
fortuna di essere inseriti in percorsi formativi - viene
svolta al massimo una formazione di base, volta al
solo addestramento/aggiornamento delle conoscenze
utili per lo svolgere delle mansioni assegnate e nulla
più.
Assegni familiari
Dal 1 gennaio 2007 la legge finanziaria 2007
legge 296/06 art. 1 comma 11, ha rideterminato
i livelli di reddito e gli importi relativi ai nuclei
familiari con riferimento ai nuclei familiari con
entrambi i genitori e almeno un figlio minore in cui
non siano presenti componenti inabili nonché ai
nuclei familiari con un solo genitore e almeno un
figlio minore. Sono state pertanto rielaborate le
seguenti tabelle utili per la corresponsione degli
assegni familiari dal mese di gennaio 2007.
La formazione del personale e la sua qualificazione
dovrebbe essere un fattore centrale per giudicare la
qualità complessiva del lavoro in ATM. Tutti i
lavoratori dovrebbero essere inseriti in progetti
formativi, poter partecipare a corsi di aggiornamento
in orario di lavoro realizzati da personale aziendale e
laddove non fosse possibile rivolgersi agli Enti esterni,
poter fruire di congedi formativi retribuiti, ecc. in modo
da prevenire fenomeni di obsolescenza professionale,
particolarmente rilevante nei settori dove c’è un
elevato livello di sviluppo tecnologico, normativo, ecc.
Assegno per il nucleo famigliare
senza presenza di soggetti inabili
1 componente oltre che ai genitori (o il genitore):
Fino a 12.500 euro di reddito familiare:
Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 9,3 euro
per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a
partire da 12.500 e fino a un reddito di 24.000; oltre
24.000 l’importo decresce di 0,5 euro per ogni 100
euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di
40.000; oltre 40.000 l’importo decresce di 2,3 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad
azzerarsi.
Non è un problema da poco ed è anche imponendo
una serie di condizioni che ci aiutino a migliorare la
qualità della vita e del lavoro che possiamo
contribuire a risolvere problemi, quali ad esempio il
mobbing, che si fanno sempre più stringenti nella
nostra società.
Fortunato Lania
2 componenti oltre che ai genitori (o il genitore):
Fino a 12.500 euro di reddito familiare:
3.100 euro
Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 13 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire
da 12.500 e fino a un reddito di 29.000; oltre 29.000
l’importo decresce di 0,9 euro per ogni 100 euro di
maggior reddito familiare fino a un reddito di 40.000;
oltre 40.000 l’importo decresce di 3,1 euro per ogni
100 euro di maggior reddito familiare fino ad
azzerarsi.
Testo Unico
ACCORDI ORARI
di A.T.M. S.p.A.
linee di superficie urbana
linee metropolitane 1, 2, 3
linee di superficie interurbana
3 componenti oltre che ai genitori (o il genitore):
Fino a 12.500 euro di reddito familiare:
4.500 euro
Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 11,5 euro
per ogni 100 euro di maggior reddito familiare a
partire da 12.500 e fino a un reddito di 34.700; oltre
34.700 l’importo decresce di 1,4 euro per ogni 100
euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di
40.000; oltre 40.000 l’importo decresce di 4,8 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad
azzerarsi.
Chiedilo
al tuo delegato d’impianto
Atiemme
1.650 euro
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Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
A decorrere dal 1° gennaio 2007 gli importi degli
assegni per tutte le altre tipologie di nuclei con figli
vengono rivalutati del 15 per cento. L’INPS dovrà
quindi anche in questo caso recepire la rivalutazione
e ripubblicare tutte le altre tabelle.
