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SPIAGGIA MAGICA
Per l’edizione italiana:
© 2013 orecchio acerbo
viale Aurelio Saffi, 54 · 00152 Roma
www.orecchioacerbo.com
SPIAGGIA
Titolo originale Magic Beach · Traduzione di Elena Fantasia
© 2005 by the Estate of Ruth Krauss
Prefazione © 2005 by Maurice Sendak
Postfazione © 2005 by Philip Nel
The publisher gratefully acknowledges the cooperation of the Smithsonian Institution
Grafica: Rob Day
All rights reserved
This Italian translation was published by arrangement through Highlights International, Inc.
(www.HighlightsInternational.com) and its Italian agent, Anna Becchi.
Finito di stampare nel mese di maggio 2013
Stampa: Futura Grafica ‘70, Roma
Stampato su carta Munchen Polar
MAGICA
crockett johnson
Prefazione di Maurice Sendak · Postfazione di Philip Nel
Traduzione di Elena Fantasia
orecchio
acerbo
spiaggia magica: un riconoscimento
di maurice sendak
“Non mi dispiacerebbe, se fossimo in una storia” disse Ann. “Perché nelle storie
esausto, scioccato dalla guerra e sconcertante: prosa e poesia sfavillanti,
le persone non vanno in giro tutto il giorno in cerca di una vecchia conchiglia.
all’apparenza semplici; la riproduzione accurata degli strani modi dei
Succedono cose interessanti.”
bambini e l’abile evocazione del loro universo egocentrico; le riflessioni,
“Nulla accade realmente in una storia” disse Ben. “Le storie sono solo parole.
E le parole sono solo lettere. E le lettere sono solo diversi tipi di segni.”
l’umorismo assurdo e le fantasie oscure dell’anima infantile; e l’amore,
la fiducia e la libertà perfetta che consentivano ai ragazzini di essere sé
stessi in un mondo creato solo per loro. E in una forma così semplice e modesta! Quando riceveva lodi a profusione per i suoi grandi romanzi, Jane
Austen affermava di aver dipinto con un minuscolo pennello su un pic-
Cosa ci fanno, questi due nuovi, coraggiosi ragazzini beckettiani in un li-
colissimo pezzo di avorio. Nelle loro opere, Crockett e Ruth mostrano la
bro per bambini scritto negli anni Sessanta? Sono molto scaltri e non hanno
stessa toccante onestà e umiltà. Ma il valore del loro spirito tagliente, del
difficoltà a vivere in un mondo che contiene sia il reale che l’irreale, un
loro umorismo estroso e bizzarro, del loro profondo e generoso impegno,
mondo letterario, un mondo negato a molti adulti che hanno perso il potere
è enorme. Il loro amore condiviso per i bambini, la loro intensa curiosità
di immaginare e credere in quell’immaginario. Ann e Ben appartengono,
per ciò che è un bambino, sono universalmente riconosciuti. Non c’è mai
ovviamente, a Crockett Johnson, lo straordinario creatore di Barnaby e del
stata un’altra coppia come Crockett e Ruth, né prima né dopo. Riflessione
famosissimo Harold con la sua matita viola, ragazzini che la sanno lunga
sul mondo tra il serio e il faceto, Spiaggia magica è una storia che ha pre-
e che hanno contribuito a cambiare il vecchio volto imbalsamato dell’edi-
corso i tempi, tanto da non trovare nessuno che la pubblicasse così come
toria per ragazzi. Questi bambini ci invitano tutti, sia adulti sia piccini, a
Crockett l’aveva concepita: non fu lui l’illustratore del racconto, pubbli-
vivere come più ci aggrada, nel reale e nell’irreale allo stesso tempo. In
cato nel 1965 con il titolo Castles in the Sand. Che il menabò completo -con
Spiaggia magica c’è un ritmo moderno e vivace, e la stravaganza sorniona che
il manoscritto e i suoi disegni originali- sia riemerso e veda nuovamente
elevava tutti i libri di Crockett Johnson e Ruth Krauss, sua brillante moglie
luce, è un vero miracolo. Crockett non terminò le illustrazioni che vedrete
e partner perfetta nella creazione ingegnosa del nonsense burlesco. Io ero
