File - Language Experts Svizzera
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lettere&opinioni 38 Corriere del ticino Sabato 28 marzo 2015 l’opinione zxy ELENa m. PaNDoLFI E mattEo CaSoNI* i giochi 1 2 3 4 5 6 7 10 8 Plurilinguismo e coesione nazionale 9 S 11 12 13 15 14 16 17 19 18 22 20 23 21 24 25 26 27 28 31 30 34 32 33 35 38 29 36 37 39 40 41 orizzontali 1. Fanno dilatare il petto - 7. Diminuzioni di peso o di prezzi - 10. Sporgenza... al contrario - 11. Un tronco sfrondato - 12. Quartiere di Lugano - 15. abbonda sulla bocca degli stolti - 16. In quella del tribunale si dibattono i processi - 17. Sigla del Canton Grigioni - 18. La madre... di Paperino - 20. Quattro lo è di due - 22. Voltare a sinistra - 23. militari di frontiera - 25. Contrari di notturni - 26. Unitamente a - 27. I continenti sono quelle emerse - 28. orlatura di occhiello - 30. Un tipo di pavimentazione stradale - 31. Iniziali della Farrow - 33. Volano se si è felici - 34. Il metallo... del primo - 35. assuefatti, avvezzi - 38. Il figlio più piccolo - 40. Fievole, tenue - 41. Disputato al coperto. vertiCali 1. Fatto che conferma - 2. Il comico bertolino - 3. Uscita dal veicolo - 4. Pienamente soddisfatto - 5. Imposta sul Valore aggiunto - 6. monte delle alpi Pennine - 7. Funi ritorte insieme - 8. arto per volare - 9. In fondo al cunicolo - 11. La patria di Chopin - 13. Confina con l’Egitto e l’Etiopia - 14. La protagonista del romanzo - 17. mobile con comodini e testiera in un unico blocco - 19. Un viaggetto con la guida - 21. Persona rozza e zotica - 23. Esporre a voce - 24. L’incavo che si forma fra le ginocchia e il petto in una persona seduta - 25. affezionato, fedele - 27. Si nutrono... di mobili - 29. Peculiare sonorità di un genere musicale - 30. basso sgabello imbottito - 32. Isole dell’oceania con Viti Levu - 35. Non pesca... senza esca - 36. tenente in breve - 37. La banca vaticana - 39. Dopo la prima in liceo. rEbUS (frase 5, 9) SUDoKU Facile 5 8 7 6 Difficile 3 4 8 1 9 7 3 2 5 1 4 5 3 6 5 6 9 2 4 9 2 4 3 5 6 3 5 9 7 1 6 9 1 2 4 1 2 3 5 7 6 9 2 7 2 4 5 6 3 4 2 6 1 5 8 6 2 6 4 8 le soluzioni DEL NUmEro PrECEDENtE Cruciverba 1 C 12 2 A 3 S 4 T O N D S C O L L E 15 18 M A T C 21 E 25 S I 34 T 37 E 40 S 43 T E 30 P I N A E I R A C 31 M T L O G E 41 O M A 6 O A E 28 O L M E 32 E 35 M I D 44 A 7 N S L A V I I 26 9 13 O B E 10 14 I I A A U L 33 V I E 27 P 29 P A I P P E A A D A R L A T O R I Z A R E 39 R 42 R C D O S 36 11 N L E E C O S 17 O 24 Z O I E R 20 E 23 38 U 8 D 16 A 19 V 22 L O S 5 Sudoku 9 2 6 1 4 7 3 5 8 1 3 7 2 5 8 4 6 9 4 5 8 3 6 9 1 7 2 6 1 3 4 8 2 5 9 7 5 7 4 6 9 1 2 8 3 2 8 9 5 7 3 6 4 1 8 4 1 7 2 5 9 3 6 rebus (5, 10) oPE redi aletta LI = opere dialettali 7 6 2 9 3 4 8 1 5 3 9 5 8 1 6 7 2 4 9 1 5 2 4 6 3 7 8 2 3 7 1 5 8 6 4 9 6 4 8 3 7 9 1 2 5 5 2 1 4 8 3 7 9 6 4 6 3 5 9 7 2 8 1 7 8 9 6 1 2 5 3 4 1 5 2 8 3 4 9 6 7 3 7 4 9 6 1 8 5 2 8 9 6 7 2 5 4 1 3 iamo ricercatori dell’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (OLSI) e membri della rete Language Experts (http:// languageexperts-ch-francais.weebly. com), un gruppo di lavoro recentemente creato allo scopo di seguire l’attualità della stampa scritta e televisiva portando un contributo quando vengono affrontati temi inerenti a questioni linguistiche. I vari articoli sottolineano giustamente l’importanza del plurilinguismo come aspetto costituente della realtà politica e sociale del nostro paese e la necessità del rapporto di valutazione e di promozione del plurilinguismo a livello federale. Il rapporto, elaborato dalla delegata federale al plurilinguismo Nicoletta Mariolini, fa il punto in particolare sulla rappresentanza delle comunità linguistiche nell’Amministrazione federale. Il tema