4 componenti oltre che ai genitori (o il genitore):
Fino a 12.500 euro di reddito familiare:
6.000 euro
Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 5 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da
12.500 e fino a un reddito di 21.300; oltre 21.300
l’importo decresce di 10,5 euro per ogni 100 euro di
maggior reddito familiare fino a un reddito di 36.100;
oltre 36.100 l’importo decresce di 19,6 euro per ogni
100 euro di maggior reddito familiare fino ad un reddito
di 45.000; oltre 45.000 l’importo decresce di 6,2 euro
per ogni 100 euro di maggior reddito fino ad azzerarsi.
Le Tabelle potranno essere ulteriormente rimodulate
con decreto interministeriale del ministro per le
politiche per la famiglia, e del ministro del lavoro e
della previdenza sociale, di concreto con il ministro
della solidarietà sociale e con il ministro
dell’economia e delle finanze. Restano fermi i criteri
di rivalutazione dei livelli di reddito familiare di cui
l’articolo 2, comma 12, del decreto-legge 13 marzo
1988, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge
del 13 maggio 1988, n. 153 che saranno applicati a
decorrere dal 2008.
5 componenti oltre che ai genitori (o il genitore):
Fino a 12.500 euro di reddito familiare:
7.500 euro
Oltre 12.500 euro: L’importo decrescente di 7,5 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare a partire da
12.500 e fino a un reddito di 21.300; oltre 21.300 l’importo decresce di 11,2 euro per ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino a un reddito di 36.100; oltre
36.100 l’importo decresce di 1,6 euro per ogni 100 euro
di maggior reddito familiare fino ad un reddito di
39.000; oltre 39.000 l’importo decresce di 25 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito fino ad un reddito di
45.000; oltre 45.000 l’importo decresce di 8,8 euro per
ogni 100 euro di maggior reddito familiare fino ad
azzerarsi.
Un’importante aggiunta riguarda i nuclei con più di
tre figli di età minore di 26 anni: in tali casi sarà
possibile includere nel nucleo familiare ai fini
dell’assegno anche i figli di età minore a 21 anni se
studenti o apprendisti. Ad esempio, se nel nucleo
sono presenti un figlio di 16 anni, un figlio di 18 anni,
un figlio di 20 anni studente e un figlio di 23 anni,
questi sono più di tre potendo contare anche il
soggetto di 23 anni: ai fini dell’assegno al nucleo
potrò invece contare solo i primi tre figli perché di
età inferiore a 21 anni. Nella disciplina oggi vigente
è possibile considerare solo il figlio di 16 anni.
Esempio 5. Lo stesso lavoratore dipendente del
precedente “esempio 1” con moglie e figlio minore
a carico in nucleo monoreddito con retribuzione lorda
Assegno AGGIUNTIVO
per nuclei con UN SOLO genitore
3 componenti oltre al genitore:
Fino a 14.500 euro di reddito familiare:
1.000 euro
Oltre 14.500 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo
decresce di 8,6 euro per ogni 100 euro di maggior
reddito familiare a partire da 14.500 fino ad azzerarsi.
4 componenti oltre al genitore:
Fino a 14.500 euro di reddito familiare:
1.000 euro
Oltre 14.500 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo
decresce di 1,5 euro per ogni 100 euro di maggior
reddito familiare a partire da 14.500 fino a 53.000;
oltre a 53.000 l’importo dell’Assegno aggiuntivo decresce
di 1,4 euro per ogni 100 euro di maggior reddito
familiare fino ad azzerarsi.
5 componenti oltre al genitore:
Fino a 21.300 euro di reddito familiare:
1.550 euro
Oltre 21.300 euro: L’importo dell’assegno aggiuntivo
decresce di 1,6 euro per ogni 100 euro di maggior
reddito familiare a partire da 21.300 fino a 56.000;
oltre a 56.000 l’importo dell’Assegno aggiuntivo decresce
di 2,5 euro per ogni 100 euro di maggior reddito
familiare fino ad azzerarsi. .
Atiemme Filt
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Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Progressioni di carriera
fiscale mensile pari a 16.800 euro. Con le norme
oggi in vigore avrebbe un assegno familiare mensile
pari a 92,45 euro mensili. Dal 1° gennaio 2007 il
suo assegno al nucleo familiare sarà pari a 104,17.
