47 - Anafi

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presenti in Italia, della Pleuro Polmonite Contagiosa Bovina, ricomparsa dopo decenni sul territorio nazionale e del risanamento degli allevamenti lombardi da Brucellosi, Tubercolosi e Leucosi.
Pierfilippo Guadagnini è stato il
principale attore dell’attivazione, a
partire dal ’95, dell’Osservatorio
Epidemiologico della Regione Lombardia e dal ’97 è stato membro del
Comitato Scientifico del Piano Carni
Bovine di Qualità.
Non si contano le conferenze che
è stato chiamato a tenere, concernenti allevamento e patologia delle
varie specie animali, suine e bovine
in primo luogo.
Guadagnini ha strettamente collaborato con l’Anafi per la definizione
del Protocollo Sanitario del Centro
Genetico dell’Associazione al momento della sua costituzione e si è
sempre prodigato per la soluzione
dei problemi sanitari del Centro Genetico dell’Associazione.
Alla moglie Consuelo ed ai figli
Giovanni e Marcello la Nazionale Frisona porge le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro
Pierfilippo.
Meeting
di allevatori
ARSIÈ (BL)
a cura di G. Vanzo
Era iniziata male la giornata di sabato 27 marzo ad Arsiè in provincia
di Belluno. Durante la notte il vento
e la pioggia non hanno cessato un
minuto e la neve era arrivata a lambire le montagne fin poco sopra
l’Azienda dei F.lli Della Dora.
Alla mattina pioveva ancora a dirotto e non accennava a cessare,
tanto che ormai si era deciso di sospendere il meeting.
Ma gli allevatori continuavano ad
affluire e tutti gli spazi riparati (stalla, tettoie, fienile, ecc.) dopo un po’
erano gremiti di gente.
Una rapida conta delle brossure
di descrizione dell’Azienda preparate e distribuite dall’Associazione
Provinciale Allevatori evidenzia una
partecipazione di diverse centinaia
di allevatori.
Si è deciso allora di allestire un
ring coperto con un telone di plastica e dar inizio al meeting. La «fortuna» ha voluto che verso metà mattina cessasse di piovere consentendo
comunque lo svolgimento della ma-
nifestazione, pur sotto un vento gelido.
L’Azienda Doral Farm dei F.lli
Della Dora Ezio, Flavio e Denis, è a
conduzione diretta coltivatrice ed ha
iniziato l’attività nel 1982 con la produzione di latte che viene conferito
alla Cooperativa Latte Busche e da
qualche anno anche di materiale genetico (embrioni e manze) per il
mercato.
Attualmente lavora 115 ettari di
superficie, parte di proprietà e parte
in affitto e alleva 75 vacche da latte,
una quarantina di manze e una ventina di vitelle. La produzione è stata
nel ’98 di 118,23 q.li con il 3,56% di
grasso e 3,12% di proteina.
Dobbiamo evidenziare che l’Azienda è posizionata in una delle zone più fredde del bellunese dove
d’inverno sono normali temperature
di 12-15 gradi.
Nonostante questo clima la stabulazione è stata da sempre libera suscitando all’inizio grandi critiche sia
dei tecnici che degli allevatori. Questa scelta però si è dimostrata vincente ed ha fatto da battistrada per
molte altre aziende.
Le strutture di ricovero, capannone in cemento armato con cuccette
e mangiatoia esterna, sono state realizzate puntando sul benessere delle
vacche che hanno spazio sufficiente
per muoversi e riposare mentre so-
Trend produttivo dell’azienda «Doral Farm»
1994
1995
1996
1997
1998
Vacche presenti
Latte q.li
Deviazione standard
Grasso %
Proteine %
Mung. eff.
Deviazione standard
Parto conc. gg.
Ins. nr.
36
101,89
15,07
3,56
3,19
307
24
150
2,2
35
101,58
19,95
3,67
3,26
297
35
157
2,3
41
104,14
24,98
3,68
3,40
242
65
149
1,4
46
108,64
22,20
3,46
3,25
301
41
164
2,5
46
118,23
17,29
3,56
3,12
303
28
161
2,6
Doral Farm
Media provinciale
Media regionale
Diff./Media az. prov.