è rilevante sia sul piano concreto della politica linguistica sia sul piano simbolico e merita quindi l’attenzione dei media e una trattazione nel dibattito pubblico. Un simile rapporto di valutazione era necessario soprattutto perché fino ad oggi non si disponeva di dati differenziati per unità amministrative e per classi di stipendio. Se, a livello generale, le quote sono rispettate, dal rapporto risulta che nel 2014, per le classi di stipendio più elevate (classi 34-38 in particolare), la comunità italofona è chiaramente sotto rappresentata (4.8% contro una soglia minima del 6,5%), a vantaggio soprattutto della comunità tedescofona (sovrarappresentata, 72,5%) e francofona (21,9%). Indubbiamente questi dati ci dicono che dei correttivi sono necessari. D’altra parte è però importante ricordare che la coesione nazionale, il plurilinguismo sono aspetti che vanno ben al di là delle quote relative alla provenienza linguistica di una parte del personale dell’Amministrazione federale. A questo proposito vale la pena ricordare che: – definire la provenienza linguistica in funzione solo della «lingua materna» è spesso impreciso: tale definizione non include per esempio chi dichiara di possedere due o più lingue principali o possiede competenze parziali (minime o ricettive) in una o più altre lingue; – la politica di assunzione del personale va valutata sul lungo termine, tant’è che le raccomandazione contenute nel rapporto coprono l’arco temporale dal 2015 al 2019; – nel processo di assunzione le competenze professionali giocano un ruolo decisivo e hanno sovente un peso più importante della provenienza linguistica; – le quote non solo l’unico indicatore di rappresentanza delle comunità linguistiche né l’unico strumento di politica linguistica. Ci sono fattori altrettanto importanti: in primo luogo la comprensione tra le comunità linguistiche grazie a competenze sia complete, sia parziali, sia ricettive e alla formazione, e anche grazie ad azioni di sensibilizzazione e di sostengo al plurilinguismo e all’intercomprensione. In merito alla formazione linguistica del personale l’Amministrazione federale ha assunto maggiori responsabilità (come dimostra lo stesso rapporto della Delegata) e si è data regole chiare. La versione più recente dell’Ordinanza sulle lingue (in vigore dal 10.10.2014) prevede che (art. 8, cpv. 2-3): 2. I datori di lavoro propongono ai loro impiegati corsi di lingua tedesca, francese e italiana. 3. Se al momento dell’assunzione un quadro non possiede le conoscenze linguistiche richieste, il datore di lavoro prende, entro un anno, le misure necessarie per migliorarle. Per ciò che riguarda la minoranza italofona l’Amministrazione federale ha preso misure finalizzate a migliorare le competenze in italiano del proprio personale; infatti dal gennaio 2015 è in corso un progetto interdipartimentale volto a favorire un primo approccio alla lingua e alla cultura della Svizzera italiana, basato sul manuale «Capito? Comprendere l’italiano in Svizzera» (www.ti.ch/olsi-capito) frutto di una collaborazione tra l’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (Bellinzona) e il Centro scientifico di competenza sul plurilinguismo (Friborgo). Ad oggi quasi duecento persone (per lo più appartenenti ai quadri dell’Amministrazione federale) frequentano il corso. Per concludere va osservato che le quote tra il 6,5% e l’8,5% di rappresentanza degli italofoni sono valori che corrispondono all’italofonia a livello nazionale, e non riguardano soltanto la Svizzera italiana; infatti circa metà degli italofoni risiede fuori dal territorio tradizionale. Infine, la coesione nazionale non può essere ridotta unicamente a una questione di quote, ma si costruisce