Il 19/11/02 è stato sottoscritto un accordo che
eliminava la pratica dei concorsi per le progressioni
di carriera sistema complesso e costoso, ATM
rimarcava spesso alle OO.SS. come fonte di spreco
di risorse e di lungaggini per la copertura di posti
vaganti e non solo.
Esempio 6. Lavoratore dipendente senza coniuge
con 3 figli di 17, 19 e 21 anni e retribuzione annua
di 18.000 euro: il suo assegno mensile 2006 è pari a
54,23 euro, mentre dal 1° gennaio 2007 salirà a
94,87 euro, anche se continuerà a non poter
computare i due figli maggiori in quanto il nucleo non
supera il totale di tre figli.
L’accordo sottoscritto da la facoltà ad ATM di
effettuare il passaggio al livello superiore mediante
la compilazione di una scheda di valutazione di tutti
i lavoratori interessati, di conseguenza chi ha i
migliori requisiti in base alla compilazione delle
schede da parte dei “superiori” passa al parametro
più alto, senza perdita di tempo.
Esempio 7. Lavoratore dipendente senza coniuge
con 4 figli di 17, 19, 21 e 24 anni e retribuzione
annua di 22.000 euro. Il suo assegno mensile fino al
2006 è di 23,24 euro, potendo conteggiare il solo
figlio minore. Dal 1° gennaio 2007 il suo assegno
avrà un’impennata e salirà a 313,53 mensili,
potendo fruire della nuova tabella con tre figli più
l’importo aggiuntivo.
La modifica si era resa necessaria in quanto le
organizzazioni sindacali, non potendo più garantire
ai lavoratori la trasparenza dei concorsi,
preferirono un metodo che dava tutta la
responsabilità all’azienda di scegliere tra i
lavoratori i migliori, pensando che con il nuovo
sistema ATM si responsabilizzasse e praticasse il
metodo della meritocrazia e non quello clientelare
poichè ATM considerava responsabile il sindacato di
ogni “clientela”.
Da quest’ultimo esempio notiamo come situazioni
particolarmente gravose, precedentemente
penalizzate o non coperte, vedano in alcuni casi
sanare quella che per decenni è stata la
contradditoria politica per la famiglia.
ATM riteneva che la responsabilità di ciò che
accadeva nei concorsi fosse del sindacato ma, forse,
ne era l’unica artefice decidendo in anticipo chi
avrebbe dovuto vincere il concorso.
Per una buona applicazione di questo accordo era
necessario che si
verificasse un fattore
indispensabile: la possibilità che tutti i lavoratori
potessero essere messi nelle stesse condizioni. Si
sarebbero dovuti tenere corsi formativi che
sviluppassero e/o migliorassero le loro capacità e
conoscenze, purtroppo ciò non è avvenuto, anzi
l’azienda, con il passare degli anni, ne ha
approfittato utilizzando a suo piacimento il
passaggio di livello ed in alcuni casi sono avvenuti
passaggi addirittura senza che i superiori diretti ne
sapessero nulla.
Solo nei primi tempi l’accordo ha trovato una
applicazione corretta ma le cose ben presto hanno
preso una brutta piega e si è iniziato a procedeva
alle promozioni senza chiarire il criterio con cui
venivano valutati coloro che avevano titolo.
Atiemme Filt
9
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
A volte sono state create
posizioni inutili spostando
persone da un posto
all’altro allo scopo di
soddisfare le esigenze di
alcuni, spesso con esiti
negativi
sia
per
la
produzione
che
per
l’organizzazione, in alcuni
casi addirittura senza che la
persona individuata avesse
la conoscenza necessaria
per il lavoro di cui si sarebbe dovuto occupare né la
capacità di gestire le risorse umane, rapportandosi
con i lavoratori in modo maldestro alla stregua di un
padrone che comanda non come un superiore che
gestisce.