101,89
67,75
73,05
+34,14
101,58
68,16
74,43
+33,52
104,14
74,78
78,38
+29,36
108,64
80,71
79,70
+27,93
118,23
81,83
81,82
+36,40
L’ispettore Anafi Corrado Zilocchi mentre consegna a Ezio Della Dora il ricordo per il meeting di Arsiè
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no stati adottati degli accorgimenti
atti ad attenuare gli stress stagionali:
ventilatore-nebulizzatore d’estate e
riscaldamento dell’acqua negli abbeveratoi fino a 11 gradi d’inverno.
Inoltre viene particolarmente curata
l’illuminazione dei locali.
L’Azienda ha da sempre puntato
sulla produzione di latte di qualità,
fatto, questo, particolarmente azzeccato soprattutto con il pagamento
del latte qualità che la Latte Busche
ha sempre incentivato.
L’ILQM dell’Azienda è particolarmente significativo delle scelte
aziendali in quanto è di 1003 per le
pluripare, 1475 per le primipare,
1657 per le manze e 1888 per le vitelle.
In ordine d’uso i riproduttori più
usati sono stati: Starbuck, Aerostar,
Prelude e gli italiani Dan, Callisto e
Atreius.
Mediamente oggi l’Azienda usa
un 15% di tori in prova di progenie
mentre le altre fecondazioni sono
fatte con Tugolo, Arpagone, Mtoto,
Patron, Bellwood, Igale Mase, Decision, Lantz, Manfred.
L’Azienda ha acquistato nel ’96,
insieme con altri sette soci, una
manza particolarmente interessante,
Gegania Cubby Jina, che ha prodotto ormai decine di embrioni e ha avviato una nuova fase per l’Azienda
che si è decisamente orientata anche
alla produzione di «genetica».
Dobbiamo inoltre evidenziare come la gestione della mandria sia
molto accurata e tipica dell’allevatore diligente: controllo dell’ingestione, pareggio funzionale degli unghioni, accurato controllo dei calori
e attenta gestione riproduttiva.
La razione alimentare si basa su
fieno di medica, insilato d’erba, silomais, pastone di pannocchia e concentrato distribuiti con carro trinciamiscelatore semovente. Le bovine
che superano i 50 litri/giorno ricevono un supplemento di concentrato.
Durante il meeting sono stati presentati due gruppi di vacche preparate e condotte in modo ineccepibile
che hanno suscitato molto interesse
e vivaci discussioni in quanto i due
gruppi erano molto omogenei e
quindi difficili da sequenziare.
La graduatoria ufficiale è stata stilata dall’Ispettore Anafi Corrado Zilocchi che ha anche condotto la discussione, coadiuvato dall’Esperto di
zona Giusto, cogliendo l’occasione
per un approfondimento sui caratte-
ri funzionali e sugli aspetti morfologici più interessanti della razza Frisona.
Ultimate le votazioni e stilata la
classifica dei vincitori si è passati a
consumare il pranzo in un apposito
capannone dove a malapena e occupando ogni più piccolo spazio sono
stati distribuiti al tavolo in soli venti
minuti ben 600 pasti magistralmente
preparati dalla Pro Loco di Arsiè. In
particolar modo la carne arrostita in
un mega spiedo e il tipico minestrone locale, sono stati molto apprezzati dai convenuti.
Durante il pranzo l’estrazione di
numerosi premi, di materiale seminale offerto e di una vitella di alta
genealogia (Doral Terry) offerta dall’Azienda, hanno contribuito a rendere il clima festoso con l’opportunità di scambiarsi ulteriori pareri tecnici e rinsaldare le amicizie tra gli allevatori intervenuti da tutto il Veneto
e dalle Regioni contermini.
Un grazie particolare a tutti coloro
che hanno contribuito alla perfetta
riuscita della manifestazione: Pro Loco, Protezione Civile, simpatizzanti e
all’Azienda Doral Farm e a tutti gli
sponsor che hanno consentito l’iniziativa.
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VARESE
a cura di Giampaolo Bilato
Il 27 marzo 1999 presso la Cascina Prada dell’azienda Prealpi di Casalzuigno si è svolto il meeting ufficiale della Frisona della provincia di
Varese. La famiglia Pianezza ha ospitato in modo signorile e cordiale
questo significativo appuntamento.
L’organizzazione non ha fatto una
grinza e se ne sono accorte le più di
duecentotrenta persone che sono intervenute da diverse province della
Lombardia, quali Brescia, Mantova,
Como e Milano e anche dal vicino
Piemonte. Unico grande assente il
sole, che, se pur prenotato per tempo, è riuscito ad arrivare solo verso
la fine.