qui, dotate di una qualità pari a quella dei diamanti grezzi, e, anche se lo
il fortunato ragazzino di Brooklyn, un po’ rozzo e privo di esperienza, che
avesse fatto, forse non le avrebbe approvate. A volte si rammaricava un
incontrò questa coppia nei primi anni Cinquanta. Mi presero in simpatia e,
po’ delle sue illustrazioni dei libri; sembravano tutte uguali, pensava. Ai
con il loro tipico atteggiamento poco ortodosso, mi permisero di frequen-
miei occhi, questi disegni mostrano la sua vigorosa vitalità artistica e te-
tarli - in pratica, di vivere con loro - nel Connecticut, nella loro spaziosa
stimoniano il suo autentico e indiscusso genio. Parlano per lui, e noi li
casa vecchio stile, sul fiume. Illustrai nove degli straordinari libri di Ruth,
amiamo e ci fidiamo di loro per l’irresistibile familiarità che ci comuni-
fui testimone della creazione di Harold e potevo sempre contare su Crockett
cano. Gli schizzi avevano unicamente lo scopo di mostrare al suo editore
Johnson. Ascoltavo e imparavo. Crockett e Ruth offrivano un piacere soave
come avrebbe voluto sviluppare l’idea. Per me sono completi come tutte
e meraviglioso a generazioni di nuovi bambini che vivevano in un mondo
le illustrazioni che ha realizzato. Solo migliori.
“Sono stanca” disse Ann. “Saremmo dovuti
restare a casa a leggere una storia.”
“È più divertente fare qualcosa
che leggerlo in un libro” disse Ben.
“Non mi dispiacerebbe, se fossimo
in una storia” disse Ann. “Perché nelle storie
le persone non vanno in giro tutto il giorno
in cerca di una vecchia conchiglia. Succedono
cose interessanti.”
“Nulla accade realmente in una storia”
disse Ben. “Le storie sono solo parole.
E le parole sono solo lettere.
E le lettere sono solo diversi tipi di segni.”
Ben iniziò a tracciare segni sulla sabbia.
“Vorrei un po’ di pane e marmellata”
disse Ann. “Ho fame.”
Ben aggrottò le sopracciglia.
“E anche tu hai fame” disse Ann.
“Hai scritto M A R M E L L A T A . ”
L’acqua di un’onda, frangendosi
delicatamente, inondò la sabbia,
quindi si ritrasse.
I segni erano spariti.
E vicino alla sabbia bagnata comparve
un piatto d’argento, pieno di marmellata.
Ben e Ann lo fissarono.
Ann immerse il pollice nella marmellata
e la assaggiò.
“Ma cose del genere non succedono nella realtà”
disse Ben. “Accadono solo nelle storie.”
“Nelle storie sui regni magici, di solito”
disse Ann. “La marmellata è piuttosto
buona. Scrivi P A N E .”
Ben scrisse P A N E sulla sabbia.
Le lettere svanirono sotto l’onda successiva.
E così comparve il latte, in calici di cristallo.
Immediatamente comparvero spesse fette
di pane appena sfornato, su un vassoio d’oro.
“Hai ragione” disse Ann. “È più divertente
essere in una storia che leggerne una.”
Ann scrisse L A T T E , e attese.
“Dipende da come finisce” disse Ben.
“La maggior parte delle storie ha un lieto fine”
disse Ann. “Puoi scrivere O M B R E L L O N E ?
Il sole scotta.”
Ben scrisse A L B E R O .
Mangiarono all’ombra di una giovane quercia.
Ann scrisse C A R A M E L L E , per dolce.
“Io però continuo a volere una conchiglia
in cui poter sentire il mare” disse Ben.
“Chiediamo al re.”
“Quale re?” disse Ann, offrendo la scatola
di caramelle a Ben.
“Se questo è un regno magico, deve esserci
un re” disse Ben.
“Se vuoi una conchiglia, devi solo scrivere
la parola” disse Ann. “Non c’è bisogno
di disturbare nessuno.”
Ma Ben aveva già scritto R E sulla sabbia.
Un’onda coprì le lettere.
Ben e Ann si diressero verso di lui.
“Eccolo” disse Ann.
“Bella giornata, vero?” disse Ben.
Su una roccia vicino al mare stava
seduto un re con una canna da pesca.
Sembrava vecchio e stanco.
Il re non sollevò lo sguardo.
“Perché siete venuti qui?” disse.
segue…