Ribadendo
che
le
organizzazioni sindacali
non devono entrare nella
gestione
delle
progressioni di carriera
dei lavoratori, ritengo
però
necessario
che
facciano una valutazione
di come è stato applicato
questo
accordo
e
chiedano che vengano
esplicitati quali sono i
criteri che l’azienda utilizza per effettuare le
valutazioni (come vengono stilate le graduatorie)
perché è compito dei sindacati l’opera di controllo
nell’interesse di tutti i lavoratori.
Gerardo Carbone
Informativa ai lavoratori ATM sul Trattamento di Fine Rapporto
(T.F.R.)
A seguito dell’emanazione del Decreto Ministeriale del 30 gennaio 2007, sulla destinazione del T.F.R. maturando
dal 1° gennaio 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 1.2.2007, tale Decreto prevede che il conferimento
mediante scelta esplicita del TFR avvenga tramite gli appositi moduli sotto riportati entro il 30 giugno 2007, o
entro 6 mesi dalla data di assunzione, i lavoratori devono decidere se conferire il TFR:
Ad una forma di previdenza complementare
* Fondo pensione negoziale (Priamo per i lavoratori Autoferrotranviari)
Per avere diritto alla contribuzione prevista dalla contrattazione collettiva ovvero il 2% di
contributo del datore di lavoro e il 2% del lavoratore occorre iscriversi con apposita modulistica di
Priamo ( da consegnare ad ATM contemporaneamente al modulo di adesione a Priamo anche il il
modulo ministeriale TFR1 o TFR2 ).
* Fondo pensione aperto ( non è prevista la contribuzione collettiva del datore di lavoro)
* Piano pensionistico individuale ( non è prevista la contribuzione collettiva del datore di lavoro)
* oppure mantenerlo in Azienda, che dovrà poi trasferirlo all’INPS, in questo caso la scelta potrà
essere revocata in qualsiasi momento, aderendo ad una forma di previdenza complementare.
* oppure avvalersi dell’opzione di scelta tacita, in tale circostanza si ribadisce a tutti i
lavoratori che nel periodo fino al 30.06.2007 che non esprimono nessuna volontà a decorrere
dal 1° luglio 2007 il TFR maturando verrà trasferito al fondo pensione di Categoria Priamo nel
Comparto Garantito.
•
I lavoratori già iscritti al fondo pensione Priamo che alla data del 31.12.2006 già destinavano il 100%
del proprio TFR sono esclusi dalla compilazione del modello ministeriale.
•
Il TFR maturato in azienda fino al 31.12.2006 continuerà invece a rimanere presso l’azienda
Francesco Morisano
Atiemme Filt
10
Anno 3 - n. 10 – Marzo 007
Matricola n. …………………
TFR 1
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
(articolo 8, comma 7, decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252)
MODULO PER I LAVORATORI ASSUNTI ENTRO IL 31 DICEMBRE 2006
Il/La sottoscritto/a ………….......……………....................................................................................,
nato/a a.....................................il.....................,codice fiscale ................................................................,
dipendente della Azienda Trasporti Milanesi SpA o Azienda Trasporti Milanesi Servizi SpA
Compilare solo la sezione alla quale il lavoratore appartiene
Sezione 1 da compilare se il primo
rapporto di lavoro è successivo al
28/04/93 e non si è iscritti a un
fondo pensione
Da scegliere se si vuole
aderire ad un fondo
SEZIONE 1
Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data successiva al 28
aprile 1993, che alla data del 31.12.2006 non versino il trattamento di fine
rapporto ad una forma pensionistica complementare
con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto
legislativo n.252/2005
DISPONE
a1 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a
decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente, alla seguente
forma pensionistica
complementare…………..………………………………………....…........................
alla quale il sottoscritto ha aderito in data ...../...../….;
Allega: copia del modulo di adesione
Da scegliere se si vuole
mantenere il TFR in azienda
Sezione 2 da compilare se si è
già iscritti a un fondo a cui si
versa una parte del TFR
Da scegliere se si vuole
lasciare il TFR residuo in
azienda
Da scegliere per destinare al
fondo tutto il TFR maturando
b2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma
pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le
previsioni dell’articolo 2120 del codice civile. (1)
In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30
giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1°
luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica
complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b), del
decreto legislativo n. 252/2005.