Il tutto è iniziato verso le undici
quando, sotto il vigile occhio del
giudice Oitana, hanno sfilato nel
ring, ben preparato sotto la tettoia
dei foraggi, dapprima cinque manze
e poi cinque vacche in latte. Gli animali, tutti dell’azienda, ottimamente
preparati, hanno evidenziato in maniera eclatante la qualità del lavoro
genetico ripreso quattro anni fa con
grande impegno dal giovane Michele, nipote del fondatore dell’azienda,
Celestino Pianezza, che giusto quarant’anni fa acquistava la Cascina e
iniziava l’allevamento. Gli allevatori
presenti hanno iniziato, dopo i primi
commenti sotto voce, a scrivere le
loro personali classifiche.
Dopo qualche minuto i collaboratori dell’Apa ritiravano le schede,
mentre il direttore dott. Invernizzi
invitava alcuni dei presenti a motivare le loro classifiche, in alcuni casi
opposte all’opinione del giudice.
Quest’ultimo alla fine dava la sua
classifica, motivandola in maniera
puntuale e precisa. Il dott. Carlo ValMeeting di Varese
secchi, del Gap, arricchiva i giudizi
morfologici illustrando il valore genetico e la genealogica degli animali
presentati. Prima classificata delle
manze è stata una Mandel con madre Mascot (VG 88), nata da un embrione importato; sua riserva una
Rudolph già campionessa manze e
giovenche alla Provinciale di Varese
1998 con madre Bookie (VG 87).
Anche tra le vacche troviamo una
Mandel (VG 85) vincitrice, questa
volta su madre Bell Elton; sua riserva una Bellwood (VG 85) su Cleitus,
sorella di San Fermo Mountain
Splendente.
Arrivato il mezzogiorno, i partecipanti, dopo essere passati tra gli
stands degli sponsor presenti, si sono potuti accomodare ai tavoli già
apparecchiati e godere dell’ospitalità
dei padroni di casa, gustando un ottimo pranzo.
Dopo la piacevole sosta, la premiazione di coloro le cui classifiche
sulle vacche e le manze concordavano con quelle del giudice. Grazie alla generosità degli sponsor è stato
possibile premiare i primi dodici
classificati con dosi di seme di toro,
di mais, alcuni quintali di mangime,
integratori e lieviti.
Portando con sé come ricordo
una cravatta in omaggio, gli ospiti
provenienti dalle provincie più lontane hanno fatto ritorno a casa,
mentre gli altri si sono trattenuti in
azienda fino a sera, visitando in maniera più accurata la cascina.
Veramente riuscito l’appuntamento, che ha riportato alla ribalta l’allevamento Prealpi. Dopo i successi di
Prealpi Nobel e Peackok si appresta
con i suoi venti tori già avviati ai
centri di F.A. italiani ed esteri ad altri
successi.
ALZATEBRIANZA (CO)
a cura di Valentino Rottigni
Si è svolto nella giornata di sabato
10 aprile 1999, presso l’azienda
Trezzi F.lli di Alzate Brianza (CO),
l’annuale meeting provinciale della
razza Frisona.
Grazie all’ospitalità dei fratelli Antonio e G. Pietro e dei figli Fortunato, Giuseppe e Massimo, ed alla collaborazione preziosa del personale
messo a disposizione dall’Apa di Como, la mattinata si è svolta in un clima attento e cordiale.
L’Az. Trezzi, gestita direttamente
dai fratelli Antonio e G. Pietro con la
collaborazione delle mogli e dei figli
conta oggi circa 150 vacche da latte
allevate nella stalla modificata recentemente per soddisfare le accresciute esigenze di allevamento, a stabulazione libera con cuccette e sala
mungitura 6+6.
L’allevamento iscritto dal 1994 ai
controlli funzionali può già vantare
una media produttiva di 9184 kg
EVM (prestampato Aia 02/99), con il
3,69% di grasso ed il 3,34% di proteina.
Ottimo anche il livello qualitativo
delle produzioni con una media della conta cellulare pari a 238.000
cell./ml ed una media della carica
batterica sui 28.000.
L’allevamento Trezzi da più di
due anni utilizza il Pac Anafi con
buoni risultati.