su una solida volontà di comprensione reciproca e di collaborazione; le sue basi sono nelle competenze linguistiche dell’intera popolazione svizzera di cui l’Amministrazione federale è un riflesso. Quei disagi viari a Breganzona sperando che l’esortazione del signor Gerber al sindaco possa sortire qualche effetto, ma so anche che è una speranza vana in quanto l’onorevole mi sembra molto occupato in faccende che non hanno niente a che vedere con i problemi della quotidianità dei cittadini contribuenti. roland Schneider, Breganzona tutti i vincitori di sedersi attorno a un tavolo, non necessariamente al tavolo di sasso, per esaminare seriamente la possibilità di passare al maggioritario. Giovanni Cossi, sindaco di Vernate zxy Come abitante di Breganzona non posso che concordare con la lettera del signor Rolf Gerber pubblicata lunedì 23 marzo. Lo stato della via Camara è pietoso, all’altezza con la via Vergiò è un percorso da rally, non si è avuta neanche l’accortezza di mettere un lampione che illuminasse l’intersezione, nessuna striscia pedonale per l’attraversamento, c’è da meravigliarsi che non sia mai successo niente. Per fortuna le giornate si stanno allungando ed è più chiaro. Ora i lavori sono in via Cresperone con l’asfaltatura e con i relativi disagi, blocco totale della strada, rumore ecc., ma tanto siamo abituati. Aggiungo che in quasi tutta la zona c’è la limitazione a 30 km/h e ci sono limitatori o restringimenti per la velocità ovunque tranne in via Crespera che ormai si è trasformata in una strada per premere l’accelleratore. Il lettore fa riferimento alla risposta pubblicata su questo giornale, in seguito alle lamentele, da parte della municipale socialista e ne ha già definito i contenuti. Non è certo l’unica volta, anzi, che la municipale fa ben capire che sono sempre i cittadini che non sopportano qualche disagio mentre lei è perfettamente nel giusto. D’altra parte è un atteggiamento che ben si conosce da parte dei politici. Le famose commissioni di quartiere sono sparite, ammesso che servissero a qualcosa, tutto ( o quasi) viene sacrificato sull’altare del risparmio, da quel che sento e vedo non è solo il quartiere di Breganzona a sentirsi abbandonato dalla città, ma anche altri. Questa città «egocentrista» vuole tutto in centro. Vedasi l’ultima spesa per abbellire via Magatti e dintorni con delle piante messe nei cassoni ecc. spesa preventivata 190.000 franchi, ma non si doveva risparmiare? Le casse cittadine non erano vuote? Il significato della parola «risparmio» non dev’essere molto chiaro né ai municipali né al Consiglio comunale. Non è così invece quando si tratta di togliere qualche facilitazione di spesa al cittadino, l’ultima è quella dei posteggi ai frequentatori delle piscine comunali e si potrebbe continuare. Concludo Vincerà il partito degli astensionisti zxy Senza scomodare politologi e senza spendere nulla per commissionare sondaggi una cosa è certa il partito che uscirà vincitore da queste elezioni sarà il partito degli astensionisti (41-43%). Il partito delle schede senza intestazione molto probabilmente scalerà ulteriori posizioni superando le 20.000 schede agguantando la medaglia di bronzo. (18%). Se teniamo conto del risultato degli astensionisti ai quali aggiungiamo le schede senza intestazione appare evidente che coloro che saranno eletti godranno del sostegno «palese» del 40% degli aventi diritto di voto. Questa purtroppo è una tendenza che si consoliderà, una tendenza alla quale è ormai tempo di porre attenzione. Personalmente penso che una delle vie di uscita da questo labirinto ci sia offerto dal cambiamento di sistema. L’obbiettivo per l’introduzione della scheda senza intestazione, come recentemente