SEZIONE 2
Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29
aprile 1993, che alla data del 31 dicembre 2006 versino una quota del
trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare
con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto
legislativo n. 252/2005
DISPONE
c1 che venga confermata la destinazione del trattamento di fine rapporto al
fondo pensione ……………………...., al quale il sottoscritto già aderisce alla
data del 31 dicembre 2006 e al quale versa una quota del proprio trattamento
di fine rapporto, nella identica misura prevista alla data della presente; (2)
d1 che venga conferita al fondo pensione ..…….....……………, al quale il
sottoscritto già aderisce alla data del 31 dicembre 2006 e al quale versa una
quota del proprio trattamento di fine rapporto, anche la quota residua del TFR
che maturerà a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente.
In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30
giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1°
luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica
complementare alla quale il lavoratore ha già aderito ùalla data del 31
dicembre 2006 e a cui versa una quota del TFR.
Atiemme Filt
11
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Sezione 3 da compilare se il primo
rapporto di lavoro è prima del
28/04/93 e che esiste un fondo di
categoria e non si è iscritti
Da scegliere se si vuole
lasciare il TFR in azienda
Da scegliere se conferire al fondo
una quota del TFR, o il 29 % o il
33% a seconda dell’anzianità al
31.12.1995
SEZIONE 3
Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29
aprile 1993, che alla data del 31 dicembre 2006 non versino il trattamento di
fine rapporto ad una forma pensionistica complementare e ai quali si applichino
accordi o contratti collettivi che prevedano la possibilità di conferire il TFR
con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto
legislativo n. 252/2005
DISPONE
e1
che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una
forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo
le previsioni dell’articolo 2120 del codice civile; (1)
f1
che il proprio trattamento di fine rapporto venga conferito nella misura
del ……....% prevista dai vigenti accordi o contratti collettivi, a decorrere dal
periodo di paga in corso alla data della presente, alla seguente forma
pensionistica complementare
………………………………………………………, alla quale il sottoscritto ha
aderito in data ....…/...../........, fermo restando che la quota residua di TFR
continuerà ad essere regolata secondo le previsioni dell’articolo 2120 del codice
civile; (2)
Allega: copia del modulo di adesione
Da scegliere se conferire al
fondo tutto il TFR
g1
che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente
conferito, a decorrere dal periodo di paga in corso alla data della presente, alla
seguente forma pensionistica complementare.................................................................,
alla quale il sottoscritto ha aderito in data ....../....../.......
Allega: copia del modulo di adesione
In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro il 30
giugno 2007, il trattamento di fine rapporto che maturerà a decorrere dal 1°
luglio 2007 verrà destinato integralmente alla forma pensionistica
complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b), del
decreto legislativo n. 252/2005.
(1) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR viene versato al Fondo
istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS, che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile.
(2) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR residuo viene versato al
Fondo istituito presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile.
(3) Tale misura non può essere inferiore al 50%.