«Stanno partorendo le figlie degli
accoppiamenti programmati e devo
dire che sono soddisfatto della mandria: animali non grossi nella taglia,
ma con mammelle produttive alte e
ben attaccate, con buoni arti».
Tra le primipare si notano le Adventur, le Callisto, le Melistar, le
Odeon e le Mirtillo e qualche Horus.
Tra le manze troviamo ancora
Odeon, Oz, Williams, le Corsaro e
tra le giovani le Arpagone.
Attualmente in F.A. si utilizza Mtoto, Skywalker, Goodtime, Wells, Jalapeno e Lingotto. Chiediamo a
Trezzi qual è l’animale a cui tiene di
più e la risposta è sicura. «È la 72,
una bella Callisto di 2o parto con
mamma Wes (una 6o parto ancora in
azienda) che risulta +32,8 sulla media EVM (p. Aia 3/99).
La 121 è invece una Atlas di 1o
parto con una previsione a 305 giorni di 10.700 kg che risulta +36,8 sulla
media EVM.
La famiglia Trezzi coltiva circa 50
ettari, di cui 30 a seminativo
(mais/loietto) e i restanti 30 a prato
stabile.
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Speziali Stefano (Cantù, CO), 2o Speziali Marco (Cantù, CO), 3o Bossetti
Luigi (Cassago, MI), 4o Valmadre Lino (Varese), che si aggiudicano i
premi offerti dall’Apa di Como e dagli sponsor.
Il rinfresco presso l’Azienda predisposto dalla famiglia Trezzi chiude
la manifestazione con un bilancio sicuramente positivo.
COMUNICATO STAMPA TOP ROYAL
Un progetto per essere
protagonisti della genetica
del terzo millennio
Meeting di Alzatebrianza
La prova di valutazione è preceduta da una dimostrazione pratica
curata dal veterinario Sata dott. Zanardelli sull’utilizzo dell’ecografo.
Per il meeting vengono presentate
6 primipare tra cui 3 Adventur, 2
Southwind e una Mirtillo; per le valutazioni sono presenti l’ispettore
Anafi Francesco Segalini di Piacenza
e l’ispettore di zona Anafi Valentino
Rottigni di Bergamo coadiuvati dal
personale tecnico dell’Apa di Cuneo.
Al termine della prova di valutazione e dopo il confronto delle graduatorie, con l’esposizione delle
motivazioni da parte di giudice ed
allevatori risultano classificati: 1o
L’importanza di realizzare un progetto per conferire al programma di
selezione italiano dimensioni competitive non solo a livello nazionale,
ma anche internazionale, è stata una
delle motivazioni che hanno spinto i
quattro Centri di F.A. più importanti
in Italia, Ciz, Centro F.A. di Mantova,
E.L.P.ZOO e Semenitaly, a formare il
consorzio Top Royal.
L’altra è la ricerca della collaborazione con le Organizzazioni degli
Allevatori, per una integrazione del-
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le attività di selezione che consenta
di sviluppare un «Sistema Paese», indispensabile per la crescita della genetica italiana a livello nazionale ed
internazionale.
Importante significato assume in
proposito il conferimento della presidenza del consorzio all’avv. Andrea Belloli, che, come presidente
dell’Aia, rappresenta tutti gli allevatori.
Gli scenari internazionali della
zootecnia da latte parlano ormai di
ricerca avanzata, di programmi di
prove di progenie che coinvolgono
organizzazioni di diversi Paesi, di un
utilizzo sempre più mirato delle biotecnologie, dell’uso intensivo di nuclei di selezione... tutte soluzioni
che presuppongono organizzazioni
di grandi dimensioni e con grandi
capitali, per investire in ricerca e
progettazione.
Il consorzio Top Royal è stato formato perché i Centri che ne fanno
parte sono convinti che essere protagonisti del futuro della genetica
mondiale non sia solo un obiettivo,
ma anche una grande responsabilità,
un impegno serio, che intendono affrontare con consapevolezza e determinazione.
Consapevolezza e determinazione hanno permesso di creare, già da
qualche tempo, prima ancora che la
costituzione del consorzio fosse definitiva, un programma di prove di
progenie tra i più ambiziosi ed importanti al mondo, che consente di
mettere in prova ben 250 tori all’anno.
Alla base del successo di questo
programma, vi è un solido rapporto
con gli allevatori, che si fonda sulla
loro partecipazione ed il loro coinvolgimento (quasi 2.000 aziende di
63 province) ed è garantito dalla
professionalità del personale che vi
lavora.