ammesso molto onestamente da Giovanni Merlini, è stato fallito. È molto strano: si ammette il fallimento ma non si fa nulla per porvi rimedio. Certo il proporzionale accontenta molti più appetiti ma ha il rovescio della medaglia che si manifesta nei momenti più delicati con incomprensibili alleanze o spaccature che disorientano le elettrici e gli elettori con conseguente abbandono la loro affezione al loro Partito di riferimento. Troppo pochi sono i candidati che hanno preso in considerazione questa triste realtà e propongono quale possibile via d’uscita l’introduzione del maggioritario. Io spero vivamente che passata la sbornia elettorale e che come di consuetudine tutti si dichiareranno vincitori emerga forte la necessità di * Osservatorio linguistico della Svizzera italiana Le parole sante di papa Francesco zxy «Miracolo a Napoli: sembra il titolo di un film neorealistico del secolo scorso, «Miracolo a Milano». Invece il «miracolo» è avvenuto a Napoli, durante la recente visita pastorale di Francesco I; cosa che non era successa con i suoi due predecessori: Bergoglio batte la coppia RatzingerWojtyla due a zero. Ecco in estrema sintesi i momenti salienti e le frasi più significative: dapprima a Scampia, famigerato quartiere di camorra: «Un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è un cristiano, puzza.» Durante la messa in piazza Plebiscito Francesco I fa il verso a Giovanni Paolo II: «Criminali, convertitevi alla giustizia!» Nel Duomo: «Il vescovo ha detto che nell’ampolla il sangue del santo [Gennaro] si è a metà sciolto: si vede che dobbiamo convertirci più bene.» Una suora gli offre un omaggio e le sue sorelle prendono d’assalto il Papa sorridente, quasi fosse una star per selfie, per immortalarlo, con grande scandalo del cardinal Sepe che tenta invano di allontanarle: «Sorelle, dopo! Ma guarda, queste! Eh, sorelle, andateci piano! E queste sono di clausura, figuriamoci le altre!» Durante l’incontro con i malati e i volontari in San Gesù nuovo: «Una cosa è guardare un crocifisso e un’altra cosa è guardare un uomo, una donna, un bambino ammalati, cioè crocifissi lì nella loro malattia: sono la carne viva di Cristo.» Sul lungomare Caracciolo: «Perché soffrono i bambini? Dio è il Dio delle parole, dei gesti, dei silenzi: tre cose che dovete unire nella fede. Scusatemi, ma non ho altra ricetta.» Nel carcere di Poggioreale, a pranzo con dieci detenuti trans: «Neanche le sbarre di un carcere possono separare dall’amore di Gesù». Mi veniva da dire: «Parole sante!». Giovanni Sopranzi, Pregassona le reGole Della rubriCa zxy Le lettere destinate a questa rubrica sono prese in considerazione solo se corredate di nome, cognome, indirizzo dell’autore e di un numero di telefono che renda possibile il controllo da parte della redazione. La verifica di autenticità non costituisce garanzia di pubblicazione. zxy Nella pagina non vengono pubblicate lettere in forma anonima. Solo in casi eccezionali, nome, cognome e comune di domicilio dell’autore possono essere omessi, in particolare per ragioni di tutela della privacy o di sicurezza personale. Eventuali richieste in tal senso vanno fatte in calce allo scritto inviato alla redazione. Il giornale, a sua piena e completa discrezione, potrà dare o non dare seguito a tale richiesta, rinunciando eventualmente alla pubblicazione. Se la lettera è pubblicata senza firma, resta comunque riservato il diritto di rivelare l’identità del mittente in caso di procedura giudiziaria. zxy Scritti anonimi o redatti in termini non urbani saranno cestinati. zxy La redazione si riserva il diritto di accorciare testi troppo lunghi. zxy Le lettere pubblicate non impegnano comunque in alcun modo il giornale. la redazione