Data ------------------------------------------------- -------------------------------------------------- (firma leggibile)
Una copia del presente modulo e’controfirmata dal datore di lavoro e rilasciata al lavoratore per ricevuta
Atiemme Filt
12
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
MODELLO PER I NEO-ASSUNTI
Matricola n. …………………
SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
(articolo 8, comma 7, decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252)
MODULO PER I LAVORATORI ASSUNTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2006
TFR 2
Il/La sottoscritto/a ………….......……………....................................................................................,
nato/a a.....................................il.....................,codice fiscale ................................................................,
dipendente della Azienda Trasporti Milanesi SpA o Azienda Trasporti Milanesi Servizi SpA
Scatta il
silenzioassenzo
In caso di mancata compilazione e consegna del presente modulo entro sei mesi dalla data di assunzione, il
trattamento di fine rapporto che matura dal mese successivo alla scadenza di tale termine, verrà destinato
integralmente alla forma pensionistica complementare individuata ai sensi dell’articolo 8, comma 7, lettera b)
del decreto legislativo n. 252/2005.
Compilare solo la sezione alla quale il lavoratore appartiene
Sezione 1 da compilare se il
primo rapporto di lavoro è
successivo al 28/04/93 e non si è
iscritti a un fondo pensione
Da scegliere per conferire
tutto il Tfr al fondo
SEZIONE 1
Per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria in data successiva al 28 aprile 93
con la presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto
legislativo n. 252/2005
DISPONE
a2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a
decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica
complementare
……………………………………………………………………….......... alla quale il
sottoscritto ha aderito in data ....../....../…....;
Allega: copia del modulo di adesione
Da scegliere per
mantenere il Tfr in azienda
Sezione 2 da compilare se il
primo rapporto di lavoro è prima
del 28/04/93, e si opera in un
settore nel quale esiste un fondo
di categoria a cui non si è iscritti
Da scegliere se si vuole lasciare
il Tfr in azienda
Da scegliere per
conferire una quota di
Tfr
Da scegliere per conferire
tutto il Tfr al fondo
b2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma
pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le
previsioni dell’articolo 2120 del codice civile. (1)
SEZIONE 2
Per i lavoratori, iscritti alla previdenza obbligatoria in data antecedente al 29 aprile
1993, ai quali si applichino accordi o contratti collettivi che prevedano il conferimento del trattamento di fine rapporto ad una forma pensionistica complementare con la
presente, in attuazione di quanto previsto dall’art. 8, comma 7, del decreto Legislativo n. 252/2005
DISPONE
c2 che il proprio trattamento di fine rapporto non venga destinato ad una forma
pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le
previsioni dell’articolo 2120 del codice civile;(1)
d2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga conferito nella misura del …..%
prevista dai vigenti accordi o contratti collettivi, a decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare …………………………….,
alla quale il sottoscritto ha aderito in data …..../....../......., fermo restando che la
quota residua di TFR continuerà ad essere regolata secondo le previsioni dell’articolo
2120 del codice civile; (2)
Allega: copia del modulo di adesione
e2 che il proprio trattamento di fine rapporto venga integralmente conferito, a
decorrere dalla data della presente, alla seguente forma pensionistica complementare …….................................., alla quale il sottoscritto ha aderito in data ..…/...../….
Allega: copia del modulo di adesione
(1) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR viene versato al Fondo istituito presso la
Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS, che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile.
(2) Per i lavoratori occupati presso datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti, il TFR residuo viene versato al Fondo istituito
presso la Tesoreria dello Stato e gestito dall’INPS che assicura le stesse prestazioni previste dall’articolo 2120 codice civile.
(3) Tale misura non può essere inferiore al 50%.
Data ------------------------------------------------- -------------------------------------------------- (firma leggibile)
Una copia del presente modulo e’ controfirmata dal datore di lavoro e rilasciata al lavoratore per ricevuta
Atiemme Filt
13
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
Previdenza
Dopo 12 mesi di permanenza in un comparto si può
scegliere di conferire le risorse ad un altro
comparto.
Riteniamo che questo risultato sia molto importante
nell’interesse dei lavoratori e del stesso fondo
perché consente di superare molte polemiche
sull’argomento della garanzia del rendimento.