Si tratta infatti di un progetto di
grande impegno per Top Royal in
termini di investimenti e di personale, ma che ha già dato risultati superiori alle attese, sia per l’entusiasmo
e la partecipazione degli allevatori,
sia per gli incredibili tempi di realizzazione delle prove di progenie già
raggiunti.
Quello di Top Royal può sembrare un progetto ambizioso, ma la sfida non ci spaventa, anzi ci stimola.
L’obiettivo è quello di consolidare la
posizione sul mercato che abbiamo
oggi, rafforzandola per poter essere
sempre più competitivi, anche a livello internazionale, e fare della genetica italiana uno dei protagonisti
del prossimo millennio.
Il Centro di F.A.
torna a fare selezione
tori nel proporre fattive collaborazioni e coinvolgimenti per continuare ad essere tra i protagonisti della
selezione italiana.
La CO.F.A., conosciuta ormai da
più di un decennio dagli allevatori
italiani grazie a tori quali Callisto,
Odeon e Andrew, ha inaugurato nel
1998, in provincia di Cremona, un
nuovissimo centro di produzione
(nella piena osservanza di tutte le
norme Cee) che può contenere fino
a 185 tori. La CO.F.A. utilizzerà queste strutture privilegiate ricominciando i programmi di selezione che da
qualche anno erano stati sospesi,
per una scelta manageriale di joint
venture con ABS Global, un accordo
che ha dato vita, nel 1993, all’ABS
Italia.
La selezione CO.F.A. sarà orientata all’acquisto di un numero approssimativo di 20/25 torelli all’anno,
con l’obiettivo di attingere dalla migliore popolazione bovina italiana
ed estera. Si stanno svolgendo in
questi mesi i primi contatti con gli
allevatori produttori di genetica per
la selezione dei torelli da mettere in
prova di progenie, e la prima distribuzione di dosi per le prove della
CO.F.A. è prevista entro la fine dell’anno.
Il responsabile della selezione
CO.F.A. è Fabio Brotto, che ha maturato un’esperienza di tre anni come
regional sire analyst per ABS Italia
per il nord Est Italia.
La CO.F.A. si propone lo stesso
obiettivo degli allevatori: produrre
risultati positivi nelle stalle sia dal
punto di vista genetico che economico, da qui l’esigenza di pensare
ad un rapporto nuovo con gli alleva-
La genetica italiana più vicina ai
consumatori - Il 28 marzo scorso Linea Verde, la popolare trasmissione
della domenica mattina dedicata all’agricoltura, ha finalmente parlato
di selezione e genetica bovina italiana. La puntata è stata interamente girata in provincia di Cremona, e ha
parlato oltre che di un’azienda agricola da latte e di un caseificio, del
centro di Fecondazione Artificiali
CO.F.A., a Tidolo di Sospiro.
Il conduttore, Sandro Vanucci, in
compagnia del proprietario della
CO.F.A., dott. Arturo Casali, ha visitato le nuove strutture del centro, ha
assistito al rigoverno dei tori con
l’aiuto di una coppia di cani da pastore neozelandesi, specialmente
addestrati per questa attività, alle
operazioni di mascalcia che vengono effettuate routinariamente, alla
tosatura e al prelievo del seme oltre
che alla sua preparazione e sistemazione nelle classiche paillette. Non
succede spesso che l’agricoltura, che
per la maggior parte dei casi è trattata come un fenomeno di folclore e
come occasione per grandi tavolate,
possa mostrare al grande pubblico,
il lavoro manageriale e scientifico
che c’è alle spalle di una attività agricola e allevatoriale, in questo caso la
selezione bovina, essenziale per il
comparto lattiero-caseario. È stata
un’occasione per tutta la genetica
italiana di far conoscere il lavoro che
il sistema Italia sta portando avanti
da quasi quindici anni.
COMUNICATO STAMPA CO.F.A.
avviso a gli abbona ti
Chi desidera segnalare variazioni per cambio di indirizzo è pregato di compilare
in stampatello il seguente tagliando da ritagliare ed inviare a: ANAFI - Ufficio Abbonamenti
«Bianco Nero» - via Bergamo, 292 - 26100 Cremona.
VECCHIO INDIRIZZO
Cognome e nome
via
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cap
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prov .
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NUOVO INDIRIZZO
Cognome e nome
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