In ogni caso la garanzia di rendimento si
aggiunge ad altri principali vantaggi, la
deducibilità fiscale pari alla propria aliquota
marginale della quota di contribuzione versata, il
contributo aziendale del 2% valore medio annuo
di oltre € 400,00 il trattamento fiscale del TFR in
azienda è tassato con un aliquota del 23% ,
mentre al fondo Priamo è tassato al 15% che
potrebbe scendere al 9%
Francesco Morisano
Fondo Priamo: istituito il nuovo
comparto garantito
La gara pubblica per la
selezione dei
gestori
del
comparto garantito, con
garanzia del
fondo Priamo
si è conclusa,
il consiglio di
amministrazione
nella
seduta
del
14 marzo u.s.
ha deliberato
di affidare la gestione all’UNIPOL per la durata di
cinque anni; secondo le seguenti condizioni di offerta:
• garanzia di restituzione integrale del capitale
versato al netto dei costi di gestione
• garanzia di rendimento minimo pari alla
rivalutazione del TFR ( trattamento di fine rapporto) al
netto dei costi di gestione e al lordo delle imposte
Entrambe le garanzie valgano sia alla scadenza del
contratto, sia per i seguenti eventi:
•
PENSIONAMENTO
•
RISCATTO per inabilità permanente superiore
ai 2/3, disoccupazione superiore ai 48 mesi, decesso
prima del pensionamento (premorienza)
Il nuovo comparto sarà attivo dal mese di maggio,
anche se la contribuzione del nuovi iscritti sarà versata
a partire dal 1 luglio 2007.
I lavoratori potranno scegliere a quale comparto far
confluire le risorse, tutto nel bilanciato, tutto nel
garantito, in parte bilanciato in parte garantito.
Per le “adesioni” provenienti dal sistema del “silenzio
assenso” (conferimento del solo T.F.R. maturando, come
previsto dal decreto governativo sulla previdenza
complementare)
la
contribuzione
confluirà
automaticamente nel comparto garantito.
Il rendimento conseguito nel 2006 da PRIAMO, al netto delle
imposte è pari al 5,82%
Si comunica a tutti i lavoratori iscritti a Priamo che
dal prossimo mese riceveranno a casa l’estratto
2006 della propria posizione, in caso che alcuni
lavoratori non ricevono l’estratto devono contattare
Priamo per verificare i propri dati.
Anno 2006
valore quota
dicembre
€ 11,888
novembre
€ 11,791
ottobre
€ 11,746
settembre
€ 11,614
agosto
€ 11,522
luglio
€ 11,389
giugno
€ 11,399
maggio
€ 11,392
aprile
€ 11,601
marzo
€ 11,565
febbraio
€ 11,449
gennaio
€ 11,414
Per 14 milioni di lavoratori
Nei prossimi giorni, insieme al rendiconto previdenziale, l’INPS invierà a circa 14 milioni di lavoratori una
brochure informativa sui temi della Riforma della previdenza complementare e sull’utilizzo del TFR.
L’opuscolo è stata realizzato dall’INPS in collabo-razione con il Ministero del Lavoro e della Previ-denza
Sociale.
È possibile scaricare la brochure cliccando sul se-guente link:
http://www.tfr.gov.it/NR/rdonlyres/55415DAF-8472-4D8A-84E0-98FC1D2427D0/0/TFRdef.pdf
Atiemme Filt
14
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
(conformi alla direttiva 91/441/CEE, immatricolate
fino a fine 1995) la consegna a un demolitore per la
rottamazione entro il 31.12.2007, ha diritto alla
rottamazione gratuita. Se poi non si acquista in
sostituzione un’auto nuova, si ha anche diritto al
rimborso dell’abbonamento annuale ai mezzi di
trasporto pubblico della città in cui si ha la
residenza. Il costo dell’ abbonamento annuale
urbano in alcune città: a Milano e Torino costa €
300.00, a Bologna € 270.00, a Roma 230.00.
Gocce
Transazione TFR
Si comunica a tutti i lavoratori che intendono
avviare le procedure conciliative in materia di
Trattamento di Fine Rapporto art. 9 Accordo
Aziendale 27.4.2001, (58% regolazione del
pregresso) il personale che non ha ancora
sottoscritto la transazione
può attivare la
procedura presentando richiesta alla azienda.
Smog a Milano
Finanziaria 2007 Mezzi
pubblici gratis per chi rottama
Sono 1575 le vittime dello smog nel 2006, respirare
l’aria di Milano costa tante vite umane, lo ha rilevato
uno studio di lega ambiente elaborato dal dott.
Paolo
Crosignani
direttore
dell’unità
di
epidemiologia ambientale all’Istituto nazionale dei
tumori di Milano, “sono effetti che riguardano chi
respira lo smog in città da 10-20 anni”.
La finanziaria 2007 ha previsto misure per ridurre i
veicoli più inquinanti e salvaguardare l’ambiente,
chi è in possesso di un auto “euro 0” (auto non
catalizzate a benzina oppure auto non ecodiesel in
genere immatricolate prima del 1.1.93) o “euro 1”
Velocità commerciale linee
metropolitana A.T.M.
ATM le date salienti del periodo
1999 2000
2001 2002
2003 2004 2005
2006
M1 lunghezza km 25.447 (commerciali) stazioni 38
distanza media 678 metri velocità media
commerciale km/h 30
M2 lunghezza km 33.469 (commerciali) stazioni 33
distanza media 1014 metri velocità media
commerciale km/h 33
ATM S.p.A.
ottiene la
certificazione
di qualità
Eurotram
ATM diventa
SpAContratto
di servizio con
il Comune
M3 lunghezza km 11.841(commerciali) stazioni 17
distanza media 697 metri velocità media
commerciale km/h 32
Prolungamento
M1 a Rho – Fiera
(km 2,5)
Adottato il
modello
divisionale
35
-Prolungamento
M2 a
Abbiategrasso
(km 1,3)
30
25
20
ATM da
municipalizzata
diventa Azienda
Speciale
Prolungamento
M3 a
Maciachini (km
1,2)
Metrotranvie
15
10
E’ nata ATM
Servizi dallo
scorporo di
ATM SpA
5
0
M1
M2
M3
Dati elaborati dalla FILT CGIL tratti dai bilanci sociali e documenti pubblici
Atiemme Filt
15
Anno 3 - n. 10 – Marzo 2007
L’identità di A.T.M. - 2005
71
8.684 Dipendenti
293 milioni di
€/anno ricavati dalla
vendita dei biglietti
3
Linee di superficie
urbana
Linee metropolitana
597 milioni di
passeggeri/anno
trasportati
45 Linee di superficie
interurbana
86 Comuni
serviti in un’area
di 1052 Km2
1366 Km di rete (119
totale delle linee di
superficie e
metropolitana)
Dati elaborati dalla FILT CGIL tratti dai bilanci sociali e
documenti pubblici
2990 Totale vetture in
dotazione
La Filt CGIL Milano e Lombardia
e la redazione di Atiemme Filt
augurano tanti auguri di Buona
Pasqua a tutti i lettori .
Atiemme Filt – Periodico della Filt CGIL Milano - Lombardia.
Supplemento al n. 53 di NOSTOP, periodico della Filt CGIL Lombardia.
Responsabili di Redazione: Cristina Amidani, Francesco Morisano.
Hanno collaborato: Graziella Calaprice, Gerardo Carbone, Fortunato Lania, Marisa Moi, Francesco
Morisano, Emilio Savino.
Progetto Grafico: Marzia Passarotti.
Redazione: Filt CGIL – Via San Gregorio, 48 –20124 - Milano –
Tel. 026715834 – 02/6715822 - Fax 0266987098
e-mail: [email protected] sito web: www.cgil.milano.it/categorie/filt
Numero chiuso il 31 marzo 2007 – stampato in proprio.

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